Carta Canta 3 - Antropologico

Page 1

3 a a c rt c T A A N c T A A N discipline

Voce, testi e musiche di DAVID CONATI

• Con le CARTE da ritagliare

• Fascicolo

STUDIO MAP

verso la 4a

Storia • Geografia
T. Bartolucci
M. L. Gagliardini P. Papalini

a a c rt c T cANT AN

• STORIA • GEOGRAFIA
discipline 3

4 Che cos’è la Storia?

5 Le fonti

6 Lo storico

7 Chi collabora con lo storico?

8 Il sito archeologico

10 I fossili

12 Educazione in gioco

Il museo archeologico

Tutti al museo

14 Più facile

15 Sono competente?

LA TERRA PRIMA DELL’UOMO

16 La nascita della Terra

18 Pangea e Panthalassa

19 Educazione in gioco

I terremoti

20 La storia della Terra

21 L’origine della vita

22 Dall’acqua alla terraferma

23 La comparsa dei rettili

24 I dinosauri erbivori

26 I dinosauri carnivori

28 L’estinzione dei dinosauri

29 La comparsa dei mammiferi

30 Gli ominidi

31 L’Australopiteco

32 Le grandi scoperte

34 Il genere Homo

35 L’albero della famiglia umana

36 Più facile

37 Sono competente?

STORIA

LA COMPARSA DELL’UOMO

38 L’Homo habilis

40 L’Homo erectus

42 Un camminatore

43 Le glaciazioni

44 L’Uomo di Neanderthal

46 L’Homo sapiens siamo noi

47 Gli strumenti dell’Homo sapiens

48 L’Homo sapiens in Europa

50 L’arte primitiva

52 Più facile

54 Più facile

GEOSTORIA

55 Sono competente?

L’UOMO NEL NEOLITICO

56 Il Neolitico

58 L’agricoltura

60 L’allevamento

61 La tessitura

62 L’artigianato

63 Tecnologia

La lavorazione della ceramica

64 I villaggi

65 L’organizzazione sociale

66 La religione e il culto dei morti

68 I luoghi di culto

69 Dalla pietra ai metalli

70 Le Età dei metalli

71 Otzi, l’uomo del ghiaccio

72 Il commercio

73 La scrittura e il calcolo

74 Il villaggio di Catal Huyuk

76 Più facile

78 Sono competente?

80 Insieme nella realtà

Un giorno nel Neolitico

2

ESERCIZIARIO

144 I collaboratori dello storico

145 Il sito archeologico

146 I fossili

147 La nascita della Terra

148 Nasce la vita sulla Terra

149 I dinosauri

150 I primi ominidi

151 Interview with Lucy CLIL

152 L’Homo habilis

153 La scoperta del fuoco

154 Le glaciazioni

155 L’Homo sapiens

156 Gli strumenti dell’Homo sapiens

157 L’agricoltura

158 L’allevamento

159 I mestieri e i prodotti

160 Il Neolitico

161 Dal villaggio alla città

Sai perché è importante studiare la Storia?

Perché ti aiuta a capire meglio il presente, cioè a riflettere su ciò che accade intorno a te. Conoscere che cosa è successo alle persone nel passato ti farà comprendere meglio ciò che accade oggi. È interessante scoprire il modo di vivere delle persone in epoche diverse, non credi?

Cerca e ascolta

i racconti di David

3

CHE COS’È LA STORIA?

La Storia è lo studio dei fatti realmente accaduti nel passato. Attraverso la Storia possiamo ricostruire gli avvenimenti vissuti dagli esseri umani, dalla loro comparsa sulla Terra fino a oggi.

La storia dell’umanità viene suddivisa dagli studiosi in periodi, ovvero in lunghi tratti di tempo durante i quali le condizioni erano stabili e le caratteristiche degli individui simili.

Il passaggio da un periodo all’altro è determinato da una trasformazione, ovvero un grande cambiamento.

Conoscere la storia degli uomini e delle donne che sono vissuti prima di noi ci aiuta a capire meglio il tempo presente e come viviamo oggi nei vari luoghi della Terra.

L’anno scorso hai imparato che anche tu hai una storia e che puoi ricostruirla grazie alle tracce che ogni evento lascia al suo passaggio. A te sono bastati i ricordi, le testimonianze degli adulti, qualche foto o qualche oggetto particolare, perché il tuo passato è molto vicino al presente.

4

LE FONTI

Se vuoi essere un bravo storico la prima cosa che devi saper fare è distinguere i diversi tipi di fonte, tra le fonti verbali e quelle non verbali.

FONTI VERBALI

Sono informazioni trasmesse a voce, come interviste, registrazioni, racconti, leggende, canti popolari, testimonianze di chi era presente a un fatto e lo ricorda. Anche i documenti scritti su supporti diversi, come carta, pietra, metallo, argilla, pergamena, fino ai supporti digitali moderni, sono fonti verbali.

FONTI NON VERBALI

In base al tipo di supporto utilizzato possono essere immagini come dipinti, fotografie, filmati, graffiti e pitture, oppure reperti cioè tutti gli oggetti o i monumenti prodotti da persone (gioielli, armi, costruzioni, vasi...) e i resti di esseri viventi.

Studio CON METODO

Osserva la foto e indica con una X il completamento giusto.

Si riferisce a un tempo Si tratta di una fonte presente. verbale. passato molto lontano. non verbale. passato lontano.

Le informazioni che si ricavano da questa fonte riguardano il gioco. i trasporti. l’alimentazione. la famiglia. la scuola. il tempo libero.

5 CHE COS’È LA STORIA?

LO STORICO

Lo storico studia i grandi avvenimenti del passato per ricostruire la storia dell’umanità e della Terra. Per svolgere questo lavoro, studia le tracce lasciate dagli uomini e dalle donne del passato seguendo un metodo ben preciso, che si svolge in quattro fasi principali.

1. Seleziona le fonti

Raccoglie le tracce

Lo storico prima ricerca, seleziona e analizza le tracce del passato, grazie all’aiuto di altri studiosi.

2. Ordina le fonti nel tempo

Lo storico interroga, analizza e studia le tracce: se contengono informazioni utili le cataloga come fonti e ne verifica l’autenticità.

3. Ricostruisce i fatti

Colloca le fonti nel tempo e nello spazio, cioè stabilisce a quale periodo storico appartengono e da quale luogo provengono.

Con le informazioni che ha rintracciato, infine, lo storico ricostruisce gli eventi del passato ed elabora una teoria che può essere dimostrata grazie alle fonti. Se le fonti e le informazioni non sono certe, allora si limita a formulare delle ipotesi

6 STORIA
4.

CHI COLLABORA CON LO STORICO?

L’archeologo lavora nei siti archeologici, cioè quei luoghi in cui si conservano tracce delle attività umane del passato. Scavando nel sottosuolo, l’archeologo ricerca, raccoglie e analizza le tracce materiali rimaste sepolte nel terreno, cioè i reperti L’archeologo subacqueo svolge il suo lavoro sott’acqua, nei fondali marini.

Il geologo studia come è composto il terreno ed è in grado di stabilire l’età delle rocce Grazie al suo lavoro, l’archeologo può definire, a sua volta, l’età dei reperti imprigionati nel terreno.

Il paleontologo cerca e studia i fossili, cioè le impronte e i resti di animali e piante estinti, pietrificati e conservati nelle rocce.

Il paleoantropologo cerca e studia i resti fossili dei primi esseri umani vissuti in epoche antichissime e oggi estinti.

Dentro LE PAROLE

Fossile: resto di organismo animale o vegetale conservato negli strati della crosta terrestre.

Estinto: scomparso dalla Terra.

Comprendo IL TESTO

Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

Il paleoantropologo cerca e studia i fossili di esseri umani. V F

Il paleontologo cerca e studia i reperti. V F

Il geologo stabilisce l’età dei reperti. V F

L’archeologo subacqueo lavora nei fondali marini. V F

L’archeologo ricerca, raccoglie e analizza i reperti. V F

ESERCIZIARIO PAG. 144 7 CHE COS’È LA STORIA?

IL SITO ARCHEOLOGICO

Con il passare del tempo le tracce del passato non si trovano più in superficie, ma vengono ricoperte da strati di terreno Il sito archeologico è il luogo dove l’archeologo e gli altri studiosi effettuano gli scavi per portare in superficie i reperti Le attrezzature moderne aiutano gli archeologi a capire dove iniziare i lavori di scavo. Gli oggetti che si trovano in profondità sono più antichi, mentre quelli che si trovano negli strati superficiali sono più recenti.

Il fotografo scatta foto utili per l’archiviazione.

Per trovare i reperti, gli archeologi scavano con martelletto e scalpellino

Per registrare la posizione esatta del ritrovamento, l’archeologo fissa un reticolo con fili e paletti.

8 STORIA

I reperti prima vengono puliti delicatamente con un pennello, poi lavati con cura.

La terra intorno allo scavo viene setacciata per recuperare eventuali frammenti.

Infine i reperti vengono ricomposti, catalogati e studiati.

I più importanti saranno esposti al pubblico nei musei.

Studio CON METODO

Osserva i reperti nei vari strati del terreno e scrivi al posto giusto: strato più recente • strato più antico

........................................................................... ESERCIZIARIO PAG. 145 9 CHE COS’È LA STORIA?

Studio CON METODO

Completa le didascalie delle immagini.

I FOSSILI

I fossili sono resti di animali e vegetali vissuti sulla Terra milioni di anni fa, che si sono pietrificati. Si formano attraverso un processo molto lungo chiamato fossilizzazione: i resti di animali o le parti di una pianta impiegano milioni di anni per trasformarsi in fossili. Essi sono tra le fonti materiali più utili agli studiosi per ottenere informazioni sulle forme di vita più antiche e sugli ambienti in cui si sono sviluppate. I fossili si trovano nel sottosuolo, nelle rocce e persino nel ghiaccio: per questo motivo forniscono informazioni anche su come si è formata la Terra. Possiamo trovare fossili di conchiglie e di pesci anche in montagna o nel deserto: questo significa che, in un’epoca molto lontana, in quei luoghi si trovava il mare.

Sono considerati fossili anche le impronte lasciate nel fango da animali estinti. Esse forniscono informazioni preziose sul peso, sull’aspetto e sul numero di zampe dell’animale.

Comprendo IL TESTO

Sottolinea nel testo le informazioni utili a rispondere alle domande.

• Che cosa sono i fossili?

• Come si formano?

• Quanto impiega un fossile per formarsi?

• Quali informazioni ricava uno studioso dall’analisi di un fossile?

Archeologi subacquei (o archeosub) mentre lavorano sul fondo marino.

Impronta di .................................... Fossile di .......................................... Fossile di
10 STORIA

Comprendo IL TESTO

Osserva l’immagine e riordina le parti di testo che ti spiegano il processo di fossilizzazione.

Le parti molli, come i muscoli e la pelle, si decompongono e spariscono in poco tempo, mentre lo scheletro si conserva più a lungo.

Quando un animale muore, il suo corpo si deposita sul terreno o sul fondo del mare.

Così ricoperto, assorbe i sali minerali presenti nell’acqua e nel terreno, che lentamente sostituiscono lo scheletro in decomposizione. Dopo milioni di anni si pietrifica e diventa un fossile.

Se strati di fango o roccia si accumulano sopra lo scheletro, allora viene protetto dall’azione dell’aria e dell’acqua e può rimanere praticamente intatto per lunghissimo tempo.

Quando anche le parti molli rimangono perfettamente conservate, avviene la mummificazione. È il caso degli insetti che restano intrappolati nella resina degli alberi: questa lentamente si trasforma in una sostanza trasparente simile al vetro, l’ambra, che li protegge completamente.

La stessa cosa avviene per gli animali intrappolati nel ghiaccio

1 2 3 4 ESERCIZIARIO PAG. 146 11 CHE COS’È LA STORIA?

IL MUSEO ARCHEOLOGICO

Il museo archeologico è un edificio dove sono esposti i reperti più importanti della nostra storia. L’Italia è un Paese ricco di testimonianze lasciate da uomini e donne del passato lontano e recente. In un museo i reperti vengono catalogati e sistemati negli appositi contenitori, affinché tutti possano ammirarli.

L’illuminazione è molto importante per un museo, perché deve aiutare a vedere bene gli oggetti esposti.

Sei mai stato in un museo? Ti affascina conoscere la storia dei reperti esposti? Credi che possano raccontarti le meraviglie del passato, oppure no?

I pannelli esplicativi contengono spiegazioni e illustrazioni dei reperti. Possono essere affiancati da schermi interattivi.

Le teche espositive servono a proteggere i reperti dall’usura e dai visitatori… di sicuro qualcuno cederebbe alla tentazione di toccarli!

Museo archeologico dell’Altopiano dei 7 Comuni a Castelletto di Rotzo.
12 EDUCAZIONE in gioco

TUTTI AL MUSEO

Quando visiti un museo è necessario rispettare alcune importanti regole. Con uno o più compagni gioca al “gioco dell’oca”, chi capita su una casella rossa deve osservare bene l’immagine, descriverla dicendo ad alta voce “al museo non si può…” e restare fermo un turno di gioco. Alla fine del gioco discutete in classe sul perché alcuni comportamenti non si possono tenere in un museo.

13

• Leggi e completa la mappa con le parole elencate:

geologo • paleontologo • studiosi • passato • storico • verbali • fonti

La Storia è lo studio dei fatti realmente accaduti nel ....................................................... . Lo ........................................................ è lo studioso che si occupa di ricostruire la Storia.

diversi tipi di :

con altri :

• l’archeologo

• il .................................................

• il .................................................

• non verbali

• il paleoantropologo

USA COLLABORA
più FACILE 14

1. Scrivi sotto ogni immagine di quale fonte si tratta.

2. Collega con una linea ogni collaboratore dello storico alla didascalia corretta.

ARCHEOLOGO GEOLOGO

Cerca e studia i fossili, cioè le impronte e i resti di animali e piante estinti

Ricerca, raccoglie e analizza le tracce materiali rimaste sepolte nel terreno, cioè i reperti

PALEONTOLOGO

Studia i resti fossili dei primi esseri umani vissuti in epoche antichissime e oggi estinti.

PALEOANTROPOLOGO

Studia la Terra e stabilisce l’età delle rocce

3. Indica con una X i completamenti giusti.

Un fossile è

uno scheletro di animale.

il resto di un organismo pietrificato.

un frammento di roccia.

La fossilizzazione è

il ritrovamento di uno scheletro.

il ritrovamento di fossili.

il processo di formazione dei fossili.

4. Secondo te, in quale strato sono stati ritrovati questi reperti? Collega.

15 Sono COMPETENTE? Colora: L’attività più semplice L’attività più difficile

LA NASCITA DELLA TERRA

L’origine del nostro pianeta non è certa poiché non è possibile rintracciare reperti o tracce. Gli studiosi dei vari rami delle scienze si sono posti domande sulla formazione della Terra e sull’evoluzione delle prime forme di vita e hanno elaborato teorie scientifiche diverse. La teoria più diffusa è quella del Big Bang, ovvero una grande esplosione da cui si generò l’Universo, circa 14 miliardi di anni fa. Dopo 10 miliardi di anni ha cominciato a prendere forma il Sistema Solare e, con esso, anche la Terra

Leggi e, con l’aiuto delle parole chiave, ripeti ad alta voce le fasi della nascita della Terra.

Circa 14 miliardi di anni fa, il Big Bang disperse tante piccole particelle di materia incandescente che, una volta raffreddatesi, si unirono tra loro.

I gas e le polveri sprigionate dalla grande esplosione formarono una gigantesca nube e, all’interno di essa, un grande disco iniziò a girare su se stesso. Al centro di questo disco si formò il Sole.

continuò a girare attorno al Sole dando origine ai vari pianeti, tra cui la Terra.

Studio A VOCE ALTA
16 GEO STORIA

Molto lentamente, la Terra iniziò a raffreddarsi e a diventare solida. In superficie si formò la crosta terrestre, mentre all’interno rimase del materiale incandescente, il magma. Il continuo movimento del magma provocò terremoti e grandi eruzioni vulcaniche, che sprigionarono gas, vapore acqueo e lava.

in nubi, provocò lunghe piogge

Le piogge torrenziali durarono per un periodo lunghissimo e in questo modo si formarono gli oceani.

masse
ESERCIZIARIO PAG. 147 17 LA TERRA PRIMA DELL’UOMO

PANGEA E PANTHALASSA

Ancora oggi la Terra è formata dal magma incandescente che fuoriesce dai vulcani e sopra il quale si muove la crosta terrestre, uno strato di roccia divisa in parti, dette placche. Queste si spostano molto lentamente e il loro movimento, chiamato deriva dei continenti, ha modellato la Terra così come la vedi oggi sulle carte geografiche, cioè divisa in grandi continenti. Il movimento della crosta terrestre continua ancora oggi: lo spostamento è lento e impercettibile, tuttavia in alcuni casi questo movimento avviene in maniera improvvisa, causando un terremoto.

In origine, però, la Terra aveva un aspetto molto diverso: le terre emerse erano unite in un unico continente, chiamato Pangea, ed erano circondate da un grande mare, detto Panthalassa. Circa 250 milioni di anni fa la Pangea cominciò a dividersi in blocchi di terra, detti placche tettoniche. In seguito, altri blocchi di terra si staccarono e si allontanarono tra loro finché, circa 50 milioni di anni fa, le terre emerse raggiunsero la posizione e la forma che hanno oggi.

Studio CON METODO

Il testo è stato diviso in due paragrafi. Colora la barra a fianco del testo con il colore corrispondente al sottotitolo giusto.

La deriva dei continenti. L’origine della Terra.

America Europa Asia Oceania Antartide Africa Panthalassa
Pangea
ESERCIZIARIO PAG. 147 18 GEO STORIA

I terremoti sono movimenti rapidi e improvvisi della crosta terrestre. Nascono a grande profondità, in un punto chiamato ipocentro, dal quale si propagano le onde sismiche, e che in superficie corrisponde all’epicentro Le scosse più forti possono causare una spaccatura della crosta terrestre, detta faglia, e provocare effetti disastrosi, come il crollo di edifici. L’Italia è un Paese ad alto rischio sismico.

L’insegnante ti avrà sicuramente indicato che cosa fare e che cosa non fare durante un terremoto: colora di verde i comportamenti giusti e di rosso quelli sbagliati.

Ora, in gruppi di 4, confrontate le risposte: se non sono uguali trovate insieme quelle giuste. Poi realizzate una mini guida illustrata con i comportamenti corretti (potete aggiungerne anche altri) da consegnare ai bambini di classe prima.

I TERREMOTI
Faglia
EDUCAZIONE in gioco 19
Epicentro Ipocentro Onde sismiche

LA STORIA DELLA TERRA

La storia della Terra è antichissima: cominciò circa 5 miliardi di anni fa e soltanto dopo un miliardo di anni comparvero i primi esseri viventi Gli studiosi hanno diviso questo lunghissimo arco di tempo in cinque Ere, cioè periodi di tempo, durante le quali il nostro pianeta ha subito molti cambiamenti. Anche gli esseri viventi che lo hanno abitato si sono evoluti e differenziati, cioè si sono adattati ai cambiamenti ambientali e climatici e hanno sviluppato caratteristiche fisiche che hanno permesso loro di sopravvivere.

La Terra comincia a raffreddarsi e si forma la crosta terrestre. I vulcani sono molto attivi e le forti piogge formano gli oceani, dove si sviluppano i primi organismi viventi.

Le acque si riempiono di esseri viventi: prima compaiono meduse, coralli e spugne, poi i primi pesci. Sulla terraferma si sviluppano gli anfibi, i rettili e i primi vegetali.

3. Era secondaria

In questo periodo si diffondono i dinosauri, i primi uccelli e i mammiferi. Compaiono alberi con fiori e frutti.

4. Era terziaria

I dinosauri si estinguono e i mammiferi si diffondono su tutto il pianeta. Compaiono le prime scimmie antropomorfe, cioè simili alle persone, capaci di camminare su due zampe. Sono gli Australopitechi.

5. Era quaternaria

È ancora in corso: è l’Era del genere umano.

2 3 4 5
1. Era arcaica 2. Era primaria
1 20 GEO STORIA

DELLA VITA

» Era arcaica: da 5 miliardi a 600 milioni di anni fa

L’Era arcaica è il primo periodo della storia della Terra. Durò circa 4 miliardi di anni, durante i quali il nostro pianeta subì notevoli cambiamenti: la sfera incandescente si raffreddò e sulla sua superficie si formò la crosta terrestre. Inizialmente i gas che circondavano la Terra erano irrespirabili e mancava l’ossigeno per permettere lo sviluppo di qualsiasi forma di vita.

A seguito di forti piogge, si formarono gli oceani Non sappiamo come e quando, ma è proprio nell’acqua che comparvero i primi semplici esseri viventi: i batteri e le alghe azzurre Erano organismi unicellulari, cioè costituiti da una sola cellula, e quindi microscopici La presenza delle alghe fu fondamentale, poiché produssero grandi quantità di ossigeno, che dall’acqua si diffuse anche nell’aria. Si creò così l’atmosfera, che permise lo sviluppo della vita anche sulla terraferma.

Dentro LE PAROLE

Microscopico: molto piccolo, che non si vede a occhio nudo.

Comprendo IL TESTO

Completa la catena degli eventi: vuol dire “di conseguenza”.

• Mancanza di ossigeno non si sviluppa alcuna forma di ....................................................

• Caduta di forti piogge formazione degli ............................................. comparsa dei primi nell’acqua.

• Produzione di ossigeno sviluppo della vita sulla

L’ORIGINE
ESERCIZIARIO PAG. 148 21 LA TERRA PRIMA DELL’UOMO

DALL’ACQUA ALLA TERRAFERMA

540 milioni di anni fa, in un oceano sempre più ricco di ossigeno, i fondali marini si popolarono di molte piante acquatiche e si svilupparono i primi organismi pluricellulari e invertebrati, cioè composti da più cellule ma privi di scheletro, come le meduse, i coralli e le spugne. In seguito si diffusero animali acquatici dotati di guscio, come i trilobiti, e solo molto più tardi comparvero i primi pesci: furono i primi esseri vertebrati, cioè provvisti di uno scheletro interno. Le alghe si adattarono alla vita sulla terraferma, sotto forma di licheni e di muschi.

Studio A VOCE ALTA

400 milioni di anni fa il clima si fece molto caldo e provocò l’abbassamento del livello del mare. Alcuni pesci svilupparono polmoni e zampe e impararono a vivere sia nell’acqua sia sulla terraferma: gli anfibi. La vegetazione aumentò e comparvero felci e altri tipi di piante gigantesche, da cui si svilupparono pini e larici. Verso la fine di quest’era alcuni anfibi uscirono dall’acqua alla ricerca di vegetali di cui cibarsi sulla terraferma. Queste creature, chiamate tetrapodi, nel corso di 15 milioni di anni si evolsero, deposero le uova sulla terraferma e trascorsero sempre più tempo fuori dall’acqua. Circa 360 milioni di anni fa scelsero la terraferma come loro casa: erano i rettili

» Era primaria: da 600 a 230 milioni di anni fa
Utilizza le parole chiave per riassumere a voce alta l’Era primaria.
ESERCIZIARIO PAG. 148
22 GEO STORIA
I fossili di trilobite sono stati trovati in tutto il mondo.

LA COMPARSA DEI RETTILI

»

Era secondaria: da 230 a 65 milioni di anni fa

In questo periodo la Pangea cominciò a dividersi e iniziò la lenta formazione dei continenti così come li conosciamo oggi.

Il clima caldo e umido favorì la crescita di immense foreste di sequoie, aceri e palme. Fecero la loro comparsa anche l’erba e i fiori.

Il mare continuò a popolarsi di pesci, mentre sulla terraferma si moltiplicarono insetti, uccelli e rettili, come i coccodrilli, le tartarughe giganti e le lucertole. I veri dominatori di questo lungo periodo furono, però, i dinosauri: molti erano acquatici, ma la maggior parte viveva sulla terraferma. In questo periodo comparvero anche i primi mammiferi di piccola taglia.

Comprendo IL TESTO

Leggi il testo e cancella l’opzione sbagliata.

Nell’Era secondaria la Pangea cominciò a dividersi/unirsi e la Terra si ricoprì di immense foreste/grandi laghi

In questa Era comparvero l’erba e i fiori/i primi individui e la Terra si popolò soprattutto di dinosauri/mammiferi.

Dentro LE PAROLE

Dinosauro: significa “terribile lucertola”; il paleontologo Richard Owen fu il primo a usare questo termine nel 1841.

Mammifero: animale che allatta i suoi cuccioli.

ESERCIZIARIO PAG. 148 23 LA TERRA PRIMA DELL’UOMO

I DINOSAURI ERBIVORI

I dinosauri furono i rettili che popolarono ogni parte del pianeta durante l’Era secondaria. Avevano forme, dimensioni e abitudini molto differenti fra loro.

I dinosauri erbivori erano enormi, con un lungo collo e il corpo ricoperto di placche ossee o spine per difendersi dai dinosauri carnivori.

IL GIGANTE

Il Brachiosauro era lungo 23 metri e pesava 35 000 kg (come un branco di 10 elefanti). La sua testa arrivava a 12 metri di altezza: oggi potrebbe mangiare le piantine del quarto piano di un palazzo.

Ma quanto erano grandi?

RITAGLIA LE CARTE DEI DINOSAURI 24 GEO STORIA
Triceratopo Stegosauro Brachiosauro

CORNA POTENTI

Il Triceratopo era più piccolo del Brachiosauro (era lungo 9 metri), ma sapeva difendersi grazie alle corna potenti di cui era dotata la sua testa. Un terzo corno era posizionato sopra le narici.

CORAZZE E SPINE

Lo Stegosauro aveva una testa piccolissima e delle placche ossee lungo tutta la schiena. La coda, dotata di aculei affilati, era un’ottima arma di difesa.

Comprendo IL TESTO

Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

I dinosauri erbivori erano tutti uguali. V F

Il Triceratopo aveva tre corna potenti. V F

Il Brachiosauro arrivava a 20 metri di altezza. V F

Lo Stegosauro si difendeva con degli aculei affilati. V F

ESERCIZIARIO PAG. 149 25 LA TERRA PRIMA DELL’UOMO

I DINOSAURI CARNIVORI

I dinosauri carnivori avevano delle caratteristiche comuni: quasi tutti camminavano sulle zampe posteriori e avevano una bocca dotata di denti affilati. Non erano necessariamente dei giganti e potevano avere anche delle dimensioni molto ridotte.

UN ARTIGLIO MICIDIALE

Il Deinonico era alto meno di un metro, ma era un predatore formidabile. Cacciava in gruppo e colpiva le prede con un artiglio uncinato posto nelle zampe posteriori.

IL LADRO DI UOVA

Il Dinosauro-struzzo arrivava a 4 metri di altezza. Pur essendo carnivoro aveva il becco, con il quale si nutriva delle uova degli altri dinosauri. Ingoiava anche piccoli mammiferi e lucertole.

Ma quanto erano grandi?

Dinosauro-struzzo
RITAGLIA LE CARTE DEI DINOSAURI 26 GEO STORIA
Tyrannosaurus rex Deinonico

IL RE DEI DINOSAURI

Il Tyrannosaurus rex era un cacciatore feroce. Era alto circa 4 metri e aveva le zampe anteriori minuscole, che usava probabilmente per tenere ferme le prede. Aveva denti affilati, lunghi fino a 30 centimetri.

RICERCA

Cerca in Internet e crea il tuo quadernino dei dinosauri.

Stampa le immagini dei dinosauri o disegnale tu e scrivi per ognuno che cosa lo caratterizzava. Parti da questi suggerimenti.

Dinosauri carnivori: Spinosauro, Velociraptor, Allosauro.

Dinosauri erbivori: Diplodoco, Brontosauro, Anchilosauro.

ESERCIZIARIO PAG. 149
27 LA TERRA PRIMA DELL’UOMO

L’ESTINZIONE DEI DINOSAURI

Circa 65 milioni di anni fa i dinosauri si estinsero, insieme ad altre specie animali e vegetali.

Le cause sono ancora incerte, ma gli scienziati hanno ipotizzato che l’estinzione dei dinosauri fu la conseguenza di due catastrofi naturali

La deriva dei continenti provocò grandi eruzioni vulcaniche, che distrussero l’ambiente circostante.

In quel periodo, inoltre, la Terra fu colpita dalla caduta di un grande meteorite: le polveri sollevate da questi eventi catastrofici oscurarono il Sole e impedirono ai raggi di scaldare e di illuminare la Terra.

La temperatura si abbassò e le piante, senza luce e calore, iniziarono a morire. I dinosauri erbivori rimasero senza cibo e, di conseguenza, quelli carnivori non ebbero più prede da cacciare.

L’estinzione dei dinosauri permise la diffusione dei mammiferi e degli uccelli.

1

Studio CON METODO

Ordina i fatti rispettando la relazione di causa-effetto.

Un grosso meteorite cadde sulla Terra e ci furono grandi eruzioni vulcaniche.

Molti vegetali sparirono dalla Terra.

I dinosauri erbivori diminuirono per mancanza di vegetali.

Sulla Terra diminuì la temperatura.

I dinosauri carnivori non ebbero più prede da cacciare.

I dinosauri si estinsero.

28 GEO STORIA

LA COMPARSA DEI MAMMIFERI

» Era terziaria: da 65 a 2 milioni di anni fa

Nell’Era terziaria, gli spostamenti delle placche terrestri crearono le grandi catene montuose della Terra, come le Alpi in Italia.

L’Era terziaria è anche detta Era dei mammiferi perché questi animali, a differenza dei dinosauri, avevano la pelle ricoperta di pelo e il sangue caldo. Queste caratteristiche permisero ai mammiferi di mantenere costante la temperatura corporea e, quindi, di sopportare meglio le variazioni del clima. Per questo motivo sopravvissero e si diffusero su tutto il pianeta. In questo periodo fecero la loro comparsa anche nuove specie di carnivori e di grandi erbivori, come il cavallo, l’elefante, il rinoceronte lanoso e il mammut.

Apparvero anche i primati, piccoli mammiferi simili ai lemuri di oggi. Dai primati si sono evolute le scimmie antropomorfe, come l’orango, il gorilla e lo scimpanzé, gli animali che più somigliano alla specie umana.

Studio CON METODO

Perché i mammiferi riuscirono a sopravvivere?

....................................................................

Sottolinea nel testo la frase che ti ha aiutato a rispondere.

ESERCIZIARIO PAG. 148 29 LA
TERRA PRIMA DELL’UOMO

Circa 15 milioni di anni fa, in Africa Orientale, dei forti terremoti provocarono un’enorme spaccatura della crosta terrestre, che prese il nome di Rift Valley

In questa zona le piogge diminuirono e, pian piano, le foreste rigogliose scomparvero e lasciarono il posto alla savana, un ambiente con ampie praterie e pochi alberi. Nella parte occidentale, dove c’era ancora la foresta, le scimmie continuarono a vivere e a procurarsi il cibo come avevano fatto fino ad allora.

Nella Rift Valley, invece, le scimmie antropomorfe furono costrette ad adattarsi al nuovo ambiente: scesero dagli alberi e impararono a camminare in mezzo alla savana. Questa specie di scimmie è chiamata dagli studiosi ominide, perché aveva sembianze più umane e un cervello più sviluppato rispetto ai primati.

Studio CON METODO

Completa le frasi con le parole chiave in evidenza nel testo.

I terremoti provocarono in Africa un’enorme spaccatura, chiamata

La foresta della Rift Valley scomparve e lasciò il posto alla

Nella savana le ............................................. .................................................................... impararono a camminare in posizione eretta. Questa specie di scimmia è stata chiamata .......................................................................

GLI OMINIDI
ESERCIZIARIO PAG. 150 30 GEO STORIA

Dentro LE PAROLE

Australopithecus afarensis significa “scimmia del Sud”, della regione dell’Afar.

Studio CON METODO

Sottolinea nel testo le informazioni che ritieni più importanti sull’Australopiteco.

L’AUSTRALOPITECO

Uno dei primi ominidi di cui gli storici hanno ritrovato tracce nella Rift Valley è l’Australopithecus afarensis, vissuto tra 4 e 3 milioni di anni fa.

Questo ominide era capace di camminare per lunghi tratti per procurarsi il cibo: a poco a poco, per farsi largo tra l’erba alta, divenne bipede, cioè cominciò a camminare sulle due zampe posteriori, in posizione eretta. In questo modo poteva avvistare più facilmente i predatori e usare le zampe anteriori per afferrare sassi, bastoni e raccogliere frutti e radici. Con il tempo il pollice divenne sempre più mobile e distante dalle altre dita. Grazie al pollice opponibile, gli Australopitechi potevano afferrare gli oggetti con molta più facilità e impararono a usare bastoni e pietre per scavare la terra alla ricerca di radici.

Comprendo CON IL CORPO

1. Cammina a quattro zampe, poi continua l’andatura assumendo una posizione sempre più eretta.

2. Prova a impugnare prima l’astuccio, poi una penna tenendo ben fermo il pollice.

Che cosa hai notato? Parlane in classe coi compagni.

ESERCIZIARIO PAGG. 148-150 31 LA TERRA PRIMA DELL’UOMO

Uno straordinario ritrovamento: Lucy LE GRANDI SCOPERTE

Nel 1974, in Africa, un gruppo di paleoantropologi riportò alla luce uno scheletro di 52 ossa, datato oltre 3 milioni di anni. Si trattava di una femmina di Australopiteco di circa 25 anni, che gli studiosi chiamarono Lucy. Grazie a questo ritrovamento è stato possibile ricostruire l’aspetto e le abitudini di vita di questo esemplare.

STATURA E PESO

ALIMENTAZIONE

Aveva denti simili a quelli umani: mangiava soprattutto frutti, verdure e qualche insetto e piccolo rettile.

ARTI

Aveva lunghe braccia per arrampicarsi sugli alberi e le mani dotate di pollice opponibile.

DOVE

Viveva nella Rift Valley.

Ricostruzione di Lucy nella posizione eretta.

ANDATURA

Era alta poco più di 1 metro e pesava circa 25 chilogrammi. Camminava su due gambe con il busto e la testa in posizione eretta.

SEGNI PARTICOLARI

Aveva il viso largo, il naso piatto e la fronte molto bassa. Somigliava a una scimmia.

ESERCIZIARIO PAG. 151 CLIL
32 GEO STORIA

La camminata di Laetoli

Nel 1976 nella regione di Laetoli, in Tanzania, alcuni scavi fecero emergere settanta orme di due Australopitechi della stessa specie di Lucy. Queste orme risalgono a circa 4 milioni di anni fa e rappresentano le tracce della più antica “camminata” della storia dell’umanità. I due Australopitechi probabilmente stavano scappando dall’eruzione di un vulcano: la cenere, mescolata alla pioggia, aderì al terreno roccioso, dove rimasero impresse le orme dei loro passi. Grazie a questi ritrovamenti, gli studiosi hanno potuto confermare che gli Australopitechi erano bipedi, poiché le impronte corrispondono a quelli dei loro piedi.

Gli Australopitechi si estinsero 1 milione di anni fa, ma altri gruppi di ominidi si sono evoluti dando vita alla nostra specie. Sei curioso? Nelle prossime pagine scoprirai l’evoluzione dell’umanità.

Laboratorio DI STORIA

Riproducete su un cartoncino le impronte fossili e usatele per disegnare la prima camminata dell’umanità su un cartellone.

33 LA TERRA PRIMA DELL’UOMO

» Era quaternaria: da 2 milioni di anni fa a oggi

Nell’Era quaternaria i continenti assunsero una posizione molto simile a quella attuale. L’evento più importante di questa Era fu la comparsa del (il termine comprende sia maschi sia femmine).

Circa 2 milioni di anni fa, in Africa, vivevano contemporaneamente due diversi ominidi: gli Australopitechi e quelli del genere Homo.

Gli Australopitechi si sono estinti senza lasciare discendenti, invece gli ominidi del genere Homo sono sopravvissuti e si sono evoluti fino a noi: sono i nostri più diretti antenati. Grazie ai ritrovamenti dei paleoantropologi, oggi sappiamo che le specie non si sono succedute semplicemente una dopo l’altra, come rappresentato finora, ma sono convissute e hanno occupato gli stessi ambienti. La storia dell’umanità quindi non va immaginata come una sequenza lineare, ma come un albero con molti rami.

Studio A VOCE ALTA

Rispondi ad alta voce.

• Quando comincia l’Era Quaternaria?

• Quali sono i nostri più diretti antenati?

• Chi fu il Panomo?

Pur non avendo trovato nessun reperto, gli storici sono convinti che sia esistito un primate, il Panomo, che fu l’antenato comune tra gli esseri umani e gli scimpanzé. Il Panomo probabilmente aveva le sembianze di una grande scimmia che si spostava sia in posizione eretta sia sulle quattro zampe. Per questo motivo, dobbiamo pensare alle scimmie come a dei lontani cugini e non come a dei lontani genitori.

IL GENERE HOMO
34 GEO STORIA

L’ALBERO DELLA FAMIGLIA UMANA

L’evoluzione umana è una storia fatta di convivenze che oggi vengono rappresentate sotto forma di albero. Nell’immagine puoi vedere alcuni rami (specie) che si sono seccati (estinti) e altri che si sono sviluppati: sono le specie che hanno vissuto anche contemporaneamente in luoghi diversi del pianeta.

1 milioni di anni fa

2 milioni di anni fa

3 milioni di anni fa

4 milioni di anni fa

5 milioni di anni fa

6 milioni di anni fa

Tutti gli esseri umani oggi appartengono alla specie Homo sapiens, che comprende individui simili tra loro pur con caratteristiche diverse, come la forma del viso, il colore degli occhi o quello della pelle, l’altezza e la corporatura.

Comprendo IL TESTO

Commentate in classe l’albero della famiglia umana e scrivete sul quaderno le riflessioni più interessanti.

Nelle prossime pagine studierai solo le specie di Homo di cui abbiamo maggiori informazioni. Sei curioso di scoprire i tuoi antenati?

oggi voi siete qui Scimpanzé Australopiteco Parantropo Ardipitecus Homo
35 LA TERRA
DELL’UOMO
PRIMA

• Completa la tabella con le seguenti parole:

secondaria • Pangea • dinosauri • antropomorfe • Homo • batteri • Big Bang

QUANDO? ERE

14 miliardi di anni fa Dal ................................. si formano il Sole, la Terra e i pianeti.

da 5 miliardi a 600 milioni di anni fa

Era arcaica La Terra inizia a raffreddarsi: si forma la crosta terrestre. Si formano gli oceani e l’atmosfera.

Prendono vita i primi semplici esseri viventi, gli organismi unicellulari: alghe

da 600 a 230 milioni di anni fa

Era primaria

C’è un unico blocco di terra, la , e un unico oceano, la Panthalassa.

Compaiono pesci, insetti e anfibi. In seguito si diffondono i rettili, che abitano solo sulla terraferma.

da 230 a 65 milioni di anni fa

Era La Pangea si divide e lentamente inizia a prendere la forma degli attuali continenti.

I ................................................ dominano il pianeta. Compaiono anche i primi mammiferi.

da 65 a 2 milioni di anni fa

Era terziaria

Nascono le grandi catene montuose, come le Alpi in Italia.

Scompaiono i dinosauri. I mammiferi popolano la Terra. Compaiono le scimmie

da 2 milioni di anni fa a oggi

Era quaternaria I continenti assumono una posizione simile a quella attuale.

Compare il genere .............................. e inizia l’evoluzione degli esseri umani.

CAMBIAMENTI
EVOLUZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI
DEL PIANETA
e
.
più FACILE 36

1. Segna con una X solo l’affermazione corretta fra le due proposte.

Il Big Bang fu una violenta esplosione che si verificò miliardi di anni fa.

Il Big Bang fu una violenta eruzione che si verificò miliardi di anni fa.

La Terra continuò a riscaldarsi e si formò la crosta terrestre.

La Terra iniziò a raffreddarsi e si formò la crosta terrestre.

La deriva dei continenti causò la formazione della Terra com’è oggi.

La deriva dei continenti causò un forte terremoto avvenuto miliardi di anni fa.

2. In ogni frase cancella l’opzione sbagliata.

La vita ha avuto origine nell’aria/acqua.

Le prime forme di vita furono esseri unicellulari/esseri pluricellulari.

I rettili/mammiferi furono i dominatori dell’Era secondaria.

L’Era terziaria è anche detta Era dei mammiferi/rettili

Le scimmie antropomorfe impararono a camminare su due/quattro zampe.

3. Completa il testo scegliendo tra le seguenti parole:

Lucy • eretta • bipede • Australopiteco • opponibile • anteriori

Uno dei primi ominidi ritrovato nella Rift Valley è l’

A poco a poco diventò , cioè cominciò a camminare in posizione

Usava le zampe ......................................... per raccogliere frutti e radici e per difendersi.

Con il tempo il pollice divenne .................................., cioè capace di afferrare meglio gli oggetti.

I resti dell’Australopiteco più famoso appartengono a

4. Scrivi il termine corretto in ogni box: evoluzione, ominidi, Era.

........................................................

Lunghissimo periodo di tempo della durata di milioni di anni.

........................................................ ........................................................ Sono COMPETENTE? Colora: L’attività più semplice L’attività più difficile

Antenati del genere umano apparsi nell’Era terziaria.

Lentissimo e graduale cambiamento degli esseri viventi per adattarsi all’ambiente. 37

Studio CON METODO

Sottolinea nel testo le differenze principali tra l’Homo habilis e l’Australopiteco.

L’HOMO HABILIS

Circa 2 milioni di anni fa, nella Rift Valley, comparve un nuovo ominide. I paleoantropologi hanno ritrovato numerosi frammenti di ossa, schegge appuntite e ciottoli lavorati. Rispetto all’Australopiteco, questo ominide era più alto, aveva il cervello più grande e sviluppato ed era capace di costruire strumenti in pietra molto semplici, chiamati chopper Gli studiosi hanno chiamato questo ominide Homo habilis, cioè “abile”: mentre l’Australopiteco usava pietre e pezzi di legno così come li trovava in natura, l’Homo habilis fu il primo a usare le mani per fabbricare gli utensili di cui aveva bisogno e a scegliere i materiali più adatti per realizzarli, come la selce, che trovava in abbondanza lungo i fiumi.

La comparsa dell’Homo habilis segnò l’inizio del Paleolitico, cioè l’Età della pietra antica, un periodo storico molto lungo che iniziò 2 milioni di anni fa e terminò circa 12 000 anni fa.

Per costruire il chopper

l’Homo habilis batteva una pietra arrotondata su un’altra pietra dura, in modo da spezzarla e ottenere una superficie tagliente.

RITAGLIA LE CARTE DEGLI OMINIDI STUDIOMAP PAGG. 2-3 38 STORIA

L’Homo habilis viveva in piccoli gruppi ed era prevalentemente nomade: si spostava nella savana in cerca di cibo e di acqua e viveva all’aperto, all’interno delle caverne o in ripari fatti di foglie e rami.

Si nutriva soprattutto di bacche, frutti e radici; non era un abile cacciatore, ma riusciva a catturare comunque piccole prede e utilizzava i chopper per raschiare e tagliare le carni.

L’Homo habilis comunicava con i suoi simili con gesti e grida.

La specie habilis si estinse circa 1 milione e mezzo di anni fa, ma alcuni gruppi si sono evoluti in un’altra specie, quella dell’Homo erectus. Sei curioso? Gira pagina.

Comprendo IL TESTO

Rielabora le informazioni che trovi nel testo sull’Homo habilis e completa.

L’Homo habilis era ...................................... , infatti si spostava di continuo e si riparava in o in fatti di foglie e rami.

Si nutriva soprattutto di , e ma anche di .................................., quando riusciva a catturare piccole prede.

ESERCIZIARIO PAG. 152 39 LA COMPARSA DELL’UOMO

L’HOMO ERECTUS

Sempre nella Rift Valley, i paleoantropologi hanno ritrovato i resti di un altro ominide, molto più alto dell’Homo habilis (poteva arrivare fino a 2 metri) e con un cervello ancora più sviluppato. Era molto simile a noi e per questo è stato chiamato Homo erectus, cioè “che cammina dritto” L’Homo erectus comparve circa un milione e mezzo di anni fa e divenne ancora più abile dell’Homo habilis nella lavorazione della selce. Realizzò le prime amigdale, cioè pietre a forma di mandorla, appuntite e taglienti su entrambi i lati. Con esse costruì per la prima volta strumenti come asce, coltelli e lance, indispensabili per andare a caccia, tagliare la carne e lavorare le pelli degli animali.

Il ragazzo di Turkana

Nel 1984, vicino al lago di Turkana in Africa, i paleoantropologi riportarono alla luce lo scheletro fossile di un giovane ominide, che prese il nome di Ragazzo di Turkana. Risale a circa 1,6 milioni di anni fa ed è lo scheletro di Homo erectus più completo della Storia.

Studio A VOCE ALTA

Osserva gli scheletri di Lucy (25 anni) e del ragazzo di Turkana (10 anni): che cosa noti? Discutetene.

Lucy Il ragazzo di Turkana
STUDIOMAP PAGG. 4-5 40 STORIA

La conquista più importante dell’Homo erectus fu il fuoco. Gli storici ipotizzano che inizialmente questo ominide osservò gli incendi causati dai fulmini o dalla lava incandescente dei vulcani e imparò ad alimentarli e a controllarli. Solo in seguito imparò ad accendere il fuoco battendo tra loro due pietre di selce o strofinando due legnetti uno contro l’altro. Questa scoperta fu determinante per l’evoluzione della specie umana, poiché i vantaggi del fuoco erano tanti: illuminava le caverne, proteggeva dal freddo e dalle bestie feroci e permetteva di cuocere la carne, rendendola più digeribile e gustosa.

L’Homo erectus, a differenza dei suoi predecessori, era anche un abile cacciatore: in piccoli gruppi, catturava prede anche grandi che poi cuoceva sul fuoco Riuniti attorno al fuoco per scaldarsi, mangiare e sentirsi al sicuro, gli uomini e le donne iniziarono a comunicare tra loro attraverso suoni molto semplici.

Comprendo IL TESTO

Sottolinea con colori diversi i vantaggi che il fuoco portò agli individui e inserisci le informazioni in una tabella sul quaderno.

Osserva l’immagine e descrivi a voce alta che cosa stanno facendo gli erectus.

ESERCIZIARIO PAG. 153 41 LA COMPARSA DELL’UOMO
Studio A VOCE ALTA

Dentro LE PAROLE

Siccità: mancanza prolungata di pioggia, che causa l’aridità del terreno.

UN CAMMINATORE

L’Homo erectus fu il primo ominide a spostarsi dall’Africa e a raggiungere l’Europa e l’Asia. Il clima africano era sempre più arido a causa della siccità, perciò l’Homo erectus andò alla ricerca di territori con climi più favorevoli. Molto probabilmente furono gli animali a spostarsi per primi e gli erectus li seguirono. Questi spostamenti non furono vere e proprie migrazioni ma graduali scoperte di territori ancora inesplorati.

Se ci si sposta anche di poco, di generazione in generazione, in migliaia di anni si può coprire una distanza enorme!

Studio CON METODO

Leggi le frasi e completa con la parola-legame giusta: perché o perciò.

Gli animali si spostarono in cerca di cibo

Gli animali si spostarono in cerca di cibo

la siccità faceva scarseggiare cibo e acqua.

l’Homo erectus emigrò per seguirli.

42 STORIA
Gli storici chiamano Homo erectus l’ominide che visse in Europa e in Asia e Homo ergaster lo stesso ominide vissuto contemporaneamente in Africa.

LE GLACIAZIONI

Durante il Paleolitico si alternarono periodi molto freddi a periodi caratterizzati da un clima più mite.

A partire da 800 000 anni fa, un’ondata di freddo gelido si abbatté sull’America, sull’Asia e sull’Europa del Nord. Questo periodo fu chiamato Era glaciale e durò circa 4 mila anni. Molte terre vennero coperte dai ghiacci e l’ambiente si trasformò: nelle vaste praterie fredde e nelle foreste di pini e abeti riuscirono a sopravvivere solamente gli animali dalla folta pelliccia, come la renna, l’orso delle caverne, il mammut, la tigre dai denti di sciabola, il cervo gigante e il bisonte.

Gli ominidi non avevano più a disposizione frutti, radici ed erbe, così iniziarono a dedicarsi alla caccia dei grandi animali.

I mammut erano animali enormi. Avevano lunghe zanne ricurve con cui rimuovevano la neve e un folto pelo che li proteggeva dal freddo.

Il cervo gigante era grande quanto un cavallo. Le sue corna potevano arrivare a 4 metri di ampiezza.

Tra gli animali dalla folta pelliccia, quale ti incuriosisce di più? Fai una ricerca in Internet, disegnalo e descrivilo sul quaderno.

RICERCA
ESERCIZIARIO PAG. 154 43 LA COMPARSA DELL’UOMO

L’UOMO DI NEANDERTHAL

Circa 300 000 anni fa, in Europa, si diffuse un’altra specie di Homo, che i paleoantropologi hanno chiamato Uomo di Neanderthal poiché i primi fossili sono stati ritrovati nella valle di Neander, in Germania.

Questa specie di Homo era alto circa 1,70 metri, aveva un cervello molto sviluppato e una corporatura robusta.

Viveva in terre caratterizzate da un clima molto freddo, in cui scarseggiavano piante e frutti di cui cibarsi, perciò

divenne un abile cacciatore: seguiva le mandrie di animali di grossa taglia e cacciava in gruppo mammut, rinoceronti lanosi e orsi. Questi animali fornivano una buona riserva di carne da mangiare e pellicce per proteggersi dal freddo

44 STORIA
Valle di Neander

L’Uomo di Neanderthal era in grado di costruire utensili usando la selce, il legno e l’osso. Con la pietra scheggiata realizzava pugnali e raschiatoi per grattare e pulire le pelli degli animali uccisi. Per cacciare, costruiva lance e asce di legno a cui legava, sulla cima, punte di selce. Viveva in clan che comprendevano più famiglie.

Si riparava all’interno delle caverne o in capanne costruite con ossa e pelli di animali. Sapeva accendere il fuoco, che usava per cuocere la carne, riscaldarsi e illuminare le caverne. Fu il primo a usare una forma primitiva di linguaggio e a seppellire i defunti all’interno delle caverne insieme a oggetti di uso quotidiano, come asce e collane di conchiglie.

Studio A VOCE ALTA

Sottolinea nel testo le risposte alle seguenti domande con i colori indicati, poi esponi a voce alta.

Perché l’Uomo di Neanderthal viene chiamato così?

Perché divenne un abile cacciatore?

Che cosa sapeva costruire l’Uomo di Neanderthal?

Come viveva l’Uomo di Neanderthal?

Come venivano seppelliti i defunti?

Dentro LE PAROLE

Clan: gruppo di circa 30 persone legate da rapporti di parentela.

L’Uomo di Neanderthal si estinse circa 30 000 anni fa, ma non se ne conoscono ancora le cause.

45 LA COMPARSA DELL’UOMO

L’HOMO SAPIENS SIAMO NOI

L’Homo sapiens è apparso in Africa circa 200 000 anni fa e, da lì, si è diffuso prima in Europa e poi in tutto il pianeta: lo dimostrano i resti fossili e le sepolture ritrovate in tutto il mondo. In Europa ha convissuto con i Neanderthal fino alla loro scomparsa. A quel tempo, specie diverse di Homo popolavano la Terra, oggi invece tutti gli uomini e tutte le donne che la popolano appartengono a un’unica specie, quella dell’Homo sapiens che significa “uomo o donna sapiente”, cioè che conosce e sa fare. L’Homo sapiens era più alto, snello e agile dell’Uomo di Neanderthal, inoltre aveva un cervello molto più sviluppato, che gli permise di fare molti progressi e realizzare diverse invenzioni.

Quale ominide è vissuto più a lungo?

...............................................................

HABILIS ERECTUS SAPIENS
NEANDERTHAL 2 milioni di anni fa 1,5 milioni di anni fa 300 mila anni fa 200 mila anni fa 30 mila anni fa oggi ESERCIZIARIO PAG. 155 STUDIOMAP PAGG. 6-7 46 STORIA

GLI STRUMENTI DELL’HOMO SAPIENS

I sapiens migliorarono notevolmente la costruzione degli strumenti utili per la caccia e la pesca. Usarono soprattutto materiali di origine animale, come l’osso, il corno e l’avorio, ma anche pietre e fibre vegetali.

Per pescare utilizzavano ami e arpioni di osso o corno formati da un’asta uncinata o seghettata all’estremità.

Per cacciare utilizzavano il propulsore, un bastone di osso lungo 50 cm che serviva per scagliare lontano delle lance molto taglienti, chiamate zagaglie Grazie ad archi e frecce, l’Homo sapiens poteva colpire piccole prede in movimento, come le lepri. L’Homo sapiens imparò anche a fabbricare i propri vestiti: prima incideva le pelli con il bulino, un attrezzo appuntito di pietra, poi le cuciva insieme con gli aghi ricavati da ossi o corna di animali. Come fili venivano usati peli di animali, erbe o fibre vegetali intrecciate.

Dentro LE PAROLE

Scrivi sotto ogni immagine il termine esatto. bulino • arpione

Comprendo IL TESTO

Cerca nel testo i nomi degli strumenti e completa lo schema.

Per cucire:

Strumenti

Per pescare:

Per cacciare: .............................................................................

ESERCIZIARIO PAG. 156 47 LA COMPARSA DELL’UOMO

L’HOMO SAPIENS IN EUROPA

Gli storici chiamano Homo di Cro-Magnon tutti gli Homo sapiens vissuti in Europa, poiché i primi scheletri fossili furono ritrovati nel 1940 nella località francese di Cro-Magnon.

I Cro-Magnon vivevano in gruppi di famiglie che contavano fino a 50 persone, le tribù. Vivevano in capanne o tende piuttosto complesse, costruite con ossi e pelli di animali. Nonostante fossero nomadi, rimanevano nello stesso luogo per tempi piuttosto lunghi, sfruttando le risorse disponibili sul territorio.

Essi vivevano di caccia e di raccolta. Per catturare gli animali di grossa taglia, i Cro-Magnon si riunivano in gruppo e circondavano l’animale spingendolo verso delle trappole, che potevano essere naturali, come dirupi e crepacci, o artificiali, cioè buche scavate nel terreno. Una volta ucciso, la carne veniva divisa tra tutte le persone del clan.

Grazie ai numerosi reperti ritrovati sappiamo che l’Homo sapiens seppelliva i morti, come l’Uomo di Neanderthal: i corpi non venivano abbandonati sul terreno, ma deposti dentro delle buche accanto a doni e oggetti di uso comune.

48 STORIA

All’interno delle tribù i compiti erano divisi in modo preciso. Le donne si dedicavano alla cura dei piccoli e li coinvolgevano nella raccolta della legna e del cibo: funghi, bacche, semi e radici. Erano capaci di pulire le pelli degli animali e di cucirle insieme per realizzare abiti con cui coprirsi quando faceva freddo. Gli uomini praticavano la caccia e la pesca e costruivano armi, utensili e abitazioni.

L’Homo sapiens era capace di comunicare attraverso le parole. I Cro-Magnon si raccoglievano attorno al fuoco per parlare, condividere esperienze ma anche per danzare e suonare semplici strumenti musicali. Egli sviluppò un linguaggio sempre più articolato e ricco.

Comprendo IL TESTO

Il testo è stato diviso in paragrafi. Colora ogni barra a fianco del testo con il colore corrispondente al titoletto giusto.

Le sepolture Abitazioni Caccia di gruppo

Il linguaggio Dove viveva La divisione dei compiti

49 LA COMPARSA DELL’UOMO

L’ARTE PRIMITIVA

L’Homo sapiens fu il primo ominide a esprimere la sua creatività attraverso l’arte: sulle pareti delle caverne, gli archeologi hanno scoperto pitture rupestri e graffiti

Per dipingere, i sapiens usavano colori naturali ricavati dalla terra, cui aggiungevano acqua o grasso animale che stendevano con le mani o con l’aiuto di un pennello fatto di peli di animali. Le pitture raffiguravano scene di caccia con grandi animali, come bisonti, cervi e orsi. Gli studiosi pensano che in questi luoghi gli ominidi svolgessero riti magici, nella speranza che la caccia andasse bene.

Sono state ritrovate anche pitture rupestri con impronte di mani, che venivano realizzate lanciando la pittura sulla parete e soffiando in un osso cavo.

Laboratorio DI STORIA

Insieme ai tuoi compagni, prova a realizzare un cartellone con le impronte delle vostre mani. Potete utilizzare due tecniche diverse.

1 Immergete il palmo della mano nella tempera, poi imprimetelo sulla carta.

2 Appoggiate la mano sul foglio e tamponate tutto attorno con una spugnetta imbevuta di tempera.

50 STORIA

L’Homo sapiens, oltre a dipingere, incideva le pareti rocciose con pietre dure e appuntite. Inoltre produceva oggetti ornamentali, come ciondoli, rondelle e statuette, utilizzando la pietra, l’osso e le corna di renna. Alcune statuette rappresentavano figure femminili e servivano per celebrare la fertilità della Terra e della donna.

Dentro LE PAROLE

Fertilità: significa capacità di riproduzione.

Statuetta femminile

Comprendo IL TESTO

Formula la domanda adatta per ciascuna risposta.

1.

Le pitture rupestri sono dipinti realizzati sulle rocce.

2.

L’Homo sapiens usava colori naturali mescolati ad acqua e grasso animale.

3. ......................................................................................................................................................................................................................

Gli ominidi dipingevano scene di caccia affinché questa andasse bene.

4.

Le statuette rappresentavano la fertilità della Terra e della donna.

51 LA COMPARSA DELL’UOMO

• Osserva le carte e leggi le informazioni corrispondenti, poi scrivi al posto giusto:

Homo habilis

• Homo erectus

• Uomo di Neanderthal

• Homo sapiens

• Il suo nome significa “uomo o donna abile”.

• Fu il primo a costruire strumenti in pietra.

• Era bipede.

• Era nomade e viveva in piccoli gruppi.

• Costruiva i chopper.

• Il suo nome significa “che cammina dritto”.

• Fu il primo a usare il fuoco per scaldarsi, difendersi e cuocere le carni.

• Era bipede e camminava eretto.

• Era nomade e viveva in piccoli gruppi.

• Costruiva amigdale.

• È stato il primo ominide a spostarsi dall’Africa: raggiunse l’Asia e l’Europa.

..........................................................................
più FACILE 52

• Il suo nome deriva dalla valle di Neander, dove sono stati ritrovati i suoi resti.

• Sapeva accendere il fuoco.

• Era un abile cacciatore.

• Viveva in clan composti da più famiglie.

• Costruiva strumenti in pietra, selce e osso.

• Seppelliva i morti.

• Il suo nome significa “uomo o donna sapiente”, che conosce e sa fare.

• Usava il fuoco.

• Era nomade ma si spostava meno di frequente. Viveva in tribù.

• Costruiva strumenti complessi con materiali diversi.

• Seppelliva i morti e faceva riti funebri. Dipingeva e usava il linguaggio.

• Popolò tutta la Terra.

..........................................................................
più FACILE 53 RITAGLIA LE CARTE DEGLI OMINIDI

• Completa la tabella con le seguenti parole:

nomade • Europa • tribù • Rift Valley • chopper • pianeta • clan • amigdale cacciare • rupestri • fuoco • accendere • morti • cucire

linguaggio • gruppi

OMINIDE DOVE VIVEVA COME VIVEVA ABILITÀ

Homo habilis In Africa, nella zona della .

Homo erectus Dall’Africa si sposta fino in Asia e in

Era nomade. Viveva in gruppo.

Costruiva strumenti semplici in pietra: i .

Uomo di Neanderthal In Europa e in Asia occidentale.

Era nomade. Viveva in piccoli .

Costruiva strumenti più complessi in pietra: le .

Sapeva accendere il

Era nomade. Viveva in .

Costruiva strumenti per e pescare con materiali diversi.

Sapeva ................................................... il fuoco. Era un abile cacciatore.

Seppelliva i ......................................

Homo sapiens Ha popolato l’intero .

Era , ma si spostava meno di frequente. Viveva in ...........................................

Costruiva strumenti complessi.

Sapeva i vestiti.

Usava il per comunicare.

Seppelliva i morti. Realizzava pitture .

più FACILE 54

1. Scrivi sotto a ogni immagine la specie di Homo a cui si riferisce.

2. Ricostruisci le frasi unendo con una freccia.

• L’Homo habilis inizia

• La comparsa dell’Homo habilis

• I primi ominidi comparvero

• L’Uomo di Neanderthal

• L’Homo erectus impara

• L’Homo sapiens costruiva

in Africa. strumenti complessi come archi e aghi. a controllare e accendere il fuoco fu il primo a seppellire i morti. a scheggiare la pietra. segna l’inizio del Paleolitico.

3. Completa i cartellini con le informazioni mancanti.

Homo: habilis

Dove: in Africa

Quando: ................................................

Homo:

Dove: in Europa

Quando:

Homo: erectus e ..............................

Dove:

Quando: 1,5 milioni di anni fa

Homo: .....................................................

Dove: in tutti i continenti

Quando:

55 Sono COMPETENTE? Colora: L’attività più semplice L’attività più difficile

Dentro LE PAROLE

Levigare: rendere liscia una superficie.

IL NEOLITICO

Circa 10 000 anni fa il clima sulla Terra divenne più mite. Gli animali abituati al freddo, come i mammut, si estinsero e altri si spostarono verso terre più fredde Si diffusero animali più piccoli, come buoi, capre e pecore e comparvero piante come il grano, l’orzo, il farro e l’avena. Gli individui impararono a sfruttare le risorse che questo nuovo ambiente forniva, dando il via alla cosiddetta rivoluzione neolitica, cioè un insieme di trasformazioni che cambiarono completamente il loro modo di vivere Neolitico significa Età della pietra nuova, perché la pietra non venne più soltanto scheggiata, come nel Paleolitico, ma levigata finemente.

Comprendo IL TESTO

Completa la tabella con i termini corretti.

Età in cui la pietra veniva scheggiata.

..........................................................

..........................................................

Età in cui la pietra veniva levigata finemente.

STUDIOMAP PAGG. 8-9 56 STORIA

Studio CON METODO

Osserva nell’immagine che cosa cambia nel modo di vivere degli individui nel Neolitico. Annota i cambiamenti e poi confrontati con i compagni. Puoi aiutarti con queste parole chiave:

abitazioni • agricoltura • allevamento • artigianato

57 L’UOMO NEL NEOLITICO

L’AGRICOLTURA

La nascita dell’agricoltura fu uno degli eventi più importanti della rivoluzione neolitica. Secondo gli storici, furono le donne ad accorgersi che dai semi caduti sul terreno bagnato nascevano nuove piantine. Si iniziò, quindi, a conservare una parte dei chicchi raccolti e a piantarli: nacque l’agricoltura. Le prime piante coltivate furono i cereali, come il riso, il grano e l’orzo, e i legumi, come i piselli, le lenticchie e le fave. L’agricoltura si diffuse inizialmente in una zona chiamata Mezzaluna fertile, una regione dal clima mite e dal terreno fertile, grazie alla presenza di importanti fiumi come il Tigri, l’Eufrate, il Nilo e il Giordano. Da queste zone le coltivazioni si diffusero in tutto il mondo. Per coltivare le terre vennero realizzati strumenti sempre più complessi e utili nel lavoro nei campi.

L’agricoltura fu scoperta sulle sponde del Mediterraneo orientale dai Natufiani circa 10 mila anni fa. Sei curioso di saperne di più? Fai una ricerca su Internet e discutetene in classe.

Mar Mediterraneo
58 STORIA

La zappa veniva usata già 10 mila anni fa per smuovere il terreno e renderlo adatto alla semina. Era formata da un bastone sulla cui cima veniva fissata una pietra.

L’invenzione dell’aratro con la punta di pietra risale a circa 3 000 anni fa. Veniva utilizzato per tracciare i solchi nel terreno e prepararlo alla semina. Prima era trascinato dalle persone, in seguito si usarono i buoi.

L’utilizzo del falcetto risale a 10 mila anni fa; serviva a tagliare le spighe di grano.

Studio A VOCE ALTA

Osserva l’immagine e leggi il testo nei cartellini. Poi prova a organizzare le informazioni in una mappa.

Per ottenere la farina, i cereali venivano schiacciati con un ciottolo levigato sopra un masso piatto: nacque così la prima macina a mano, circa 5 000 anni fa.

ESERCIZIARIO PAG. 157 59 L’UOMO NEL NEOLITICO

Dentro LE PAROLE

Addomesticare: rendere obbediente un animale selvatico.

Onagro: specie di asino selvatico.

Studio CON METODO

Ricerca e sottolinea nel testo i vantaggi che l’allevamento portò nella vita delle persone.

L’ALLEVAMENTO

Già alla fine del Paleolitico, gli individui avevano imparato ad addomesticare il cane e ad allevare pecore e capre che si erano avvicinate alle tribù. Nonostante ciò, i popoli non abbandonarono del tutto il loro essere nomadi. Con il tempo, però, iniziarono a catturare animali più grandi e a rinchiuderli in recinti, in modo da avere sempre a disposizione carne e latte di cui cibarsi. Nacque così l’allevamento, che portò una serie di cambiamenti fondamentali per la vita quotidiana delle persone. Tori, mucche e onagri si rivelarono molto utili per il lavoro agricolo; inoltre gli animali addomesticati offrivano pellame, tendini e ossa per realizzare abiti e costruire nuovi utensili.

ESERCIZIARIO PAG. 158 60 STORIA

LA TESSITURA

Già nel Paleolitico, per ripararsi dal freddo, donne e uomini vestivano con le pelli degli animali uccisi. Quando iniziarono ad addomesticare le pecore, però, si accorsero che questi animali potevano offrire loro la lana per fabbricare vestiti. Impararono a tosarle, cioè a tagliare loro il pelo, e a tirare delicatamente con le dita i fiocchi di lana ottenuti. Arrotolandoli attorno al fuso, poi, ottenevano dei lunghi fili che, intrecciati tra loro, creavano una calda pezza di stoffa. Inizialmente questo procedimento veniva fatto a mano, poi si resero conto che serviva un nuovo attrezzo con cui tessere e costruirono i primi telai.

I fili venivano legati alla parte alta del telaio in legno e mantenuti tesi da pesi in argilla. Questi venivano intrecciati con un unico filo posto in orizzontale, che passava sopra e sotto i fili disposti in verticale, grazie all’utilizzo di una spola, cioè un pezzettino di legno che permetteva di muovere meglio il filo. Durante il Neolitico, le persone capirono che potevano realizzare stoffe anche con fibre ricavate da alcune piante, come la canapa, il cotone e il lino.

Dentro LE PAROLE

Fuso: strumento per filare a mano. Scrivi sotto ogni immagine il termine esatto.

Comprendo IL TESTO

Indica con una X solo le frasi vere e correggi le frasi sbagliate sul quaderno.

I popoli del Neolitico non sentivano freddo Le pecore venivano tosate, cioè lavate. Il fuso aiutava a creare il filo per la tessitura. Per muoverlo meglio, il filo era legato alla spola. Le stoffe venivano realizzate solo con la lana.

61 L’UOMO NEL NEOLITICO

L’ARTIGIANATO

Durante il Neolitico, mentre la maggior parte delle persone si occupava dell’agricoltura e dell’allevamento, altre iniziarono a produrre oggetti e utensili utili alla vita quotidiana: nacque l’artigianato

Per trasportare e conservare le scorte di cibo, gli artigiani realizzarono vasi e contenitori di argilla In seguito scoprirono che l’argilla, se cotta nei forni, diventava ancora più resistente e impermeabile: questa tecnica prese il nome di ceramica Le ceramiche più antiche erano molto semplici e senza alcuna decorazione; solo successivamente gli artigiani iniziarono ad abbellirle con colori e disegni geometrici, incisi con strumenti appuntiti.

Comprendo IL TESTO

Osserva il disegno e riordina le fasi del processo di realizzazione di un manufatto in ceramica.

L’argilla mescolata all’acqua si modellava con le mani o con il tornio.

Infine, i manufatti venivano cotti a cielo aperto attorno al fuoco acceso, in una buca scavata nel terreno.

I manufatti venivano lasciati asciugare e in seguito incisi con bastoncini appuntiti per decorarli.

ESERCIZIARIO PAG. 159 62 STORIA
L’argilla veniva raccolta lungo il fiume, ripulita e conservata.

LA LAVORAZIONE DELLA CERAMICA

Foggiatura al tornio

Il tornio è un apparecchio elettrico che serve a dare forma all’argilla.

Il vasaio prima modella l’argilla con le mani fino a ottenere la forma desiderata: in questo modo realizza l’oggetto “grezzo”, che viene lasciato essiccare all’aria. In seguito lo rifinisce al tornio, eliminando le sbavature e l’argilla in eccesso. A questo punto l’oggetto è pronto per essere abbellito con decorazioni in rilievo, manici e becchi, poi viene lasciato nuovamente essiccare all’aria. Infine si passa alla coloritura e alla cottura al forno

Pressatura su stampo

Questo tipo di lavorazione avviene attraverso presse meccaniche e stampi, soprattutto quando si devono creare grandi quantità di oggetti tutti uguali.

TECNOLOGIA 63

I VILLAGGI

Il lavoro nei campi e l’allevamento del bestiame constrinsero donne e uomini ad abitare sempre nello stesso luogo, diventando cioè sedentari. I primi villaggi sorsero vicino ai fiumi, poiché le acque erano utilizzate per irrigare i campi e per abbeverare il bestiame Risalgono al Neolitico anche le prime imbarcazioni, fatte di tronchi d’albero e utilizzate per pescare e per spostarsi lungo i fiumi. Le capanne del Neolitico erano molto più solide e resistenti di quelle del Paleolitico, perché erano realizzate con fango e mattoni di argilla impastati con acqua e paglia, poi essiccati al sole. Man mano i villaggi si ingrandirono sempre più e vennero costruiti edifici comuni, come granai per conservare i cereali, forni in pietra per cuocere il pane o l’argilla, recinti e stalle per gli animali. I villaggi erano protetti da recinti e palizzate in legno. Lungo le rive dei fiumi e dei laghi gli uomini costruirono le palafitte, capanne realizzate sopra piattaforme in legno, sostenute da pali piantati nell’acqua. In questo modo gli abitanti potevano proteggersi dagli attacchi dei nemici: per arrivare alla palafitta bisognava passare sopra una passerella, che veniva ritirata durante la notte o in situazioni di pericolo.

64 STORIA
I Natufiani, che già conosci, sono stati i primi gruppi umani sedentari.

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

Come nel Paleolitico, l’organizzazione sociale neolitica si basava sul clan, cioè il gruppo familiare. Nessun clan dominava sugli altri e ognuno provvedeva al proprio sostentamento attraverso il lavoro dei singoli membri: erano autosufficienti e consumavano direttamente ciò che producevano. Con il tempo, ogni membro si specializzò in un compito preciso: gli uomini cacciavano, curavano le greggi, lavoravano la terra, costruivano capanne, fabbricavano armi e attrezzi agricoli; le donne seminavano, raccoglievano frutti, macinavano i chicchi e cuocevano i cibi. I giovani badavano ai bambini più piccoli e andavano a prendere l’acqua dei fiumi. Il compito di prendere le decisioni più importanti spettava a un consiglio di saggi e anziani, i capi del villaggio.

Comprendo IL TESTO

Leggi le frasi e scrivi a chi si riferiscono. Usa le parole chiave del testo.

• Prendevano le decisioni più importanti:

• Si occupavano della semina e del raccolto:

• Costruivano abitazioni e attrezzi agricoli: ...................................................

• Aiutavano nei lavori domestici e accudivano i piccoli: ...................................................

65 L’UOMO NEL NEOLITICO

LA RELIGIONE E...

I popoli del Neolitico non avevano le conoscenze scientifiche per spiegare l’origine di alcuni fenomeni naturali come la pioggia, il vento, i fulmini e i terremoti. Allora immaginarono che questi fenomeni dipendessero da forze a loro superiori: le divinità Per onorarle e chiedere il loro aiuto, organizzavano riti sacri guidati da uno sciamano, l’unico uomo che aveva la possibilità di comunicare con le forze divine. Solitamente i riti si svolgevano in grotte o all’aperto: su un altare, chiamato tavola sacra, venivano bruciati animali o prodotti della terra in onore delle divinità. La più importante era la Dea madre, che rappresentava i cicli della natura (vita, morte, rinascita). Anche alcuni animali erano considerati sacri: i bisonti, i cavalli e i cervi, spesso rappresentati nelle caverne, e sopprattutto gli uri, antenati dei nostri buoi e oggi estinti.

Comprendo IL TESTO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, le risposte alle seguenti domande.

Perché i popoli iniziarono a onorare le divinità?

Chi guidava i riti sacri?

Qual era la divinità più importante?

Dove si svolgevano i riti sacri?

66 STORIA

... IL CULTO DEI MORTI

Da sempre gli esseri umani si sono posti domande sulla vita dopo la morte. Già nel Paleolitico, i defunti venivano seppelliti in semplici fosse scavate nel terreno e ricoperte di terra. Anche nel Neolitico si continuò a seppellire i morti in fosse scavate vicino alle abitazioni o in grotte poco fuori dal villaggio. Le sepolture potevano essere singole o con altri defunti, in posizione rannicchiata, ed erano quasi sempre accompagnati da un corredo funerario, cioè da oggetti che erano appartenuti al defunto quando ancora era in vita. Solitamente era costituito da strumenti in selce, pezzi di carne e gioielli ricavati da conchiglie, ossa o denti di animali, nella convinzione che la vita terrena potesse continuare nell’aldilà, in cui il defunto avrebbe continuato a praticare le attività che svolgeva quando era ancora in vita.

Comprendo IL TESTO

Perché veniva inserito il corredo funerario accanto al defunto? Sottolinea la risposta sul testo, poi spiega a voce.

67 L’UOMO NEL NEOLITICO

I LUOGHI DI CULTO

I popoli del Neolitico crearono dei luoghi dedicati al culto religioso, dove potevano pregare, onorare i defunti e osservare i fenomeni naturali. Qui furono costruiti giganteschi monumenti, detti megaliti, che significa “grandi pietre”.

I cromlech si sviluppano in un’area molto vasta. Sono costituiti da gruppi di pietre conficcate nel suolo e sistemate in circolo.

I dolmen sono tombe costituite da pietre infisse nel suolo che sostengono una grande lastra poggiata sopra orizzontalmente.

I menhir sono costituiti da una lunga e grossa pietra conficcata verticalmente nel terreno.

Il cromlech più famoso e misterioso è quello di Stonehenge, in Gran Bretagna. È costituito da enormi blocchi di pietra, alcuni pesanti fino a 50 megagrammi e alti quasi 8 metri, disposti in cerchio.

68 STORIA

DALLA PIETRA AI METALLI

Circa 7 000 anni fa avvenne un’altra importante scoperta che cambiò per sempre la vita degli esseri umani.

Questi si accorsero che alcune pietre contenevano delle parti colorate che, se scaldate sul fuoco, lasciavano colare un liquido. Una volta raffreddato, il liquido si induriva e tornava solido: queste pietre contenevano metalli, come l’oro, l’argento, il rame e lo stagno, dei materiali molto resistenti ma anche facilmente lavorabili con il calore

Questa scoperta fu rivoluzionaria, perché gli oggetti in metallo erano più affilati e resistenti della pietra e, se si rompevano, potevano essere fusi e lavorati nuovamente.

Gli artigiani che si specializzarono nella lavorazione dei metalli furono i fabbri: essi realizzarono attrezzi per il lavoro nei campi e armi per difendersi dai nemici.

Il metallo veniva fuso ad alte temperature nei forni in pietra, poi veniva versato in uno stampo di pietra che aveva la forma dell’oggetto da realizzare.

Una volta solidificato, il fabbro rompeva lo stampo, estraeva l’oggetto e, infine, lo batteva con il martello per rifinirlo e levigarlo

Studio CON METODO

Osserva le fasi di lavoro del fabbro e riordinale con i numeri da 1 a 4.

69 L’UOMO NEL NEOLITICO

L’età del rame

Le Età dei metalli vengono suddivise in Età del rame, del bronzo e del ferro a seconda del metallo che veniva lavorato in quel periodo. Il rame fu il primo metallo che venne scoperto. Era facile sia da trovare sia da lavorare e veniva impiegato soprattutto per fabbricare punte di frecce, lame, pugnali e vasi. Oltre al rame furono utilizzati anche lo stagno, l’argento e l’oro per la realizzazione di gioielli.

L’età del bronzo

In seguito, gli individui si accorsero che fondendo insieme il rame e lo stagno si otteneva un metallo più resistente: il bronzo. Per la prima volta realizzarono una lega, cioè un metallo che non esiste in natura. Con il bronzo vennero fabbricate spade, lance, asce, scudi, medaglie e oggetti ornamentali.

L’età del ferro

Solo molto tempo più tardi si imparò a conoscere e a lavorare il ferro, un metallo molto più resistente di quelli utilizzati fino a quel momento. Con il ferro i fabbri realizzarono strumenti per l’agricoltura, come falci e aratri, e armi con lame affilatissime e taglienti, elmi e scudi resistenti e leggeri. Molto presto i popoli capaci di lavorare il ferro sottomisero quelli che usavano solo il bronzo.

Utilizza le parole chiave per esporre le Età dei metalli a voce alta.

LE
DEI
ETÀ
METALLI
Studio A VOCE ALTA 70 STORIA

OTZI, L’UOMO DEL GHIACCIO

Il 19 settembre 1991, una coppia di alpinisti Similaun, nelle Alpi, scoprì per caso i res umano. Si trattava di un uomo vissuto circa 5 000 anni fa rimasto perfettamente mummificato nei ghiacci che ricoprivano questa zona. lo chiamarono Otzi, dal nome della valle con il luogo del ritrovamento. Oggi i res conservati nel Museo Archeologico di Bolzano. Otzi era un uomo di circa 46 anni, alto 160 centimetri. Aveva occhi e capelli castani una folta barba. Indossava abiti in pelle e sul capo aveva un cappello di pelo d’or Le scarpe avevano suole e lacci di cuoio un’imbottitura di fieno che isolava i piedi freddo. Intorno alla vita aveva una cintur munita di tasca, molto simile al nostro marsupio

Aspetto fisico e abbigliamento

Armi e attrezzi

Aveva con sé un arco, alcune frecce e un’ascia con una lama in rame. Dentro a un fodero di fibre naturali intrecciate teneva un pugnale, costruito con una lama in selce fissata a un manico di legno attraverso tendini di animali. In una specie di zaino vi era un contenitore di legno, una corda e uno strumento per accendere il fuoco. Probabilmente Otzi morì a causa di una punta di freccia conficcata sotto la spalla sinistra.

Scarpe Pugnale Arco Frecce Ascia
71 L’UOMO NEL NEOLITICO
Ricostruzione di Otzi

Dentro LE PAROLE

Ossidiana: vetro di origine vulcanica, di colore grigio o nero lucente.

IL COMMERCIO

Verso la fine del Neolitico, per soddisfare i propri bisogni e per smaltire i prodotti che non venivano consumati, gli abitanti delle città cominciarono a scambiarsi i prodotti. Contadini, pastori e pescatori scambiavano il cibo con gli artigiani, che in cambio davano loro utensili e manufatti. Questo tipo di scambio fu chiamato baratto e rappresenta la prima forma di commercio della Storia. Man mano che i villaggi si ingrandirono, aumentarono anche gli scambi e, col tempo, nacque un nuovo mestiere: il mercante Per barattare le merci, egli compiva lunghi viaggi a bordo di semplici imbarcazioni lungo i fiumi o via terra sul dorso di animali. Grazie all’invenzione della ruota e del carro, gli scambi avvennero anche tra luoghi molto distanti fra loro. Tra i prodotti più scambiati vi era il sale, utilizzato per conservare la carne e il pesce, e l’ossidiana, una pietra molto dura con cui venivano fabbricate punte di freccia e lame taglienti.

Completa le frasi.

Gli abitanti dei villaggi si scambiavano tra loro i prodotti perché

Questo tipo di scambio è chiamato .........................................

I si spostavano lungo i fiumi a bordo di o via terra sul dorso di

ESERCIZIARIO PAG. 160 72 STORIA
Studio CON METODO

LA SCRITTURA E IL CALCOLO

Un’altra invenzione straordinaria per i popoli del Neolitico fu la scrittura. Con la nascita del commercio divenne indispensabile inventare un sistema che permettesse di registrare le quantità di merci scambiate. Le informazioni non potevano più essere ricordate solamente a memoria, perciò i mercanti iniziarono a incidere delle tacche su tavolette di legno o su ossi di animale per registrare le merci che scambiavano. La varietà dei prodotti commerciati era così grande che questo metodo non funzionò a lungo: i mercanti iniziarono allora a incidere dei piccoli disegni, detti pittogrammi, su tavolette di argilla fresca e dei segni che corrispondevano alle quantità di merci. Nel tempo, il calcolo e la scrittura divennero sempre più fondamentali per:

• comunicare con le persone;

• annotare i prodotti che i mercanti scambiavano;

• conoscere le regole da rispettare per vivere insieme. Attraverso le prime fonti scritte, gli studiosi hanno potuto ricostruire gran parte della storia dell’umanità.

Sottolinea nel testo le parole chiave, poi ripeti a voce alta i contenuti più importanti.

Vai a pagg. 10-12 di STUDIOMAP e scopri che cosa studierai in classe quarta.

Tavoletta di argilla incisa Ossi di animale con tacche Studio A VOCE ALTA
73 L’UOMO NEL NEOLITICO

IL VILLAGGIO DI CATAL HUYUK

Durante la rivoluzione neolitica i cambiamenti furono graduali ma determinanti: l’aumento della popolazione fece sì che i villaggi si ingrandirono e divennero vere e proprie città. Questo passaggio fu ben rappresentato da una delle città più antiche del mondo: Catal Huyuk

Il sito archeologico di Catal Huyuk si trova in Turchia e risale a più di 8 000 anni fa.

Gli storici non sono concordi se considerarlo un villaggio oppure una città. Sicuramente il numero dei suoi abitanti dà valore alla seconda ipotesi: circa 6 000, un numero elevatissimo per quell’epoca. Il fatto che buona parte della popolazione si dedicasse all’agricoltura e all’allevamento e che mancassero grandi edifici, dà ragione, però, a chi la considera solo un grande villaggio. Probabilmente la verità sta nel mezzo: Catal Huyuk potrebbe rappresentare semplicemente una fase di passaggio dal villaggio alla prima città.

Le case di Catal Huyuk erano fatte di mattoni di argilla che venivano cotti al sole e tenuti insieme da un miscuglio di cenere, terra e ossa tritate.

I tetti erano piatti e sopra si svolgeva gran parte delle attività domestiche.

1
74 STORIA

Ciascuna abitazione era divisa in due stanze: in quella più grande si trovava un focolare centrale e un forno per cuocere il pane; in quella più piccola si conservava il cibo.

Tra una casa e l’altra non c’erano strade e non c’erano porte d’ingresso. Gli abitanti vi accedevano dal tetto, tramite scale che potevano essere ritirate in caso di attacchi esterni.

Tra una casa e l’altra c’erano dei cortili usati come stalle per capre e pecore.

Il santuario serviva a celebrare il culto della Dea madre. Nel santuario, si trovavano numerose teste di toro ricavate dall’argilla.

2 5 3 4
ESERCIZIARIO PAG. 161 75 STORIA L’UOMO NEL NEOLITICO

• Completa la tabella sul Neolitico con le seguenti parole:

clima • sepoltura • sedentari • mattoni • forni • cereali • clan • nuova palafitte • pianeta

IL NEOLITICO

DEFINIZIONE Età della pietra ..................................

QUANDO Inizia circa 10 000 anni fa.

CAMBIAMENTI DEL PIANETA Il diventa meno freddo e si diffondono capre, pecore e buoi.

LUOGO Donne e uomini abitano quasi in tutto il ..................................

ABITAZIONI Diventano e costruiscono solide capanne in fango e d’argilla. Vicino ai laghi e ai fiumi costruiscono ...................................... in legno.

ALIMENTAZIONE Per procurarsi la carne e il latte, allevano animali come pecore, capre, mucche, tori e onagri; coltivano e legumi.

ABBIGLIAMENTO Si coprono con tessuti fatti al telaio e con pelli di animali lavorate e cucite insieme.

SOCIETÀ Vivono in villaggi stabili formati da più famiglie, i . Ogni persona si specializza in un mestiere.

TECNOLOGIA Costruiscono nuovi attrezzi per l’agricoltura, telai per tessere e per cuocere l’argilla; verso la fine del Neolitico iniziano a lavorare i metalli.

ARTE E RELIGIONE Dipingono e incidono su roccia scene di vita quotidiana. Praticano il culto e la dei morti; costruiscono monumenti e tombe.

più FACILE 76

• Osserva le immagini e scrivi il termine corretto scegliendo tra:

palafitta • falcetto • chopper

• Chi si occupava di questi compiti? Collega con una freccia ogni mestiere alla spiegazione corretta.

SCIAMANO FABBRO

MERCANTE CONTADINO TESSITRICE

Realizza oggetti in ferro.

Scambia prodotti in cambio di altri.

Coltiva la terra.

Realizza tessuti con il telaio.

Svolge i riti religiosi.

................................................................ ................................................................ ................................................................ più FACILE 77

1. Segna con una X solo le affermazioni che si riferiscono al Neolitico.

Nasce la prima forma di commercio, il baratto.

Donne e uomini vivono da nomadi.

Avviene la scoperta del fuoco.

Nascono l’agricoltura e l’allevamento.

Si scoprono i metalli e inizia la loro lavorazione.

Si inizia a seppellire i morti.

Lo sciamano invoca le divinità.

2. Completa il testo con le parole corrette. utensili • allevamento • aratro • armi • metalli • argilla • vasaio • tessitore • attrezzi

Oltre all’agricoltura, i popoli del Neolitico capirono che alcuni animali potevano essere addomesticati e nacque l’

Per curare piante e animali, divennero stanziali, cioè iniziarono a vivere nei villaggi e costruirono i primi .................................................... da lavoro, come l’............................................

Si specializzarono anche in tante altre attività: il sapeva realizzare stoffe; il ......................................... realizzava utensili di .......................................

Verso la fine del Neolitico, vennero scoperti i con cui si potevano realizzare e sempre più resistenti.

3. Usa lo stesso colore per collegare le frasi in modo corretto.

Con l’agricoltura i gruppi umani diventarono abbondanza di cibo.

Nei villaggi le persone si specializzarono in singole attività per contenere le esondazioni. L’allevamento e l’agricoltura determinarono e nacquero i primi artigiani.

Furono costruiti argini e canali sedentari.

78 Sono COMPETENTE?

4. Come nacque il commercio? Completa lo schema con le parole mancanti.

Gli abitanti dei villaggi praticano

L’AGRICOLTURA coltivano soprattutto ..............

L’ALLEVAMENTO da capre, mucche e pecore ricavano ...............................................

L’ARTIGIANATO producono utensili e manufatti in e

I prodotti in eccesso venivano scambiati dai mercanti: nacque il

5. Ognuna delle seguenti frasi contiene un errore: individualo e riscrivi correttamente.

Il ferro fu il primo metallo scoperto nel Neolitico.

................................................................................................................................................................................................................................................

Il bronzo si ottiene fondendo ferro e rame insieme.

Gli attrezzi da lavoro e le armi in bronzo erano più resistenti di quelli in ferro.

................................................................................................................................................................................................................................................

6. Osserva le immagini e scrivi il numero corrispondente alla didascalia giusta.

1. menhir

2. dolmen 3. cromlech
79 Colora: L’attività più semplice L’attività più difficile

UN GIORNO NEL NEOLITICO

Oggi vivrete una giornata speciale! Immaginate di vivere al tempo del Neolitico.

• Dividetevi in 5 gruppi, quanti sono gli indicatori di riferimento del Neolitico.

• Ogni gruppo sceglie tra gli elementi proposti quello che appartiene al Neolitico; rilegge nel sussidiario le pagine che riguardano l’argomento di cui si occupa e infine approfondisce la ricerca consultando il web o altri testi a sua disposizione.

• Infine confrontatevi con gli altri gruppi e ricostruite una giornata tipo ai tempi del Neolitico anche recitando

Indica con una X quali elementi appartengono all’Età della pietra nuova.

1. ABITAZIONI

2. SCENE DI VITA QUOTIDIANA

80 nella
INSIEME
REALTÀ

3. UTENSILI

4. ABBIGLIAMENTO

5. CIBO
81

Eserciziario da pag. 162 a pag. 176.

Sai

Cerca e ascolta i racconti di David
124 Il mare 126 Passeggiando... per le coste 128 L’uomo e il mare 129 Tecnologia I pescherecci 130 Più facile 131 Sono competente? STRUMENTI E CARTE 132 Il cartografo 133 Orientarsi sul territorio 134 Orientarsi con gli strumenti 135 La riduzione in scala 136 Carte in base alla scala 138 Le carte 140 Più facile 141 Sono competente? 142 Insieme nella realtà Progettiamo la città del futuro
GEOGRAFIA
perché è importante studiare la Geografia? Ti aiuterà a trovare il tuo spazio nel mondo, cioè a capire quali caratteristiche hanno i luoghi che ti circondano, dove vivi le tue giornate, ma anche i luoghi più lontani, quelli che non hai ancora visto. 83 Che cos’è la Geografia? 84 Lo spazio geografico 85 Gli elementi del paesaggio 86 Il geografo 87 Chi collabora con il geografo? 88 Gli elementi naturali 90 Gli elementi antropici 91 L’uomo modifica l’ambiente 92 La città 94 I servizi della città 95 Passeggiando... per le città d’arte 96 Le vie di comunicazione 97 Educazione in gioco Passeggiando... in bicicletta GLI AMBIENTI 98 Gli ambienti 100 La montagna 101 Come si sono formate le montagne? 102 Passeggiando... in montagna 104 L’uomo e la montagna 106 La collina 107 Come si sono formate le colline? 108 Passeggiando... in collina 109 L’uomo e la collina 110 La pianura 111 Come si sono formate le pianure? 112 Il paesaggio agricolo e quello urbano 113 Passeggiando... in pianura 114 Più facile 115 Sono competente? 116 Il fiume 118 Passeggiando... lungo il fiume 119 L’uomo e il fiume 120 Il lago 121 Come si sono formati i laghi? 122 Passeggiando... per le rive del lago 123 L’uomo e il lago
82

CHE COS’È LA GEOGRAFIA?

Geografia significa “descrizione della Terra” ed è la scienza che descrive il nostro pianeta e studia come i gruppi umani entrano in relazione con lo spazio geografico che li circonda, modificandolo. Lo strumento più importante della Geografia, come vedrai nelle pagine successive, è l’osservazione. Imparare a osservare lo spazio, gli elementi che lo caratterizzano, gli esseri viventi che lo popolano, le strutture che vi sono state create è utile per rendersi conto di una cosa molto importante: tutti noi viviamo in un sistema, cioè facciamo parte di un mondo nel quale ci relazioniamo con gli altri e con l’ambiente che ci circonda. I gruppi umani e lo spazio si influenzano e si trasformano a vicenda: l’essere umano, nella sua storia, ha sempre cercato di modificare lo spazio per adattarlo ai suoi bisogni. Ma nello stesso tempo ha imparato ad adattarsi allo spazio, ha cambiato le proprie abitudini e i propri comportamenti per vivere meglio nel suo territorio di riferimento. Stai per iniziare un viaggio in cui esplorerai paesaggi e ambienti che forse non hai mai visto prima, proprio come un vero geografo!

83

LO SPAZIO GEOGRAFICO

Lo scorso anno hai scoperto che l’uomo progetta gli spazi in base alla loro funzione e ai bisogni che deve soddisfare. Hai imparato a osservare gli spazi che ti circondano e in cui ti muovi, vivi, abiti, studi, giochi… e li hai rappresentati con delle mappe. Quest’anno il tuo sguardo dovrà andare più lontano nello spazio geografico. Con questo termine si indicano i diversi ambienti della Terra:

- le montagne, le colline e le pianure formano lo spazio terrestre;

- i laghi, i fiumi, i mari e tutte le distese d’acqua costituiscono lo spazio acquatico

Allo stesso tempo, studierai anche i rapporti fra l’uomo e lo spazio che lo circonda, ovvero la Geografia Umana che sarà la base del tuo studio per i prossimi anni.

84 GEOGRAFIA

GLI ELEMENTI DEL PAESAGGIO

Se vuoi essere un bravo geografo, o una brava geografa, la prima cosa che devi saper fare è distinguere gli elementi di un paesaggio tra naturali e artificiali:

- gli elementi naturali, o fisici, sono generati direttamente dalla natura: l’uomo non può costruirli ma solo modificarli;

- gli elementi antropici, o artificiali, sono stati costruiti dalle persone.

Studio CON METODO

Come sono i paesaggi nelle foto? Indicalo con una X.

Dentro LE PAROLE

Antropico deriva dalla parola greca ánthrōpos che significa “uomo”.

naturale antropico

Vuoi conoscere meglio il lavoro del geografo? Gira la pagina.

naturale antropico

naturale antropico

naturale antropico

85 CHE COS’È LA GEOGRAFIA

Il geografo è lo scienziato che studia i vari ambienti, le loro caratteristiche e le loro trasformazioni. Per svolgere questo compito, il geografo segue un metodo che comprende diverse fasi di lavoro.

1. Esplora gli ambienti, ovvero ciò che ci sta attorno. Questi possono essere di vari tipi: geografici, naturali, urbani, sociali, culturali...

2. Osserva con attenzione il paesaggio, visitandolo in prima persona, ma anche attraverso strumenti come foto, filmati, riprese aeree, libri e carte.

3. Analizza le trasformazioni avvenute nel tempo in un determinato ambiente e le cause che le hanno provocate: interventi umani, clima, terremoti, inondazioni...

Dentro LE PAROLE

4. Rappresenta le informazioni di un territorio in tabelle, grafici e carte.

Leggi e impara le definizioni delle seguenti parole.

L’ambiente è lo spazio in cui vivono gli esseri viventi: umani, animali e vegetali. Il paesaggio è l’aspetto della superficie terrestre, costituito dalla relazione fra uomo e natura.

Il territorio è una porzione di spazio modificata dall’uomo.

IL GEOGRAFO
ESERCIZIARIO PAG. 162 86 GEOGRAFIA

CHI COLLABORA CON IL GEOGRAFO?

Il lavoro del geografo è molto complesso, per questo egli si serve della collaborazione di altri esperti che gli forniscono informazioni sugli aspetti naturali e antropici del paesaggio.

Il geologo studia la formazione del suolo, delle rocce, e fornisce informazioni sulla formazione di montagne, colline e corsi d’acqua.

Il botanico e lo zoologo studiano rispettivamente la flora (le piante) e la fauna (gli animali) di un determinato ambiente.

Il climatologo e il meteorologo esaminano le caratteristiche del clima e come i fenomeni atmosferici (pioggia, neve, grandine, venti…) possono modificare il paesaggio.

Il cartografo è l’esperto che si occupa di elaborare e produrre le immagini di mappe e carte geografiche che rappresentano il territorio.

L’antropologo studia i modi di vivere dell’uomo all’interno di una società.

L’economista studia come i gruppi umani sfruttano le risorse del territorio in cui vivono per le proprie attività produttive (industrie, allevamento, agricoltura, energia…).

Osserva le foto e inserisci i nomi degli esperti.

....................................................................... .......................................................................
ESERCIZIARIO PAG. 162 87 CHE COS’È LA GEOGRAFIA
Studio CON METODO

GLI ELEMENTI NATURALI

Ora scopri quali sono gli elementi naturali, o fisici, che il geografo può trovare osservando il paesaggio.

La forma del territorio, che può essere pianeggiante, in lieve pendenza o in forte pendenza, e può avere una certa altitudine, che è l’altezza di un luogo rispetto al livello del mare (che corrisponde a 0).

La flora, cioè l’insieme delle specie vegetali (piante, fiori, funghi...) che crescono in un determinato ambiente.

La fauna, l’insieme degli animali che vivono in un determinato ambiente.

5000 4000 3000 2000 1000 0 m m m m m
88 GEOGRAFIA

L’idrografia, cioè la presenza e le caratteristiche del mare, dei laghi e di tutti i corsi d’acqua che troviamo in natura, come i ruscelli e i fiumi.

Il clima, cioè la temperatura e i fenomeni atmosferici in un determinato territorio. Al variare del clima variano anche flora e fauna di ogni ambiente.

RICERCA

Insieme ai tuoi compagni, compila la carta d’identità climatica del luogo in cui vivete, cercando le informazioni su Internet o chiedendo all’insegnante.

CARTA D’IDENTITÀ CLIMATICA

Luogo: ............................................................................................................................

Altitudine: ...................................................................................................................

Estati:

Inverni:

Precipitazioni:

89 CHE COS’È LA GEOGRAFIA

GLI ELEMENTI ANTROPICI

Oltre agli elementi naturali, il geografo studia anche il modo in cui l’uomo entra in contatto con gli ambienti in cui vive e come li trasforma in base alle sue esigenze. Gli elementi antropici possono essere definiti anche in base alla loro funzione

ABITAZIONI

Case, palazzi, grattacieli... dove l’uomo abita.

ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Edifici adeguati alle attività lavorative dell’uomo (industria, agricoltura, allevamento, pesca, artigianato…) e alla lavorazione dei prodotti.

IMPIANTI ENERGETICI

Dighe, bacini, centrali, pale eoliche, impianti fotovoltaici che producono energia e pali e fili che la distribuiscono.

EDIFICI RICREATIVI

Scuole, musei, teatri, cinema, impianti sportivi… dove si fa cultura e ci si diverte.

VIE DI COMUNICAZIONE

Strade, gallerie, ponti, ferrovie, porti, aeroporti… per il trasporto di persone e merci.

90 GEOGRAFIA

L’UOMO MODIFICA L’AMBIENTE

Il rapporto tra uomo e ambiente cambia profondamente con il Neolitico quando l’uomo inizia a capire che può trasformarlo per riuscire a soddisfare, in maniera più completa, i suoi bisogni: inizia a praticare l’agricoltura e a domesticare gli animali per avere cibo più vario e abbondante. Contemporaneamente, l’uomo ha necessità di costruire insediamenti stabili per seguire le attività agricole: costruisce case e altri tipi di edifici che, insieme alle coltivazioni, cambiano il volto del territorio, lo rendono più organizzato, adatto alla vita, agli scambi, alle relazioni tra esseri umani. L’uomo è anche capace di adattarsi al tipo di ambiente in cui vive: sviluppa tecniche edilizie adeguate al clima e alla forma del suolo, impara a usare al meglio le risorse disponibili, a lavorarle e modificarle per risolvere i suoi problemi quotidiani.

Questo continuo processo di trasformazione e di adattamento dello spazio si chiama territorializzazione. Deriva dalla necessità dell’uomo di migliorare la propria esistenza, di strutturare un ambiente più adeguato a vivere in società, produrre beni, spostarsi, conoscere. Oltre a costruire elementi artificiali, l’uomo cambia gli elementi naturali e influenza lo spazio terrestre nella sua totalità.

Osserva le foto che ti mostrano com’era il paesaggio prima che Dubai fosse costruita e com’è oggi. Poi rispondi a voce alta confrontandoti con i tuoi compagni.

• Quali cambiamenti noti tra le due immagini?

• Nella prima immagine dominano gli elementi naturali o artificiali?

E nella seconda?

• In che modo è stato modificato questo territorio?

In passato
Oggi
91 CHE COS’È LA GEOGRAFIA

LA CITTÀ

Le città in Italia hanno generalmente origini antiche e una struttura legata alla loro storia. La parte più antica è rappresentata dal centro storico, a volte delimitato dalle mura. Con la nascita e lo sviluppo dell’industria, la città si è dovuta espandere e così, attorno al centro storico, sono stati costruiti i quartieri residenziali: aree destinate alle abitazioni, con spazi verdi, negozi e ogni genere di servizio per le persone. Oltre questi quartieri si incontra la periferia, con palazzi e centri commerciali, e la zona industriale, l’area più lontana dal centro storico, in cui si trovano molte industrie.

Dentro LE PAROLE

Leggi il testo e inserisci al posto giusto i termini specifici della città.

ESERCIZIARIO PAG. 163 ............................................................... ............................................................... 92 GEOGRAFIA

Intorno alle città, si sviluppano le grandi vie di comunicazione come autostrade, ferrovie, aeroporti e porti, che mettono in relazione le persone e facilitano gli scambi commerciali. Nel corso della storia, le persone hanno lasciato le campagne per andare a vivere in città.

Da qualche anno si assiste al fenomeno contrario: le persone abbandonano la città e vanno a vivere nelle campagne, per fare una vita più sana a contatto con la natura.

Sai perché l’Italia è chiamata anche il Bel Paese?

Gira la pagina e lo scoprirai.

93 ............................................. CHE COS’È LA GEOGRAFIA

I SERVIZI DELLA CITTÀ

La funzione primaria di ogni città è quella residenziale, cioè garantire le abitazioni e i servizi: le attività, pubbliche o private, rivolte alle persone. Per raggiungere posti più o meno distanti tra loro, occorre, infatti, una rete di trasporti. Per crescere e educare i bambini e i giovani, occorrono scuole adeguate. Per gestire e amministrare gli affari, il denaro, le pratiche quotidiane occorrono uffici

Anche la cultura e lo svago sono fattori sociali ed economici importanti, che caratterizzano i luoghi in cui si sviluppano.

Studio CON METODO

A che cosa servono? Completa le didascalie.

Parchi, palestre, cinema e teatri servono per: ..........................................................................

Ospedali, ambulatori e farmacie servono per: ..........................................................................

Biblioteche, scuole e università servono per: ........................................................................

Negozi e centri commerciali servono per: ......................................................................... .

Uffici postali e banche servono per: ......................................................................... .

Carabinieri, Polizia e Vigili del Fuoco servono per: ......................................................................... .

ESERCIZIARIO PAG. 164 94 GEOGRAFIA

PASSEGGIANDO... PER LE CITTÀ D’ARTE

Con le loro piazze, i loro musei e i loro monumenti, le città d’arte italiane sono visitate ogni anno da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. Sicuramente anche a te sarà capitato di visitare una città d’arte e certamente avrai iniziato la tua visita partendo dal centro storico. Il centro storico, infatti, è la parte più antica della città dove si possono ammirare palazzi d’epoca, castelli, musei e i principali monumenti d’arte (chiese, fontane, statue...).

Nei centri storici, spesso, le vie si fanno più strette e lastricate, fino a diventare vicoli Il palazzo d’epoca è un edificio di grandi dimensioni e bellezza architettonica. Anticamente fu l’abitazione di re, principi o signori. Oggi, per lo più, è adibito a sede di uffici pubblici, banche o musei. I monumenti d’arte sono opere d’architettura o di scultura, di grande valore artistico e storico.
95 CHE COS’È LA GEOGRAFIA

LE VIE DI COMUNICAZIONE

Con l’incremento e l’espansione delle attività economiche, a partire dalle città si è sviluppata una rete di vie di comunicazione, che possono essere di vario tipo.

1. Stradali

Studio CON METODO

Inserisci in ogni foto il numero della didascalia corrispondente.

Le prime strade risalgono ai tempi degli antichi Romani e venivano costruite in modo da adattarsi al paesaggio circostante. Strade e autostrade più recenti sono caratterizzate da elementi come cavalcavia, gallerie, aree di servizio… che permettono di superare ostacoli naturali (come valli, fiumi, rilievi), ma con un forte impatto sul paesaggio.

2. Ferroviarie

Le ferrovie sono in continua evoluzione per permettere ai treni di raggiungere velocità sempre maggiori. Sulle rotaie, merci e persone viaggiano rapidamente e con un basso impatto sull’ambiente.

3. Fluviali

Il fiume è una delle vie di comunicazione più antiche. Oggi il mezzo di trasporto maggiormente usato per il trasporto fluviale delle merci è la chiatta: un’imbarcazione lunga e bassa, adatta a passare sotto i ponti.

4. Marittime

Anche il mare fu sfruttato nell’antichità per trasportare prodotti e merci, per muoversi ed esplorare nuove terre. Il luogo necessario ai mezzi di trasporto marittimi è il porto.

5. Aeree

L’aereo è il mezzo di trasporto più veloce ma meno ecologico. Il luogo adibito al trasporto aereo è l’aeroporto che si estende su una vasta area adattata e modificata dall’uomo per accogliere le piste di volo e gli hangar.

96 GEOGRAFIA

PASSEGGIANDO... IN BICICLETTA

Negli ultimi anni nelle nostre città si stanno costruendo molte piste ciclabili. La bicicletta è un mezzo comodo ed ecologico, non consuma carburanti e non emette gas di scarico nocivi. Anche per i ciclisti, tuttavia, esistono delle regole previste dal Codice della strada, che riguardano il comportamento e l’equipaggiamento corretti.

1. Inserisci le parole negli spazi corretti e scopri l’equipaggiamento del bravo ciclista. avvisare • freni • campanello • illuminano • rallentare • fanali • caschetto • protegge

Servono a ...................................... e a fermarsi. Mantienili sempre in ottime condizioni. EDUCAZIONE in gioco

Serve ad

2. Conosci questi cartelli stradali? Scrivi che cosa indicano.

Scopri il tuo punteggio qui sotto e somma i punti: . Confrontati con i tuoi compagni.

....................................................... la testa da eventuali cadute. Allaccialo prima di salire sulla bici! .............................................. la strada e servono a farsi vedere. Ricordati di accenderli un’ora prima del tramonto. 97

Il campanello serve ad avvisare (2 punti) / I fanali illuminano (2 punti) / Il caschetto protegge la testa (2 punti) / I freni servono a rallentare (2 punti) Attenzione attraversamento pedonale (2 punti) / Area pedonale (2 punti) / Pista ciclabile (2 punti) / Attenzione scuola nelle vicinanze (2 punti) .......................................................
le altre persone della tua presenza. Devi usarlo con moderazione.

GLI AMBIENTI

Nelle pagine precedenti hai scoperto che esistono vari tipi di ambienti geografici, cioè parti di territorio caratterizzate da elementi fisici differenti. Ogni ambiente ha delle caratteristiche particolari, come flora, fauna e clima diversi.

Gli elementi che caratterizzano un ambiente sono il clima, l’altitudine e la posizione Da essi dipendono diversi fattori: il tipo di vegetazione, le specie animali presenti in un territorio, la presenza e le attività dell’uomo. Tenendo conto di queste differenze, gli ambienti si possono suddividere in naturali o antropici. L’uomo, nel tempo, è intervenuto molto sull’ambiente e, a volte, ha ricostruito quelli naturali: si parla anche in questi casi, di ambienti modificati dall’uomo.

Studio CON METODO

Dopo aver osservato ogni immagine, scrivi a quale ambiente appartiene: montagna, collina, pianura, fiume, lago o mare?

....................................................................... .......................................................................
RITAGLIA LE CARTE DEGLI AMBIENTI STUDIOMAP PAGG. 14-17 98 GEOGRAFIA

ORIGINE

Ora sai che per esplorare gli ambienti come un vero geografo devi tener conto di questi elementi.

ELEMENTI ANTROPICI

....................................................................... .......................................................................
FORMA DEL TERRENO
AMBIENTE 99 GLI AMBIENTI
IDROGRAFIA CLIMA FLORA FAUNA

LA MONTAGNA

La montagna è un rilievo naturale che supera i 600 metri di altitudine e, come ogni ambiente, presenta degli elementi specifici che la caratterizzano. La parte più alta si chiama cima o vetta; oltre i 3 000 metri di altitudine spesso si trovano i ghiacciai, cioè distese di neve ghiacciata. Le pareti della montagna si chiamano fianchi o versanti, mentre il punto più basso è il piede Tra una montagna e l’altra si trova la valle, una zona pianeggiante dove solitamente sorgono i paesi. Un gruppo di montagne allineate formano una catena montuosa, e il passaggio che permette di attraversarla si chiama passo o valico.

Leggi il testo e inserisci al posto giusto i termini specifici della montagna.

Dentro LE PAROLE
ESERCIZIARIO PAG. 165 ........................................ ........................................ 100
GEOGRAFIA

COME SI SONO FORMATE LE MONTAGNE?

L’ORIGINE DELLE MONTAGNE

Le montagne si sono formate milioni di anni fa durante le grandi trasformazioni della crosta terrestre e possono avere due tipi di origine:

Origine tettonica

Spinte molto violente provenienti dall’interno del pianeta hanno causato il sollevamento e il ripiegamento della crosta terrestre.

Origine vulcanica

Il materiale fluido e incandescente al di sotto della crosta terrestre (la lava) è fuoriuscito da una spaccatura del terreno (il vulcano), accumulandosi a strati. Con il passare del tempo, raffreddandosi e solidificandosi, ha dato origine alla montagna.

L’ORIGINE DELLE VALLI

Gli elementi naturali come ghiacciai e fiumi hanno dato origine alle valli, che possono essere a V oppure a U

La forza dei corsi d’acqua provenienti dalla montagna ha dato origine alla valle a V, stretta e con i versanti ripidi.

Lo scivolamento di un ghiacciaio verso il basso ha formato la valle a U, ampia e con i versanti arrotondati.

Ripeti il contenuto del testo utilizzando le parole chiave evidenziate in blu.

ESERCIZIARIO PAG. 168
Studio A VOCE ALTA
101 GLI AMBIENTI

Organizza una gita in una montagna vicino a dove abiti. Ti accorgerai che, a mano a mano che si sale, fa sempre più freddo: i venti diventano più forti e le nevicate più abbondanti. In base al clima e all’altitudine, si sviluppano differenti forme di flora e fauna

oltre i 3 000 metri

Clima rigido

A questa altezza, tra le rocce nude, resistono solo muschi e licheni.

fra i 2 000 e i 3 000 metri

Clima freddo

Qui crescono arbusti, erbe, come il ginepro, e fiori, come le stelle alpine.

fra i 1 000 e i 2 000 metri

Clima freddo

Qui crescono boschi di conifere più resistenti al freddo: pini, abeti e larici.

fra i 600 e i 1 000 metri

Clima fresco e umido

Le escursioni a queste quote ti faranno conoscere querce, castagni, faggi e betulle. Nel sottobosco, invece, si trovano funghi e noccioli.

PASSEGGIANDO...
102 GEOGRAFIA

Passeggiando, di sicuro avvisterai tanti animali. Ti accorgerai della presenza di cervi, daini, caprioli e cinghiali. Nei luoghi più elevati e isolati potresti scorgere i grandi predatori di montagna, come l’orso e il lupo. In questo caso ricordati di tenere un comportamento adeguato: non avvicinarti troppo, non lasciare niente a terra e non fare troppo rumore.

Comprendo IL TESTO

Quali informazioni sugli elementi naturali trovi nello schema illustrato? Rispondi con una X.

Idrografia

A queste altezze nidifica l’aquila e vivono stambecchi e marmotte che si adattano bene al freddo e alla scarsità di cibo.

Qui si possono scorgere daini, cervi e caprioli. In alcune zone sono presenti l’orso e il lupo.

Nei grandi boschi di latifoglie, vivono scoiattoli, volpi, lepri, fagiani e cinghiali.

... IN MONTAGNA
Fauna
103 GLI AMBIENTI
Flora Altitudine Clima Origine

L’UOMO E LA MONTAGNA

La montagna, di solito, è scarsamente abitata: il clima è rigido, le vie di comunicazione sono poco agevoli e la forte pendenza del terreno rende difficile il lavoro agricolo. Tuttavia l’uomo ha saputo adattarsi anche a questo ambiente, modificandolo ma soprattutto sfruttando le importanti risorse naturali che offre.

RISORSE NATURALI E ATTIVITÀ DELL’UOMO

Grazie all’abbondanza di boschi, l’uomo ha utilizzato il legname per reperire materiali da costruzione, per il riscaldamento e per produrre oggetti di artigianato. L’abbondanza di acqua ha permesso di costruire dighe per la produzione di energia elettrica. La presenza di ampie distese di prati ha consentito di praticare l’allevamento al pascolo, soprattutto di bovini e ovini, utilizzati per la produzione del latte e dei suoi derivati: formaggio, yogurt, burro. Dalle cave, scavate sui versanti, si estraggono la pietra, la ghiaia e altri materiali da costruzione.

Dentro LE PAROLE

La pendenza è il grado di inclinazione di una superficie, per esempio di una strada.

104 GEOGRAFIA

Nelle zone più basse e nelle valli, dove sorgono paesi e piccole città, si coltivano alberi da frutto (soprattutto meli e peri), viti, patate, legumi, ortaggi e foraggio per il bestiame.

L’attività economica più importante, però, è in molti casi costituita dal turismo estivo e invernale, legato alla pratica dello sci e alle escursioni. Per sfruttare questa fonte economica sono stati realizzati hotel, funivie, seggiovie, piste da sci e nuove strade. L’uomo ha trasformato l’aspetto della montagna adattando le strade ai forti pendii e ai valichi naturali attraverso curve, tornanti e viadotti e perforandola con trafori.

Completa la mappa con le parole chiave, poi esponi il contenuto a voce alta.

Studio A VOCE ALTA
Risorse naturali ................................................ ................................................ Allevamento ................................................ ................................................ Turismo ................................................ ................................................ Coltivazione ................................................ ................................................
105 GLI AMBIENTI
MONTAGNA

LA COLLINA

Le colline sono rilievi che non superano i 600 metri di altitudine e rappresentano il paesaggio più diffuso nel territorio italiano. Spesso sono caratterizzate da cime arrotondate, su cui si trovano antichi borghi, cioè piccoli centri abitati di interesse storico. I pendii o fianchi della collina, generalmente poco ripidi, sono coperti da boschi o da coltivazioni di ortaggi, vigneti e uliveti. Sulle pendici si possono trovare anche i terrazzamenti, larghi gradoni sostenuti da muretti che permettono di ricavare dal terreno in pendenza delle parti pianeggianti. Il terreno della collina può essere formato da ampi strati di argilla che lo rendono impermeabile. Quando piove molto, l’acqua che non viene assorbita dal terreno corre lungo i fianchi e piano piano li erode: si formano così dei profondi solchi, detti calanchi, sui quali non cresce la vegetazione.

Dentro LE PAROLE

Leggi il testo e inserisci al posto giusto i termini specifici della collina.

ESERCIZIARIO PAG. 166 ........................................ .................................................. ........................................ 106 GEOGRAFIA

COME SI SONO FORMATE LE COLLINE?

Anche le colline, come le montagne, hanno origini differenti.

Le colline strutturali sono antiche montagne erose dagli agenti atmosferici. Per milioni di anni, la montagna è stata consumata dal vento, dalla neve, dalla pioggia e dalla grandine, tanto che la cima del rilievo si è abbassata e arrotondata fino a diventare una collina.

Le colline tettoniche si sono formate per sollevamento della crosta terrestre. In alcuni casi erano fondali marini: per questo vi si possono trovare resti di conchiglie e fossili.

Le colline moreniche sono formate dall’accumulo di grandi quantità di detriti (rocce, terra, ghiaia...), chiamati morene, trasportati a valle da ghiacciai che poi si sono sciolti.

Le colline vulcaniche sono antichi vulcani spenti, ricoperti dalla vegetazione. Si riconoscono per la loro forma simile a un cono con la punta spezzata. Hanno terreni molto fertili e adatti alle coltivazioni.

Osserva le immagini ed esponi a parole tue come si sono formate le colline.

Studio A VOCE ALTA
ESERCIZIARIO PAG. 169 107 GLI AMBIENTI

Gufo e civetta sono rapaci notturni, infatti cacciano le loro prede durante la notte.

PASSEGGIANDO... IN COLLINA

Il tartufo è un fungo che vive sottoterra e viene trovato solo grazie al fiuto di cani appositamente addestrati. È una vera e propria sentinella ambientale, infatti non tollera l’inquinamento.

I boschi di latifoglie sono composti da alberi ad alto fusto che perdono le foglie durante la stagione fredda.

Se hai in programma un’escursione nelle colline della tua regione, scoprirai che la vegetazione spontanea è rara. Infatti, questo tipo di territorio abitato fin dai tempi più antichi è stato profondamente modificato dall’uomo, soprattutto a causa dell’attività agricola. Inoltrandoti nei boschi di latifoglie, fai attenzione alle piante basse del sottobosco (felci, pungitopo, rovi) e ai frutti selvatici (mirtilli, more, fragole e lamponi).

In autunno, puoi facilmente scorgere, ai piedi degli alberi, una grande varietà di funghi. Non raccoglierli però, perché solo una persona esperta sa riconoscere quali si possono mangiare e quali no.

Continuando la tua passeggiata, potrai avere l’opportunità di fotografare alcuni animali selvatici: scoiattoli, ricci, tassi, cinghiali, lepri, volpi e donnole. Fai attenzione, invece, alle bisce e alle vipere! Se riuscirai a mantenere il silenzio, potrai ascoltare il richiamo di numerosi uccelli come il merlo, il gufo, la civetta, il picchio e il fagiano.

108 GEOGRAFIA

L’UOMO E LA COLLINA

La collina ha un clima mite: inverni non troppo freddi ed estati fresche. Da sempre è un ambiente favorevole alla vita dell’uomo, che lo ha profondamente modificato. Molti pendii, infatti, sono stati disboscati per fare posto alle coltivazioni e, dove il pendio era troppo ripido e il terreno poteva essere trascinato via dalla pioggia, l’uomo ha costruito i terrazzamenti

L’attività principale è l’agricoltura: si coltivano soprattutto la vite e l’olivo, da cui si ricavano vino e olio, e gli alberi da frutto che crescono sui terreni asciutti ed esposti al sole. I frutteti producono la frutta che viene consumata fresca o lavorata nelle industrie conserviere per ottenere marmellata, succhi di frutta o frutta sciroppata. Nei versanti meno ripidi si coltivano cereali, come il grano, l’orzo e il granoturco, mentre i terreni meno fertili sono destinati all’allevamento di bovini, ovini, suini e cavalli. Negli ultimi anni, in collina, si sta sviluppando un turismo particolare, legato ai prodotti del territorio. Le aziende agricole si sono organizzate per offrire ospitalità ai turisti e per far loro visitare le proprie strutture chiamate agriturismi. Anche negli antichi borghi gli abitanti offrono ospitalità, ma con la modalità del Bed&Breakfast.

Comprendo IL TESTO

Rispondi sul quaderno: aiutati con le parole chiave evidenziate nel testo.

• Perché la collina è un ambiente favorevole alla vita dell’uomo?

• Quali sono le coltivazioni principali?

• Quali industrie collegate all’agricoltura si sono sviluppate?

• Quali animali vengono allevati?

• Quale tipo di turismo si è sviluppato negli ultimi anni in collina?

109 GLI AMBIENTI

LA PIANURA

La pianura è una grande distesa di terreno senza rilievi che non supera i 200 metri di altitudine. In passato, i terreni pianeggianti erano spesso ricoperti di boschi e ricchi di paludi. L’uomo, nel tempo, ha trasformato questo tipo di paesaggio rendendolo il più abitato, senza lasciare quasi nessuna traccia delle pianure paludose. La pianura presenta due tipologie di paesaggi molto differenti tra loro: il paesaggio rurale e il paesaggio urbano Il paesaggio rurale è caratterizzato da campi coltivati, canali di irrigazione e cascine. Il paesaggio urbano, invece, è costituito da città di piccole e grandi dimensioni, industrie e vie di comunicazione, come strade, autostrade, ferrovie e aeroporti.

Dentro LE PAROLE

Leggi il testo e inserisci al posto giusto i termini specifici della pianura.

ESERCIZIARIO PAG. 167 ........................................ ................................................. ........................................................................ ................................................................. 110 GEOGRAFIA

COME SI SONO FORMATE LE PIANURE?

Come le montagne e le colline, anche le pianure hanno origini differenti.

Le pianure di sollevamento sono antichi fondali marini che si sono sollevati a causa di movimenti della crosta terrestre. Sono pianure povere d’acqua e per coltivarle bisogna costruire pozzi, canali e acquedotti.

Le pianure vulcaniche si sono formate ai piedi dei vulcani dalla lava che si è accumulata e solidificata nel corso del tempo. Sono molto fertili.

Le pianure alluvionali sono state formate dai fiumi che, scendendo dalle montagne, hanno trascinato rocce, ciottoli e fango e li hanno depositati a valle. Sono fertili e adatte alla vita dell’uomo.

Studio CON METODO

Osserva le foto e completa le didascalie.

A. Questa pianura è costituita da materiali fuoriusciti da un vulcano, quindi è di origine

B. Questa pianura è nata dai detriti del fiume che vi scorre, per questo è una pianura ..................................................................................

C. Questa pianura, formata dall’innalzamento dei fondali marini, è detta

ESERCIZIARIO PAG. 169
La piana di Catania. La Pianura Padana. Il Tavoliere delle Puglie.
111 GLI AMBIENTI

IL PAESAGGIO AGRICOLO E URBANO

Dentro LE PAROLE

La bonifica è il prosciugamento di un terreno paludoso per permettere all’uomo di coltivare e costruire.

Alcuni territori, oggi pianeggianti, un tempo erano coperti da boschi e ricchi di paludi. Negli anni l’uomo ha trasformato questo paesaggio, reso malsano dall’acqua stagnante delle paludi, in un territorio ampiamente abitato: ha disboscato vaste zone e ha bonificato le paludi per ingrandire le aree di terreno coltivabile.

Oggi, in pianura, l’agricoltura è fiorente: si coltivano cereali, come grano, riso e mais, barbabietole da zucchero, ortaggi, alberi da frutto e foraggio per alimentare il bestiame. È diffuso, inoltre, l’allevamento di bovini, suini, ovini e pollame.

In pianura, l’assenza di ostacoli naturali ha permesso la costruzione di molti centri abitati e di grandi vie di comunicazione, che hanno facilitato i trasporti e favorito la nascita e lo sviluppo delle industrie. Le industrie alimentari e conserviere trasformano i prodotti agricoli, i pastifici e gli zuccherifici producono pasta e zucchero, i salumifici producono salumi, i caseifici producono formaggi. Le industrie chimiche, invece, producono concimi, farmaci, plastica e fibre sintetiche. Altre industrie costruiscono autoveicoli, elettrodomestici, tessuti.

Comprendo IL TESTO

Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

La pianura è un ambiente fortemente antropizzato. V F

Le zone paludose sono state bonificate. V F

In pianura è fiorente l’agricoltura ma non l’allevamento di bestiame. V F

In pianura sono state costruite tante vie di comunicazione. V F

112 GEOGRAFIA

PASSEGGIANDO... IN PIANURA

Elegante e “aerodinamico”, il cormorano si distingue per la caratteristica posa ad ali semiaperte, che assume per asciugare il piumaggio al sole.

Le poche testimonianze che restano del paesaggio naturale originario si trovano lungo il corso dei grandi fiumi, oppure nelle oasi naturali e nelle aree protette. In questi ambienti, la flora e la fauna sono molto varie e ricche.

Se hai la possibilità di visitare un’oasi naturale, potresti iniziare il tuo percorso passeggiando tra i boschi di latifoglie, dove vivono animali di piccole dimensioni come lepri, volpi, scoiattoli e fagiani.

Se ti inoltri nelle zone paludose potrai ammirare gli uccelli migratori: anatre, gru, aironi e cormorani

Attenzione, però, alle punture degli insetti, perché qui ne subirai in abbondanza.

Nelle acque, invece, vivono molti anfibi e vari tipi di pesci, come il pesce gatto e il persico.

In pianura si trovano spesso boschi di latifoglie, come pioppi, tigli o aceri.

Il pesce gatto è un pesce d’acqua dolce che mangia i rifiuti lasciati dagli altri animali.

113 GLI AMBIENTI

• Completa la tabella con le seguenti parole:

turismo • cime • rilievo • selvatici • alluvionale • latte

AMBIENTI DI TERRA

Paesaggi Caratteristiche Flora e fauna Attività antropiche Montagna ..................................................

che supera i 600 metri di altitudine. Ha cime alte e versanti ripidi.

Può avere origine vulcanica o tettonica.

Collina Non supera i 600 metri di altitudine. Ha .................................................. arrotondate e pendii poco ripidi.

Può avere origine: tettonica, morenica, strutturale e vulcanica.

Pianura Non supera i 200 metri di altitudine.

Troviamo due tipi di paesaggio: agricolo e urbano.

Può avere origine: ...................................................., vulcanica e di sollevamento.

Fra 600 e 2 000 metri di altitudine vivono specie animali e vegetali diverse. Fra 2 000 e 3 000 metri vivono stambecchi e aquile; crescono arbusti, erbe e stelle alpine.

Sono presenti animali .................................................. di piccola taglia, uccelli e rapaci. La vegetazione è composta di boschi di latifoglie, piante del sottobosco e frutti selvatici.

Pochi spazi di vegetazione spontanea. Nei boschi di latifoglie vivono lepri e volpi; nelle paludi uccelli come i cormorani; nelle acque i pesci gatto.

Turismo, alberi da frutto, falegnamerie, artigianato, allevamento al pascolo per la produzione di ...................................................

Agricoltura, allevamento, piccole aziende agricole e agriturismi, industrie conserviere.

Agricoltura e allevamento in campagna; e industrie di trasformazione dei prodotti nelle grandi città.

più FACILE 114

1. Completa il testo con le parole corrette.

periferia • centro storico • zona industriale • quartieri residenziali

La città è formata dal ......................................................................, la parte più antica, attorno al quale sorgono i , ognuno con i propri servizi, spazi verdi e negozi. Oltre questi quartieri si trova la con palazzi e centri commerciali. Fuori dalla periferia sorgono fabbriche e industrie che formano la È l’ambiente più diffuso in Italia ed è caratterizzato da terrazzamenti.

2. Di quale ambiente si tratta? Scrivilo nei cartellini.

È l’ambiente più abitato dall’uomo. È quasi totalmente antropizzato. È poco abitato. Le strade, se presenti, sono strette e piene di curve.

È interamente costruito dall’uomo ed ha una parte antica chiamata centro storico.

3. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

In montagna si allevano soprattutto ovini e bovini. V F

In montagna il turismo non è sviluppato. V F

In collina si coltivano viti e ulivi. V F

In collina si sono sviluppati molti agriturismi. V F

In pianura si possono trovare solo piccole città. V F

In pianura l’agricoltura è molto sviluppata. V F

In Italia non ci sono molte città d’arte. V F

.......................................................
.......................................................
115 Sono COMPETENTE? Colora: L’attività più semplice L’attività più difficile

Il fiume è un corso permanente di acqua dolce. Il punto in cui nasce si chiama sorgente, che solitamente ha origine in montagna, da acque che emergono dal sottosuolo o dallo scioglimento della neve e dei ghiacciai. L’acqua che scende dai pendii forma un ruscello, che unendosi ad altri ruscelli crea il torrente Nella sua corsa, se l’acqua incontra un dislivello fra le rocce dà origine a una cascata. Il solco in cui scorre si chiama letto e le pareti sono dette argini. In pianura, la pendenza del terreno diminuisce e la velocità della corrente rallenta: il torrente diventa un fiume vero e proprio, che attraversa la pianura formando delle ampie curve chiamate anse Lungo il suo percorso verso il mare riceve acqua da altri fiumi, gli affluenti, aumentando così la sua portata. Il fiume che entra in un lago, è detto immissario, quello che esce si chiama emissario. Infine, il fiume si getta nel mare attraverso la foce a estuario o la foce a delta.

FOCE A DELTA

Se le correnti del mare non sono sufficientemente forti o il mare non è troppo profondo, i detriti si accumulano in tanti isolotti che costringono il fiume a dividersi in rami: si forma così la foce a delta.

Leggi il testo e inserisci al posto giusto i termini specifici del fiume.

IL FIUME
Dentro LE PAROLE
ESERCIZIARIO PAG. 170 116 GEOGRAFIA

LE AZIONI DEL FIUME

Le azioni del fiume sul paesaggio che attraversa sono due: l’erosione e il deposito. L’erosione si osserva nei tratti dove il terreno ha una forte pendenza: scorrendo impetuosa, l’acqua scava il suo letto e trascina con sé sassi, terra, ciottoli e vegetazione. Uno dei rischi maggiori dell’erosione delle rive è l’inondazione durante i periodi di piena. Per questo motivo l’uomo ha costruito degli argini per proteggere le coltivazioni e i centri abitati.

A valle, invece, dove l’acqua scorre più lenta, il materiale (pietrisco, ghiaia, sabbia) si accumula e si deposita sul letto o lungo gli argini del fiume.

FOCE A ESTUARIO

Se il mare riesce a disperdere il materiale portato dal fiume, si forma la foce a estuario, cioè con un unico sbocco a imbuto.

........................................ ........................................ 117 GLI AMBIENTI

La lontra è un animale con una folta pelliccia che la protegge dall’acqua e intrappola delle bolle d’aria per isolarla dal freddo.

PASSEGGIANDO... LUNGO IL FIUME

I pesci di fiume e torrenti hanno una colorazione molto vivace. La livrea della trota cambia a seconda dell’ambiente in cui vive.

Il canneto svolge una funzione di depurazione naturale dell’acqua e offre riparo a molti animali.

Se vuoi incontrare una grande varietà di animali e piante, puoi organizzare un’escursione al fiume più vicino a casa tua. Partendo dalla sorgente, dove le acque scorrono impetuose, potrai veder guizzare trote e salmoni. Proseguendo lungo il corso del fiume, potrai incontrare pescatori intenti a catturare anguille, lucci, carpe e tinche. Lungo gli argini è facile vedere rane, salamandre e insetti, come le fastidiose zanzare e le affascinanti libellule. Non solo i pescatori sono attratti dai pesci ma anche diversi uccelli, come l’anatra, il martin pescatore, il germano e l’airone. In questo ambiente vive anche la lontra Sulle sponde cresce una fitta vegetazione di erbe acquatiche, cespugli e canneti. Dove l’acqua scorre più lentamente o ristagna, vedrai piante ad alto fusto come i pioppi, gli ontani e i salici.

118 GEOGRAFIA

I fiumi offrono da sempre molti vantaggi per la vita dell’uomo: acqua dolce per bere o per irrigare i campi, ricchezza di pesce e possibilità di navigare. Fin dai tempi più antichi, il fiume è stato un bene molto prezioso per gli insediamenti umani: non appena l’uomo è diventato sedentario, infatti, ha iniziato a costruire i propri villaggi sulle sponde dei fiumi. Ancora oggi l’uomo continua a sfruttare le risorse del fiume:

- estrae dal suo letto e dalle cave, importanti materiali da costruzione, come ghiaia e sabbia;

- impiega la sua acqua dolce per usi domestici, per irrigare i campi e per abbeverare il bestiame;

- sfrutta la forza dell’acqua lungo il primo tratto del fiume, ripido e ricco di cascate, per produrre energia elettrica;

- lo naviga con le chiatte, trasportando merci e persone.

Comprendo IL TESTO

Dopo aver letto attentamente il testo segna l’alternativa corretta.

• I fiumi sono risorse importanti solo negli ultimi anni / fin dai tempi antichi .

• I fiumi possono essere / non possono essere una via di comunicazione.

• Dai fiumi si ricavano materiali per l’edilizia / la pesca

• Le centrali idroelettriche non forniscono / forniscono energia.

L’UOMO E IL FIUME
119 GLI AMBIENTI

IL LAGO

Il lago è una distesa di acqua dolce che ha riempito un avvallamento (una conca) del terreno. È alimentato dall’acqua proveniente da sorgenti sotterranee, dalle piogge, dallo scioglimento delle nevi e dei ghiacciai, e dalle acque dei fiumi. È delimitato dalle rive o sponde, che possono essere sia basse e sabbiose, sia rocciose e scoscese.

Dentro LE PAROLE

Leggi il testo e inserisci al posto giusto i termini specifici del paesaggio lacustre.

ESERCIZIARIO PAG. 171 120 GEOGRAFIA

COME SI SONO FORMATI I LAGHI?

Esistono vari tipi di laghi, con forma e dimensioni diverse, a seconda della loro origine.

I laghi glaciali sono stati formati dai ghiacciai. Il ghiacciaio, a causa del suo peso, si è mosso verso il basso scavando una conca profonda, in seguito riempita dall’acqua dei fiumi e del ghiacciaio sciolto. I laghi di origine glaciale hanno una forma allungata.

I laghi vulcanici occupano i crateri di vulcani spenti che con il tempo si sono riempiti d’acqua dolce o, a volte, di acqua salata. Hanno una tipica forma circolare.

I laghi costieri si trovano lungo le coste, vicino al mare. Sono poco profondi, pieni di acqua salmastra, cioè poco salata, e sono separati dal mare da una sottile striscia di sabbia. Hanno una forma stretta e allungata.

I laghi di sbarramento si sono formati naturalmente a causa di una frana o un ammasso di roccia che ha bloccato l’acqua di un torrente. Lo sbarramento, però, può anche essere artificiale, cioè realizzato dall’uomo che ha costruito una diga.

Studio CON METODO

Segna con una X le caratteristiche di ogni tipo di lago.

Costiero

Di sbarramento

Naturale Artificiale Acqua dolce Acqua salata
Glaciale Vulcanico
121 GLI AMBIENTI

Il martin pescatore ha le piume molto colorate. È un uccello che nidifica nei pressi dei corsi d’acqua.

PASSEGGIANDO... PER LE RIVE DEL LAGO

La libellula vola sulla superficie del lago e si nutre di insetti che afferra e divora in volo.

Passeggiando lungo le sponde del lago, ti accorgerai che è presente una vegetazione rigogliosa: puoi trovare fiori, cipressi, salici, pioppi e palme.

Potrai incontrare molti anfibi e altri animali, come aironi, anatre o il martin pescatore. Sulla superficie del lago si può avvistare la libellula e nell’acqua l’alborella, il salmerino, il luccio, ma anche carpe, tinche e persici.

RICERCA

Il salice cresce spesso lungo le sponde dei fiumi e dei laghi.

Fai una ricerca con un compagno di classe. Trova le informazioni su flora e fauna di un lago italiano a vostra scelta.

122 GEOGRAFIA

L’UOMO E IL LAGO

Anche il lago rappresenta un’ottima risorsa per l’uomo. Il clima mite, la ricca vegetazione, l’abbondanza d’acqua e il terreno fertile hanno reso le sue rive un posto ideale per l’insediamento umano. Oggi il lago rappresenta un’importante fonte per lo sviluppo del turismo, principale risorsa economica per le persone che vi abitano. Alberghi e campeggi, infatti, ospitano i visitatori attratti dalle bellezze naturali e dalla possibilità di praticare sport acquatici, come la vela, il surf e il kitesurf. Per agevolare gli spostamenti sono stati predisposti anche servizi di navigazione. Il clima mite favorisce le coltivazioni di agrumi, viti, ulivi, alberi da frutto, ortaggi, fiori e piante esotiche.

Studio CON METODO

Leggi attentamente e completa il testo con le parole chiave in evidenza.

Il lago è frequentato da molti .......................................................... Per questo motivo, vicino ai laghi

sono stati costruiti ................................................................... e ......................................................................... Sul lago si possono praticare . Le

sono favorite dal mite.

123 GLI AMBIENTI

IL MARE

Il mare è una grande distesa di acqua salata che ricopre il nostro pianeta per oltre due terzi. La costa è il punto in cui il mare incontra la terra: è bassa con spiagge sabbiose quando il territorio è pianeggiante, è alta e rocciosa quando il territorio è montuoso o collinare. Lungo la costa possiamo trovare delle insenature e delle sporgenze.

Quando l’insenatura è piccola si chiama baia, quando è grande è detta golfo. Il tratto di mare tra due parti di terraferma prende il nome di canale o stretto

Una sporgenza montuosa che si allunga verso il mare si chiama promontorio. Se la sporgenza è come l’Italia, di notevoli dimensioni, è una penisola.

La terra emersa circondata dal mare si chiama isola. Più isole vicine formano un arcipelago.

Dentro LE PAROLE

Leggi il testo e inserisci al posto giusto i termini specifici del paesaggio marino.

ESERCIZIARIO PAG. 172
........................................ ........................................ ........................................ 124 GEOGRAFIA
.......................................................

I MOVIMENTI DEL MARE

L’acqua del mare si muove continuamente. I suoi movimenti sono tre: le onde, le maree e le correnti.

Le onde sono causate dal vento che si scontra con la superficie dell’acqua. Quando il vento è debole, il mare è calmo e le onde si vedono appena. Quando il vento è forte, il mare è agitato con onde alte o altissime.

Le maree sono fenomeni di innalzamento (alta marea) e di abbassamento (bassa marea) delle acque, causati dall’attrazione esercitata dalla Luna e dal Sole sulla superficie marina. Le maree non sono molto evidenti lungo le nostre coste, invece lungo gli oceani ampi tratti di terra scompaiono e riemergono regolarmente.

Le correnti marine sono veri e propri ‘‘fiumi’’ d’acqua calda o fredda che scorrono nei mari, seguendo sempre la stessa direzione. Esse influenzano il clima delle zone che bagnano; le correnti che scorrono in profondità sono fredde, mentre quelle in superficie sono più calde.

Studio CON METODO

Leggi il testo con attenzione e completa le frasi.

I movimenti del mare sono le ......................................, le ........................................... e le ...............................................

Le onde sono causate dal che si scontra sulla superficie.

Le maree sono fenomeni di e del livello

dell’acqua a causa dell’attrazione della ............................................ e del ............................................... sulla superficie marina.

Le correnti marine sono di acqua calda o fredda.

125 GLI AMBIENTI

Da questa varietà di quercia si ricava il sughero, materiale impiegato per molteplici scopi: dalla produzione di tappi a quella dei sandali.

PASSEGGIANDO... PER LE COSTE

Il corbezzolo è un simbolo della nostra patria: il rosso dei frutti, il bianco dei fiori e il verde delle foglie richiamano i colori della bandiera italiana.

La macchia mediterranea è un ecosistema spontaneo e sempreverde.

Come forse saprai, lungo le coste italiane il clima costiero è in genere mite, perché il mare, in estate, immagazzina il calore che riceve dal Sole e lo rilascia durante l’inverno. Viceversa, in estate le acque marine rendono l’aria più fresca. Grazie a questo clima, passeggiando lungo le nostre coste, noterai che la vegetazione spontanea è costituita dalla macchia mediterranea

Tra le numerose specie di alberi che compongono la macchia mediterranea (leccio, olivo, agrumi...) ti sarà facile vedere il pino marittimo e la quercia da sughero.

Lungo la tua passeggiata sarai sicuramente attratto dal profumo che emanano i cespugli di alloro, lavanda, rosmarino, ginestra. Il corbezzolo, con i suoi frutti maturi, colpirà la tua vista.

126 GEOGRAFIA

Se cammini silenziosamente nella macchia mediterranea potresti vedere ricci, istrici, cinghiali e conigli selvatici.

Lungo le coste puoi avvistare anche molti uccelli come i gabbiani, gli aironi, i cormorani e i fenicotteri che si nutrono di pesci e molluschi.

Se hai l’opportunità di fare un giro in barca potrai ammirare pesci, di ogni forma, colore e dimensione (tonni, squali, pescispada, triglie, alici, orate), molluschi (polpi, calamari, vongole, cozze) e crostacei (granchi, aragoste...).

Nel Mar Mediterraneo nuotano anche alcune specie di mammiferi marini: il capodoglio, la balenottera e il delfino. Sui fondali e sulle rocce, invece, scoprirai coralli e spugne.

del mediterraneo dorme galleggiando in superficie, ma non lo si può prendere alla sprovvista perché metà del suo cervello è sempre vigile.

L’airone vive in colonie e nidifica fra canneti o arbusti. I giovani migrano percorrendo grandi distanze.

La balenottera comune può vivere fino a circa ottant’anni, però sembra incapace di localizzare e di evitare le collisioni con le grandi imbarcazioni. Ciò costituisce un serio pericolo per la specie.

127 GLI AMBIENTI

L’UOMO E IL MARE

Fin dall’antichità l’uomo ha sfruttato le molte risorse che il mare offre. La più antica attività legata al mare è la pesca. Oggi è altamente specializzata grazie all’utilizzo dei pescherecci sui quali il pesce appena pescato viene lavato, pulito e congelato per garantirne la freschezza. In molte zone è praticata l’acquacoltura, cioè l’allevamento di pesci e molluschi. Una delle maggiori ricchezze del mare è il turismo: i visitatori sono attratti dalle bellezze dei paesaggi, dalle numerose opportunità di svago e dal clima favorevole. Per favorire il turismo, l’uomo ha costruito lungo le coste numerosi stabilimenti balneari, alberghi, ristoranti, negozi e bar, trasformando profondamente l’ambiente marino. Il mare è anche un’inesauribile riserva di sale. L’acqua del mare viene fatta entrare in vasche poco profonde, le saline; il calore del sole fa evaporare l’acqua e sul fondo delle vasche rimane uno spesso strato di sale che poi viene raccolto e lavorato.

Il mare rappresenta un’importante via di comunicazione, per questo l’uomo ha costruito i porti, dove le navi caricano e scaricano merci. Qui attraccano anche traghetti o navi da crociera con passeggeri e turisti.

Studio CON METODO

Rispondi sul quaderno: aiutati con le parole chiave evidenziate nel testo.

• Qual è stata la prima attività dell’uomo legata al mare?

• Com’è cambiata oggi la pesca?

• Che cos’è l’acquacoltura?

• Qual è oggi la maggiore fonte di ricchezza legata al mare?

• Che cosa ha fatto l’uomo per favorire il turismo?

• Che cosa sono le saline?

• Come si ottiene il sale?

128 GEOGRAFIA

I PESCHERECCI

I pescherecci sono imbarcazioni a motore specializzate nella pesca d’alto mare. A bordo hanno navigatori satellitari che permettono ai pescatori di orientarsi nel mare aperto e altri strumenti per individuare i banchi di pesce sott’acqua. I pescherecci vengono utilizzati soprattutto per la pesca vicino alle coste. Quando pescano sono riuniti in flotte e sono aiutati nel loro compito da altre navi, come la “nave fattoria” che provvede al rifornimento di carburante, oppure le navi congelatrici che hanno il compito di congelare il pesce appena pescato.

TRA LE MAGLIE DELLA RETE

Tutti i pescherecci sono dotati di reti, con forme e dimensioni diverse: quelle a maglie strette sono state vietate, perché catturano anche esemplari di pesci giovani provocando, nel tempo, la scomparsa di molte specie della fauna marina

Le reti a sacco sono utilizzate per la pesca in superficie. Si dispone la rete a cerchio: quando un banco di pesce vi finisce dentro, la rete viene chiusa velocemente stringendo il fondo. In questo modo i pesci restano intrappolati.

Studio A VOCE ALTA

Le reti a strascico sono usate per la pesca nei fondali. Le reti, trascinate dai pescherecci, strisciano sui fondali poco profondi e senza asperità. Assomigliano a un sacco in cui i pesci restano imprigionati.

Rispondi alle domande aiutandoti con le parole evidenziate in blu.

• Per quale tipo di pesca viene usata la rete a strascico? E quella a sacco?

• Perché sono vietate le reti a maglie strette?

129 TECNOLOGIA

• Completa la tabella con le seguenti parole: sorgente • salata • turismo • conca • macchia mediterranea • animali

AMBIENTI DI ACQUA

Paesaggi Caratteristiche Flora e fauna Attività antropiche

Fiume Nasce in montagna dallo scioglimento dei ghiacciai o da sorgenti sotterranee. Il punto in cui nasce è detto .

Lago È una distesa di acqua dolce che ha riempito una del terreno. Può essere di origine vulcanica, glaciale, costiera o di sbarramento.

Mare È una grande distesa di acqua

che ricopre il nostro pianeta per oltre due terzi.

Sulle sponde del fiume cresce una fitta vegetazione di erbe acquatiche, cespugli e canneti dove vivono rane, anfibi e lontre. Nelle acque i pescatori catturano trote, salmoni, anguille, tinche e carpe.

La vegetazione è rigogliosa, è formata da pioppi, salici e cipressi. Ci vivono anfibi e uccelli: martin pescatore, airone, anatra. Nelle acque vivono specie di pesci diverse.

Nelle acque vivono diverse varietà di pesci, crostacei, molluschi e alghe.

Sulle coste nidificano uccelli marini e vivono piccoli mammiferi.

Le piante sono quelle tipiche della .

L’acqua dolce viene sfruttata per uso domestico, per abbeverare gli ..................................... allevati e per produrre energia. Dal letto del fiume si estraggono materiali per costruire.

L’uomo coltiva viti, alberi da frutto, olivi e agrumi.

Il ................................................

è molto sviluppato grazie alla bellezza dei paesaggi e al clima mite.

L’attività principale è la pesca, insieme al commercio nei porti, dove si smistano merci di ogni tipo.

Il turismo è una grande risorsa, soprattutto durante la stagione estiva.

più FACILE 130

1. Ordina con i numeri il percorso del fiume.

Ruscello Fiume Sorgente Foce Torrente

2. Osserva i disegni e indica l’origine dei laghi inserendo le seguenti parole:

vulcanica • di sbarramento • glaciale • costiera

3. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

Il fiume non nasce mai in montagna. V F

Il fiume che esce dal lago si chiama emissario. V F

La foce a delta è formata da piccoli corsi d’acqua. V F

Un affluente è un fiume che si immette in un lago. V F

Il lago glaciale è un lago ghiacciato. V F

L’arcipelago è un gruppo di isole vicine fra loro. V F

Il lago è una distesa di acqua salata. V F

4. Scrivi la parola corrispondente a ogni definizione.

Sporgenza di terra che si allunga sul mare

Terra completamente circondata dal mare

Ampia curva del fiume in pianura

Abbassamento e innalzamento delle acque marine

Lago di forma allungata e con acqua salata

Lago che occupa un cratere

Può essere alta e rocciosa o bassa e sabbiosa

..............................................................
..............................................................
Sono COMPETENTE? Colora: L’attività più semplice L’attività più difficile 131

RICERCA GEOGRAFIA

IL CARTOGRAFO

Il cartografo è colui che realizza il disegno delle carte geografiche, lo strumento di lavoro principale del geografo. A partire da fotografie aeree o satellitari, che mostrano vaste porzioni di territorio, il cartografo riporta tutti gli elementi dell’ambiente fotografato in un disegno semplificato e simbolico: la carta geografica

Le carte quindi rappresentano su una superficie piana (il foglio) una porzione di territorio visto dall’alto. Sono rappresentazioni:

– approssimate, perché non riproducono esattamente la realtà, ma solo le sue parti importanti;

– simboliche, perché per indicare gli elementi della realtà si usano dei simboli spiegati da una legenda;

– ridotte, perché le distanze reali non vengono riprodotte esattamente, ma vengono rimpicciolite in scala.

Né carte né fotografie: le immagini satellitari

Comprendo IL TESTO

Di quale strumento iniziale ha bisogno il cartografo per disegnare le carte geografiche?

Sottolinea nel testo la frase che ti ha aiutato a rispondere.

Le immagini satellitari, ossia le immagini fornite dai satelliti, non sono carte e nemmeno vere e proprie fotografie. I satelliti sono strumenti che ruotano attorno alla Terra, a centinaia di chilometri di altezza, e che, attraverso complessi strumenti di misura, permettono di raccogliere dati importanti. Questi dati vengono poi elaborati da un computer e trasformati in immagini. Grazie alla possibilità di realizzare le foto satellitari, oggi i cartografi creano delle carte estremamente precise.

Procurati la mappa della tua città: prima fai un elenco dei tuoi posti preferiti, poi indica dove si trovano sulla mappa. 132

ORIENTARSI SUL TERRITORIO

Le mappe e le carte geografiche servono a orientarsi, cioè a conoscere la nostra posizione rispetto al luogo in cui ci troviamo. Sai già utilizzare i punti di riferimento, cioè gli elementi fissi dello spazio che ti facilitano negli spostamenti, come vie, monumenti, piazze, negozi.

Orientarsi di giorno: il Sole

Probabilmente il Sole è stato il primo punto di riferimento geografico per gli uomini primitivi. Osservando il percorso che ogni giorno il Sole traccia in cielo, gli uomini hanno fissato quattro punti di riferimento fondamentali per orientarsi: i punti cardinali. Il punto in cui sorge il Sole è il punto di riferimento principale, da cui ricavare anche gli altri. Si chiama oriente, Est o levante. Al suo punto opposto si trova l’occidente, detto anche Ovest o ponente, dove il Sole tramonta. Se provi a metterti con il braccio destro verso Est e con il braccio sinistro verso Ovest, troverai gli altri punti cardinali: di fronte hai il Nord (settentrione o mezzanotte) e di spalle il Sud (meridione o mezzogiorno).

Orientarsi di notte: le stelle

Di notte è possibile orientarsi con le stelle individuando la Stella Polare, una stella luminosa che indica sempre il Nord. Per riconoscerla, osserva il cielo stellato e cerca il Grande Carro: è una costellazione, cioè un gruppo di stelle, che assomiglia a un carro col timone. Prolungando la linea che costituisce il lato del carro più distante dal timone, riconoscerai la Stella Polare.

Esiste uno sport, chiamato “orienteering”, in cui i giocatori devono raggiungere, nel minor tempo possibile, una serie di obiettivi utilizzando solo una mappa del territorio e una bussola. Fai una ricerca su Internet e poi rispondi alle domande: secondo te, è divertente? Perché non usano i navigatori satellitari?

nord ovest
ESERCIZIARIO PAG. 173
RICERCA
sud est
Piccolo carro Stella Polare
133 STRUMENTI E CARTE
Grande carro

ORIENTARSI CON GLI STRUMENTI

La bussola

La bussola è uno strumento costruito dall’uomo per orientarsi quando è impossibile farlo con il Sole. Inventata dai Cinesi, la bussola sembra un orologio: è costituita da un quadrante in cui, al posto delle ore, sono segnati i punti cardinali e, al posto delle lancette, c’è un ago magnetico che indica sempre il Nord.

Il navigatore

Oggi utilizziamo il navigatore satellitare per orientarci: ci mostra la nostra esatta posizione grazie alle informazioni provenienti dai satelliti artificiali che l’uomo ha posizionato intorno alla Terra. Può guidarci direttamente dove dobbiamo andare grazie al GPS, cioè il Sistema di Posizionamento Globale.

Studio CON METODO

Traccia nella mappa il percorso corretto.

Leonardo esce da scuola, va all’edicola in piazza XX Settembre, poi va in biblioteca svoltando in via Mazzini. Infine va ad aspettare la mamma al parcheggio, passando da via Garibaldi.

scuola chiesa parcheggio bar parco giochi ospedale biblioteca ESERCIZIARIO PAG. 174 134 GEOGRAFIA

LA RIDUZIONE IN SCALA

Per rimpicciolire sulla carta lo spazio geografico reale, il cartografo utilizza la scala di riduzione Essa indica di quante volte sono state ridotte le misure reali, mantenendone le proporzioni. Se la scala è, per esempio, 1 : 1 000 000 (si legge “uno a un milione”) significa che le dimensioni reali sono state ridotte un milione di volte; di conseguenza la carta sarà meno dettagliata. Con una scala minore, per esempio 1 : 25 000, il territorio reale è rappresentato con maggiori particolari.

Comprendo IL TESTO

Cancella le parole errate.

L’unità di misura utilizzata nella riduzione in scala è il centimetro / metro

Più il numero che segue l’1 è grande, più la cartina è dettagliata / approssimativa .

Scala 1 : 1

Significa che 1 centimetro sulla carta è uguale a 1 centimetro nella realtà.

Scala 1 : 2

Significa che 1 centimetro sulla carta è uguale a 2 centimetri nella realtà.

Scala 1 : 900 000

Significa che 1 centimetro sulla carta è uguale a 900 000 centimetri (9 km) nella realtà.

L’unità di misura utilizzata nelle scale di riduzione è il centimetro (cm). Il numero che segue l’1 indica quanti centimetri reali corrispondono a 1 centimetro sulla carta.

Laboratorio DI GEOGRAFIA

Osserva la squadra e conta i quadretti, poi scrivi le scale di riduzione. Infine disegna accanto a ogni squadra una forma a tuo piacimento e riducila in scala.

Scala 1 : 1 Scala : Scala :

ESERCIZIARIO PAG. 175 135 STRUMENTI E CARTE

CARTE IN BASE ALLA SCALA

Esistono diversi tipi di carte, che si suddividono in base a quanto è grande il territorio da rappresentare (scala) e a che tipo di informazioni devono comunicare.

Le carte in base alla scala sono le seguenti:

La carta geografica rappresenta territori molto ampi, come regioni o Stati. Nell’esempio vedi quella della regione Campania, di cui Napoli è capoluogo.

La carta topografica è la rappresentazione di una vasta porzione della pianta e si utilizza, di solito, per segnalare le vie di comunicazione. Nell’esempio vedi la carta stradale dei dintorni di Napoli.

La pianta, o mappa, si utilizza per rappresentare spazi molto piccoli (interni di edifici, quartieri, città). Nell’esempio vedi la mappa del centro di Napoli.

ESERCIZIARIO PAG. 176 136 GEOGRAFIA

Per rappresentare la Terra intera si usano due strumenti diversi.

Il planisfero ha lo scopo di rappresentare la forma sferica della Terra su una superficie piana.

Il globo terrestre è la rappresentazione della Terra nella sua forma sferica. Questa riproduzione, però, è anche quella più semplificata.

Studio CON METODO Completa le frasi.

Nella carta ............................................................. si può osservare la rappresentazione di ampi

..............................................., come ................................................... oppure ......................................................

La carta topografica si usa per segnalare le

Il è una carta che rappresenta la Terra su una superficie piana, mentre il globo terrestre la rappresenta nella sua forma ............................................................................

137 STRUMENTI E CARTE

LE CARTE

Quando i cartografi disegnano le carte, utilizzano simboli e colori convenzionali, cioè accettati da tutti. Ogni carta, per poter essere letta correttamente, è accompagnata da una legenda, cioè una tabella che spiega i simboli e i colori utilizzati: il verde viene usato sempre per rappresentare le pianure, il giallo per le colline, il marrone per le montagne e l’azzurro per fiumi, laghi o mari. In questo modo, i cartografi riescono a sostituire gli elementi reali e a rendere la carta leggibile per tutti.

Legenda dei colori pianure colline montagne fiumi e laghi

Le carte geografiche forniscono informazioni differenti e si dividono in: fisiche, politiche, tematiche.

Utilizzo del suolo

Utilizzo del suolo

zone improduttive boschi e foreste pascoli e prati colture ovini viticoltura

La carta tematica serve a evidenziare un preciso aspetto di un dato territorio. Nell’esempio la carta mostra alcune attività produttive della Sardegna.

zone improduttive boschi e foreste pascoli e prati colture

Attività produttive

frutteti

ortaggi

olive

industria alimentare porti principali

Attività produttive

ovini

viticoltura

frutteti

ortaggi

olive

industria alimentare porti principali

Oristano Carbonia Iglesias Villacidro Sanluri Porto Torres I. di S. Pietro S. Antioco Campidano Tempio Sassari Lago Omodeo
Cagliari Oristano Carbonia Iglesias Villacidro Sanluri Olbia Porto Torres La Maddalena I. di S. Pietro S. Antioco Campidano Tempio Pausania Sassari Nuoro Tortolì Lanusei Tirso Lago Omodeo
ESERCIZIARIO PAG. 176 138 GEOGRAFIA

La carta fisica riproduce gli elementi naturali di un territorio, utilizzando i colori convenzionali.

Laboratorio DI GEOGRAFIA

La carta politica rappresenta l’organizzazione che l’uomo ha dato al territorio: i confini tra Stati o regioni, la posizione di città e paesi.

Progetta una carta meteorologica insieme a un tuo compagno.

Cercate l’immagine di una carta dell’Italia su Internet e stampatela. Disegnate su un foglio le icone, ispirandovi a quelle disegnate qui sotto. Dopo averle colorate, ritagliatele e incollatele sulla carta dell’Italia che avete stampato e create una carta meteorologica. Scambiatevi le carte e leggetele

diGolfoGela
139 STRUMENTI E CARTE
temporali soleggiato nuvoloso pioggia

• Completa la tabella con le seguenti parole:

ridurre • Stella Polare • pianta • oriente • scala • centimetro • terrestre

LO SPAZIO

Definizione Strumenti Utilizzo

Carte geografiche Sono rappresentazioni simboliche e approssimate della superficie o di parti di essa.

Sono suddivise in base alla scala di riduzione o in base alle informazioni che forniscono.

La carta geografica e topografica, la o mappa, il planisfero e il globo terrestre ci forniscono informazioni sull’estensione di un territorio. Le carte fisiche, politiche e tematiche ci forniscono informazioni su un aspetto particolare.

La riduzione in scala Significa le dimensioni reali di un territorio mantenendo le proporzioni.

Orientamento Significa

cercare

l’ , il punto in cui sorge il Sole, cioè l’Est. Gli

altri punti

cardinali sono il Nord, il Sud e l’Ovest.

L’unità di misura utilizzata è il . Indica a quanti centimetri reali corrisponde un centimetro sulla carta.

Ci si orienta osservando il Sole, di giorno, o la , di notte. Possiamo anche usare la bussola e il navigatore satellitare.

La ci permette di riconoscere quante volte è stato rimpicciolito il territorio rappresentato.

Serve per conoscere la propria posizione e per raggiungere un luogo.

più FACILE 140
nord ovest sud est

occidente • bussola • oriente • orientarsi • Nord • Sud

Il Sole sorge a e tramonta a I punti cardinali servono per L’ago magnetico della ............................................................. indica sempre il ........................................................... In una cartina geografica in basso è indicato il ..............................................................

..................

A quanti centimetri reali corrisponde 1 cm della carta?

9 000 cm 90 000 cm 900 000 cm

Da che cosa lo hai capito?

È indicato nella scala della carta L’ho capito da solo

Bari è più a nord di Lecce. V F

Il mare è a ovest, a est e a sud della regione Puglia. V F

La Puglia confina a sud con il Molise. V F

Foggia è a sud di Barletta. V F

Otranto è la città più a sud della regione Puglia. V F

Se da Taranto vado a Bari, mi sposto verso est. V F

La Puglia a est confina con la Basilicata e la Campania. V F

Il cartografo disegna mappe e che rappresentano il territorio.

Il suo lavoro è quello di mostrare vaste di territorio con fotografie

La carta è una rappresentazione, ovvero un disegno e della Terra o di una sua porzione. Le carte sono: ,

................................................

4. Completa le frasi. 2. Osserva la carta e scrivi i punti cardinali al posto giusto, poi rispondi con una X. 1. Completa le frasi con i seguenti termini. 3. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
o
e
.............................................
scala 1 : 900 000 km 0 9 18
141 Sono COMPETENTE? Colora: L’attività più semplice L’attività più difficile

PROGETTIAMO LA CITTÀ DEL FUTURO

Auto volanti, mezzi superveloci, quartieri residenziali all’avanguardia e tanto verde. Come progetteresti la tua città del futuro?

• Confrontati con i compagni su come vorreste la vostra città del futuro e registrate su un cartellone le idee condivise.

• Dividetevi in gruppi: ogni gruppo progetterà e realizzerà un quartiere della città del futuro.

• Procuratevi del materiale di diverso tipo per la costruzione delle zone della città: cartone, compensato o polistirolo; colori acrilici, tempere e pennelli; colla a caldo; scatole di cartone e cartoncino; materiali di recupero per decorare, come bottiglie di plastica, carte di caramelle e tutto ciò che la fantasia vi suggerisce.

• Concludete il progetto e unite le varie parti: la vostra città del futuro è pronta.

SEGUI LE ISTRUZIONI

Stabilite con l’insegnante le dimensioni del progetto e le parti della città da creare.

Scrivete sul cartellone le idee e la scaletta del progetto che dovrete seguire: divisione dei gruppi, le zone della città, strade, servizi...

1 2 INSIEME 142 nella REALTÀ

In base al gruppo di cui fate parte, iniziate il progetto disegnando il reticolo della singola area, poi le vie di comunicazione, infine i punti in cui sorgeranno gli edifici.

Lavorate i materiali recuperati: realizzate, per esempio, un lago o un fiume con la carta stagnola; un albero con il pongo; le case con il cartoncino. Poi colorateli e incollateli sul piano.

Quando tutti i quartieri saranno realizzati uniteli insieme.
3 5 4 143

I COLLABORATORI DELLO STORICO

1 Osserva le fotografie, leggi le didascalie e scrivi i nomi degli studiosi che collaborano con lo storico.

Scavo nel sottosuolo e studio le tracce materiali rimaste sepolte nel terreno.

Sono l’

Studio come è composto il terreno e stabilisco l’età delle rocce.

Sono il

Ricerco e studio i fossili, cioè i resti pietrificati, di animali e piante estinti.

Sono il

Ricerco e studio i fossili dei primi esseri umani vissuti in epoche antichissime.

Sono il

2 Scrivi brevemente di che cosa si occupa lo storico.

Lo storico

144 Che cos’è la Storia?

IL SITO ARCHEOLOGICO

1 Colora il riquadro con la parola corretta.

Un sito archeologico è un luogo dove si trovano i rifiuti reperti riportati alla luce dall’archeologo dal geologo , che scava il terreno strato dopo strato. Questi verranno studiati dallo storico dal geografo per ricostruire gli avvenimenti del passato futuro

Il metodo stratigrafico permette di stabilire l’età la forma dei reperti: negli strati più profondi superficiali si trovano i reperti più antichi; negli strati più profondi superficiali quelli più recenti.

• Quali reperti sono stati ritrovati nello strato più profondo?

• Quali in quello intermedio?

• E in quello più superficiale?

• Quali sono i reperti più recenti?

• Quali quelli più antichi?

2 Osserva l’immagine del sito archeologico, poi rispondi.
145 Che cos’è la Storia?

1 Indica vero (V) o falso (F) accanto alle definizioni riferite ai fossili.

• Forniscono un grande aiuto per ricostruire il passato. V F

• Sono opere d’arte prodotte dagli individui del passato. V F

• Sono studiati dai paleontologi se sono resti di animali e piante; se sono resti di esseri umani dai paleoantropologi. V F

• Si tratta di resti pietrificati di vegetali e di animali vissuti pochi anni fa. V F

• Ci aiutano a capire le forme di vita che si sono succedute nel tempo e la loro evoluzione. V F

• Si possono trovare fossili di conchiglie e pesci anche in montagna o nel deserto. V F

• Servono per abbellire le teche di un museo. V F

2 Leggi il testo e cancella l’opzione sbagliata.

La fossilizzazione in ambra/roccia avviene quando piccoli insetti o vegetali rimangono sepolti/imprigionati nella resina che colava dagli alberi/dal fango.

Questa, a poco a poco, diventava dura e trasparente, di colore rosso/giallo intenso, e manteneva alterato/intatto l’essere vivente al suo interno.

3 Osserva i disegni e descrivi sul quaderno le fasi della fossilizzazione di un animale.

I FOSSILI
1 2 3 4 146 Che cos’è la Storia?

LA NASCITA DELLA TERRA

1 I disegni mostrano come si è formata la Terra. Colora e collega ciascun disegno alla didascalia corrispondente.

Gas e vapori si condensano e danno origine a lunghe piogge Si formano gli oceani.

2 Completa le frasi con una X.

Le terre emerse diedero vita a un unico grande continente, chiamato

Pangea.

Panthalassa.

All’inizio la Terra è una palla di gas caldissimi e di rocce fuse che ruota intorno al Sole.

La palla inizia a raffreddarsi lentamente. Il magma incandescente provoca terremoti ed eruzioni vulcaniche, che sprigionano gas, vapore acqueo e lava.

Il mare che circondava questo enorme continente viene chiamato

Pangea.

Panthalassa.

147 La Terra prima dell’uomo

NASCE LA VITA SULLA TERRA

1 Completa i riquadri con le date corrette.

230 milioni - 65 milioni - 400 milioni - 540 milioni di anni fa Nel mare si sviluppano organismi pluricellulari (spugne, meduse, trilobiti).

5 miliardi di anni fa Nell’acqua compaiono le prime forme di vita: organismi unicellulari, come alghe e batteri. Le alghe producono ossigeno, che dall’acqua passa all’aria.

di anni fa Sulla Terra si diffondono i dinosauri (rettili) e, contemporaneamente, anche alcuni piccoli mammiferi. di anni fa Appaiono i pesci; alcuni di essi imparano a vivere anche sulla terraferma: sono gli anfibi.

di anni fa

I dinosauri si estinguono e lasciano spazio ai mammiferi

4 milioni di anni fa Appare l’Australopiteco, l’antenato dell’uomo.

148 La Terra prima dell’uomo

1 Leggi, colora il disegno e scrivi nei riquadri giusti i nomi evidenziati nel testo.

I dinosauri erano rettili che popolarono la Terra per milioni di anni. Avevano la pelle ricoperta di squame e deponevano le uova. Potevano essere erbivori o carnivori.

Erano erbivori: lo stegosauro, con lunghe placche sul dorso; il brachiosauro, il più grande tra i dinosauri, e il triceratopo, dal grosso collare e dalle lunghe corna sulla fronte.

Il più feroce tra i carnivori era il tirannosauro, che aveva la bocca provvista di sessanta denti affilati.

Nel mare vivevano i plesiosauri; nel cielo invece volavano gli pterosauri, che erano rettili volanti.

I dinosauri si estinsero per cause ancora poco chiare.

I DINOSAURI
149 La Terra prima dell’uomo

1 Quali erano i vantaggi del camminare in posizione eretta?

Indica con una X le frasi corrette.

Nella savana si potevano vedere prima i nemici.

Le mani erano sempre libere di afferrare oggetti e cibo.

Ci si sedeva in maniera più composta.

Si correva più velocemente.

Si soffriva meno il caldo.

2 Completa il testo con le parole corrette.

antichi - Lucy - Australopitechi - quattro - pollice - milioni - Sud

Circa milioni di anni fa, tra i mammiferi comparvero gli ominidi. I primi ominidi si chiamavano , una parola che significa “scimmia del ”. Avevano un cervello sviluppato, camminavano in posizione eretta e possedevano il opponibile con il quale potevano afferrare gli oggetti. Uno degli scheletri più di Australopiteco rinvenuti finora è quello di , una “giovane ragazza”, datato oltre tre di anni fa.

3 Osserva i disegni dei due crani e rispondi alle domande.

SCIMMIA AUSTRALOPITECO

• Chi ha il cranio più grande?

Perché, secondo te?

• Quale parte è molto sviluppata nella scimmia?

Perché, secondo te?

I PRIMI OMINIDI
150 La Terra prima dell’uomo

INTERVIEW WITH LUCY

What’s your name?

Where are you from?

How old are you?

How tall are you?

How heavy are you?

What can you eat?

Why are you important?

I’m from Ethiopia, in Africa.

I am one metre and ten centimetres tall.

I can eat fruit, plants and seeds.

My name’s Lucy. My scientific name is Australopithecus.

I was 25 years old when I died. I am three and a half million years old. Because I am the first hominid.

I weigh twenty-five kilos.

1 Collega ogni domanda alla risposta corretta.
Storia CLIL 151

L’HOMO HABILIS

1 Osserva l’immagine e completa il testo con le informazioni mancanti.

L’Homo habilis comparve circa 2 milioni di anni fa.

Era più alto e molto più evoluto dell’................................................................................... perché aveva il più grande e sviluppato.

Camminava in posizione ...................................................................... ed era molto abile a scheggiare le su un lato, con le quali otteneva i

Con queste pietre appuntiva bastoni, tagliava la .............................................................. degli animali di cui si cibava e scavava la terra per recuperare bacche, frutti e

Era nomade e viveva in gruppi: cercava rifugio all’interno delle o in ripari fatti di foglie e rami.

2 Osserva il disegno e rispondi a voce alta.

• Che cosa sta facendo, secondo te, l’Homo habilis? Spiega usando i termini giusti.

152 La comparsa dell’uomo

LA SCOPERTA DEL FUOCO

1 Per quali scopi si usava il fuoco? Osserva e completa.

Gli individui del Paleolitico conoscevano il fuoco. Impararono ad accenderlo usando una pietra durissima che, se battuta con un’altra, produceva scintille infuocate, oppure strofinando fra loro due legnetti.

Per prima cosa si procuravano

Per
2 Osserva l’immagine e scrivi come le persone accendevano il fuoco.
Per Per Per
153 La comparsa dell’uomo

1 Leggi e completa il testo inserendo le parole mancanti. Scegli tra quelle proposte.

glaciazioni - scioglievano - praterie - Europa - clima ghiaccio - periodi caldi - temperatura

Nel tempo il della Terra è cambiato più volte: si sono susseguiti lunghi , come quello attuale, caratterizzato da un clima mite, e lunghi periodi freddi, detti . Durante i periodi freddi, il ricopriva vaste regioni dell’America, dell’ e dell’Asia. Con il lento rialzarsi della , i ghiacci si , scoprendo vaste fredde e foreste di pini e abeti.

2 Risolvi il cruciverba. La colonna evidenziata ti dirà quanti anni fa è terminata l’ultima glaciazione.

1 Il clima nelle glaciazioni.

2 Durante i periodi freddi ricopriva vaste regioni.

3. Uno dei continenti ricoperti dai ghiacci durante le glaciazioni.

4 Il contrario di freddo.

5. Quello della Terra è cambiato più volte.

6. Quando si abbassa si formano i ghiacci.

7 Lo diviene il clima alla fine di una glaciazione.

8. Periodi freddi.

9. L’antenato dell’elefante che aveva una folta pelliccia.

LE GLACIAZIONI
1 2 3 4 5 6 7 8 9 154 La comparsa dell’uomo

1 Osserva la carta, poi completa il testo inserendo le parole mancanti. Scegli tra quelle proposte.

Africa - Europa - Era glaciale - Asia - pelle - Australia

occhi - ambienti naturali - America

Homo sapiens significa “uomo o donna sapiente”. L’Homo sapiens diffuso in Europa è conosciuto come Uomo di Cro-Magnon

Tutti gli abitanti che oggi popolano la Terra discendono dall’Homo sapiens che, circa 200 000 anni fa, popolò quasi tutto il mondo.

Partendo dall’ alcuni gruppi di Homo sapiens iniziarono a migrare alla ricerca di ambienti più ricchi di cibo. Alcuni si diressero verso Nord e popolarono l’ , altri, invece, andarono verso Est e popolarono l’ e l’ a Sud. Durante un periodo molto freddo, detto , l’Asia e l’ erano unite l’una all’altra dai ghiacci, su cui si poteva camminare. Alcuni gruppi di individui, attraverso questo passaggio, raggiunsero l’America e la popolarono. Le differenze fisiche che oggi si possono osservare nel colore della , nella forma degli e nel tipo di capelli, comparvero con il tempo per favorire l’adattamento delle persone agli .

L’HOMO
SAPIENS
N S O E
155 La comparsa dell’uomo

GLI STRUMENTI DELL’HOMO SAPIENS

1 Il disegno riproduce un graffito eseguito da individui del Paleolitico e rappresenta una scena di caccia. Osserva attentamente e rispondi alle domande.

• Come avveniva la caccia, da soli o in gruppo?

• Quali animali venivano cacciati?

• Quale armi erano utilizzate?

2 Completa la tabella con le informazioni corrette.

NOME MATERIALE UTILIZZO (A COSA SERVE) bulino punta di lancia arpione amo ago 156 La comparsa dell’uomo

1 Scrivi nei cartellini quale attrezzo agricolo stanno utilizzando le persone raffigurate.

aratro - zappa - macina - falcetto

2 Segna con una X se le frasi sono vere (V) o false (F). Poi correggi sui puntini le frasi false per renderle vere.

• Gli individui si accorsero che i semi si potevano piantare. V F

• Le persone iniziarono a conservare tutti i semi che raccoglievano. V F

• I legumi più diffusi erano piselli, lenticchie e fave. V F

• La Mezzaluna fertile è una zona poco fertile, non adatta all’agricoltura. V F

• Per coltivare le terre vennero costruiti strumenti sempre più complessi. V F

L’AGRICOLTURA
157 L’uomo nel Neolitico

L’ALLEVAMENTO

1 Come nacque l’allevamento? Colora i cartellini con le ipotesi che, secondo te, sono più convincenti. Attenzione: tutte le ipotesi sono possibili!

Le persone trovano dei piccoli di animali, li portano al villaggio e li nutrono.

I cacciatori spingono un branco di animali verso uno spazio stretto, che poi chiudono in modo da impedirne la fuga.

La femmina incinta di un animale viene portata al villaggio e lì partorisce.

Alcuni animali si avvicinano spontaneamente al villaggio per mangiare gli avanzi.

Alcuni animali vengono solamente feriti durante la caccia e, una volta trasportati al villaggio, vengono curati.

2 Completa la tabella scrivendo il nome di ciascun animale raffigurato e che cosa poteva offrire agli esseri umani.

ANIMALE OFFRIVA

cane guardia, compagnia, aiuto nella caccia

pecora carne, latte, pelle, lana

158 L’uomo nel Neolitico

I MESTIERI E I PRODOTTI

1 A seconda delle risorse del territorio, i mestieri praticati in un villaggio potevano essere differenti da quelli di un altro. Completa la tabella.

Territorio ricco di... Mestiere Produzione di...

Miniere o cave di pietre pregiate e argilla.

Terre fertili e presenza di corsi d’acqua.

Foreste ricche di animali.

Praterie erbose.

2 Leggi il testo e cancella l’opzione sbagliata.

Nel Neolitico l’abbondanza di cibo portò all’aumento della mortalità/popolazione.

I villaggi si ingrandirono/spopolavano e le persone cominciarono a specializzarsi/spostarsi nel lavoro: nacquero così i primi agricoltori/artigiani

Queste furono le basi per una prima divisione/collaborazione dei compiti all’interno dei villaggi.

159 L’uomo nel Neolitico

IL NEOLITICO

1 Indica con una X il completamento corretto.

• Sono nomadi i popoli che abitano nello stesso territorio. si spostano da un territorio all’altro. non conoscono l’agricoltura.

• Sono sedentari i popoli che abitano nello stesso territorio. si spostano da un territorio all’altro. non conoscono la scrittura.

2 Segna con una X il completamento sbagliato.

• Il baratto è uno strumento agricolo. uno scambio senza denaro. una capanna costruita in un lago.

• La rivoluzione neolitica è una rivolta di contadini. l’invenzione dell’aratro. la scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento.

• La scoperta dei metalli portò molti cambiamenti perché... gli utensili furono più efficaci. facilitò il lavoro delle persone. fece nascere un nuovo mestiere: il fabbro. permise agli esseri umani di scoprire la scrittura. gli utensili in metallo erano più resistenti di quelli in pietra.

3 Osserva i disegni e collega ciascuna immagine al periodo giusto.

NEOLITICO ETÀ DEI METALLI PALEOLITICO
160 L’uomo nel Neolitico

DAL VILLAGGIO ALLA CITTÀ

1 La zona evidenziata nella carta rappresenta una vasta area in cui prosperò l’agricoltura grazie al clima favorevole e alle pianure fertili e ricche d’acqua. Osserva la carta e rispondi.

Quali grandi fiumi scorrono all’interno dell’area evidenziata?

2 Leggi il testo e collega ogni abitante della città al disegno che lo rappresenta.

Con il tempo la popolazione aumentò sempre di più e i villaggi si trasformarono in insediamenti più complessi: le prime città. Gli abitanti si dividevano i compiti perché occorreva una buona organizzazione del lavoro per far funzionare la città.

I vasai producevano oggetti di ceramica.

I mercanti si dedicavano allo scambio delle merci.

I contadini coltivavano i campi.

I guerrieri difendevano la città dai nemici.

161 L’uomo nel Neolitico

IL GEOGRAFO E I SUOI COLLABORATORI

1 Completa il testo inserendo le parole mancanti.

relazioni • naturali • aspetto • necessità • ambienti

Il geografo studia i vari , le loro caratteristiche e come essi si trasformano nel tempo.

Il mondo è stato per milioni di anni composto solo di elementi . Nel corso del tempo l’uomo ne ha modificato l’ , trasformando gli ambienti per renderli più adatti alle sue .

Il geografo studia le tra l’uomo e l’ambiente: come l’ambiente naturale condiziona la vita dell’uomo e come l’uomo modifica l’ambiente.

2 Chi aiuta il geografo? Collega ogni esperto alla sua definizione.

Studia ed elabora al computer le immagini di mappe e carte geografiche che rappresentano il territorio.

Il meteorologo

Il geologo

Il cartografo

Lo zoologo

Il botanico

Studia la fauna, cioè gli animali che vivono in un determinato territorio e il loro adattamento all’ambiente.

Studia i fenomeni atmosferici ed esamina le caratteristiche del clima.

Studia la flora, cioè le piante che crescono in un territorio.

Studia e analizza la formazione del suolo e le caratteristiche delle rocce.

Che cos’è la geografia 162

LA CITTÀ

1 Collega ciascun termine alla sua definizione.

Zona più vicina al centro con palazzine e villette.

Centro storico

Periferia

Quartieri residenziali

Zona industriale

Parte più antica della città.

Parte della città in cui sono concentrate le fabbriche.

Parte più lontana dal centro storico.

2 Ora riconosci nel disegno le varie zone della città. Scrivi nei cartellini:

centro storico • zona commerciale • zona industriale • quartiere residenziale

163
Che cos’è la geografia

biblioteca

metropolitana

tram e autobus

palestra

cinema e teatro

stadio farmacia

scuole e università

I SERVIZI DELLA CITTÀ

Servizi culturali

Servizi amministrativi

Servizi sanitari

Servizi di trasporto

Servizi commerciali

Servizi finanziari

Servizi sportivi

ospedale aeroporto negozi museo supermercati

stazione ferroviaria banca uffici comunali

Che cos’è la geografia

1 Leggi le definizioni, poi scrivi nelle targhette i nomi degli elementi della montagna.

Catena montuosa

Serie di montagne che si susseguono.

Pascolo

Prato per l’alimentazione del bestiame.

Impianto di risalita

Mezzo di trasporto per raggiungere le zone più elevate.

Piede

Punto più basso della montagna.

Valle

Zona pianeggiante tra due montagne.

Passo o valico

Punto più basso tra due montagne.

Ghiacciaio

Distesa di neve ghiacciata oltre i 3000 metri.

Versante o pendio

Fianco della montagna.

Cima o vetta

Punto più alto della montagna.

165
LA MONTAGNA
Gli ambienti

LA COLLINA

1 Inserisci nelle targhette i termini corrispondenti a ciascun elemento della collina.

• Pendio

• Terrazzamento

• Cima arrotondata

• Boschi

• Campi coltivati

• Borgo

terrazzamenti • pendii • cime • piccoli paesi • boschi • muretti diffuso • campi coltivati • uliveti

Le colline hanno poco ripidi e cime arrotondate.

Sulle delle colline spesso sorgono dei .

Il paesaggio collinare è il più in Italia.

I fianchi delle colline sono spesso ricoperti da ampi di latifoglie, da , vigneti e

Su alcune colline sono stati costruiti i , larghi gradoni sostenuti da , per ottenere terreni pianeggianti da coltivare.

166
Gli ambienti
2 Completa il testo con le parole corrette.

LA PIANURA

1 Completa il testo con le parole corrette.

centri • coltivazioni • comunicazione • trasporti • paludose • argini stagnante • industrie • boschi • agricolo

Un tempo gran parte delle pianure italiane erano e ricoperte di . L’uomo ha abbattuto gli alberi per far posto alle . Dove necessario, ha regolato con il corso dei fiumi e bonificato le paludi eliminando l’acqua ........................................................................... In assenza di ostacoli naturali sono nati grandi abitati e numerose vie di che hanno facilitato i Per questo la maggior parte delle è sorta in pianura. Oggi distinguiamo due tipologie di paesaggio pianeggiante: e industriale.

2 Colora solo i cartellini che si riferiscono agli elementi tipici della pianura.

legname allevamenti terrazzamenti ferrovie

autostrade cascine campi coltivati aeroporti

3 Indica con una X la risposta corretta.

La pianura è:

industrie impianti di risalita città

un territorio che si sviluppa vicino al mare.

un territorio privo di rilievi, con un’altitudine inferiore ai 200 metri.

un territorio che si estende al livello del mare, cioè con un'altitudine di 30 metri.

lo spazio tra le montagne e il mare.

167
Gli ambienti

COME SONO NATE MONTAGNE E VALLI

1 Osserva i disegni che illustrano come si sono formate le montagne. Collega ciascuna didascalia al disegno corrispondente, poi scrivi i tipi di origine.

Origine

La lava fuoriuscita da spaccature della crosta terrestre si è accumulata e solidificata, originando un alto cono.

Origine

Si sono formate a causa dei movimenti della crosta terrestre che, spinta da forze interne, si è sollevata.

Origine

Si sono formate in seguito al sollevamento di fondali marini, causato da terremoti e maremoti.

2 Come si sono formate le valli? Completa il testo con le parole corrette.

scivolamento • valle a V

ampia

valle a U

La nasce dallo di un ghiacciaio verso il basso. È una valle con i versanti

La forza dei che provengono dalla montagna ha dato origine alla .

e con i versanti

168
stretta • arrotondati
ripidi
corsi d’acqua
È
Gli ambienti

COME SONO NATE COLLINE E PIANURE

1 Come si sono formate le colline? Completa le didascalie con le parole elencate.

detriti • agenti atmosferici • terremoti • vulcani

Colline vulcaniche

Sono ciò che resta di antichi ormai spenti da migliaia di anni.

Colline moreniche

Si sono originate in seguito all’accumulo di trasportati da antichi ghiacciai ai piedi delle montagne.

Colline tettoniche

Sono emerse in seguito a forti che hanno sollevato i fondali marini.

Colline strutturali

Sono antiche montagne erose e sgretolate dagli nel corso di migliaia di anni.

2 Collega ogni tipo di pianura al disegno e alla definizione corrispondente.

Pianure di sollevamento

Pianure alluvionali

Pianure vulcaniche

Si sono formate con il depositarsi di detriti, rocce, ciottoli e fango trasportati a valle dai fiumi.

Si sono formate dall’accumulo della lava ai piedi dei vulcani.

Si sono formate in seguito al sollevamento di parti dei fondali marini.

169
Gli ambienti

1 Osserva l’immagine e completa il testo con le parole corrette.

ruscello letto

cascata

Il fiume è un corso d’acqua dolce che nasce da una in montagna. All’inizio è un , poi man mano si ingrossa fino a diventare un , che scende velocemente lungo i fianchi della montagna. Se nel suo percorso incontra un salto forma una .

Può ricevere acqua da altri fiumi, gli .

A valle le acque rallentano e il fiume scorre nel suo , un solco delimitato da due rive o . Lungo il suo percorso può formare un’ampia curva, detta .

Il punto in cui il fiume si getta nel mare si chiama .

2 Scrivi accanto a ciascun disegno di quale foce si tratta: a estuario o a delta.

170
IL FIUME
sorgente
affluenti foce ansa sponde
torrente Gli ambienti

1 Completa il testo con le parole corrette.

emissario • avvallamento • rive • sorgenti • immissario

Il lago è un’ampia distesa d’acqua che si raccoglie in un del suolo. La sua superficie è delimitata dalle o sponde. Il lago riceve acque dalla pioggia, da anche sotterranee o, più spesso, da un fiume che si immette: l’

Il fiume che esce dal lago è detto .

2 Completa la didascalia sotto ciascuna immagine.

Lago artificiale Lago vulcanico

È creato dall’uomo, che sbarra il corso di un fiume con una .

Occupa il ....................................... di un antico vulcano spento e ha forma circolare.

Lago glaciale Lago costiero

Occupa una conca scavata da un antico . Ha una forma stretta e allungata.

Si trova lungo la , è formato da una striscia di terra che racchiude un tratto di mare.

171
IL LAGO
Gli ambienti

1 Inserisci nelle targhette i termini corrispondenti a ciascun elemento del mare.

2 Collega ciascun termine alla sua definizione.

Onde

Maree

Correnti

• Arcipelago

• Costa

• Isola

• Golfo

• Porto

• Promontorio

• Baia

Movimenti di abbassamento e innalzamento del livello dell’acqua del mare, provocati dall’attrazione della Luna.

Corsi d’acqua calda o fredda che scorrono all’interno del mare, seguendo sempre la stessa direzione.

Movimento della superficie dell’acqua del mare provocato dall’azione del vento.

172
IL MARE
Gli ambienti

I PUNTI CARDINALI E LA BUSSOLA

1 Inserisci nei riquadri i punti cardinali al posto giusto.

2 Completa.

Est è il punto in cui il Sole. Ovest è il punto in cui . Sud è il punto più che il Sole raggiunge; il indica il punto apposto.

3 Indica con una X.

Di notte ci si orienta: con la Luna. con la Stella Polare. con tutte le stelle.

4 Colora allo stesso modo i cartellini che si riferiscono allo stesso punto cardinale.

5 Scrivi i punti cardinali sulla bussola.

La bussola è uno strumento per orientarsi sia di giorno, sia di notte. L’ago calamitato indica sempre il nord.

173
Strumenti e carte
Est
est ponente settentrione nord mezzanotte occidente oriente mezzogiorno ovest meridione sud levante

ORIENTAMENTO NELLA MAPPA

1 Osserva la mappa disegnata da un esploratore e completa.

A

B

• Gli abitanti dei villaggi non possono ammirare il tramonto sul mare perché il mare si trova a ................................................, mentre il sole tramonta a .................................................

• Un abitante del villaggio B per raggiungere la foresta deve procedere in direzione .

• Rispetto al villaggio A, il villaggio B si trova a

• Dalle montagne, per arrivare al mare bisogna procedere in direzione

174 Strumenti e carte

RAPPRESENTAZIONE IN SCALA

cartografo • rimpicciolire • scala • proporzione • territorio • centimetro

Per rappresentare sul foglio un bisogna tutti i suoi elementi. Per rispettare la reale, ogni elemento deve essere ridotto nella stessa misura. Questo è il lavoro del quando esegue la riduzione in scala. Ogni volta egli indica la utilizzata. Se trovi scritto 1 : 10 000 vuol dire che ogni sulla carta equivale a 10 000 cm nella realtà, cioè a 100 m.

175
1 Completa il testo con le parole elencate. 2 Riproduci il disegno in scala 1:2. 3 Riproduci il disegno in scala 1:3.
Strumenti e carte

LE CARTE GEOGRAFICHE

1 Inserisci nei quadratini la lettera corrispondente a ciascuna carta.

La carta topografica rappresenta una porzione più vasta della pianta e si usa per segnalare le vie di comunicazione.

La mappa rappresenta una piccola porzione di territorio in cui sono riconoscibili gli edifici, le vie, le piazze, ecc.

A B C

2 Completa con i nomi dei colori corretti.

azzurro • verde • giallo • marrone

Per rappresentare gli ambienti naturali terrestri si usano: il per la pianura, il per la collina, il per la montagna, che diventa più scuro man mano che l’altitudine aumenta.

Per indicare i fiumi, i laghi e i mari si usa l’ , che diventa gradualmente più scuro con l’aumentare della profondità.

176
La carta geografica rappresenta ampie zone della Terra, come regioni, Stati o continenti. Strumenti e carte

Il tuo libro si arricchisce di video di approfondimento, video lezioni, video tutorial, laboratori di ascolto, lettura dei testi, canzoni, mappe ed esercizi interattivi, audio CLIL in lingua inglese e tanto altro ancora. Puoi ascoltare l'audiolibro completo, letto da speaker professionisti, modificare il carattere dei testi, utilizzare il dizionario interattivo e la traduzione multilingue.

RAFFAELLO PLAYER

Per accedere ai contenuti e agli strumenti digitali, entra in Raffaello Player (rp.raffaellodigitale.it) o scarica l’applicazione Raffaello Player dal portale www.raffaellodigitale.it, da Google Play o dall’App Store e inserisci il codice di attivazione. Non è richiesta alcuna registrazione.

CODICE DI ATTIVAZIONE

Personalizza i tuoi contenuti, allega file, crea nuovi documenti e condividili con gli altri. Connessione internet necessaria.

Inquadra e visualizza i contenuti presenti nel libro digitale. Connessione internet necessaria.

REALTÀ AUMENTATA

Installa l'app Raffaello Player e inquadra la pagina.

QR CODE

Inquadra i QR Code direttamente con la fotocamera oppure con un’app a tua scelta.

Collegati al portale www.raffaellodigitale.it per scaricare il materiale digitale extra e richiedere assistenza. Registrati per ricevere gli aggiornamenti del testo digitale.

Coordinamento: Emilia Agostini

Redazione: Emilia Agostini, Giulio Pieraccini, Valentina Sabatini Lucarelli

Grafica e impaginazione: Cinzia Cardoni, Dania Fava, Marco Mancini

Illustrazioni: Giorgia Baldini, Elisa Bellotti, Liborio Daniele Festa, Claudia Saraceni

Copertina: Mauro Aquilanti, Valentina Mazzarini

Referenze fotografiche: Archivio fotografico Raffaello, iStock, Shutterstock, Alamy

Coordinamento multimedia: Paolo Giuliani

Redazione multimedia: Sara Ortenzi, Giulio Pieraccini

Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani

Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata.

Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

Ristampa:

5 4 3 2 1 0 2025 2024 2023 2022 2021 2020 © 2020 SISTEMA DI GESTIONE CERTIFICATO
IL TUO LIBRO DIGITALE
Strumenti per la didattica personalizzata, individualizzata, inclusiva, per la lezione in classe con la LIM e il ripasso a casa.
UTILIZZO
UTILIZZO CON PC O MAC
CON TABLET O SMARTPHONE

Pack A

Codice adozionale 978-88-472-3507-6

CLASSE 1a

Pack B - METODO con i QUATTRO CARATTERI

Codice adozionale 978-88-472-3508-3

CLASSE 2a Pack

Codice adozionale 978-88-472-3516-8

• Letture

• Discipline

• MEGA esercizi Ortografia

• MEGA esercizi Matematica

• Scrittura e Grammatica

In allegato a MEGA esercizi i fascicoli di logica

A richiesta i volumi con i percorsi semplificati di 1a, 2a e 3a, anche in versione audiolibro

PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE

CLASSE 3a Pack

Codice adozionale 978-88-472-3522-9

• Letture

• Discipline (Storia e Geografia) con Eserciziario

• Discipline (Matematica, Scienze e Tecnologia) con Eserciziario

• MEGA esercizi Grammatica con verifiche a livelli

• MEGA esercizi Matematica con verifiche a livelli

• Scrittura e Grammatica

Risorse digitali

Il testo è ricco di contenuti per la lezione in classe e a casa

In allegato a MEGA esercizi i fascicoli di logica

In allegato al Sussidiario StudioMap per prepararsi alla classe 4a

• Guida al testo con programmazione, suggerimenti per coding, STEAM e classe capovolta, schede operative, soluzioni delle verifiche a livelli

• Cartelloni: Tabelle forma-sillabe; Accoglienza; I compleanni della classe; Le tabelline; L’evoluzione dell’umanità; Le cinque Ere

• L’alfabetiere murale

il libro digitale e contenuti extra visualizzabili anche in assenza di connessione internet audiolibro

Alta leggibilità

Alta leggibilità (formato ePub) con testo modificabile

Audiobook

Audiolibro integrale a cura di speaker professionisti

Attivazione delle risorse digitali tramite smartphone o tablet

Cartacanta3 Storia-Geografia ISBN978-88-472-3524-3 Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6). Prezzo ministeriale
per l’adozione
canta 3 - Pack
www.raffaellodigitale.it www.raffaelloscuola.it
Codice
Carta
ISBN 978-88-472-3522-9

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

LE CARTE GEOGRAFICHE

1min
pages 178-179

I PUNTI CARDINALI E LA BUSSOLA

1min
page 175

COME SONO NATE MONTAGNE E VALLI

1min
page 170

LA COLLINA

1min
pages 168-169

IL GEOGRAFO E I SUOI COLLABORATORI

1min
page 164

DAL VILLAGGIO ALLA CITTÀ

1min
page 163

IL NEOLITICO

1min
page 162

L’ALLEVAMENTO

1min
page 160

GLI STRUMENTI DELL’HOMO SAPIENS

1min
pages 158-159

LA SCOPERTA DEL FUOCO

1min
pages 155-157

L’HOMO HABILIS

1min
page 154

NASCE LA VITA SULLA TERRA

1min
pages 150-152

IL SITO ARCHEOLOGICO

1min
pages 147-148

PROGETTIAMO LA CITTÀ DEL FUTURO

1min
pages 144-145

LE CARTE

2min
pages 140-143

CARTE IN BASE ALLA SCALA

1min
pages 138-139

LA RIDUZIONE IN SCALA

1min
page 137

ORIENTARSI CON GLI STRUMENTI

1min
page 136

ORIENTARSI SUL TERRITORIO

1min
page 135

IL CARTOGRAFO

1min
page 134

I PESCHERECCI

2min
pages 131-134

L’UOMO E IL MARE

1min
page 130

PASSEGGIANDO... PER LE COSTE

1min
pages 128-129

IL MARE

1min
pages 126-128

L’UOMO E IL LAGO

1min
page 125

COME SI SONO FORMATI I LAGHI?

1min
pages 123-124

PASSEGGIANDO... LUNGO IL FIUME

1min
pages 120-121

PASSEGGIANDO... IN PIANURA

3min
pages 115-120

IL PAESAGGIO AGRICOLO E URBANO

1min
page 114

COME SI SONO FORMATE LE PIANURE?

1min
page 113

LA PIANURA

1min
page 112

L’UOMO E LA COLLINA

1min
page 111

PASSEGGIANDO... IN COLLINA

1min
page 110

COME SI SONO FORMATE LE COLLINE?

1min
pages 109-110

LA COLLINA

1min
page 108

L’UOMO E LA MONTAGNA

1min
pages 106-107

COME SI SONO FORMATE LE MONTAGNE?

1min
pages 103-105

LA MONTAGNA

1min
page 102

GLI AMBIENTI

1min
pages 100-101

PASSEGGIANDO... IN BICICLETTA

1min
page 99

LE VIE DI COMUNICAZIONE

1min
page 98

I SERVIZI DELLA CITTÀ

1min
page 96

LA CITTÀ

1min
pages 94-95

L’UOMO MODIFICA L’AMBIENTE

1min
page 93

GLI ELEMENTI ANTROPICI

1min
page 92

GLI ELEMENTI NATURALI

1min
pages 90-91

CHI COLLABORA CON IL GEOGRAFO?

1min
page 89

GLI ELEMENTI DEL PAESAGGIO

1min
pages 87-88

LO SPAZIO GEOGRAFICO

1min
page 86

UN GIORNO NEL NEOLITICO

1min
pages 82-85

IL VILLAGGIO DI CATAL HUYUK

3min
pages 76-81

LA SCRITTURA E IL CALCOLO

1min
page 75

IL COMMERCIO

1min
page 74

OTZI, L’UOMO DEL GHIACCIO

1min
pages 73-74

DALLA PIETRA AI METALLI

1min
pages 71-72

I LUOGHI DI CULTO

1min
page 70

... IL CULTO DEI MORTI

1min
page 69

LA RELIGIONE E...

1min
page 68

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE

1min
page 67

I VILLAGGI

1min
page 66

LA LAVORAZIONE DELLA CERAMICA

1min
page 65

L’ARTIGIANATO

1min
page 64

LA TESSITURA

1min
page 63

L’ALLEVAMENTO

1min
page 62

L’AGRICOLTURA

1min
pages 60-62

IL NEOLITICO

1min
pages 58-59

L’HOMO SAPIENS IN EUROPA

1min
pages 50-51

GLI STRUMENTI DELL’HOMO SAPIENS

1min
page 49

L’HOMO SAPIENS SIAMO NOI

1min
page 48

L’UOMO DI NEANDERTHAL

1min
pages 46-47

LE GLACIAZIONI

1min
page 45

UN CAMMINATORE

1min
page 44

L’HOMO ERECTUS

1min
pages 42-44

L’HOMO HABILIS

1min
pages 40-41

L’ALBERO DELLA FAMIGLIA UMANA

2min
pages 37-40

Uno straordinario ritrovamento: Lucy LE GRANDI SCOPERTE

2min
pages 34-36

L’AUSTRALOPITECO

1min
page 33

LA COMPARSA DEI MAMMIFERI

1min
pages 31-33

L’ESTINZIONE DEI DINOSAURI

1min
page 30

I DINOSAURI CARNIVORI

1min
pages 28-29

I DINOSAURI ERBIVORI

1min
pages 26-27

Era secondaria: da 230 a 65 milioni di anni fa

1min
page 25

DALL’ACQUA ALLA TERRAFERMA

1min
page 24

DELLA VITA

1min
page 23

LA STORIA DELLA TERRA

1min
page 22

PANGEA E PANTHALASSA

1min
pages 20-21

LA NASCITA DELLA TERRA

1min
pages 18-19

TUTTI AL MUSEO

1min
pages 15-17

IL MUSEO ARCHEOLOGICO

1min
page 14

I FOSSILI

1min
pages 12-13

IL SITO ARCHEOLOGICO

1min
pages 10-12

CHI COLLABORA CON LO STORICO?

1min
page 9

LO STORICO

1min
page 8

LE FONTI

1min
page 7

CHE COS’È LA STORIA?

1min
page 6
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.