STORIA • EO RAFIA 3
Eserciziario integrato Laboratori
Metodo di studio
Ripasso facile
Studio con la mappa
Educazione civica
Laura Stano
Il piacere di apprendere
ELi EDUCAZIONE CIVICA
Flavia Zampighi
Gruppo Editoriale
2 Imparo a studiare
IN VIAGGIO NELLA STORIA 5 Che cos’è la storia? 6 Le fonti storiche 7 Una squadra di esperti 8 L’ordine degli eventi… 9 …e la linea del tempo 10 Il passato racconta: i fossili 12 Al lavoro in un… 13 … sito archeologico 14 RIPASSO FACILE 16 studio con la mappa 17 le mie competenze LE ORIGINI DELLA VITA 20 La nascita dell’universo CLIL 21 Le tappe della storia della Terra 22 L’Era Arcaica 23 L’Era Primaria 24 L’Era Secondaria CLIL 26 I dominatori del pianeta Terra. 28 Dinosauri… 29 … sulla terraferma 30 Dinosauri… 31 … del cielo e del mare 32 L’estinzione dei dinosauri 34 RIPASSO FACILE 36 studio con la mappa 37 le mie competenze 38 L’Era Terziaria 39 I primati 40 Una straordinaria evoluzione 41 Gli ominidi 42 Gli Australopitechi 43 Due lontani antenati Focus 44 RIPASSO FACILE 46 studio con la mappa 47 le mie competenze IL PALEOLITICO 50 L’Era Quaternaria 51 L’evoluzione del genere umano 52 L’Homo habilis 53 Il Chopper Focus 54 L’Homo Ergaster e l’Homo Erectus 56 La conquista del fuoco 57 Le glaciazioni 58 L’uomo di Neanterthal 60 La preda… 61 … e i cacciatori 62 l’Homo sapiens 64 La vita quotidiana 68 L’arte: pittura… 69 … e scultura 70 La STORIA nel MO N DO due famose grotte 71 La musica 72 RIPASSO FACILE 76 studio con la mappa 78 le mie competenze IL NEOLITICO 82 Grandi cambiamenti 83 L’allevamento CLIL 84 L’agricoltura 85 Nuovi mezzi 86 I primi villaggi 88 Dall’argilla alla ceramica 89 La STORIA in ITAL IA 90 La divisione dei compiti 91 La tessitura 92 La scoperta dei metalli 94 Un uomo venuto dal ghiaccio Focus 95 I megaliti 96 Le prime città 97 Gli scambi 98 Le imbarcazioni 99 L’invenzione della scrittura 100 RIPASSO FACILE 102 studio con la mappa 103 le mie competenze
Contenuti digitali della disciplina
INDICE STORIA
Quest’anno comincerai l’avventura dello studio. Vedrai, sarà un’avventura che ti entusiasmerà!
Studiare, infatti, significa entrare in nuovi mondi meravigliosi e fare mille scoperte.
Per studiare però bisogna anche acquisire un metodo di studio efficace . Segui questi suggerimenti e tutto sarà facile!
Un metodo di studio efficace inizia in classe, durante la lezione.
• Ascolta l’insegnante.
• Chiedi spiegazioni se non capisci qualcosa.
• Partecipa e intervieni se hai altre informazioni sull’argomento.
Per consolidare quello che hai imparato con l’insegnante, dedica tempo allo studio individuale. Segui questi consigli.
• Leggi una prima volta in silenzio.
• Soffermati sulle parole difficili e controllane il significato nel box “ Le parole ”. Se ci sono altre parole che non conosci, chiedi aiuto a una persona adulta o all’insegnante.
• Osserva attentamente i disegni e le fotografie : spiegano e completano il testo.
• Quindi procedi a una seconda lettura e sottolinea le parole-chiave .
2
• Leggi e fermati alla fine di ogni capoverso (cioè quando c’è il punto e a capo).
Torna indietro, individua la parola-chiave e circondala. La parola-chiave è quella parola speciale che da sola riassume il significato di ciò che hai studiato.
• Tutte le volte che ti è possibile, individua una successione di informazioni e numerala .
• Evita di sottolineare troppo e non sottolineare sempre con lo stesso colore.
Anche lo studio a casa è importante. Per studiare devi prima di tutto scegliere un luogo tranquillo e silenzioso . Quindi spegni la TV e i videogiochi: studierai più in fretta, e poi potrai giocare!
Quando inizi a studiare, accertati di avere a disposizione almeno 20 minuti , altrimenti dovrai interrompere a metà e sarà più difficile imparare.
Quando sei pronto/a, procedi così:
• rileggi il testo da studiare e, se non l’hai fatto in classe, sottolinealo come ti abbiamo suggerito;
• quindi esegui tutte le attività richieste nella pagina.
• Ora inizia a ripetere quello che hai letto. Aiutati con le pagine di “ Ripasso facile ” e con le mappe che trovi alla fine di ogni capitolo del libro. Ripeti prima in modo silenzioso, poi a voce alta.
Alcuni studiosi affermano che la massima concentrazione si raggiunge tra i 20 e i 40 minuti dall’inizio dello studio. Perciò non è utile studiare per meno di 20 minuti, ma anche continuare oltre i 40 senza fare una pausa.
3
In viaggio nella STORIA
In questa unità :
• scopro che cos’è la Storia ;
• riconosco le fonti storiche ;
• imparo a misurare il tempo ;
• conosco lo storico e la storica e gli studiosi e le studiose che collaborano con loro.
4
CHE COS’È LA STORIA?
Ieri, oggi, domani... il tempo passa! Esistono perciò il passato (ciò che è già successo), il presente (ciò che sta succedendo) e il futuro (ciò che succederà). Con il passare del tempo persone, oggetti e ambienti cambiano: pensa a com’eri solo pochi anni fa!
Se il passato è vicino (da poche ore a pochi anni fa), bastano i ricordi e la memoria per sapere com’era e che cosa è accaduto; ma come fare per comprendere il passato più lontano, da molti anni a molti milioni di anni fa? Per questo ci viene in aiuto la Storia . La Storia , infatti, è la scienza che ricostruisce il passato e lo storico e la storica sono gli studiosi che raccolgono le informazioni sui cambiamenti e sui fatti accaduti.
le parole della STORIA
Storia deriva da un’antica parola greca, istoria , che significa ricerca e indagine.
Completa.
• La Storia è .
• Lo storico e la storica sono ..........................................
5 Io e la Storia
e imparo STUDIO
LE FONTI STORICHE
Per ricostruire il passato lo storico e la storica hanno bisogno di fonti , cioè di tracce e di testimonianze. Le fonti sono paragonabili agli indizi del detective: lo storico e la storica, analizzandole e confrontandole, come gli investigatori scientifici, riescono a capire come si viveva, che cosa è successo…
Le fonti possono essere di quattro tipi.
Fonti ORALI
Racconti, narrazioni, canti, interviste… riferite o raccontate da persone che hanno vissuto i fatti (in questo caso si chiamano anche testimonianze ).
Fonti SCRITTE o DOCUMENTI
Lettere, certificati, leggi, libri, giornali, diari, contratti, cronache… che l’uomo e la donna hanno scritto su pietra, argilla, legno, metallo, carta e altri materiali.
Fonti MATERIALI o REPERTI
Oggetti costruiti dall’uomo e dalla donna, come vasi, attrezzi, armi, gioielli…, ma anche edifici, come case, magazzini, chiese...
Sono fonti materiali anche i resti degli
Fonti VISIVE o ICONOGRAFICHE
Graffiti, disegni, dipinti, statue, fotografie, filmati... fatti dall’uomo e dalla donna.
Mi esercito pag. 182
STORIA
UNA SQUADRA DI ESPERTI
Nel loro lavoro, lo storico e la storica sono aiutati da altri studiosi. Conosciamoli insieme.
I GEOLOGI e le GEOLOGHE studiano
la Terra e le sue trasformazioni, gli strati di roccia e la composizione del suolo. Aiutano lo storico e la storica a datare i reperti.
Gli ARCHEOLOGI e le ARCHEOLOGHE
ricercano i reperti : resti di edifici, di oggetti e di esseri viventi; li studiano e li analizzano. Aiutano lo storico e la storica a ricavare informazioni dai reperti.
I PALEONTOLOGI e le PALEONTOLOGHE
ricercano e studiano i resti fossili di antichi organismi viventi. Aiutano lo storico e la storica a ricostruire il passato più lontano.
Gli ANTROPOLOGI e le ANTROPOLOGHE ricercano e studiano le abitudini, il modo di vivere dell’uomo e della donna . Aiutano lo storico e la storica a capire gli uomini e le donne del passato e le loro abitudini di vita.
7 In viaggio nella storia
L’ORDINE DEGLI EVENTI...
Per ricostruire il passato, lo storico e la storica devono capire quando sono avvenuti i fatti di cui si parla, quanto tempo sono durati , quali sono avvenuti prima , quali dopo e quali invece contemporaneamente .
Devono cioè ricostruire l’ordine cronologico degli eventi.
Per far ciò, occorre innanzitutto misurare la durata degli eventi. Ecco le principali unità di misura usate dagli storici:
1 anno 365 giorni
1 secolo 100 anni
1 millennio 1000 anni
1 Era milioni di anni
Per rappresentare l’ordine cronologico degli eventi, gli storici hanno immaginato una linea detta linea del tempo
Alcune linee rappresentano tempi brevi, per esempio la vita di un bambino o di una bambina; altre tempi molto più lunghi.
le parole della STORIA
L’aggettivo cronologico deriva dall’antico greco cronos , che significa tempo. L’ordine cronologico è perciò l’ordine di tempo in cui si sono svolti i fatti.
nasce Carlo
Carlo impara a camminare
Carlo frequenta la Scuola dell’Infanzia
Carlo frequenta la Scuola Primaria e imparo FACCIO
Collega gli avvenimenti più significativi della tua vita all’anno corrispondente della linea del tempo.
sono nato/a ho fatto i primi passi
sono andato/a alla Scuola dell’Infanzia
sono andato/a alla Scuola Primaria
2013 2017 2018 2020 2023 2015 2017 2019 2021 2023 2025 2027 2029 2031 2033
8 STORIA
E LA LINEA DEL TEMPO
Alcune linee del tempo, come quella della storia della Terra, hanno durate lunghissime. Per mettere in ordine gli anni sulla linea del tempo gli storici hanno dovuto scegliere un punto di riferimento: per il mondo occidentale è la nascita di Gesù Cristo .
Gli anni che precedono la nascita di Cristo si contano andando indietro (verso sinistra) e si indicano con la sigla a.C. , avanti Cristo , cioè prima della nascita di Cristo.
Gli anni che seguono la nascita di Cristo si contano andando avanti (verso destra) e sono indicati con la sigla d.C. , dopo Cristo , cioè dopo la nascita di Cristo.
Ogni civiltà ha il suo punto di riferimento. La civiltà occidentale ha scelto la nascita di Cristo.
Gli Ebrei misurano il tempo a partire dall’anno della creazione del mondo secondo la Bibbia. I Musulmani , invece, hanno come punto di riferimento la fuga da La Mecca del loro profeta, Maometto.
Completa la frase con le parole che trovi nel testo.
Gli storici e le storiche
usano la del per mettere in ordine
i fatti accaduti.
2000 1500 1000 500 nascita di Cristo 500 1000 1500 2000 a.C. d.C.
...
e imparo STUDIO
Fo c u s 9 In viaggio nella storia
IL PASSATO RACCONTA: I FOSSILI
Le informazioni sui primi esseri viventi ci arrivano grazie allo studio dei fossili. I fossili sono resti o tracce di organismi viventi conservati nel suolo o nelle rocce.
Esistono diversi tipi di fossili. Conosciamoli insieme.
1 Il corpo di un animale morto si adagia sul terreno e viene coperto da acqua, sabbia, argilla, terra, fango...
2 Con il passare del tempo le parti molli dell’animale si decompongono e scompaiono, lasciando solo lo scheletro, che assorbe per moltissimo tempo sali minerali e altre sostanze e diviene duro come una roccia: si pietrifica .
3 Dopo migliaia di anni il fossile pietrificato riaffiora in superficie in seguito a scavi o a movimenti della terra.
In Italia sono tantissimi i musei dove si possono osservare i fossili. Un esempio è il Museo di Storia Naturale di Firenze , che espone una delle più importanti e numerose (250 000 campioni) raccolte di fossili esistenti al mondo.
1 2 3 La STORIA in ITAL IA Contenuti 10 STORIA
Questa rana , rimasta intrappolata nella resina insieme a uno scarafaggio, appartiene a una specie estinta. Gli studiosi ci dicono che risale a circa 99 milioni di anni fa.
Impronte fossili
Animali, piante e uomini hanno lasciato le loro impronte nel fango. Con il passare del tempo il fango si è indurito e si è trasformato in roccia, conservando per sempre l’ impronta fossile .
e imparo STUDIO
Che cosa sono i fossili?
Sottolinea la risposta nel testo.
Chi ricerca e analizza i fossili?
La risposta è a pagina 7.
Prova a raccontare come si forma un fossile pietrificato guardando solo i disegni di pagina 10.
Fossili in ambra
Alcuni organismi vegetali e animali sono rimasti intrappolati nella resina degli alberi. Con il passare del tempo, la resina si è indurita e si è trasformata in ambra , una sostanza gialla simile al vetro. L’organismo rimasto imprigionato al suo interno si conserva integro. Questo processo si chiama fossilizzazione in ambra . Vi sono pezzi di ambra che contengono insetti vissuti milioni di anni fa, così perfettamente conservati da mostrare i minimi particolari (peli delle zampe, ali, antenne...).
La STORIA in ITAL IA
Questo moscerino, intrappolato nell’ambra e trovato vicino a Cortina d’Ampezzo , è datato 230 milioni di anni fa.
11 In viaggio nella storia Mi esercito pag. 183
AL LAVORO IN UN...
Le informazioni sulla storia dell’Uomo ci arrivano grazie allo studio delle tracce. Il luogo in cui si trovano le tracce si chiama sito archeologico .
La maggior parte delle tracce si trova nel sottosuolo , nelle rocce o sotto la superficie del mare: perché? Tutto ciò che in un dato momento si trova sul terreno (resti di animali morti, piante, oggetti usati dall’uomo e della donna...), esposto all’azione del vento, della pioggia, del calore del sole, con il passare del tempo viene sepolto dai detriti e dal fango.
Gli archeologi e le archeologhe:
1 scelgono il luogo in cui cercare
i reperti, quello dove viene realizzato il sito archeologico;
2 scavano il terreno del sito con estrema delicatezza, strato dopo strato;
3 estraggono i reperti;
4 li ripuliscono ;
5 classificano per tipo, forma e dimensioni il materiale trovato;
6 inviano ogni ritrovamento al museo perché sia studiato.
Osserva il disegno accanto e rispondi.
• Quali sono gli oggetti più antichi?
• Quali sono i più recenti?
• In quale strato trovi il cranio umano?
...............................................................................................
...............................................................................................
e
A B C D E F 12 STORIA
imparo STUDIO
... SITO ARCHEOLOGICO
Lentamente si formano strati diversi di materiali che si sovrappongono uno sull’altro.
Perciò in un sito archeologico gli strati più antichi sono quelli più in profondità , mentre quelli più recenti sono più vicini alla superficie.
OBIETTIVO
PARITÀ
In Italia il 70% degli archeologi è di genere femminile. Lo sapevi?
Fonte: CIA (Confederazione italiana archeologi)
5.
DI GENERE.
13 In viaggio nella storia
Le fonti storiche
Le fonti storiche sono le tracce e le testimonianze del passato studiate dallo storico e dalla storica.
Possono essere:
• orali racconti, narrazioni, canti…);
• scritte (o documenti) lettere, certificati, leggi, libri, giornali…;
• visive (o iconografiche) graffiti, disegni, dipinti, statue, fotografie, filmati…;
• materiali (o reperti) oggetti costruiti dall’uomo: vasi, attrezzi, armi, gioielli, edifici, chiese…
una squadra di esperti
Lo storico e la storica nel loro lavoro sono aiutati da altri esperti:
• gli archeologi e le archeologhe ricercano e studiano i reperti storici, come resti di edifici, di oggetti e di esseri viventi;
• i geologi e le geologhe studiano la Terra e la composizione del suolo e aiutano a datare i reperti;
• i paleontologi e le paleontologhe ricercano e studiano i resti fossili degli organismi viventi più antichi;
• gli antropologi e le antropologhe studiano il modo di vivere dell’uomo e aiutano a capire le abitudini di vita degli uomini e delle donne del passato.
Paleontologo
Geologo
Archeologa
Fonti materiali
Fonti orali
Fonti scritte
RIPASSO FACILE 14
Fonti visive Antropologa
L’ordine cronologico
Per ricostruire il passato, lo storico e la storica devono ricostruire l’ordine cronologico degli eventi. Devono cioè metterli in ordine di tempo e stabilire quando sono avvenuti, in che ordine (quale prima, quale dopo e quali contemporaneamente) e la loro durata.
La linea del tempo aiuta a rappresentare l’ordine cronologico degli eventi.
Le principali unità di misura usate dagli storici sono:
• l’anno 365 giorni
• il secolo 100 anni
• il millennio 1000 anni
• l’Era milioni di anni
I fossili
I fossili sono resti o tracce di organismi viventi antichissimi conservati nel suolo o nelle rocce.
Ci sono vari tipi di fossili:
• fossili pietrificati sono resti di organismi morti che sono stati coperti da sabbia, terra o fango. Con il tempo le parti molli scompaiono e resta solo lo scheletro, che si pietrifica, cioè diventa pietra;
• fossili in ambra sono organismi vegetali e animali rimasti intrappolati nella resina degli alberi. La resina, con il tempo, si trasforma in ambra, simile a una pietra gialla trasparente;
• impronte fossili sono impronte lasciate sul terreno da animali e piante (ma anche orme di altri esseri viventi). Con il passare del tempo, il terreno si indurisce e diventa roccia, ma conserva le impronte.
a.C. = avanti Cristo (gli anni prima della nascita di Gesù)
d.C. = dopo Cristo (gli anni dopo la nascita di Gesù)
Fossile nell’ambra
Fossile pietrificato
Impronte fossili
2000 1500 1000 500 nascita di Cristo 500 1000 1500 2000 a.C. d.C. RIPASSO FACILE 15
studio con la mappa
Percorri la mappa per ripassare ciò che hai imparato.
LA STORIA
è attraverso
è indagata dallo/dalla
la ricostruzione del passato
storico/a
con la collaborazione di
archeologo/a
le fonti
la linea del tempo
orali visive
scritte materiali
tra cui
i fossili
resti pietrificati di vegetali e/o animali
paleontologo/a
geologo/a
antropologo/a
16
1 Completa e rispondi segnando con una ✘.
• Che cosa studiano lo storico e la storica?
Le fonti. Le orme. Le rocce.
• Un reperto archeologico è un oggetto: antico. rotto. moderno.
• Milioni di anni fa i fossili erano organismi viventi? Sì. No.
2 Indica sulla linea del tempo con una linea viola il 750 a.C., con una blu il 1750 d.C. Poi rispondi.
2000 1500 1000 500 nascita di Cristo 500 1000 1500 2000
Quanti anni ci sono fra:
• il 500 a.C. e la nascita di Cristo?
• la nascita di Cristo e il 500 d.C.?
• il 500 a.C. e il 500 d.C.?
• il 750 a.C. e il 1750 d.C.?
3 Individua e cerchia le parole nascoste fra le lettere: troverai così il nome dei collaboratori dello storico e della storica.
4 Collega ogni immagine alla sua definizione.
Fossile pietrificato
Impronta fossile
Fossile in ambra
EODDGEOLOGARTB ARPABPALEONTOLOGA BTANTROPOLOGOGOQ
CBCARCHEOLOGOCATI
le mie competenze 17
Le origini della VITA
faccio ipotesi
L’Universo ha avuto origine in un tempo molto lontano.
Quando, secondo te?
Circa 14 milioni di anni fa.
2 milioni di anni fa.
18
In questa unità :
• scopro com’è nato l’Universo ;
• conosco le fasi della formazione della Terra ;
• seguo l’ evoluzione della vita sulla Terra.
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LA NASCITA DELL’UNIVERSO
Com’è nato l’Universo? Come sono nati il Sole, la Luna, la Terra? Gli scienziati e le scienziate, nel corso del tempo, hanno formulato diverse teorie sull’origine dell’Universo. La teoria oggi più accreditata è quella del Big Bang.
• Gli scienziati e le scienziate ipotizzano che da qualche parte, nel vuoto illimitato della materia, si annidasse una misteriosa e prodigiosa forza. Si pensa che l’Universo abbia avuto origine da questa forza, circa 14 miliardi di anni fa , in seguito a un’esplosione violenta e gigantesca, un grande scoppio: il Big Bang .
• Dopo l’esplosione, particelle di materia infuocata, soprattutto polveri e gas, si diffusero in ogni direzione insieme all’energia di luce e calore.
• Circa 5 miliardi di anni fa , una nube di questi gas e polveri incandescenti, cioè caldissimi, iniziò a ruotare su se stessa dando origine prima al Sole , al centro, e poi ai pianeti, intorno. Uno di questi pianeti era la Terra .
L’Uomo del passato non aveva le conoscenze scientifiche che ha l’Uomo di oggi. Perciò, per dare una risposta alle domande sull’origine dell’Universo e della vita, inventò storie fantastiche chiamate miti .
Fo c u s
scoppio CLIL 20 STORIA
Big Bang
grande
LE TAPPE DELLA STORIA DELLA TERRA
L’Universo, quindi, ha avuto origine circa 14 miliardi di anni fa e la Terra circa 5 miliardi di anni fa. Parliamo di un tempo così lontano che è difficile persino immaginarlo! Gli storici e le storiche, per facilitare lo studio, hanno suddiviso la storia della Terra in periodi molto lunghi, chiamati Ere. Ogni Era è composta da milioni di anni.
In origine sulla Terra c’era un unico grande continente, chiamato Pangea (un nome che deriva dal greco antico e significa “tutta terra”), circondato da un unico mare, detto Panthalassa (anche questo nome deriva dal greco antico e significa “tutto mare”). Nel corso di milioni di anni la Pangea si è divisa in tanti blocchi che si sono allontanati pian piano l’uno dall’altro formando i continenti .
4 miliardi e 500 milioni di anni fa 550 milioni di anni fa 230 milioni di anni fa 65 milioni di anni fa 2 milioni di anni fa oggi era arcaica era primaria era secondaria era terziaria era quaternaria
Fo c u s Indi a India Africa Eurasi a Americ a del Nor d Americ a del Su d Sud Antar tide Australi a Pangea Panthala s s a P a nthalassa 21 Le origini della vita
L’ERA ARCAICA
L’ Era Arcaica è quella più lontana nel tempo: iniziò quattro miliardi e mezzo di anni fa e durò più di 4 miliardi di anni. In questo tempo lunghissimo la Terra si trasformò in un luogo adatto a ospitare la vita .
All’inizio la Terra era una palla infuocata scossa da terremoti ed eruzioni vulcaniche
Molto lentamente, la parte più esterna della Terra si raffreddò e la lava
fuoriuscita
dai vulcani si indurì: si formò così la crosta terrestre
Dai vulcani erano usciti anche gas e vapore acqueo Essi diedero origine all ’atmosfera , cioè al “guscio” d’aria che circonda la Terra. L’aria in questo periodo era piena di gas nocivi.
Il vapore acqueo diede origine alle nuvole.
Dalle nuvole si originarono le piogge . Piovve per migliaia di anni. Si formarono così i mari . Nell’acqua, tre miliardi e mezzo di anni fa, nacque la vita
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22 STORIA
L’ERA PRIMARIA
Le prime forme di vita apparvero nell’Era Arcaica, ma fu nell’Era Primaria (da 550 a 230 milioni di anni fa circa) che esse iniziarono a svilupparsi e differenziarsi , diffondendosi nell’acqua, nel cielo e sulla terraferma.
All’inizio nell’acqua c’erano solo organismi unicellulari , cioè formati da una sola cellula . Dagli esseri unicellulari si svilupparono le alghe
Le alghe produssero ossigeno. Si svilupparono così le prime forme di vita animale : spugne, meduse, vermi acquatici… In un secondo tempo comparvero i primi esseri con lo scheletro : i pesci
Fuori dall’acqua apparvero le prime piante : muschi e felci. L’aria diventò ricca di ossigeno e comparvero i primi insetti , simili a libellule.
Dai pesci si svilupparono altri animali che iniziarono a vivere sulla terraferma per alcuni periodi, respirando l’ossigeno dell’aria. Erano gli anfibi
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23 Io e la storia
L’ERA SECONDARIA le parole della
L’ Era Secondaria , da 230 a 65 milioni di anni fa, è famosa per essere stata l’ era dei dinosauri . In questo periodo, le trasformazioni furono numerose e molto importanti.
L’Era Secondaria fu l’era della diffusione delle piante , che rivestirono la Terra di verde. Ai muschi e alle felci dell’Era Primaria si affiancarono grandi alberi, che formarono immense foreste: equiseti, aceri, sequoie e altre conifere. Infine comparvero l’erba e i fiori. Il mare continuò a popolarsi di esseri viventi sempre più evoluti, cioè sempre più complessi e sempre più adatti al loro ambiente: pesci con bocche dentate e corpo ricoperto di placche ossee (cioè dello stesso materiale delle ossa).
STORIA
Il termine dinosauro fu inventato nel 1842 dal paleontologo inglese Richard Owen. La parola è una combinazione dei termini greci antichi deinos : terribile e sauros : lucertola; significa perciò “terribile lucertola”.
24 STORIA
Contenuti digitali
Intanto, fuori dall’acqua, grazie alle piante l’aria si arricchì di ossigeno e anche gli animali poterono prosperare. Comparvero molti tipi di insetti e dagli anfibi si sviluppò un nuovo gruppo di animali: i rettili , tra cui i dinosauri . Gli anfibi potevano vivere solo in zone umide e vicino all’acqua, i rettili invece quasi ovunque. Sempre durante l’Era Secondaria, dai dinosauri si svilupparono i primi uccelli . Contemporaneamente, sul nostro pianeta apparvero animali di un nuovo tipo: piccoli, agili e capaci di partorire vivi i loro cuccioli. Erano i primi mammiferi .
e imparo STUDIO
Completa.
Nell’Era Secondaria:
• le piante ;
• dagli anfibi si sviluppano i ,
.....................................................................................
tra cui i .
Fossile di Archaeopteryx : è considerato il primo uccello; aveva il corpo ricoperto di piume e il becco provvisto di denti.
plants piante
fishes pesci
dinosaurs dinosauri
birds uccelli
Mi esercito pag. 184
CLIL 25 Io e la storia
I DOMINATORI DEL PIANETA TERRA
I dinosauri , “terribili lucertole”, sono i rettili che dominarono la Terra nell’Era Secondaria. Nessun uomo ha mai visto un dinosauro: conosciamo questi antichi animali grazie allo studio dei fossili .I dinosauri avevano dimensioni , forme e abitudini molto diverse .
I più piccoli avevano la stessa taglia di un gatto; i più grandi raggiungevano 30 metri di lunghezza, 12 metri di altezza e 80 tonnellate di peso (1 tonnellata = 1 000 chilogrammi). Alcuni erano molto veloci, altri lenti. Alcuni vivevano in gruppo, altri erano solitari. Alcuni erano quadrupedi, altri bipedi. Alcuni erano erbivori , altri carnivori. Come tutti i rettili, i dinosauri avevano polmoni per respirare l’aria, per riprodursi deponevano uova con un guscio duro e la temperatura del loro corpo dipendeva da quella dell’ambiente esterno. Il corpo dei dinosauri era ricoperto da squame o da placche ossee , ma anche da piume
La STORIA in ITAL IA
In Campania , vicino a Benevento, è stato trovato il fossile di un piccolo dinosauro, chiamato dai paleontologi
Scipionyx Samniticus , ma soprannominato Ciro . Ciro è in un eccezionale stato di conservazione: sono visibili tessuti molli e organi interni come l’intestino, con ancora all’interno tracce dell’ultimo pasto!
Fo c u s
La Paleoarte è una scienza nata dalla collaborazione tra arte e paleontologia.
I paleoartisti ci forniscono illustrazioni di creature estinte basate su informazioni date loro dagli scienziati.
le parole della
Alcuni scienziati/e ritengono che sia più corretto parlare di dinosauri vegetariani anzichè di dinosauri erbivori . Questo perchè l’erba, al tempo dei dinosauri, non era ancora presente sulla Terra.
26 STORIA
Uova fossili di dinosauro.
Il colore dei dinosauri
Negli ultimi anni l’immagine dei dinosauri che gli scienziati e le scienziate ci hanno fornito è molto cambiata.
Ciò è stato possibile grazie ai nuovi ritrovamenti di esemplari fossili e all’uso di strumentazioni sempre più precise. Per esempio, la colorazione dei dinosauri oggi non è più un mistero.
Esemplari come il Nodosauro di Suncor di recente e studiati con tecniche d’avanguardia, ci hanno rivelato la loro probabile colorazione.
Abbiamo capito anche che il colore della pelle aveva un ruolo fondamentale per le strategie di mimetizzazione . Inoltre gli scienziati e le scienziate ora hanno la certezza che l’Era Secondaria era popolata anche da rettili aggraziati, coperti di penne e piume dai colori a volte sgargianti.
Il Nodosauro di Suncor è un dinosauro ritrovato in Canada nel 2011. È uno dei fossili meglio conservati al mondo e presenta dettagli della pelle.
le parole della STORIA
La mimetizzazione è una difesa usata dagli animali per confondersi nell’habitat in cui vivono ed essere meno visibili. Consiste nell’avere colori simili a quelli dell’ambiente circostante.
La STORIA in ITAL IA
In Italia si sta ricostruendo il più grande fossile di triceratopo, il dinosauro erbivoro famoso per il grande collare osseo. I resti sono stati ritrovati in un ranch del Montana, negli Stati Uniti, e sono stati inviati a un’azienda italiana di Trieste. Il gigante preistorico è stato nominato “ Big John ”, perchè, il suo cranio è lungo 2,67 metri e, una volta rimesso in piedi, sarà lungo circa 8 metri.
27 Le origini della vita
DINOSAURI...
TRICERATOPO
La testa aveva un collare osseo e il cranio era sormontato da due corna. Un terzo corno era situato sopra le narici. La sua alimentazione era vegetariana.
Altezza fino a 3 metri, lunghezza fino a 9 metri, peso circa 10 tonnellate.
DIPLODOCO
Aveva denti a pettine per triturare rami e foglie, di cui si cibava. Collo e coda erano lunghissimi; il collo, tenuto in posizione quasi orizzontale, serviva per raggiungere le fronde degli alberi. Viveva in branchi.
Altezza fino a 12 metri, lunghezza fino a 28 metri, peso da 10 a 16 tonnellate.
STEGOSAURO
Aveva sul dorso e sulla coda placche ossee alte fino a 1 metro. Oltre che per difendersi dai predatori, venivano usate per regolare la temperatura del corpo.
Si cibava di vegetali.
Altezza fino a 4 metri, lunghezza fino a 9 metri, peso circa 2 tonnellate.
28 STORIA
... SULLA TERRAFERMA
TYRANNOSAURUS-REX
Era un ferocissimo predatore carnivoro, dotato di denti lunghi fino a 30 centimetri. Si spostava sulle zampe posteriori; quelle anteriori erano così corte che non arrivavano alla bocca. Bilanciava il peso della grande testa con la coda.
Altezza fino a 6 metri, lunghezza fino a 12 metri, peso fino a 7 tonnellate.
SPINOSAURO
Possedeva una “vela” sul dorso che serviva per regolare la temperatura corporea (immagazzinava o disperdeva il calore). La mascella era simile a quella dei coccodrilli attuali utile per la sua alimentazione carnivora.
Altezza fino a 6 metri, lunghezza fino a 15 metri, peso fino a 9 tonnellate.
VELOCIRAPTOR
Feroce predatore carnivoro, veloce e intelligente. Le zampe posteriori erano dotate di un micidiale artiglio uncinato.
Altezza fino a 1 metro, lunghezza fino a poco meno di 2 metri, peso fino a 10 chilogrammi.
29 Le origini della vita
DINOSAURI...
QUETZALCOATLO
Fu il più grande rettile volante vissuto sul pianeta. Le ali erano costituite da una membrana di pelle tesa fra gli arti anteriori e posteriori. Si cibava di resti di animali morti.
Apertura alare fino a 12 metri, peso fino a 80 chilogrammi.
Fu uno dei più grandi rettili marini
Si cibava di pesci e calamari.
Lunghezza fino a 14 metri, peso fino a 9 tonnellate.
30 STORIA
DEL CIELO E DEL MARE
PETEINOSAURO
Era il più piccolo dinosauro volante. Le ali erano costituite da una membrana di pelle tesa fra un dito allungato delle zampe anteriori e le zampe posteriori. Si cibava di insetti catturati in volo.
Apertura alare 60 centimetri, altezza 10 centimetri, peso 100 grammi.
ARCHAEOPTERYX
Piccolo dinosauro carnivoro, coperto di penne e di piume.
Lunghezza circa 50 centimetri, altezza fino a 25 centimetri, peso circa 500 grammi.
BESANOSAURO
Si cibava principalmente di calamari. È stato ritrovato in Italia a Besano, in Lombardia, località che gli ha dato il nome.
Lunghezza 6 metri, peso circa 1 tonnellata.
...
Mi esercito pag. 185 31 Io e la storia
L’ESTINZIONE DEI DINOSAURI
Circa 65 milioni di anni fa i dinosauri si estinsero. Gli esperti e le esperte hanno fatto diverse ipotesi sulle cause dell’ estinzione . Ecco le più accreditate.
1 È stato accertato che un enorme meteorite precipitò vicino alla penisola dello Yucatan, che fa ora parte del Messico, in America. Gli scienziati e le scienziate ritengono che la violenza dell’impatto fosse un miliardo di volte superiore a quella di una bomba atomica. La caduta del meteorite scavò un cratere con un diametro di 100 chilometri e provocò incendi, terremoti e frane.
L’effetto più devastante sarebbe però stato il lancio di rocce, detriti e polveri nell’atmosfera, che avrebbero oscurato completamente il Sole e creato sulla Terra un “inverno globale”. Il freddo intenso avrebbe causato la scomparsa di molte piante. Di conseguenza i dinosauri erbivori, che avevano bisogno di grandi quantità di cibo, morirono di fame, oltre che di freddo, e di lì a breve morirono per la mancanza di prede anche i dinosauri carnivori.
le parole della STORIA
L’ estinzione è la completa scomparsa di un determinato tipo di organismi viventi; nessun esemplare di quella specie sopravvive.
Un meteorite è un frammento di corpo celeste che dallo spazio precipita sulla Terra.
PENISOLA DELLO YUCATAN AFRICA EUROPA ASIA OCEANIA ANTARTIDE AMERICA
32 STORIA
2 Violentissimi terremoti ed eruzioni vulcaniche avrebbero sconvolto la Terra, riempiendo l’aria di vapori e gas velenosi: ciò avrebbe causato la morte di molti esseri viventi.
3 Un cambiamento del clima avrebbe causato un crollo della temperatura.
Il freddo avrebbe quindi ucciso tutti i dinosauri e la maggior parte dei rettili. La temperatura del loro corpo, infatti, dipendeva da quella dell’ambiente esterno.
Ciò che è sicuro è che sulla Terra i dinosauri scomparvero.
Poterono così diffondersi e svilupparsi i mammiferi , che erano riusciti a sopravvivere alle nuove condizioni ambientali.
Sottolinea le parole-chiave, cioè quelle che ti sembrano più importanti per ricordare e riassumere le informazioni.
In Storia è fondamentale capire il perché degli eventi, cioè quali sono le loro cause e quali effetti hanno provocato. Completa lo schema relativo alla prima ipotesi sull’estinzione dei dinosauri: la freccia indica un rapporto di causa-effetto.
caduta di un oscuramento del globale
estinzione dei
incendi, terremoti, detriti nell’atmosfera
morte dei dinosauri
morte dei dinosauri
scomparsa di molte piante
e imparo FACCIO
....................................... 33 Io e la storia
Il Big Bang
Secondo gli scienziati e le scienziate, l’Universo ha avuto origine da un’esplosione avvenuta circa 14 miliardi di anni fa: il Big Bang Dopo quest’esplosione si diffondono in ogni direzione particelle di materia, soprattutto polveri e gas, insieme a luce e calore.
Circa 5 miliardi di anni fa una nube di gas e polveri incandescenti dà origine al Sole e ai pianeti che vi ruotano intorno, tra i quali la Terra.
Gli storici e le storiche suddividono la storia della Terra in cinque Ere, periodi di tempo della durata di milioni di anni.
In questo periodo la Terra, che all’inizio era scossa da , si è trasformata pian piano, fino a ospitare le prime forme di vita.
La parte più esterna della Terra si raffredda e si forma la crosta terrestre.
I gas liberati dalle eruzioni vulcaniche formano l’atmosfera.
Le piogge danno origine ai mari; qui compaiono le prime forme di vita.
4 miliardi e 500 milioni di anni fa 550 milioni di anni fa 230 milioni di anni fa 65 milioni di anni fa 2 milioni di anni fa oggi era arcaica era primaria era secondaria era terziaria era quaternaria RIPASSO FACILE 34
L’Era Primaria
Nell’Era Primaria le forme di vita apparse sulla Terra si differenziano. Ecco le principali tappe del loro sviluppo:
L’Era Secondaria
Nel corso dell’Era Secondaria la Terra si copre di foreste formate da grandi alberi, di erba e fiori.
• Nei mari compaiono pesci con bocche dentate e ricoperti di placche ossee.
• Sulla terraferma appaiono molte specie di insetti e i rettili, tra cui i dinosauri. Dai dinosauri si sviluppano gli uccelli. Appaiono anche i mammiferi, animali che partoriscono vivi i loro cuccioli.
I dinosauri
I dinosauri sono i rettili che dominano la Terra nel corso dell’Era Secondaria. Noi li conosciamo grazie ai fossili. Tutti i dinosauri respirano l’aria con i polmoni, per riprodursi depongono uova con il guscio e la temperatura del loro corpo dipende da quella esterna.
Il loro corpo è ricoperto da squame, da placche ossee o da penne e piume.
I dinosauri si estinguono 65 milioni di anni fa per motivi non ancora del tutto chiariti dagli scienziati.
Fossile di Archaeopteryx, considerato il primo uccello
Uno scheletro di dinosauro
Uova fossili di dinosauro
Pesci
RIPASSO FACILE 35
Piante e insetti Anfibi Alghe
studio con la mappa
Completa la mappa. Scrivi al posto giusto i titoli: Era Secondaria • Era Arcaica • Era Primaria
LA STORIA DELLA TERRA
14 miliardi di anni fa: il Big Bang
5 miliardi di anni fa: Terra
Dal Big Bang
alla Terra
Il Big Bang ha dato origine all’Universo
Una nube di polveri e gas ha dato origine al Sole e alla Terra
da 4 miliardi e mezzo a 550 milioni di anni fa
La Terra si raffreddò: si formò la crosta terrestre
I vulcani eruttarono gas e vapore: si formarono l’atmosfera e le nuvole
Piove: si formarono i mari; nacque la vita (organismi unicellulari)
da 550 a 230 milioni di anni fa alghe, muschi, felci si svilupparono molte forme di vita come spugne, pesci, anfibi, insetti
da 230 a 65 milioni di anni fa
Le piante si diffusero: ci furono alberi, erba e fiori.
Gli animali si differenziarono sempre più: ci furono rettili (tra cui i dinosauri), uccelli, mammiferi.
La fine dell’Era coincise con l’estinzione dei dinosauri
...............................
36
1 Vero (V) oppure falso (F)? Segna con una ✘.
• I dinosauri dominarono la Terra nell’Era Secondaria. V F
• I dinosauri erano rettili. V F
• I dinosauri partorivano i loro piccoli vivi. V F
• In Italia non sono mai stati trovati fossili di dinosauro. V F
• Dinosauri e uomini vissero insieme sulla Terra. V F
• I dinosauri respiravano con i polmoni. V F
2 Leggi le definizioni e risolvi il cruciverba. Nella colonna evidenziata potrai leggere il nome del dinosauro rappresentato.
1 È considerato il più feroce tra i dinosauri.
2 Ha tre corni, di cui uno sul muso.
3 Il gruppo di animali che si diffonde dopo l’estinzione dei dinosauri.
4 Lo studioso delle rocce.
5 Precipitò vicino alla penisola dello Yucatan.
6 Li studia il paleontologo.
7 Detto di dinosauri che si nutrono solo di carne.
8 Le deponevano i dinosauri per riprodursi.
9 La parola dinosauro significa lucertola.
10 Studia e analizza i reperti.
4 5 6 7 8 9
le mie competenze 37
L’ERA TERZIARIA
L’ Era Terziaria , da 65 a 2 milioni di anni fa, fu l’era dei mammiferi .
I dinosauri carnivori erano feroci predatori dei mammiferi, perciò la loro scomparsa ne favorì la diffusione. Inoltre, i mammiferi avevano un grande vantaggio: la temperatura del loro corpo non dipendeva da quella dell’ambiente, ma rimaneva costante grazie al pelo che rivestiva la pelle.
I mammiferi, perciò, potevano vivere ovunque. Alcuni, infatti, vivevano nell’acqua e si cibavano di pesci, come il Pachiceto, antenato della balena; altri volavano nell’aria, come gli attuali pipistrelli. La maggioranza, però, era terrestre.
Nell’Era Terziaria comparvero molti mammiferi erbivori : i rinoceronti lanosi, i mammut, gli ippopotami e gli elefanti come il Moeritherium, piccolo come un maiale e con il naso corto e flessibile. C’erano anche i cavalli, ma più piccoli di quelli odierni e con quattro dita con cuscinetti al posto degli zoccoli. Non mancavano mammiferi carnivori , come i lupi, i cani, le tigri dai denti a sciabola e il Dinictis, antenato del gatto, con lunghi denti e zampe corte.
Nell’Era Terziaria comparvero le prime piante di cereali (simili all’orzo, al frumento e al riso di oggi) e i primi frutti.
Trova nel testo e ricopia qui i sinonimi di:
• cacciatori
• estinzione ..........................................................
e imparo
38 STORIA
STUDIO
I PRIMATI
Tra i mammiferi che comparvero nell’Era Terziaria vi furono i primati , diffusi soprattutto in Africa .
Si trattava di piccoli mammiferi erbivori che vivevano sugli alberi, spostandosi agilmente con le quattro lunghe zampe. Avevano una particolarità: le loro dita erano prensili , cioè il pollice era opposto alle altre dita; potevano perciò afferrare oggetti e aggrapparsi meglio ai rami. I primati dell’Era Terziaria sono gli antenati di molti animali moderni: i lemuri, i tarsi, le scimmie e... l’uomo e la donna!
Circa 14 milioni di anni fa , si diffusero primati di corporatura più grossa, dotati di un cervello più grande e di braccia più lunghe e robuste: si trattava delle scimmie antropomorfe , cioè “simili all’uomo e alla donna”.
Dalla loro evoluzione sono nati sia le grandi scimmie (orango, gorilla, scimpanzè), sia i primi antenati dell’uomo e della donna.
I primati, sia quelli moderni sia quelli preistorici, sono caratterizzati da arti prensili, con pollice opponibile, che si piega in modo da raggiungere le altre dita.
STUDIO
e imparo Le origini della vita
Sottolinea nel testo le caratteristiche dei primati. 39
UNA STRAORDINARIA EVOLUZIONE
Come hai studiato nella pagina precedente, circa 14 milioni di anni fa sulla Terra erano presenti le scimmie antropomorfe , cioè simili all’uomo e alla donna: lo straordinario cammino dell’essere umano era già iniziato! Ricostruire la nostra storia, tuttavia, è un’impresa molto difficile. Gli studiosi e le studiose formulano delle ipotesi sulla base dei ritrovamenti ma le scoperte, si susseguono e le teorie vengono continuamente aggiornate e riviste. Gli scienziati e le scienziate concordano sul fatto che l’ antenato più antico dell’uomo sia vissuto circa 5 milioni di anni fa in Africa, ma ci sono voluti tantissimi anni e molti passaggi evolutivi prima di poterlo definire “uomo”.
Per capire meglio, puoi paragonare l’evoluzione umana alla crescita di un cespuglio : da un unico tronco hanno origine tanti rami e rametti.
Alcuni di questi cessano la loro crescita; altri proseguono nello sviluppo.
Questo è ciò che è accaduto al genere umano: da un’origine comune si sono sviluppate diverse specie .
Alcune di esse si sono estinte, altre hanno proseguito nell’evoluzione fino a giungere all’uomo e alla donna di oggi.
40 STORIA
GLI OMINIDI
Circa 10 milioni di anni fa vi furono grandi movimenti nella crosta terrestre. A causa di questi movimenti in Africa si formò una profonda spaccatura, che diede origine a una lunga valle: la Rift Valley .
Il clima divenne più secco e caldo. Piano piano le foreste diminuirono e lasciarono il posto alla savana , una vasta distesa di erba con pochi alberi.
I nostri antenati hanno mosso i loro primi passi in questo ambiente, nella Rift Valley, circa 5 milioni di anni fa . Alcuni primati infatti abbandonarono la vita sugli alberi, scesero al suolo e, per avvistare predatori e fonti di cibo o acqua, cominciarono a camminare sulle zampe posteriori, mantenendo la posizione eretta per un tempo sempre più lungo: diventarono, cioè, bipedi
La posizione eretta aveva un altro pregio: gli arti anteriori, che non servivano più per muoversi, erano liberi!
EUROPA
AFRICA
Da molti anni l’insieme di tutti gli esseri umani e dei loro antenati viene indicato con la parola ominide . Negli ultimi tempi gli studiosi e le studiose hanno individuato straordinarie somiglianze soprattutto fra Homo e scimpanzé . Per questo motivo li hanno inseriti in un unico sottogruppo detto ominini
Grazie al pollice opponibile e alla nuova libertà, ora questi primati potevano raccogliere cibo, maneggiare pietre e bastoni, lanciare sassi… La posizione eretta e l’uso delle mani favorirono lo sviluppo del cervello , perché permisero loro di conoscere meglio l’ambiente in cui si muovevano e questo li stimolò a fare i primi ragionamenti.
Di conseguenza il loro cervello iniziò a crescere e la loro intelligenza cominciò gradatamente ad aumentare. Questi primi antenati dell’uomo e della donna sono chiamati ominidi , perché non sono ancora uomini o donne, ma ormai non sono neanche più scimmie.
Ri ft Va lley
Fo c u s
41 Le origini della vita
GLI AUSTRALOPITECHI
Alcuni resti di ominidi molto antichi sono stati rinvenuti nell’Africa del sud (che si trova nell’emisfero australe e per questo sono stati chiamati Australopitechi , cioè “scimmie del sud”).
Grazie ai ritrovamenti di alcuni fossili, sappiamo con certezza che questi primi ominidi erano alti circa 120-130 centimetri, pesavano dai 25 ai 30 chilogrammi ed erano bipedi . Il loro corpo era ricoperto di peli e le loro braccia erano più lunghe delle nostre, con le mani dotate di pollice opponibile.
Erano onnivori , cioè mangiavano di tutto: bacche, radici, frutti selvatici, insetti, piccoli animali.
Di giorno si spostavano in cerca di cibo; di notte probabilmente dormivano sugli alberi per difendersi dai predatori.
Vivevano in gruppo .
Avevano un cervello più piccolo del nostro, ma più sviluppato rispetto a quello delle scimmie antropomorfe.
Probabilmente gli Australopitechi, pur non possedendo una vera forma di linguaggio, usavano già dei versi per poter comunicare meglio fra di loro.
La STORIA nel MO N DO
A Laetoli , in Africa, i paleontologi e le paleontologhe hanno trovato una serie di orme fossili risalenti a circa 4 milioni di anni fa. Sono orme di piedi e dimostrano che chi le lasciò camminava in posizione eretta: erano ominidi!
Cranio di Australopiteco.
42 STORIA
Due lontani antenati Lucy
Lo scheletro fossile di ominide più famoso del mondo è quello di Lucy , trovato in Africa nel 1974. Lucy, com’è stata battezzata, era un Australopiteco di genere femminile e visse circa 3,4 milioni di anni fa. Esaminando il suo scheletro, i paleontologi e le paleontologhe hanno potuto ricostruire il suo aspetto e capire le sue abitudini. Era alta poco più di 1 metro, pesava circa 30 chili e aveva meno di 30 anni; era bipede, ma aveva dita adatte ad arrampicarsi sugli alberi, dove trovava riparo. Si cibava di frutta e bacche.
Nel 1992, sempre in Africa , sono stati trovati i resti fossili di un altro esemplare di ominide di genere femminile , ancora più antico di Lucy. Gli studiosi l’hanno chiamata Ardi . Lo scheletro, che conserva la maggior parte del cranio, delle mani, dei piedi, degli arti e del bacino, risale a circa 4,4 milioni di anni fa. Ardi era alta 120 centimetri circa, pesava una cinquantina di chili ed era onnivora.
o c
43 Mi esercito pag. 186
Ardi F
u s
L’Era Terziaria
Nell’Era Terziaria compaiono molte nuove specie di mammiferi, sia erbivori sia carnivori. La loro diffusione è favorita dalla scomparsa dei dinosauri.
I mammiferi hanno la pelle rivestita di pelo, quindi la temperatura del loro corpo non dipende dall’ambiente esterno, ma rimane costante.
I mammiferi perciò possono vivere ovunque. La maggioranza però è terrestre.
I primati
I primati sono un tipo di mammiferi comparsi nell’Era Terziaria e diffusi soprattutto in Africa. Sono piccoli erbivori che vivono sugli alberi. Hanno le dita prensili, con il pollice opposto alle altre dita, per aggrapparsi ai rami e afferrare oggetti.
In questo periodo compaiono anche le prime piante di cereali. PRIMATI SCIMMIE
Le scimmie antropomorfe (cioè “simili all’uomo e alla donna”) sono primati di corporatura più grande e robusta, apparsi circa 14 milioni di anni fa. Dalla loro evoluzione sono nati le grandi scimmie di oggi e gli antenati dell’uomo e della donna.
ANTROPOMORFE OMINIDI
Fossile di una pianta di cereali
RIPASSO FACILE 44
Dita prensili con pollice opponibile
gli ominidi
Circa 5 milioni di anni fa ci sono grandi movimenti nella crosta terrestre. In Africa si forma la Rift Valley, una lunga valle formata da una profonda spaccatura.
Il clima cambia. La temperatura aumenta e in Africa le foreste diminuiscono.
Al loro posto si forma la savana, una distesa di erba con pochi alberi.
Perciò alcuni primati abbandonano gli alberi e scendono al suolo.
Questo provoca alcuni cambiamenti:
• divengono bipedi, cioè cominciano a camminare sulle zampe posteriori;
• cominciano a usare gli arti anteriori non solo per raccogliere cibo;
• il loro cervello si sviluppa.
Questi primi antenati dell’uomo e della donna sono chiamati “ominidi”.
Ominidi molto antichi sono gli Australopitechi (“scimmie del sud”, perché i primi resti sono stati trovati nell’Africa del sud, che si trova nell’emisfero australe).
Gli Australopitechi sono onnivori, cioè magiano di tutto, e vivono in gruppo.
Dormono sugli alberi e di giorno si spostano in cerca di cibo.
Usano dei versi per comunicare tra loro.
Lucy, un Australopiteco di genere femminile vissuto circa 3,4 milioni di anni fa
Ri
AFRICA EUROPA
ft Va lley
Orme di Australopitechi
RIPASSO FACILE 45
studio con la mappa
Completa la mappa; poi usala per ripassare quello che hai imparato.
ERA TERZIARIA
Come erano?
Aspetto simile a una scimmia ..............................................................
i mammiferi
si diffusero tra cui
i primati, con due dita prensili gli OMINIDI (AUSTRALOPITECHI)
da 65 milioni a 2 milioni di anni fa Dove?
da cui derivarono
Che cosa mangiavano? ............................................................
Che cosa sapevano fare?
usare gli per raccogliere cibo, lanciare sassi…
46
cervello minuscolo / cervello abbastanza sviluppato foresta / savana Africa / Europa
coda / mani prensili altezza oltre i 2 metri / altezza circa 1 metro carnivori / onnivori
1 Scrivi i numeri da 1 a 9 in modo da ricostruire l’ordine cronologico, poi scrivi una didascalia per ogni immagine.
2 In ogni coppia cancella l’alternativa che NON si riferisce agli ominidi.
5 6
Nell’acqua nascono le prime forme di vita.
rettili / mammiferi Era Secondaria / Era Terziaria bipedi / quadrupedi
le mie competenze 47
il PALEOLITICO
faccio ipotesi
Nel Paleolitico l’uomo e la donna impararono a sfruttare l’ambiente a proprio vantaggio. Quale fu secondo te un’importante scoperta?
La scrittura. Il fuoco.
48
In questa unità :
• capisco perché la Preistoria è chiamata “ Età della Pietra ”;
• conosco le caratteristiche e il modo di vivere degli uomini e delle donne della Preistoria;
• imparo che l’Uomo di oggi è il risultato di un lungo processo di evoluzione .
49
L’ERA QUATERNARIA
Circa 2 milioni di anni fa ha inizio l’ Era Quaternaria , che dura ancora oggi.
La prima parte di questa era è chiamata Età della Pietra o Preistoria , cioè epoca “prima della Storia”. La Preistoria è il lunghissimo periodo che precede l’invenzione della scrittura. La Storia inizia con la comparsa delle prime forme di scrittura, circa 5 000 anni fa.
La Preistoria è stata a sua volta divisa in due parti: Paleolitico e Neolitico.
Paleolitico deriva da due antiche parole greche: paleo = antico e lithos = pietra; significa perciò Età della Pietra Antica . In questo periodo l’uomo e la donna scheggiano la pietra per farne strumenti di lavoro.
L’Era Quaternaria comprende tutta l’evoluzione dell’uomo e della donna, fino ad oggi.
Neolitico deriva da lithos e da neo = nuovo; significa dunque Età della Pietra Nuova . Nel Neolitico l’uomo e la donna imparano a levigare la pietra per farne strumenti di lavoro sempre più specifici.
2 milioni di anni fa 12000 anni fa 5000 anni fa oggi
e imparo STUDIO
Completa.
PALEOLITICO NEOLITICO
• La Preistoria è il periodo che .
• La Storia è
• Paleolitico vuol dire (scheggiata).
• Neolitico vuol dire (levigata).
PREISTORIA STORIA
50 STORIA
L’EVOLUZIONE DEL GENERE UMANO
Alla fine dell’Era Terziaria, la Terra è popolata da ominidi in lotta per la propria sopravvivenza.
Nel Paleolitico il genere umano si evolve: l’uomo e la donna si adattano all’ambiente e si diffondono su tutto il pianeta . Nelle prossime pagine conoscerai l’evoluzione dell’uomo
dall’Habilis al Sapiens, la specie a cui apparteniamo anche noi.
HOMO HABILIS HOMO ERECTUS/ HOMO ERGASTER
UOMO DI NEANDERTHAL HOMO SAPIENS
Le immagini dei volti dell’uomo e della donna della Preistoria sono frutto della collaborazione fra Scienza , Storia e Arte . I modelli in 3D dei volti dei nostri antenati sono stati infatti creati partendo dai resti scheletrici.
EURO PA AMERICA
ASIA AFRICA OCEANO
OCEANO PACIFICO OCEANO ATLANTICO OCEANO
OCEANI A
PACIFICO
INDIANO
Fo c u s 51 Il Paleolitico
L’HOMO HABILIS
L’Homo habilis vive in Africa circa 2 milioni di anni fa ed è probabilmente un discendente dell’Australopiteco. Viene considerato il primo rappresentante del genere Homo , a cui apparteniamo anche noi. (Gli scienziati e le scienziate con il termine Homo indicano sia i maschi che le femmine). La sua presenza sulla Terra segna l’inizio del Paleolitico , cioè l’era della pietra antica. È il primo essere vivente capace di inventare e fabbricare strumenti utili alla sua vita quotidiana: per questo motivo è considerato il primo uomo e chiamato habilis , “abile”, cioè capace di lavorare la pietra.
L’Homo habilis ha il viso meno allungato e il cervello più sviluppato dell’Australopiteco e cammina stabilmente sulle gambe. È onnivoro: si ciba di bacche, radici e frutti, ma anche di animali uccisi dai predatori (difficilmente da lui stesso). Vive in piccoli gruppi composti da poche famiglie, ed è nomade come l’Australopiteco: cioè non rimane sempre nello stesso luogo, ma si sposta di frequente per cercare il cibo. Dorme in caverne naturali su letti di foglie (giacigli) o, si suppone, in semplici capanne fatte di rami intrecciati.
Molto probabilmente l’Homo habilis comunica con gesti ma anche con suoni articolati (che però non erano ancora un vero linguaggio).
e imparo STUDIO
Sottolinea le informazioni con i colori indicati.
Quando vive
l’Homo habilis?
Dove dorme?
Che aspetto ha?
Come comunica?
Che cosa mangia?
Che cosa sa fare?
52 STORIA
Il Chopper
L’Homo habilis è il primo uomo che impara a scheggiare la pietra . Scheggia la selce , una pietra che si rompe facilmente, lavorandola da un lato per realizzare un semplice strumento di lavoro chiamato chopper . Il nome viene dall’inglese “to chop”, che vuol dire “spaccare”. Il chopper viene realizzato percuotendo un blocco di selce con una pietra arrotondata, così da creare un bordo tagliente su una delle facce della selce.
Il chopper viene usato semplicemente, tenendolo nel palmo della mano, e serve per:
• scavare nel terreno alla ricerca di tuberi e radici;
• rompere gusci;
• scuoiare gli animali;
• appuntire bastoni;
• come arma da caccia;
• tagliare le pelli;
• tagliare la carne.
Il chopper è il primo strumento creato dall’uomo. L’Homo habilis, pertanto, è il primo essere vivente che possiede di certo l’intelligenza perché è in grado di:
• fare una previsione (cioè immaginare);
• scegliere il materiale adatto alla realizzazione;
• mettere in pratica il suo progetto grazie alle capacità manuali che possiede.
Osserva bene queste immagini e segna con una ✘ il chopper.
o c u s 53
F
L’HOMO ERGASTER E L’HOMO ERECTUS
La maggioranza degli studiosi e delle studiose concordano nell’affermare che circa due milioni di anni fa in Africa sia presente una specie detta Homo ergaster (cioè fabbricatore) per la sua caratteristica di essere un fabbricatore di utensili.
L’Homo ergaster ha un cervello più sviluppato dell’Homo habilis ed è più alto e robusto di lui: può arrivare a un’altezza di 175 centrimetri! Inoltre il corpo non è ricoperto interamente di peli e questa caratteristica gli rende più facile la vita nella savana. È bipede e sicuramente è un grande camminatore . Forse a causa di cambiamenti del clima come la siccità, l’Homo ergaster è il primo uomo a spostarsi dall’Africa , raggiungendo Asia ed Europa dove si adatta a climi molto diversi.
Secondo alcuni studiosi e studiose, l’ Homo erectus è discendente dell’Homo ergaster che si è spostato in Asia e in Europa. Ergaster ed erectus sono nomadi e quindi alla continua ricerca di luoghi ricchi di cibo.
Vivono in piccoli gruppi nei quali le donne raccolgono frutti, bacche e radici mentre gli uomini si dedicano alla caccia. Vivendo in gruppo, sicuramente iniziano a comunicare con una prima forma di linguaggio , fatta si semplici suoni accompagnati da gesti.
Homo ergaster/erectus sanno scheggiare i ciottoli su entrambi i lati: la pietra così scheggiata sembra una mandorla, da cui il nome amigdala (che vuol dire mandorla in lingua latina).
L’amigdala, più appuntita e più tagliente del chopper, serve per raschiare la pelle, tagliare la carne, fare buche. Montata su bastoni di legno dà origine alle prime lance rudimentali.
Mi esercito pag. 187 54 STORIA
Sappiamo che l’Homo ergaster si spostò dall’Africa perché gli archeologi hanno trovato resti fossili in Europa (anche in Italia) e in Asia.
Sottolinea o evidenzia le informazioni con gli stessi colori di pagina 52.
Rispondi a voce.
• Qual è la caratteristica principale di Homo ergaster?
• Homo ergaster è bipede ed è un grande camminatore. Queste due caratteristiche che cosa gli consentono di fare?
AFRICA EUROPA ASIA
55 Il Paleolitico
e imparo STUDIO
LA CONQUISTA DEL FUOCO
Grazie al fuoco l’Homo può:
• scaldarsi ;
• illuminare le caverne ;
• tenere lontani i predatori ;
• cuocere il cibo
Educazione CIVICA
Il fatto di avere caverne illuminate e riscaldate favorisce la vita sociale di questi primi uomini e lo sviluppo del linguaggio . Le famiglie, infatti, si riuniscono intorno al fuoco per cucinare e per scaldarsi.
1 3 2 4
Contenuti digitali 56 STORIA
LE GLACIAZIONI
Nel corso del Paleolitico, sulla Terra si verificano delle glaciazioni , cioè lunghi periodi di clima freddo. Durante la glaciazione, i ghiacci dal Polo Nord si estendono fino a ricoprire tutto il Nord Europa e il clima diventa freddissimo in tutto il continente.
Al limite dei ghiacciai crescono muschi e foreste di conifere .
Qui vivono animali dalla folta pelliccia, come gli orsi delle caverne , i bisonti , i rinoceronti lanosi , le tigri dai denti a sciabola , i lupi e i mammut .
le parole
della STORIA
Le glaciazioni , cioè i “periodi del ghiaccio”, avvengono sulla Terra
IL RINOCERONTE LANOSO
Alto circa tre metri, aveva due strati di pelliccia: uno di peli corti e sottili, l’altro di peli lunghi e spessi. Aveva due corni che usava come arma.
LA TIGRE DAI DENTI A SCIABOLA
Aveva canini lunghi e ricurvi, che usava per azzannare le prede, ed era molto veloce grazie alle zampe muscolose. Cacciava anche in branco.
L’ORSO DELLE CAVERNE
Grande come un orso polare di oggi, viveva nelle caverne, si nutriva principalmente di vegetali e aveva artigli micidiali.
57 Il Paleolitico
L’UOMO DI NEANDERTHAL
Nell’ Europa gelida e inospitale delle glaciazioni, si adatta a vivere circa 200 000 anni fa una nuova specie umana:
è l’Uomo di Neanderthal, così chiamato perché i suoi primi resti fossili sono stati trovati nella valle di Neander, in Germania. Non è molto alto, ma assai forte , con un fisico muscoloso e ossa più robuste di quelle dell’uomo di oggi. Il naso è largo, per riscaldare l’aria gelida prima che entri nel corpo. Il cranio e il cervello sono più grandi rispetto a quelli degli antenati.
L’Uomo di Neanderthal è nomade e vive soprattutto di caccia : daini, caprioli, cinghiali, ma anche grandi prede, come i mammut.
Il clima freddo lo costringe a ripararsi in caverne dove il fuoco rimane acceso giorno e notte. Sa però allestire anche accampamenti con tende realizzate con ossa e pelli di mammut.
e imparo FACCIO
Collega le informazioni con frecce che significano “perciò”.
L’aria è fredda.
L’uomo di Neanderthal è nomade.
Ci sono poche piante commestibili. L’uomo di Neanderthal caccia per nutrirsi.
Il lavoro dello storico e della storica si basa su continue scoperte che devono essere sempre essere verificate con attenti studi e dimostrate con reperti che testimoniano la veridicità delle affermazioni. È il caso della recentissima scoperta di nuovi fossili di Neanderthal risalenti a 140 000 anni fa e ritrovati in Israele. Questo porterebbe a dire che i Neanderthal non sono originari solo del continente europeo, ma anche del Medio Oriente, allargando così la loro “culla” di evoluzione. La storia è in continua evoluzione.
Fo c u s 58 STORIA
L’Uomo di Neanderthal sa fabbricare molti utensili , non solo con la pietra , ma anche con l’ osso e il corno , e realizzare indumenti con la pelle degli animali uccisi. Inoltre si adorna con collane fatte di conchiglie e pezzetti di osso.
È il primo uomo a seppellire i morti . I corpi dei defunti sono deposti nella fossa ripiegati su un fianco, come se dormissero, con accanto gli oggetti che usavano in vita. Il fatto di seppellire i morti è molto importante, perché significa che l’Uomo di Neanderthal è capace di immaginare : si domanda che cosa ci sia dopo la morte e immagina un aldilà, un’altra vita dove i defunti potranno risvegliarsi e usare di nuovo i propri oggetti.
59 Il Paleolitico
LA PREDA...
Simile a un grande elefante, alto circa 3 metri e con un peso di 5 tonnellate, il mammut lanoso (oggi estinto) ha una pelliccia folta e ispida, formata da peli lunghi circa 50 centimetri. Sotto la pelle, molto spessa, c’è uno strato di grasso che serve per trattenere il calore del corpo. Le zanne del mammut sono lunghe e ricurve e l’animale le usa per scrollare la neve dalle piante di cui si ciba e per difendersi dai nemici.
La STORIA in ITAL IA
Nella Valle dell’Aniene, a Saccopastore, vicino a Roma, sono stati rinvenuti dei crani dell’Uomo di Neanderthal . Questi reperti costituiscono la più antica testimonianza della presenza di una comunità neanderthaliana in Italia.
Per l’Uomo di Neanderthal il mammut è un animale importante. Egli, infatti, ne utilizza tutte le parti:
• la carne per nutrirsi;
• la pelle come tappeto o copertura delle tende;
• i peli intrecciati e i tendini come funi;
• la pelliccia per i vestiti;
• le budella come recipienti per l’acqua;
• il grasso per impermeabilizzare i vestiti (cioè fare in modo che non si inzuppino d’acqua quando piove o nevica) e per alimentare il fuoco;
• le zanne e le ossa più grandi come pali per sostenere le tende;
• le ossa più piccole come materiale per costruire utensili.
Lyuba è un cucciolo di mammut che è rimasto conservato nel gelo della Siberia per più di 40 000 anni. È stato ritrovato nel 2007 da un cacciatore che l’ha chiamato come sua moglie. Lo stato di conservazione di Lyuba è eccezionale: la pelle, gli occhi, la proboscide sono intatti e nello stomaco vi sono ancora tracce di latte materno. Lyuba aveva circa un mese quando morì.
Fo c u s
60 STORIA
E I CACCIATORI
L’Uomo di Neanderthal caccia il mammut in gruppo . Non può affrontarlo direttamente, perché l’animale è troppo forte, perciò utilizza diverse tecniche:
• prima spinge il mammut verso un dirupo ; poi, quando è caduto e ferito, lo accerchia e lo colpisce con asce e fasce formate da un bastone in legno su cui veniva fissata una punta di pietra scheggiata;
• realizza una trappola scavando una profonda buca e ricoprendola di frasche, vi spinge l’animale e poi lo colpisce.
e imparo FACCIO
Collega le diverse parti del mammut a ciò che rappresentano per l’Uomo di Neanderthal.
budella carne ossa grasso
cibo
materiale da costruzione
riparo dal freddo e dall’acqua
recipiente
combustibile
pelle pelliccia tendini zanne
...
61 Il Paleolitico
L’HOMO SAPIENS
Nell’ultima parte del periodo Paleolitico, circa 150 000 anni fa, oltre all’Uomo di Neanderthal sulla Terra vive l’ Homo sapiens , cioè “sapiente, che sa”, detto così per la sua intelligenza.
Gli studiosi ormai concordano sul fatto che anche l’Homo sapiens abbia avuto origine in Africa , dove sono state rinvenute le tracce fossili più antiche. Dall’Africa probabilmente inizia a spostarsi verso l’Asia e l’Europa , dove sicuramente era già presente 50 000 anni fa.
L’Homo sapiens europeo è chiamato anche Uomo di Cro-Magnon , dalla località della Francia in cui sono stati ritrovati i primi resti. Per un certo periodo, l’Uomo di Neanderthal e l’Homo sapiens vivono sulla Terra contemporaneamente e di certo ci sono contatti tra di loro. Poi, per motivi ancora non chiari, circa 40 000 anni fa l’Uomo di Neanderthal si estingue e l’Homo sapiens rimane l’unico rappresentante del genere Homo . Noi tutti oggi apparteniamo alla sua specie: Homo sapiens.
62 STORIA
L’Homo sapiens è alto circa 160-180 centimetri. Il suo volto e il suo cranio sono del tutto simili ai nostri. Sa costruire utensili e oggetti molto complessi. Si dedica alla caccia , alla pesca , alla raccolta di vegetali: la sua alimentazione è molto più varia rispetto a quella dell’Uomo di Neanderthal. Abita in caverne ma, se non trova ripari naturali, realizza capanne o tende simili a quelle dei nativi d’America, fatte con pali e pelli. Vive in tribù formate da più clan e si esprime con un linguaggio più complesso di quello dell’Uomo di Neanderthal.
Con l’Homo sapiens compaiono le prime forme di arte: egli realizza sulle pareti delle grotte graffiti e pitture ; scolpisce statuette e inizia a modellare l’argilla dei fiumi. La sua intelligenza gli permette di adattarsi a tutti gli ambienti: per questo in breve tempo si diffonde su tutto il pianeta .
e imparo STUDIO
Rispondi sul quaderno.
• Qual è l’origine dell’Homo sapiens?
• Perché l’Uomo di Cro-Magnon si chiama così?
Sottolinea o evidenzia le informazioni con gli stessi colori di pagina 52.
le parole della STORIA
Clan : un gruppo di famiglie.
In Italia le grotte dei Balzi Rossi , in Liguria, sono un importante sito archeologico in cui sono stati trovati diversi reperti di epoca paleolitica, che testimoniano di antichissimi insediamenti di uomini della specie Homo sapiens in questa zona. In particolare sono state ritrovate diverse sepolture, svariate statuette e un’incisione rupestre che raffigura un cavallo.
Migrazioni
Europa A meric a Oceania Asia Afr ica
La STORIA in ITAL IA
dell’ Homo sapiens
63 Il Paleolitico
LA VITA QUOTIDIANA
Avere un rifugio
L’uomo e la donna del Paleolitico sono nomadi , cioè non vivono sempre nello stesso luogo, ma si muovono da un posto all’altro. Per procurarsi il cibo, infatti, sono costretti a seguire nei loro spostamenti gli animali che cacciano e a cercare bacche, frutti e radici dove ancora non sono stati raccolti. Nei loro spostamenti, cercano di preferenza rifugio in luoghi sicuri, riparati, vicini all’acqua (per bere), ricchi di vegetazione e frequentati da animali a cui possono dare la caccia.
Le loro abitazioni temporanee possono essere:
• una caverna o un riparo naturale;
• una capanna fatta di legno e ricoperta con frasche o pelli di animale;
• una tenda fatta con ossa e rivestita di pelli di animale.
Vero ( V ) oppure falso ( F )? Segna con una ✘
L’uomo e la donna del Paleolitico:
• sono cacciatori e raccoglitori. V F
• vivono di allevamento e di agricoltura. V F
• costruiscono case di pietra. V F
• sono nomadi. V F
Mi esercito pag. 190
.
imparo STUDIO
e
Contenuti digitali 64 STORIA
Caverna Capanna
Tenda
Costruire attrezzi
Per risolvere i loro problemi (cacciare, scavare, tagliare, difendersi, ripararsi dal freddo…) e soddisfare i loro bisogni (soprattutto cibo e riparo), l’uomo e la donna della preistoria costruiscono strumenti sempre più raffinati, utilizzando tutti i materiali che l’ambiente gli offre.
Perfezionano la lavorazione della pietra , soprattutto selce e ossidiana , con cui producono:
• asce • punteruoli • lance • coltelli • raschiatoi.
Lavorano le ossa e le corna degli animali e realizzano:
• aghi • arpioni • ami da pesca.
Con il legno degli alberi costruiscono:
• archi e frecce
le parole della
L’ ossidiana dura e tagliente che si forma dalla lava raffreddata dei vulcani.
e imparo FACCIO
L’Homo sapiens inventa il propulsore , uno strumento che lo aiuta a scagliare le lance con più forza e più lontano.
A quale bisogno e problema risponde ogni strumento? Fai alcune ipotesi.
Si tratta di un bastone, fatto di legno o di corno, con un’estremità a uncino in cui si inserisce la lancia. Arpione
Mi esercito pag. 191-192-193
Uso del propulsore
Punta di lancia
65 Il Paleolitico
Ascia
Confezionare abiti
Le donne del Paleolitico preparano semplici vestiti con le pelli degli animali cacciati dagli uomini.
1 Fissano la pelle a terra con dei paletti.
2 La puliscono con i raschiatoi per togliere il grasso e renderla più morbida.
3 Mettono la pelle ad asciugare al sole o vicino al fuoco.
4 Tagliano la pelle con selci affilate.
5 Forano con un punteruolo tutto il bordo della pelle.
6 Uniscono i lembi con l’ago di osso e usano come filo i tendini degli animali o delle striscioline di pelle.
Sottolinea in verde gli strumenti e in rosso i materiali utilizzati per confezionare gli indumenti.
Realizza un portaoggetti con le tecniche del Paleolitico. Prendi un pezzo di pelle, bucalo lungo il bordo con l’aiuto di un adulto (usa una fustellatrice), poi passa un nastro nei buchi.
4 3 1 2 5 6
Aghi in osso
66 STORIA
e imparo FACCIO
La forza del gruppo
Gli uomini e le donne della Preistoria capiscono presto che vivere insieme offre molti vantaggi : è più facile difendersi dai predatori, cacciare grosse prede, svolgere i lavori più faticosi…
All’inizio ogni famiglia vive da sola, ma dopo poco tempo si formano i clan . In seguito, più clan si riuniscono dando origine a una tribù . Nella tribù, tutti hanno gli stessi modi di vita, ma alcuni compiti sono divisi:
• gli uomini cacciano e fabbricano gli utensili;
• le donne allevano i figli, si dedicano alla raccolta di frutti e radici e lavorano le pelli.
Vivendo in gruppo, l’uomo e la donna della preistoria imparano a mettere in comune e a tramandare ai figli le proprie esperienze e abilità.
Inoltre, sviluppano un linguaggio sempre più articolato e complesso grazie al quale, non solo comunicano esperienze e informazioni, ma esprimono anche emozioni.
Educazione CIVICA
Gli uomini e le donne non vivono da soli, ma in comunità sociali piccole e grandi, come una scuola oppure uno Stato.
Per vivere insieme occorrono delle regole . Esse sono utili per rispettare le esigenze degli altri e perché gli altri rispettino le nostre. Proprio dalla necessità di garantire questo rispetto reciproco nascono i doveri e i diritti .
Completa la frase con le parole: clan • tribù • famiglie
Quali diritti e doveri hanno i membri della tua scuola? Rifletti insieme ai compagni e alle compagne e stendete un elenco.
Per esempio: avere cura degli arredi, non disturbare
Più
più
e imparo STUDIO 67 Il Paleolitico
formano un ;
formano una ..................................................... .
L’ARTE: PITTURA...
L’Homo sapiens esegue sulle pareti e sui soffitti delle caverne graffiti e pitture , dette rupestri perché tracciate sulla roccia (rupe).
• I graffiti sono realizzati “graffiando”, cioè incidendo le pareti con pietre appuntite .
• Le pitture rupestri , invece, sono tracciate con colori ottenuti da elementi naturali : terre di varie tinte (rosso, giallo, marrone), ceneri e carbone (grigio, nero), mescolati con acqua e grasso di animale. L’uomo e la donna per stendere il colore utilizzano le dita, tamponi di pelliccia, legnetti; oppure soffiano il colore con cannucce di osso.
L’Homo sapiens raffigura ciò che vede: soprattutto animali e scene di caccia . Gli studiosi e le studiose pensano che per gli uomini e le donne della Preistoria le immagini avessero anche un potere magico , cioè che servissero come portafortuna prima di una battuta di caccia o per ringraziare la natura dei doni ricevuti. In ogni caso, si tratta delle prime forme di espressione artistica .
Soffiando il colore con una cannuccia di osso, gli uomini e le donne della Preistoria ricavano l’impronta in negativo delle loro mani.
Fo c u s 68 STORIA
... E SCULTURA
L’Homo sapiens impara a scolpire e modellare diversi materiali: rocce tenere, argilla avorio , ossi . Realizza piccole statue (misurano in media 10-25 centimetri d’altezza), che raffigurano donne dalle forme rotonde e generose: le “ Veneri preistoriche ”. Secondo gli studiosi e le studiose, le Veneri rappresentano la fertilità della terra e delle donne .
Venere di Willendorf , ritrovata in Austria nel 1908 e conservata al Museo di Storia Naturale di Vienna. Ha circa 25 000 anni. Sulla sua superficie sono presenti tracce dell’ocra rossa (un tipo di terra) con cui era stata dipinta.
S T E A M
Realizzate una pittura del Paleolitico .
• raccogliete un po’ di foglie secche e di terre di colore diverso (in sostituzione potete usare diversi tipi di tè, per esempio il karcadè, e gessetti colorati);
• riducete tutto in polvere e impastate ogni polvere con il burro;
le parole della STORIA
La fertilità della terra è la capacità del terreno di dare frutti; quella della donna è la possibilità di avere figli.
e imparo STUDIO
Secondo te, anche le statuette delle Veneri potevano avere un potere magico per gli uomini e le donne della preistoria? Esprimi a voce la tua risposta.
• ottenete così i colori del Paleolitico ;
• disegnate su carta da pacco i vostri animali e colorateli usando le dita o una spugnetta.
Mettete tutti tutti gli animali vicini:
l’effetto sarà straordinario!
69 Il Paleolitico
DUE GROTTE FAMOSE
Le Grotte di Lascaux , in Francia , sono una vera galleria d’arte preistorica! Sulle loro pareti si contano oltre 600 pitture rupestri risalenti a quasi 20 000 anni fa . Il tema più comune sono gli animali , disegnati con grande ricchezza di particolari.
Le grotte vennero scoperte per caso nel 1940 da quattro ragazzi durante una gita. Nel 1946 furono aperte al pubblico, ma in seguito vennero chiuse, perché ci si accorse che il respiro dei visitatori danneggiava le pitture. Ora è possibile visitare Lascaux II, una ricostruzione fedele dell’originale, situata a poca distanza.
Fino a poco tempo fa gli studiosi pensavano che l’arte fosse nata in Europa. Oggi sappiamo che le pitture della Grotta delle mani di Maros, nell’isola di Sulawesi in Indonesia , hanno più o meno la stessa età delle più antiche pitture europee: circa 40 000 anni . La grotta fu scoperta negli anni ’50, ma le pitture non erano mai state datate con metodi scientifici e nessuno pensava che potessero essere così antiche. Rappresentano mani e animali e sono simili alle pitture europee, benché più semplici.
La STORIA nel MO N DO
70
LA MUSICA
L’Homo sapiens è immerso nei suoni della natura : il fruscio delle foglie, il sibilo del vento, il rombo del tuono, i versi degli animali... Essi suscitano in lui emozioni positive e negative: gioia, rassicurazione, paura, ansia. Gradatamente l’uomo impara a imitare e riprodurre i suoni usando pietre, legnetti, conchiglie, semi, ossa... Così può egli stesso esprimere e provocare emozioni . Nasce in questo modo la
Tronchi di alberi cavi, pietre e legnetti diventano i primi strumenti a percussione ; grandi conchiglie e ossa di animali forate sono i primi strumenti a fiato ; armi come l’arco i primi strumenti a corda .
Per esprimere le emozioni e i sentimenti si sono in seguito sviluppate nuove forme di espressione: il canto e la danza Già 35-40 000 anni fa, dunque, i nostri antenati non si accontentavano di mangiare, dormire e riprodursi: si stavano affacciando all’orizzonte della specie umana l’ arte e la cultura !
S T E A M
Realizzate alcuni strumenti musicali del Paleolitico . Ecco qualche suggerimento:
• cercate una grande conchiglia, bucatene
l’estremità e fatela suonare soffiandoci dentro;
• mettete tante piccole conchiglie in un vasetto con il coperchio e scuotetele;
più antico ritrovato finora
è un flauto .
Ricavato dall’osso dell’ala di un grifone, è lungo 22 cm e può suonare 5 note. È stato rinvenuto in una grotta di Hohle Fels, in Germania, e risale circa a 35 000 anni fa.
• battete due ciottoli insieme;
• prendete un arco e fate vibrare la corda.
Ora fate suonare gli strumenti tutti insieme: l’effetto sarà straordinario!
71 Il Paleolitico
Il cammino dell’uomo
Circa 2 milioni di anni fa ha inizio l’Era Quaternaria, che dura ancora oggi. La prima parte di quest’Era è l’Età della Pietra o Preistoria (cioè “prima della Storia”). Si tratta del periodo in cui non è ancora stata inventata la scrittura.
La Preistoria si divide in due parti:
• il Paleolitico, cioè “Età della Pietra Antica”;
• il Neolitico, cioè “Età della Pietra Nuova”.
In questo periodo si assiste alla straordinaria evoluzione dell’essere umano: dall’Homo habilis all’Homo sapiens.
L’Homo habilis
L’ Homo habilis è comparso in Africa circa 2 milioni di anni fa. Il suo cervello è più sviluppato di quello degli ominidi. Cammina sulle gambe (è bipede) ed è onnivoro: si ciba infatti sia di bacche, radici e frutti, sia di resti di animali cacciati dai predatori. Vive in gruppo ed è nomade, cioè si sposta in cerca di cibo.
Dorme nelle caverne o forse in ripari di rami. È considerato il primo uomo perché è stato il primo essere vivente capace di fabbricare degli strumenti. Infatti sa scheggiare la selce, un tipo di pietra, e così realizza i chopper, strumenti che usa per scavare nel terreno, scuoiare gli animali e tagliare il cibo.
Chopper
RIPASSO FACILE 72
Homo habilis
L’Homo ergaster e
l’Homo erectus
L’Homo ergaster compare in Africa circa 2 milioni di anni fa È un uomo fabbricatore di utensili. Ha il cranio più sviluppato dell’Homo habilis, ha il corpo con meno peli ed è bipede. Ergaster è il primo uomo a spostarsi dall’Africa e a raggiungere Asia ed Europa. Secondo alcuni studiosi e alcune studiose dall’Homo ergaster deriverebbe l’Homo erectus. Sicuramente ergaster ed erectus:
• sanno realizzare le amigdale, pietre scheggiate da entrambi i lati;
• vivono di caccia e di raccolta di bacche, frutti e radici;
• si riparano in caverne, ma sanno costruire anche capanne;
• vivono in piccoli gruppi;
• comunicano con una prima forma di linguaggio.
Il fuoco
Un’importante conquista dell’Homo di questo periodo è il fuoco. All’inizio impara solo a “catturarlo”, forse prendendo un tizzone da un incendio appiccato da un fulmine, e a conservarlo alimentandolo con erba secca e rami. Poi impara anche ad accenderlo in due modi:
• strofinando tra loro dei legnetti;
• battendo due pezzi di selce per produrre scintille. Con il fuoco l’Homo può illuminare, riscaldarsi, tenere lontani i predatori e cuocere il cibo
AFRICA
EUROPA ASIA
L’Homo ergaster si sposta fuori dall’Africa
Amigdala
1 3 4 2 RIPASSO FACILE 73
L’Homo cattura il fuoco (1) e lo conserva (2), poi impara ad accenderlo (3/4)
Le glaciazioni
La glaciazione è un lungo periodo di clima molto freddo. Durante il Paleolitico sulla Terra si verificarono diverse glaciazioni. In questo periodo tutto il Nord Europa si coprì di ghiacci Nelle zone non coperte dai ghiacci crebbero foreste di conifere dove vivevano animali con una folta pelliccia.
L’Uomo di Neanderthal
L’Uomo di Neanderthal abitò in Europa durante la glaciazione e si estinse circa 40 000 anni fa. Deve il suo nome al luogo dove furono trovati i primi resti: la valle di Neander, in Germania.
Le caratteristiche
È molto forte e muscoloso. Ha il naso largo per scaldare l’aria. Il suo cranio e il suo cervello sono più grandi di quelli degli antenati. Vive soprattutto di caccia
Si ripara nelle caverne e si riscalda con il fuoco, ma sa costruire anche tende con ossa e pelli di mammut. Fabbrica utensili sia di pietra, sia di osso o di corno. Realizza indumenti con le pelli degli animali e si adorna di collane di conchiglie e di osso. Si prende cura dei malati e seppellisce i morti. I defunti sono deposti in una fossa con alcuni oggetti.
L’Uomo di Neanderthal quindi si chiede che cosa c’è dopo la morte e immagina che i defunti possano risvegliarsi in un’altra vita.
RIPASSO FACILE 74
Uomo di Neanderthal
L’Homo sapiens
L’Homo sapiens vive in Africa già 150 000 anni fa. Viene chiamato sapiens (sapiente) per la sua intelligenza. Oggi tutti noi apparteniamo alla sua stessa specie. In breve tempo l’Homo sapiens si diffonde su tutto il pianeta. Compare in Europa circa 40 000 anni fa. Qui è stato chiamato Uomo di Cro-Magnon dal nome della località francese dove furono ritrovati per la prima volta i suoi resti.
Le caratteristiche
Il suo cranio e il suo volto sono simili ai nostri. Sa costruire utensili molto complessi, come l’arco e le frecce per cacciare, l’ago per cucire gli indumenti e l’arpione per pescare. Vive di caccia, di pesca, ma anche della raccolta dei vegetali. Abita nelle caverne, ma costruisce anche capanne e tende di pali e pelli. Vive in tribù formate da diversi clan (gruppi familiari) e usa un linguaggio più complesso di quello dell’Uomo di Neanderthal. Con l’Homo sapiens nasce l’arte: egli infatti realizza sulle pareti delle grotte graffiti e pitture rupestri, scolpisce statuette e modella l’argilla. Inoltre impara a imitare i suoni della natura con pietre, legnetti, conchiglie, semi, ossa…: nasce la musica. Il più antico strumento musicale ritrovato finora è il flauto.
e freccia
Migrazioni
Europa A meric a Oceania Asia Afr ica
dell’ Homo sapiens
Pitture rupestri
Le migrazioni dell’Homo sapiens
RIPASSO FACILE 75
studio con la mappa
Realizza una mappa per ogni specie umana della Preistoria.
• Ricerca le informazioni alle pagine precedenti.
• Per ogni informazione sottolinea alcune parole-chiave che ritieni importanti e che ti aiutano a ricordare.
Dove?
Quando?
Che cosa mangia? ..............................................................
Come vive?
Dove?
Come vive? ..............................................................
Che aspetto ha? ..............................................................
Che cosa sa fare?
Quando? ..............................................................
HOMO HABILIS HOMO ERGASTER ERECTUS
Che aspetto ha? ..............................................................
Che cosa mangia?
Che cosa sa fare? ..............................................................
76
studio con la mappa
Riporta le parole-chiave al posto giusto nella mappa. Usa ogni mappa per ripetere ciò che hai studiato. Infine, metti le mappe a confronto e ripercorri l’evoluzione umana. Quando?
Dove?
Come vive?
Che aspetto ha?
Che cosa mangia? ..............................................................
Dove?
Quando?
UOMO DI NEANDERTHAL HOMO SAPIENS
Che cosa sa fare? ..............................................................
Che cosa mangia?
Come vive?
Che aspetto ha? ..............................................................
Che cosa sa fare? ..............................................................
77
1 Completa la linea del tempo. Scrivi al posto giusto: Preistoria • Paleolitico • Neolitico .................................................................................. storia
2 milioni di anni fa 12000 anni fa 5000 anni fa oggi
2 Vero (V) oppure falso (F)? Segna con una ✘
• L’Homo habilis dipinge le pareti delle caverne.
• Sapiens e Neanderthal non si sono mai incontrati.
• L’Homo ergaster seppellisce i morti.
• Amigdala è una radice di cui si cibava Homo ergaster.
• Sapiens è la specie a cui noi apparteniamo.
• Glaciazione vuol dire “grande caldo”.
• L’Uomo di Neanderthal apparve in Africa.
• La tigre dai denti a sciabola si è estinta.
F
F
F
F
F
• Il fuoco è una conquista dell’Homo Sapiens. V F
3 Quali furono le conquiste dei primi uomini? Completa.
• L’Homo habilis fu il primo a .
• L’Homo ergaster fu il primo a .
• L’Uomo di Neanderthal fu il primo a ............................................................................................................. .
• L’Homo sapiens fu il primo a .
V
V
V
V
V
V F
V F
V F
le mie competenze 78
2 Lo è la selce.
3 Lo strumento musicale più antico, ritrovato in Germania.
4 Pietra vulcanica dura e tagliente come la selce.
5 Per pulirla si usa il raschiatoio.
6 Nome del mammut dal pelo lungo.
7 Attrezzo utile per scagliare più lontano la lancia.
8 La costruiscono gli uomini della Preistoria (Neanderthal e Sapiens) quando non trovano rifugi naturali.
9 I Sapiens li lanciano per pescare.
10 Quelle preistoriche hanno denti a sciabola.
11 Si usano insieme all’arco.
12 Servono come filo per cucire i vestiti.
13 Di origine animale, si usa per impastare i colori.
14 Gruppi di famiglie.
15 Sono incisi sulle pareti delle caverne.
16 Statuette raffiguranti donne.
17 Pitture sulla roccia.
18 Sono di osso e servono per pescare.
19 Coprono le trappole degli animali.
20 Periodi di freddo intenso.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
4 Risolvi il cruciverba: nella colonna evidenziata leggerai il significato di “Paleolitico”.
1 Il primo tipo di pietra a essere scheggiato.
le mie competenze 79
il NEOLITICO
faccio ipotesi
Il Neolitico viene definito “Età della Pietra Nuova”.
Secondo te, perché?
Perché si scoprono nuove pietre.
Perché gli uomini e le donne imparano nuove lavorazioni per le pietre.
80
In questa unità :
• conosco le grandi trasformazioni del Neolitico ;
• imparo le nuove tecniche messe a punto dagli uomini e dalle donne della Preistoria;
• scopro come nascono villaggi e città;
• ammiro i grandi monumenti di pietra innalzati nella Preistoria.
81
GRANDI CAMBIAMENTI
Circa 12 000 anni fa avvengono enormi cambiamenti sulla Terra e nella vita degli uomini e delle donne.
Il clima diventa più caldo:
• i ghiacciai si sciolgono e compaiono valli percorse da fiumi;
• si formano grandi boschi e praterie;
• compaiono nuove piante, come orzo, grano, segale;
• alcuni animali degli ambienti freddi si estinguono (il mammut, il rinoceronte lanoso, l’orso delle caverne) e altri migrano verso nord (la renna, il bisonte), mentre compaiono e si diffondono numerosi mammiferi di piccole e medie dimensioni e molti uccelli.
In questo nuovo scenario l’ uomo e la donna :
• imparano a cibarsi di nuove piante e nuovi animali;
• iniziano ad allevare alcuni animali e a coltivare i campi;
• cercano luoghi stabili dove vivere;
• costruiscono nuovi attrezzi e sviluppano nuove tecniche;
• imparano a levigare la pietra, cioè a lisciarla per renderla più tagliente.
Proprio dalla nuova capacità di levigare la pietra deriva il nome di questo periodo della Preistoria: Neolitico, cioè “ Età della Pietra Nuova ”.
e imparo STUDIO
Completa con le parole del testo.
Circa anni fa il clima diventa più . I ghiacciai si ; si formano ............................................... e ............................................... .
Compaiono nuove piante: ................................................... , ...................................................
. Si estinguono il , il ............................................... e l’ ...............................................
Compaiono nuovi
.
e
e
82 STORIA
L’ALLEVAMENTO
Cacciando, gli uomini imparano a conoscere i comportamenti degli animali. Si accorgono così che alcuni piccoli mammiferi sono docili e capiscono che possono tenerli vicino a loro. Sicuramente il primo animale che addomesticano è l’antenato del cane , un prezioso aiutante durante la caccia e un amico fedele. In seguito iniziano ad allevare le pecore e le capre , poi le mucche , gli asini , i cavalli e i maiali . Costruiscono recinti entro cui rinchiuderli, controllano che abbiano cibo a sufficienza e imparano a mungerli. Così hanno a disposizione latte, carne, pelli e pellicce senza dover continuamente andare a caccia. Alcuni animali sono utili anche per il trasporto.
Quale attività dell’uomo del Paleolitico è all’origine dell’attività di allevamento dell’uomo e della donna del Neolitico?
sheep pecora
cow mucca
horse cavallo
A Valdaro , nei pressi di Mantova, è stata ritrovata la tomba di un uomo sepolto con il suo cane , testimonianza di un rapporto di fedeltà e fiducia di 5000 anni fa.
La STORIA in ITAL IA
CLIL
83 Il Neolitico Mi esercito pag. 194
e imparo STUDIO
L’AGRICOLTURA
In questa epoca storica uno dei compiti della donna è raccogliere bacche, semi e frutti commestibili. Mentre svolge questi lavori, la donna osserva bene le piante. Probabilmente così, con il tempo, comprende il ciclo vegetale, cioè che dai semi caduti a terra da una pianta nascono nuove piantine della stessa specie.
Inizia quindi a interrare alcuni semi, cura i germogli (innaffiandoli e strappando le erbacce vicine) e aspetta che crescano e diano i frutti: nasce così l’agricoltura.
Le prime piante che vengono coltivate sono: il grano , l’ orzo , il miglio , il sesamo , il riso e alcuni tipi di legumi , come i fagioli e le lenticchie .
In un primo momento i cereali vengono mangiati crudi, poi le donne imparano a tostarli e ad abbrustolirli sul fuoco.
In seguito cominciano a pestare i chicchi con pietre e poi con macine : si ottiene così una specie di farina. Essa viene impastata con l’acqua e cotta sulla pietra: nasce il primo pane !
Macina per cereali.
Fo c u s 84 STORIA
NUOVI ATTREZZI
Lavorare il terreno è molto faticoso. L’uomo del Neolitico inventa perciò nuovi strumenti che lo aiutano e gli facilitano il lavoro.
1 La zappa serve per rompere e smuovere il terreno. È un lungo bastone con una selce levigata e tagliente a un’estremità. La selce viene fissata legandola con tendini di animali.
3 La falce è un pezzo di legno semicurvo in cui sono inserite schegge affilate. Serve per mietere, cioè per tagliare le spighe.
2 L’ aratro a punta serve per creare i solchi dove mettere i semi. È interamente di legno, oppure di legno con una punta di pietra levigata.
e imparo FACCIO
Gli strumenti elencati nel testo sono usati ancora oggi? Hanno lo stesso aspetto? Fai una piccola ricerca.
85 Mi esercito pag. 195-196 Il Neolitico
I PRIMI VILLAGGI
Grazie all’agricoltura e all’allevamento, l’uomo e la donna sono in grado di procurarsi il cibo senza dover ricorrere alla caccia e alla raccolta. Gli agricoltori restano vicino ai campi seminati per poterli curare meglio e gli allevatori non devono più seguire gli animali selvatici da un luogo all’altro.
Gli uomini e le donne del Neolitico , perciò, non sono più nomadi, ma diventano sedentari , cioè vivono in maniera stabile in un luogo.
Vicino a Modena, in EmiliaRomagna, puoi visitare il Parco Archeologico della Terramara di Montale : è un museo all’aperto dove è stato ricostruito un intero villaggio di palafitte.
STORIA in ITAL IA 86 STORIA
La
Per vivere, gli uomini e le donne scelgono di preferenza un territorio :
• pianeggiante , perché più semplice da coltivare;
• vicino al corso di un fiume , poiché l’acqua è indispensabile alla loro vita. Inoltre, non dovendosi più spostare in continuazione, invece di tende iniziano a costruire vere abitazioni :
• capanne a forma circolare, costruite con terra impastata con acqua e paglia;
• palafitte sopraelevate su terreni paludosi o sull’acqua, poste su piattaforme di legno sorrette da pali.
Le case sorgono vicine, in piccoli gruppi: nascono così i primi villaggi .
Per la prima volta l’ uomo e la donna cominciano a modificare l’ambiente per adattarlo ai loro bisogni: tagliano gli alberi per far spazio ai campi da coltivare e per avere legname per costruire nuove abitazioni.
e imparo STUDIO
Completa il testo con le parole: sedentari • allevatori • villaggi • agricoltori • palafitte
Quando l’uomo e la donna diventano ........................................................... e ........................................................... ,
hanno bisogno di un luogo stabile dove abitare: diventano perciò
Le prime abitazioni sono capanne e sull’acqua.
Le abitazioni sono raggruppate. Nascono così i primi .
87 Il Neolitico
DALL’ARGILLA ALLA CERAMICA
Agricoltura e allevamento fanno nascere nuove necessità: per esempio quella di contenitori dove riporre latte, semi, frutti. L’ argilla è un tipo di terra molto fine che mescolata all’acqua si trasforma in un impasto morbido, facile da modellare con le mani. L’uomo e la donna del Paleolitico l’avevano già usata per realizzare le statuette dette “Veneri”; ora si rivela molto adatta a fabbricare recipienti.
Con l’argilla gli uomini e le donne del Neolitico realizzano vasi, scodelle e anche stoviglie per cucinare.
Le tecniche di lavorazione sono due:
1 l’uomo e la donna modellano la forma del vaso scavando con le mani un blocco d’argilla;
2 l’uomo e la donna preparano con l’argilla dei rotolini, sovrappongono a formare il vaso e poi lisciano le pareti con le mani (tecnica del colombino ).
Asciugandosi al sole, l’argilla si indurisce e il contenitore è pronto. Per velocizzare l’asciugatura, a un certo punto gli uomini e le donne iniziano a usare il fuoco: si accorgono così che l’argilla cotta ( ceramica ) è più resistente e impermeabile all’acqua. Nascono allora i primi forni , scavati nel terreno, e un nuovo materiale: la ceramica.
S T E A M
Prendi un blocchetto d’argilla e modella un vaso con la tecnica del colombino.
Sul vaso fresco puoi anche tracciare delle decorazioni incidendo l’argilla con un bastoncino, come facevano nel Neolitico.
1 2 88 STORIA
Al Museo Civico Archeologico di Bologna sono conservati moltissimi vasi in argilla e in ceramica prodotti dall’uomo
Al Museo Archeologico di Ariano Irpino , in Campania, sono conservati moltissimi vasi in ceramica, in particolare tazze e piatti, che provengono dal vicino villaggio neolitico di La Starza.
A Capo di Ponte , in Val Camonica (Lombardia) si trova il Parco Nazionale delle Incisioni rupestri . Sulle rocce della zona della località Naquane puoi vedere più di 150 000 disegni incisi nella pietra dagli uomini e delle donne del Neolitico. Questo luogo è stato nominato Patrimonio dell’Umanità
La STORIA in ITAL IA
89
LA DIVISIONE DEI COMPITI
Durante il Neolitico vi è un grande aumento della popolazione , dovuto soprattutto al miglioramento dell’alimentazione . Agricoltura e allevamento, infatti, assicurano cibo più abbondante e più vario rispetto al passato: frutta, verdura, cereali, legumi e carne.
Educazione CIVICA
Ci hai mai pensato? Un’ alimentazione varia ed equilibrata è fondamentale per rimanere in salute . I cibi, infatti, contengono diversi tipi di sostanze nutritive e il corpo umano ha bisogno di tutte per funzionare correttamente. Anche la quantità deve essere adeguata: né troppo né troppo poco.
e l’allevamento, ma alcuni si dedicano alla produzione di oggetti e attrezzi utili per tutti.
Diventano artigiani : c’è chi modella l’argilla per realizzare contenitori, chi intreccia vimini e fibre vegetali per creare cesti e stuoie, chi tesse, chi cuce abiti. Nascono i mestieri .
Ti sforzi di mangiare un po’ di tutto? Ricorda che una dieta equilibrata vede la presenza di tanti alimenti, fra i quali frutta e verdura. Discutete in classe delle vostre abitudini alimentari.
STORIA 90
LA TESSITURA
Per vestirsi, l’uomo e la donna nel Paleolitico usavano pelli e pellicce. Nel Neolitico, diventati allevatori, imparano non solo a tagliare la lana delle pecore , ma a torcerla tra le dita e arrotolarla su un bastone ( fuso 1 ) in modo da ottenere un filo lungo e resistente. Con questo filo, circa 8 mila anni fa, iniziano a produrre tessuti inventando un nuovo strumento: il telaio.
Il telaio è fatto con pali di legno che formano una specie di cornice; nella parte alta vengono montati dei fili verticali tenuti tesi con pesi 2 fatti di terracotta: essi formano l’ ordito 3 .
Con la spoletta 4 , una specie di grosso ago di legno, si intrecciano all’ordito dei fili orizzontali e si forma la trama 5 .
Con un pettine 6 , infine, si spingono i fili intrecciati verso l’alto per unirli e ottenere il tessuto; più la trama è fitta, più il tessuto è resistente.
Con lo stesso metodo si tessono anche fibre vegetali ricavate dagli steli delle piante (lino, cotone e canapa).
La tessitura è un’attività riservata alle donne , che poi con i tessuti confezionano abiti (tuniche) e tappeti.
Collega ogni disegno al nome corrispondente. 1
e 4 6 2
imparo FACCIO 5 3
Contenuti digitali 91
Il Neolitico
LA SCOPERTA DEI METALLI
Durante il Neolitico, circa 7500 anni fa, gli uomini e le donne compiono un’altra scoperta che cambia completamente la loro vita: scoprono i metalli. Mentre cercano selci e ossidiane da poter lavorare, si accorgono che alcune pietre hanno colori particolari (sono dovuti alla presenza di metalli come oro, argento, rame e stagno).
Le raccolgono e, con il tempo, imparano che, mettendo queste pietre sul fuoco , ne cola un liquido bollente (il metallo fuso ). Messo a raffreddare in uno stampo , il liquido s’indurisce assumendo la forma dello stampo.
fuso in un forno in pietra. in pietra per una punta di lancia.
versato nello stampo.
Questa scoperta consente di fabbricare strumenti molto più resistenti di quelli di pietra, di argilla o di legno.
Alcuni artigiani così si specializzano nella lavorazione dei metalli: sono i fabbri . Essi realizzano attrezzi per tutti gli usi, dal lavoro nei campi alla guerra.
Questi nuovi strumenti rivoluzionano la vita dell’uomo e della donna perché sono assai resistenti , leggeri e possono essere molto affilati .
per estrarre e rifinire la punta di metallo.
Mi esercito pag. 197
Punta di lancia in metallo.
92 STORIA
L’età dei metalli
Gli studiosi e le studiose dividono l’ Età dei Metalli in tre periodi, a seconda del metallo che si iniziò a lavorare in quel momento.
Il rame è il primo metallo scoperto. Viene usato per fabbricare punte di frecce, lame, pugnali, vasi, gioielli...
Verso il 3000 a.C. l’uomo si accorse che mescolando il rame con lo stagno si ottiene un metallo più resistente: il bronzo. Con il bronzo vengono costruite lance, spade, scudi...
Intorno al 1000 a.C. si inizia a fondere un metallo molto più resistente di tutti quelli lavorati finora: il ferro.
Con esso i fabbri costruiscono strumenti per l’agricoltura, come falci e aratri; ornamenti meravigliosi, come gioielli, pettini e fibbie di cinture; ma soprattutto fabbricano armi e armature : lame affilatissime e taglienti, elmi e scudi resistenti e leggeri. Cambia così il modo di combattere e ben presto i popoli capaci di utilizzare il ferro sottomettono quelli che usano ancora il bronzo.
e imparo STUDIO
Vaso e punta di lancia in rame.
Punta di lancia, spada e fibbia decorativa in bronzo.
Pugnale, falcetto, lama e tenaglia in ferro.
Per quale motivo le tecniche di estrazione e lavorazione dei metalli furono un enorme progresso? Rifletti e discuti con le tue compagne e i tuoi compagni.
ETÀ DEL RAME ETÀ DEL BRONZO ETÀ DEL FERRO ETÀ DEI METALLI 5500 a.C. 3000 a.C. 1000 a.C. nascita di Cristo 93 Il Neolitico
Ricostruzione
Un uomo venuto dal ghiaccio
Nel 1991, sul ghiacciaio del Similaun, al confine fra Austria e Italia, due escursionisti, per caso, hanno ritrovato il corpo di un uomo vissuto 5300 anni fa circa, cioè durante l’ Età dei metalli : un Homo sapiens mummificato nel ghiaccio.
Viene chiamato la “ mummia del Similaun ”, dal luogo del ritrovamento, o più familiarmente Ötzi , dal nome del luogo più vicino a quello in cui fu trovato.
Il corpo è conservato straordinariamente bene. Nello stomaco ci sono tracce dell’ultimo pasto: carne di cervo! All’interno della spalla è conficcata una punta di freccia, probabile causa della morte. Ötzi aveva circa 45 anni: un’età considerevole
Assieme al corpo sono stati ritrovati i resti degli abiti e oggetti personali : un arco in legno con faretra e frecce, un pugnale di selce, un’ascia in rame, una rete per catturare gli uccelli, una cesta
Museo Archeologico di Bolzano.
Mi esercito pag. 198 Fo c u s 94
I MEGALITI
Gli uomini e le donne del Neolitico hanno una loro religiosità : credono negli spiriti degli antenati e degli animali e pensano che i fenomeni della natura (pioggia, tuoni, terremoti...) dipendano da esseri superiori molto potenti. Cominciano a onorare questi esseri e a celebrare per loro cerimonie e sacrifici di animali, affinché siano benevoli verso gli uomini.
Come lo sappiamo? Perché nell’ arte rupestre , accanto alle scene di vita quotidiana, compaiono immagini di riti propiziatori . Inoltre risalgono a questo periodo i primi megaliti , destinati secondo gli studiosi al culto, alla sepoltura e all’osservazione degli astri.
I megaliti sono di diverso tipo.
le parole della STORIA
Sono riti propiziatori le attività che l’uomo compie per avere il favore delle divinità, come danze, preghiere, disegni. I megaliti sono monumenti formati da grandi (mega) pietre (lithos).
La STORIA in ITAL IA
In Italia ci sono numerose costruzioni megalitiche. In Sardegna, in particolare, si trovano Le tombe dei giganti , usate appunto come sepolture.
• I menhir , che significa “pietra lunga”, sono pietre gigantesche fissate nel terreno.
• I dolmen sono monumenti più piccoli, composti da due pietre infilate verticalmente nel terreno e sormontate da una terza lastra orizzontale.
• I cromlech sono monumenti molto grandi, formati da più menhir disposti in fila o in cerchio.
Mi esercito pag. 199 95 Il Neolitico
Dolmen.
LE PRIME CITTÀ
Durante l’Età dei Metalli, i villaggi si ingrandiscono e cambiano, fino a diventare città.
Le case sono costruite con mattoni di argilla e paglia essiccati al sole; all’interno vi è uno spazio per il fuoco e sul tetto un comignolo. In città, però, non ci sono solo abitazioni, ma anche edifici destinati a usi particolari.
La lavorazione dei metalli richiede forni, strumenti e spazi specifici: botteghe dei fabbri .
Inoltre, in ogni città ci sono un tempio (spesso l’edificio più alto) dove si offrono doni alle divinità e un magazzino : i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento, infatti, spesso superano il bisogno immediato di cibo della popolazione ed è possibile mettere da parte delle scorte
Non soltanto gli edifici, ma anche il modo di vivere in città è diverso.
Talvolta occorre prendere decisioni riguardanti tutti gli abitanti.
Si radunano allora tutti i capifamiglia che, insieme, formano il consiglio degli anziani , che discute e decide.
e
Completa la tabella.
abitazioni
villaggio ........................................................... solo abitazioni
città case in mattoni
divisione dei compiti tra uomini e donne, primi artigiani
imparo FACCIO
96 STORIA
GLI SCAMBI
All’interno della città inizia lo scambio dei prodotti: gli artigiani forniscono attrezzi da lavoro agli allevatori e ai contadini e in cambio ricevono prodotti alimentari. Questo scambio si chiama baratto ed è la prima forma di commercio . Con il passare del tempo, gli scambi si estendono da una città all’altra . Alcune città, per esempio, sono ricche di cereali, ma povere di minerali (le rocce da cui si ricavano i metalli), per cui desiderano scambiare grano e orzo con strumenti in metallo. Perché lo scambio sia possibile, occorrono persone capaci di spostarsi da una città all’altra e di fare baratti vantaggiosi; nasce allora un nuovo mestiere: il mercante o commerciante.
I mercanti viaggiano via terra, caricando le merci sul dorso di asini, cavalli, buoi, oppure via mare o sui fiumi con semplici imbarcazioni. Sono persone importanti perché, oltre a scambiare i prodotti, parlano con le persone, osservano, imparano molte cose e al ritorno nella loro città raccontano ciò che hanno visto. Non si scambiano solo prodotti anche informazioni e conoscenze e questo accelera i progressi di tutta l’umanità.
e imparo FACCIO
Collega le informazioni con frecce che significano “quindi”.
agricoltura e allevamento
cibo in più da barattare mercanti
viaggi scambi di prodotti e informazioni
97 Il Neolitico
LE IMBARCAZIONI
Nel Neolitico gli uomini sanno costruire imbarcazioni , con cui si spostano e trasportano merci. Sicuramente i primi a costruire questi nuovi mezzi sono coloro che abitano vicino ai fiumi e ai laghi, e all’inizio avranno probabilmente usato un semplice tronco per muoversi da una sponda all’altra di un piccolo corso d’acqua. Poi però gli uomini imparano a scavare quel tronco: nascono così le prime piroghe , ricavate appunto da un unico tronco d’albero scavato e poi rivestito con paglia e pelli. Insieme alle piroghe gli uomini costruiscono anche le zattere , formate da una serie di tronchi posizionati uno accanto all’altro e legati fra loro. Sia le zattere sia le piroghe sono fornite di primitivi remi, per facilitare la navigazione.
Più tardi vengono costruite le canoe , realizzate con più di un tronco e con cortecce d’albero. Infine gli uomini imparano a dotare queste prime imbarcazioni di una vela che sfrutta la forza del vento per andare più veloce. Ormai è possibile navigare in corsi d’acqua più grandi del fiume e del lago e avventurarsi fino al mare per giungere in luoghi più lontani.
canoa piroga zattera imbarcazione a vela FACCIO 98
Collega ogni nome di imbarcazione al disegno corrispondente. STORIA
e imparo
L’INVENZIONE DELLA SCRITTURA
La disponibilità di scorte, la crescita della popolazione e la nascita del commercio creano una nuova esigenza: quella di registrare e tenere il conto delle merci .
È un’esigenza che hanno soprattutto le persone addette ai magazzini . Esse iniziano perciò a tracciare su tavolette d’argilla fresca dei disegni: a ogni disegno corrisponde un oggetto; così sanno che cosa entra ed esce dai magazzini e in quali quantità.
L’argilla si presta bene allo scopo: è un materiale facile da trovare e, quando è umida, è semplice incidervi sopra dei segni con un bastoncino. Inoltre, una volta asciutta, si conserva. All’inizio vengono fatti disegni veri e propri. Questo metodo, però, è lungo e laborioso e gradualmente i disegni diventano sempre più semplici e stilizzati , fino a diventare dei simboli : nasce così, circa 5000 anni fa, la prima forma di scrittura dell’umanità.
Già prima di elaborare una forma di scrittura, gli uomini avevano iniziato a “contare”: su questo osso di renna, che risale a 17 000 anni fa, si vedono forellini ordinati e tacche incise dagli uomini della Preistoria.
Disegno di un pesce.
Il disegno è semplificato e orientato in verticale.
Il disegno è ormai irriconoscibile.
”Pesce” scritto in caratteri cuneiformi (dalla forma a cuneo, cioè triangolare).
All’inizio la scrittura è utilizzata per le merci, ma in poco tempo essa viene impiegata per registrare regole, testamenti, avvenimenti importanti...
I popoli cominciano a lasciare tracce scritte della loro vita e gli storici cominciano a ricostruire con precisione i fatti e gli eventi del passato: finisce la Preistoria e inizia la Storia .
EVOLUZIONE DELLA SCRITTURA DELLA PAROLA “PESCE”
Uno dei primi esempi di scrittura su argilla.
99 Il Neolitico
Fo c u s
Il Neolitico
Il Neolitico, cioè “Età della Pietra Nuova”, inizia circa 12000 anni fa. In questo periodo:
• il clima diventa più caldo e i ghiacci si sciolgono;
• compaiono nuove piante come l’orzo, il grano e la segale;
• si estinguono alcuni animali degli ambienti freddi e si diffondono mammiferi di piccole e medie dimensioni e uccelli.
Le innovazioni
• L’uomo e la donna addomesticano il cane e imparano ad allevare animali. Da questi ricavano carne, latte e pelli.
• Si coltivano piante come l’orzo, il miglio, il sesamo, il riso e alcuni tipi di legumi. Vengono inventati strumenti per coltivare il terreno: la zappa, l’aratro a punta e la falce.
• Si lavorano: l’argilla, la lana e le fibre vegetali. Con l’argilla si modellano recipienti che poi vengono cotti nei forni per ottenere la ceramica, resistente e impermeabile. La lana e le fibre vegetali vengono filate e poi tessute con un telaio.
• Le persone iniziano a specializzarsi in un’attività (divisione dei compiti).
• Gli uomini e le donne diventano sedentari, cioè vivono in un luogo in maniera stabile.
• Nascono i primi villaggi, in genere vicini a un fiume, con capanne circolari o palafitte sopraelevate.
pratica l’allevamento
STRUMENTI PER L’AGRICOLTURA
Si
L’aratro a punta La zappa La falce Vaso di argilla
RIPASSO FACILE 100
Donna al lavoro con un telaio
L’Età dei Metalli
7500 anni fa gli uomini e le donne scoprono i metalli e imparano a farli fondere e a lavorarli per ottenere strumenti molto resistenti e affilati. L’Età dei Metalli si divide in tre periodi, a seconda del metallo lavorato.
Le prime città
I villaggi si ingrandiscono e diventano città
• le case sono costruite in mattoni di argilla e hanno un posto per il fuoco;
• ci sono le botteghe degli artigiani;
• ci sono un tempio e un magazzino. Le decisioni vengono prese dal consiglio degli anziani, formato dai capifamiglia. Nasce il commercio, basato sul baratto, cioè lo scambio di prodotti.
I megaliti
Gli uomini e le donne del Neolitico hanno una loro religiosità. Costruiscono i megaliti, grandi monumenti di pietra. Gli studiosi e le studiose ipotizzano che tali opere siano destinate al culto, alla sepoltura e all’osservazione degli astri. I megaliti sono di tre tipi a seconda della loro forma: menhir, dolmen e cromlech.
La scrittura
Le prime forme di scrittura sono segni tracciati sull’argilla per registrare le merci.
All’inizio vengono fatti disegni; poi i disegni vengono semplificati, fino a diventare dei simboli: nasce così la scrittura.
Con l’invenzione della scrittura, circa 5000 anni fa, finisce la Preistoria e si entra nella Storia.
RIPASSO FACILE 101
Un’antichissima scrittura su argilla
studio con la mappa
Usa la mappa come traccia per esporre ciò che hai imparato sul Neolitico e sull’inizio della Storia.
NEOLITICO DA 12 000 A 5 000 ANNI FA
attività:
• agricoltura
• allevamento
• artigianato
• commercio
strumenti:
pietra levigata, falce, zappa, aratro, telaio, tornio, forni
abitazioni:
• capanne fatte di legno, mattoni e pietre
• primi villaggi
vita sedentaria:
vivevano nello stesso
posto, primi villaggi
che diventano città
società:
• clan
• capofamiglia
• consiglio degli anziani
• mestieri
arte e religione:
• incisioni rupestri
• manufatti di argilla e di metallo
• riti propiziatori
per avere il favore
delle divinità
• megaliti
102
1 Leggi il cruciverba e scrivi il numero corrispondente alle definizioni. Poi completa la frase.
È fatta con l’argilla.
Si ottiene dalla mungitura.
.....
Casa sopraelevata sull’acqua.
Attrezzo per trasformare in farina i chicchi dei cereali.
Il soprannome dell’uomo venuto dal ghiaccio.
Lo formano i fili verticali del telaio.
.....
Probabilmente è il primo animale addomesticato dall’uomo.
Gli artigiani dei metalli.
Attrezzo che serve per preparare il terreno alla semina.
Nella colonna evidenziata appare la parola che significa ....................................................................................................................................................................................
1 M A C I N A 2 C E R A M I C A 3 A R A T R O 4 L A T T E 5 F A B B R I 6 P A L A F I T T A 7 Ö T Z I 8 C A N E 9 O R D I T O le mie competenze 103
2 Ordina la sequenza di disegni da 1 a 4 e scrivi le didascalie.
3
Queste frasi riguardano il Neolitico. Sono vere (V) oppure false (F)?
Segna con una ✘.
• Gli uomini e le donne sono nomadi. V F
• Il telaio è uno strumento per lavorare l’argilla. V F
• Il fabbro realizza tessuti. V F
• I villaggi si ingrandiscono e nascono le città. V F
• Il baratto è una forma di commercio. V F
• Le case sono di paglia. V F
• Gli indumenti sono fatti solo di pelle di animali. V F
• Ötzi è la mummia conservata nel ghiaccio di un uomo del Paleolitico. V F
• Nelle città sorgono i templi. V F
• Menhir significa “pietra lunga”. V F
• Gli uominie le donne fanno riti propiziatori. V F
4 Colora le affermazioni di azzurro se si riferiscono all’uomo e alla donna del Paleolitico e di giallo se si riferiscono all’uomo e alla donna del Neolitico.
Praticano l’agricoltura e l’allevamento. Imparano ad accendere il fuoco.
Lavorano il metallo. Cacciano con arco e frecce.
Sono nomadi. Tessono la lana e le fibre vegetali.
Incidono graffiti nelle caverne. Raccogono bacche e radici.
Cacciano il mammut lanoso. Producono ceramiche.
5 Rispondi.
Che cosa segna la fine della Preistoria e l’inizio della Storia?
le mie competenze 104
INDICE GEOGRAFIA
IN VIAGGIO NELLA GEOGRAFIA 108 Che cos’è la geografia? 109 Lo studio della geografia 110 Orientarsi CLIL 112 Le carte 114 I colori nelle carte 115 I simboli nelle carte 116 Tanti tipi di carte 118 RIPASSO FACILE 122 studio con la mappa 123 le mie competenze I PAESAGGI D’ACQUA 125 Il mare 126 Gli elementi del mare 127 Clima, flora e fauna 128 Vivere sul mare 130 RIPASSO FACILE 131 studio con la mappa 132 Il fiume CLIL 134 Clima, flora e fauna 135 Vivere sul fiume 136 RIPASSO FACILE 137 studio con la mappa 138 le mie competenze 140 Il lago 142 Clima, flora e fauna 143 Vivere sul lago 144 RIPASSO FACILE 145 studio con la mappa 146 le mie competenze 147 Focus Le aree protette 148 Educazione CIVICA L’inquinamento delle acque 149 Educazione CIVICA L’isola di plastica del pacifico
PAESAGGI DELLA TERRA 151 La montagna 152 Come nascono le montagne? 154 Clima, flora e fauna 155 Focus I parchi nazionali 156 Vivere in montagna 158 RIPASSO FACILE 159 studio con la mappa 160 La collina 161 Come nascono le colline? 162 Clima, flora e fauna 163 Vivere in collina 164 RIPASSO FACILE 165 studio con la mappa 166 le mie competenze 168 La pianura CLIL 169 Come nascono le pianure? 170 I paesaggi di pianura 174 Educazione CIVICA Uniti contro l’inquinamento 175 RIPASSO FACILE 176 studio con la mappa 177 le mie competenze 178 compito di realtà Una mostra di dinosauri in 3D
I
Contenuti digitali della disciplina
In viaggio nella GEOGRAFIA
106
In questa unità :
• scopro che cos’è la Geografia ;
• capisco come lavorano il geografo e la geografa ;
• distinguo gli elementi naturali e antropici degli ambienti;
• conosco gli studiosi e le studiose che collaborano con il geografo e la geografa;
• imparo a orientarmi ;
• leggo le carte .
107
CHE COS’È LA GEOGRAFIA?
Il geografo e la geografa sono scienziati che studiano i vari ambienti , le loro caratteristiche (le piante, gli animali, il clima, le persone che vi abitano e il loro lavoro...) e le loro trasformazioni .
Raccolgono le informazioni che gli occorrono attraverso:
• l’ osservazione diretta (compiono viaggi);
• l’ osservazione indiretta (osservano fotografie, riprese aeree, filmati…);
• la consultazione di libri e carte .
Poi analizzano i vari elementi per descrivere in maniera completa l’ambiente e spiegare come e perché è cambiato nel tempo.
Elementi naturali e antropici
Gli ambienti si modificano per l’azione sia delle forze della natura sia dell’uomo. Per il geografo e la geografa, quindi, è importante distinguere gli elementi naturali e quelli antropici.
• Gli elementi naturali sono tutto ciò che esiste in natura: colline, fiumi, boschi...
• Gli elementi antropici sono gli elementi dovuti all’intervento dell’uomo: campi coltivati, giardini, canali, case, strade, ferrovie...
Completa.
• Geografia è la scienza che .
• Il geografo e la geografa sono gli scienziati che .
La Geografia è la scienza che studia, descrive e rappresenta la Terra.
e imparo STUDIO 108 GEOGRAFIA Mi esercito pag. 200
LO STUDIO DELLA GEOGRAFIA
Nel loro lavoro, il geografo e la geografa sono aiutati da altri esperti.
I CARTOGRAFI e le CARTOGRAFE disegnano le carte a partire da fotografie scattate dagli aerei e dai satelliti. Aiutano il geografo e la geografa a conoscere il territorio.
I GEOLOGI e le GEOLOGHE studiano come sono fatti e come si trasformano i terreni e le rocce . Aiutano il geografo e la geografa a scoprire come cambia il territorio.
I METEOROLOGI e le METEREOLOGHE e i CLIMATOLOGI e le CLIMATOLOGHE studiano i fenomeni atmosferici : pioggia, neve, grandine, vento... Aiutano il geografo e la geografa a capire come essi influenzano l’ambiente.
I BOTANICI e le BOTANICHE e gli ZOOLOGI e le ZOOLOGHE studiano rispettivamente la flora (le piante spontanee) e la fauna (gli animali selvatici). Aiutano il geografo e la geografa a conoscere gli esseri viventi di ogni ambiente.
109 In viaggio nella Geografia
ORIENTARSI
Quando ci muoviamo in un territorio, per non perderci, abbiamo bisogno di punti di riferimento; grazie a essi, infatti, sappiamo con sicurezza dove ci troviamo e in quale direzione stiamo andando. È proprio questo il significato di orientarci : sapere dove siamo e dove stiamo andando. Per orientarci, dunque, ci occorrono dei punti di riferimento .
Sono nel parco di via Roma, quindi per andare a scuola devo...
Orientarsi letteralmente significa “trovare l’Oriente”, cioè il punto in cui sorge il Sole.
Di giorno: il Sole e i punti cardinali
Negli spazi che conosci e in cui ti muovi quotidianamente, i tuoi punti di riferimento possono essere un parcheggio, un’edicola, una fontana, un grande albero…
Come faresti, però, se ti trovassi in mezzo al mare o in un bosco? In questi luoghi sconosciuti, si possono usare punti di riferimento fissi che si trovano in cielo. Fin dai tempi antichi, infatti, gli uomini e le donne hanno notato che il Sole sorge sempre nello stesso punto del cielo e tramonta nel punto opposto, dopo aver percorso lo stesso tragitto. La posizione del Sole all’alba, al tramonto e a mezzodì permette di stabilire quattro punti fondamentali che servono per orientarsi: sono i punti cardinali .
• EST , Oriente, Levante: è il punto in cui il Sole nasce.
• OVEST , Occidente, Ponente: è il punto in cui il Sole tramonta.
• SUD , Mezzogiorno, Meridione: è il punto in cui il Sole si trova a mezzogiorno.
• NORD , Mezzanotte, Settentrione: è il punto opposto al Sud.
le parole della GEOGRAFIA
Mi esercito pag. 201
110 GEOGRAFIA
Di notte: la Stella Polare e il Nord
Di notte, quando il Sole non si può vedere, possiamo orientarci grazie ad alcune stelle. In particolare una stella molto luminosa, la Stella Polare , indica sempre il Nord .
Lo hanno scoperto i navigatori e gli astronomi dell’antichità che hanno raggruppato alcune stelle in costellazioni a cui hanno dato nomi di fantasia.
Le costellazioni più famose sono il Grande Carro e il Piccolo Carro : la Stella Polare si trova all’estremità del timone del Piccolo Carro. Una volta individuato il Nord, si può stabilire dove si trovano gli altri punti cardinali : il Sud è sempre opposto al Nord; l’Est è sempre opposto all’Ovest. Guardando il Nord si ha l’Est a destra e l’Ovest a sinistra.
Cardinal points (Punti cardinali)
North Nord South Sud
East Est West Ovest
Con gli strumenti
Il navigatore stabilisce la propria posizione grazie al collegamento con un satellite artificiale.
Il Sole e le stelle non sono sempre visibili. Per orientarsi quando il cielo è nuvoloso, gli uomini hanno inventato la bussola . Il suo ago indica sempre il Nord. Oggi abbiamo a disposizione un altro strumento per orientarci in auto, in nave, in aereo: il navigatore satellitare . Esso rileva la posizione in cui ci troviamo e ci mostra la direzione in cui procedere.
Forse conosci le costellazioni del Grande Carro e del Piccolo Carro con due altri nomi: vengono infatti chiamate anche Orsa Maggiore e Orsa Minore.
CLIL 111 In viaggio nella Geografia
LE CARTE
Per orientarsi in territori molto estesi, è opportuno utilizzare le rappresentazioni di quei territori fatte dai cartografi, cioè le carte. Per realizzare le carte, i cartografi e le cartografe si servono di fotografie aeree o scattate dai satelliti artificiali che ruotano intorno alla Terra e seguono regole precise: • disegnano il territorio e i suoi elementi visti dall’alto ; superiore del foglio ; tutti gli elementi nello stesso modo;
Quando disegnano una carta, i cartografi e le cartografe effettuano una riduzione in scala , cioè rimpiccioliscono tutti gli elementi del territorio nello stesso modo. Infatti, devono tenere conto delle proporzioni : se disegnano una casa 100 volte più piccola, devono ridurre allo stesso modo tutti gli altri edifici, le piazze e le vie.
le parole della GEOGRAFIA
La rappresentazione è la riproduzione di qualcosa attraverso un’immagine.
La fotografia aerea di una zona della città di Siena e la carta corrispondente. 112
Contenuti digitali GEOGRAFIA
Come avviene la riduzione in scala?
Il cartografo e la cartografa, per ogni linea reale, ne disegnano una ridotta di 10, 100, 1000 volte e oltre. Per indicare di quante volte è stato ridotto il territorio, poi, riportano la scala sulla carta.
Chiariamo con due esempi.
1 Le forbici del disegno B sono tre volte più piccole rispetto alle forbici del disegno A . Sono in scala 1 : 3 (si legge “uno a tre”).
FACCIO
e imparo
Osserva i disegni e segna con una ✘ la scala di riduzione.
scala 1 : 3
2 Per rappresentare questa parte di città , il cartografo e la cartografa hanno usato la scala 1 : 10000 (si legge “uno a diecimila”).
Significa che l’hanno disegnata 10000 volte più piccola di quello che è nella realtà, cioè che a 1 centimetro sulla carta corrispondono 10000 centimetri (100 metri) nella realtà.
scala 1 : 2 scala 1 : 3
scala 1 : 5
Prova tu a ridurre in scala 1 : 3 il disegno della casa.
1 : 10000
1
2 A B
1 : 3 1 : 3 113 In viaggio nella Geografia
e imparo GEOGRAFIA
I COLORI NELLE CARTE
Quando il cartografo o la cartografa disegnano una carta, deve farlo in modo tale che possa essere letta allo stesso modo da tutte le persone.
È di grande importanza l’uso del colore. I cartografi e le cartografe hanno stabilito che un certo colore indica un preciso elemento e ciò viene generalmente rispettato in tutte le carte del mondo.
I colori utilizzati sono:
• l’ azzurro per i mari , i laghi e i fiumi (la minore o maggiore intensità del colore azzurro indica la minore o maggiore profondità delle acque);
• il verde per le pianure ;
• il giallo o il marrone chiaro per le colline ;
• il marrone per le montagne (la minore o maggiore intensità del colore marrone indica la loro minore o maggiore altezza).
FACCIO
Osserva la carta e rispondi.
• Il mare è più profondo vicino o lontano dalle coste?
.....................................................................................................................................
• Il territorio della Sardegna è soprattutto montuoso, collinare o pianeggiante? 114
I SIMBOLI NELLE CARTE
Nelle carte i cartografi e le cartografe usano simboli convenzionali , cioè segni o disegni semplici che, come i colori, sono simili in tutte le carte. Per esempio:
• le strade sono rappresentate da linee doppie;
• le ferrovie sono rappresentate da linee semplici tratteggiate;
• i centri abitati sono rappresentati da cerchi e quadrati;
• gli ospedali sono indicati con la lettera H maiuscola;
• le chiese sono indicate con una croce.
Per rendere più semplice la consultazione della carta, i simboli sono spiegati nella legenda . La legenda è l’insieme dei simboli presenti nella carta geografica con la spiegazione del loro significato.
Osserva la carta e rispondi.
• Che tipo di strada collega Avellino a Salerno?
• C’è una ferrovia che unisce
Napoli a Caserta?
• Ci sono aeroporti nel territorio rappresentato?
• Secondo te, il linguaggio delle carte è un linguaggio internazionale?
Motiva la tua risposta.
Mi esercito pag. 202
115 In viaggio nella Geografia
e imparo FACCIO
TANTI TIPI DI CARTE
In base all’ampiezza del territorio rappresentato, le carte hanno nomi diversi.
La PIANTA o MAPPA rappresenta uno spazio piccolo: un gruppo di case, un quartiere , un paese ...
La CARTA GEOGRAFICA rappresenta spazi molto estesi, come regioni , nazioni e continenti .
Il PLANISFERO rappresenta tutta la superficie della Terra come se fosse distesa su un piano
Il MAPPAMONDO rappresenta il mondo intero, rispettando la sua forma sferica
Che tipo di carta usi? Completa.
• Se devi spostarti in città, usi .
• Se devi spostarti tra regioni diverse, usi .
116 GEOGRAFIA
e imparo STUDIO
In base agli aspetti del territorio rappresentati, cioè in base alle informazioni che forniscono, le carte geografiche si differenziano e assumono nomi diversi.
Le CARTE FISICHE riportano
Le CARTE TEMATICHE rappresentano aspetti particolari del territorio, come strade , clima , prodotti agricoli , popolazione ...
e imparo STUDIO
Che tipo di carta usi? Completa.
• Se vuoi scoprire i nomi delle regioni italiane, devi usare una carta .
• Se non ricordi bene i nomi delle montagne principali dell’Italia, puoi consultare una carta
• Se desideri conoscere le coltivazioni di una regione italiana, consulti una carta .
Mi esercito pag. 203 117 In viaggio nella Geografia
la geografia
La Geografia è la scienza che descrive la Terra: studia la sua posizione nello spazio e i suoi movimenti; esamina i diversi ambienti terrestri e le loro trasformazioni; rappresenta la Terra attraverso le carte.
Il geografo e la geografa sono quindi gli scienziati che studiano tutti gli ambienti della Terra, le loro caratteristiche e le loro trasformazioni. In ogni ambiente il geografo e la geografa devono distinguere tra due tipi di elementi:
• elementi naturali, cioè tutto ciò che esiste in natura: fiumi, montagne, colline, boschi;
• elementi antropici, cioè quelli dovuti all’intervento umano: campi coltivati, case, strade, ferrovie…
Lo studio della geografia
Il geografo e la geografa nel loro lavoro sono aiutati da altri esperti:
• i cartografi e le cartografe disegnano le carte;
• i geologi e le geologhe studiano il terreno e le rocce;
• i meteorologi e le metereologhe, i climatologi e le climatologhe studiano i fenomeni atmosferici (pioggia, neve, vento…);
• i botanici e le botaniche studiano la flora (le piante spontanee) e gli zoologi e le zoologhe la fauna (gli animali selvatici) di ogni ambiente.
La Terra vista dallo spazio
Cartografo Meteorologo Botanica
Il planisfero rappresenta l’intera superficie della Terra
RIPASSO FACILE 118
Geologa
Orientarsi di giorno
Per muoversi nello spazio, cioè per orientarsi, bisogna avere dei punti di riferimento. Nei luoghi che non conosciamo i punti di riferimento sono i punti cardinali, dati dalla posizione del Sole. I punti cardinali sono:
• Est (Oriente, Levante), il punto in cui il Sole nasce;
• Ovest (Occidente, Ponente), il punto in cui il Sole tramonta;
• Sud (Mezzogiorno, Meridione), il punto il cui il Sole si trova a mezzogiorno;
• Nord (Mezzanotte, Settentrione), il punto opposto al Sud. I punti cardinali
Orientarsi di notte
I punti di riferimento per orientarsi di notte sono le stelle. Le stelle sono state raggruppate dai navigatori e dagli astronomi in gruppi, detti costellazioni.
Le costellazioni più famose sono il Grande Carro e il Piccolo Carro.
Nel Piccolo Carro c’è la stella più importante per orientarsi: la Stella Polare, che indica sempre il Nord. Una volta stabilito il Nord, si possono trovare gli altri punti cardinali. Anche alcuni strumenti, come la bussola e il navigatore satellitare, ci aiutano a orientarci.
La Stella Polare aiuta a orientarsi di notte
RIPASSO FACILE 119
Il navigatore satellitare
Le carte
Le carte sono rappresentazioni di un territorio realizzate dai cartografi e delle cartografe partendo da fotografie scattate dagli aerei o dai satelliti. Nell’utilizzare una carta bisogna tener presente che:
• le carte sono rappresentazioni viste dall’alto;
• rimpiccioliscono tutti gli elementi allo stesso modo;
• il Nord si trova nel margine superiore del foglio;
• per rappresentare i diversi elementi si usano dei simboli.
1: 10 000
Riduzione in scala
Per rimpicciolire un territorio e rappresentarlo sulla carta geografica il cartografo e la cartografa fanno una riduzione in scala cioè rimpiccioliscono tutti gli elementi allo stesso modo.
Una scala 1 : 10000 significa che 1 centimetro sulla carta corrisponde a 10000 centimetri (100 metri) nella realtà
I colori
Su ogni carta è riportata la scala, cioè l’indicazione di quante volte ogni linea reale è stata ridotta: 10, 100, 1000 volte e più.
Nelle carte, i colori hanno un significato preciso:
• l’azzurro indica i mari, i laghi e i fiumi;
• il verde le pianure;
• il giallo e il marroncino chiaro le colline;
• il marrone le montagne.
Una fotografia dall’alto di una zona di Siena
La carta della stessa zona
RIPASSO FACILE 120
I simboli
I cartografi e le cartografe usano dei simboli convenzionali, cioè disegni e segni uguali in tutte le carte. In ogni carta c’è una legenda che indica i simboli usati. Ecco i simboli più frequenti:
• strada una linea doppia
• ferrovia una linea semplice tratteggiata
• centro abitato un cerchio o un quadrato
• ospedale lettera H maiuscola
• chiesa croce
Tipi di carte
Esistono diversi tipi di carta. In base all’ampiezza del territorio
• Pianta o mappa Rappresenta uno spazio piccolo.
• Carta geografica Rappresenta spazi estesi (regioni, nazioni e continenti).
• Mappamondo Rappresenta la Terra nella sua forma sferica.
• Planisfero Rappresenta la Terra come se fosse distesa su un piano.
In base all’aspetto del territorio
• Carta fisica Riporta gli elementi naturali (fiumi, colline…).
• Carta politica Riporta i confini, le città…
• Carta tematica Rappresenta aspetti particolari del territorio (clima, prodotti agricoli…).
Carta geografica Planisfero
Carta fisica Carta politica Carta tematica RIPASSO FACILE 121
Pianta o mappa Mappamondo
Percorri la mappa per ripassare ciò che hai imparato.
LA GEOGRAFIA
la scienza che studia e descrive
il geografo e la geografa
aiutato da
• i cartografi e le cartografe: disegnano le carte
• i geologi e le geologhe: studiano i terreni e le rocce
• i meteorologi e le metereologhe, i climatologi e le climatologhe: studiano i fenomeni atmosferici
attraverso
• i botanici e le botaniche, gli zoologi e le zoologhe: studiano le piante e gli animali del territorio
carte con il Nord sempre in alto
che utilizzano simboli spiegati in legenda
che rappresentano un territorio con elementi ridotti in scala
• piante o mappe
• carte geografiche (fisiche, politiche, tematiche)
• planisferi
è l’esperto è
i territori e gli ambienti della Terra
di vario tipo studio
122
con la mappa
1 Vero (V) oppure falso (F)? Segna con una ✘.
• La parola Geografia vuole dire “descrizione della Terra”. V F
• Il geografo e la geografa svolgono il proprio lavoro da soli, V F senza collaboratori.
• Le carte rappresentano la realtà rimpicciolita. V F
• La legenda è l’insieme dei simboli contenuti in una carta V F con la loro spiegazione.
2 Scrivi il nome dei punti cardinali
3 Segna con una ✘ la Stella Polare (si trova all’estremità del timone del Piccolo Carro).
4 Rispondi: con quali altri nomi si indica l’Est?
5 Scrivi sotto a ogni immagine di quale tipo di carta geografica si tratta.
le mie competenze 123
I paesaggi d’ACQUA
In questa unità :
• conosco le caratteristiche del mare , del lago e del fiume ;
• distinguo la loro flora e la loro fauna ;
• imparo quali sono le principali attività dell’uomo nei diversi paesaggi d’acqua;
• comprendo l’importanza della tutela delle acque .
124
IL MARE
Gran parte del nostro pianeta è ricoperta dal mare.
Il mare si è formato milioni di anni fa , in seguito a lunghe e intense piogge che riempirono tutte le cavità della superficie terrestre.
L’ acqua del mare è salata perché contiene molti sali minerali (minuscoli cristalli), in particolare cloruro di sodio, cioè il sale da cucina.
È inoltre trasparente e incolore , ma riflette il colore del cielo, per cui di solito è blu, tendente al grigio se il cielo è coperto di nuvole. Anche il fondale marino (sabbioso o roccioso) e le alghe possono influenzare il colore del mare, che può assumere sfumature rossastre o verdi.
I movimenti del mare
Il mare non è immobile, ma presenta tre tipi di movimenti.
• Le onde si formano con il vento: più il vento è forte, più le onde sono alte. Quando non c’è vento e le onde sono quasi assenti, si dice che il mare è calmo ; quando invece sono alte, mosso o agitato .
• Le correnti sono masse di acqua calda o fredda che si spostano come grandi fiumi all’interno del mare; questi movimenti avvengono in profondità.
• Ogni sei ore circa, il livello del mare si innalza e si abbassa: sono le maree , chiamate rispettivamente alta e bassa marea
Questi movimenti sono causati dall’attrazione che il Sole e la Luna esercitano sulla Terra.
125 I paesaggi d’acqua
Mont Saint-Michel, in Francia, con la bassa marea è collegato alla terraferma, ma con l’alta marea diventa un’isola.
GLI ELEMENTI DEL MARE
La linea dove la terra incontra il mare si chiama costa .
Le coste sono alte e rocciose 1 se le montagne o le colline arrivano fino al mare, basse e sabbiose 2 se il territorio è in pianura.
Se la costa è rocciosa, nel tempo le onde erodono le rocce e si possono formare grotte e faraglioni 3 . Se la costa è bassa, le onde vi depositano lentamente ciottoli, conchiglie e sabbia e si forma una spiaggia 4
Nella costa possono esserci insenature o rientranze: se sono piccole si chiamano baie 5 , se sono grandi golfi 6 .
Quando la montagna si sporge allungandosi nel mare forma un promontorio 7 .
Una lingua di terra che si protende nel mare, bagnata su tre lati, si chiama penisola 8 . Se invece la terra è interamente circondata dall’acqua è un’ isola 9 .
Tante isole vicine formano un arcipelago 10 .
le parole della GEOGRAFIA
L’ erosione è lo sgretolamento della roccia per opera dell’acqua e del vento.
Un faraglione è uno scoglio roccioso a forma di picco che fuoriesce dall’acqua vicino alla costa.
Scrivi nei quadratini del disegno i numeri mancanti.
Sottolinea nel testo la frase che descrive un cambiamento nel paesaggio.
Mi esercito pag. 204 7 1 5 8 10 2 3 4 ......
126 GEOGRAFIA
e imparo FACCIO
CLIMA, FLORA E FAUNA
Sulle coste il clima è mite , perché il mare riceve il calore del Sole in estate, lo conserva e lo distribuisce lentamente in inverno.
Il clima mite favorisce lo sviluppo della macchia mediterranea , formata da alberi come la quercia da sughero, il leccio, il pino marittimo e l’olivastro e da cespugli e arbusti come il corbezzolo, il lentisco, l’oleandro, l’alloro, la lavanda, il rosmarino, il ginepro, il mirto, il fico d’India, il cappero.
Nel mare vivono tantissime varietà di pesci : tonni, squali, pesci spada, murene, spigole, triglie e pesce azzurro. Ci sono anche molluschi , come polpi, calamari, seppie, ostriche, cozze e vongole, e crostacei , come granchi e aragoste. Sui fondali vivono le spugne . Sulle coste uno degli uccelli più comuni è il gabbiano, ma si incontrano anche cormorani, fenicotteri e aironi.
e imparo
le parole della GEOGRAFIA
Il clima è l’insieme delle condizioni atmosferiche (vento, temperatura, pioggia, neve...) che caratterizzano un luogo. Influisce sulla vita dell’uomo, degli animali e delle piante.
Mite significa dolce e senza estremi; un clima mite, dunque, non è mai né freddissimo, né caldissimo.
In classe realizzate un cartellone con una fotografia per ogni pianta e animale citato nel testo.
Il mare dell’Italia è ricco di acciughe, sarde, sgombri, aringhe… chiamati per il loro colore pesce azzurro Costituiscono un ottimo alimento, ricco di sostanze nutrienti e salutari.
Mi esercito pag. 205
FACCIO
Fo c u s
127
VIVERE SUL MARE
L’ambiente marino è molto favorevole alla vita degli uomini, che ne hanno sempre sfruttato le innumerevoli risorse .
La pesca viene praticata con pescherecci moderni e attrezzati, in grado di pulire, selezionare e conservare il pesce. Molto sviluppata è anche l’ acquicoltura : l’uomo recinta piccole zone di mare e alleva pesci e molluschi.
le parole della GEOGRAFIA
Le risorse sono le ricchezze che un ambiente offre.
Il sale viene ricavato dalle saline: vasche grandi, ma poco profonde, dove l’uomo fa confluire acqua di mare.
Con il calore del Sole l’acqua evapora e resta uno strato di cristalli di sale che vengono poi raccolti, purificati e confezionati.
In alcuni punti del mare, l’uomo ha costruito grandi piattaforme per trivellare i fondali ed estrarre petrolio e gas metano , trasportati poi a terra mediante navi.
Fai questo esperimento con un adulto. Versa in un bicchiere di acqua molto calda (fatti aiutare da un adulto!), aggiungi un cucchiaio di sale e mescola bene. Prendi poi un pezzetto di spago e legalo a uno spiedino di legno. Appoggia lo spiedino sul bicchiere e fai penzolare lo spago nell’acqua. Infine, metti il bicchiere su un termosifone caldo: dopo una settimana vedrai che sullo spago si sono formati dei cristalli di sale .
128 GEOGRAFIA
Sulle coste sorgono grandi città portuali , nate cioè intorno a un porto. Esistono porti commerciali , dove le navi mercantili caricano e scaricano le merci, e porti turistici , con traghetti, navi da crociera e barche che trasportano le persone. Di solito nei porti ci sono anche le darsene , specchi d’acqua riparati dalle onde che ospitano cantieri navali per la costruzione e il rimessaggio di barche e navi.
Il mare ha favorito lo sviluppo di località turistiche , con alberghi, campeggi, ristoranti, stabilimenti balneari… per chi desidera trascorrere le vacanze sulle coste.
Il clima mite delle zone di mare è adatto all’ agricoltura : nei pressi della costa si coltivano ortaggi, grano e alberi da frutto, tra cui viti, peschi, albicocchi, agrumi e olivi. Viste le risorse dell’ambiente, l’uomo ha costruito sulla costa industrie alimentari per la lavorazione e la conservazione del pesce e dei prodotti agricoli e raffinerie per la lavorazione del petrolio.
Quali sono le risorse del mare e come vengono sfruttate dall’uomo? Esponi a voce.
Il rimessaggio è la custodia delle barche, che comprende anche lavori di manutenzione e riparazione.
Fo c u s
L’ acqua dolce costituisce solo una minima parte dell’acqua presente sul nostro pianeta e gli scienziati prevedono che presto non sarà più sufficiente per tutti i suoi abitanti.
Per coprire il fabbisogno d’acqua perciò si sono studiati dei grandi impianti che dissalano , cioè tolgono il sale, dall’acqua del mare, rendendola utilizzabile per l’uomo. Impianti di questo tipo sono già stati installati in molte zone desertiche o dove le precipitazioni sono molto scarse. In questo modo, molti terreni aridi sono diventati coltivabili
le parole della GEOGRAFIA
129 I paesaggi d’acqua
e imparo STUDIO
Il mare
Il mare è una distesa di acqua salata che ricopre gran parte della Terra.
È incolore, ma riflette il colore del cielo. Ha tre tipi di movimenti:
• le onde, formate dal vento;
• le correnti, masse d’acqua calda o fredda simili a grandi fiumi all’interno del mare;
• le maree, che fanno alzare e abbassare il livello del mare; sono causate dall’attrazione del Sole e della Luna sulla Terra.
Sulle coste il clima è mite e cresce la macchia mediterranea.
Vi fanno il nido molti uccelli, come i gabbiani.
Nell’acqua vivono tante varietà di pesci, molluschi e crostacei.
vivere sul mare
Nel mare l’uomo pratica:
• la pesca e l’acquicoltura, cioè l’allevamento di pesci e molluschi;
• la raccolta del sale nelle saline;
• l’estrazione di petrolio e di gas metano.
Inoltre sulle coste:
• sorgono porti, spesso con cantieri navali;
• si sviluppa il turismo;
• si pratica l’agricoltura;
• sorgono industrie conserviere per i prodotti della pesca e dell’agricoltura e raffinerie per la lavorazione del petrolio.
Una salina
spiaggia isola promontorio penisola baia
faraglione arcipelago RIPASSO FACILE 130
costa sabbiosa
golfo costa
rocciosa
studio con la mappa
Completa la mappa. Scrivi al posto giusto i titoli: clima • risorse e attività • flora • caratteristiche • fauna
Poi usala per ripassare ciò che hai imparato.
IL MARE
• acqua salata
• movimenti: onde, correnti, maree
• coste basse e sabbiose o alte e rocciose, con baie, golfi, promontori, faraglioni
• penisole
• isole e arcipelaghi
• mite
• pesca, acquicoltura
• estrazione di sale
• estrazione di petrolio e gas metano
• commercio (porti)
• turismo
• agricoltura
• industria
• macchia mediterranea: alloro, ginepro, mirto, corbezzolo, lentisco, rosmarino, fico d’India, cappero, pino marittimo, leccio, olivastro, quercia da sughero
• pesci: tonni, spigole, triglie, pesce azzurro...
• molluschi: calamari, seppie, cozze, vongole...
• crostacei: aragoste, granchi...
• uccelli: gabbiani, cormorani, fenicotteri...
131
IL FIUME
Il fiume è un corso d’ acqua dolce . Nasce in montagna e ha origine da un ghiacciaio 1 o da una sorgente nel terreno. Inizialmente è un ruscello ; poi, man mano che scende, unendosi ad altri ruscelli, diventa un impetuoso torrente 2 . Se durante il suo percorso incontra un dislivello, precipita dando origine a una cascata 3 .
Quando giunge a valle, diminuendo la pendenza del terreno, il corso d’acqua rallenta e viene chiamato fiume 4 . Scorre in un letto o alveo delimitato da argini o sponde 5 . Lungo il percorso, può accadere che altri corsi d’acqua riversino le loro acque nel fiume: sono affluenti 6 .
Mi esercito pag. 206 1 2 3 4 5 6 7 8 132 GEOGRAFIA
Può anche succedere che il fiume incontri un lago: il fiume si dice immissario 7 quando entra nel lago, emissario 8 quando ne esce. Quando arriva in pianura, il fiume scorre lentamente e può descrivere ampie curve
chiamate anse o meandri 9 .
Infine il fiume sfocia nel mare. La foce è a delta 10 quando vicino al mare il fiume si divide in tanti canali, perché la terra, i ciottoli, la sabbia, i rami che porta con sé si depositano formando degli isolotti. Quando invece il fiume sfocia nel mare e le onde portano via i detriti, la foce è a estuario 11 , cioè a forma di imbuto.
Fo c u s
Gli argini del fiume sono importanti perché mantengono il corso d’acqua nel suo letto. Dove sono bassi o danneggiati, l’uomo li alza e li rinforza
utilizzando cemento, mattoni o blocchi di pietra. Malgrado ciò, a volte, durante periodi di grandi piogge, il fiume in piena (cioè gonfio di acqua) rompe gli argini, allaga le zone circostanti e provoca morti, feriti e danni alle case, alle strade, ai campi coltivati.
Racconta con parole tue il “viaggio” del fiume: • in montagna • nel fondovalle e in pianura • quando giunge al mare e imparo STUDIO The river (Il fiume) source sorgente stream ruscello meander meandro mouth foce CLIL 9 10 11 133 I paesaggi d’acqua
CLIMA, FLORA E FAUNA
Dalla sorgente alla foce, il fiume attraversa ambienti e incontra climi diversi : dapprima la montagna, più fredda, poi la pianura e infine la costa del mare, dove il clima è più mite.
Il tipo di piante e di animali cambia perciò nei diversi tratti del fiume. In montagna , sulle sponde dei torrenti si trovano pini e abeti
In pianura , invece, crescono altri alberi: salici , pioppi , betulle , querce , ontani , robinie e acacie . Talvolta, se le acque di un fiume sono molto lente, si formano zone di palude e nascono i canneti .
Nelle acque dei torrenti vivono soprattutto trote , in quelle dei fiumi lucci , anguille , carpe , cavedani e tinche ; sono tutti chiamati pesci d’acqua dolce. Sulle sponde è facile trovare piccoli anfibi , come rane e rospi, e mammiferi roditori come topi e lontre.
Popolano l’ambiente del fiume anche molti insetti , come le libellule e le farfalle, e uccelli : folaghe, martin pescatori, fagiani, aironi, cormorani, falchi, anatre e oche selvatiche.
Il martin pescatore è un uccello dai colori vivaci. Immobile su un ramo, scruta attentamente l’acqua; poi, nel momento in cui individua la preda, sferra l’attacco, veloce come un lampo: il pesce non ha scampo!
Fo c u s 134 GEOGRAFIA
VIVERE SUL FIUME
L’acqua dolce è importantissima per l’uomo. Quella pura delle sorgenti di montagna è adatta agli usi domestici , cioè può essere utilizzata per bere, cucinare, lavare e lavarsi; per portarla fino alle case l’uomo ha costruito gli acquedotti .
L’acqua del fiume serve ai contadini per irrigare i campi , agli allevatori per abbeverare gli animali e alle fabbriche per raffreddare i macchinari industriali e per molte lavorazioni (per esempio per fabbricare carta e tessuti).
In montagna, l’uomo ha costruito dighe che sbarrano il corso di alcuni torrenti e creano laghi artificiali utili per produrre energia elettrica .
Con macchine escavatrici chiamate draghe , l’uomo ricava dal letto del fiume materiale edile : sabbia e ghiaia , con cui si prepara il cemento.
Quando i fiumi sono larghi e profondi sono usati per trasportare merci e persone con battelli e barconi .
Nel fiume l’uomo pesca e alleva pesci .
le parole della GEOGRAFIA
L’ acquedotto è l’insieme delle strutture (vasche di deposito, tubature, pompe…) per raccogliere e distribuire le acque nelle abitazioni. Il materiale edile è quello necessario per costruire strade ed edifici.
e imparo STUDIO
Sottolinea nel testo gli usi domestici dell’acqua.
135
Il fiume
fiume
immissario lago
foce ansa (o meandro) cascata torrente argine (o sponda) affluente
vivere sul fiume
Il fiume è una risorsa importante per l’uomo.
• L’acqua dei fiumi arriva nelle case attraverso gli acquedotti. Inoltre serve per irrigare i campi, abbeverare gli animali e per molte lavorazioni industriali.
• L’acqua di alcuni torrenti è sbarrata con delle dighe e utilizzata per produrre energia elettrica.
• Dal letto dei fiumi si ricavano sabbia e ghiaia, usate per le costruzioni.
• I fiumi più grandi, navigabili, sono importanti vie di comunicazione.
• Nei fiumi l’uomo pesca e alleva pesci.
Clima, flora e fauna
Lungo il suo corso il fiume incontra climi diversi. Perciò le piante e gli animali che vivono nel fiume e sulle sue sponde cambiano.
Piante sulle sponde
• In montagna: pini e abeti.
• In pianura: salici, pioppi, betulle, robinie, acacie, canneti.
Animali sulle sponde
• Piccoli anfibi: rane, rospi.
• Mammiferi roditori: topi, lontre.
Animali nelle acque
• Torrenti: trote.
• Fiumi: lucci, anguille, carpe, cavedani e tinche.
Animali nelle acque e sulle sponde
• Insetti: libellule, farfalle.
• Uccelli: folaghe, martin pescatori, fagiani, aironi, cormorani, anatre e oche selvatiche.
RIPASSO FACILE 136
emissario
studio con la mappa
Completa la mappa e cancella l’alternativa errata di ogni coppia (sono le parole scritte in verde). Per la flora e la fauna fai tu qualche esempio.
IL FIUME
Caratteristiche
• corso d’acqua dolce / salata
• nasce da pozzi / sorgenti o ghiacciai
• scorre in un letto / fondale fra sponde o argini
• riceve le acque degli affluenti / influenti
• assume nomi diversi nei vari tratti del percorso: ruscello, torrente, fiume
• la foce può essere a delta / ramo (ramificata) o a estuario (a imbuto)
Risorse e attività
• pesca, acquicoltura
• materiali edili: sabbia e sassi / ghiaia
• acqua per uso domestico e industriale, per irrigare, per allevare animali, per produrre benzina / elettricità
• via di trasporto
Clima
diverso / uguale nei vari tratti del percorso
Flora
• alberi:
• canneti
Fauna
• pesci:
• anfibi:
• uccelli:
• insetti:
• mammiferi roditori: .........................................................................................................................................................
137
1 Montagna che si protende sul mare.
2 Piccola insenatura nella costa.
3 Attraccano in porto.
4 Insieme di isole.
5 Movimenti dell’acqua in profondità.
6 Lingua di terra bagnata su tre lati.
7 Movimenti dell’acqua in superficie.
8 Linea d’incontro tra il mare e la terra.
9 Abbassamento del livello del mare.
10 Si dice del clima marino.
1 A B C P R O M O N T O R I O Q
2 G O L A C A R R O F B A I A R
3 B A R N A V I C C L A G O I A
4 I S O L A A R C I P E L A G O
5 A C O R R E N T I M A R I N E
6 P E P E N I S O L A M A R E Q
7 M A S S E O N D E S A L I R E
8 C A S E T T E C O S T A R O A
9 A C B A S S A M A R E A Q T U
10 M A R E F R E D D O M I T E A
ACQUICOLTURA
SALINA RAFFINERIA
impianto con vasche d’acqua salata industria dove si lavora il petrolio allevamento di pesci e molluschi
2
1 Cerca la parola che corrisponde alla definizione e cancella le lettere inutili.
1 La quercia da sughero è tipica della macchia mediterranea.
3 I fenicotteri filtrano con i loro becchi l’acqua di mare in cerca di cibo.
3 Numera ogni immagine come la didascalia corrispondente.
2 Collega ogni parola alla definizione corrispondente.
In questo impianto di acquicoltura si allevano cozze.
le mie competenze 138
4 Risolvi il cruciverba sillabico.
1 Si forma quando l’acqua incontra un grande dislivello.
2 Corso d’acqua formato da più ruscelli.
3 Fiume che si getta in un altro.
4 Delimitano i fiumi.
5 Apertura nel terreno da cui nasce un ruscello.
6 Rivolo d’acqua (fiume all’inizio).
7 Vi scorre l’acqua del fiume.
6 Collega ogni elemento al tratto di fiume a cui si riferisce.
1 SCA 2 3 AF 4 5 TE 6 SCEL 7
DI MONTAGNA
DI COSTA DEL MARE TRATTO DI FONDOVALLE E PIANURA carpa Foce a Foce a trota fiume foce torrente immissario cascata meandro
5 Completa le didascalie.
TRATTO
TRATTO
le mie competenze 139
IL LAGO
e imparo STUDIO GEOGRAFIA
Il lago è una massa d’acqua dolce che si è raccolta in una conca della superficie terrestre. In genere è alimentato da sorgenti sotterranee, dalle piogge, dallo scioglimento dei ghiacciai o dai fiumi. La linea di confine tra la terra e l’acqua del lago si chiama sponda .
I laghi hanno forme, dimensioni, profondità e origini diverse.
LAGHI COSTIERI si trovano vicino al mare; la loro forma è allungata, l’acqua è salmastra (un po’ salata) e poco profonda. Si formano per l’azione delle onde: con il tempo, la sabbia trasportata e depositata dalle onde crea una barriera che racchiude un tratto d’acqua di mare.
I LAGHI VULCANICI sono crateri di vulcani spenti riempiti d’acqua; sono alimentati dalla pioggia o da sorgenti sotterranee. Hanno forma circolare e possono essere molto profondi.
Il Lago di Bolsena, nel Lazio, è il lago di origine vulcanica più grande d’Europa.
Il Lago di Varano, in Puglia, è un lago costiero.
Sottolinea le informazioni con colori differenti: di rosso la forma dei laghi, di verde l’ origine . 140
I LAGHI DI SBARRAMENTO si formano a causa di una frana o di un accumulo di detriti che sbarra il corso di un fiume.
Il Lago di Scanno, in Abruzzo, è un lago di sbarramento.
I LAGHI GLACIALI occupano le conche scavate dai ghiacciai e sbarrate dai loro detriti (morene). Solitamente sono alimentati da un fiume. Hanno forma allungata e sono profondi.
Il Lago di Garda, di origine glaciale, è il più grande d’Italia; si estende tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.
I LAGHI ARTIFICIALI si formano quando l’uomo costruisce una diga che blocca il corso di un fiume. Servono per alimentare le centrali elettriche o gli acquedotti delle città.
Il Lago di Ridracoli, in Emilia-Romagna, è un lago artificiale.
Mi esercito pag. 207 141 I paesaggi d’acqua
CLIMA, FLORA E FAUNA
Anche i laghi grandi e profondi, come il mare, d’estate accumulano il calore del Sole e d’inverno lo ridistribuiscono. Per questo lungo le loro sponde il clima è mite .
Le piante caratteristiche del lago sono le ninfee , le canne e i giunchi ; vicino ai laghi si trovano poi cipressi , salici , cedri , pioppi e oleandri .
Nelle acque del lago vivono le anguille , le trote , le carpe , le alborelle , le tinche e i lucci . Sulle sponde è facile veder saltare rane e rospi e svolazzare germani , cigni , anatre , folaghe , aironi e falchi pescatori .
Una palude con canneti e ninfee.
La ninfea è una pianta acquatica perenne e resistente al freddo; ha radici lunghe dai 20 ai 200 centimetri che la ancorano al fondale.
Prova a coltivarne una! Procurati un recipiente largo 60-80 centimetri e alto 40-50 centimetri. Metti sul fondo del contenitore del terriccio argilloso e pianta la ninfea; coprila d’acqua e posizionala in giardino o su un terrazzo al sole.
142 GEOGRAFIA
VIVERE SUL LAGO
Anche il lago, come il mare, offre molte risorse. Grazie alla disponibilità di acqua dolce e al clima mite si possono coltivare viti , olivi , agrumi , fiori .
La bellezza del paesaggio lacustre richiama molti visitatori : per questo vicino ai laghi l’uomo ha costruito alberghi e ristoranti, attrezzato le spiagge e preparato percorsi sportivi.
Le acque sono utilizzate anche per pescare e come via di comunicazione: battelli e traghetti permettono di spostarsi tra i vari paesi che si affacciano sulle sponde. Infine, i laghi artificiali alimentano gli acquedotti che portano l’acqua alle nostre case e le centrali idroelettriche che producono energia elettrica.
e imparo STUDIO
Segna con una ✘ le attività frequentemente praticate presso i laghi.
• agricoltura
• artigianato
• industria
• commercio
• pesca
• allevamento
• turismo
• estrazione di metalli
Al lago si possono svolgere molti sport: collega ogni sport all’immagine corrispondente.
windsurf canoa pesca sportiva
143
Il lago
Il lago è una massa di acqua dolce raccolta in una conca del terreno. È delimitato dalle sponde. È alimentato da sorgenti sotterranee, dalle piogge, dallo scioglimento dei ghiacciai o dai fiumi.
Clima, flora e fauna
Sulle sponde dei laghi grandi e profondi il clima è mite.
Vi crescono piante come ninfee, canne e giunchi e alberi come cipressi, salici, pioppi e oleandri.
Vi vivono animali come rane e rospi, cigni, anatre, aironi e falchi pescatori. Nelle acque vivono pesci come anguille, trote, carpe, arborelle, tinche e lucci.
Vivere sul lago
I laghi offrono all’uomo molte risorse.
Infatti:
• richiamano molti turisti;
• nelle acque è possibile praticare la pesca;
• sono vie di comunicazione;
• il clima favorisce l’agricoltura (si coltivano soprattutto viti, olivi, agrumi e fiori);
• i laghi artificiali sono una fonte di acqua dolce e alimentano le centrali idroelettriche.
I TIPI DI LAGHI
Laghi costieri Sono vicini al mare e hanno acqua salmastra e poco profonda.
Laghi glaciali Occupano le conche scavate dai ghiacciai.
Laghi vulcanici
Sono crateri di vulcani spenti pieni di acqua.
FACILE 144
Laghi di sbarramento Si formano a causa di frane o detriti che sbarrano il corso di un fiume.
RIPASSO
studio con la mappa
Completa la mappa. Scrivi al posto giusto: vulcanica • conca • mite • glaciale • salmastra • germani pesci • salici • turismo • ninfee • artificiale
IL LAGO
Che cos’è?
Una colma di acqua dolce alimentata da sorgenti sotterranee, piogge, scioglimento dei ghiacciai, fiumi
• : occupa la conca scavata da un ghiacciaio
• : ha forma rotonda
Origini
• costiera: ha forma allungata, acqua
• di sbarramento: formatosi per frane o accumulo di detriti
• ........................................... : realizzato dall’uomo
Clima
• pesca
Risorse e attività
•
Flora
• agricoltura
• , canne e giunchi
• , pioppi, cipressi, salici, cedri, oleandri
• : lucci, anguille, carpe, alborelle, trote e tinche
Fauna
• anfibi: rane, rospi
• uccelli: , anatre, folaghe, falchi pescatori, cigni
145
1 R A N A 2 B A T T E L L O 3 S B A R R A M E N T O 4 I M M I S S A R I O 5 C O S T I E R I 6 E M I S S A R I O 7 G L A C I A L I 8 A R T I F I C I A L I 9 S P O N D A 1 2 3 4 5 6 7 ......................................................................................................................................................................................................................... 8 9
evidenziata c’è il
di ghiacciaio frana diga mare cratere LAGO COSTIERO LAGO VULCANICO LAGO GLACIALE LAGO DI SBARRAMENTO LAGO ARTIFICIALE
Nella colonna
nome
1 Scrivi tu le definizioni corrispondenti alle parole del cruciverba, poi completa la frase.
le mie competenze 146
2 Collega ogni tipo di lago alla parola significativa corrispondente.
Le aree protette
Per salvaguardare le zone vicine ai corsi d’acqua , sono state istituite zone protette , cioè aree in cui le attività dell’uomo sono limitate, o vietate, per proteggere l’ambiente, le piante e gli animali. Per esempio in alcune aree protette non si può pescare, non si può navigare...
Le AREE MARINE PROTETTE sono zone di mare in cui sono previste leggi severe a tutela della flora e della fauna. La zona marina protetta chiamata Santuario dei Cetacei , per esempio, è nata per proteggere i numerosi mammiferi marini (come balene e delfini) che vivono nel tratto di mare compreso tra la Liguria e la Sardegna.
Le OASI FLUVIALI sono aree protette adiacenti a fiumi e a torrenti. Per esempio, l’ Oasi Fluviale del Molino Grande , presso Bologna, tutela un tratto di bosco che si trova lungo le rive del torrente Idice, dove fanno il loro nido rare specie di uccelli .
Le OASI LACUSTRI sono aree protette vicino ai laghi. Il Parco di Colfiorito è il più piccolo parco regionale dell’Umbria. È stato creato nel 1995 con lo scopo di salvaguardare una palude lacustre famosa per la ricchezza di animali e piante, tra cui la ninfea alba.
AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO
SOSTENIBILE (ONU) • OBIETTIVO 14 Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
Fo c u s 147
L’inquinamento delle acque
Lungo le rive dei fiumi, le sponde dei laghi e le coste dei mari l’uomo svolge molte attività. Se non vengono attuate nel rispetto della natura esse possono inquinare le acque e provocare danni. Inquinare un ambiente naturale, infatti, non significa solo sporcarlo, ma rovinarlo al punto che può scomparire.
Ecco alcune cause dell’inquinamento delle acque:
OBIETTIVO 6
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
• scarico in mare di rifiuti e sostanze nocive da parte delle imbarcazioni;
• scarichi delle fabbriche nelle acque dei fiumi, dei laghi, dei mari;
• uso nelle nostre case di detersivi non biodegradabili (come la maggior parte dei saponi e dei detergenti che fanno molta schiuma);
• uso di sostanze velenose e concimi chimici in agricoltura (questi veleni arrivano alle acque attraverso il terreno);
• piogge contaminate dall’inquinamento dell’aria (causato dai gas di scarico delle auto e delle fabbriche);
• materie plastiche (sacchetti, bottiglie...) abbandonate sulle rive dei corsi d’acqua.
Ci sono tanti comportamenti che puoi adottare per non sprecare l’acqua, un bene prezioso!
Mentre ti lavi i denti o ti insaponi, chiudi il rubinetto.
Fai aggiustare il rubinetto se sgocciola.
Fai la doccia, non il bagno nella vasca, perché usi meno acqua! Elencane altri insieme alle compagne e ai compagni.
Educazione CIVICA
148
AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE (ONU) •
L’isola di plastica del pacifico
SVILUPPO SOSTENIBILE (ONU)
OBIETTIVO 14
Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
Nell’ Oceano Pacifico , tra la California e le Hawaii, c’è una nuova grande “isola”: un enorme accumulo di rifiuti galleggianti intrappolati in un vortice di correnti marine. Per questo viene anche chiamata con il nome inglese di Pacific Trash Vortex (“vortice di immondizia del Pacifico”). Si tratta di un’“isola” grandissima: la sua superficie è cinque volte quella dell’Italia , ed è formata per metà da reti e strumenti per la pesca. Quest’isola non è visibile all’obiettivo dei satelliti perché la sua consistenza è più simile a quella di una “zuppa” di elementi di dimensioni diverse, in parte sommersi, piuttosto che a un insieme denso e compatto. Le microparticelle affondate sono spesso ingerite dai pesci e dagli altri organismi marini ed entrano così a far parte della catena alimentare, con effetti nocivi sia per i pesci, sia per l’uomo. Dal 1988, quando fu scoperta, molti Paesi, compreso il nostro, si sono adoperati per limitare l’utilizzo della plastica , ma per risolvere la situazione ed evitare questo pericoloso inquinamento è necessario fare di più, incrementando l’uso di materiali naturali e biodegradabili. È inoltre fondamentale prevedere un corretto riutilizzo dei vecchi oggetti di plastica e una specifica raccolta differenziata al termine del loro uso, per impedirne lo smaltimento nei corsi d’acqua e nei mari.
le parole della GEOGRAFIA
Microparticelle : sono particelle piccolissime. In questo caso, si tratta di particelle di plastica. Nocivi : che recano danno.
Educazione CIVICA
149
LO
AGENDA 2030 PER
•
ITALIA OCEANO PACIFICO AFRICA
ASIA AMERICA ISOLA DI PLASTICA HAWAII
I paesaggi di TERRA
In questa unità :
Contenuti digitali
• conosco le caratteristiche della montagna , della collina e della pianura ;
• distinguo la loro flora e la loro fauna ;
• imparo quali sono le principali attività dell’uomo nei diversi paesaggi di terra;
• comprendo l’importanza dell’ ambiente in cui vivo.
150
LA MONTAGNA
Si chiamano montagne i rilievi naturali che superano i 600 metri di altitudine .
Il punto più alto di una montagna si chiama cima o vetta 1 ; il punto più basso, la base della montagna, piede 2 .
I fianchi si chiamano versanti o pendii 3 .
Quando le montagne sono allineate formano una catena montuosa ; se invece sono raggruppate e unite alla base danno origine a un massiccio .
Il punto più basso tra due montagne, che permette di oltrepassare una catena montuosa, è il passo o valico 4 .
Le zone pianeggianti che separano le montagne sono le valli 5 .
Sulle montagne più alte vi sono ghiacciai 6 , distese di ghiaccio che non si sciolgono neanche in estate.
le parole
della GEOGRAFIA
L’ altitudine è l’altezza di un luogo rispetto al livello del mare e si misura in metri.
Scrivi nei quadratini del disegno i numeri mancanti.
Mi esercito pag. 208 ...... 5 3 2 6
e imparo FACCIO 151 I paesaggi di terra
COME NASCONO LE MONTAGNE?
Le montagne si sono formate milioni di anni fa e hanno avuto origini diverse.
MONTAGNE DI RIPIEGAMENTO O CORRUGAMENTO
La crosta terrestre, cioè lo strato più superficiale della Terra, assomiglia a un puzzle: è infatti formata da “pezzi” diversi, che i geologi chiamano placche . Le placche di solito combaciano tra loro, ma il continuo movimento del magma sottostante, ossia dei materiali semiliquidi e incandescenti che si trovano nelle profondità della Terra, fa sì che ogni tanto si scontrino . Quando le placche si scontrano, si ripiegano e danno origine a una montagna.
MONTAGNE DI ORIGINE VULCANICA
Il magma che si trova nelle profondità della Terra, spingendo sulla crosta , crea talvolta un’ apertura da cui fuoriescono gas, vapori e lava (cioè magma a contatto con l’aria). La fuoriuscita prende il nome di eruzione e si forma così un vulcano . La lava, raffreddandosi, si solidifica. Eruzione dopo eruzione, quindi, il vulcano cresce in altezza perché si deposita sempre più materiale lavico. Le montagne di origine vulcanica sono vulcani spenti o inattivi e si riconoscono per la loro forma a cono .
152 GEOGRAFIA
MONTAGNE DI SOLLEVAMENTO O INNALZAMENTO
Alcune montagne si sono formate dal sollevamento dei fondali marini , spinti dal magma che si trova sotto la crosta terrestre. In queste montagne si trovano fossili di conchiglie, di pesci e di alghe.
Le montagne cambiano nel tempo
Le montagne cambiano aspetto nel tempo perché la pioggia, la grandine, la neve, il ghiaccio e il vento, chiamati agenti atmosferici , lentamente sgretolano le rocce e così limano e arrotondano le cime: per questo le montagne più alte, con cime aguzze e pareti ripide, sono più giovani di quelle più basse e dalle cime arrotondate. Questo fenomeno di lento sgretolamento si chiama erosione .
Quando i torrenti scendono dalla montagna, scavano i versanti e formano valli fluviali : sono a forma di V e possono essere strette. Anche i ghiacciai con il tempo scivolano verso il basso e formano delle valli: sono valli glaciali , larghe e a forma di U . Oggi, però, molti ghiacciai si ritirano, ossia diventano più piccoli, perché il clima si sta scaldando e i ghiacci si sciolgono.
153 I paesaggi di terra
m
CLIMA, FLORA E FAUNA
Il clima in montagna cambia a seconda dell’altitudine, infatti più sali verso la cima, più la temperatura diminuisce, cioè fa più freddo. Il clima condiziona la vita delle piante e degli animali, che variano in base all’altitudine.
Sopra i 3000 metri , sulle rocce , crescono muschi, licheni e stelle alpine, piante molto basse e resistenti al freddo. Volano nel cielo le aquile.
Tra i 2000 e 3000 metri si trovano prati erbosi, con fiori come genziane e soldanelle e bassi cespugli di rododendro e ginepro. Qui vivono stambecchi, marmotte, camosci ed ermellini.
m
e imparo STUDIO GEOGRAFIA
Tra i 1000 e i 2000 metri crescono boschi di conifere , alberi sempreverdi come i pini, gli abeti e i larici. Nei boschi corrono cervi, daini, lupi e orsi; questi ultimi due, però, sono molto rari in Italia.
Fino a 1000 metri crescono boschi di latifoglie , alberi come castagni, querce e faggi, che in autunno perdono le foglie. Sugli alberi è facile vedere scoiattoli, picchi, gufi e altri uccelli. Nei boschi vivono lepri, caprioli, volpi e ghiri.
Mi esercito pag. 209-210
1000
2000
3000
Sottolinea di verde il nome delle piante e di rosso quello degli animali della montagna. 154
m
o c u s
Per proteggere e conservare la flora e la fauna tipiche della montagna e di altri ambienti naturali, sono stati istituiti
i Parchi Nazionali. In Italia ci sono 25
Nazionali e una serie di parchi regionali e riserve naturali
In queste zone sono in vigore norme rigorose che limitano le attività dell’uomo e ogni iniziativa che potrebbe recare danno all’ambiente.
1 Gran Paradiso
2 Val Grande
3 Stelvio
4 Dolomiti Bellunesi
5 Appennino Tosco-Emiliano
6 Cinque Terre
7 Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna
8 Arcipelago Toscano
Monti
Laga
Lazio e Molise
Gargano
Vesuvio
Murgia
24 Appennino Lucano
di
Val d’Agri-Lagonegrese
25
Isola di Pantelleria
9 Monti Sibillini della
11 Majella
Abruzzo,
12
Circeo
13
14
15
16 Alta
Cilento, Vallo
Diano
Alburni
17
e
19 Sila
20 Aspromonte
21 Asinara
22 Arcipelago della Maddalena
23 Gennargentu
Genziane Stambecco
155
I parchi nazionali F
VIVERE IN MONTAGNA
La montagna non è un ambiente facile per l’uomo: il clima è freddo, spostarsi da una zona all’altra è complicato e sul terreno in pendenza si coltiva e si costruisce a fatica. Malgrado ciò, l’uomo ha saputo usare tutte le risorse offerte dalla montagna: acqua, prati, legno e la bellezza del panorama.
Dighe e centrali per la produzione di energia elettrica permettono di sfruttare l’abbondanza di acqua .
Nei prati l’uomo fa pascolare mucche , pecore e capre dalle quali ricava, oltre alla carne e alla lana, il latte , lavorato poi nei caseifici per produrre formaggio, ricotta, burro, yogurt.
In molti luoghi, durante il periodo estivo gli animali vengono portati all’ alpeggio , cioè in prati che si trovano ad alta quota. Il pastore alloggia nella malga , una costruzione tipica con annessa la stalla e la casera per la lavorazione del latte. Nei fondivalle e sui pendii meno ripidi e più soleggiati, l’uomo coltiva patate , ortaggi, foraggio per gli animali, viti e alberi da frutto: mele e pere .
Dalla lavorazione del legno degli alberi, l’uomo ricava oggetti artigianali e materiale per costruire mobili e case.
156 GEOGRAFIA
L’uomo ha modificato in parte la montagna, costruendo strade , viadotti , gallerie , alberghi , ristoranti , piste da sci , funivie , seggiovie e impianti sportivi , per facilitare gli spostamenti e per ospitare turisti sia d’estate sia d’inverno.
Nelle cave e nelle miniere l’uomo, scavando la montagna, estrae dalle rocce: ardesia, granito, marmo e altri minerali utili.
Educazione CIVICA
Per ottenere legname e fare spazio a edifici e piste da sci, vengono tagliati molti alberi. Questa attività, chiamata disboscamento , deve però essere limitata e regolata. Gli alberi, infatti, sono preziosi per l’ambiente: con le loro radici trattengono il terreno ed evitano che frani, cioè che scivoli verso il basso; assorbono l’umidità delle piogge; producono ossigeno; ospitano animali selvatici. Una pratica molto utile è quella del rimboschimento , che consiste nel piantare giovani alberi al posto di quelli abbattuti. Occorre anche evitare gli incendi , che possono distruggere in poche ore un bosco che ha impiegato decenni per formarsi.
Sono tantissimi gli sport che si possono praticare in montagna : in estate escursioni a piedi, percorsi in mountain bike, voli in parapendio, arrampicate; in inverno escursioni con le ciaspole, snowboard, sci alpino e sci di fondo.
o c u s 157 I paesaggi di terra
F
Muschi, licheni e stelle alpine; aquile.
La montagna
Le montagne sono i rilievi naturali che superano i 600 metri di altitudine (cioè di altezza dal livello del mare).
Le montagne possono essere:
• allineate, e formano una catena montuosa;
• raggruppate e unite alla base, e formano un massiccio.
Con il tempo, le montagne cambiano aspetto per l’erosione delle rocce dovuta agli agenti atmosferici (pioggia, grandine, neve, ghiaccio, vento).
vivere in montagna
In montagna l’uomo:
Prati e cespugli di rododendro e ginepro; stambecchi, camosci, marmotte ed ermellini.
• produce energia elettrica sfruttando l’abbondanza di acqua;
• alleva mucche, capre e pecore e lavora il latte nei caseifici;
Boschi di conifere; cervi, daini, lupi e orsi.
• pratica l’agricoltura nei fondovalle o nei pendii soleggiati;
• lavora il legno e produce oggetti artigianali e materiale da costruzione;
Boschi di latifoglie; uccelli, scoiattoli, lepri, caprioli, volpi e ghiri.
• estrae materiali dalle cave e dalle miniere;
• lavora nel turismo, sia estivo sia invernale.
FLORA E FAUNA
3000
2000
1000
ghiacciaio vetta versante (o pendio) passo (o valico) piede valle RIPASSO FACILE 158
m
m
m
studio con la mappa
Completa la mappa: nei riquadri che hanno due colonne, collega con una linea le parole in relazione fra loro.
LA MONTAGNA
Che cos’è? rilievo oltre i 600 metri di altitudine
Caratteristiche
catene raggruppati massicci base piede valico passo allineate
cima V versanti U valli fluviali vetta valli glaciali pendio
Origini ripiegamento fondali marini sollevamento fuoriuscita di lava vulcanica scontro di placche
Clima più si sale, più la temperatura si abbassa
Risorse e attività
legno centrali elettriche acqua artigianato prati turismo
fondovalle cave e miniere rocce allevamento paesaggio agricoltura
prati e cespugli • stambecchi, marmotte oltre i 3000 m
Flora e fauna
muschi e licheni • aquile 2000-3000 m
conifere • cervi, lupi, orsi 1000-2000 m
latifoglie • scoiattoli, caprioli, ghiri… fino a 1000 m
159
Fo c u s GEOGRAFIA
LA COLLINA
Tra le montagne e le pianure si incontrano le colline. Sono rilievi naturali che non superano i 600 metri di altitudine . Hanno cime arrotondate e linee dolci .
I versanti o fianchi generalmente sono poco ripidi e ricoperti da boschi e coltivazioni.
A volte il terreno delle colline è poroso e permeabile , cioè non riesce ad assorbire e trattenere molta acqua, ma la fa filtrare e scorrere. Quando piove molto, allora, l’acqua scorrendo scava sul fianco della collina profondi solchi chiamati calanchi .
La pioggia ha scavato su questa collina molti calanchi.
Sui versanti collinari più ripidi l’uomo ha costruito dei terrazzamenti , larghe gradinate di terra sostenute da muretti. Servono sia per evitare che il terreno frani, sia per poterlo coltivare più agevolmente. 160
COME NASCONO LE COLLINE?
Anche le colline, come le montagne, hanno origini diverse.
COLLINE DI SOLLEVAMENTO
Si sono formate per il corrugamento della crosta terrestre e il sollevamento del fondale marino. Come nelle montagne con la stessa origine, vi si possono trovare fossili marini.
COLLINE STRUTTURALI
Sono vecchie montagne che con il passare del tempo si sono abbassate, arrotondate e consumate per l’erosione degli agenti atmosferici: ghiaccio, grandine, pioggia e vento.
COLLINE MORENICHE
Sono nate dall’accumulo dei detriti (rocce, ghiaia e terra) trascinati a valle dai ghiacciai. Con gli anni, i detriti si sono ricoperti di vegetazione.
COLLINE VULCANICHE
Sono antichi vulcani spenti il cui cratere si è riempito di terra, e che sono stati poi consumati e modellati dall’erosione.
161 I paesaggi di terra
CLIMA, FLORA E FAUNA
Il clima in collina è generalmente mite : non troppo caldo in estate e non troppo freddo in inverno.
Educazione CIVICA
Anche in collina, come in montagna, c’è il problema del disboscamento. I boschi, e la natura in generale, vanno rispettati da tutti, anche dai bambini.
La flora è formata innanzitutto da boschi di latifoglie , alberi dalle larghe foglie che cadono in autunno, regalando al paesaggio colori caldi dal giallo al rosso. Sono querce, castagni, faggi, noci. Il sottobosco è pieno di rovi, felci, ginepri, fragole, more e funghi. Si trovano anche arbusti nocciolo, agrifoglio e sambuco.
La collina è popolata da moltissimi animali selvatici : mammiferi come cinghiali, lepri, volpi, donnole, talpe, scoiattoli e ricci; uccelli come fagiani, gufi e civette.
e imparo STUDIO
Sottolinea di verde il nome delle piante e di rosso quello degli animali della collina.
Quali sono le regole da rispettare nella natura? Osserva i disegni, che rappresentano alcuni comportamenti sbagliati e discutine in classe con le compagne e i compagni.
162 GEOGRAFIA
VIVERE IN COLLINA
L’ambiente collinare è sempre stato una grande risorsa per l’uomo. Il clima mite e il terreno fertile hanno favorito lo sviluppo dell’agricoltura; inoltre, le cime delle colline erano un luogo ideale dove vivere, poiché dall’alto si potevano avvistare i nemici e difendersi. Per questo sulle colline spesso i paesi sorgono intorno a castelli, borghi e monasteri antichi.
Sui pendii più dolci l’uomo coltiva ortaggi e cereali, come orzo, avena e granoturco. Sulle terrazze ricavate sui pendii più ripidi, invece, crescono viti, olivi e alberi da frutto. In collina si allevano bovini, ovini, suini e pollame.
I prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento sono lavorati dalle aziende agricole , che producono vino, olio, marmellate, miele, formaggi e salumi. In questi ultimi anni molte di esse hanno ampliato la loro attività offrendo ospitalità ai turisti e diventando così agriturismi .
Dalla collina l’uomo ricava anche materiali come l’argilla, che abili artigiani trasformano in ceramiche
e imparo STUDIO
Rispondi.
• In collina l’agricoltura è molto o poco praticata?
• Che cosa si coltiva sui pendii più dolci?
• E sui terrazzamenti?
Mi esercito pag. 211
163 I paesaggi di terra
La collina
Le colline sono rilievi naturali che non superano i 600 metri di altitudine. Hanno cime arrotondate e pendii dolci. Quando il terreno delle colline non riesce a trattenere l’acqua ma la fa scorrere, la pioggia scava dei solchi profondi chiamati calanchi. I terrazzamenti sono gradini di terra sostenuti da muretti creati sui fianchi delle colline per facilitare la coltivazione.
L’ORIGINE DELLE COLLINE
Colline di sollevamento
Dal sollevamento dei fondali marini o dal corrugamento della crosta terrestre.
Colline strutturali
Dall’erosione di antiche montagne.
Colline moreniche
Dall’accumulo di detriti trascinati a valle dai ghiacciai.
Clima, flora e fauna
Il clima delle colline in genere è mite. La flora comprende boschi di latifoglie (querce, faggi, castagni, noci) e sottobosco con arbusti, rovi, felci, ginepri, more, fragole e funghi. Vi vivono mammiferi (cinghiali, lepri, volpi, donnole, talpe, scoiattoli, ricci) e uccelli (fagiani, gufi, civette).
Colline vulcaniche
Da antichi vulcani spenti modellati dall’erosione.
vivere in collina
La collina offre all’uomo molte risorse:
• si pratica l’agricoltura (ortaggi, cereali come orzo, avena e granturco, viti e alberi da frutto);
• vi sorgono aziende agricole dove si allevano animali e si lavorano i prodotti della terra; spesso le aziende agricole sono anche agriturismi;
• è sviluppato l’artigianato (in particolare le ceramiche).
RIPASSO FACILE 164
studio con la mappa
Completa la mappa scrivendo al posto giusto i titoli: trasformazioni • origini • clima • che cos’è • fauna caratteristiche
• risorse e attività
• flora
LA COLLINA
rilievo che non supera i 600 metri di altitudine
• versanti dolci
• cime arrotondate
• di sollevamento
• strutturali
• naturali: calanchi, frane
• moreniche
• vulcaniche
• opera dell’uomo: terrazzamenti
mite
• boschi di latifoglie e arbusti
• sottobosco con felci, mirtilli, more, fragole, funghi
• mammiferi: cinghiali, lepri, volpi, donnole, scoiattoli, ricci
• uccelli: fagiani, gufi, civette
• agricoltura: viti, olivi, alberi da frutto, cereali, ortaggi
• allevamento
• trasformazione prodotti: caseifici, salumifici, cantine vinicole, oleifici...
• agriturismo
• artigianato
................................................
165
le mie competenze
1 Correggi il cruciverba: cancella le sillabe intruse in modo che in ogni riga si legga la parola corrispondente alla definizione.
1 AL MI TI TU STO DI NE
2 TO VAL LA RA LE GO DI
3 CI ROS SU SO MA FRA MI
4 VER TI SAN PO GRI SI TE
5 TO PAS TRO SO AF FIT TO
6 STU FA TI NO PIE DE RA
7 SU CA DA TE NI PO NA
8 MIT E FRA RO SIO GO NE
1 Altezza di un territorio rispetto al mare.
2 Zona pianeggiante tra due montagne.
3 Punto più alto della montagna.
4 Fianco della montagna.
5 Punto più basso tra due montagne.
6 Base della montagna.
7 Insieme di montagne allineate.
8 Azione degli agenti atmosferici sulle rocce.
2 Rispondi.
• In quali modi si possono formare le montagne?
• Perché la flora e la fauna cambiano a seconda dell’altitudine? ..................................................................................................................................................................................................................
• Le montagne cambiano per cause naturali, a causa dell’uomo o a causa di entrambi? Come?
166
1 Colline originate dall’erosione di una montagna.
2 Ripiani simili a gradini.
3 Azienda agricola che fornisce ospitalità e ristorazione.
4 Alberi che producono frutti marroni racchiusi in ricci.
5 Pianta i cui rami si usano in inverno, soprattutto a Natale, per decorare la casa.
6 Piccoli roditori dalla lunga coda che vivono sugli alberi.
7 Uccello notturno dai grandi occhi gialli.
8 Colline formate dal riempimento di un antico cratere e dall’erosione.
9 Sono scavati dalla pioggia sui fianchi delle colline.
10 Colline originate dall’accumulo di detriti.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 le mie competenze 167
3 Risolvi il cruciverba: nella colonna evidenziata troverai una caratteristica delle piante del bosco.
LA PIANURA
La pianura è una vasta distesa di terra , priva di rilievi montuosi o collinari, che non supera i 200 metri sul livello del mare.
Spesso in pianura vi sono corsi d’acqua, boschi, campi coltivati, paesi, città, industrie, strade, ferrovie...
La maggior parte delle pianure italiane è costituita da terreni di tipo diverso.
• La zona più vicina alla montagna, detta alta pianura 1 , è formata da terreni ciottolosi e permeabili .
• La parte più lontana dai rilievi, chiamata bassa pianura 2 , è formata da detriti più fini: sabbia e argilla, che rendono il terreno impermeabile.
L’acqua della pioggia viene assorbita dal terreno dell’alta pianura; quando incontra il terreno impermeabile della bassa pianura, riaffiora in superficie formando sorgenti chiamate risorgive 3 .
mountain montagna hill collina plain pianura
le parole della GEOGRAFIA
Un terreno permeabile lascia passare l’acqua, mentre in quello impermeabile l’acqua scorre via.
Osserva il disegno e descrivi la pianura. Utilizza le parole corrispondenti ai numeri.
1 3 2
CLIL
e imparo STUDIO 168 GEOGRAFIA
COME NASCONO LE PIANURE?
Le pianure si sono formate in modi diversi nel corso di migliaia di anni.
PIANURE ALLUVIONALI
Sono state formate dai detriti portati a valle
La Pianura Padana, la più grande pianura italiana, è stata formata dai detriti del fiume Po e dei suoi affluenti.
PIANURE VULCANICHE
Sono state formate dall’accumulo di lava e ceneri eruttate dai vulcani. Questi materiali hanno reso il terreno molto fertile.
La Pianura Campana, vicino a Napoli, è stata formata dai materiali eruttati dal vulcano Vesuvio.
PIANURE STRUTTURALI
Sono state formate dal sollevamento dei fondali marini. Questo innalzamento è dovuto ai movimenti del magma.
Il Tavoliere delle Puglie, la più grande pianura del Sud Italia, è una pianura strutturale.
169 I paesaggi di terra
I PAESAGGI DI PIANURA
In passato le pianure erano ricoperte di foreste di pioppi, betulle, lecci e salici. Qui trovavano riparo volpi, cervi, cinghiali...
Vicino ai corsi d’acqua vivevano anatre, aironi, merli, fagiani e numerosi altri uccelli. Vi erano molte zone paludose , spesso malsane perché umide e infestate da insetti portatori di malattie pericolose come la malaria .
Nel tempo, l’uomo ha tagliato i boschi per avere campi da coltivare, ha controllato i corsi d’acqua per impedire allagamenti, ha bonificato i terreni paludosi . Poi ha costruito fattorie, città, strade, ferrovie, aeroporti...
Oggi, quindi, il paesaggio della pianura
è antropico , cioè modificato dall’uomo: dell’ambiente naturale non è rimasto quasi nulla.
A seconda degli elementi che prevalgono, si possono distinguere:
• paesaggio rurale , costituito da campi, prati e fattorie;
• paesaggio urbano , costituito dalle città e dai maggiori centri abitati;
• paesaggio industriale , costituito da una specifica zona occupata da fabbriche e capannoni.
le parole della GEOGRAFIA
La malaria è una malattia infettiva trasmessa dalla puntura di alcune zanzare.
Bonificare significa prosciugare e risanare ambienti paludosi, cioè eliminare l’acqua in eccesso.
e imparo
Com’è cambiata la pianura nel tempo? Dividi la tua spiegazione in tre fasi.
1 Com’era la pianura in passato?
2 Quali cambiamenti sono avvenuti e perché?
3 Com’è la pianura oggi?
Mi esercito pag. 212
STUDIO
170 GEOGRAFIA
Il paesaggio rurale
I terreni delle pianure, fertili e pianeggianti, sono facili da coltivare e assai produttivi: per questo in pianura l’ agricoltura è molto praticata. Il paesaggio agricolo è caratterizzato dalla coltivazione di cereali come frumento, mais, orzo, riso. Si coltivano inoltre ortaggi, alberi da frutto, barbabietole da zucchero e foraggio per l’alimentazione degli animali d’allevamento.
In stalle moderne si allevano bovini, suini, ovini e animali da cortile; forniscono carne, latte, lana, uova e pelli da conciare.
I prodotti dell’allevamento e dell’agricoltura sono la materia prima delle industrie alimentari :
• pastifici , che producono pasta, pane e dolciumi;
• salumifici , che trasformano la carne in prosciutti e insaccati come salame e coppa;
• caseifici , che producono burro, yogurt, formaggi;
• zuccherifici , che estraggono lo zucchero dalla barbabietola;
• industrie conserviere , che producono alimenti in scatola, marmellate e surgelati.
e imparo STUDIO
Completa.
Nell’ agricoltura biologica la terra viene lavorata senza prodotti chimici, usando solo sostanze naturali.
• Il caseificio è ......................................................................................................................................................................................... .
• Il pastificio è
• Un’industria conserviera è .
Mi esercito pag. 213
Fo c u s 171 I paesaggi di terra
Il paesaggio urbano
Il terreno pianeggiante ha favorito fin dall’antichità la costruzione di villaggi, ingranditisi nel corso del tempo e diventati città. La città è un ambiente interamente antropico , inesistente in natura e creato dall’uomo.
• Di solito il centro della città è la parte più antica, chiamata proprio centro storico : qui troviamo i monumenti e i palazzi che testimoniano la storia della città e inoltre il municipio, le banche, i musei.
• Il centro storico è circondato dai quartieri moderni, dove ci sono le abitazioni, i servizi (scuole, ospedali, uffici...) e gli spazi verdi, come parchi pubblici e giardini.
• La parte più lontana dal centro della città si chiama periferia : qui sorgono altre abitazioni, le industrie, ma anche i grandi centri commerciali.
Le diverse zone della città sono collegate da tram , autobus , metropolitane .
In quasi tutte le città ci sono inoltre ferrovie, autostrade e aeroporti.
Mi esercito pag. 214 172 GEOGRAFIA
Il paesaggio industriale
Il paesaggio industriale è caratterizzato dalla presenza di fabbriche e capannoni.
Vi si trovano industrie di diverso tipo:
• alimentari ;
• meccaniche , che producono auto, macchinari agricoli, elettrodomestici…;
• chimiche e farmaceutiche , che producono concimi per i campi, detersivi... e medicinali;
• elettroniche , che producono computer, televisori, telefoni cellulari;
• tessili , che producono tessuti e vestiti.
Il paesaggio urbano e industriale è fortemente inquinato.
Inquinamento dell’aria I gas e i fumi emessi dalle fabbriche, dagli impianti di riscaldamento e dalle auto finiscono nell’aria che respiriamo e la contaminano. Questa è la causa di allergie, malattie respiratorie e tumori ai polmoni.
Inquinamento acustico
I suoni e i rumori prodotti da auto, aerei, treni e macchinari sono molto forti e continui: ciò può provocare vari disturbi, come fastidio e stress, ma anche danni all’udito.
Inquinamento luminoso Le città sono piene di luci artificiali (vetrine, lampioni, insegne) che alterano la luce naturale: per questo si parla di inquinamento luminoso. Esso nasconde la luce degli astri e così ostacola il lavoro degli astronomi e danneggia noi tutti, perché altera l’ambiente in cui viviamo.
Mi esercito pag. 215-216
Fo c u s
173 I paesaggi di terra
Uniti contro l’inquinamento
I problemi di tipo ambientale che riguardano le città sono soprattutto due: le varie forme di inquinamento e lo smaltimento dei rifiuti . Gli abitanti e le attività presenti in città producono un’incredibile quantità di rifiuti. Spesso si ricorre agli inceneritori, dove i rifiuti vengono bruciati, ma così aumenta l’inquinamento dell’aria.
Per questo è importante effettuare la raccolta differenziata dei diversi materiali (vetro, alluminio, plastica, carta) che possono essere riciclati , cioè riutilizzati dopo un’opportuna lavorazione. I tappi di plastica delle bottiglie, per esempio, vengono triturati e poi ritrasformati in sedie da giardino, giochi per i parchi, cassette per la frutta...
SVILUPPO SOSTENIBILE (ONU)
OBIETTIVO 15
Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.
Anche tu puoi fare molto per ridurre l’inquinamento e la quantità dei rifiuti.
• Vai a piedi o in bicicletta tutte le volte che puoi: non inquinano!
• Usa i mezzi pubblici: inquinano meno di quelli privati e contengono più persone.
• Non usare sacchetti di plastica quando vai con la tua famiglia a fare la spesa.
• Tieni la luce accesa solo quando serve.
• Ricorda agli adulti di usare lampadine a basso consumo e di non tenere troppo alto il riscaldamento.
• Riutilizza i fogli già scritti scrivendo sul retro.
• Compra quaderni fatti con carta riciclata.
• Effettua sempre la raccolta differenziata.
Educazione CIVICA 174
AGENDA 2030 PER LO
•
La pianura
La pianura è una distesa di terra con rilievi che non superano i 200 metri di altitudine.
Ci sono diversi tipi di pianura:
• alta pianura, quella più vicina alla montagna, con terreni ciottolosi;
• bassa pianura, con terreni formati da sabbia e argilla.
Pianure alluvionali
Formate dai detriti portati dai fiumi.
Pianure vulcaniche
Formate dalla lava e dalle ceneri eruttate dai vulcani.
I paesaggi di pianura
La pianura presenta diversi tipi di paesaggio.
• Paesaggio rurale
Pianure strutturali
Formate dal sollevamento dei fondali marini.
Si pratica un’agricoltura intensiva con coltivazioni di cereali, ortaggi, alberi da frutto, barbabietole da zucchero e foraggio. Si allevano bovini, suini, ovini e animali da cortile.
I prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento vengono lavorati nelle industrie alimentari.
• Paesaggio urbano
È formato dalle città e dai centri abitati ed è un ambiente antropico, cioè creato dall’uomo. Nelle città c’è una zona più antica, il centro storico, circondata da quartieri residenziali. La zona più lontana dal centro è la periferia.
Le città hanno anche un’efficace rete di collegamenti (tram, autobus, metropolitana).
• Paesaggio industriale
Il paesaggio industriale è caratterizzato dalla presenza di industrie e capannoni.
L’ORIGINE
DELLE PIANURE
RIPASSO FACILE 175
studio con la mappa
Ora che sei alla fine del tuo percorso di studio della Geografia, prova a realizzare tu la mappa della pianura.
LA PIANURA
Che cos’è?
Caratteristiche
• alta pianura
• bassa pianura
• risorgive
Origini ...................................................................................................... ......................................................................................................
Tipi di paesaggi antropici
Risorse e attività ...................................................................................................... ......................................................................................................
Problemi ...................................................................................................... ......................................................................................................
176
1 Trova la parola corrispondente alla definizione: cancella le lettere superflue.
1 Il nome della pianura vicina alla montagna.
2 Pianure con terreni molto fertili.
3 Le pianure formate dai detriti portati dai fiumi.
4 Compaiono quando l’acqua del sottosuolo incontra il terreno impermeabile della bassa pianura.
5 Si dice di una zona malsana, umida e piena di insetti.
6 Si dice di un paesaggio formato da campi, prati e fattorie.
7 Paesaggio formato da numerose case e altri edifici.
8 Di solito si trovano alla periferia della città.
2 Ora scrivi in ordine le lettere cancellate nell’esercizio precedente: otterrai una frase che riguarda la storia dell’uomo nelle pianure.
1 R A L T A P I A E N U S R A T 2 V U L I C A D I N G I C H E R 3 A A L L N U D V I O N I A L I 4 V I R L I S L O A R G I G V E 5 G P I A N L U D E O O L I S A 6 T I R U C I R C A O S T L R E 7 U U I T R I B A S U N P A O L 8 I A N F D U S I T T R I T E E
........................................................................................................................................................................................................................ le mie competenze 177
Una mostra sui dinosauri in 3D
Che cosa fare
Per la festa di fine anno, ogni classe ha deciso di organizzare una mostra su uno degli argomenti approfonditi nel corso dell’anno scolastico.
La tua classe ha deciso quindi di dedicare la mostra ai dinosauri .
Come procedere
Che cosa serve
• Cartoncini bianchi formato A4 da 250 g
• Foglietti colorati
• Cartoncini bianchi 10x10 cm
• Due fogli bianchi di cartoncino formato
70 x 100
• Un foglio di carta da pacco
• Fogli a quadretti
• Colori a tempera, pennelli, pennarelli
• Matita, forbici, colla, righello
• Dividete la classe in diversi gruppi di 4 bambini e distribuite i compiti.
• Prima di tutto, decidete tutti insieme quali saranno i dinosauri presenti nella vostra mostra. Noi vi consigliamo di diversificarli: carnivori ed erbivori, che vivono sulla terraferma, in acqua o che volano, provenienti da diverse aree geografiche.
• Decidete quali dinosauri “affidare” a ogni gruppo. Per ogni dinosauro sarà necessario realizzare un modellino 3D e una scheda con la carta di identità.
• Decidete quindi quale angolo della classe riservare ai vostri dinosauri. Poiché saranno in 3D, occorrerà un banco su cui disporli e un tratto di parete dove appendere il cartellone esplicativo.
• Con gli acquerelli realizzate sulla carta da pacchi lo scenario su cui disporre i dinosauri e usatelo per rivestire il banco dove saranno esposti.
Per creare un effetto più naturale, potete anche appallottolare della carta da pacco e usarla per creare delle montagne.
compito di realtà
178
Per l’allestimento della mostra
E ora, all’opera! Ogni gruppo dovrà trovare informazioni e immagini relative ai dinosauri che gli sono stati affidati (potrà partire da quelle che trova sul libro alle pagine 26-33!) e poi realizzarli seguendo queste fasi.
1 Disegnate il dinosauro e due sostegni su un cartoncino bianco.
2 Colorate il dinosauro con i colori a tempera o i pennarelli.
3 Ritagliate il dinosauro e i sostegni.
4 Montate il dinosauro incastrandolo nelle tacche dei sostegni.
5 Prendete un cartoncino 10 x 10 cm, piegatelo a metà e scrivete il nome del dinosauro che avete realizzato.
6 Nel frattempo gli altri bambini del gruppo scrivono su un foglietto colorato la carta d’identità dei dinosauri che i compagni stanno realizzando, con queste informazioni:
Nome: ................................. Altezza: ..................
Lunghezza: Peso:
Alimentazione:
7 Alla fine, incollate i foglietti su un cartellone e appendetelo dietro il banco sui cui volete disporre i modelli 3D dei vostri dinosauri. Mettete i dinosauri 3D sul banco e accanto a ognuno sistemate il cartellino con il nome corrispondente.
Ambiente in cui viveva:
179
compito di realtà
Per preparare gli inviti alla mostra
1 Prendete un foglio a quadretti e disegnate la mappa della scuola. Evidenziate con un pallino rosso il punto in cui è allestita la mostra e tratteggiate il percorso.
Che cosa ne pensi?
Con una matita scrivete su un cartellone l’invito alla mostra dei dinosauri. Ripassate le lettere con i pennarelli e in basso al centro incollate la mappa. Appendete il cartellone all’entrata della scuola.
• Quale parte dell’attività ti è piaciuta di più? Quale di meno?
Perché?
• Hai collaborato con i compagni e le compagne? Sì No Ho provato
E loro con te? Sì No Hanno provato
• Quanto ti è piaciuta questa attività? Segna con una ✘ .
poco abbastanza molto 180
ESERCIZIARIO
GEOGRAFIA
I
IN VIAGGIO NELLA STORIA 182 Tanti tipi di fonti 183 I fossili LE ORIGINI DELLA VITA 184 L’evoluzione dei viventi 185 I dinosauri 186 Resti di ominidi IL PALEOLITICO 187 I primi strumenti di pietra 188 Il fuoco 189 Le sepolture 190 Le abitazioni 191 L’arco 192 Il propulsore 193 Attrezzi e strumenti IL NEOLITICO 194 Gli animali domestici 195 L’aratro 196 Strumenti per l’agricoltura 197 Dalla pietra ai metalli 198 L’uomo venuto dal ghiaccio 199 I Megaliti
STORIA
VIAGGIO NELLA GEOGRAFIA
Elementi naturali e interventi dell’uomo 201 I punti cardinali
I simboli di una pianta
Le carte geografiche
IN
200
202
203
D’ACQUA
Il paesaggio di mare 205 Flora e fauna 206 Il paesaggio di fiume 207 L’origine dei laghi
I PAESAGGI
204
PAESAGGI DI TERRA
Il paesaggio di montagna
Il clima in montagna 210 Flora e fauna 211 Il paesaggio di collina 212 Il paesaggio di pianura 213 L’azienda agricola 214 La città 215 L’industria 216 L’ambiente in pericolo
208
209
TANTI TIPI DI FONTI
1 Osserva le immagini e scrivi di quale tipo di fonte si tratta: fonte orale, fonte scritta, fonte visiva, fonte materiale.
2 Completa la tabella. Scrivi al posto giusto le parole:
anfora • iscrizione • racconto • giornale • ritratto • affresco fossile • intervista • fotografia • tomba • canzone • lettera
................................................... ................................................... ................................................... ................................................... 182 STORIA
Fonte scritta Fonte orale Fonte visiva Fonte materiale
I FOSSILI
1 Osserva le immagini di alcuni fossili, completa e rispondi.
• Le tre immagini mostrano fossili di: animale. vegetale. uomo.
• I fossili di conchiglia possono essere trovati anche in mon tagna. Secondo te, perché? Che cosa è cambiato nell’ambiente nel corso del tempo?
• Il primo è un fossile di , il secondo di e il terzo di .............................................................. .
• Scegli una foto e rispondi. Quali parti del corpo dell’animale riesci a distinguere?
............................................................................................................................................................................................................................. 1 2 3 183 STORIA
L’EVOLUZIONE DEI VIVENTI
1 Osserva la spirale del tempo e rispondi.
• Quando ha avuto origine la Terra? .................................................................................................................................
• Quali esseri viventi hanno origine più antica?
• Quando comparvero i pesci?
• Sono apparsi prima i rettili o gli anfibi?
184 STORIA
I DINOSAURI
1 Il disegno ti mostra uno stegosauro: era enorme, eppure aveva il cervello piccolo come una noce. Completa il testo con le parole:
bocca • pesava • pannelli • calore • vegetali • placche
2
Lo stegosauro era lungo 9 metri e circa 2 tonnellate. La aveva denti solo all’interno. Lo stegosauro si nutriva di ................................................................... teneri. Le zampe erano robuste, adatte a sostenere il peso del corpo.
A che cosa potevano servire le ..................................................... sulla schiena? Si pensa che fossero come dei solari: permettevano di assorbire il del sole e trasmetterlo al corpo.
Osserva il disegno di un tirannosauro. Segna con una ✘ vero ( V ) oppure falso ( F ).
• Si nutriva di animali. V F
• Era un erbivoro. V F
• Pesava fino a 7 tonnellate. V F
• Era alto 2 metri. V F
• Aveva due piccole braccia. V F
• Aveva delle placche sulla schiena. V F
• Aveva denti lunghi e molto affilati. V F
185 STORIA
RESTI DI OMINIDI
1 Osserva le immagini: lo scheletro è quello di Lucy, un antico ominide vissuto circa 3,4 milioni di anni fa. Rispondi.
• Dove è stato ritrovato lo scheletro di Lucy?
In America. In Oceania.
In Europa. In Africa.
In Asia.
• Lo scheletro è intero? Secondo te, può comunque fornire delle informazioni utili?
• Secondo te, il ritrovamento di questo scheletro è stato importante? Perché? ................................................................................................. .................................................................................................
2 Ora giochiamo a fare gli investigatori! Gli studiosi ti danno alcuni dati rilevati sul corpo di Lucy. Segna con una ✘ le informazioni che ne ricavi.
• Lucy ha i denti del giudizio che le erano spuntati da poco, quindi…
era anziana. aveva meno di 30 anni.
• Lucy era alta poco più di un metro, quindi…
era un ominide di sesso femminile. gli ominidi non erano alti.
186 STORIA
I PRIMI STRUMENTI DI PIETRA
1 Osserva le immagini e poi rispondi.
amigdala punta di selce
• Quale pietra useresti per forare la pelle di un animale?
• Quale pietra useresti per scavare nel terreno? ...................................................................................................
• Quale, invece, per colpire una preda?
2 Metti in ordine, dal meno tagliente a più tagliante, questi strumenti. Numera da 1 a 3.
amigdala chopper selce
3 Completa le frasi.
Il chopper veniva scheggiato solo su un mentre veniva scheggiata su entrambi i lati.
La pietra più usata era la perché si facilmente e formava bordi molto taglienti.
187 STORIA
IL FUOCO
I disegni mostrano due sistemi utilizzati dall’uomo per produrre il fuoco. Il primo è chiamato a scintilla , il secondo è detto a sfregamento.
1 Segna con una ✘ la risposta giusta.
• Il metodo raffigurato nel disegno A utilizza:
un accendino.
la fiamma del cespuglio.
le scintille provocate dai colpi tra due pietre.
• Il metodo raffigurato nel disegno B invece consiste:
nello sfregare due ossi fra loro.
nello sfregare due legnetti fra loro.
nello sfregare un fiammifero.
2 Completa il cruciverba.
Orizzontali
1 In quel periodo fu scoperto il fuoco.
2 Nel Paleolitico erano fatti di pietre scheggiate.
3 Con la cottura erano più buoni e digeribili.
Verticali
4 Battendole fra loro sprigionano scintille.
5 Si sfregavano tra loro per accendere il fuo co.
6 Serviva per scaldarsi, cuocere, tenere lontani gli animali predatori.
E T S R I C S C I N T I L L E 1 4 2 3 5 6 A B 188 STORIA
LE SEPOLTURE
1 Osserva il disegno: raffigura la sepoltura di un giovane di circa 15 anni, rinvenuta nella grotta delle Arene Candide, in Liguria.
2 Quali oggetti sono stati sepolti insieme al giovane? Osserva le zone più scure e rispondi.
Una lama di selce. Un aratro.
Recipienti di pietra. Bastoni d’osso forati.
Arco e frecce. Copricapo e collana.
• Perché, secondo te, il giovane è stato sepolto insieme a questi oggetti? .............................................................................................................................................................................................................................
3 Osserva l’immagine della collana e rispondi.
• Di che cosa era fatta?
• Perché? .........................................................................................................................................
189 STORIA
LE ABITAZIONI
1 Osserva i disegni e scrivi nei quadratini le lettere che indicano le definizioni adatte.
A Caverna D Capanna di rami, con copertura di foglie e fango
B Riparo di fascine e pietre E Capanna costruita con ossa di animali
C Tenda di canne e pelli
..... 190 STORIA
L’ARCO
1 Osserva bene il disegno, che riproduce un’incisione che gli uomini del Paleolitico fecero su una roccia in Spagna, e rispondi.
• Quanti uomini distingui?
• Quanti animali?
• Quali animali vedi raffigurati?
• Che cosa stanno facendo gli uo mini?
• Con quale strumento?
2 Rispetto a quella con altri strumenti, la caccia con l’arco è molto più facile. Quali vantaggi presentava l’arco? Colora le affermazioni che ti sembrano vere.
Permetteva di cacciare anche da lontano.
Si poteva trasportare facilmente.
Consentiva di fare più tiri consecutivi.
Era pesante e poco maneggevole.
Permetteva di cacciare gli uccelli.
Consentiva di cacciare animali molto piccoli.
191 STORIA
1 Osserva il disegno.
IL PROPULSORE
propulsore
lancia propulsore
2 Ora completa il testo con le parole: lancio • animali • lancia • propulsore • base • legno
Per gettare una lancia più lontano e con maggior forza, gli uomini inventarono il ............................................................................................... : un attrezzo, di ............................................................ o d’osso, munito di un gancio a cui si appoggiava la ....................................................................... della lancia.
Il cacciatore tendeva il braccio indietro e teneva in mano la ......................................................... e il propulsore.
Poi spingeva il braccio in avanti, lasciando la lancia e continuando a imprimerle forza con il propulsore. Il ....................................................................... così era più potente e permetteva di colpire anche gli .......................................................................... che si trovavano a grande distanza.
192 STORIA
ATTREZZI E STRUMENTI
1 Nelle immagini vedi un’ascia, un arpione e una punta di lancia. Scrivi il nome corrispondente a ciascuna immagine.
2 Cerca nel crucipuzzle le seguenti parole.
amigdala selce raschiatoio lama chopper osso arco punteruolo A C H O P P E R R B M I G G Z X C N A N I D L W D G C G S H G V A S N K K N C T D J M A R C O M H R A A A C U S O F I R L G P B U Z S C A E A L D J H X S X T A C O P Z N L O M O C L H S E L C E M I P T F M S E V G O O L P U N T E R U O L O 193 STORIA
GLI ANIMALI DOMESTICI
1 Osserva il disegno, che riproduce un’incisione rupestre dei Camuni, e rispondi.
• Quale animale distingui?
• Secondo te, questo animale viene catturato per essere addomesticato o per essere mangiato?
2 Osserva ora questa immagine e completa il testo con le parole: razze • domestici • incroci • tranquilli
I bovini raffigurati danno l’impressione di essere .
Gli archeologi hanno capito che i bovini erano perché avevano il manto pezzato e dunque erano frutto di ......................................................................... fra diverse.
194 STORIA
L’ARATRO
1 Questi disegni sono tratti da graffiti opera dei Camuni. Osserva la prima immagine e rispondi.
• Il bastone trainato dagli animali termina con una punta a forma di uncino. Perché?
• Secondo te, che cosa fa con le mani l’uomo rappresentato nella figura?
• Il documento dimostra che i Camuni praticavano già una certa attività.
Di quale lavoro si tratta?
2 Analizza ora la seconda immagine.
Tre uomini con degli strumenti in mano seguono il contadino che ara il terreno.
• Gli strumenti sono: bastoni per camminare. armi da guerra. zappe per ridurre il terreno in pezzi più piccoli.
• Gli animali sono: bipedi. quadrupedi.
• Secondo te, di che animali si tratta?
195 STORIA
STRUMENTI PER L’AGRICOLTURA
La falce
1 Osserva attentamente i vari tipi di falce utilizzati dagli uomini nel Neolitico. Segna con una ✘ la risposta corretta (le risposte corrette possono essere più di una).
• Di che cosa poteva esser fatto il manico dei falcetti?
Legno.
Ferro.
• Con quale materiale è costruita la lama?
Legno.
Pietra.
• Che cosa può aver usato l’uomo del Neolitico per tenere unita la lama col manico, oltre ad aver realizzato un incastro?
Il nastro adesivo.
La colla per falegnami.
La resina degli alberi.
La macina
2 Osserva l’immagine e completa.
Le prime macine erano molto semplici.
Le macine servivano per Esse erano composte da
.............................................................................................................. 196 STORIA
DALLA PIETRA AI METALLI
1 Il testo spiega come avveniva la fusione del metallo. Completa con le parole:
forno • minerale • liquido • mille • soffiavano
Gli uomini raccoglievano i pezzi di roccia che contenevano il I pezzi di roccia venivano messi in un che raggiungeva i gradi di temperatura. Il fuoco veniva mantenuto vivo usando mantici che aria sulla fiamma. Il metallo diveniva e si staccava dalla roccia, colando in un contenitore in fondo al forno.
2 Osserva il disegno, che mostra uno stampo di pietra per oggetti di metallo, e rispondi.
• Quanti pezzi di pietra occorrevano per lo stampo? ..................................................................................................................................
• Come venivano tenuti insieme? ...............................................
• Si poteva usare lo stampo più volte?
3 Osserva l’immagine dello stampo visto dall’interno e completa.
• Poteva servire per fabbricare:
una lunga lancia.
un paio di forbici.
un falcetto ricurvo.
197 STORIA
2 Ora formula delle ipotesi sullo stile di vita di Ötzi. Dai suoi indumenti puoi ricavare molte informazioni utili: fai attenzione alle parole evidenziate.
Abbigliamento
Mantello di erba intrecciata. Calzoni e abito lungo in pelle di capra domestica . Il pelo della capra era tenuto verso l’esterno, la pelliccia era montata a strisce una di fianco all’altra.
Scarpe di pelle di cervo, con suola di cuoio, imbottite di fieno tenuto legato con corde vegetali.
Il berretto di Ötzi era di pelliccia di orso bruno .
Informazioni ricavate
..................................................................................................................
198 STORIA
I MEGALITI
1 Scrivi nei quadratini il numero dell’immagine corrispondente alla definizione.
• Sono grandi pietre abbastanza alte, piantate verticalmente nel terreno.
..... Si chiamano menhir
• È formato da tanti menhir disposti a cerchio o semicerchio.
È il cromlech .
• È formato da un’enorme lastra sostenuta da altre pietre poste in verticale.
È il dolmen .
2 Rispondi.
• Quale ti sembra il megalite più semplice da realizzare?
• Perché? .............................................................................................................................................................................................................................
• Quale il più impegnativo?
• Perché?
1 2 3 199 STORIA
ELEMENTI NATURALI E INTERVENTI DELL’UOMO
1 Osserva il disegno e scrivi nei quadratini i numeri corrispondenti a ciascun elemento geografico.
1
2
.......................................................................................................... .......................................................................................................... .......................................................................................................... ..... ..... ..... 200 GEOGRAFIA
mare 4 paese 7 fiume 10 azienda agricola
fabbrica 5 bosco
montagna 11 strada
lago 6 isola
2 Ora inserisci gli elementi del paesaggio nella tabella. ferrovia
8
3
9
Elementi naturali
Elementi antropici
I PUNTI CARDINALI
1 Completa le definizioni.
Quando il Sole sorge si trova a .
Quando è mezzogiorno il Sole si trova a .
2 Completa le frasi.
Quando il Sole tramonta si trova a .
Il bambino sta guardando verso .
Alla sua destra c’è ..................................................................................................... .
Alla sua sinistra c’è .
Alle sue spalle c’è .
3 A che ora vedi il Sole dalle finestre della tua aula? ..................................................................................................................................................................................................................................
4 Ora completa le frasi.
La parete dell’aula con le finestre si trova a .
La parete di fronte alle finestre si trova a
La parete con la porta si trova a .
La parete con la lavagna si trova a .
Se dal tuo banco guardi la cattedra, guardi verso ............................................................................................... .
201 GEOGRAFIA
I SIMBOLI DI UNA CARTA
1 Copia i simboli nelle posizioni indicate.
• Scuola: in via Milano
• Chiesa: in via Trento
• Giardino: tra via Bologna
e via Firenze
• Ufficio postale: in piazza Garibaldi
• Cinema: di fronte all’ufficio postale
• Fermata bus: di fronte alla scuola
• Supermercato: in via Torino
• Parcheggio: di fianco
al supermercato
202 GEOGRAFIA
LE CARTE GEOGRAFICHE
1 Osserva la carta fisica della Sicilia e scrivi gli elementi geografici che vi sono rappresentati.
Fiumi : ..................................................................
Alcantara
Le Madonie
Salso
Monti Peloritani Etna Simeto Monti Iblei Dittaino
Monti : ...................................................................................... ......................................................................................
2 Osserva la carta politica della Sicilia e scrivi gli elementi che vi sono rappresentati.
Province : ......................................................................................
Province che confinano con la provincia di Palermo: ......................................................................................
Platani Monti Sicani
203 GEOGRAFIA
IL PAESAGGIO DI MARE
1 Osserva il disegno e scrivi nei quadratini i numeri corrispondenti a ciascun elemento del paesaggio di mare.
2 Ora inserisci gli elementi del paesaggio nella tabella.
Elementi naturali
Elementi antropici
.......................................................................................................... ..........................................................................................................
1 porto turistico 4 golfo 7 isola 2 peschereccio 5 costa alta 8 spiaggia 3 stabilimento balneare 6 promontorio 9 baia 204 GEOGRAFIA
FLORA E FAUNA
1 Segna con una ✘ il nome delle piante tipiche dell’ambiente costiero.
Quercia da
2 Segna con una ✘ il nome degli animali che vivono nel mare.
Abete Pino marittimo Oleandro Faggio
sughero Mirto Genziana Larice
Tonno Trota Medusa Sogliola
205 GEOGRAFIA
Rana Polpo Squalo Vipera
IL PAESAGGIO DI FIUME
1 Osserva il disegno e scrivi nei quadratini i numeri corrispondenti a ciascun elemento del paesaggio di fiume.
1 sorgente 4 foce a delta 7 mare 10 cascata
2 porto 5 ruscello 8 affluente 11 sponda
3 ponte 6 foce a estuario 9 meandro .....
2 Ora inserisci gli elementi del paesaggio di fiume nella tabella.
Elementi naturali
Elementi antropici
..........................................................................................................
..........................................................................................................
206
GEOGRAFIA
L’ORIGINE DEI LAGHI
1 Completa i testi con le parole:
spenti • laghi • costiero • lingue • piogge • ghiacci
allungata • circolare • conche • crateri • lagune • correnti
Un tempo i ghiacciai, che erano più estesi di oggi, si spingevano verso la pianura con lunghe che hanno scavato delle profonde. Quando i ........................... si sono ritirati, i detriti trasportati a valle hanno creato uno sbarramento. Le conche si sono riempite di acqua dando origine a grandi .
Alcuni vulcani si sono ...................................... tanto tempo fa. I loro ...................................... si sono riempiti di acqua a causa delle e di sorgenti sotterranee. I laghi di origine vulcanica hanno la forma che ricorda quella dell’antico cratere.
A volte i cordoni di sabbia delle si uniscono a causa dell’azione delle marine. Si forma così un lago dalla forma normalmente ...................................... .
207 GEOGRAFIA
IL PAESAGGIO DI MONTAGNA
1 Osserva il disegno e scrivi nei quadratini i numeri corrispondenti a ciascun elemento del paesaggio di montagna.
2 Ora inserisci gli elementi del paesaggio di montagna nella tabella.
Elementi naturali
Elementi antropici
.......................................................................................................... ..........................................................................................................
1 vetta 4 valle 7 strada con tornanti 10 bosco 2 ghiacciaio 5 catena 8 funivia 11 torrente 3 paese 6 pascolo 9 baita 208 GEOGRAFIA
IL CLIMA IN MONTAGNA
1 Segna con una ✘ la risposta corretta.
• La temperatura dell’aria in montagna è più bassa in estate o in inverno?
In inverno. In estate. Non c’è differenza.
• Normalmente fa più freddo in pianura o in montagna?
In pianura. In montagna. Non c’è differenza.
• Perché in montagna nevica spesso?
Perché ci sono molte valanghe.
Perché le temperature sono meno basse.
Perché le temperature sono più basse.
2 In montagna è alto il rischio di valanghe.
Sai che cos'è una valanga? Parlane con le compagne e i compagni e prova a rispondere alle domande.
• Che cos’è una valanga?
Una nevicata lunga e abbondante.
Una massa di neve che precipita a valle.
Un movimento violento della superficie terrestre che distrugge case e alberi.
• In quale stagione è maggiore il rischio di valanghe?
In autunno. In estate. In primavera.
• Quali sono i versanti più soggetti al rischio di valanghe?
I versanti privi di vegetazione.
I versanti ricoperti di prati.
I versanti ricoperti di boschi.
209 GEOGRAFIA
FLORA E FAUNA
1 Scrivi in ogni fascia altimetrica i nomi di piante e fiori che crescono in montagna: stella alpina • castagno • abete • ginepro • rododendro • quercia • mirtillo • faggio
Oltre 3000 metri
Fino a 3000 metri
Fino a 2000 metri
Fino a 1000 metri ....................................................................................................................................
2 Cerchia gli animali che vivono in montagna.
Aquila
Lupo
Rana Stambecco
Anatra Cervo Coniglio Gabbiano Orso bruno
210 GEOGRAFIA
IL PAESAGGIO DI COLLINA
1 Osserva il disegno e scrivi nei quadratini i numeri corrispondenti a ciascun elemento del paesaggio di collina.
1 colle 3 terrazzamento 5 azienda agricola 7 borgo
2 castello 4 bosco 6 sentiero 8 campi coltivati
2 Ora inserisci gli elementi del paesaggio di collina nella tabella.
Elementi naturali
Elementi antropici
..........................................................................................................
..........................................................................................................
..... .....
211 GEOGRAFIA
IL PAESAGGIO DI PIANURA
1 Osserva il disegno e scrivi nei quadratini i numeri corrispondenti a ciascun elemento del paesaggio di pianura.
2 Ora inserisci gli elementi del paesaggio di pianura nella tabella.
Elementi naturali
Elementi antropici
.......................................................................................................... ..........................................................................................................
..... ..... 1 città 4 azienda agricola 7 fiume 2 fabbrica 5 autostrada 8 campi coltivati 3 ferrovia 6 aeroporto 9 bosco 212 GEOGRAFIA
L’AZIENDA AGRICOLA
1 Completa le frasi con le parole:
aia • letame • casa • stalla • campi coltivati autocisterna • silos • fienile • porcilaia
1 La famiglia dei contadini abita nella a due piani.
2 Nell’ scorrazzano liberamente galline e oche.
3 Di fianco all’abitazione sorge il ......................................................... dove viene conservato il fieno per l’alimentazione del bestiame.
4 Vicino al fienile sorge la ......................................................... dove avviene la mungitura delle mucche.
5 Ogni giorno il latte munto viene trasportato da un’ ......................................................... al vicino caseificio.
6 Vicino alla stalla viene raccolto il ......................................................... che sarà poi utilizzato come concime per i campi.
7 Vicino alla stalla, c’è anche la ......................................................... dove vengono allevati i maiali.
8 Intorno alla casa si estendono i a frumento, mais ed erba medica.
9 Dopo il raccolto, i cereali vengono sistemati nei
2 Ora inserisci nel disegno al posto giusto i numeri corrispondenti alle frasi. ..... ..... .....
213 GEOGRAFIA
LA CITTÀ
1 Osserva il disegno e scrivi nei quadratini i numeri corrispondenti a ciascun elementoo della città.
fabbriche 5 stazione 9 banca
ponte 6 municipio 10 fontana
fiume 7 piazza 11 ospedale
impianti sportivi 8 cattedrale 12 supermercato ..... ..... 214 GEOGRAFIA
1
2
3
4
L’INDUSTRIA
1 Completa le frasi con le parole: operai • energia • prodotti finiti • macchinari • materie prime
Che lavoro fa
Dove lavora
Alcuni camion trasportano verso la fabbrica le , che verranno lavorate per ottenere i prodotti industriali.
All’interno dei grandi capannoni, appositi ................................................................ producono i diversi componenti che andranno a formare il prodotto finito.
Per far funzionare le macchine è necessaria una grande quantità di , che viene prodotta da centrali elettriche.
Le macchine vengono manovrate dagli , che inoltre eseguono manualmente alcune lavorazioni.
Al termine della lavorazione, i vengono trasportati verso i centri commerciali per essere venduti.
215 GEOGRAFIA
L’AMBIENTE IN PERICOLO
1 Completa le frasi con le parole: foreste • ciminiere • chimici • uccelli • scarichi • gas di scarico acqua • frane • aria • pesci • acque • inquinano • petrolio
I ..................................................... delle automobili e degli altri veicoli avvelenano l’ ..................................................... delle città.
I gas che fuoriescono dalle ................................ delle fabbriche l’aria circostante.
I prodotti utilizzati nell’agricoltura inquinano le
Il riversato in mare dalle navi provoca la morte di molti e .
Gli industriali e delle città inquinano l’ del mare.
L’abbattimento delle indebolisce il terreno e può causare le .
216 GEOGRAFIA
Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio
Coordinamento redazionale: Sarah Farina
Redazione: Studio ESSE, Firenze
Responsabile di produzione: Francesco Capitano
Progetto grafico e impaginazione: Monica Marzaioli
Illustrazioni: Mauro Sacco ed Elisa Vallarino, Elena Staiano
Copertina: Carmen Fragnelli, Elisabetta Giovannini
Ricerca iconografica: Paola Rainaldi
Referenze iconografiche: Shutterstock, Archivio Cetem
Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division
Loreto – Trevi 23.84.017.0
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Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.
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• Scrittura e Riassunto Strategie per scrivere e studiare
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ISBN per l’adozione: 978-88-473-0714-8
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KIT DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione, percorsi semplificati e tutto il necessario per il corso.
LIBRO DIGITALE (scaricalo subito seguendo le istruzioni all’interno della copertina): volumi sfogliabili, esercizi interattivi, audiolibri, tracce audio, canzoni, libro liquido, video tutorial matematica e discipline, percorsi semplificati stampabili.
Benvenute e benvenuti al , un allegro ambiente di apprendimento interattivo che offre tanti oggetti digitali didattici sotto forma di gioco o attività.
Bambine e bambini si divertiranno ad aiutare chef Alfredo: prepareranno insieme a lui tante “ricette” divertenti, organizzeranno feste a tema, allestiranno grandi eventi per tutte le discipline scolastiche, nelle sale o all’aperto! Potranno così rinforzare le abilità e verificare le competenze nelle varie materie attraverso le diverse prove proposte in cucina, facendo ogni volta attenzione al guastafeste Splat, sempre in agguato!
Non vendibile separatamente
Allegato a SI PUÒ FARE! 3
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