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III.31 Konstantin Černenko

Andropov cercò di trattare la pace con il più celebre e valoroso dei mujaheddin Ahmad Shāh Massoūd. Costui, che era un ottimo stratega, si era insediato nella valle del Panshir, a nord di Kabul, di grande importanza strategica, ed era riuscito a respingere tutti gli attacchi dei russi. Le trattative di pace non portarono a nessun risultato, perché i vari signori della guerra afghani erano sempre in guerra gli uni contro gli altri: la quasi totalità di costoro risiedevano in Pakistan e non si recavano mai in Afghanistan, affermavano di voler cacciare i russi e il governo costituito dai russi a Kabul, ma in realtà si occupavano di lottare gli uni contro gli altri per il potere e solo in rari casi si alleavano per lottare contro i russi. In tale situazione le trattative con Massoūd non portarono ad alcun successo, anche se Massoūd era un uomo leale e valoroso e sinceramente desideroso di fare la pace. Nel concludere il discorso sull'azione di governo di Iuri Andropov, esaltato da Moshe Lewin come il migliore degli uomini che governarono l'U.R.S.S., non posso fare a meno di notare che Andropov non ha impedito le stragi di civili compiute dall'aviazione russa in Afghanistan. Giuseppe Stalin, additato come criminale feroce, non ordinò mai stragi indiscriminate di popolazioni civili e cercò di impedire o almeno limitare i bombardamenti angloamericani sulle città della Germania nazista.

III.31 Konstantin Černenko

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Nella scelta del successore di Andropov i componenti del Comitato centrale del partito ebbero un solo pensiero: porre fine alla lotta contro la corruzione, che minacciava direttamente loro stessi, i loro interessi e la loro base di riferimento. Molto meglio tornare al sistema di governo di Brèžnev. Per questo motivo venne scelto come capo di stato Černenko. Brèžnev da quando nel marzo 1965 era stato eletto segretario generale del partito comunista, aveva sempre tenuto presso di sé Černenko come segretario e capo del suo staff. Quando divenne capo di stato, Černenko aveva 73 anni ed era seriamente ammalato di enfisema, morì il 19 marzo del 1985. Aveva governato un solo anno, accompagnato, anche dopo la morte, dall'indifferenza e dal disprezzo di quegli stessi che lo avevano posto a capo dello stato. Il comitato centrale, dopo averlo eletto, non gli tributò l'ovazione di prammatica. Durante la sua breve permanenza a capo dello stato, Černenko approvò il progetto di deviare da nord verso sud il corso dei grandi fiumi siberiani. Questo progetto, che sarebbe stato disastroso dal punto di vista ecologico, non fu mai realizzato.

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