intellettuali idealisti che si erano trasferiti in campagna per diffondere le loro idee trovarono completa incomprensione da parte dei contadini e spesso furono denunciati e consegnati alla polizia proprio da quei contadini su cui intendevano formare la nuova società.
I.2 Il terrorismo ed in contrapposizione ad esso la diffusione delle idee marxiste Dopo gli anni ‘70 l’intellighenzia russa si vota al terrorismo. Nel 1878 viene fondata l’organizzazione terroristica “Zamlja i Volja” (Terra e libertà)7. Cominciano gli attentati, volti ad uccidere personaggi politici particolarmente invisi. Questi attentati, con pochissime eccezioni (attentato dinamitardo al palazzo d’inverno), colpivano unicamente: legislatori, generali, giudici che si fossero resi particolarmente odiosi, promulgando leggi considerate ingiuste, reprimendo nel sangue moti popolari o condannando dei rivoluzionari all’impiccagione8. La corrente rivoluzionario-terroristica dell’intellighenzia russa confluì nel partito socialista rivoluzionario, sempre orientato verso i contadini. I socialisti rivoluzionari ritenevano che, se si fosse riusciti a liberare il popolo dal governo dell’autocrazia zarista, la Russia sarebbe diventata un paese socialista, modello per l’Europa e per il mondo. Al terrorismo dei socialisti rivoluzionari il governo russo risponde col terrorismo di stato: regime poliziesco e repressione feroce. Dopo l’assassinio dello zar Alessandro II nel 18819, lo zar Alessandro III promulga leggi straordinarie e rafforza l’apparato repressivo. Mentre la repressione riesce, momentaneamente, ad aver ragione dei socialisti rivoluzionari, la situazione del popolo russo si aggrava. L’industrializzazione e la diffusione del capitalismo10, che lo stato non riesce a gestire in modo razionale, aumentano gli squilibri sociali. Nelle campagne la piaga dell’usura, che si difende sempre più, è la rovina sia dei singoli contadini, che della obscina. Alcuni contadini riescono a diventare piccoli proprietari, ma le famiglie che mancano di componenti maschi adulti cadono in miseria. Si diffonde il bracciantato e cominciano a scoppiare sporadiche rivolte Nelle città, dove le condizioni del planetario urbano erano miserevoli, hanno luogo i primi 7
Zaslavsky 1995, p. 119. Leonid Nikolaievich Andreyev, I sette impiccati. 9 Alessandro II, colui che nel 1861 aveva abolito la servitù della gleba, che aveva riformato il sistema scolastico, l’esercito, il sistema giudiziario e aveva abolito le punizioni corporali, negli ultimi anni del suo regno era diventato decisamente reazionario. Fu assassinato da componenti dell’organizzazione terrorista Narodnaja Volja (volontà del popolo). 10 Fra il 1889 e il 1913 la rete ferroviaria russa raddoppia, quella telegrafica si quadruplica, crescono le esportazioni di cereali. L’Europa investe capitali in Russia. Cresce l’apparato amministrativo. 8
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