quelli di Mosca. Il 25 ottobre 1917 in poche ore, senza quasi spargimento di sangue, i bolscevichi rovesciano il governo provvisorio e fondano il nuovo governo rivoluzionario, il Sovnarkom, con lo slogan: «Tutto il potere ai Soviet». Lenin è il primo ministro, agli esteri c'è Trotskij. Il programma del governo rivoluzionario era il seguente: 1) concludere la pace con la Germania; 2) distribuire la terra dei proprietari ai contadini; 3) indire le elezioni per l'assemblea costituente. Questi i punti principali.
I.5 I bolscevichi al potere Il compito che i rivoluzionari si trovavano di fronte, dopo aver rovesciato il governo provvisorio, era difficilissimo. Si trattava di risollevare le sorti di un paese che l'autocrazia zarista, la guerra e il governo provvisorio avevano condotto ad una situazione disastrosa. Oltre a questo i bolscevichi erano decisi a realizzare una società completamente nuova: la società socialista, che avrebbe portato alla realizzazione del comunismo nell'ex impero zarista e in tutto il mondo. La fede dei bolscevichi nel marxismo era assoluta. Tuttavia nell'immenso corpo delle opere di Marx economista, sociologo e storico, le indicazioni sulla strada che avrebbero dovuto percorrere i marxisti, che si fossero trovati a capo del futuro governo rivoluzionario, sono estremamente scarse, oltre ad avere subito una evoluzione durante la vita di Marx e di Engel. In queste gravissime condizioni e sulla base di indicazioni tanto scarse, i bolscevichi si proponevano di percorrere una strada che non era mai stata percorsa prima: la possibilità di compiere gravi errori era quindi una quasi certezza. Nel novembre 1917 si tennero le elezioni per l'assemblea costituente: i bolscevichi furono sonoramente sconfitti dai socialisti rivoluzionari, che facevano anch'essi parte del governo. Alle elezioni parteciparono 41 milioni di cittadini, sui 140 milioni residenti nei territori non occupati per la guerra. Andarono: - ai bolscevichi 175 seggi; - ai menscevichi 16 seggi; - ai socialisti rivoluzionari 410 seggi; - ai cadetti (monarchici) 17 seggi;
24