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III.18 Il muro di Berlino
Chruščëv non abbandonò il progetto della realizzazione del comunismo nel mondo. A questo scopo finanziava i partiti comunisti in tutti i paesi esteri, aiutava i popoli che si battevano per uscire dallo stato di colonie e, quando si rendevano indipendenti, sosteneva le loro economie. In Egitto finanziò la costruzione della diga di Assuan. Per trent'anni l'U.R.S.S. aiutò tutti i movimenti di liberazione nei paesi coloniali: Guinea, Mali, Sudan, Tanzania, Zimbabwe, Angola, Etiopia, Yemen del sud, ecc. Chruščëv favorì l'alleanza dei paesi non allineati. Erano tutti quei paesi che non volevano riconoscersi nel blocco socialista capeggiato dall'U.R.S.S., né legarsi alla Cina, ma nello stesso tempo non volevano far parte del blocco elle nazioni legate, sotto varie forme, alle grandi potenze capitaliste: USA, Gran Bretagna, Francia, ecc. Nel 1955 si era svolta a Bandung (capoluogo di Giava occidentale in Indonesia) la conferenza dei paesi non allineati patrocinata dalla Yugoslavia e dall'India.
III.18 Il muro di Berlino
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Nel 1961 le autorità della Repubblica Democratica Tedesca, che era la parte est della Germania che dalla fine della guerra faceva parte del blocco sovietico, costruirono il muro di Berlino. Questo muro era destinato a separare il settore occidentale di Berlino, che alla fine della guerra era rimasto sotto l'amministrazione delle potenze occidentali ed aveva poi fatto parte della Repubblica Federale Tedesca, da quella orientale. La Berlino occidentale era un'isola nella Repubblica Democratica Tedesca ed era collegata alla Germania Occidentale attraverso l'aeroporto. Prima della costruzione del muro, i cittadini di Berlino potevano circolare liberamente da un settore all'altro della città. Anche per gli abitanti di tutti i paesi del patto di Varsavia era relativamente facile recarsi nella Repubblica Democratica Tedesca, poi a Berlino Ovest e di qui con l'aereo raggiungere il mondo libero ed emigrare. Coloro che prendevano questa via senza ritorno erano intellettuali, tecnici, medici, ingegneri, musicisti: tutta gente che aveva frequentato gli ottimi istituti superiori dei paesi comunisti.170 Questi intellettuali, completata in patria la loro istruzione, desideravano trasferirsi in occidente, dove le capacità acquisite avrebbero dato loro la possibilità di forti guadagni e dove la vita era più brillante e soddisfacente. Bisogna aggiungere che, per ragioni di propaganda politica, in occidente questi migranti erano accolti benissimo e godevano di tutte le possibili facilitazioni.
170 Per frequentare questi istituti ed università tutti questi migranti non avevano speso nulla, perché l'istruzione superiore nei paesi del blocco sovietico era del tutto gratuita: erano stati addirittura mantenuti e stipendiati dallo stato, disposto a mantenere anche i loro bambini, se durante il corso degli studi volevano metterne al mondo.