Missione compiuta! Discipline 4 Storia

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Intelligenza visiva

Competenze non cognitive Classe capovolta

Metodo di studio Sintesi e mappe

Educazione civica

LIBRO DIGITALE VIDEO Il piacere di apprendere Gruppo Editoriale ELi
Storia
STORIA 4 Metacognizione Ciò che già so • Che cosa studierò in classe quarta? 6 La Storia e l’ Educazione Civica 8 LE CIVILTÀ 10 L’importanza del tempo e… 11 … del luogo 12 La nascita della scrittura 14 Che cos’è una civiltà 16 Conoscere una civiltà 18 L’organizzazione della città 19 Le classi sociali Metodo di studio 20 Vedo e ricordo • Intelligenza visiva 22 Ripeto • Sintesi 23 Espongo • Mappa 24 LE CIVILTÀ DEI FIUMI 26 Il fiume: una risorsa 28 La Mesopotamia 29 Le città 30 La vita di tutti i giorni 32 I Sumeri 33 Gli avvenimenti storici 34 Le invenzioni tecnologiche 36 Le conoscenze e l’arte 37 La religione 38 Imparo dalle fonti • Lo stendardo di Ur 39 Imparo dalle fonti • Gilgamesh Metodo di studio 40 Ripeto • Sintesi 41 Espongo • Mappa 42 I Babilonesi 43 Gli avvenimenti storici 44 IERI OGGI • La porta di Ishtar 46 Le leggi e la società 47 Imparo dalle fonti • Il Codice di Hammurabi 48 Le conoscenze e la religione Metodo di studio 50 Ripeto • Sintesi 51 Espongo • Mappa 52 Gli Ittiti 53 L’organizzazione della società • La tecnologia 54 Gli Assiri 55 L’organizzazione della società 56 Forza e strategia militare 58 L’arte e la cultura 59 Imparo dalle fonti • La Biblioteca di Ninive Metodo di studio 60 Ripeto • Sintesi 61 Espongo • Mappa 62 Vedo e ricordo • Intelligenza visiva 64 La valle del Nilo 66 Gli Egizi 67 I tre grandi periodi 68 Il faraone 69 Regine e faraoni 70 La vita di tutti i giorni 71 Le attività 72 La famiglia 73 La scrittura 74 La religione 75 Il tempio 76 IERI OGGI • Abu Simbel 78 Il culto dei morti 80 Le tombe dei faraoni Metodo di studio 82 Vedo e ricordo • Intelligenza visiva 84 Ripeto • Sintesi 85 Espongo • Mappa 86 Le civiltà dei fiumi d’Oriente 88 Gli Indi 89 Le città dell’Indo 90 La società 91 La cultura e la religione 92 I Cinesi 93 Le città dell’antica Cina 94 IERI OGGI • La grande muraglia cinese 96 La vita quotidiana 97 La cultura e le conoscenze Metodo di studio 98 Vedo e ricordo • Intelligenza visiva 100 Ripeto • Sintesi 101 Espongo • Mappa 102 LE CIVILTÀ DEI MARI 104 Il Mar Mediterraneo 106 La tecnologia nelle imbarcazioni 107 La nave da guerra 108 Il commercio sul mare 109 Conoscenze e innovazioni 110 Le civiltà della Terra di Canaan 112 I Fenici 113 Le colonie fenicie 114 IERI OGGI • Le colonie fenicie 116 Le conoscenze e la cultura 117 La scrittura alfabetica • La religione 118 Gli Ebrei 120 La società 121 La religione Metodo di studio 122 Vedo e ricordo • Intelligenza visiva 124 Ripeto • Sintesi 125 Espongo • Mappa 126 Le civiltà del Mar Egeo 128 I Cretesi 130 Le attività 131 La cultura 132 Le città-palazzo 133 Imparo dalle fonti • Il Minotauro 134 Gli Achei 136 IERI OGGI • La Porta dei Leoni 138 La società 139 Imparo dalle fonti • La guerra di Troia Metodo di studio 140 Vedo e ricordo • Intelligenza visiva 142 Ripeto • Sintesi 143 Espongo • Mappa 144 Il mio percorso di Storia Contenuti digitali del volume

Storia

Che cos’è?

La Storia è la scienza che studia il passato.

Il termine storia deriva dalla parola greca istorein, che significa ricerca, indagine.

La Storia ricostruisce i fatti del passato di cui è stato protagonista l’essere umano. La Storia studia avvenimenti importanti accaduti in un determinato tempo e in un determinato luogo e ricostruisce il modo di vivere delle persone.

Chi studia la Storia?

• La storica/Lo storico

• L’antropologa/L’antropologo 2

Come si ricostruisce la Storia?

Con un preciso metodo di ricerca:

• esaminando le fonti;

• collocando nel tempo e nello spazio i fatti;

• ricostruendo le cause e le conseguenze dei vari avvenimenti;

• raccontando le abitudini di vita.

3 2500 a.C. Nascita delle prime città 1000 d.C. 2000 d.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 4000 a.C. Primi villaggi Nascita di Cristo 1500 a.C. Invasione degli Arii

Ciò che già so Metacognizione

L’essere umano nel corso di milioni di anni ha avuto una lenta evoluzione.

Questa lunga strada è partita dal Panomo ed è giunta all’Homo sapiens

La Preistoria è divisa in due grandi periodi, contrassegnati da grandi conquiste tecnologiche:

• il Paleolitico è il periodo in cui gli Homo producono semplici oggetti in pietra. Gli Homo sono nomadi cacciatori e raccoglitori.

• il Neolitico è in periodo in cui gli Homo producono oggetti tecnologicamente più avanzati. Gli Homo diventano stanziali, cominciano a coltivare la terra e ad allevare gli animali.

4

Metacognizione Che cosa studierò in classe quarta?

• Comincerai a studiare la Storia che inizia con l’invenzione della scrittura

• Le civiltà dei fiumi e dei mari.

nascita e l’organizzazione delle prime civiltà. Re

• I fatti e le abitudini di vita delle diverse civiltà.

5
Funzionari Nobili Sacerdote Scribi Guerrieri Contadini Schiavi Mercanti Artigiani Pastori Civiltà della Terra di Canaan Micenei Cretesi Civiltà della Mesopotamia Egizi Civiltà d’Oriente

LA STORIA E L’EDUCAZIONE CIVICA

La Storia ti fa conoscere le civiltà antiche e ti dimostra come le diverse culture, incontrandosi, abbiano portato allo sviluppo delle civiltà. Ti mostra come i gruppi umani abbiano sentito la necessità di avere delle regole e delle leggi per poter vivere insieme.

L’Educazione Civica ti aiuta a capire l’importanza delle regole e del rispetto per gli altri.

Nell’antichità alcune persone avevano più diritti di altre; c’erano anche gli schiavi.

L’importanza delle leggi scritte

Nella storia dell’umanità le leggi non sono state sempre scritte. Questo comportava il fatto che una legge fosse valida solo per alcuni; quello che era giusto veniva stabilito dal capo villaggio, così si poteva favorire o sfavorire una persona al posto di un’altra. Nell’antichità le persone non erano considerate tutte uguali. Oggi, invece, sappiamo che ogni essere umano ha uguali diritti e doveri e abbiamo leggi scritte valide per tutti.

Abbiamo tutti gli stessi diritti?

Sì, ma non sempre vengono rispettati.

Educazione Civica
6

È bello essere tutti diversi.

Tutti diversi, tutti uguali

Oggi la nostra Costituzione, la Dichiarazione Universale dei diritti umani, la Dichiarazione Universale dei diritti del fanciullo ci dicono che tutti abbiamo diritti e doveri. Li dobbiamo rispettare e possiamo pretendere che gli altri li rispettino per non recarci danni.

La nostra Costituzione garantisce il rispetto delle diversità.

Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…

Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità… senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Secondo voi, avere delle leggi scritte è utile? Perché?

Se nella vostra classe non ci fossero regole condivise, vi sentireste

più liberi/e o meno protetti/e?

Secondo voi, che cosa significa rispettare le diversità degli altri?

Discutetene insieme. Tutti noi, con i nostri comportamenti quotidiani, possiamo fare in modo che ogni individuo, nella sua diversità, sia rispettato.

7
Tutte le persone devono essere rispettate.
Abbiamo tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri.

LE CIVILTÀ

Le prime civiltà hanno avuto origine quando i gruppi insediatisi su uno stesso territorio hanno cominciato a condividere le stesse abitudini di vita. Per comunicare hanno dato origine a una lingua e a una scrittura comuni . La nascita delle città ha dato anche origine alla nascita delle classi sociali .

Ciò che già so

Metacognizione

Con l’evoluzione dell’agricoltura le tribù divennero sedentarie, modificarono e migliorarono le loro condizioni di vita. Grazie alle diverse fonti e ai documenti scritti possiamo ricostruire ciò che accadde.

Vedo e imparo

Classe capovolta

• Questi luoghi permettevano lo stesso tipo di attività?

• Le persone che vivevano lì potevano svolgere le stesse attività?

• Le diverse caratteristiche del territorio avranno avuto influenza sulla vita e sulle scoperte dei popoli?

Contenuti digitali dell’unità

8
Flip Poster, p. 1

• Queste sono due linee del tempo. Secondo te, a che cosa servono?

• Quali informazioni puoi ricavare, leggendole?

• Possono essere utili per confrontare i fatti storici di due civiltà diverse?

• In queste immagini vedi rappresentate scene di vita quotidiana.

• Quali attività riconosci?

• Pensi che avessero la stessa importanza?

Ripetiamo insieme

Studiare una civiltà vuol dire conoscere…

• il luogo e il tempo in cui si è sviluppata;

• la struttura della società.

La metacognizione aiuta i bambini e le bambine a recuperare le conoscenze pregresse. Attraverso domande, verificare quanto i bambini e le bambine ricordino riguardo la necessità dei primi gruppi umani di vivere insieme,

adatti alla sopravvivenza,

di
luoghi
di specializzarsi nelle
attività. 9 400 a.C. 600 a.C. 200 a.C. 1800 a.C. 1600 a.C. 1400 a.C. 1200 a.C. 1000 a.C. 800 a.C. 1100 a.C. Declino della civiltà micenea 1600 a.C. Gli Achei si insediano in Grecia 1200 a.C. Guerra di Troia 1450 a.C. Gli Achei invadono Creta Nascita di Cristo 2500 a.C. Nascita delle prime città 1000 d.C. 2000 d.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 4000 a.C. Primi villaggi Nascita di Cristo 1500 a.C. Invasione degli Arii
cercare
differenti

Per ricostruire la Storia è importante sapere quando un avvenimento è accaduto e quanto è durato

Gli storici e le storiche, attraverso i documenti e le fonti, ricostruiscono gli avvenimenti del passato e li collocano in ordine cronologico, cioè in successione.

Per rappresentare questa successione si usa la linea del tempo, uno strumento grafico che aiuta a “vedere” quando è iniziato un avvenimento, quando è terminato e dunque quanto è durato. La linea del tempo aiuta anche a capire che cosa è accaduto contemporaneamente in luoghi diversi.

Per collocare gli eventi nel tempo occorre avere un punto di riferimento che per noi è, convenzionalmente, la nascita di Cristo. I fatti accaduti prima della nascita di Cristo sono indicati con a.C. (avanti Cristo), quelli accaduti dopo con d.C. (dopo Cristo). Altre culture utilizzano date differenti come riferimento per contare gli anni.

Per i Musulmani la data fondamentale è quella della partenza da La Mecca del profeta Maometto, il fondatore della religione musulmana. Corrisponde al 622 d.C. del nostro calendario.

Per gli Ebrei, invece, la data di riferimento è quella in cui, secondo la tradizione, avvenne la creazione del mondo. Questa data corrisponde al 3760 a.C. del nostro calendario.

10
Linea del tempo Date di riferimento
2000 a.C. Babilonesi Primi insediamenti 10000 a.C. 9000 a.C. 8000 a.C. 7000 a.C. 6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 1600 a.C. Ittiti 3500 a.C. Sumeri 3100 a.C. Egizi Nascita di Cristo 1100 a.C. Assiri
L ’ IMPORTANZA DEL TEMPO E...
Quaderno operativo, pp. 8-9 Storia

... DEL LUOGO

Carte geostoriche

Per rappresentare i luoghi dove si sono verificati gli eventi si usano le carte geostoriche.

Sulla carta sono rappresentati sia gli elementi geografici (mari, fiumi) sia gli elementi che hanno a che fare in modo particolare con la Storia (il percorso della migrazione di un popolo, le città importanti nel passato, il territorio occupato da un popolo o un regno).

La carta geostorica permette di “vedere” la situazione di un determinato territorio in un preciso momento storico (A) e l’evoluzione di un avvenimento nel corso del tempo (B).

A B

Egitto 5000 a.C.

Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

• L’importanza del tempo

Per comprendere un fatto storico è importante sapere anche dove è avvenuto 1 2 3

• La linea del tempo

• La datazione

• L’importanza del luogo

• Le carte storiche

Massima espansione del regno: dei Sumeri di Babilonia degli Assiri

Completa a voce la sintesi e utilizzala per esporre.

• Tutti gli avvenimenti devono essere collocati nel tempo.

• Si rappresentano utilizzando…

• Gli avvenimenti si collocano in un luogo e si rappresentano usando le…

11

LA NASCITA DELLA SCRITTURA

La scrittura è nata dalla necessità di registrare quantità di merci.

Le prime forme di scrittura erano disegni.

Una lenta trasformazione ha portato all’utilizzo di segni molto semplici.

Ci sono voluti migliaia di anni per passare dal disegno alle lettere dell’alfabeto.

La scrittura è l’invenzione che ha permesso di documentare i fatti e quindi di passare dalla Preistoria alla Storia.

È la scrittura che ha consentito di ricostruire la vita e gli avvenimenti delle prime civiltà.

Solo dopo la nascita della scrittura si parla di civiltà.

I contadini, gli allevatori, gli artigiani dovevano provvedere al mantenimento del re e dei sacerdoti. Per questo era loro richiesto di portare parte di ciò che producevano nei magazzini che sorgevano accanto al tempio.

I sacerdoti che ritiravano questi tributi avevano la necessità di registrare ciò che ricevevano.

All’inizio i sacerdoti, per registrare i tributi, utilizzarono gettoni di argilla (uno per ogni sacco, animale, oggetto) che venivano chiusi in sfere (simili ai nostri ovetti), chiamate bulle.

Per semplificare si incise poi direttamente sulle bulle il gettone-simbolo.

Un’ulteriore semplificazione fu l’uso di piccole tavolette di argilla, che venivano utilizzate anche come sigilli per i sacchi.

Quaderno operativo, p. 10 12
Dalla Preistoria alla Storia Registrare i tributi Gettoni-simbolo e tavolette Bulle
Storia

Pittogrammi Il passo successivo fu l’utilizzo di disegni molto semplici, i pittogrammi, che riproducevano le cose una spiga per i cereali, una croce per una pecora… Spesso accanto al pittogramma c’era il simbolo che indicava la quantità.

La vera scrittura si ebbe con il passaggio agli ideogrammi: disegni ancora più semplici che non rappresentavano più oggetti, bensì idee si ebbe la possibilità di comunicare messaggi e informazioni. Così il disegno di un semplice piede significava andare, quello di una una bocca parlare…

Scrittura cuneiforme

Disegnare sull’argilla non è semplice e, soprattutto, è molto difficile tracciare linee curve.

Per questo gli ideogrammi erano formati da linee rette.

Lo strumento utilizzato per incidere i segni era una bacchetta sottile con la punta triangolare, lo stilo. I segni lasciati avevano forma di triangolo, cioè di cuneo; da qui la denominazione di scrittura cuneiforme.

Le incisioni lasciate dallo stilo assomigliavano sempre meno a immagini ed erano quindi difficilmente riconoscibili.

Solo poche persone erano capaci di leggerle e di ricordarle tutte.

Punti chiave

1

• Perché nasce la scrittura

Come nasce la scrittura

L’evoluzione della scrittura

Ricavo informazioni ed espongo

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda. Poi utilizza le parti sottolineate per esporre le tue conoscenze.

Perché nasce la scrittura?

Che cosa si utilizzava all’inizio per registrare?

Come si semplificano i gettoni-simbolo?

Che cosa sono i pittogrammi?

Che cosa sono gli ideogrammi?

Perché la prima vera forma di scrittura fu chiamata cuneiforme?

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Le civiltà

CHE COS ’ è

UNA CIVILTà

Con il termine civiltà si indica l’insieme degli aspetti che caratterizzano la vita di un popolo. La parola civiltà deriva dal latino civitas, che vuol dire “città”. Ed è proprio dalla nascita delle prime città che si comincia a parlare di civiltà.

Fin dal Paleolitico, nelle loro migrazioni, i primi Homo hanno sempre cercato luoghi adatti in cui fermarsi. Questi luoghi erano quelli in cui era possibile trovare acqua da bere.

Quando nel Neolitico si cominciò a praticare l’agricoltura divenne necessario avere a disposizione grandi quantità di acqua. Per questo le tribù si stanziarono lungo il corso dei fiumi.

I villaggi divennero sempre più popolosi e cambiarono le abitudini di vita, che venivano condivise da gruppi sempre più numerosi di persone.

Migliorarono le conoscenze tecnologiche, si produssero le prime forme d’arte e iniziò la specializzazione nei differenti lavori.

Questi sono gli elementi che hanno dato origine alle civiltà.

14
dell’acqua
Nuove abitudini Importanza
Storia

Prime civiltà

Le prime civiltà sorsero lungo i fiumi In un secondo momento le civiltà si svilupparono anche lungo le coste del mare. Fu così che fiorì lo scambio di commerci e idee tra civiltà anche lontane fra loro.

Le civiltà dei fiumi Le civiltà dei mari

Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

1

• Dove si svilupparono le prime civiltà e perché

• Le nuove abitudini

• Le prime civiltà

2 3

Completa a voce la sintesi e utilizzala per esporre.

• La parola civitas significa…

• Le tribù dedite all’agricoltura avevano bisogno di… perciò si stanziarono…

• La popolazione… e cambiarono le…

• Lungo i fiumi e poi sulle coste del… nacquero le prime…

15
Le civiltà

CONOSCERE UNA CIVILTà

Per studiare e capire una civiltà occorre prendere in considerazione diversi aspetti.

Luogo Tutte le civiltà sono sorte e si sono sviluppate in particolari zone geografiche. Conoscere il clima e le caratteristiche di quei territori aiuta a comprendere quali attività e coltivazioni si praticavano, se erano possibili le vie di comunicazione e se era semplice o meno entrare in contatto con gli altri popoli.

Il tempo e i fatti Società

Le prime civiltà si svilupparono in tempi diversi. Alcune progredirono contemporaneamente ad altre e, venendo in contatto, si influenzarono a vicenda.

È importante quindi sapere quando una civiltà è sorta, quanto è durata e conoscere le relazioni con altre civiltà (le guerre, i commerci, le influenze).

Studiare la società di un popolo permette di comprendere come era organizzato, quali erano le classi sociali, chi e come governava.

Storia Quaderno operativo, p. 11 16

Conoscere una civiltà vuol dire sapere in che modo le persone si procuravano il necessario per vivere: quali attività e lavori svolgevano, se erano sviluppati l’agricoltura, l’artigianato e il commercio con altri popoli.

Per ogni civiltà, attraverso le fonti, si possono ricostruire le abitudini della vita quotidiana: com’erano le case, gli edifici pubblici, l’abbigliamento, l’alimentazione, i divertimenti.

Conoscere le scoperte tecnologiche di una civiltà ci permette di capire come vivevano le persone e in che misura sapevano modificare a loro vantaggio il territorio in cui vivevano.

Ogni civiltà ha espresso i suoi pensieri e sentimenti producendo oggetti, immagini, scritti. Studiando l’arte possiamo quindi più facilmente capire la loro visione del mondo.

Il modo di vivere e comportarsi di un popolo è influenzato anche da ciò in cui crede.

Stele babilonese con iscrizioni cuneiformi.

Punti chiave

Completa i punti chiave.

Usi e abitudini Tecnologia Arte e cultura Religione Attività 1
• • • • • • • • 17
Le civiltà

L’ORGANIZZAZIONE DELLA CITTà

Nelle città nacque la specializzazione del lavoro e la necessità di avere qualcuno che fosse in grado di prendere decisioni per tutti: il re

Grazie allo sviluppo dell’agricoltura fu possibile assicurare il cibo a un maggior numero di persone; la popolazione aumentò e i villaggi sorti lungo le rive dei fiumi s’ingrandirono e si trasformarono in città.

La città era quindi più popolosa rispetto ai primi villaggi ed era organizzata in modo molto diverso. Era, infatti, autonoma e indipendente dalle altre città; era una città-stato

Nelle città si cominciò a ripartire i compiti tra gli abitanti, perché il lavoro dei campi, l’allevamento del bestiame, la costruzione di utensili richiedevano capacità specifiche. Nacque la divisione del lavoro con persone che si specializzavano e si dedicavano solo a un’attività. Cambiarono i rapporti tra le persone; alcune acquisirono maggiore importanza o per il loro lavoro o perché erano chiamate ad aiutare il capo nello svolgimento dei suoi compiti. Si formarono le classi sociali

Si cominciarono a notare grandi differenze tra i gruppi, cioè tra le classi in cui si andava organizzando la società. Anche il modo di governare mutò, il capo villaggio divenne il re

• Le città-stato

• La divisione del lavoro

• Il re

2 3 Leggi le domande e ritrova nel testo le risposte. Poi utilizzale per esporre quanto hai imparato.

• Che cos’è una città-stato?

• Che cosa si intende per “divisione del lavoro”?

• Chi divenne re?

1
18
Re
Perché nascono le città Suddivisione del lavoro
Storia
Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

Specializzazione del lavoro

I contadini e i pastori 1 coltivavano i campi e allevavano il bestiame.

Gli artigiani 2 , i vasai, i tessitori, i falegnami e i fabbri producevano oggetti utili alla vita quotidiana.

I mercanti 3 acquistavano e vendevano prodotti e manufatti e si mettevano anche in contatto con le popolazioni vicine contribuendo allo scambio di idee e conoscenze.

Schiavi

Gli schiavi 4 erano i prigionieri di guerra, svolgevano i lavori più faticosi e appartenevano a un padrone.

Guerrieri

Alcuni abitanti divennero guerrieri 5 e si occuparono della difesa della città.

Governo

Nella città si affidò il governo a un re 6 .

Era riconosciuto da tutti come capo e le sue decisioni erano rispettate dall’intera comunità.

Il re era affiancato dai nobili 7 , le persone più ricche della città, e dagli scribi 8 , le uniche persone che conoscevano la scrittura.

I sacerdoti 9 ricoprivano un ruolo importantissimo perché si credeva che sapessero stabilire un contatto tra gli uomini e gli dèi.

Essi, insieme ai funzionari 10 , ritiravano e registravano i tributi, che, per la maggior parte, erano riserve alimentari conservate nei magazzini del tempio. Il re era anche il “gran sacerdote”, responsabile delle cerimonie religiose più importanti.

Punti chiave

1 • Le classi sociali

Ricavo informazioni ed espongo

2 3 Aiutandoti con le parole chiave, spiega quali erano le classi sociali e quale funzione avevano.

19
Le classi sociali 1 2 3 5 4 6 7 8 9 10 Le civiltà Quaderno operativo, pp. 12-15

Le civiltà

Mindfulness

Se osservi con calma e tranquillità un’immagine alla volta, scoprirai quante informazioni ti tornano alla mente. Non avere fretta. Esegui ogni esercizio solo dopo aver osservato con molta attenzione le immagini.

1 Leggi, osserva e completa.

Questi sono i resti di Gerico, un’antichissima città, che risale a 10 000 anni fa. Nello stesso luogo sono stati trovati anche reperti più antichi che si riferiscono ai Natufiani, una popolazione che si era insediata in questo luogo.

• Secondo te, perché gli abitanti avevano costruito le mura solo su un lato della città?

Vedo e ricordo facilmente 20
La città sorgeva su un’altura che era una difesa di protezione. in mattoni. Bacino di raccolta.

Gerico

a un , non lontana da un

Osserva di nuovo le immagini e leggi i punti chiave che ricordano.

• Le prime città avevano case in muratura, bacini di raccolta e avevano difese naturali o mura

• Le prime civiltà sorsero nelle vicinanze di corsi d’acqua

• Nelle città si formano le classi sociali

Sono riuscito/a a stare tranquillo/a… molto abbastanza poco Mindfulness

Intelligenza visiva
21
2 Osserva la posizione geografica di Gerico e completa. 3 Osserva e scrivi al posto giusto le classi sociali che riconosci. sorge vicino

Le civiltà

Che cosa è importante conoscere delle antiche civiltà?

Di ciascuna civiltà è importante conoscere:

• il luogo in cui si è sviluppata

• il tempo

• la struttura della società.

Quale strumento aiuta a collocare nel tempo le antiche civiltà?

La linea del tempo serve a visualizzare i fatti più importanti, la loro progressione e la loro durata.

Quale strumento aiuta a conoscere il luogo?

Le carte geostoriche permettono di visualizzare dove sono avvenuti i fatti e aiutano a cogliere il rapporto tra le civiltà e il territorio.

Perché la scrittura è stata molto importante per conoscere le antiche civiltà?

I documenti scritti hanno permesso di ricostruire le abitudini e gli avvenimenti delle civiltà antiche.

Perciò la scrittura segna il passaggio tra la Preistoria e la Storia.

Solo dopo la nascita della scrittura si parla di civiltà.

Perché nacque la scrittura?

La scrittura nacque per la necessità di registrare i tributi e le merci vendute.

Che cos’è una civiltà?

La parola civitas, da cui deriva “civiltà”, significa città.

Con la nascita delle prime città si comincia a parlare di civiltà perché ogni popolo sviluppa propri e particolari modi di vita.

Dove nacquero le prime civiltà?

Le prime civiltà nacquero vicino ai fiumi o ai mari. Per questo si parla di civiltà dei fiumi e civiltà dei mari

Sintesi
Ripeto facilmente 22

• Completa la mappa per ricordare e organizzare le conoscenze.

Le civiltà

la scrittura

le città

il tempo 1

il luogo

2 le carte

la della società

le attività

gli usi e le abitudini

l’arte e la cultura

la tecnologia

la religione

nascono con civiltà dei fiumi civiltà dei

1 Quale strumento aiuta a collocare le civiltà nel tempo?

2 Quale strumento aiuta a visualizzare il luogo in cui si sviluppò una civiltà?

23 Mappa
Espongo facilmente

Le civiltà DEI FIUMI

I primi grandi insediamenti umani sorsero sulle pianure lungo il corso dei fiumi . Il terreno fertile e la disponibilità di acqua permisero all’essere umano di diventare sedentario .

Ciò che già so

Metacognizione

L’essere umano ha sempre cercato di trovare condizioni climatiche favorevoli alla vita. E quando il clima variava notevolmente (pensa alle glaciazioni) si spostava per fuggire dai grandi freddi o dal caldo torrido.

Vedo e imparo

Classe capovolta

L’ è l’elemento fondamentale per la vita delle persone, degli animali, delle piante.

Questa foto mostra un bacino artificiale per la raccolta dell’acqua, costruito alle porte della città di Lothal, che sorgeva nei pressi del fiume Indo.

Questa fonte ci indica che .

24
Flip Poster, p. 2
Contenuti digitali dell’unità

In questa carta geostorica vedi dove nacquero le civiltà dei fiumi. Scrivi il nome dei fiumi.

• Civiltà della Mesopotamia:

• Civiltà Egizia:

• Civiltà d’Oriente:

Ripetiamo insieme

• La presenza di acqua ha permesso lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento.

• Fin dall’antichità l’essere umano imparò a raccogliere l’acqua per averla sempre a disposizione.

• Le prime civiltà sorsero lungo il corso dei fiumi.

Attraverso domande, far riflettere i bambini e le bambine sulla fondamentale importanza dell’acqua dolce. Come essa, da sempre, sia stata indispensabile per dissetarsi, abbeverare il bestiame e irrigare i campi.

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Civiltà della Mesopotamia Civiltà Egizia Civiltà d’Oriente

IL FIUME : UNA RISORSA

Terreno fertile Controllo delle acque

Le prime tribù che si stabilirono lungo le rive dei fiumi iniziarono a modificare l’ambiente. Canali, argini, bacini di raccolta sono tra le prime forme di trasformazione di un ambiente naturale in un ambiente antropico.

Circa 12000 anni fa cominciò una grande migrazione di tribù che si stabilirono in zone pianeggianti ricche di acqua dolce perché attraversate da grandi fiumi.

Le persone che giunsero nelle terre pianeggianti bagnate dal Nilo, dal Tigri e dall’Eufrate, dall’Indo, dal Fiume Giallo e dal Fiume Azzurro trovarono terreni paludosi che durante le piene erano completamente ricoperti d’acqua. Terminata la stagione delle piogge, le acque dei fiumi si ritiravano e sul suolo rimaneva un fango fertile, il limo. Questo fango fertilizzava il terreno, permetteva la crescita di vegetazione e di piante e garantiva un buon raccolto.

I grandi fiumi avevano una portata d’acqua abbondante, ma irregolare. Alle stagioni delle grandi piogge, durante le quali i corsi d’acqua straripavano, si alternavano stagioni secche, durante le quali erano asciutti.

Le popolazioni che si stabilirono lungo le sponde dei grandi fiumi costruirono argini per controllare le piene, bacini di raccolta per avere le riserve d’acqua durante la siccità e canali per trasportare l’acqua fino ai campi più lontani. In questo modo riuscirono a prosciugare le paludi, cioè a bonificarle, e a governare il flusso delle acque.

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Quaderno operativo, pp. 20-23
Storia

Via di comunicazione

Trasportare i raccolti o i manufatti da un villaggio all’altro era molto faticoso poiché non esistevano carri e strade. Il fiume, che nelle zone pianeggianti era navigabile, fu la prima strada “naturale” e i tronchi, scavati all’interno, furono i primi “mezzi di trasporto”. Fu grazie al fiume che si sviluppò il commercio di prodotti agricoli e artigianali.

Difesa naturale 1

I villaggi che sorsero lungo i fiumi avevano una barriera difensiva naturale, almeno per quella parte che si affacciava sulle rive. Erano protetti così dagli animali feroci e dai nemici.

Punti chiave

L’importanza del fiume:

• per l’agricoltura

• come via di comunicazione

• come difesa

Ricavo informazioni ed espongo

2 3 Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda. Poi utilizza le parti sottolineate per esporre.

• Che cos’è il limo?

• Che cosa costruirono le popolazioni per governare le acque?

• Che cosa vuol dire che il fiume era una via di comunicazione e una difesa naturale?

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LA MESOPOTAMIA

Mesopotamia vuol dire “terra tra i due fiumi”: è la pianura attraversata dai fiumi Tigri ed Eufrate, dove giunsero le popolazioni che abitavano sulle montagne o nei deserti circostanti. I popoli che qui diedero origine a civiltà significative furono: i Sumeri, i Babilonesi, gli Assiri, gli Ittiti

Città-stato

La Mesopotamia era il passaggio naturale per le popolazioni che migravano tra l’Asia e l’Europa. Qui si incontravano i mercanti, che barattavano le merci.

La Mesopotamia fu tra i primi territori a essere urbanizzato dall’essere umano. I gruppi che si insediarono lungo le rive del Tigri e dell’Eufrate trasformarono i villaggi in città popolose.

Ogni città era una città-stato, cioè un territorio governato da un re con leggi che regolavano i rapporti tra i cittadini e con un esercito di guerrieri per la difesa. La città era posta sotto la protezione di una divinità.

Popolazioni

Punti chiave

1

I sovrani, che desideravano espandere i loro territori dall’Asia verso l’Europa o viceversa, invadevano questi territori con i loro eserciti. Fu così che nelle terre che circondavano questa fertilissima pianura giunsero in tempi diversi i Sumeri, gli Assiri, gli Accadi, i Babilonesi, gli Ittiti, i Caldei. Tutte queste popolazioni contribuirono alla nascita della Civiltà Mesopotamica

• Le popolazioni della Mesopotamia

• Le città-stato

Ricavo informazioni ed espongo

2 3 Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda. Poi esponi.

• Perché la Mesopotamia è stata una terra di conquista?

• Quali furono le popolazioni che si insediarono in Mesopotamia?

• Quali erano le caratteristiche delle città-stato?

Quaderno operativo, p. 24 28
7 8
Storia

Le citta

La città non era semplicemente un ampliamento dei villaggi del Neolitico. Aveva la struttura del centro abitato, che prevedeva zone in cui abitavano persone che svolgevano attività diverse: il re, i sacerdoti, i funzionari, i mercanti…

La città diventava così simbolo della potenza e della ricchezza dei suoi abitanti.

Il palazzo più importante era la ziqqurat, il tempio 1 , casa del dio protettore della città. Nella ziqqurat si trovavano i magazzini 2 , in cui erano conservate le scorte di cibo offerte dai contadini e dai commercianti.

Nella terrazza più alta vi era la stanza 3 con l’altare per gli dèi e l’osservatorio del cielo, ai quali accedevano solo i sacerdoti e gli astronomi 4 .

Importanti edifici erano il palazzo del re 5 , la “grande casa”, e la “casa delle tavolette” ovvero la scuola 6 .

Quando le guerre tra città divennero più frequenti si cominciarono a costruire mura difensive 7

All’esterno delle mura c’erano i bacini 8 di raccolta delle acque e il sistema di canali che servivano a irrigare i campi e gli orti.

Le civiltà dei fiumi
del re e scuola Attorno alla città Struttura Ziqqurat Mura
Casa
1 4 3 2 29
1 • Gli edifici della città 2 3 Cerca nel disegno gli edifici, sottolinea nel testo la loro funzione ed esponi.
6 5
Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

LA VITA DI TUTTI I GIORNI

Le persone avevano le stesse abitudini di vita

Molto differenti erano, invece, le abitazioni, gli abiti e lo di vita tra le diverse classi sociali.

Case

Le case dei popoli della Mesopotamia erano costruite molto vicine le une alle altre. Edifi cate con i mattoni di argilla, avevano il tetto piatto e piccole finestre per mantenere l’ambiente fresco.

L’interno era molto semplice: sul pavimento in terra battuta erano disposte le stuoie, che servivano da giacigli. Gli unici mobili erano un tavolo basso, una panca e alcuni scaffali. Durante i periodi più caldi le persone dormivano sui tetti. Le case degli artigiani e dei mercanti avevano una tettoia esterna sostenuta da due pali: era la loro bottega.

Abiti Le persone indossavano semplici abiti di pelle e camminavano a piedi nudi. I vestiti in tessuto erano riservati ai nobili e ai ricchi mercanti. Anche gli uomini indossavano lunghi gonnelloni intessuti con ciuffi di lana. Tutti si ornavano con monili: la gente comune li confezionava con argilla, rame e pietre colorate; le persone importanti li facevano produrre in oro e pietre preziose.

I popoli mesopotamici avevano una grande cura della propria persona, si lavavano con l’acqua corrente dei canali e si ungevano il corpo e la barba con olii profumati che proteggevano dal sole e dai parassiti. Solo i ricchi però prestavano particolare attenzione al loro aspet to. Gli uomini si rasavano il capo e le donne spesso portavano parrucche. Il trucco sugli occhi era in uso per entrambi i sessi. Contornare gli occhi con polvere nera impastata con grasso ani male serviva per proteggere gli occhi dalle infezioni.

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Cura della persona Testa di donna assira.
Storia
Statuetta sumera.

Alimentazione

La terra fertile della Mesopotamia offriva varietà di cibi: cereali, legumi, ortaggi, frutta. Sulle tavole non mancavano però la carne, il pesce di fiume, il latte. Con la farina si producevano diversi tipi di focacce e con i cereali la birra.

Divertimento

Sicuramente a quei tempi le persone avevano poco tempo per divertirsi, ma durante gli scavi sono stati ritrovati giochi da tavolo e semplici strumenti musicali.

Gli antropologi e le antropologhe hanno ritenuto che il canto e la musica fossero importanti. Probabilmente erano praticati durante i banchetti, i momenti di festa e le cerimonie religiose.

La scuola

La scuola era frequentata solo dai maschi

Era molto costosa, per cui solo i bambini più ricchi ricevevano un’istruzione per diventare scribi.

Le femmine stavano in casa e imparavano i lavori domestici.

Le scuole mesopotamiche possono essere considerate le prime scuole dell’umanità. Erano chiamate “le case delle tavolette” perché si scriveva su tavolette d’argilla.

• Le case

1

• Le abitudini di vita

• La scuola

2 3

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, le parti che ti aiutano a ripetere le informazioni principali.

• Le case: con quale materiale erano costruite; come erano fatte.

• Gli abiti e la cura della persona: la differenza tra gli abiti delle classi elevate e quelli della gente comune.

• L’alimentazione: differenti cibi.

• La scuola: come era chiamata la scuola, da chi era frequentata.

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Gioco reale di Ur. Tessitrice. Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

I SUMERI Il popolo inventore

I Sumeri diedero origine a una civiltà che influenzò tutte le popolazioni che in seguito si stabilirono in Mesopotamia. La loro invenzione più importante fu la scrittura.

Nei villaggi sui Monti Zagros, a nord della pianura della Mesopotamia, viveva una popolazione che, pian piano, si trasferì nella parte meridionale vicino alle foci del Tigri e dell’Eufrate. Questi territori risultarono però poco adatti all’agricoltura perché l’acqua che ricopriva i campi dopo le piene era eccessivamente salina data la vicinanza al mare. Alcuni contadini risalirono il corso dei fiumi, altri impararono a selezionare i tipi di coltivazioni più adatte al terreno. Questi abili agricoltori seppero rendere produttive le terre in cui si erano trasferiti.

Furono gli Accadi, una popolazione che giunse in seguito, a chiamare quei territori Sumer (“terre coltivate”) e Sumeri gli abitanti.

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Primi insediamenti 10 000 a.C. 9000 a.C. 8000 a.C. 7000 a.C. 6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C.
migrazioni dei Sumeri migrazioni degli Accadi terre dei Sumeri 1800 a.C. Babilonesi 3500 a.C. Sumeri Nascita di Cristo Bassorilievo sumero.
Storia
Guerriero sumero.

Gli avvenimenti storici

I Sumeri, quando giunsero nella Mesopotamia meridionale, non trovarono una terra disabitata. Grazie alle loro conoscenze, alla loro capacità di organizzare il lavoro nei campi e di governare le acque dei fiumi, portarono molte novità nel modo di vivere. La popolazione aumentò, grazie alla maggiore disponibilità di cibo, e questo portò alla costruzione delle città

Nelle città-stato ogni classe sociale aveva il suo compito e tutti rispondevano delle loro azioni al re, che era chiamato “grande uomo” ed “esecutore dei voleri divini” per indicare che le sue decisioni erano suggerite direttamente dalla divinità.

Le città, ciascuna governata da un re, erano indipendenti, ma unite dalla stessa lingua e dalla stessa cultura.

Le città sumere, con il passare del tempo e con l’aumento della popolazione, entrarono spesso in conflitto tra loro. Il punto di disaccordo era il diritto di sfruttamento del bene più prezioso: l’acqua del fiume.

La fine della potenza sumera si deve a un’altra popolazione che prese il sopravvento: i Babilonesi

Statua sumera.

La Stele degli avvoltoi ci fa conoscere la guerra tra due città-stato, Lagash e Umma. Gli avvoltoi che mangiano i nemici indicano la sconfitta di questi ultimi.

• Posizione geografica

• Il re

• Le guerre

• La fine della civiltà sumera

Ricavo informazioni ed espongo

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda. Poi collega le parti sottolineate per esporre in modo chiaro.

• Che cosa significa “Sumer”?

• Perché il re era chiamato “grande uomo”?

• Quali furono i motivi delle guerre tra le città-stato?

• Quale popolazione pose fine alla civiltà sumera?

I Sumeri
Incontro tra tribù Il re
Guerre Sconfitta
Punti chiave
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LE INVENZIONI TECNOLOGICHE

I Sumeri idearono nuovi strumenti per l’agricoltura, il trasporto delle merci e la costruzione delle case.

I Sumeri furono i primi a ideare arnesi che a noi oggi possono sembrare semplici, ma che in realtà favorirono il progresso dell’umanità.

Trasportare le merci sulla terra era difficile, ma non impossibile. I Sumeri costruirono le prime ruote per i carri. Erano cerchi di legno applicati a rudimentali carri, che venivano trainati dagli onagri, asini selvatici.

Nei campi il bastone appuntito che serviva a praticare i buchi nel terreno per mettere i semi non era più pratico. I contadini perfezionarono questo attrezzo, che diventò un aratro, prima spinto dall’essere umano, poi trainato dai buoi. L’aratro permetteva di tracciare lunghi solchi e di lasciare cadere i semi da chi seminava.

I Sumeri costruirono le prime imbarcazioni. Le zattere erano fatte con tronchi e, successivamente, con tavole di legno legate a formare una piattaforma. Vi erano poi le barche circolari fatte di canne ricoperte di pelli di animali e rese impermeabili da uno strato di bitume, una sostanza simile al catrame. Queste barche servivano soprattutto per muoversi da un campo all’altro.

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Aratro
Carri con le ruote
Imbarcazioni
Storia Quaderno operativo, pp. 25-26

1

Il carro, le imbarcazioni, l’aratro resero più agevole il lavoro di chi lavorava contribuendo a migliorare le condizioni di vita. La popolazione aumentò e i villaggi si ingrandirono. Cambiò il modo di costruire le abitazioni anche grazie a un’altra innovazione: il mattone di argilla

Già da tempo le capanne erano coperte da uno strato di argilla; il mattone permise però di costruire edifici più grandi e solidi, come i templi e i palazzi dei re. L’argilla, facilmente reperibile lungo le rive dei fiumi, veniva impastata con paglia e acqua e utilizzata per formare mattoni pieni, che erano lasciati a essiccare al sole.

• Le invenzioni tecnologiche 2 Per ogni invenzione, sottolinea nel testo, con i colori indicati:

• come “era fatta”

• a che cosa serviva

Le porte delle case, le casse per riporre indumenti e oggetti, i carri e le barche erano fatti di assi di legno che dovevano essere tenute insieme stabilmente. Per questo scopo, i Sumeri perfezionarono un oggetto semplice, ma fondamentale: il chiodo, sia in legno sia in bronzo.

I Sumeri produssero strumenti che permettevano di incidere finemente le pietre anche preziose. Questa lavorazione era usata per fare i sigilli, sui quali venivano ritratte immagini o scritte. I sigilli erano apposti ai magazzini di scorte alimentari e garantivano la quantità e l’integrità del contenuto. I sigilli servivano per identificare il proprietario.

3

Prepara dei foglietti con i nomi delle invenzioni. Distribuiscili alle compagne e ai compagni. Ogni bambino/a dovrà descrivere l’invenzione e spiegare a che cosa serviva.

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Mattoni di argilla
I Sumeri
Punti chiave Ricavo informazioni Espongo

LE CONOSCENZE E L’ARTE

Lo sviluppo del commercio favorì la diffusione della scrittura

La necessità di arginare le piene dei fiumi, di misurare terreni, di capire l’andamento delle stagioni e di costruire imponenti palazzi fece progredire gli studi in scienze diverse.

Scrittura I Sumeri furono tra i primi a utilizzare la scrittura. Documenti scritti molto antichi sono stati ritrovati nell’area geografica da loro abitata.

I Sumeri utilizzavano la scrittura cuneiforme

La scrittura cuneiforme venne poi adottata da molti altri popoli.

Studi matematici

La costruzione di dighe, di ziqqurat, dei palazzi del re richiesero nuove conoscenze per progettare edifici stabili utilizzando solo mattoni di argilla. Si diffusero così gli studi in geometria, ingegneria e architettura

Ai mercanti si presentavano tutti i giorni diversi problemi aritmetici; fu così che i matematici svilupparono l’aritmetica e il calcolo.

I Sumeri credevano che gli dèi abitassero in cielo e che le stelle potessero aiutare a interpretare la volontà divina. Dall’alto della ziqqurat gli astronomi osservavano gli astri e studiavano il movimento del Sole, della Luna e delle stelle. Furono così in grado di elaborare il primo calendario della storia: suddivisero l’anno in 12 mesi, 365 giorni. Inventarono anche il conteggio delle ore, stabilendo che il giorno era di 12 ore divise in 60 minuti, divisi a loro volta in 60 secondi.

I Sumeri amavano la musica e la danza. Queste erano praticate soprattutto durante i riti religiosi e le cerimonie in onore del re. I musicisti suonavano arpe, tamburi e strumenti a fiato.

Astronomia
Storia
Musica e danza
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Antico rilievo raffigurante un secchio di acqua benedetta portato da un genio alato, con scrittura cuneiforme.

La religione

La vita della popolazione sumera era strettamente legata ai fenomeni naturali.

La terra, l’acqua, il cielo, il vento erano indispensabili per la buona riuscita dei raccolti, ma potevano anche provocare tempeste, inondazioni, siccità. Perciò questi elementi erano adorati come divinità.

Con il passare del tempo vennero dati loro l’aspetto umano e un nome. Tutti erano dèi maschi, tranne la terra; da lei nasceva la vita delle piante: per questo era una dea. I Sumeri erano politeisti

Con il tempo, “i quattro creatori”, così chiamati perché secondo i Sumeri diedero origine alla vita, furono affiancati da centinaia di altre divinità.

Agli dèi erano attribuiti sentimenti umani. Potevano aiutare gli esseri umani oppure ostacolarli. I Sumeri credevano che, per non farli “arrabbiare”, fosse necessario offrire loro cibo e doni, oltre che preghiere.

I sacerdoti erano considerati gli unici capaci di comunicare con gli dèi, ma capire che cosa pensassero gli dèi non era facile. Solo gli indovini avevano il compito di interpretare la loro volontà.

1

• Le discipline

• L’arte

• La religione

2 3 Ritrova nel testo le informazioni per completare a voce la sintesi. Poi utilizzala per esporre.

• I progressi dei Sumeri in…, in…, in… derivano da…

• La matematica si sviluppò perché…

• Studiando il Sole, la Luna, le stelle, gli astronomi…

• Durante i riti religiosi…

• Le principali divinità erano…

• I sacerdoti e gli indovini…

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Rapporto con gli dèi Prime divinità Utu (Shamash), dio del sole. Enki, dio dell’acqua.
I Sumeri
Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

LO STENDARDO DI UR

Lo Stendardo di Ur è un mosaico che racconta le vicende di una guerra combattuta dai Sumeri e la pace riconquistata. Non è una bandiera, ma una scatola di legno realizzata tra il 2900 a.C. e il 2400 a.C.

Sui due pannelli rivestiti da catrame, gli artisti mesopotamici hanno incastonato conchiglie e pietre preziose per descrivere con ricchezza di particolari scene di vita.

Lo Stendardo è costituito di due facciate: una dedicata alla guerra, l’altra alla pace.

La guerra 1 I soldati indossano un lungo mantello e una cuffia.

2 I carri militari hanno ruote possenti e sono trascinati da onagri, specie di asini. I nemici, caduti in battaglia, sono calpestati dai “carri armati”.

3 I prigionieri, legati e bendati, vengono condotti davanti al sovrano.

1 Un banchetto in cui il re e i suoi sudditi festeggiano la vittoria. Il re è rappresentato più grande e indossa il caratteristico kaunakes (gonnellino in lana di pecora).

2 I servi trasportano il necessario per la festa. Il bestiame viene condotto al cospetto del re per essere sacrificato.

3 Un musicista, con la sua arpa dal manico a forma di toro, intona una canzone.

Imparo dalle
fonti
1 2 3 1 2 3 38
La pace

Tutte le forme di scrittura che erano state adottate erano chiare e comprensibili perché erano disegni. Richiedevano, però, molto tempo per essere realizzati perché non si trattava di tracciare semplici tratti, bensì di rendere un’idea attraverso il disegno. Per questo erano utilizzati solo per scopi pratici.

Scrivere racconti La scrittura cuneiforme permise di introdurre una grande novità: scrivere racconti. Se i segni fossero stati semplici, sarebbe stato possibile non solo scrivere contratti e dati di vendite, ma anche pensieri e storie. La scrittura cuneiforme permise la nascita del “libro di argilla”. Il racconto più famoso dell’epoca è l’Epopea di Gilgamesh, un “libro” che raccoglie i miti dei Sumeri, tra cui anche la storia di Gilgamesh.

Gilgamesh

Gilgamesh, in parte dio e in parte uomo, era il re spietato della città di Uruk. Quando incontra Enkidu, un giovane che vive in armonia con gli animali, scopre il valore dell’amicizia. Insieme decidono di compiere una grande impresa: uccidere un terribile mostro.

GILGAMESH
Imparo dalle fonti
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I Sumeri

Dove si stanziarono i Sumeri?

I Sumeri provenivano dai monti Zagros e si stanziarono nel territorio vicino alle foci dei fiumi Tigri ed Eufrate.

Quali furono i fatti principali della loro storia?

Fondarono città-stato. La loro fine fu dovuta ai Babilonesi.

Come era organizzata la società?

La società era divisa in classi sociali.

Il capo di tutti era il re

Quali erano le principali risorse economiche?

I Sumeri erano contadini, allevatori, artigiani.

Quali tecnologie svilupparono?

I Sumeri furono tra i primi a utilizzare la scrittura Scrivevano su tavolette di argilla con uno stilo.

La loro scrittura era cuneiforme.

Perfezionarono l’aratro, costruirono zattere e barche circolari. Inventarono i mattoni d’argilla, i chiodi e i sigilli.

Quali erano le forme d’arte e com’era la loro cultura?

Studiarono matematica, ingegneria, geometria, architettura. Amavano la musica e la danza.

In quali divinità credevano?

Erano politeisti. Le divinità erano rappresentate da elementi della natura.

Ripeto facilmente Sintesi
40

• Completa la mappa per ricordare e organizzare le conoscenze.

I Sumeri

arrivarono dai Monti

1

si stabilirono vicino alle foci del 2 e dell’

I FATTI fondarono città i loro territori furono conquistati dai 3

governate da un re

LA SOCIETÀ era divisa in 4

LA TECNOLOGIA

• la ruota

• le zattere per i trasporti sul fiume

• l’ per la coltivazione

• il per la costruzione delle case

• la scrittura 5

LE CONOSCENZE

• astronomia

• matematica

• geometria

• ingegneria

LA RELIGIONE credevano in diverse divinità erano

1 Il nome dei monti situati a nord della pianura del Tigri e dell’Eufrate.

2 Il nome dei due grandi fiumi della Mesopotamia.

3 Il popolo della città di Babilonia.

4 La divisione nelle città in base al lavoro e al ruolo delle persone.

5 Ricorda com’era la scrittura dei Sumeri.

Espongo facilmente Mappa
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I BABILONESI Il popolo delle prime leggi scritte

I Babilonesi sono ricordati perché diedero origine a una nuova forma di governo, l’impero, e perché furono il primo popolo che ebbe leggi scritte.

Un popolo dal deserto Da nomadi ad agricoltori

Un popolo di pastori nomadi che proveniva dalle terre calde del deserto giunse nel territorio dei Sumeri.

Erano gli Amorrei che presero il nome di Babilonesi dopo che fu costruita Babilonia, la città famosa per la bellezza dei suoi palazzi e dei suoi giardini.

Lungo le rive del Tigri e dell’Eufrate queste popolazioni nomadi incontrarono popolazioni dedite all’agricoltura. Si fusero con esse e impararono a coltivare la terra, diventando anche agricoltori.

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6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 1000 d.C. 2000 d.C.
2300 a.C. Gli Amorrei giungono in Mesopotamia 612 a.C. II impero babilonese 539 a.C. I Persiani sconfiggono i Babilonesi
Nascita
1000 a.C. I Babilonesi sono sconfitti dagli Assiri 1800 a.C. Hammurabi fonda l’impero Storia
di Cristo migrazioni confini dellʼimpero babilonese

Imperi babilonesi

Gli avvenimenti storici

Quando le città-stato sumere si indebolirono a causa delle continue guerre, i Babilonesi le attaccarono e le conquistarono, occupando anche altri territori.

Hammurabi fu il re babilonese che sconfisse i Sumeri e che riunì sotto il suo potere tutta la Mesopotamia. Fondò un impero. Privò le città-stato della loro indipendenza. Hammurabi stabilì la capitale del suo impero a Babilonia e divenne l’unico sovrano.

Dopo la morte di Hammurabi, i Babilonesi furono sconfitti da una nuova popolazione che voleva occupare le terre del Tigri e dell’Eufrate: gli Assiri, un popolo feroce e spietato.

Il secondo impero babilonese

Le popolazioni sottomesse unirono i loro eserciti per scacciare gli Assiri. Fu così che, dopo una lunga dominazione, i Babilonesi riuscirono a riprendere i loro territori e a fondare un nuovo impero, ancora più esteso del precedente.

Durante questo periodo ci fu un imperatore che rese ancora più splendida Babilonia: Nabucodonosor.

Il re fece costruire meravigliosi palazzi e una biblioteca, nella quale erano conservate tavolette che tramandavano il sapere dei tempi, che narravano miti, usanze e riti magici.

I Persiani sconfiggono i Babilonesi

Il nuovo impero babilonese non durò a lungo. Fu invaso dai Persiani, guidati dal loro re Ciro, che conquistò la Mesopotamia.

1

• Da dove provenivano i Babilonesi

• Gli imperi babilonesi

• La fine degli imperi babilonesi

informazioni Espongo

• Chi erano gli Amorrei?

2

• Che cosa fece Hammurabi?

• Quale imperatore fondò il II Impero babilonese?

• Quale popolazione occupò Babilonia tra il I e il II Impero?

• Chi sconfisse definitivamente i Babilonesi?

3

Utilizzando la linea del tempo e le parti che hai sottolineato esponi le tue conoscenze.

I Babilonesi
Gli Assiri sconfiggono i Babilonesi
43
Punti chiave Ricavo

Non ci sono molti resti della Babilonia, ma si può ammirare ancora una buona parte delle sue mura a dimostrazione della loro solidità.

La città di Babilonia, lungo tutto il suo perimetro, era protetta da una cinta di mura di circa 15 chilometri. Le mura avevano circa 250 torri e 8 porte.

La porta più importante era quella dedicata alla dea Ishtar. Era interamente ricoperta di mattoni in terracotta smaltata di blu, ornati con raffigurazioni in rilievo di animali reali e immaginari: leoni, tori, draghi…

La via principale della città, quella delle processioni e che conduceva agli edifici sacri, passava dalla Porta di Ishtar.

Sulla sommità delle mura c’erano i giardini pensili, considerati anche nell’antichità “una meraviglia per tutti i popoli.” Per irrigare i giardini, posti in alto rispetto al terreno sottostante, fu costruito un complesso sistema idraulico che prelevava e trasportava l’acqua dal fiume.

• Oggi si può ammirare la ricostruzione della Porta di Ishtar, realizzata con parti e frammenti ritrovati durante gli scavi, al Pergamon Museo a Berlino, in Germania.

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LE LEGGI E LA SOCIETà

Il re Hammurabi stabilì che in tutto il suo impero ci fossero le stesse leggi.

Prime leggi scritte

Quando Hammurabi divenne imperatore ogni città aveva le sue regole.

Il re capì che per governare un territorio così vasto, con popolazioni diverse, occorreva che tutti rispettassero le stesse leggi. Nacque così il Codice di Hammurabi: un insieme di leggi.

Per la prima volta nella storia, un re unificava i popoli sottomessi utilizzando la religione e le leggi.

Ogni persona aveva diritto alla giustizia, comprese le donne e gli schiavi, ma essa veniva applicata in maniera diversa a seconda della classe sociale.

1

Classi sociali

La società babilonese era divisa in tre classi sociali:

• i liberi, la classe sociale più ricca e meno numerosa. Erano i proprietari terrieri, i mercanti, i sacerdoti, i funzionari;

• i semiliberi godevano di libertà personale, ma non possedevano terre. Erano i contadini, gli artigiani, i soldati, che lavoravano alle dipendenze di altri;

• gli schiavi erano prigionieri di guerra o persone che non erano riuscite a pagare i propri debiti. Era la classe più numerosa; non avevano diritti ed erano considerati proprietà dei loro padroni.

• Il codice di Hammurabi

• Le classi sociali

2

• Che cos’è il codice di Hammurabi?

• Perché è importante?

• Quali erano le tre classi sociali?

3 Esponi le tue conoscenze. Puoi iniziare così: Hammurabi governava su un territorio molto vasto, perciò… La società babilonese era divisa in tre classi sociali…

Quaderno operativo, p. 27 46
Leone raffigurato sulla porta di Ishtar. Bassorilievo con soldati babilonesi.
Storia
Punti chiave Ricavo informazioni Espongo

IL CODICE DI HAMMURABI

Il Codice di Hammurabi è scritto su una stele. Una stele è una lastra di pietra oblunga sulla quale sono incise scritte e immagini. Le stele erano esposte all’esterno dei templi perché tutti dovevano rispettare gli dèi e il sovrano.

Shamash, dio della giustizia, detta ad Hammurabi le leggi. Per convincere ogni città a rinunciare alle proprie regole Hammurabi disse che le sue leggi gli erano stato dettate dal dio della giustizia. Nessuno avrebbe osato disubbidire ad una divinità.

Le raccomandazioni che seguono le leggi.

Erano previste pene molto severe e anche la pena di morte per chi trasgrediva le leggi.

Educazione Civica

L’elenco delle leggi comunicate dal dio ad Hammurabi.

Le leggi riguardavano la famiglia, il matrimonio, le proprietà dei terreni, il commercio, la vendita degli schiavi. Il fatto che fossero leggi uguali in ogni città non significava che fossero le stesse per tutti i cittadini.

Particolare delle leggi scritte con caratteri cuneiformi.

In Italia la legge fondamentale dello Stato è la Costituzione

In essa sono riportati i principi fondamentali della nostra Repubblica.

Ad essi devono fare riferimento tutte le leggi.

I principi fondamentali della nostra Costituzione sanciscono la libertà e l’uguaglianza tra tutti i cittadini e tutte le cittadine.

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Imparo dalle
fonti

LE CONOSCENZE E LA RELIGIONE

Astronomia

Gli astronomi babilonesi fecero tesoro delle conoscenze dei Sumeri; furono i primi a riconoscere che i fenomeni celesti si ripetevano con regolarità. Con questi studi e calcoli perfezionarono il calendario.

Calendario

Gli astronomi babilonesi affiancarono gli astronomi sumeri e fecero enormi progressi nell’osservazione del cielo: impararono a distinguere le stelle dai pianeti, approfondirono gli studi sulle fasi lunari e sulle eclissi. Diedero un nome alle costellazioni, che diventarono un punto di riferimento. Per facilitare l’orientamento cominciarono a rappresentare la posizione dei corpi celesti su una superficie piana. Le maggiori conoscenze in campo astronomico portarono i Babilonesi a perfezionare il calendario dei Sumeri. Mantennero la divisione dell’anno in 12 mesi. Stabilirono 6 mesi di 30 giorni e 6 di 29 giorni. In questo modo l’anno era formato da 354 giorni. Così facendo, però, a un certo punto non coincidevano più le stagioni perché mancavano 11 giorni: per questo motivo, ogni 3 anni, aggiungevano un mese in modo da far quadrare tutto. Il mese era diviso in 4 periodi. Il giorno era diviso in 12 ore, ciascuna delle quali era formata da 30 minuti (360 minuti in un giorno: naturalmente i loro minuti erano più lunghi dei nostri).

Per misurare le ore, i Babilonesi inventarono uno strumento ingegnoso: il polos In una pietra era scavata una semisfera. Un’asta reggeva una sferetta che proiettava la sua ombra sulla superficie della calotta. Con lo spostamento del Sole nel cielo, l’ombra cambiava posizione e si poteva “leggere l’ora”.

48
Storia

Religione

I Babilonesi erano politeisti, ma Hammurabi stabilì che Marduk fosse la divinità più importante, adorata da tutte le città-stato.

Hammurabi sapeva quanto fossero importanti le diverse divinità per i suoi sudditi. Se ciascuna città avesse continuato ad adorare il suo dio, le città avrebbero continuato ad avere occasioni per entrare in conflitto.

Il dio Marduk

Hammurabi decise quindi che tutti dovevano adorare un dio comune: Marduk , il re degli dèi, protettore di Babilonia. Oltre a Marduk, si adoravano altre divinità, ma l’importante era che ci fosse un dio comune sopra a tutti gli altri.

Si facevano sacrifici di animali seguendo gesti e procedure precisi, affinché nulla potesse offendere gli dèi. La vita quotidiana era influenzata dalla religione e tutti erano molto attenti a ottenere e a mantenere il favore degli dèi.

Religione e medicina

I sacerdoti erano anche esperti in medicina: erano i soli a poter praticare i riti di scongiuro per allontanare i malanni e assegnare le cure. Nei testi religiosi si trovano anche consigli medici e suggerimenti per la cura di malattie, come il seguente: “quando una persona si sente male, mettila con la testa in basso e le gambe in alto, poi dai dei colpetti sulle sue guance. Tutto andrà bene”.

Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

1

• Le conoscenze astronomiche

• Il nuovo calendario

• Il dio Marduk

• Il ruolo dei sacerdoti

2 3 Rispondi a voce.

• Quali novità introdussero

i Babilonesi in astronomia?

• Come modificarono il calendario?

• Chi era la loro divinità più importante?

• Quali erano le funzioni dei sacerdoti?

Tavoletta con il dio del sole Shamash.
49
I Babilonesi

I Babilonesi

Chi erano e dove si stanziarono i Babilonesi?

Gli Amorrei erano pastori nomadi. Provenivano dal deserto e giunsero nel territorio dei Sumeri. Presero il nome di Babilonesi dopo che fu costruita Babilonia, la loro città più famosa.

Quali furono i fatti principali della loro storia?

Il re Hammurabi fondò un impero

I Babilonesi furono sconfitti dagli Assiri, ma poi riuscirono a scacciarli e fondarono il secondo impero. In questo periodo l’imperatore Nabucodonosor fece costruire a Babilonia stupendi palazzi.

I territori dei Babilonesi furono infine invasi dai Persiani

Come era organizzata la società?

La società era divisa in classi sociali. L’imperatore amministrava la giustizia.

Quali erano le principali risorse economiche?

I Babilonesi erano contadini, allevatori, artigiani.

Quali tecnologie svilupparono?

I Babilonesi perfezionarono il calendario e inventarono strumenti per la misurazione del tempo.

Costruirono grandi giardini pensili e sistemi di irrigazione.

Com’era la loro cultura?

Hammurabi, primo nella storia, raccolse le leggi in un codice scritto: il Codice di Hammurabi.

I Babilonesi si dedicarono a molti studi, ma soprattutto all’astronomia.

In quali divinità credevano?

I Babilonesi erano politeisti. La loro divinità principale era Marduk. I sacerdoti erano anche esperti in medicina.

50 Sintesi Ripeto facilmente

• Completa la mappa per ricordare e organizzare le conoscenze.

I Babilonesi

arrivarono dal deserto si stabilirono nei territori dei 1

I FATTI

• dominazione del re Hammurabi

• furono sconfitti dagli Assiri

• fondarono un nuovo impero

• imperatore Nabucodonosor

• furono sconfitti dai Persiani

LA SOCIETÀ

era divisa in

L’ARTE E CONOSCENZE

• astronomia

• architettura

• medicina

LA RELIGIONE erano

il dio comune era Marduk

1 Come si chiamava il primo popolo che diede inizio a una civiltà?

51 Espongo facilmente Mappa

GLI ITTITI Il popolo del ferro

Gli Ittiti, grazie alla loro superiorità militare, conquistarono i territori dei Babilonesi, ma furono poi sconfitti dai “popoli del mare”.

Gli Ittiti erano una popolazione nomade che si era spostata dall’Anatolia, una regione montuosa vicina alla Mesopotamia. Dai monti erano scesi nelle fertili pianure del Tigri e dell’Eufrate. Anche gli Ittiti abitarono in città-stato, ma tutte quante riconoscevano l’autorità di un solo re. Organizzarono un fortissimo esercito che, attraverso numerose guerre, riuscì a conquistare un vasto territorio, fino a saccheggiare Babilonia

Combatterono anche contro gli Egizi. Fondarono un impero che si estendeva non solo in Mesopotamia, ma anche su una parte delle coste del Mediterraneo.

Il loro dominio durò per molti anni, fino a quando furono invasi dai cosiddetti “popoli del mare”, genti bellicose che si erano stanziate sulle coste del Mediterraneo.

Quaderno operativo, p. 28
migrazioni confini dellʼimpero ittita
1 • I fatti storici
52 Nascita di Cristo 1800 a.C. Nascita dell’impero ittita 2000 a.C. Gli Ittiti fondano città-stato in Anatolia 1200 a.C. L’impero ittita è sconfitto dai “popoli del mare” 1595 a.C. Gli Ittiti conquistano Babilonia 6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 1000 d.C. 2000 d.C. Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo Storia
2 3 Aiutandoti con la linea del tempo e la carta, spiega da dove provenivano gli Ittiti, quali imprese compirono e come terminò la loro civiltà.

L’organizzazione della societa

Gli Ittiti erano guidati da un re sacerdote che governava con l’aiuto del consiglio dei nobili

La società era divisa in classi e quella dei guerrieri aveva grande prestigio.

La donna aveva un ruolo rilevante e la regina partecipava alle riunioni di guerra e all’amministrazione della giustizia.

La tecnologia

Gli Ittiti introdussero due innovazioni tecnologiche che permisero loro di imporsi sulle altre popolazioni.

Perfezionarono la ruota. Sostituirono i dischi di legno con ruote in ferro a raggi, snelle e leggere. I loro carri, più leggeri e trainati da cavalli, consentivano ai cavalieri di muoversi velocemente durante gli attacchi.

Avendo miniere di ferro e sapendolo lavorare, costruirono armi con questo metallo, che erano più resistenti di quelle in bronzo in uso presso gli altri eserciti.

1

2

• La società

• La tecnologia

• Da che cosa era caratterizzata la civiltà degli Ittiti?

Per rispondere sottolinea qual era il ruolo del re, qual era la classe sociale più importante, qual era il ruolo della donna.

• Quali furono le innovazioni tecnologiche?

Per rispondere sottolinea le caratteristiche delle innovazioni. 3

Utilizza le parti che hai sottolineato per esporre.

Gli Ittiti
53
Ruota e carri Armi in ferro Bassorilievo che rappresenta l’esercito ittita. Statua del re ittita suppiluliuma II. Punti chiave Ricavo informazioni Espongo

GLI ASSIRI Il popolo dei guerrieri

Gli Assiri furono spietati conquistatori. Con il loro potente esercito conquistarono la Mesopotamia e l’Egitto. Fondarono un nuovo impero governato dai re-guerrieri.

Anche gli Assiri provenivano da una regione poco fertile e montuosa. Si spinsero verso la pianura del Tigri e dell’Eufrate e arrivarono fino alle coste del Mar Mediterraneo, anche se non riuscirono a navigarlo.

Origini

Originariamente gli Assiri erano pastori e mercanti che vivevano in città-stato, la più importante delle quali era Assur, da cui presero il nome. Alla ricerca di terre fertili, attaccarono i Babilonesi e occuparono Babilonia. Il loro desiderio di conquista li spinse a sottomettere tutta la Mesopotamia e a estendere il loro dominio fino al Mediterraneo e all’Egitto.

Lamassu, divinità protettrice (palazzo di Sargon).

migrazioni delle tribù zona di espansione assira
Storia 54

L

Gli Assiri riuscirono vittoriosi perché seppero organizzare un forte esercito, comandato da un re-guerriero che governava in modo assoluto: aveva tutti i poteri nelle sue mani e le decisioni spettavano solo a lui. In seguito alle conquiste, gli Assiri riuscirono a fondare un vasto impero. La capitale fu spostata da Assur a Ninive.

La civiltà assira raggiunse il massimo splendore con il re Assurbanipal, un grande guerriero, ma anche un amante dell’arte e della cultura. Assurbanipal fu l’ultimo grande re: alla sua morte cominciò il declino della potenza degli Assiri, perché i suoi successori non furono in grado di mantenere unito l’impero. I sovrani assiri erano crudeli e spietati con le popolazioni sottomesse. I soldati saccheggiavano le città, imponevano tributi e facevano molti prigionieri, che poi vendevano come schiavi. Tutte le città sottomesse, però, si allearono allo scopo di sconfiggere il nemico comune.

Gli Assiri, assaliti da più parti, furono sconfitti dai Babilonesi, che ripresero così il dominio della Mesopotamia.

• Le origini

• L’impero

• Assurbanipal

• La fine della civiltà assira

Sottolinea nel testo, con i colori indicati.

• Chi erano gli Assiri?

• Chi governava in Mesopotamia quando vi giunsero?

• Chi fu il loro re più importante?

• Fin dove estesero il loro dominio?

• Chi li sconfisse?

Esponi le tue conoscenze osservando la carta e la linea del tempo.

Gli Assiri
Assurbanipal Ritorno dei Babilonesi 55
Re-guerriero Re
Bassorilievo che raffigura Assurbanipal.
1200 a.C.
1000
6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 1000 d.C. 2000 d.C. Nascita di Cristo Punti chiave
Espongo
’organizzazione della societa
600 a.C. I Babilonesi riconquistano le loro terre
2000
a.C. Gli Assiri si insediano in Mesopotamia
Espansione assira
a.C. Conquista di Babilonia
Ricavo informazioni

FORZA E STRATEGIA MILITARE

I re assiri sostenevano di essere stati scelti dal dio Assur per guidare il popolo alla conquista di nuove terre. In guerra erano molto coraggiosi perché si sentivano protetti dalla divinità.

L’esercito assiro era ben organizzato e utilizzava macchine da guerra sconosciute alle altre popolazioni. Era costituito dalle persone più ricche e nobili. In caso di guerra venivano chiamati i contadini e addirittura si ingaggiavano soldati mercenari, cioè persone pagate per combattere e quindi specializzate negli assalti e nelle battaglie.

Assedio

Una tattica di combattimento usata dai soldati assiri era l’assedio. L’esercito si accampava sotto le mura di una città: si impediva così che gli abitanti ricevessero il cibo. Con le macchine da guerra si dava poi l’assalto alle mura, si abbattevano o si scalavano e si entrava nella città.

Armi

Gli Assiri avevano imparato dagli Ittiti a lavorare il ferro e con esso costruivano le loro armi. Anche gli elmi, le corazze e gli scudi erano in ferro per resistere ai colpi delle frecce e dei giavellotti.

56
Storia
Esercito

Sommozzatori

I sommozzatori erano soldati addestrati ed equipaggiati per avvicinarsi alle mura nuotando sott’acqua nei canali di irrigazione che sorgevano in prossimità della città. Per respirare usavano una sacca ottenuta dalla pelle di un animale e riempita di aria; il “respiratore” era un tubicino di legno.

Ariete

L’ariete era una grossa e lunga trave in legno. Terminava con una parte rinforzata in ferro alla quale veniva data la forma di una testa di ariete. Con questa trave, manovrata da più soldati, si sfondavano le porte delle mura delle città.

Carri da guerra

Gli Assiri utilizzavano i carri con le ruote a raggi rinforzate con il ferro, per spostare velocemente gli arcieri

La torre d’assedio era un carro particolare sul quale era costruita una torre.

Dall’alto i soldati potevano scavalcare le mura e gli arcieri scagliare le frecce.

Idearono anche i carri a due piani coperti per riparare i soldati.

Erano gli antenati dei “carri armati”.

Competenze non cognitive Life skills

Gli Assiri erano un popolo guerriero. Purtroppo ancora oggi nel mondo ci sono molte guerre. Ne sei a conoscenza? Con i compagni e le compagne cercate notizie sui conflitti ancora in corso.

1

• L’esercito e le macchine da guerra

2 Rispondi a voce.

• Da chi era formato l’esercito assiro?

Ricavo informazioni Espongo

3

• In che cosa consisteva la tattica dell’assedio?

• Quali erano le principali macchine da guerra utilizzate dall’esercito assiro?

Collega le risposte. Esponi come se fosse un racconto.

Gli Assiri
57
Punti chiave

’ARTE E LA CULTURA

Degli Assiri non si ricordano soltanto le macchine da guerra, ma anche la prima grande biblioteca dell’antichità.

Architettura

Assurbanipal era un guerriero forte e anche spietato, ma apprezzava l’arte e la cultura. Amava vivere nel lusso e a corte spesso organizzava banchetti allietati dalla musica, dal canto e dalla danza.

Assurbanipal era rimasto incantato dalla bellezza delle città dei Babilonesi, così aveva chiamato alla sua corte numerosi architetti per arricchire Ninive con splendidi edifici, giardini e fontane.

I palazzi erano decorati con rilievi che raffiguravano scene di caccia, imprese di guerra. I soldati avevano sempre un aspetto minaccioso e il re appariva imponente e autoritario. L’arte assira rispecchiava il carattere guerriero di questo popolo.

Assurbanipal è ricordato anche perché fece costruire a Ninive una grande e importante biblioteca, dove raccolse più di trentamila tavolette che riportavano tutto il sapere dell’epoca: testi di scienze, religione, letteratura, medicina e astronomia.

1

• La città di Ninive: l’architettura e la biblioteca

2 3 Completa a voce la sintesi e utilizzala per esporre.

• Assurbanipal apprezzava…

• Chiamò a corte…

• L’edificio più importante di Ninive era…

L
La biblioteca di Ninive
58
Scena di caccia ai leoni.
Storia
Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

LA BIBLIOTECA DI NINIVE

Il re Assurbanipal era molto istruito. Era un collezionista di tavo lette che riportavano testi antichi. Per aumentare la sua collezione inviava scribi in ogni regione del suo impero.

Insieme agli studiosi gli scribi dovevano copiare i testi ritrovati soprattutto quelli babilonesi.

Assurbanipal era anche un grande guerriero e i bottini di guerra spesso erano rappresentati da antiche tavolette. Per conservare tutto questo materiale fece costruire a Ninive una grande bibliote ca che è chiamata la Biblioteca reale di Assurbanipal . Sicuramente gli Assiri non la chiamavano “biblioteca”, perché que sto termine è di origine recente. È l’unione di due parole greche: biblion (libro) e téché (scrigno, ripostiglio)

Nella biblioteca erano conservate più di trentamila tavolette di argilla.

Riguardavano ordini del re, testamenti, celebrazioni del re, docu menti politici, denunce, testi di carattere religioso. Alcune tavolette contenevano anche racconti mitologi, come la saga di Gilgamesh Purtroppo la biblioteca nel corso del tempo subì molti danni a causa dei saccheggi e delle inondazioni.

Le tavolette che sono giunte fino a noi sono testimonianze preziose della cultura dei popoli mesopotamici.

59
Scribi mentre prendono nota delle merci ricevute.
Quaderno operativo, pp. 29-30
Imparo dalle fonti

Gli Ittiti e gli Assiri

Dove si stanziarono gli Ittiti e gli Assiri? Entrambe le popolazioni si stanziarono in Mesopotamia.

Quali furono i fatti principali?

Gli Ittiti conquistarono Babilonia, poi furono sconfitti dai popoli del mare. In seguito anche gli Assiri conquistarono quella città, ma vennero poi sconfitti dai Babilonesi che ripresero il dominio sulla Mesopotamia. Il re assiro più famoso fu Assurbanipal che costruì la biblioteca di Ninive.

Come era organizzata la società?

Erano governati da un re. La società era divisa in classi sociali

Per che cosa ricordiamo gli Ittiti?

Gli Ittiti erano abili nella lavorazione del Perfezionarono la ruota sostituendo i dischi di legno con raggi di ferro, così i loro carri divennero più leggeri e veloci.

Per che cosa ricordiamo gli Assiri?

Gli Assiri erano un popolo guerriero un potente esercito. In battaglia utilizzavano armi in ferro e carri con arcieri, torri d’assedio, l’ariete e i sommozzatori.

60 Sintesi Ripeto facilmente

• Completa le mappe per ricordare e organizzare le conoscenze.

Gli Ittiti Gli Assiri

si stanziarono in 1

I FATTI

• arrivarono fin sulle coste del mar

• furono sconfitti dai 2

LE CONOSCENZE

• sapevano utilizzare il ferro

• utilizzavano i carri da guerra

I FATTI

• portarono la capitale a Ninive

• fondarono un grande impero

• l’imperatore più importante fu

• furono sconfitti dai

3

LE CONOSCENZE

• erano un popolo guerriero

• perfezionarono diverse tecniche di guerra

• realizzarono la Biblioteca di

1 La terra tra il Tigri e l’Eufrate.

2 Come si chiamavano i predoni che assalivano e depredavano le popolazioni costiere?

3 Il popolo che prese il nome dalla città di Babilonia.

Espongo facilmente Mappa
61

I popoli della Mesopotamia

1 Osserva la carta e rispondi.

migrazioni dei Sumeri migrazioni degli Accadi terre dei Sumeri

• Quali popoli si stanziarono in Mesopotamia?

• Giungevano tutti dallo stesso luogo?

• Perché si sono stanziati tutti nello stesso territorio?

2 Ognuno dei popoli che si stanziò in Mesopotamia è ricordato per alcune caratteristiche particolari. Le riconosci?

Per ciascuna fonte, scrivi che cosa rappresenta e a chi la attribuisci.

62 Vedo e ricordo facilmente

Osserva di nuovo le immagini e leggi i punti chiave che ricordano.

• In Mesopotamia si stanziarono molti popoli diversi

• Ogni civiltà è ricordata per alcuni particolari aspetti

Competenze non cognitive Life skills

Compilando queste pagine e ripensando alle migrazioni degli antenati puoi entrare in empatia, cioè “metterti nei panni ” di chi oggi si sposta dal suo Paese. La Storia ti insegna che ogni popolazione può apprendere dagli altri e a sua volta insegnare nuove conoscenze.

Intelligenza visiva 63

LA VALLE DEL NILO

Le terre che si affacciavano sulle sponde del Nilo potevano essere coltivate. Il Nilo forniva acqua per vivere ed era navigabile.

Piene del Nilo

Stagione dell’inondazione (akhet)

Il Nilo scorreva in un territorio desertico.

I primi abitanti chiamarono le terre lungo le sponde Kemet “terra nera” e Deshret “terra rossa”, l’immensa distesa di sabbia del deserto inospitale.

Il Nilo, con le sue piene, regolava la vita delle tribù, che dividevano l’anno in tre stagioni

Da luglio a novembre (secondo il nostro calendario) grandi piogge si riversavano sulle terre del centro Africa, dove vi sono le sorgenti del Nilo.

Il fiume si ingrossava e le sue acque straripavano, sommergendo l’intera valle.

I contadini portavano al riparo il bestiame e offrivano doni al dio Nilo perché le piene non fossero troppo impetuose e non distruggessero case e vite umane.

Stagione della semina e del raccolto (peret)

Quando le acque si ritiravano, da novembre a marzo, iniziava la stagione dei grandi lavori nei campi sui quali si era depositato il prezioso limo.

I contadini aravano e seminavano. Dopo la semina facevano “passeggiare” nei campi gli animali domestici in modo che i semi fossero spinti profondamente nel terreno.

Lungo le rive del Nilo cresceva il papiro, una pianta utilizzata per preparare corde, cesti, sandali e barche.

Dal papiro si ricavavano fogli su cui scrivere.

64 Storia Flip Poster, p. 3

Stagione della siccità (shemu)

Da aprile a giugno si mietevano i cereali e si raccoglieva la frutta: datteri e fichi. Si tagliavano le canne, il papiro e il lino che crescevano lungo le sponde. Questo era anche il periodo in cui si riparavano i canali di irrigazione che la piena aveva danneggiato. Terminato il raccolto si aspettava l’arrivo della nuova piena. Stagione dell’inondazione (akhet)

Stagione della semina e del raccolto (peret)

Stagione della siccità (shemu)

Punti chiave

1

• Le terre lungo il Nilo

• Le stagioni

Ricavo informazioni Espongo

2 Per ciascuna delle tre stagioni sottolinea:

• la durata

• che cosa accadeva

3 Utilizza le immagini per riportare alla mente ciò che hai sottolineato e studiato.

65
Gli Egizi

GLI EGIZI Il popolo dei faraoni

La storia dell’antico Egitto iniziò quando un re, il primo faraone, unificò due regni: il Basso e l’Alto Egitto. Ebbe allora origine la civiltà egizia, che durò circa 3 000 anni, fino a quando quei territori furono conquistati definitivamente dai Romani.

Alcune tribù del Neolitico, seguendo i branchi di animali, giunsero nella valle di un grande fiume dove vi era abbondanza di cereali selvatici.

Questi cacciatori costruirono “campi-base” formati da semplici capanne e divennero sedentari. Con il tempo diedero origine alla civiltà egizia.

La corona del re

Ciascun villaggio delle rive del Nilo era governato da un re. La necessità di organizzare il lavoro per costruire dighe e canali e controllare le piene del Nilo indusse le tribù dei villaggi a unificare gli sforzi. Si formarono due regni.

Il regno del Basso Egitto occupava le terre della foce del fiume; il re che lo governava indossava un copricapo rosso. Il regno dell’Alto Egitto si trovava più a sud e il re portava un copricapo bianco. La storia della civiltà egizia ha inizio con l’unificazione dei due regni.

Il primo segno del potere di un sovrano è la corona.

I re egizi che regnavano sull’Alto e Basso Egitto avevano corone differenti. Quando il re Narmer unificò i regni prese il nome di Menes e unificò le corone. La corona dell’alto Egitto era bianca e terminava con una specie di bulbo. La corona del Basso Egitto era rossa e piatta.

66 Storia

I tre grandi periodi

Menes, un re-guerriero, approfittò delle guerre tra i re dell’Alto e del Basso Egitto e unificò tutti i territori. Divenne il primo faraone

I faraoni conquistarono nuove terre ricche di oro e minerali. L’Egitto raggiunse il massimo della sua potenza. Nacquero lotte tra le classi più ricche, che volevano maggiore potere. Quando popoli nemici minacciarono i confini del regno, la capitale fu spostata da Menfi a Tebe (oggi Luxor), che si trovava in una zona più sicura.

È il periodo dei faraoni più famosi, che fecero costruire grandiosi templi. Ma è anche il periodo in cui inizia la decadenza di questa grande civiltà. Popoli stranieri, tra i quali gli Assiri, i “popoli del mare” e i Persiani, invasero l’Egitto. Furono però i Romani che posero fine alla storia della civiltà egizia.

La Tavoletta di Narmer contiene le prime testimonianze di geroglifici, i segni della scrittura egizia. Rappresenta l’unificazione dell’Alto e del Basso Egitto e la nascita di un unico regno.

Gli Egizi
i
Utilizza
sottolineate per esporre. Quaderno operativo, pp. 36-38 67
Medio
1
Le origini
I tre regni 2 Per le origini e per ciascuno dei tre periodi sottolinea
fatti storici principali. 3
le parti
Antico regno
regno Nuovo regno
2050 a.C. Inizio del Medio regno. La capitale è spostata a Tebe 2700 a.C. Inizio dell’Antico regno. La capitale è Menfi
1000 d.C. 2000 d.C. 7000 a.C. 6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 30 a.C.
6000 a.C.
1570
3100 a.C. Unificazione dei due regni: Alto e Basso Egitto
I Romani conquistano l’Egitto
Primi insediamenti lungo il Nilo
a.C.
Inizio del Nuovo regno Nascita di Cristo
Espongo
Punti
chiave Ricavo informazioni

IL FARAONE

Il faraone era il capo assoluto, venerato in tutto l’Egitto. Era considerato figlio di Ra, il dio Sole.

Le terre, gli animali, le cose, le persone appartenevano al faraone. Aveva potere di vita e di morte sui sudditi, che dovevano pagare tributi per poter lavorare la terra o possedere bestiame.

Il faraone aveva il compito importante di amministrare la giustizia, organizzare i commerci, stabilire i tributi e le scorte da immagazzinare, comandare l’esercito nelle spedizioni militari.

Accanto al faraone c’erano i funzionari, che riscuotevano i tributi, sorvegliavano i lavori agricoli, la manutenzione dei canali, oltre ad amministrare la giustizia.

1 Corona: simbolo del potere sul Basso e Alto Egitto.

2 Cobra: incuteva timore e rispetto.

3 Bastone ricurvo come quello dei pastori: simbolo della capacità di guidare e proteggere il popolo.

4 Flagello come quello dei contadini per battere il grano: indicava il potere del faraone sulle persone e sulle cose.

5 Lunga barba finta: era il simbolo della regalità.

6 Chiave della vita: apriva le porte del mondo dell’aldilà.

• Il faraone

1

• I funzionari

• I simboli del potere

2

Sottolinea i compiti del faraone e quelli dei funzionari.

3 Seguendo la traccia, esponi le tue conoscenze.

• Il faraone era considerato… I suoi compiti…

• Governava con i… che…

• I simboli del suo potere erano…

68
6
1 2 3 5 4
I simboli del faraone
Espongo Storia
Punti chiave Ricavo informazioni

Regine e faraoni

Nefertiti

La regina Nefertiti governava insieme al marito: il faraone Akhenaton. Con il marito diede vita a una nuova religione: la venerazione di Aton, il disco solare.

Tutankhamon

È il più famoso tra i faraoni egizi. Il suo nome significa “immagine vivente del dio Amon”. Ebbe una vita breve, ma molto intensa. Salì sul trono all’età di 8 anni e morì a soli 18 anni. Nella sua tomba, situata nella Valle dei Re, furono rinvenuti numerosi oggetti meravigliosi. Fu un evento straordinario, perché le tombe scoperte in precedenza erano quasi sempre spoglie, prive dei ricchissimi corredi funebri rubati dai saccheggiatori.

Amenofi III

Fu chiamato “Il Magnifico” perché il suo regno è ricordato come il periodo di massimo splendore dell’antico Egitto. La sua fama è dovuta alla raffinatezza delle opere artistiche e al prestigio che seppe dare al suo Paese.

Ramses II

Si scontrò con l’esercito ittita, ma riuscì ad arrestarne l’avanzata. Fu un grande “costruttore”: realizzò grandiosi edifici, tra i quali i due templi di Abu Simbel . Famosa divenne anche sua moglie Nefertari (il cui nome significa “la bella fra le belle”).

Fu l’ultima regina-faraone dell’Egitto. Con la sua morte ebbe fine il regno degli Egizi.

69
Cleopatra
Gli Egizi

LA VITA DI TUTTI I GIORNI

Le abitudini di vita degli antichi Egizi erano simili a quelle dei popoli mesopotamici.

Le classi sociali più ricche conducevano una vita molto diversa da quella della gente comune.

Abitazioni

Il villaggio o la città si trovava sul lato est del Nilo, dove sorge il Sole, che rappresenta la vita.

Il palazzo del faraone era una reggia, impreziosita da colonne e pareti dipinte. Nelle sale immense erano ricevuti gli ospiti, che rimanevano incantati dalla bellezza e dalla preziosità degli arredi.

Le case dei nobili, dei funzionari e dei ricchi commercianti erano formate da più stanze. All’esterno si trovavano il granaio, l’orto e il giardino, protetti da un muro di cinta.

La gente comune, invece, viveva in capanne o semplici abitazioni di fango e paglia o mattoni.

Nei periodi più caldi i letti erano posti sul terrazzo che fungeva da tetto dove si metteva anche la frutta a seccare. In ogni casa c’era un telaio per la tessitura del lino.

Gli arredi erano semplici, in legno e con poche decorazioni.

Gli Egizi indossavano abiti leggeri: lunghe tuniche le donne, gonnellini corti gli uomini. Le persone più povere indossavano abiti in tela grezza, mentre i nobili utilizzavano teli di lino bianco. Le persone comuni erano attente all’igiene personale, ma non potevano permettersi di curare il loro aspetto esteriore. Tutti, però, usavano unguenti per proteggersi dai raggi solari e per allontanare gli insetti. Solo le classi più ricche avevano servitori, che massaggiavano il corpo dei loro padroni con olii profumati; evidenziavano il contorno degli occhi con una pasta nera, che aveva anche la particolarità di evitare infezioni. Preparavano anche le parrucche, che erano indossate per ragioni estetiche e per proteggersi dal sole.

In alcune tombe sono stati trovati anche specchi in rame o bronzo lucidati, vasetti di pasta di vetro per le creme e i profumi, pettini in legno e avorio.

70
Abiti e cura del corpo
Storia

Le attivita

Agricoltura

Sopra, bassorilievo egizio con scene di attività quotidiane. A destra, un ibis.

La fertilità del terreno era la grande ricchezza dell’Egitto, dove l’attività principale era l’agricoltura Si coltivavano soprattutto orzo, grano, legumi e frutta.

L’orzo serviva per produrre la birra, la bevanda più diffusa. Importante era la coltivazione del lino che dava tessuti per gli abiti e per le bende con cui si avvolgevano i corpi dei defunti.

Allevamento

Si allevavano ovini, suini, oche e anatre, ma anche animali per i lavori agricoli e il trasporto delle merci: asini, buoi, dromedari e cammelli.

Artigianato

Gli artigiani lavoravano i materiali preziosi che provenivano dalle regioni del sud: oro, pietre preziose, avorio per i gioielli e l’ebano, il durissimo legno per costruire i mobili. Con il papiro si fabbricavano fogli su cui scrivere, imbarcazioni, ceste, fogli e vestiti.

1

• Le case

• Gli abiti

• Le attività

Ricavo informazioni ed espongo

2

3 Cerca nel testo le informazioni che ti permettono di spiegare com’erano le case, le abitudini di vita e le attività delle diverse classi sociali.

71
Punti chiave
Gli Egizi

L A FAMIGLIA

Presso gli Egizi la famiglia era molto importante. I ruoli e i compiti all’interno della famiglia erano diversi a seconda della classe sociale.

La donna era considerata la “signora della casa” e, teoricamente, godeva degli stessi diritti degli uomini. Tra le classi più ricche, la donna si occupava del lavoro degli schiavi e dell’educazione dei bambini. Quelle che potevano permettersi di avere serve che facessero da “baby sitter”, svolgevano alcune attività: spesso lavoravano come profumiere, ma venivano anche impiegate nei tribunali e all’interno dei templi in qualità di ballerine, cantanti e musiciste (attività che erano ritenute molto importanti perché al servizio della divinità).

Gli uomini si dedicavano al lavoro nei campi, all’artigianato o al ruolo di funzionari.

I bambini stavano a casa con i genitori fino a circa sei anni.

Giocavano con palle di stracci, trottole, bambole e animaletti di stoffa, argilla o legno.

Un gioco che praticavano anche gli adulti era il senet, simile alla nostra dama.

Dopo i sei anni, i maschi seguivano il padre per imparare il suo mestiere e le femmine cominciavano a dedicarsi ai lavori domestici. Le famiglie più importanti mandavano i figli a scuola presso il tempio per diventare scriba.

Anche i bambini, come gli adulti, avevano la testa rasata, ma fino ai dieci anni portavano sul lato destro una treccia

1

2 3 Leggete attentamente più volte il testo, poi a gruppi di quattro bambini/e immedesimatevi negli antichi Egizi. Un gruppo drammatizzerà la vita di una famiglia nobile interpretando il padre, la madre, una bambina, un bambino. Un altro gruppo interpreterà la vita di una famiglia di gente comune.

Donne Uomini Bambini La vita di donne, uomini e bambini nell’antico Egitto
72
Storia
Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo Rappresentazione di una famiglia egizia.

L A SCRITTURA

Nell’antico Egitto solo pochi bambini frequentavano la scuola. Pochi erano coloro che conoscevano la scrittura.

La scrittura egizia si modificò nel tempo

Anche la scrittura egizia è nata per registrare le merci e le offerte alle divinità.

Gli Egizi chiamavano i segni della scrittura “parole del dio Thot”.

Questo fa capire quanto la scrittura fosse importante e come fossero rispettati gli scribi, le poche persone che la conoscevano. Anche alcune donne delle classi privilegiate sapevano leggere e scrivere, ma pochissime diventarono scriba. Sesh era il termine antico per identificare lo scriba. Per le donne si usava il termine seshet

Geroglifici

Gli antichi Greci diedero a quei segni il nome di geroglifici, cioè “segni sacri”. Gli Egizi scrivevano su rotoli di papiro. I primi geroglifici erano pittogrammi: rappresentavano persone, animali, piante, oggetti. Imparare tutti i segni (più di 750) richiedeva molto impegno e gli scribi studiavano 12 anni per apprenderli tutti. La scrittura geroglifica era molto complessa anche da leggere, perché poteva procedere da destra a sinistra, da sinistra a destra, dall’alto verso il basso o viceversa.

I segni diventano più semplici

I geroglifici, con il passare del tempo, furono semplificati: nacque la scrittura ieratica.

Da un’ulteriore semplificazione nacque la scrittura demotica. In questo modo molte più persone potevano conoscerla. Era la scrittura usata per il commercio.

A destra, tavoletta con geroglifici e figure umane. Sotto, scriba.

Punti chiave

1

• Gli scribi

• I geroglifici

• Le tre forme di scrittura

Ricavo informazioni

2 Ricerca nel testo le informazioni per rispondere.

• Come erano chiamati i segni della scrittura?

• Chi erano gli scribi?

• Su che cosa scrivevano?

• Quali sono i tre tipi di scrittura egizia?

3 Utilizza le informazioni per esporre le tue conoscenze sulla scrittura egizia.

73
Gli scribi
Gli Egizi
Espongo

LA RELIGIONE

La religione era molto importante per gli Egizi. Si credeva che ogni aspetto della vita di tutti i giorni fosse regolato da una divinità, della quale occorreva assicurarsi la benevolenza.

Solo il faraone poteva comunicare direttamente con le divinità: per questo celebrava i riti sacri. Durante le cerimonie indossava una pelle di leopardo per sottolineare la sua forza e potenza.

Gli Egizi adoravano gli animali e gli elementi della natura: la mucca per il latte, il toro per la forza, il gatto perché proteggeva i raccolti dai topi, il Nilo perché rendeva fertile la terra.

Con il passare degli anni si cominciò ad attribuire alle divinità caratteristiche fisiche e sentimenti propri degli esseri umani. Molti dèi, però, conservarono la testa di un animale.

Quando i due Regni si unificarono, i faraoni imposero la venerazione di alcuni dèi comuni per mantenere unità nel loro regno.

Amon-Ra, il Sole. Era la divinità principale.

I faraoni erano suoi figli. Aveva la testa di falco e il disco del Sole avvolto da un cobra.

Iside, la Luna, dea della maternità e moglie di Osiride, il dio che giudicava i morti.

Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

1 2 3

• Il ruolo del faraone

• Gli elementi della natura

• Le divinità

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, e utilizza per esporre:

• le frasi che ti fanno capire che gli Egizi erano politeisti

• il motivo per cui le prime tribù adoravano gli elementi naturali

• il motivo per cui i faraoni imposero divinità comuni

74
Hapi, dio del Nilo. Anubi, sorvegliava il rito dell’imbalsamazione.
Storia

Il tempio

Il tempio era la casa della divinit à. Tutti i faraoni fecero costruire maestosi templi per acquisire la benevolenza degli dèi. Solo al faraone e ai sacerdoti era permesso entrare nella parte interna del tempio. La parte esterna, invece, era accessibile al popolo.

Le pareti del tempio erano dipinte o scolpite riccamente.

Nel vestibolo, il faraone e i sacerdoti si vestivano per i riti.

Oltre la facciata c’era una corte con molte colonne dipinte

La statua della divinità durante le cerimonie veniva portata in processione e deposta poi su una barca per percorrere un tratto del Nilo.

Il viale delle Sfingi, statue con il corpo di leone e il volto umano, che portava al tempio. Le sfingi facevano la guardia a piramidi e templi.

I due alti muraglioni, chiamati piloni, rappresentavano il confine tra il mondo umano e quello degli dèi.

Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

• Le parti del tempio

Immagina di essere una guida turistica: utilizza il disegno e le informazioni per esporre le parti del tempio.

1
2 3
75
Gli obelischi rappresentavano Ra
Gli Egizi

Nel sito archeologico di Abu Simbel sorgono due enormi cioè scavati interamente nella roccia, fatti costruire dal faraone Ramses II.

All’entrata del tempio maggiore quattro statue colossali, alte 20 m, raffigurano Ramses, con le corone dell’Alto e del Basso Egitto e il cobra sulla fronte. Le statue che sono ai suoi lati sono più piccole: rappresentano Tuia, la madre di Ramses, e Nefertari, la moglie dalla leggendaria bellezza.

Tra le gambe del faraone ci sono le statue dei suoi figli, rappresentati con la treccia di capelli a lato del capo, come erano soliti portare i bambini.

Nella parte alta del tempio ci sono 14 statue di babbuini che guardano verso est: stanno aspettando che sorga il Sole per adorarlo. Nella nicchia sopra l’entrata, la statua rappresenta il dio Ra unito al dio falco Horus.

Altre decorazioni rappresentano: Hapi il dio del Nilo, il fiore di loto simbolo dell’alto Egitto, il papiro simbolo del Basso Egitto.

• I templi di Abu Simbel furono tagliati in blocchi e “smontati” dalla loro collocazione iniziale per permettere la costruzione di una diga. Furono poi “ricostruiti” in una zona più alta e protetta.

Dal 1979 i templi sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

76
77

IL CULTO DEI MORTI

Per gli Egizi la vita continuava oltre la morte: per questo era importante che i corpi dei defunti fossero ben conservati.

Gli Egizi ritenevano che il defunto sarebbe rinato a una nuova vita, simile a quella terrena, e l’avrebbe trascorsa nel Regno dei Morti, il regno di Osiride

Perché questo avvenisse, occorreva che si verificassero alcune condizioni:

• che il defunto in vita si fosse comportato bene;

• che il suo corpo non si decomponesse.

I poveri seppellivano i loro morti nel deserto. Per le classi sociali più importanti, invece, si praticavano l’imbalsamazione e la mummificazione.

Era un processo che durava 70 giorni, durante il quale:

• il corpo veniva lavato e svuotato degli organi interni, che venivano poi conservati nei vasi canopi. Solo il cuore, centro della vita, rimaneva al suo posto;

• il corpo era riempito di segatura e lasciato per lungo tempo nel natron, un sale che lo essiccava. Poi veniva trattato con balsami profumati e bendato con lunghe fasce di lino;

• la mummia era poi adagiata in una serie di sarcofagi decorati. Il sarcofago più esterno ritraeva il volto del defunto.

• La vita oltre la morte

• La mummificazione e l’imbalsamazione 1

Ricavo informazioni

2

• Dove rinascevano i defunti dopo la morte?

• Quali erano le due condizioni necessarie per raggiungere il regno di Osiride?

• Come avvenivano la mummificazione e l’imbalsamazione?

3
78
Esponi collegando le informazioni.
Una nuova vita Imbalsamazione e mummificazione Punti chiave
Storia
Espongo

I coperchi dei vasi canopi rappresentavano le teste dei

79
quattro figli di Horus. Testa umana per il fegato. Testa di sciacallo per lo stomaco. Testa di babbuino per i polmoni.
Gli Egizi
Testa di falco per gli intestini.

LE TOMBE DEI FARAONI

I faraoni in vita risiedevano in palazzi stupendi. Dopo la morte dovevano avere una dimora adatta al loro rango.

I primi faraoni fecero costruire le piramidi, le loro grandiose tombe, che erano le case per la vita che avrebbero vissuto dopo la morte.

Gli architetti egizi furono veramente geniali: capirono che questa particolare forma (piramide) dava stabilità alla costruzione. Inoltre era la più adatta a rappresentare il Sole, la perfezione della natura e il potere del faraone. Le piramidi più famose sono quelle di Cheope, Micerino e Chefren che si trovavano nella piana di Giza.

Nella camera del sarcofago veniva deposto tutto ciò che poteva servire al defunto: letto, casse per i vestiti, gioielli, oggetti personali, cibo, piatti, pettini, specchi. Vi erano persino i servi, rappresentati sotto forma di statuette, gli ushabty: avrebbero lavorato per il faraone nell’aldilà.

Quando cominciarono i saccheggi delle piramidi i faraoni preferirono scavare le tombe nelle rocce delle alture. Questi luoghi vennero chiamati la Valle dei Re e la Valle delle Regine

Nel Papiro di Ani è rappresentata la pesatura del cuore del defunto Ani.

Nelle camere funerarie delle tombe si trovava iscritto sulle pareti o sui sarcofagi

il Libro dei Morti con formule magiche per il passaggio dell’aldilà.

In una tomba di Tebe si è trovato il papiro di Ani che illustra questo passaggio. Ani, un importante scriba, deve avere il permesso di vivere una nuova vita.

Il dio Anubi pesa il suo cuore mettendolo su un piatto della bilancia; sull’altro posa una piuma che rappresenta la dea della giustizia Maat.

Se il cuore è più leggero della piuma significa che il defunto non ha colpe e vivrà nell’aldilà.

Se pesa di più, verrà divorato. Il dio Thot registra il giudizio.

80
Storia Quaderno operativo, p. 44
Una nuova vita

L’ingresso era posizionato a ovest, dove tramonta il Sole e dove si credeva si trovasse il regno di Osiride.

Galleria che porta alla camera del sarcofago.

Camera del sarcofago.

Camera della regina.

Finta camera funebre.

Cunicolo per uscire dalla piramide dopo la sepoltura.

1

• Le piramidi

• Le tombe

Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

2 3 Ricerca le informazioni per rispondere, poi esponi le tue conoscenze collegando a voce le risposte.

• Perché i faraoni fecero costruire le piramidi?

• Perché gli architetti scelsero la forma della piramide?

• Che cosa si depositava nella camera del sarcofago?

• Perché si interruppe la costruzione delle piramidi?

• Dove sorsero le nuove tombe dei faraoni?

81
Gli Egizi

Le civiltà dei fiumi

Mindfulness

Le piramidi, i faraoni, i geroglifici... ne hai sicuramente sentito parlare non solo a scuola! Guardando le immagini di queste pagine, certo ti torneranno alla mente informazioni che già conosci. Concentrati su queste immagini e non sarà difficile ricordare ciò che hai studiato, collegandolo con ciò che già sai.

1 Il Nilo è soggetto a piene stagionali. Quali erano le conseguenze per gli antichi Egizi?

2 Questa foto ti ricorda l’importanza che gli Egizi davano alla vita dopo la morte. Perché costruivano le piramidi? Qual era il ruolo della Sfinge?

Gli Egizi adoravano molte divinità. Ricordi le più importanti? Sulle pareti dei templi e sulle colonne si trovano scritture con i che raccontano episodi storici.

Vedo e ricordo facilmente 82

3 Questo è il sarcofago di Tutankhamon. Completa. Tutankhamon era un Sul suo sarcofago sono rappresentati i simboli del

4 Attraverso queste immagini ricorda le attività e l’abbigliamento degli Egizi.

Osserva di nuovo le immagini e leggi i punti chiave che ricordano.

• L’importanza del Nilo e delle sue piene

• L’importanza della religione e del culto dei morti

• I faraoni

• Le attività e le abitudini di vita

Sono riuscito/a a stare tranquillo/a…

molto abbastanza poco

Intelligenza visiva
Mindfulness 83

Gli Egizi

Dove si stanziarono gli Egizi?

Gli Egizi si stanziarono lungo le rive del fiume Nilo.

Quali furono i fatti principali?

I regni del Basso e Alto Egitto si unificarono in un solo regno.

La storia dell’Egitto è divisa in 3 regni: Antico, Medio e Nuovo regno.

Gli Egizi combatterono contro gli Assiri, i popoli del mare e i Persiani.

La civiltà egizia ebbe fine con la conquista da parte dei Romani

Com’era organizzata la società?

A capo della società c’era il faraone. Le classi sociali più importanti erano i funzionari, i sacerdoti, gli scribi.

Quali erano le principali risorse economiche?

Gli Egizi erano contadini, allevatori, artigiani, mercanti.

Quali tecnologie e conoscenze svilupparono?

Avevano tre tipi di scrittura: geroglifica, ieratica e demotica.

Erano eccellenti architetti; costruirono piramidi e grandi templi.

In quali divinità credevano?

Erano politeisti: la divinità più importante era Amon Ra, il dio del Sole. Credevano in una vita dopo la morte.

I corpi dei defunti venivano mummificati e imbalsamati.

84
Ripeto facilmente Sintesi

• Completa la mappa per ricordare e organizzare le conoscenze.

si stanziarono nella valle del Gli Egizi

I FATTI

• regno inizialmente diviso in regno del Basso e Egitto, poi viene unificato

• il loro regno si divide in tre periodi: antico, e regno

• furono sconfitti definitivamente dai Romani

LA SOCIETÀ

• la loro società era divisa in classi

• il capo era il 1

• le classi sociali più importanti erano quelle dei funzionari, dei sacerdoti e degli scribi

LE CONOSCENZE

• per scrivere utilizzavano i 2

• furono abili architetti, costruirono 3 e templi

LA RELIGIONE

• erano politeisti, una delle divinità più importanti era 4

• credevano in una vita dopo la morte, i corpi venivano e imbalsamati

1 Il capo assoluto degli Egizi.

2 La prima forma di scrittura egizia.

3 Le grandi tombe in cui vennero sepolti alcuni faraoni.

4 Il nome del dio del Sole.

85 Espongo facilmente Mappa

LE CIVILTà DEI FIUMI D ’ ORIENTE

I primi insediamenti nel lontano Oriente risalgono a circa un milione di anni fa. Anche in queste terre l’Homo da cacciatore e raccoglitore divenne agricoltore e pastore.

Oltre i monti che delimitano la Mesopotamia si trovano vaste pianure percorse da grandi fiumi.

L’Indo, il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro scendevano dalle alte montagne dell’Himalaya e, dopo la stagione delle piogge e il disgelo delle nevi, le loro acque straripavano dai letti depositando il prezioso limo.

Il clima delle pianure attraversate da questi fiumi, però, era differente da quello della Mesopotamia.

Lungo le rive dell’Indo, il clima era caldo-umido e questo favorì la coltivazione di un’importante pianta tessile: il cotone Qui si sviluppò la civiltà degli Indi, una popolazione pacifica, dedita all’agricoltura, ma soprattutto al commercio del cotone

86
Storia
I fiumi d’Oriente Indo migrazioni territorio della civiltà dellʼIndo e della civiltà cinese Il Fiume Azzurro. Antico bassorilievo con drago.

Il Fiume Giallo, dal corso impetuoso, prese questo nome perché, attraversando il deserto, trasportava a valle la sabbia che colorava le sue acque. Dopo la stagione delle piogge, la sabbia diventava fango e usciva dal letto del fiume. Questo fango melmoso, detto loss, fertilizzava i campi che, per il clima, erano adatti alla coltivazione del miglio e del frumento

Nel territorio attraversato dal Fiume Giallo e dal Fiume Azzurro nacque e si sviluppò la civiltà cinese

Anch’essa era famosa per la produzione di tessuti. Venivano allevati i bachi da seta per produrre la preziosissima seta.

I Cinesi, però, a differenza degli Indi, avevano un potente esercito e i confini erano difesi da una lunghissima costruzione: la Grande Muraglia Cinese

La regione attraversata dal Fiume Azzurro era ricca di acque per un lungo periodo dell’anno e il fiume era quasi completamente navigabile; il clima favoriva la coltivazione del riso

Ricavo informazioni

L’Esercito di terracotta di Xian rappresenta l’esercito dell’imperatore

Qin Shi Huang, schierato in difesa della sua tomba. Si tratta di circa 8000 statue, tutte diverse, a grandezza naturale, che sono copie fedeli dell’armata che aveva combattuto per unificare l’impero.

Espongo

Le civiltà dei fiumi d’Oriente
1
• Indo, Fiume Giallo, Fiume Azzurro • I prodotti Ricerca le informazioni nel testo e scrivi ciò che veniva coltivato in prossimità dei fiumi indicati. • Indo • Fiume Giallo • Fiume Azzurro
2 3
87
Utilizza la carta geostorica, le immagini e le informazioni che hai ricavato per esporre. Fiume Giallo Fiume Azzurro Punti chiave

Il popolo di commercianti

La civiltà dell’Indo si sviluppò lungo le rive del fiume Indo. La navigabilità dei corsi d’acqua e i progressi tecnologici nei trasporti via terra e via acqua favorirono il commercio.

Lungo il fiume, oltre all’agricoltura, fiorirono anche gli scambi commerciali perché l’Indo era navigabile. Cotone, manufatti in ebano e avorio, gioielli venivano esportati fino in Mesopotamia.

Le prime tribù che si stabilirono nella valle dell’Indo iniziarono a praticare l’agricoltura e l’allevamento. Piano piano, i villaggi delle prime tribù si trasformarono in città popolose e attive come Harappa, Mohenjo-daro, Lothal , dove fiorì una raffinata civiltà.

Gli Indi non ebbero mai un unico regno. Le tribù erano organizzate in città indipendenti dedite al commercio.

In seguito le città cominciarono a spopolarsi probabilmente a causa di un cambiamento climatico.

In quel periodo una nuova popolazione guerriera, gli Arii, giunse dal Nord. Gli Arii, nomadi guerrieri, combattevano usando carri trainati dai cavalli, animali sconosciuti dagli Indi: erano dunque invincibili. Sottomisero le popolazioni locali e le obbligarono a svolgere i lavori più umili, mantenendo per loro le posizioni di comando. Alcuni gruppi di Indi si spostarono verso est e si stanziarono lungo le rive di un altro fiume: il Gange.

Agricoltura e commercio Città
GLI INDI
Gli Arii
88 Nascita di
4000 a.C. Primi villaggi 6000 a.C. Primi insediamenti 1000 d.C. 2000 d.C. 7000 a.C. 6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 2500
Cristo
a.C.
Nascita delle prime città 1500 a.C. Invasione degli Arii Sigillo trovato a Mohenjo-daro con iscrizione e raffigurazione di un rinoceronte.
Storia
Mohenjo-daro.
migrazioni
territorio della civiltà dellʼIndo Re-sacerdote, reperto della civiltà di Mohenjo-daro.

Le citta dell ’ Indo

Le città avevano una pianta rettangolare. Nelle città vi era un sistema di piccoli canali che portavano l’acqua nei pressi delle case. C’era anche una rete di fognature, che servivano a portare le acque “sporche” fuori dalla città.

Un bacino d’acqua sorgeva nella periferia di alcune città.

Canali e dighe proteggevano dalle piene del fiume.

La cittadella con i palazzi e i templi più importanti.

Le abitazioni dei commercianti e degli artigiani sorgevano nella parte bassa della città.

Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

1

• Le attività

• Le città

• Gli Arii

2 3

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda. Poi utilizza la linea del tempo e le parti sottolineate per esporre le attività e i fatti storici. Osserva il disegno e descrivi la struttura della città.

• Quali attività permetteva l’Indo?

• Perché le città degli Indi si spopolarono?

• Chi erano e che cosa fecero gli Arii?

89
Gli Indi

LA SOCIETà

Le popolazioni che abitavano le città della valle dell’Indo erano pacifiche

Vivevano in una società organizzata, a capo della quale c’era una persona che si occupava delle opere che servivano a tutti: costruzione di dighe, canali, granai. Pare non ci fosse un unico re con grandi poteri e mancano anche tracce della presenza di un esercito. Le mura sembra fossero state costruite per proteggere dalle alluvioni più che dai nemici. Nella città tutti gli abitanti potevano accedere all’acqua dei canali e dei bacini di raccolta. Non vi erano dunque enormi differenze sociali tra le persone.

Caste

Tutto cambiò con l’arrivo degli Arii, che introdussero il sistema delle caste. La popolazione venne divisa in rigidissime classi sociali, ben distinte le une dalle altre per importanza e privilegi.

Attività

Le persone che abitavano nelle campagne si dedicavano all’agricoltura e all’allevamento, producendo ciò che era necessario a tutti per vivere. La maggior parte degli abitanti delle città si dedicava all’artigianato e al commercio, soprattutto del cotone e dei lapislazzuli, pietre dure preziose che si trovavano nelle miniere della zona montuosa. I prodotti erano venduti anche in terre lontane come la Mesopotamia e gli spostamenti avvenivano per mezzo di carri e di barche a fondo piatto, adatte a navigare sui fiumi.

• La vita nelle città

1 2 3

• Gli Arii e le caste

• Le attività

Rispondi a voce per esporre.

• Chi era a capo delle città della valle dell’Indo e quale era il suo compito principale?

• Da che cosa puoi capire che gli Indi erano una popolazione pacifica?

• Che cosa fecero gli Arii?

• Quali erano le attività svolte dagli abitanti delle città?

90
Quaderno operativo, p. 48
Vita nelle città Giocattolo in argilla. Gioco da tavolo. Mohenjo-daro. Particolare dei canali ad Harappa.
Storia
Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo

Scrittura

La cultura e la religione

I sigilli utilizzati per registrare le merci testimoniano che le popolazioni della valle dell’Indo conoscevano la scrittura, anche se a oggi non è ancora stata decifrata.

Matematica

Gli Indi, come tutti i popoli che si dedicavano al commercio, svilupparono studi matematici e a loro dobbiamo il nostro sistema di numerazione, basato sul valore posizionale delle cifre.

Dea Madre

Anche gli Indi erano politeisti. Tra tutte le divinità, la più venerata era la Dea Madre, simbolo della fertilità. Nelle tombe sono stati ritrovati resti di oggetti e cibo: per questo possiamo pensare che gli Indi credessero che ci fosse un’altra vita dopo la morte.

Induismo

Quando arrivarono gli Arii portarono la loro religione: l’Induismo, una religione professata ancora oggi. Le tre divinità principali erano: Brama, creatore del mondo; Visnu, conservatore del mondo; Shiva, distruttore del mondo.

Buddismo

Un’altra religione nata in India e professata tutt’oggi è il Buddismo. Fu fondata da Siddartha, un ricco principe che, quando si rese conto della miseria del popolo, abbandonò ricchezza e lusso e divenne un mendicante. Si diede il nome di Buddha, che vuol dire “l’illuminato”.

La cultura

La religione

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda. Poi utilizzale per esporre. Che cos’erano i sigilli?

Quale importante “rivoluzione” introdussero i matematici della civiltà dell’Indo?

Quali sono le religioni che ebbero origine presso la civiltà dell’Indo?

91
Dea Madre. Visnu. Buddha. Punti chiave Ricavo informazioni ed espongo
Gli Indi

I CINESI Il popolo della seta

La civiltà cinese nacque come civiltà di agricoltori, ma ben presto anche l’artigianato ebbe un grande sviluppo. Questa civiltà, pur estendendosi in un territorio vastissimo e comprendendo popolazioni diverse, mantenne la sua struttura di impero fino al secolo scorso.

Preistoria I regni

L’attuale territorio della Cina era abitato fin dai tempi dell’Homo erectus Tra i più famosi ritrovamenti ci sono i resti dell’Uomo di Pechino, un ominide vissuto oltre 700 000 anni fa.

Da allora sulle rive del Fiume Giallo si formarono i primi villaggi di agricoltori e allevatori. I villaggi si trasformarono poi in città governate da un re. Il potere, passando di padre in figlio, creava potenti dinastie, cioè una serie di sovrani della stessa famiglia.

Primo impero cinese

Per molti secoli questi regni furono in guerra tra di loro, finché un sovrano, Quin Shi Huang, unificò quell’immenso territorio e fondò un impero.

L’imperatore era considerato “ figlio del cielo” e aveva un potere assoluto, anche se nel suo palazzo vivevano i funzionari e i nobili che lo consigliavano.

Grazie alle alte montagne che formavano una barriera difensiva naturale, i regni prima, e l’impero cinese dopo, per millenni non subirono l’invasione di altri popoli.

L’impero cinese ebbe fine nel 1912 d.C.

92
6000
3000
221
1912
Nascita
1000 d.C. 2000 d.C. 7000 a.C. 6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C.
a.C. Le tribù nomadi diventano stanziali a.C. Nascita dei primi villaggi a.C. Nascita dell'impero cinese d.C. Fine dell’impero cinese
1700
a.C. Nascita delle città e delle dinastie di Cristo
migrazioni territorio della
Storia
Reperti ritrovati nella tomba di Mawangdui.
civiltà cinese

Le citta dell ’antica Cina

Le città dell’antica Cina erano difese da mura attorno alle quali spesso era scavato un fossato. Il quartiere dove risiedeva l’imperatore era la Città Proibita: una città nella città a cui potevano accedere solo i membri della famiglia imperiale e le persone autorizzate.

La Città Proibita.

Le porte rimanevano aperte dall’alba al tramonto.

Nel centro della città vi era una torre con il gong che indicava le ore.

1

I contadini arrivavano in città portando le merci con piccoli carri e carriole.

• Le dinastie

• L’impero

• Le città

Sottolinea le risposte.

2

• Che cos’erano le dinastie?

• Quale forma di governo ci fu dopo l’unificazione dei territori?

3 Utilizzando la linea del tempo e le parti sottolineate esponi i fatti storici.

Osservando il disegno, parla della struttura della città.

93
Punti chiave Ricavo informazioni Espongo
I Cinesi

La Grande Muraglia

ghissima serie di mura. Fu costruita per difendere il territorio dell’impero dall’invasione di altri popoli, che giungevano da Ovest e da Nord.

Secondo gli studi sarebbe stata lunga circa 8500 km ai quali si devono aggiungere diverse diramazioni che portano la sua lunghezza a raggiungere circa 22 000 km.

Fu iniziata nel 215 a.C. circa per volere dell’imperatore Qin Shi Huang, lo stesso che fece realizzare l’Esercito di terracotta

All’inizio fu costruita con terra battuta, sassi e legno. In seguito si utilizzarono i mattoni. La pietra fu usata solo per le fondamenta e i camminamenti dove transitavano pedoni e cavalli.

Lungo tutta la muraglia c’erano le torrette. Alcune erano torri di avvistamento dove le guardie potevano scorgere l’arrivo dei nemici. Altre erano torri-faro che servivano per comunicare a distanza attraverso le segnalazioni per mezzo di falò.

Vi erano poi le fortezze dove risiedevano i soldati e i loro comandanti.

La muraglia rappresentava una via di comunicazione sicura perché era larga, lastricata, fortificata e sempre presidiata da soldati.

• Nel 1987 è
Patrimoni
UNESCO. 94
stata inclusa nella lista dei
dell’Umanità
95

LA VITA QUOTIDIANA

Famiglia

Religione

Nella civiltà cinese la famiglia e gli antenati avevano una grande importanza. Non vi era una religione ufficiale, ma regole morali che regolavano i rapporti tra le persone e stabilivano abitudini di vita comuni.

L’antica società cinese era fondata sulla famiglia. I bambini e le bambine venivano cresciuti nel rispetto degli anziani, ai quali dovevano obbedire. Come i nonni si prendevano cura dei bambini durante l’infanzia, così i giovani dovevano occuparsi degli anziani. Nella stessa casa viveva la grande famiglia: mamma, papà, bambini, zii e nonni.

La civiltà cinese non aveva una religione ufficiale. Vi erano molte regole morali e credenze. Si rispettavano e veneravano gli spiriti degli antenati e alcune divinità legate al mondo della natura.

Le case erano generalmente in legno, con i tetti spioventi, con la parte terminale rivolta verso l’alto. I tetti delle case avevano tegole colorate. Tutte le case avevano un piccolo cortile interno: modesto e buio nei quartieri più poveri, grande e con giardino nei quartieri dove risiedevano i nobili e i funzionari.

La cura del corpo riguardava la salute piuttosto che la bellezza. Molta importanza era data agli esercizi fisici all’aperto che dovevano servire a mantenere equilibrio tra il corpo, la mente e la natura. I rimedi contro le malattie erano di due tipi: l’uso di erbe medicinali e l’agopuntura, cioè una cura che consiste nel posizionare piccoli aghi in alcuni punti specifici del corpo.

96 Quaderno operativo, pp. 49-50
Casa
Storia
Cura del corpo

La cultura e le conoscenze

La scrittura cinese è composta da ideogrammi, cioè a ogni segno corrisponde una cosa o un’idea.

Gli ideogrammi erano (e sono, perché la scrittura non è variata di molto) tantissimi, per questo in pochissimi li conoscevano.

I Cinesi scrivevano sulla carta. La carta si produceva triturando e facendo macerare vecchi stracci e fibre vegetali. Il composto veniva poi pressato: si ottenevano fogli sottili che si ponevano a essiccare al sole. Per scrivere i Cinesi usavano pennelli, bastoncini di bambù e inchiostro ottenuto dal carbone. La scrittura era un’arte, tanto era difficile scrivere ideogrammi perfetti. Forse per questo in Cina fu inventata la… stampa. Si deve infatti alla mente di un cinese l’ideazione dei primi semplici caratteri mobili. Erano timbri in creta ciascuno dei quali riproduceva un ideogramma.

I Cinesi furono i primi che produssero e lavoravano la seta, un prezioso filato estratto dai bozzoli di particolari bachi che si nutrivano di foglie di gelso.

La polvere da sparo è un’invenzione cinese e per moltissimi anni venne utilizzata durante le feste e i riti religiosi. Se si dava fuoco alla polvere nera ottenuta dal carbone, unita allo zolfo e ad altre sostanze, si ottenevano scoppi di luce e gran rumore. Si credeva che tutto ciò scacciasse gli spiriti maligni spaventati dal gran frastuono. Solo in seguito la polvere da sparo fu utilizzata per scopi bellici.

Punti chiave

• La famiglia

• La religione

• Le innovazioni

• Le abitudini di vita

Sottolinea nel testo le informazioni principali relative ai punti chiave.

1
2 Ricavo
3 Esponi collegando le conoscenze. Espongo La scrittura La carta La seta La polvere da sparo
informazioni
97 I Cinesi

Le civiltà dei fiumi d’Oriente

I sigilli servivano per identificare le merci comprate e vendute. Testimoniano che gli Indi si dedicavano al

Gli Indi si dedicavano all’

In particolare coltivavano il

La giada è una pietra dura dalla quale i Cinesi ottenevano preziosi manufatti.

I Cinesi si dedicavano all’ In particolare coltivavano il

I Cinesi si dedicavano all’

Vedo e ricordo facilmente 98
2 Osserva e completa. 1 Osserva e completa. La foto mostra Lothal, una città degli Indi. Era priva di mura perché La foto mostra la Grande Muraglia

Ricorda i punti chiave.

• Gli Indi erano agricoltori e commercianti.

I Cinesi si dedicavano all’agricoltura e all’artigianato

• Gli Indi erano una popolazione pacifica.

I Cinesi dovevano difendersi dalle

invasioni di altri popoli

• I Cinesi inventarono la carta, la stampa, la polvere da sparo

Life skills

Competenze non cognitive

Dopo aver completato gli esercizi, lavora con una compagna o un compagno. Uno/Una di voi immaginerà di essere un bambino o una bambina dell’antica civiltà dell’Indo o dell’antica Cina e racconterà la propria civiltà. Poi scambiatevi i ruoli.

Intelligenza visiva 99
Polvere da Primi fogli di Caratteri di mobili. La foto mostra l’Esercito di terracotta. Ci dimostra che 3 Queste immagini rappresentano invenzioni attribuite ai Cinesi. Osserva e completa.

Le civiltà dei fiumi d’Oriente

Quali civiltà fiorirono lungo i fiumi d’Oriente?

Nella valle del fiume Indo si stanziarono gli Indi; la civiltà cinese si sviluppò nei territori attraversati dai fiumi Giallo e Azzurro

Quali furono i fatti principali?

Entrambe le civiltà fondarono città-stato.

Gli Indi non si unirono in un unico stato, i Cinesi formarono un impero

Quali erano le principali risorse economiche?

Gli Indi coltivavano e lavoravano il cotone per produrre tessuti, mentre i Cinesi allevavano i bachi per produrre la seta. Sia gli Indi sia i Cinesi erano abili commercianti

Quali tecnologie e conoscenze svilupparono?

Gli Indi si dedicarono agli studi matematici; i Cinesi inventarono la carta, la polvere da sparo, e i caratteri mobili da stampa

Com’era la loro cultura?

Entrambe le popolazione conoscevano la scrittura.

In quali divinità credevano?

Gli Indi veneravano la Dea Madre, poi divennero induisti, venerando Brama, Visnu, Shiva. Un’altra religione fu il Buddismo.

I Cinesi non avevano una religione ufficiale.

Ripeto facilmente Sintesi 100

• Completa le mappe per ricordare e organizzare le conoscenze.

Gli Indi I Cinesi

si stanziarono lungo la valle del fiume

si stanziarono nei territori vicini al Fiume e al Fiume

I FATTI

• territorio diviso in 1

• territori furono invasi dagli 2

LA SOCIETÀ

venne divisa in caste con l’arrivo degli Arii

LE CONOSCENZE

• studi matematici: cifre e valore posizionale

• coltivazione, lavorazione, commercio del 3

I FATTI

• territorio organizzato in città-stato

• il potere passava di padre in (dinastie)

• dopo molti secoli si formò un impero che durò fino al 1912

LA SOCIETÀ

era basata sulla .

LE CONOSCENZE

• invenzione della 4 , della polvere da sparo, dei caratteri mobili da stampa

• allevamento dei 5 da seta, produzione e commercio della seta

1 Come sono chiamate le città che hanno un proprio governo e che mantengono la propria indipendenza?

2 Il popolo che introdusse il sistema delle caste.

3 Il filato che prende il nome da una pianta tessile.

4 Il Il supporto su cui ancora oggi scriviamo.

5 Gli insetti che producono la seta.

Espongo facilmente Mappa
101

Le civiltà DEI MARI

Mentre a Oriente le civiltà fluviali erano al massimo del loro sviluppo, a Occidente , lungo le coste del Mediterraneo, vivevano popoli più arretrati. Quando iniziarono i contatti con le popolazioni della Mesopotamia più progredite, anche i popoli costieri svilupparono le loro conoscenze. Non potendosi dedicare all’agricoltura, che era difficilmente praticabile, essi si rivolsero al mare e diedero origine a civiltà importantissime.

Ciò che già so

Metacognizione

Le civiltà che erano sorte lungo le rive dei grandi fiumi erano prevalentemente agricole.

Vedo e imparo

Classe capovolta

In questa immagine vedi una antica nave utilizzata per navigare sul mare. È più grande o più piccola di quelle utilizzate sui fiumi? Ti sembra più sicura?

Contenuti digitali dell’unità

Questo relitto di nave è stato rinvenuto con il suo carico. Per che cosa erano utilizzate le navi?

102
Prua di nave fenicia.

Queste sono antiche . Dimostrano che, a poco a poco, si abbandonò il baratto di merci.

I progressi in astronomia permisero di avere le stelle come punto di riferimento. Perciò fu possibile orientarsi anche di sul mare.

Ripetiamo insieme

• Sul mare furono utilizzate imbarcazioni di grandi dimensioni.

• Sulle barche potevano essere caricate molte merci.

• Si cominciarono a utilizzare le monete.

• Le stelle divennero un punto di riferimento per orientarsi anche di notte.

In questa carta geostorica vedi dove nacquero le civiltà dei mari. Il territorio di queste popolazioni si affaccia sul Mar . I Fenici e gli Ebrei abitavano un’unica terra, la Terra di Canaan.

Far riportare alla mente come i gruppi umani abbiano imparato a navigare i fiumi per spostarsi e trasportare le merci. Attraverso la metacognizione i bambini e le bambine possono poi comprendere quanto sia stato importante affrontare la navigazione dei mari per sviluppare gli scambi commerciali.

103
migrazioni confini territori

IL MAR MEDITERRANEO

Quando le popolazioni che abitavano lungo le coste del Mar Mediterraneo impararono a costruire navi più sicure e a orientarsi con l’aiuto delle stelle, il Mar Mediterraneo divenne la culla di importanti civiltà.

Il Mediterraneo è un mare chiuso, circondato da insenature e baie con acque tranquille. Nel Mediterraneo, inoltre, si trovano numerose isole dove è possibile approdare senza dover percorrere lunghe distanze.

I fiumi navigabili che in esso sfociano potevano essere risaliti e consentivano di raggiungere anche territori più interni dove fare provviste di cibo e di acqua dolce. Il clima lungo le coste era mite.

Nonostante queste condizioni ottimali, la vita lungo la costa per i primi popoli che vi si stanziarono non fu facile. Vi erano terre poco adatte all’agricoltura: le pianure erano piccole, i fiumi erano scarsi e la maggior parte aveva poca portata d’acqua. L’entroterra era attraversato da catene di monti che, pur non essendo di altezze elevate, erano difficili da attraversare.

Solo le tribù che si stanziarono nella Terra di Canaan, la sottile striscia tra l’Egitto e la Mesopotamia, trovarono un territorio favorevole all’insediamento.

Lo sviluppo della tecnica di costruzione di imbarcazioni e delle tecniche di navigazione consentì alle popolazioni costiere di uscire dall’isolamento, di superare le difficoltà e di affrontare la grande distesa d’acqua. Il Mediterraneo non divideva più i popoli, ma li avvicinava.

Punti chiave Ricavo informazioni

• Le caratteristiche del Mar Mediterraneo

1

2

• Caratteristiche del territorio

• Imbarcazioni e navigazione

Sottolinea nel testo le risposte.

• Com’è il Mar Mediterraneo?

• Com’è il clima lungo le coste?

• Quali caratteristiche hanno le terre che si affacciano sul Mar Mediterraneo?

• Quali tecniche svilupparono le popolazioni costiere?

Espongo

3

Esponi le tue conoscenze, seguendo questa traccia.

• Il Mar Mediterraneo è… Vicino alle coste ci sono…

• Lungo la costa il clima è… Però il terreno è…

• Le popolazioni costiere uscirono dall’isolamento quando…

104 Mare
Terre poco adatte all’agricoltura
navigazione
chiuso
La
Storia

Il villaggio

Nei villaggi che si affacciavano su luoghi riparati della costa le persone svolgevano lavori diversi.

Utilizzavano conoscenze che si erano tramandate nel corso dei secoli, come l’abilità di piantare pali nei bassi fondali come si faceva per la costruzione delle palafitte.

Dai popoli mesopotamici avevano imparato a impermeabilizzare gli scafi delle barche. Vi erano poi le consuete attività di allevamento, pesca e pastorizia.

105
Le civiltà dei mari

LA TECNOLOGIA NELLE IMBARCAZIONI

La nave commerciale

Fu possibile affrontare il mare aperto solo in seguito alle innovazioni tecnologiche nella costruzione delle navi commerciali e da guerra.

La nave commerciale serviva per il trasporto delle merci: era larga con le estremità ricurve; si muoveva prevalentemente sfruttando la forza del vento.

Il timone a poppa (la parte posteriore) consentiva di governare la nave e di mantenere la rotta.

Le fiancate erano alte per resistere alle onde e fare in modo che l'acqua non entrasse sul ponte. Erano dotate di parapetti per evitare che gli oggetti cadessero in mare.

La prua, la parte anteriore, era più alta per affrontare le onde.

Il ponte, la copertura, facilitava il carico delle merci e il movimento delle persone.

La stiva si trovava sotto il ponte. Conteneva e proteggeva le merci (anfore di vino e olio, tessuti, oggetti in vetro…) e ne agevolava il carico e lo scarico.

L’ancora teneva ferma la nave durante le soste.

106
Storia
La grande vela quadrata sfruttava la forza del vento.

La nave da guerra

Le navi da guerra erano più strette e lunghe di quelle da carico per potersi muovere con maggiore velocità. Avevano due vele: una più grande, retta da un albero centrale, e una più piccola, retta da un albero a prua; in questo modo era più facile sfruttare il favore del vento. In assenza di vento o durante le azioni di guerra, entravano in azione numerosi rematori. Sempre per agevolare le manovre vi erano due timoni

I rematori facevano procedere la nave in caso di mancanza di vento. Il suono di un flauto o di un tamburo dava il ritmo della vogata.

Due grandi occhi avevano il compito di proteggere la nave dalla sfortuna, incutere timore ai nemici e aiutare a “vedere la rotta”.

A prua era situato un rostro, cioè uno sperone, che serviva per colpire la nave nemica.

107
Le civiltà dei mari

IL COMMERCIO SUL MARE

La navigazione sul mare facilitò le relazioni tra i popoli: si incrementarono i commerci, ma cominciarono anche a circolare le persone, le idee e le conoscenze.

Alle spalle delle coste del Mediterraneo crescevano boschi che fornivano molto legname utile per la costruzione di imbarcazioni. Le barche che navigavano lungo i fiumi non erano adatte a solcare le acque del mare, molto più “mosse”. Per affrontare la navigazione in mare aperto occorreva un tipo diverso di imbarcazione: doveva essere più grande e sicura rispetto a quelle fluviali.

All’inizio le popolazioni costiere effettuavano spostamenti in mare solo lungo la costa. Poi cominciarono a raggiungere le isole che servivano da punto di passaggio nella direzione di terre più lontane.

Quando l’essere umano ebbe il coraggio di sfidare la paura e di andare verso l’ignoto, i popoli costieri vennero in contatto tra loro e il mare, da nemico, divenne una risorsa. L’incontro con popoli diversi favorì lo scambio di merci. I popoli del Mediterraneo vendevano lana e tessuti e i prodotti ottenuti dalla trasformazione di ciò che era possibile coltivare nei loro territori: vino, olio. In cambio ricevevano i cereali, base dell’alimentazione, coltivati nelle terre più fertili.

Anche l’artigianato ebbe un grande sviluppo perché divenne più raffinato e prezioso, testimoniando l’alto grado di civiltà raggiunto da questi popoli.

108 Affrontare il mare Il coraggio di lasciare la terraferma Il mare divenne una risorsa
Collana fenicia. Coppa d’oro fenicia. Avorio fenicio che raffigura una sfinge alata dal volto umano.
Storia Quaderno operativo, p. 56

Punti chiave

1

Conoscenze e innovazioni

Il bisogno di registrare le vendite portò a semplificare la scrittura per renderla comprensibile da un maggior numero di persone. Furono così introdotti segni che rappresentavano suoni invece di cose o idee. A ciascun suono emesso dalla voce fu attribuito un segno semplice adatto a tutte le lingue. Questi caratteri si potevano riprodurre e conoscere facilmente.

Le grandi quantità di merci da scambiare rendevano difficile il baratto. A ogni merce venne allora attribuito un valore che era pagato non più con altra merce, bensì con la moneta. Le monete, dischetti di metallo, recavano incise le immagini delle città da cui provenivano.

I mercanti non si azzardavano a compiere lunghi tragitti: avevano paura delle tempeste. Per questo cercavano punti di approdo per interrompere i viaggi troppo lunghi e per fare rifornimento di acqua e provviste. In questi scali sorsero dei mercati, perché l’arrivo di una nave era un’occasione per scambiare le mercanzie. Con il passare del tempo, alcune persone cominciarono a seguire i mercanti. Questi scali si popolarono e diventarono città che furono chiamate colonie. Erano territori che, almeno in parte, dipendevano dal popolo che le aveva fondate.

• La navigazione

• L’incremento del commercio

• La scrittura

• La monete

• Le colonie

Ricavo informazioni

2 Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Quale fu il vantaggio che portò la navigazione?

• Come cambiò il sistema di scrittura?

• Perché fu introdotta la moneta?

• Che cos’erano e come nacquero le colonie?

Espongo

3 Esponi le tue conoscenze collegando le parti che hai sottolineato.

Nuova scrittura Punti di approdo Moneta
109 Le civiltà dei mari
Iscrizione fenicia.

LE CIVILTà DELLA TERRA DI CANAAN

La Terra di Canaan, una sottile striscia di terra affacciata sul Mar Mediterraneo orientale, fu abitata da due popolazioni: i Fenici, che occuparono la parte più a nord, e gli Ebrei, che si stanziarono a sud, nella valle del fiume Giordano. I due popoli utilizzarono le risorse del territorio in modo molto diverso.

I Cananei La striscia di terra che si trova tra l’Egitto e la Mesopotamia era chiamata Terra di Canaan dal nome dei suoi più antichi abitanti: i Cananei. Quando l’attività principale era l’agricoltura, questa terra era veramente poco ambita perché non offriva sufficienti risorse alimentari. Per questo nell’antichità si erano insediate solo tribù dedite alla pastorizia. Cominciò ad acquisire importanza quando si incrementarono i commerci.

La Terra di Canaan, infatti, divenne il passaggio delle carovane di mercanti che provenivano dalla Mesopotamia, dalla Cina e dalla valle dell’Indo. Le coste ricche di insenature e baie erano un ottimo riparo per le navi e i boschi delle alture offrivano legname per la costruzione di imbarcazioni. Quando si perfezionarono le tecniche di navigazione queste terre cominciarono a suscitare interesse: divennero il punto di partenza verso nuove località.

110 Flip Poster, p. 4
Storia
Una
terra di passaggio
migrazioni confini territori

Attività nella Terra di Canaan Due

Per lo sviluppo di una civiltà occorrono terre fertili che consentano di produrre cibo in abbondanza e vie di comunicazione che permettano scambi commerciali e culturali. La Terra di Canaan non aveva estese pianure, ma si affacciava sul mare. Per questo le popolazioni si dedicarono a due attività: la pastorizia e il commercio dei prodotti dell’artigianato

In questa terra era netta la distinzione tra pastori e commercianti-navigatori e si svilupparono due diverse civiltà, quella dei Fenici e quella degli Ebrei.

I Fenici si dedicarono alla navigazione e per questo la loro più importante attività fu il commercio

Gli Ebrei, invece, non affrontarono mai le acque del Mar Mediterraneo e si dedicarono in prevalenza alla pastorizia.

Pendente in vetro.

Punti chiave

1

• Luogo di passaggio

• Le civiltà cananee

Espongo

Ricavo informazioni

2

Osserva la carta geostorica e sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda.

• Dove si trova la Terra di Canaan?

• Quando cominciò ad acquisire importanza?

• Da dove provenivano le carovane di mercanti che la attraversavano?

• Perché alcune popolazioni si insediarono lungo le coste?

• Quali furono i due popoli che si insediarono nella Terra di Canaan?

diverse civiltà
3 Esponi le tue conoscenze collegando le parti che hai sottolineato. 111
Le civiltà della Terra di Canaan
Gerico

I FENICI Il popolo della porpora

I Fenici erano il “popolo del mare” tanto temuto dalle popolazioni della Mesopotamia. Si insediarono nella Terra di Canaan e fondarono delle città-stato.

Fenici

Quando i Fenici approdarono in questa terra, si unirono alle popolazioni locali. Furono i Greci che diedero ai Fenici il nome di Phoinikes, che significa “popolo della porpora”.

Essendo abili nella navigazione, i Fenici si dedicarono ai commerci vendendo i loro prodotti a tutti i popoli che abitavano le terre che si affacciavano sul mare.

Città-stato

A seguito del loro insediamento, i Fenici fondarono lungo la costa città-stato indipendenti: Biblo, Sidone e Tiro furono le principali. A capo di ogni città vi era un re che governava con gli uomini più potenti: i mercanti e, soprattutto, gli armatori navali, cioè i proprietari delle imbarcazioni, che erano fondamentali per il commercio. Le città-stato non si unirono mai in un unico regno; si alleavano solo se minacciate da un pericolo veramente grave. I Fenici non avevano, dunque, un grande esercito capace di opporsi ai potenti regni dell’epoca. Per questo motivo la terra dei Fenici fu conquistata prima dagli Assiri e poi, definitivamente, dai Romani, quando questi distrussero la più importante colonia fenicia dell’epoca: Cartagine

112
1
1000 d.C. 2 000 d.C. 7000 a.C. 6000 a.C. 5000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C.
750 a.C. Invasione degli Assiri 000 a.C. Massimo splendore della civiltà fenicia 64 a.C. I Romani invadono le terre della Fenicia 2 000 a.C. Primi insediamenti dei popoli del mare 146 a.C. Caduta della città di Cartagine 1500 a.C. Nascita della civiltà fenicia Nascita di Cristo Resti di Biblo.
Storia
p. 57
Murice
Quaderno operativo,
migrazioni confini territori

Le colonie fenicie

Le attività

Le attività principali dei Fenici erano l’artigianato e il commercio. Per questo i mercanti si spinsero oltre la Terra di Canaan e fondarono città fenicie lungo le coste del Mediterraneo.

Navi

Sulle alture della Terra di Canaan cresceva il cedro, un albero che forniva un legno con cui i Fenici costruirono robuste navi. I marinai fenici furono in grado di navigare in mare aperto e di raggiungere anche terre lontane dalla costa.

Scali marittimi

Inizialmente i navigatori fenici percorsero le rotte lungo la costa fino a nord, verso la Grecia, poi si spinsero sempre più lontano. Quando si allontanarono verso ovest, dovettero affrontare viaggi più lunghi perché non potevano fermarsi nella terra degli Egizi, loro nemici, ma avevano bisogno di approdi sicuri dove fare rifornimento di acqua e cibo, depositare le merci, riparare le navi.

Punti chiave

1

• Le città-stato

• Le attività

• Le colonie

Espongo

Colonie fenicie

I navigatori fenici arrivarono così lungo le coste del nord d’Africa e in Sicilia, in Sardegna, in Corsica e in Spagna. Nei punti dove approdavano i mercanti, giungevano anche le popolazioni locali per acquistare e vendere i più svariati prodotti. Questi scali marittimi con il tempo divennero città, con fortificazioni, magazzini, cantieri per le navi e, naturalmente, case per gli abitanti. Erano le colonie, città indipendenti, ma che conservavano forti legami con la Fenicia.

Ricavo informazioni

Rispondi a voce.

2

• Dove si insediarono i Fenici?

• Da chi venne conquistato il territorio dei Fenici? Perché?

• Quali erano le attività principali?

• Dove fondarono le colonie?

3 Utilizzando le carte geostoriche e la linea del tempo, esponi le tue conoscenze.

I Fenici
113
Cedro del Libano.

I Fenici non solo navigarono lungo le coste del Mediterraneo, ma affronta rono anche rotte oceaniche per sviluppare i loro commerci.

Le navi salpavano dalle più importanti città fenicie come Sidone, Tiro, Biblo, e raggiungevano approdi lungo le coste del Mediterraneo.

Nei mercati di questi approdi, tra i Fenici e le popolazioni locali avvenivano gli scambi di prodotti.

Alcuni mercanti poi si stabilirono in questi luoghi, dando vita a delle vere e proprie colonie. Ogni colonia aveva il porto e abitazioni in cui si trasferirono famiglie fenicie che si unirono alla popolazione locale.

La spiaggia e il porto di queste nuove città erano in continuo fermento per l’andirivieni di navi e mercanti. Nelle colonie arrivavano anche mercanti del vicino Oriente, diventavano quindi luogo di scambi di merci e prodotti, ma anche di idee, conoscenze e cultura.

• I resti che vedi nell’immagine sono di Sidone, città della Fenicia

L’area del porto sorge in un’insenatura ben protetta naturalmente.

Si vedono le mura che furono costruite per proteggere la città.

114
115

LE CONOSCENZE E LA CULTURA

Prodotti preziosi

Tintura di porpora

Vetro

I mercanti fenici vendevano soprattutto prodotti dell’artigianato. Per registrare più facilmente questi scambi modificarono il sistema di scrittura

I prodotti eccellenti della Fenicia erano i tessuti colorati con la porpora e gli oggetti di vetro

Il color porpora è una particolare tonalità di rosso. I Fenici ottenevano questo colore da una sostanza estratta dai murici, molluschi che si trovavano al largo delle coste della Fenicia. Era un colorante naturale molto prezioso (occorrevano 10 000 murici per ottenere 100 grammi di tintura!) e fu fonte di grande ricchezza per i Fenici.

Il vetro è un materiale che si ottiene quando si fonde la silice, sostanza di cui è composta la sabbia. Questa tecnica per ottenere il vetro era già conosciuta in Mesopotamia e in Egitto. Furono però gli artigiani fenici a perfezionarla, perché la sabbia della costa della Fenicia era particolarmente adatta alla produzione del vetro.

Gli artigiani, per ottenere colorazioni diverse, aggiungevano alla lavorazione metalli differenti: rame per il blu intenso, ferro per il giallo o il verde.

116 Storia Quaderno operativo, pp. 58-60

La scrittura alfabetica

Le necessità pratiche del commercio richiedevano un sistema di scrittura semplice. I Fenici entravano in relazione con popoli che parlavano lingue diverse. La genialità dei Fenici fu quella di tradurre i suoni con cui erano formate le lingue in segni: idearono una scrittura universale, quella alfabetica (aleph e bet erano le prime due lettere fenicie). Individuarono 22 suoni e a ciascuno associarono un segno facile da riprodurre. La combinazione dei segni permetteva di scrivere un’infinita quantità di parole. La scrittura non era più patrimonio solo degli scribi: ora anche i mercanti potevano imparare a scrivere in breve tempo.

La religione

I Fenici erano politeisti. El , il creatore dell’Universo, e Astarte, dea dell’amore, erano le divinità principali, poi ve ne erano altre legate alla forza della natura. Le cerimonie religiose si svolgevano in un recinto sa cro all’aperto chiamato tofet

Punti chiave

1

• La porpora e il vetro

• La scrittura

• Le divinità

Ricavo informazioni

2 Utilizza le parole chiave per ricordare le informazioni principali.

3 Immagina di essere esperto/a nell’arte di tintura di tessuti o nella produzione del vetro o di essere un/una mercante. Parla della tua attività.

117
Espongo
I Fenici
Scrittura fenicia.

EBREI Il popolo monoteista

Gli Ebrei erano tribù di pastori che provenivano dalla città di Ur, in Mesopotamia. Gli Ebrei erano monoteisti. Lasciarono la Mesopotamia per raggiungere la Terra Promessa, il luogo dove stabilirsi indicato da Jahvè, il loro dio.

Dalla Mesopotamia La Terra di Canaan Migrazione in Egitto

Gli Ebrei erano pastori nomadi che si allontanarono dalla città di Ur, in Mesopotamia, per cercare una nuova terra dove stanziarsi. La loro migrazione durò moltissimi anni.

Quando giunsero nella Terra di Canaan, la identificarono come la “terra promessa” dal loro dio Jahvè e si stabilirono lungo le rive del fiume Giordano

Una terribile carestia che aveva colpito la loro terra costrinse le tribù a trasferirsi in Egitto. Gli Ebrei vissero in tranquillità per un periodo abbastanza lungo, ma poi il faraone li ridusse in schiavitù.

Ritorno nella Terra di Canaan Un regno

Mosè, un ebreo cresciuto alla corte del faraone, secondo il racconto della Bibbia, guidò la fuga dall’Egitto del suo popolo e lo riportò nella Terra di Canaan.

Quando raggiunsero la stabilità, le dodici tribù si unificarono e diedero origine a un regno, i cui re più importanti furono Saul , David e Salomone

GLI
400 a.C. 600 a.C. 200 a.C. 1800 a.C. 1600 a.C. 1400 a.C. 1200 a.C. 1000 a.C. 800 a.C. 1020 a.C.
1300 a.C.
dalla Palestina all’Egitto dall’Egitto alla Palestina dalla Mesopotamia alla Palestina confini territori Regno di Israele Le tribù migrano in Egitto 70 a.C. I Romani scacciano gli Ebrei dalla loro Terra
1200 a.C. Sotto la guida di Mosè le tribù tornano nella Terra di Canaan 587 a.C. Nabucodonosor deporta gli Ebrei a Babilonia Nascita
539 a.C. Ritorno nella Terra di Canaan di Cristo 118 Storia
1850 a.C. Abramo guida il suo popolo verso la Terra Promessa

Alla morte di Salomone, le tribù tornarono a scontrarsi tra loro. Furono assoggettate dagli Assiri prima e dai Babilonesi poi. Nabucodonosor fece un gran numero di prigionieri, portò moltissimi Ebrei a Babilonia e li rese schiavi.

Gli Ebrei, però, riuscirono ancora una volta a tornare nella Terra Promessa. Dopo e, non volendo subire il loro comando, molti lasciarono la Terra di Canaan finché un imperatore romano li costrinse a disperdersi in varie terre. Da quel momento non ebbero più un loro territorio per

Educazione Civica

Campo di concentramento di Auschwitz.

Giorno della Memoria

Nel secolo scorso, prima e durante la Seconda Guerra mondiale, 15 milioni di persone furono uccise nei campi di sterminio. Tra questi 6 milioni erano Ebrei.

è il termine ebraico con il quale si definisce questo tragico evento, che segnò la storia dell’umanità.

Il 27 Gennaio, data in cui l’esercito russo liberò il campo di sterminio di Auschwitz, si Giorno della Memoria

Nessuno deve dimenticare perché ciò che è successo non debba mai più ripetersi.

Punti chiave

1

• La Terra di Canaan

• La migrazione in Egitto

• Il regno

• Dopo re Salomone

Ricavo informazioni ed espongo

2 3

Osserva la carta geostorica e la linea del tempo: sintetizzano tutte le informazioni che hai letto nel testo. Utilizzale come traccia per esporre le tue conoscenze.

Gli Ebrei
Di nuovo schiavi e di nuovo in fuga
119

LA SOCIETà

In Mesopotamia gli Ebrei vivevano in villaggi popolati da diverse tribù di pastori nomadi. Questa struttura di società venne mantenuta a lungo.

Il popolo ebraico era diviso in dodici tribù, ognuna guidata da un patriarca

Il patriarca era l’anziano che aveva l’autorità religiosa e anche politica: amministrava la giustizia, stabiliva le regole.

Quando gli Ebrei giunsero nella Terra di Canaan, divennero stanziali. I villaggi divennero più grandi.

Le tende fatte con le pelli degli animali lasciarono il posto alle case in muratura. Alcuni centri divennero città protette da mura, come Gerusalemme.

A Gerusalemme venne costruito un tempio in cui era conservata l’arca dell’Alleanza. L’arca era una cassa di legno in cui erano custodite le Tavole della Legge, sulle quali erano incisi i principi fondamentali da rispettare.

Quando gli Ebrei divennero stanziali, assunse grande importanza il sommo sacerdote

La società degli Ebrei era basata sulla famiglia. Una famiglia era un piccolo clan, guidato dall’anziano. Le donne non avevano alcun potere e obbedivano al padre o al marito.

Attività

Gli Ebrei si dedicavano alla pastorizia, all’agricoltura (vigne e ulivi) e al commercio

120
Struttura sociale Villaggi e città Patriarca
Storia Quaderno operativo, pp. 61-62

Jahvè Regole

La religione

Gli Ebrei furono il primo popolo monoteista della storia: credevano cioè in un solo dio.

Il dio degli Ebrei, Jahvè, non era identificato con una forza della natura, non aveva forme umane e non poteva essere rappresentato in statue e dipinti. Jahvè era puro spirito: aveva creato ogni cosa e proteggeva il suo popolo prediletto, cioè il popolo ebraico.

Jahvè parlava con la voce dei patriarchi e dettava le norme che dovevano essere rispettate da tutti. Jahvè aveva stabilito che il sabato era il giorno del riposo per tutti, perché lo era stato per lui che, dopo aver creato l’universo, si era riposato.

A Mosè, che aveva guidato il “popolo eletto” fuori dall’Egitto, aveva consegnato le Tavole della Legge, sulle quali erano incisi i principi fondamentali che ogni Ebreo doveva rispettare: i Dieci Comandamenti

Nella Bibbia, il testo sacro degli Ebrei, sono narrate l’origine del mondo e la storia del popolo ebraico. Sono indicate le regole di comportamento e anche i cibi che possono essere mangiati.

Punti chiave

1

• Il patriarca

• Gerusalemme

• La società

• Le attività

• La religione

Ricavo informazioni

2

• Chi era il patriarca?

• Qual era l’edificio più importante di Gerusalemme?

• Com’era strutturata la società?

• Quale particolarità aveva la religione degli Ebrei?

Espongo

3 Utilizza le parole chiave per ricordare ed esporre le informazioni principali.

Bibbia
121 Gli Ebrei

La Terra di Canaan

Mindfulness

Un modo efficace per affrontare le difficoltà è imparare a lavorare insieme. Relazionarsi e confrontarsi tra pari aiuta a non sentirsi soli e ad acquisire sicurezza. Completa gli esercizi con una compagna o un compagno.

Le immagini mostrano come la tecnica di costruzione di grandi e la capacità di orientarsi con le stelle, anche di , favorì la sul mare. Questo sviluppò il Lo scambio di merci introdusse l’uso delle e di una più semplice.

La carta ti mostra che la Terra di Canaan era una terra di passaggio obbligato dei Qui si stanziarono due popolazioni: i e gli .

122
Vedo e ricordo facilmente
2 Osserva la carta geostorica e completa. 1 Osserva e completa.

Le immagini ci ricordano che i Fenici

• tingevano i tessuti con la ;

• producevano oggetti in ;

• utilizzavano il come via di commercio.

La è il libro sacro degli Ebrei. Gli Ebrei furono il primo popolo di religione .

Osserva di nuovo le immagini e leggi i punti chiave che ricordano.

• La capacità di navigare per mare favorì i commerci

• Nella Terra di Canaan si stanziarono due popoli

• Le attività dei Fenici

• Gli Ebrei furono il primo popolo monoteista

Sono riuscito/a a stare tranquillo/a…

molto abbastanza poco

Intelligenza visiva
123
Mindfulness
3 Osserva e completa. 4 Completa. Ancora fenicia.

Le civiltà della Terra di Canaan (Fenici ed Ebrei)

Dove si stanziarono i Fenici e gli Ebrei?

I Fenici ed Ebrei si stanziarono nel terriorio tra l’Egitto e la Mesopotamia, la Terra di Canaan, che si affaccia sul Mediterraneo.

Quali furono i fatti principali?

I Fenici erano navigatori. Fondarono colonie lungo le coste di tutto il Mar Mediterraneo.

Vennero infine sconfitti dai Romani.

Gli Ebrei erano pastori nomadi che provenivano dalla Mesopotamia. Migrarono in Egitto e poi tornarono nella Terra di Canaan. Le tribù si unificarono e fondarono un regno.

Il loro territorio venne poi occupato dai Romani.

Come era organizzata la società?

I Fenici erano organizzati in città-stato indipendenti, ognuna governata da un re. Inizialmente un patriarca guidava ogni tribù degli Ebrei, poi si ebbe un unico re per tutto il regno.

Quali tecnologie svilupparono?

I Fenici tingevano i tessuti con la porpora, estratta dai murici, lavoravano il vetro, inventarono la scrittura alfabetica.

In quali divinità credevano?

I Fenici erano politeisti. Gli Ebrei furono il primo popolo monoteista

Ripeto facilmente Sintesi
124

• Completa le mappe per ricordare e organizzare le conoscenze.

I Fenici Gli Ebrei

si stanziarono nella 1

I FATTI

• fondarono colonie lungo le coste del Mar

• furono sconfitti

dai 2

LE ATTIVITÀ

• tingevano i tessuti con la , un colorante estratto dai murici

• erano abili artigiani, lavoravano il 3

Inventarono la scrittura 4

I FATTI

• provenivano dalla Mesopotamia prima erano divisi in tribù, poi si unirono in un unico regno

• furono sconfitti dai

dai 2

LA RELIGIONE furono il primo popolo monoteista

1 La terra tra la Mesopotamia e l’Egitto.

2 Il popolo che sconfisse entrambe le popolazioni.

3 Il materiale estratto dalla silice.

4 La scrittura che riproduce i suoni delle consonanti.

125 Espongo facilmente Mappa

LE CIVILTà DEL MAR EGEO

Il Mar Egeo fu la culla di due importanti civiltà che utilizzarono le acque di questo mare come via di comunicazione per gli scambi commerciali: la civiltà dell’isola di Creta e la civiltà della penisola del Peloponneso.

Un mare protetto e sicuro

Il Peloponneso

Il Mar Egeo è un mare non molto grande. Bagna terre con coste frastagliate, ricche di insenature naturali che permettono l’approdo delle imbarcazioni. Nel Mar Egeo ci sono tante isole, ma Creta, più delle altre, ha una posizione geografica particolarmente favorevole perché è al centro del Mar Egeo e in passato incrociava le rotte delle imbarcazioni che volevano spingersi verso il Mediterraneo.

A nord di Creta si trova il Peloponneso, una penisola dalle coste molto frastagliate, con tanti golfi riparati dai monti. Anche lungo quelle coste si fermarono gruppi di persone che avevano affrontato il mare: gli Achei

Scena che raffigura un ragazzo mentre raccoglie lo zafferano.

126
Affresco con delfini, Palazzo di Cnosso.
Storia Flip Poster, p. 5
La “Signora minoica”, Palazzo di Cnosso. migrazioni confini territori

Mar Egeo, via di comunicazione

Lo sviluppo della tecnologia nella costruzione delle imbarcazioni e le conoscenze nelle tecniche di navigazione avevano aperto nuove strade per avvicinare le popolazioni e trasportare le merci.

Attività

L’economia delle terre che si affacciavano sul Mar Egeo si basava sulle risorse che venivano dal mare e sul commercio. Le persone che vivevano nella parte più interna del Peloponneso si dedicavano principalmente alla pastorizia

Lo scambio di prodotti con altre popolazioni portò nuove conoscenze nella lavorazione dei materiali. Per questo motivo si sviluppò anche l’artigianato e l’arte trovò forme di espressione molto raffinate.

Vaso minoico.

Punti chiave

1

• Le caratteristiche delle coste del Mar Egeo

• Creta e il Peloponneso

• Le attività

Ricavo informazioni

2

Espongo

3

Utilizza la sintesi per esporre.

Ricava informazioni dal testo e dalle immagini e completa la sintesi.

• Le coste lungo il Mar Egeo erano frastagliate e ricche

• Perciò vi giunsero

• Le popolazioni si stanziarono sull’isola di e nel .

• Sulla terraferma le attività erano .

• Ma l’attività più importante era il via mare.

Le civiltà dei mari
127
Quaderno operativo, p. 70
Affresco che raffigura un pescatore mentre mostra il risultato della sua pesca. Affresco del Palazzo di Cnosso.

I CRETESI

I Cretesi erano gli abitanti di Creta, un’isola del Mar Egeo. Il loro re più famoso è stato Minosse.

I primi insediamenti

Una posizione favorevole

I primi abitanti che giunsero sull’isola di Creta furono uomini coraggiosi che si spinsero a navigare in mare a bordo di semplici barche. Trovarono in quest’isola approdi dove fermarsi e condizioni adatte per insediarsi. Fondarono i primi villaggi e, quando la popolazione aumentò, i villaggi divennero città come Cnosso, Festo, Mallia Creta, con la sua posizione al centro del Mar Mediterraneo e con il suo clima mite, era un luogo ideale per gli insediamenti umani.

Il mare che la circondava era anche una barriera difensiva naturale.

128
2
1000 d.C. 2000 d.C. 7000 a.C. 6 000 a.C. 5 000 a.C. 4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 1 450
2
000 a.C. Massimo sviluppo della civiltà
a.C.
Gli Achei invadono Creta 500 a.C. Nascita delle prime città 2 800 a.C. Primi insediamenti Nascita di Cristo
Storia
Isola di Creta. migrazioni confini territori

Ogni città era indipendente e governata da un re, che era anche giudice, sommo sacerdote e capo delle attività commerciali. Era chiamato minos

Minosse fu il più importante re di Creta. Unificò tutta l’isola diventandone re. Da lui la civiltà sorta a Creta prese il nome di civiltà minoica.

I Cretesi si dedicarono al commercio marittimo

Per molti anni le loro navi solcarono le acque del mar Egeo. I commercianti cretesi espansero la loro influenza su tutta la parte orientale del Mediterraneo che cadde sotto la loro influenza.

La civiltà minoica, però, non durò a lungo. Il suo declino iniziò quando gli Achei, un popolo che proveniva dal Peloponneso, invasero l’isola e presero il sopravvento sui Cretesi. Un altro fattore importante del declino di questa civiltà fu l’esplosione di un vulcano nella vicina isola di Santorini che causò un terremoto e uno tsunami che distrussero la città di Creta. Anche la cenere caduta sull’isola creò difficoltà all’agricoltura e all’artigianato.

I Cretesi Minos Periodo di massimo sviluppo Declino 1 • I primi villaggi • Il re • La fine della civiltà minoica Punti chiave 2 • Perché la civiltà cretese è detta anche Minoica? • Quali furono le città principali?
Quale popolo prese il sopravvento sui Cretesi nel dominio del Mar Egeo? Ricavo informazioni
Utilizzando la linea del tempo racconta con le tue parole la storia della civiltà Minoica. 129
3 Espongo
Resti di Mallia. Rhyton (recipiente) a forma di testa di toro.

LE ATTIVITà

Gli abitanti delle città e dei villaggi cretesi godevano di un benessere maggiore rispetto a quelli delle altre civiltà a loro contemporanee.

Commercio I Cretesi scambiavano con i popoli che vivevano lungo le coste del Mediterraneo ceramiche e gioielli in avorio prodotti dagli artigiani.

Gli abitanti si dedicavano anche all’agricoltura, coltivando grano, viti e ulivi, all’allevamento di pecore, capre e bovini e alla pesca.

La vita quotidiana si svolgeva per la maggior parte all’aperto. I giovani delle classi più agiate si dedicavano allo sport: la corsa, il tiro con l’arco, il pugilato. Le donne erano molto rispettate e godevano di una certa libertà, condizioni veramente impensabili presso altre popolazioni. Si occupavano della casa, partecipavano alle manifestazioni sportive e alle cerimonie pubbliche.

130
Agricoltura e allevamento La vita quotidiana
Storia
Affresco che raffigura due atleti.

La cultura

Scrittura

Come tutte le popolazioni dedite al commercio, anche i Cretesi cercarono di semplificare il sistema di scrittura. Passarono da una scrittura geroglifica, formata da disegni, a una più semplice che però non è stata ancora del tutto decifrata.

Religione

I Cretesi erano politeisti. La divinità più importante era la Dea Madre, dea della terra, della fertilità e della maternità. Le altre divinità, prevalentemente femminili, avevano aspetto umano, sereno e pacifico. Non erano, infatti, divinità crudeli e vendicative. I Cretesi non costruivano templi per le loro divinità. Le cerimonie religiose e le feste si svolgevano nei cortili dei palazzi ed erano celebrate da sacerdotesse. A questi riti potevano partecipare gli abitanti della città.

La cerimonia più famosa era il Salto del toro, animale sacro, simbolo della potenza dell’isola e della fertilità.

I giovani atleti afferravano le corna del toro e facevano un salto mortale sulla schiena dell’animale.

Il disco di Festo è in terracotta. Riporta più di 100 “caratteri” diversi che si snodano a spirale.

Affresco che rappresenta il Salto del toro.

• Le attività

1

Punti chiave 2

• La scrittura

• La religione

Ricavo informazioni Espongo 3

• Quali erano le principali attività svolte a Creta?

• Qual era la condizione delle donne?

• Com’era la scrittura?

• Qual era la divinità più importante?

• Che cos’era il Salto del toro?

Completa a voce la sintesi per esporre le tue conoscenze.

I Cretesi si dedicavano a…

Grazie a queste attività e alla pace che regnava nell’isola, i Cretesi godevano di un tenore di vita…

La loro scrittura…

Erano politeisti. La divinità più… era… In suo onore i giovani atleti si esibivano nel…

131
Sarcofago di Agia Triada, Creta.

LE CITTà- PALAZZO

Le città cretesi non erano circondate da mura difensive. La sicurezza era garantita dalle numerose navi che controllavano il mare, che rappresentava una difesa naturale. In città come Cnosso e Festo sono stati ritrovati i resti di grandiosi palazzi. In essi risiedeva il re con la sua corte. Oltre alle abitazioni, nel palazzo si trovavano le botteghe artigiane e grandi aree dove si svolgevano le cerimonie religiose. Il palazzo più famoso è quello di Cnosso

Il grande cortile accoglieva le persone durante le feste e la cerimonia del Salto del toro

I palazzi erano dotati di impianti idraulici e fognature.

La sala del trono era il luogo in cui il minos riceveva gli ospiti e i sudditi. Il trono era in alabastro.

Ricavo informazioni ed espongo

2 3 Come una guida, utilizzando le didascalie e le immagini, spiega come era organizzata una città-palazzo.

Nel palazzo c’erano i laboratori degli artigiani e i magazzini.

132
Storia

IL MINOTAURO

Minosse, secondo il mito, era il padre del Minotauro, il mostro rinchiuso nel Labirinto.

Minosse chiese a Poseidone, dio del mare, di fargli un regalo che potesse incantare i Cretesi e farlo nominare re. Poseidone inviò un magnifico toro bianco. A Minosse, divenuto re, fu chiesto di sacrificare il bellissimo toro, ma egli non ebbe il coraggio e ne sacrificò un altro.

Poseidone, offeso, si vendicò facendo nascere da Minosse un mostro con il corpo di uomo e la testa di toro, che si cibava di carne umana: il Minotauro. Minosse chiese all’architetto Dedalo di costruire un intricato edificio nel quale rinchiuse e nascose il Minotauro. Per saziare la sua fame, ogni anno alcuni giovani delle popolazioni sottomesse dovevano essergli dati in pasto. Quando toccò alla città di Atene, il re inviò anche Teseo, suo figlio. Teseo, giunto a Creta, volle porre fine a quelle morti uccidendo il Minotauro, ma l’impresa era difficile perché occorreva poi trovare una via d’uscita dall’intricatissimo labirinto. Lo aiutò Arianna, la figlia di Minosse, che si era innamorata di Teseo. La giovane gli diede un gomitolo da srotolare man mano che si addentrava nel labirinto. Al ritorno, riavvolgendolo, avrebbe trovato l’uscita. Teseo uccise il mostro e riuscì a uscire dal labirinto.

La leggenda del Minotauro
133 Imparo dalle fonti Quaderno operativo, p. 71

GLI ACHEI

Gli Achei si stabilirono nella penisola del Peloponneso. Presso gli Achei la guerra aveva una grande importanza perché serviva per impadronirsi di nuove terre. Divennero perciò un popolo guerriero.

migrazioni confini territori

Le origini Le

Gli Achei erano tribù di pastori nomadi che dal Nord Europa migrarono verso sud alla ricerca di terre dal clima più mite. Giunsero sui monti della Grecia, nel Peloponneso

Qui fondarono città-stato fortificate. Ogni città era un piccolo regno indipendente, spesso in guerra con le altre città. Le città sorgevano sulle alture ed erano protette da grandi mura.

La più importante fu Micene e per questo gli Achei presero il nome di Micenei. Altre città furono Sparta, Argo, Tebe. A capo della città vi era un re guerriero che era anche sacerdote e giudice.

Affresco ritrovato nell’acropoli di Micene.

La necropoli (“città dei morti”) reale ospitava le tombe dei re.

134 1600
Nascita
400 a.C. 600 a.C. 200 a.C. 1800 a.C. 1600 a.C. 1400 a.C. 1200 a.C. 1 000 a.C. 800 a.C. 1450
1200
1100
città-stato
a.C. Gli Achei si insediano in Grecia di Cristo
a.C.
Gli Achei invadono Creta a.C. Guerra di Troia a.C. Declino della civiltà micenea
Storia

L’espansione e le guerre

Gli Achei divennero abili navigatori. Espansero la loro influenza nelle isole del Mar Egeo e sulle coste dell’Asia Minore.

Questa espansione causò numerose guerre e gli Achei diventarono un popolo di guerrieri.

Si scontrarono con i Cretesi, che dominavano il Mediterraneo. Li sostituirono nelle attività commerciali e contribuirono alla fine della civiltà cretese.

Il declino

Come per tutte le altre civiltà anche per gli Achei, dopo un periodo glorioso, iniziò il declino. Nel momento di maggiore debolezza, gli Achei furono attaccati dai Popoli del Mare e da un altro popolo nomade proveniente dal Nord: i Dori.

1

L’acropoli era la parte più alta e meglio difesa della città. Qui si trovavano il palazzo del re e i templi principali.

• Le città-stato degli Achei

• Gli Achei e i Cretesi

• I Dori

Ricavo informazioni

2

• Da dove provenivano e dove si stabilirono gli Achei?

• Com’era diviso il loro territorio?

• Perché la civiltà achea è detta anche micenea?

• Dove estero il loro dominio?

• Da chi furono sopraffatti?

Espongo

3 Esponi le tue conoscenze osservando la carta geostorica, la linea del tempo e le immagini.

All’esterno delle mura vi erano i campi coltivati e i pascoli

Gli Achei
Punti chiave
135
Spada micenea.

Micene era la città-stato più impor tante dell’Argolide, il territorio della penisola greca in cui sorgeva. Fu così importante che la civiltà che lì ebbe origine viene chiamata anche Micenea.

Molti miti narrano di Micene e delle sue mura.

Uno di questi racconta che le sue mura indistruttibili furono costruite dai Ciclopi, giganti fortissimi con un solo occhio al centro della fronte.

Micene, come tutte le città-stato, aveva una cinta di mura per la difesa. L’accesso alla città avveniva attraverso porte sorvegliate da guerrieri, che venivano chiuse durante le ore notturne. La più maestosa di queste porte era la Porta dei Leoni, che risale al 1300 a.C. Il suo nome è legato alle due leonesse raffigurate sulla lastra triangolare di pietra che sovrasta la porta stessa. Questa lastra è alta poco meno di 3 m. Le due leonesse, che erano rivolte verso chi entrava, sono simmetriche e poste ai lati di una colonna. Si pensa che questa colonna reggesse una statua.

136
• La Porta dei Leoni è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1999.
137

LA SOCIETà

Le attività svolte dagli Achei richiedevano una specializzazione. Perciò la società era divisa in classi sociali.

Gli Achei impararono dai Cretesi a lavorare la ceramica e i metalli, a navigare, a costruire le navi. Impararono anche la scrittura e la adattarono alla loro lingua; la loro era una scrittura sillabica.

La maggior parte degli abitanti delle città si dedicava all’artigianato, alla produzione di ceramiche, di tessuti, di gioielli e di oggetti di metallo. Quando i commercianti intrapresero la via del mare alla ricerca di nuovi mercati molti Achei si dedicarono alla costruzione di navi e altri divennero marinai. Soltanto agli aristocratici, cioè ai ricchi che aiutavano il re nel governo della città, era concesso di possedere terre e bestiame. Per loro lavoravano i contadini che potevano trattenere una piccola parte del raccolto per le loro necessità. I commercianti, gli artigiani e i contadini erano damoi, cioè uomini liberi

Gli aristocratici avevano un compito importante: dovevano essere sempre pronti a combattere e a guidare gli uomini delle loro città alla conquista di nuovi mercati. Le storie di molti re e principi achei sono narrate in forma di mito: si attribuivano loro genitori “divini” e si diceva che fossero protetti dalle varie divinità, per giustificare ai sudditi le continue guerre che intraprendevano.

Punti chiave

1

• La scrittura

• Le attività

• Le classi sociali

2

Ricavo informazioni 3

• Com’era la scrittura degli Achei?

• Quali attività svolgevano?

• Quali erano le classi sociali?

Espongo

Esponi le tue conoscenze seguendo questa traccia.

• Gli Achei impararono dai Cretesi a…

• Le attività principali erano…

• Gli aristocratici…

• I damoi erano…

138
Cretesi maestri degli Achei Artigiani, commercianti, contadini Principi guerrieri
Testa di leonessa in oro.
Storia Quaderno operativo, pp. 72-73
Gioielli in oro.

LA GUERRA DI TROIA

La guerra più famosa combattuta dagli Achei fu quella contro la città di Troia.

Gli Achei, divenuti esperti marinai e abili mercanti, dominavano il bacino del Mar Egeo, ma la città di Troia ostacolava l’espansione dei loro commerci verso Oriente perché controllava l’imbocco verso il Mar Nero. Le città achee si coalizzarono, sconfissero e alla fine distrussero la città di Troia. Di questa guerra fonti orali riportavano i racconti degli eroi. Il poeta greco Omero raccolse in un unico libro, l’Iliade, le gesta di questi eroi, Achille, Ulisse, Agamennone, e gli interventi degli dèi a favore dell’uno o dell’altro. In questo poema sono raccontati fatti veri e altri frutto della fantasia popolare o del poeta.

Paride, figlio di Priamo re di Troia, rapì Elena regina di Lacedomone, la futura Sparta. Il re Menelao, marito di Elena, chiese aiuto a suo fratello Agamennone, re di Micene. I re delle città-stato achee risposero alla richiesta di Menelao. Si misero sotto la guida di Agamennone. La flotta con i soldati achei salpò verso Troia. Iniziò l’assedio della città e la guerra che durò nove anni. Nel decimo anno Troia venne conquistata grazie all’astuzia di Ulisse, re di Itaca, che fece costruire un grande cavallo di legno nel cui ventre nascose i più valorosi soldati achei. Questi, entrati nella città, la incendiarono e la distrussero.

139 Imparo dalle fonti Quaderno operativo, p. 74

Le civiltà del Mar Egeo

1 Osserva la carta, cerchia il territorio e scrivi il nome delle due civiltà del Mar Egeo.

2 Quali erano le attività principali svolte sia dai Micenei sia dai Cretesi?

Le attività principali di entrambi i popoli erano , , ,

140 Vedo e ricordo facilmente

3 La città-palazzo di Cnosso era un grandissimo edificio privo di mura difensive. Micene sorgeva su una altura per controllare il territorio. Osserva e completa.

Questo ti fa capire che i Cretesi erano un popolo , mentre gli Achei erano un popolo .

Il Salto del toro si svolgeva nelle in onore della Dea Madre.

Ricorda i punti chiave.

• Le civiltà del Mar Egeo

• Le attività dei Micenei e degli Achei

• Le caratteristiche della civiltà cretese e della civiltà micenea

Life skills

Il cavallo di legno è lo stratagemma utilizzato da Ulisse per

Competenze non cognitive

Le immagini e le tracce ti hanno aiutato a ricordare e consolidare le conoscenze?

Se hai risposto sì, hai imparato a utilizzare tutti i dati a tua disposizione per risolvere problemi, non solo quelli di matematica.

Ti stai avviando verso l’acquisizione di un buon

METODO DI STUDIO

Intelligenza visiva
141

I Cretesi e gli Achei

Dove si stanziarono i Cretesi e gli Achei?

I Cretesi e gli Achei abitarono le terre nel Mar Egeo

I primi l’isola di Creta, i secondi i monti della Grecia, nel Peloponneso.

Quali furono i fatti principali della loro storia?

La civiltà cretese fu detta Minoica, da minos, il termine con cui si definivano i re. La civiltà cretese terminò per mano degli Achei.

La civiltà achea fu chiamata Micenea, da Micene, la loro città più importante. Invasero Creta, combatterono contro Troia, ma poi furono sottomessi da altre popolazioni.

Come era organizzata la società?

La società era divisa in classi sociali. Il capo di tutti era il re.

Quali erano le principali risorse economiche?

I Cretesi e gli Achei si dedicavano all’artigianato, al commercio e alla navigazione.

Per che cosa li ricordiamo?

Dei Cretesi ricordiamo l’enorme città palazzo di Cnosso, la cerimonia del Salto del toro, la leggenda del Minotauro Degli Achei ricordiamo le grandi città fortificate e la guerra di Troia.

In quali divinità credevano?

Credevano in molte divinità, erano politeisti

Sintesi Ripeto facilmente
142

• Completa le mappe per ricordare e organizzare le conoscenze.

I Cretesi (civiltà minoica)

Gli Achei (civiltà micenea)

si stanziarono sull’isola di

si stabilirono sui monti del

I FATTI le città-stato erano governate dal , poi furono conquistate dagli

LA SOCIETÀ

• era divisa in classi

• la classe sociale più importante era quella dei

di loro ricordiamo

il Palazzo di Cnosso

I FATTI

• erano organizzati in città-stato governate da un re

• sconfissero i

LA SOCIETÀ

• divisa in classi

• i damoi erano uomini (artigiani e commercianti)

di loro ricordiamo:

• le città fortificate

• la guerra di Troia

143 Espongo facilmente Mappa

Il mio percorso di Storia

Dove sono nate le prime civilta e i loro aspetti caratterizzanti

Le civilta dei fiumi

Le civilta dei mari

Ciò che già so

Metacognizione

• Studiando gli argomenti proposti nel testo Missione Compiuta! hai trovato alcune informazioni che già conoscevi?

• E come ti ha fatto sentire?

• Ti sono state utili?

Mindfulness

• Colora di verde il cerchietto dell’argomento che ti ha interessato di più.

• Colora di blu il cerchietto dell’argomento che ti ha interessato di meno.

• Pensi che ciò che hai appreso ti servirà in classe quinta?

144
OK!
Achei Cretesi Egizi Indi Cinesi Civiltà della Mesopotamia Tigri ed Eufrate Nilo Indo Fiume Giallo e Fiume Azzurro Terra di Canaan Mar Egeo Terra di Canaan

Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio

Coordinamento redazionale: Chiara Tricella

Redazione: Maria Chiara Basile, Chiara Tricella

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

Progetto grafico e impaginazione: Ilaria Raboni

Copertina: Ilaria Raboni

Illustrazioni: Mauro Sacco ed Elisa Vallarino

Cartografia: Studio Balbo-Gozzelino

Ricerca iconografica: Chiara Tricella

Referenze iconografiche: Alamy, Shutterstock, Archivio Spiga

Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division

Loreto – Trevi 23.83.135.0

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice.

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Storia

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Il mio percorso di Storia

1min
pages 146-147

Le civiltà del Mar Egeo

1min
pages 142-143

LA GUERRA DI TROIA

1min
page 141

LA SOCIETà

1min
page 140

GLI ACHEI

2min
pages 136-138

IL MINOTAURO

1min
page 135

LE CITTà- PALAZZO

1min
page 134

LE ATTIVITà

1min
pages 132-133

I CRETESI

1min
pages 130-131

LE CIVILTà DEL MAR EGEO

1min
pages 128-129

La Terra di Canaan

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pages 124-125

La religione

1min
page 123

LA SOCIETà

1min
pages 122-123

EBREI Il popolo monoteista

1min
pages 120-121

La scrittura alfabetica

1min
page 119

LE CONOSCENZE E LA CULTURA

1min
page 118

Le colonie fenicie

1min
pages 115-116

I FENICI Il popolo della porpora

1min
page 114

LE CIVILTà DELLA TERRA DI CANAAN

1min
pages 112-113

Conoscenze e innovazioni

1min
page 111

IL COMMERCIO SUL MARE

1min
pages 110-111

La nave da guerra

1min
page 109

LA TECNOLOGIA NELLE IMBARCAZIONI

1min
page 108

IL MAR MEDITERRANEO

1min
page 106

Le civiltà DEI MARI

1min
pages 104-105

Le civiltà dei fiumi d’Oriente

1min
pages 100-101

La cultura e le conoscenze

1min
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LA VITA QUOTIDIANA

1min
page 98

Le citta dell ’antica Cina

1min
pages 95-96

I CINESI Il popolo della seta

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La cultura e la religione

1min
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LA SOCIETà

1min
pages 92-93

Le citta dell ’ Indo

1min
page 91

Il popolo di commercianti

1min
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LE CIVILTà DEI FIUMI D ’ ORIENTE

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pages 88-89

Le civiltà dei fiumi

1min
pages 84-85

LE TOMBE DEI FARAONI

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pages 82-83

IL CULTO DEI MORTI

1min
pages 80-81

LA RELIGIONE

2min
pages 76-78

L A SCRITTURA

1min
page 75

L A FAMIGLIA

1min
page 74

Le attivita

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page 73

LA VITA DI TUTTI I GIORNI

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page 72

Regine e faraoni

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page 71

IL FARAONE

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page 70

I tre grandi periodi

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page 69

GLI EGIZI Il popolo dei faraoni

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page 68

LA VALLE DEL NILO

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pages 66-67

I popoli della Mesopotamia

1min
pages 64-65

LA BIBLIOTECA DI NINIVE

1min
page 61

’ARTE E LA CULTURA

1min
page 60

FORZA E STRATEGIA MILITARE

1min
pages 58-59

L

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page 57

GLI ASSIRI Il popolo dei guerrieri

1min
page 56

La tecnologia

1min
page 55

GLI ITTITI Il popolo del ferro

1min
page 54

LE CONOSCENZE E LA RELIGIONE

2min
pages 50-51

IL CODICE DI HAMMURABI

1min
page 49

LE LEGGI E LA SOCIETà

1min
page 48

Gli avvenimenti storici

1min
pages 45-46

I BABILONESI Il popolo delle prime leggi scritte

1min
pages 44-45

LO STENDARDO DI UR

1min
pages 40-41

La religione

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page 39

LE CONOSCENZE E L’ARTE

1min
page 38

LE INVENZIONI TECNOLOGICHE

1min
pages 36-37

Gli avvenimenti storici

1min
page 35

I SUMERI Il popolo inventore

1min
page 34

LA VITA DI TUTTI I GIORNI

2min
pages 32-33

Le citta

1min
page 31

LA MESOPOTAMIA

1min
page 30

IL FIUME : UNA RISORSA

1min
pages 28-29

Le civiltà DEI FIUMI

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pages 26-27

Le civiltà

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pages 24-25

Le civiltà

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pages 22-23

L’ORGANIZZAZIONE DELLA CITTà

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pages 20-21

CONOSCERE UNA CIVILTà

1min
pages 18-19

CHE COS ’ è UNA CIVILTà

1min
pages 16-17

LA NASCITA DELLA SCRITTURA

1min
pages 14-15

... DEL LUOGO

1min
page 13

LE CIVILTÀ

1min
pages 10-12

LA STORIA E L’EDUCAZIONE CIVICA

1min
pages 8-9

Storia

1min
pages 4-6
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