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III.27 Dibattiti interni al sistema e repressione nell'epoca di Brèžnev
all'inizio della sua azione di governo si era opposto il sindacato, che funzionava come cinghia di trasmissione degli ordini che venivano dall'alto ed era quindi impreparato ai compiti che una economia riformata in senso più liberale gli avrebbe imposto. Alle riforme si oppose anche il partito, che le vedeva contrarie all'ideologia socialista e al ruolo esercitato dai suoi funzionari a tutti i livelli. Gli effetti dell'inefficienza del sistema si fanno sentire: vi sono fabbriche ferme per mancanza di materie prime, vi sono magazzini pieni di merce che nessuno utilizza. Negli anni '70 i tassi biennali di crescita della produzione industriale passano dall'8,1% al 9,94%; i tassi dell'incremento biennale della produzione agricola cadono dal 4,4% al 3,6%; l'incremento degli investimenti, sempre su base biennale, cala dal 7,4% al 2,6%. Segnale ancora più grave è lo sviluppo di una economia parallela, che cresce al di fuori del controllo statale dei programmatori centrali del piano, ma che tuttavia sopperisce ai bisogni della popolazione. I più coinvolti nel giro dell'economia illegale, che si sviluppa nel seno dell'economia statale centralizzata, sono gli addetti alla distribuzione. Coloro che sulla distribuzione avrebbero dovuto esercitare il controllo vengono facilmente corrotti. L'economia parallela prende tale importanza da diventare un fattore indispensabile per il paese, laddove l'economia statale diventa sempre meno efficiente. Nel febbraio 1981, in occasione del XXVI Congresso del P.C.U.S. Brèžnev è costretto a parlare del problema alimentare e a fare appello all'iniziativa di base, cioè all'economia illegale, per risolverlo. Un segnale scoraggiante sulla possibilità di risolvere i problemi dell'U.R.S.S. venne dalla filiale siberiana dell'accademia delle scienze che, in un rapporto segreto inviato al governo, dichiarò che a suo avviso il sistema non poteva essere riformato183 .
III.27 Dibattiti interni al sistema e repressione nell'epoca di Brèžnev
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Negli anni '70 era fortemente presente fra i funzionari statali la preoccupazione per l'andamento dell'economia184. Venivano pubblicate opere a bassa tiratura, destinate agli specialisti, che denunciavano e studiavano i mali dell'economia sovietica e la crisi del regime. Fra gli intellettuali e nei centri di ricerca si apre il dibattito sulle riforme: questo dibattito compare sulle riviste specializzate. Nel dibattito sulle riforme si insinua lo spirito nazionalista che mette le varie repubbliche dell'U.R.S.S. una contro l'altra, tutte contro la Russia e la Russia contro tutte. Si apre il confronto con l'occidente nell'ambito del commercio, della cultura e dello sport.
183 Todd 1990, p. 43. 184 Todd 1990, p. 39.