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II.27 La questione ebraica e gli ultimi anni di Stalin

l'umanità, compiendo stragi indiscriminate di civili. Le prime vittime di queste stragi furono le masse di profughi nordcoreani che fuggivano dai terribili bombardamenti dell'aviazione U.S.A. sulla Corea del Nord e cercavano di rifugiarsi nella Corea del Sud. Per evitare che dei comunisti, nascosti fra i civili in fuga, penetrassero nella Corea del Sud, tutti i profughi indistintamente venivano sterminati. Altre vittime furono tutti i Sudcoreani sospettati di essere comunisti, che venivano messi a morte con esecuzioni sommarie e sepolti in fosse comuni. Spesso anche le famiglia dei sospetti comunisti venivano sterminate152 . Il comportamento privo di umanità degli Stati Uniti verso il popolo coreano e più tardi verso il popolo vietnamita e i popoli dell'America latina, può essere spiegato col timore di perdere la leadership mondiale a causa dei successi del comunismo: la realizzazione della bomba atomica e della bomba all'idrogeno da parte della Russia e l'avvento della Repubblica Popolare Cinese. La paura di perdere la leadership mondiale fece sentire agli Stati Uniti la necessità di fermare l'avanzata del comunismo a qualunque costo. Anche l'avvento del maccartismo può essere spiegato in questo modo.

II.27 La questione ebraica e gli ultimi anni di Stalin

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Oltre che in campo militare e politico, per Stalin e i paesi del blocco comunista non erano mancati i successi anche in campo sociale ed economico. Alla fine degli anni '40 i paesi del Patto di Varsavia aveva completato la ricostruzione postbellica: non solo, avevano attivato una reale ed efficiente assistenza sociale: lavoro, casa, istruzione gratuita per tutti e assistenza medica gratuita per tutti. Le spese militari enormi, per la corsa agli armamenti in gara con gli Stati Uniti, erano sostenute in massima parte dall'Unione Sovietica. Nonostante ciò anche nella stessa U.R.S.S. la vita aveva ripreso a scorre con una certa tranquillità e stava tornando il benessere. La guerra in Russia aveva però lasciato il segno: un paese non può perdere il 15% della popolazione senza che i tragici effetti se ne facciano sentire. Una grave conseguenza della guerra fu il forte squilibrio fra il numero degli uomini sopravvissuti e il numero delle donne. Il razzismo endemico nel popolo russo non era più contrastato efficacemente dall'ideologia dominante: infatti i comunisti furono in percentuale le vittime più numerose della guerra. Dopo la guerra nel popolo russo si accentuò la discriminazione verso le altre repubbliche e tornò a manifestarsi l'antisemitismo.

152 Losurdo 2008. Stalin in tutta la sua carriera non ha mai ordinato stragi deliberate e indiscriminate.

Prima della rivoluzione d'ottobre, nella Russia zarista, avvenivano pogrom di ebrei. Con l'avvento della rivoluzione l'antisemitismo e ogni altra forma di razzismo furono banditi. Numerosissimi fra gli esponenti del governo rivoluzionario erano ebrei come Trotskij o, in parte, di origine ebraica come Lenin. Durante la guerra gli ebrei si distinsero nella partecipazione alla lotta contro il nemico: essi furono infatti il gruppo etnico che ottenne, in percentuale, il maggior numero di decorazioni in campo sovietico.153 Nel dopoguerra l'atteggiamento di Stalin verso gli ebrei fece un vero e proprio voltafaccia. Nei primi anni dopo la fine della guerra, Stalin fu l'unico capo di stato ad aiutare il popolo ebraico a fondare lo Stato d'Israele; ma quando lo stato d'Israele si legò con una alleanza sempre più stretta agli Stati Uniti, gli ebrei, che erano solidali con lo Stato d'Israele, furono considerati da Stalin dei nemici e trattati come tali. Verso la fine della vita di Stalin la sua politica e il suo metodo di governo diventarono sempre più repressivi e sanguinari. I dirigenti dei paesi comunisti dell'Europa dell'est furono accusati di Titismo, arrestati, costretti a confessare con la tortura rapporto con l'imperialismo e col sionismo che non avevano mai avuto. Vennero processati e tranne, che i dirigenti di Germania orientale e Polonia, giustiziati. Il potere nell'U.R.S.S. divenne sempre più centralizzato. Erano 13 anni che il congresso del partito comunista non veniva convocato, quando il 5 ottobre 1952 Stalin lo convocò: fu il XVIII congresso del partito. Al Politburo e all'Orgburo venne sostituito il Presidium del Comitato centrale (del partito comunista). Fra i componenti del nuovo organo del partito i segretari regionali rappresentati non erano più che 1/5 del totale. Precedentemente i segretari regionali rappresentati nei massimi organi dirigenti del partito erano stati la metà. Riprendeva frattanto la pratica dei processi farsa (tragiche farse!). Gli imputati venivano costretti con la tortura ad accusarsi di crimini che non avevano mai commesso. Tragico esempio di questo tipo di processi è quello di un ingegnere di Leningrado: lui e tutti gli impiegati del suo ufficio furono accusati di sabotaggio e fucilati. Per quanto grave sia stata questa ondata di repressione, bisogna notare che non si tornò alle stragi indiscriminate e contingentate del terrore della fine degli anni Trenta, quando la II Guerra mondiale era alle porte. Di questi processi celebrati negli ultimi anni di vita di Stalin, l'ultimo e il più celebre, è quello del “Complotto dei medici”. Furono arrestati illustri medici dell'ospedale del Cremlino, che avevano in cura i massimi

153 La Wehrmacht si occupava di eliminare tanto gli ebrei che i comunisti. La polizia militare tedesca Kommissarbefehl imponeva l'uccisione immediata dei commissari politici dell'Armata Rossa che venivano catturati.

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