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III.25 Gli ultimi anni di Leonid Brèžnev
fra l' U.R.S.S. e la Cina diventano molto tesi. I comunisti cinesi sono fautori del radicalismo ideologico, criticano il partito comunista sovietico, quello iugoslavo e quello italiano per aver abbandonato l'iniziativa rivoluzionaria su scala mondiale e non accettano la politica di coesistenza pacifica col capitalismo praticata da Mosca. Dopo che nel 1964 la Cina era diventata una potenza atomica, il governo cinese, a differenza di quello russo, non considerava la prospettiva di una guerra atomica come una catastrofe per l'umanità. Il punto più critico dei rapporti Cina-Sovietici fu segnato dallo scontro armato fra truppe cinesi e truppe sovietiche sul fiume Ussuri, che segna il confine fra le due frontiere, nel marzo 1969180 . Il presidente egiziano Muḥammad Anwar al-Sādāt fra 1972 e 1976 abbandona l'alleanza con l'U.R.S.S. per quella con gli Stati Uniti e si avvicina a Israele: in questo modo la Russia viene pressoché esclusa dalla politica mediorientale. Con la rottura fra Mosca e Pechino si infrange la disciplina dei partiti comunisti dei paesi occidentali nei confronti dell'U.R.S.S. Nel 1976 fallisce il tentativo patrocinato da Mosca di convocare una conferenza mondiale dei partiti comunisti, per l'opposizione dei comunisti italiani, spagnoli e della lega dei comunisti jugoslavi.181
III.25 Gli ultimi anni di Leonid Brèžnev
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Brèžnev era nato in Ucraina nel 1906 da una famiglia di operai russi, si laureò in ingegneria metallurgica, nel 1931 entrò nel partito, nel 1939 era segretario del partito nella sua città Kamenca (oggi Dnipropetrovs'k). Non ebbe dubbi sulla bontà di Stalin che quando lui entrò nel partito era già un capo indiscusso. Le grandi purghe degli anni 1937-39 gli permisero una rapida carriera. Nel 1965 Brèžnev diventò capo di stato. In economia sostenne le idee riformatrici, ma accrebbe il centralismo dell'apparato decisionale: tutto veniva deciso dall'alto. Tanto più l'economia divenne centralizzata, tanto più divenne inefficiente e difficile da controllare. Nell'ultimo periodo della vita di Brèžnev l'apparato statale divenne sempre più inefficiente e corrotto. I burocrati, a tutti i livelli, erano diventati inamovibili e formavano una casta (Nomenklatura) che privilegiava interessi locali, familiari e mafiosi. Brèžnev per primo accaparrava per sé e per la sua famiglia beni e privilegi, come nessuno prima di lui aveva fatto nell'U.R.S.S. Nell'ultimo periodo della sua vita Brèžnev è sempre pià malato e assente; in politica persegue una linea sempre più marcata di immobilismo, si occupa dei suoi piaceri personali
180 Benvenuti 1999. 181 Tutti questi partiti comunisti erano sempre stati generosamente finanziati dalla Russia, che dopo la rottura del 1976 continua a finanziare le correnti a sé fedeli dei partiti comunisti occidentali.