2 minute read

IV.8 Fine della guerra russo-afgana

reso pubblico il dibattito sulla necessità di aumentare i prezzi al consumo. Queste voci di aumento dei prezzi spinsero i cittadini ad accaparrarsi ogni genere di merce disponibile nei magazzini statali, che vennero presi d'assalto e svuotati. Una legge, che dava agli operai delle imprese statali la facoltà di eleggere i propri dirigenti, provocò un forte aumento delle retribuzioni. L'aumento dei salari nel 1988 fu del 9% e divenne del 13% nel corso del 1989. La situazione economica dell'U.R.S.S. che già era stata fortemente danneggiata dal disastro di Cernobyl, fu aggravata nel 1988 da un fenomeno naturale. L’8 dicembre di quell’anno ci fu un terremoto in Armenia che devastò le città di Leninake e Spitak.215 La guerra in Afganistan continuò ad assorbire ingenti risorse economiche dell’Unione Sovietica, fino al ritiro dell’intero contingente russo nel febbraio 1989.

IV.8 Fine della guerra russo-afgana216

Advertisement

Anche se Gorbačëv fin dall’aprile 1988 aveva annunciato il ritiro della Russia dalla guerra civile afgana, fu il 14 febbraio 1989 che l’ultimo soldato sovietico lasciò Kabul. Il comandante delle truppe russe, generale Boris Gromov, fu l’ultimo ad attraversare il confine sul fiume Sir Daria. I soldati russi in ritirata, oltre a dover combattere i mujaheddin, dovevano lottare con la neve e le valanghe sui passi di montagna. Gli aerei russi coprivano la ritirata della immensa colonna che da Kabul, attraverso il passo di Salag si dirigeva verso le città sovietiche del Kurdistan. A queste truppe in ritirata si aggiungevano quelle provenienti dalle province: Balk, Jomagan, Baghin ed Herat. La lunghezza dell’intera colonna era di 60 km. Fino all'ultimo i soldati russi restarono a guardia dell'aeroporto di Kabul, dove gli aerei russi Ilyushin decollavano ed atterravano in verticale per non essere colpiti dai missili dei mujaheddin: in questo modo i russi rifornivano la città di generi di prima necessità, per salvare dalla fame la popolazione stretta da assedio: era un vero e proprio ponte aereo. Anche le altre città afgane venivano rifornite nello stesso modo. L'esercito regolare del governo afgano filorusso veniva rifornito delle armi della più sofisticata tecnologia militare: esso si preparava a resistere fino all'ultimo sangue, dopo la partenza dei russi, perché i mujaheddin respingevano ogni trattativa di pace. Nell'ultimo periodo della loro permanenza in Afghanistan i russi raccolsero qualche successo. Nelle zone limitrofe al confine sovietico erano state costruite barriere di difesa che avevano

215 I danni del terremoto furono aggravati dalla disonestà e dalle ruberie dei funzionari armeni. Le case erano state costruite con più sabbia che cemento. Ai tempi di Stalin i funzionari ritenuti responsabili l’avrebbero pagata molto cara. 216 Dalle pagine del Secolo XIX di Genova.

This article is from: