PERCHÈ L'U.R.S.S. È CROLLATA?

Page 123

Dall’inizio degli anni ‘60, anche in Russia, cominciarono ad entrare in uso i computer, che erano allora mastodontici complessi di apparecchiature elettroniche. Vennero organizzati corsi di computer per i dirigenti e i funzionari del partito comunista, per impedire che la schiera emergente dei tecnici di informatica spazzasse via i vecchi quadri politici. L’entusiasmo per il computer portò la classe dirigente sovietica ad aberrazioni che rasentavano la cecità. L’istituto siberiano delle scienze di Nobraschi fu incaricato di progettare al computer le linee di sviluppo dell’U.R.S.S. fino al 2000 (per 40 anni)! Va detto che in questa linea di condotta gli Stati Uniti non furono da meno: infatti programmarono al computer la guerra del Vietnam, ottenendo la previsione della vittoria.

III.24 La politica estera di Brèžnev Dopo la fine della primavera di Praga, venne annunciata da Mosca la dottrina di Brèžnev riguardo ai paesi dell'Est europeo. «Se il socialismo viene minacciato in uno dei paesi che aderiscono al patto di Varsavia, gli altri paesi aderenti al patto hanno il diritto dovere di intervenire anche con le armi in quel paese per scongiurare tale pericolo.» La dottrina di Brèžnev venne apertamente contestata dall'Albania, dalla Romania e dalla Yugoslavia. Gli altri paesi dell'Europa dell'Est seguirono cammini diversi. L'Ungheria riuscì a dotarsi di una economia efficiente, che le permise di aprirsi al mercato, anche al di fuori del blocco comunista. Il governo ungherese diventò assai meno duro nel reprimere la libertà di opinione dei propri cittadini. La Germania Democratica diventò il paese più ricco e col più alto tenore di vita fra i paesi comunisti. La Polonia divenne teatro di scioperi e agitazioni: le agitazioni più gravi avvennero nei cantieri di Danzica e furono represse nel sangue. La Polonia si avviò su una strada di economia lassista. Per tentare di dotarsi di una tecnologia avanzata, tale da permetterle di entrare in competizione con i paesi dell'Europa occidentale, il governo polacco ricorse a prestiti e a importazioni a credito dall'occidente.179 All'inizio degli anni '70 Brèžnev dà il via ad una politica di distensione in Europa: l'Ostpolitik. Nel 1972 la Germania Democratica e la Germania occidentale si riconoscono reciprocamente. Col trattato di Helsinki, che conclude la conferenza per la sicurezza in Europa, le grandi potenze e tutti i paesi europei riconoscono i confini e l'assetto territoriale europeo determinato dalla II Guerra mondiale. Mentre migliorano i rapporti diplomatici fra l'Unione Sovietica e i paesi occidentali, i rapporti 179

Se un paese otteneva prestiti dall'U.R.S.S. poteva non restituirli, ma se contraeva debiti col Fondo Monetario Internazionale o con la Banca Mondiale, i prestiti, assai facilmente si trasformavano in un capestro.

123


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Appendice I. Raccolta di interviste qualitative

33min
pages 187-200

Appendice II. Tabelle statistiche mondiali

9min
pages 201-205

Glossario

2min
pages 206-210

V.12 La propaganda anticomunista rivolta ai popoli dell’U.R.S.S. e i paesi dell’Europa Orientale

2min
pages 185-186

V.11 Nicaragua

6min
pages 182-184

V.10 Cile

1min
page 181

V.9 Argentina

4min
pages 179-180

V.3 Grecia. Nel dicembre 1944 W. Churchill ordina la strage dei partigiani greci V.4 Europa e USA: Dopo la II Guerra mondiale comunisti e coloro che hanno idee di sinistra vengono

2min
page 173

discriminati

1min
page 174

V.5 America Latina

2min
page 175

V.8 Vietnam (la guerra spietata di un grande paese contro un piccolo popolo

4min
pages 177-178

V.2 La lotta senza quartiere dei paesi capitalisti contro il comunismo in tutto il mondo

2min
page 172

IV.14 La congiura del 19 agosto 1991 (ultimo atto del dramma dell'Unione Sovietica

8min
pages 162-166

IV.13 Progressivo indebolimento dello stato centrale e del partito

12min
pages 156-161

IV.12 Politica estera ed internazionale di Gorbačëv

4min
pages 154-155

IV.8 Fine della guerra russo-afgana

2min
page 145

IV.9 L'economia sovietica verso la catastrofe

7min
pages 146-149

IV.10 Le elezioni del Congresso del popolo

2min
page 150

IV.11 Il problema delle nazionalità

6min
pages 151-153

IV.7 Verso il disastro economico

1min
page 144

IV.6 Effetti negativi della glasnost

1min
page 143

IV.4 Glasnost

1min
page 141

III.31 Konstantin Černenko

2min
page 136

III.30 La breve parabola di Andropov

6min
pages 133-135

III.27 Dibattiti interni al sistema e repressione nell'epoca di Brèžnev

2min
page 127

III.28 Sintomi di degrado morale

6min
pages 128-130

III.29 Il conflitto russo-afgano. Brèžnev fa invadere l'Afghanistan

4min
pages 131-132

III.26 Sintomi di declino economico

4min
pages 125-126

III.25 Gli ultimi anni di Leonid Brèžnev

2min
page 124

III.24 La politica estera di Brèžnev

2min
page 123

III.23 Politica interne ed estera dell’U.R.S.S. all’epoca di Brèžnev

6min
pages 120-122

III.22 Primavera di Praga e Crisi cecoslovacca

2min
page 119

III.20 Kosygin, Podgorni e Brèžnev

2min
page 117

III.21 L'epoca di Brèžnev

2min
page 118

III.19 Esclusione di Chruščëv dal potere

2min
page 116

III.18 Il muro di Berlino

2min
page 115

III.17 Politica di Chruščëv verso la religione e verso i paesi esteri

2min
page 114

III.16 Gestione di Chruščëv della politica economica

2min
page 113

III.15 Politica di Chruščëv verso il partito e verso le repubbliche più arretrate

1min
page 112

III.14 Dubbi sulla realizzazione del comunismo

2min
page 111

III.13 Successi e limiti della politica di Chruščëv

2min
page 110

III.4 Dopo Stalin

2min
page 102

III.7 Nikita Chruščëv ed il XX Congresso del P.C.U.S

4min
pages 104-105

III.12 Fidel Castro e la rivoluzione cubana

1min
page 109

II.28 La morte di Stalin

2min
pages 96-97

III.3 Riepilogo statistico della repressione in U.R.S.S. dal 1921 al 1953

1min
page 101

II.27 La questione ebraica e gli ultimi anni di Stalin

4min
pages 94-95

II.24 Conseguenze della guerra fredda in Occidente

1min
page 91

II.12 La fine del grande terrore del 1937-1938

1min
page 63

II.23 La politica di Stalin nel dopoguerra

8min
pages 87-90

II.22 Invasione dell'U.R.S.S

13min
pages 77-82

II.21 Vigilia della II Guerra mondiale e politica estera

4min
pages 75-76

II.22.3 La battaglia di Kursk

6min
pages 84-86

II.20 Il partito e l’apparato statale alla vigilia della II Guerra mondiale

4min
pages 73-74

II.19 La costituzione dell’U.R.S.S

2min
page 72

II.13 Il numero delle vittime del terrore

3min
pages 64-65

II.11 Quadro complessivo del sistema carcerario e della burocrazia alla vigilia della II Guerra mondiale

2min
page 62

II.7 Trasformazione del partito in apparato

4min
pages 51-52

II.9 L'assassinio di Kirov

10min
pages 56-60

II.8 Il terrore degli anni ‘30

6min
pages 53-55

II.10 Concetto di eresia ovvero deviazione dalla linea del partito

2min
page 61

II.6 Successo del I piano quinquennale

8min
pages 47-50

II.5 La fine della N.E.P. Il I piano quinquennale. La collettivizzazione della campagna

8min
pages 43-46

II.4 Straordinario successo della N.E.P

2min
page 42

I.4 La I Guerra mondiale e la rivoluzione del febbraio 1917

6min
pages 21-23

I.6 La guerra civile

8min
pages 27-30

I.5 I bolscevichi al potere

6min
pages 24-26

Prefazione

16min
pages 7-14

II.2 L’irresistibile ascesa di Stalin

4min
pages 39-40

I.2 Il terrorismo ed in contrapposizione ad esso la diffusione delle idee marxiste

2min
page 17

II.3 Trasformazione sociale dopo la guerra civile

1min
page 41

I.3 La guerra russo-giapponese e la rivoluzione del 1905

6min
pages 18-20
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
PERCHÈ L'U.R.S.S. È CROLLATA? by Biblioteca Militare - Issuu