1 minute read

Gli avvenimenti storici

I Sumeri, quando giunsero nella Mesopotamia meridionale, non trovarono una terra disabitata. Grazie alle loro conoscenze, alla loro capacità di organizzare il lavoro nei campi e di governare le acque dei fiumi, portarono molte novità nel modo di vivere. La popolazione aumentò, grazie alla maggiore disponibilità di cibo, e questo portò alla costruzione delle città

Nelle città-stato ogni classe sociale aveva il suo compito e tutti rispondevano delle loro azioni al re, che era chiamato “grande uomo” ed “esecutore dei voleri divini” per indicare che le sue decisioni erano suggerite direttamente dalla divinità.

Le città, ciascuna governata da un re, erano indipendenti, ma unite dalla stessa lingua e dalla stessa cultura.

Le città sumere, con il passare del tempo e con l’aumento della popolazione, entrarono spesso in conflitto tra loro. Il punto di disaccordo era il diritto di sfruttamento del bene più prezioso: l’acqua del fiume.

La fine della potenza sumera si deve a un’altra popolazione che prese il sopravvento: i Babilonesi

Statua sumera.

La Stele degli avvoltoi ci fa conoscere la guerra tra due città-stato, Lagash e Umma. Gli avvoltoi che mangiano i nemici indicano la sconfitta di questi ultimi.

• Posizione geografica

• Il re

• Le guerre

• La fine della civiltà sumera

Ricavo informazioni ed espongo

Sottolinea nel testo, con i colori indicati, la risposta a ogni domanda. Poi collega le parti sottolineate per esporre in modo chiaro.

• Che cosa significa “Sumer”?

• Perché il re era chiamato “grande uomo”?

• Quali furono i motivi delle guerre tra le città-stato?

• Quale popolazione pose fine alla civiltà sumera?

This article is from: