donna. Ma nelle campagne la situazione è diversa. Come aveva previsto Bukharin, la sconfitta dei contadini aveva prodotto una strage non solo dei più ricchi, ma spesso anche di quelli che appartenevano ad etnie differenti e a volte dei più poveri. Nei piani di Stalin, fautore di uno stato forte con il controllo di tutte le risorse umane ed economiche, l’agricoltura doveva essere ristrutturata ed industrializzata. Ma non era possibile imporre dall’alto una riforma estranea alla mentalità dei contadini. Ai kolkhoz veniva fornito un gran numero di trattori, ma queste macchine erano estranee alla mentalità dei contadini. Migliaia di contadini, che venivano specializzati nell’uso delle macchine agricole, prima ancora di aver finito il corso di specializzazione, fuggivano in città per mettere a frutto le nozioni acquisite in condizioni di vita e di lavoro migliori. Fallisce così il piano di ristrutturazione dell’agricoltura che, secondo i pianificatori, avrebbe dovuto fornire a tutta l’U.R.S.S. cibo in grandissima abbondanza. Le prime vittime di questo fallimento furono i contadini. Il governo inviava nelle campagne funzionari specializzati per prelevare la parte dei prodotti agricoli dovuta allo stato, prima che i contadini ricevessero la loro. Le commissioni di specialisti, create per calcolare le quantità di raccolto atteso, ne gonfiavano la stima con manipolazioni statistiche, per aumentare la parte prelevata dallo stato. In questo modo dal 1927 al 1938 le consegne di grano aumentarono da 11 a 29 milioni di tonnellate67. Negli anni 1934-1935 si poté abolire il tesseramento dei generi alimentari68. I contadini reagirono alla requisizione dedicando le loro energie ai piccoli appezzamenti individuali che, nonostante le piccolissime dimensioni, finirono per produrre più del resto della terra coltivata. Ma questo non li salva dalle tragiche conseguenze di raccolti scarsi ed insufficienti o, peggio, dalla carestia. Il caos creato nelle campagne dal fallimento della ristrutturazione fu la principale causa della carestia che nell’inverno 1932-1933 colpì l’Ucraina, il nord del Caucaso e le regioni del Volga. Facendo un bilancio del grande balzo in avanti, Losurdo conclude che fu un miscuglio di coercizione brutale, di eroismo, di follia disastrosa e di risultati spettacolari.
II.7 Trasformazione del partito in apparato Come abbiamo visto, l’industrializzazione forzata e la collettivizzazione della campagna produssero enormi cambiamenti sociali. Masse di contadini analfabeti si trasferirono in città, ebbero accesso all’istruzione, divennero operai, tecnici e occuparono posti di responsabilità 67 68
Benvenuti 1999. Benvenuti 1999.
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