
1 minute read
V.10 Cile
anche finanziamenti ed istruzione. Anche la Francia appoggiava la giunta militare così come la Chiesa Cattolica, che forniva sostegno morale ai militari argentini che commettevano ogni sorta di atrocità verso i prigionieri. La Russia, che importava grano dall'Argentina, mantenne un atteggiamento neutrale. I parenti dei prigionieri non avevano nessuna possibilità di conoscere la sorte dei loro cari, perché la repressione era condotta nel massimo segreto. Si formò una associazione delle madri degli scomparsi, “Madres de plaza de Mayo”, che si riunivano silenziosamente nella detta piazza. Queste madri furono imprigionate, uccise, ma continuarono sempre più numerose fino a scuotere l'opinione pubblica con la loro protesta silenziosa. Nel 1981 un altro colpo di stato sostituì a Videla Roberto Edoardo Viola, sostituito a sua volta dal generale Gualtieri. Continua la repressione, continuano le torture, le sparizioni e gli assassini. Dopo la sconfitta alle isole Falkland, Gualtieri il 18/10/1982 si dismise. Le elezioni del 10/12/1982 misero fine alla dittatura militare e si aprirono le inchieste sui crimini commessi.
V.10 Cile
Advertisement
Nel 1970 fu eletto alla presidenza del Cile Salvador Allende, socialista. La elezione di Allende fu fortemente contrastata all'interno del paese dalle élites economiche e dall'estero, con pressioni economiche e diplomatiche dagli Stati Uniti di cui era presidente Richard Nixon. Allende credeva in un socialismo democratico e voleva realizzare uno stato dove il socialismo in economia e nelle strutture sociali si accompagnasse alla democrazia in politica e alla libertà di opinione e di idee. Perse l'appoggio dei socialisti che optavano per un sollevamento armato. Gli Stati Uniti erano decisi a rovesciare con ogni mezzo il governo di Allende. Henry Kissinger, segretario di stato USA, all'elezione di Allende dichiarò: «Non vedo perché dovremmo restare con le mani in mano mentre un paese diventa comunista per l'irresponsabilità del suo popolo. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni siano lasciati a decidere da soli». Questa dichiarazione fu fatta al consiglio USA per la sicurezza. Cominciò il boicottaggio economico sistematico del Cile, la cui economia si basava principalmente sull'industria mineraria: rame e nichel per l'esportazione. Per questa ragione il paese aveva risentito più degli altri della crisi del 1929. Prende il via in Cile la ristrutturazione sociale voluta da Allende. Viene nazionalizzato il
rame.