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Uno straordinario ritrovamento: Lucy LE GRANDI SCOPERTE

Nel 1974, in Africa, un gruppo di paleoantropologi riportò alla luce uno scheletro di 52 ossa, datato oltre 3 milioni di anni. Si trattava di una femmina di Australopiteco di circa 25 anni, che gli studiosi chiamarono Lucy. Grazie a questo ritrovamento è stato possibile ricostruire l’aspetto e le abitudini di vita di questo esemplare.

Statura E Peso

Alimentazione

Aveva denti simili a quelli umani: mangiava soprattutto frutti, verdure e qualche insetto e piccolo rettile.

ARTI

Aveva lunghe braccia per arrampicarsi sugli alberi e le mani dotate di pollice opponibile.

DOVE

Viveva nella Rift Valley.

Ricostruzione di Lucy nella posizione eretta.

ANDATURA

Era alta poco più di 1 metro e pesava circa 25 chilogrammi. Camminava su due gambe con il busto e la testa in posizione eretta.

SEGNI PARTICOLARI

Aveva il viso largo, il naso piatto e la fronte molto bassa. Somigliava a una scimmia.

La camminata di Laetoli

Nel 1976 nella regione di Laetoli, in Tanzania, alcuni scavi fecero emergere settanta orme di due Australopitechi della stessa specie di Lucy. Queste orme risalgono a circa 4 milioni di anni fa e rappresentano le tracce della più antica “camminata” della storia dell’umanità. I due Australopitechi probabilmente stavano scappando dall’eruzione di un vulcano: la cenere, mescolata alla pioggia, aderì al terreno roccioso, dove rimasero impresse le orme dei loro passi. Grazie a questi ritrovamenti, gli studiosi hanno potuto confermare che gli Australopitechi erano bipedi, poiché le impronte corrispondono a quelli dei loro piedi.

Gli Australopitechi si estinsero 1 milione di anni fa, ma altri gruppi di ominidi si sono evoluti dando vita alla nostra specie. Sei curioso? Nelle prossime pagine scoprirai l’evoluzione dell’umanità.

Laboratorio DI STORIA

Riproducete su un cartoncino le impronte fossili e usatele per disegnare la prima camminata dell’umanità su un cartellone.

» Era quaternaria: da 2 milioni di anni fa a oggi

Nell’Era quaternaria i continenti assunsero una posizione molto simile a quella attuale. L’evento più importante di questa Era fu la comparsa del (il termine comprende sia maschi sia femmine).

Circa 2 milioni di anni fa, in Africa, vivevano contemporaneamente due diversi ominidi: gli Australopitechi e quelli del genere Homo.

Gli Australopitechi si sono estinti senza lasciare discendenti, invece gli ominidi del genere Homo sono sopravvissuti e si sono evoluti fino a noi: sono i nostri più diretti antenati. Grazie ai ritrovamenti dei paleoantropologi, oggi sappiamo che le specie non si sono succedute semplicemente una dopo l’altra, come rappresentato finora, ma sono convissute e hanno occupato gli stessi ambienti. La storia dell’umanità quindi non va immaginata come una sequenza lineare, ma come un albero con molti rami.

Studio A VOCE ALTA

Rispondi ad alta voce.

• Quando comincia l’Era Quaternaria?

• Quali sono i nostri più diretti antenati?

• Chi fu il Panomo?

Pur non avendo trovato nessun reperto, gli storici sono convinti che sia esistito un primate, il Panomo, che fu l’antenato comune tra gli esseri umani e gli scimpanzé. Il Panomo probabilmente aveva le sembianze di una grande scimmia che si spostava sia in posizione eretta sia sulle quattro zampe. Per questo motivo, dobbiamo pensare alle scimmie come a dei lontani cugini e non come a dei lontani genitori.

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