TALENTI DELLO SVILUPPO
LA MISCELA MIGLIORE... TRA BUSINESS E MERCATI Dal piccolo laboratorio di Modica alle acquisizioni e all’internazionalizzazione, dall’Horeca al B2C, fino all o fice co ee ser ice: ecco come a è oa sta consolidando la propria strategia di s iluppo di Riccardo Venturi
I
l caffè italiano di qualità cresce sul mercato interno e specie su quelli internazionali, grazie alla capacità di unire la passione per il prodotto con le strategie di espansione per linee interne e esterne. È la parabola di Caffè Moak, nato nel 1967 a Modica da un piccolo laboratorio siciliano a conduzione familiare, oggi marchio globale nel settore della torrefazione e distribuzione del caffè presente in oltre 50 Paesi, con sedi distributive a New York, Francoforte, Dubai, Atene, Salonicco e Malta. Tra le acquisizioni è recentissima quella della torrefazione piemontese Mokafè, storica azienda di Alba, la cui sede diventerà per il gruppo Moak un nuovo polo strategico per rafforzarsi in tutto il nord Italia. «Dopo l’acquisizione nel 2010 di Marsala Americaff, oggi Marsalì, e la partnership commerciale con la torrefazione romana Caffè Circi nel 2022, reputo di grande importanza l’acquisizione di Mokafè, storica azienda di Alba» commenta il ceo di Caffè
ALESSANDRO SPADOLA, CEO DI CAFFÈ MOAK
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LA SEDE DI CAFFÈ MOAK A MODICA, NEL RAGUSANO
oa Alessandro padola, figlio del fondatore Giovanni. «Oltre a rafforzare la nostra presenza sul territorio nazionale per raggiungere una distribuzione sempre più capillare, darà nuovo e vitale impulso all’evoluzione del brand. Grazie ad essa continueremo a garantire l’alta qualità dei nostri prodotti e ad essere competitivi mettendo sempre al centro la soddisfazione dei nostri clienti». La strategia di internazionalizzazione di Caff oa partita fin dal . Per circa anni me ne sono occupato direttamente io con un collaboratore», ricorda Spadola. «Pur inizialmente senza un vero piano strategico di sviluppo abbiamo puntato fortemente sulle fiere ne abbiamo fatte tante in giro per il mondo. Questo ci ha permesso di conoscere numerose realtà locali e avviare percorsi di sviluppo con gli importatori, il che negli anni ci ha portato ad avere distributori un po’ dappertutto . a strategia si affinata con il tempo e l’esperienza sul campo. «Ci siamo progressivamente concentrati sugli importatori con un maggiore potenziale di sviluppo», prosegue il ceo di Caffè Moak, «e abbiamo
iniziato a costruire con loro le strategie più appropriate per crescere sui mercati locali. Abbiamo anche stretto partnership con alcuni distributori, a volte acquisendone quote di minoranza e gestendo insieme la crescita; in altri casi abbiamo scelto di aprire filiali nostre, come per esempio in Germania, Malta e da poco Dubai. Oggi, insomma, il nostro sviluppo estero ha una strategia precisa andiamo focalizzati su determinati mercati e ogni anno si aggiungono quelli che possono essere più interessanti da sviluppare». Prima della pandemia il 95% del fatturato di Caff oa , che nel 2 ha sfiorato i 2 milioni di euro, veniva dal canale Horeca. Oggi il mix è in evoluzione e l’asticella degli obiettivi stata innalzata Prevediamo di raggiungere i milioni a fine 2 2 , conferma padola. oreca oggi vale ancora oltre l dei ricavi, ma abbiamo avviato due canali di vendita cs - ffice cofee service, ovvero caff per uffici, ndr -. In particolare abbiamo investito nel progetto For You, iniziato prima della pandemia un nuovo sistema chiuso con capsule compostabili per tre macchine