II.22.3 La battaglia di Kursk Quella di Kursk fu la più grande battaglia fra mezzi corazzati della storia, si svolse nell'estate del 1943 presso Kursk, città situata ad ovest del Don su un affluente del Dnepr. Questa battaglia era stata lungamente preparata da entrambi gli schieramenti: durò 10 giorni con alterne vicende. Il 4 luglio 1943 i tedeschi partirono all'attacco con 2.000 carri armati, fra questi più di 90 Porsche, grandi mostri corazzati contro i quali nulla potevano le artiglierie russe. Queste corazzate invincibili penetravano nelle difese avversarie, ma furono annientati da piccoli nuclei di fanti sovietici che li assalivano a piedi, introducevano i lanciafiamme nei fori di ventilazione e li incendiavano. La battaglia di Kursk fu vinta dai russi.
23. La vittoria L'8 maggio 1945 l'esercito russo è entrato a Berlino dopo aver conquistato: la parte orientale della Germania, la Cecoslovacchia, la Polonia, l'Ungheria, l'Albania e i paesi baltici. Nell'estate 1945 il nazismo è stato ormai completamente sconfitto. In Jugoslavia Tito, partigiano comunista alleato di Mosca, aveva scacciato i tedeschi ed era salito al potere. In Francia, in Italia e in Grecia i partiti comunisti, che erano stati il nerbo della lotta partigiana contro le truppe naziste e fasciste, facevano parte della compagine di governo. La Finlandia fu obbligata a una politica di riparazione verso l'U.R.S.S. Prima della resa del Giappone dell'8 agosto 1945, dopo il lancio della prima bomba atomica su Hiroshima effettuato dagli Stati Uniti, le truppe sovietiche si erano impadronite delle isole Curili, della penisola di Sachalin138, di parte della Manciuria e avevano conquistato regioni della Persia confinanti con l'Unione Sovietica. È una grande vittoria della Russia, una grande avanzata del comunismo, ma è costata un prezzo atroce a tutta l'U.R.S.S. e soprattutto alla Russia. Il numero dei cittadini sovietici che morirono durante la guerra varia da un autore all'altro ma è enorme in ogni caso. Robert Service nella Storia della Russia nel XX secolo afferma che 26 milioni di cittadini sovietici morirono per le conseguenze dirette della guerra, citando S.G. Weateroft R.W. Davis (Population, p. 78). Robert Service sempre nella Storia della Russia nel XX secolo afferma che le regioni 138
I sovietici cessarono i combattimenti contro i giapponesi alcuni giorni dopo la resa del Giappone (Benvenuti 1999).
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