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LA RELIGIONE E...

I popoli del Neolitico non avevano le conoscenze scientifiche per spiegare l’origine di alcuni fenomeni naturali come la pioggia, il vento, i fulmini e i terremoti. Allora immaginarono che questi fenomeni dipendessero da forze a loro superiori: le divinità Per onorarle e chiedere il loro aiuto, organizzavano riti sacri guidati da uno sciamano, l’unico uomo che aveva la possibilità di comunicare con le forze divine. Solitamente i riti si svolgevano in grotte o all’aperto: su un altare, chiamato tavola sacra, venivano bruciati animali o prodotti della terra in onore delle divinità. La più importante era la Dea madre, che rappresentava i cicli della natura (vita, morte, rinascita). Anche alcuni animali erano considerati sacri: i bisonti, i cavalli e i cervi, spesso rappresentati nelle caverne, e sopprattutto gli uri, antenati dei nostri buoi e oggi estinti.

Comprendo IL TESTO

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, le risposte alle seguenti domande.

Perché i popoli iniziarono a onorare le divinità?

Chi guidava i riti sacri?

Qual era la divinità più importante?

Dove si svolgevano i riti sacri?

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