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QUEL TREND IRREVERSIBILE DEGLI INVESTIMENTI ESG

Da un lato la ricerca di rendimenti "resilienti", dall'altro la sensibilità degli investitori: ecco come è cambiata la gestione del risparmio. Ce lo spiega Santo Borsellino, presidente di Generali Insurance Asset Management

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di Angelo Curiosi

«LA DOMANDA DI INVESTIMENTI SOSTENIBILI HA CONOSCIUTO UN VERO E PROPRIO BOOM NEL 2020-21. Da un lato, per la ricerca di fonti di rendimento più resilienti, dall’altro per una maggiore sensibilità degli investitori ad un approccio che tenesse in considerazione l’impatto dell’investimento»: ha idee molto precise Santo Borsellino, presidente di Generali Insurance Asset Management. «L’invasione dell’Ucraina a inizio 2022 – prosegue - potrebbe aver fatto emergere qualche chiaroscuro: alcune agenzie di rating Esg non avevano adeguatamente inquadrato il rischio della componente “G” nella valutazione di Russia e Bielorussia. In aggiunta, il conflitto ha posto al centro settori come difesa e fonti di energia tradizionali. Ma la prospettiva di valutazione deve essere diversa, prendendo atto che la crescita degli investimenti Sri è una strada senza ritorno».

Che era si apre quindi per l’approccio Esg?

Una fase di maggiore consapevolezza, partendo dalla necessità di avere metodologie condivise, linee guida chiare che possano aiutare gli investitori nell’orientarsi tra la vasta offerta di soluzioni oggi disponibili. La normativa Sdfr e la tassonomia europea hanno rappresentato step importanti, cui altri dovranno fare seguito. Lo sviluppo di ricerca proprietaria Esg fondata sull’ analisi dei dati forniti dai principali provider globali, sul dialogo con gli emittenti e sull’integrazione con le competenze analitiche di credito ed equity contribuirà a raffinare ed indirizzare gli aspetti Esg nel processo di investimento. Un elemento fondamentale sarà anche il rafforzamento di attività di engagement ed active owership.

Lato asset manager, come fare chiarezza?

Sarà importante comunicare in modo trasparente il proprio approccio, ciò che lo contraddistingue in termini di metodologia e offerta di soluzioni. Sono convinto che, nonostante l’incertezza generata dal conflitto in Ucraina, l’attenzione alla sostenibilità degli investimenti ne uscirà rafforzata, concentrandosi su una visione di lungo termine, su trend e cambiamenti strutturali irreversibili. Come la questione del clima, che non può solo essere ricondotta alla misurazione dell’impronta di carbonio. Investire nell'ambiente richiede di affrontare le questioni energetiche e climatiche, ma anche la biodiversità, la qualità dell’aria, le risorse e la gestione dei rifiuti.

Come si inserisce la view di Generali Investments in questo ambito?

Mettiamo a disposizione dei clienti la forza del nostro ecosistema che riunisce molteplici società di gestione del risparmio, con diversificate competenze, ed un altrettanto diversificato approccio agli investimenti sostenibili. Un ecosistema che include autentici campioni nell’universo Esg. Come Sycomore Am, pioniere negli investimenti sostenibili che, negli ultimi 20 anni, ha contribuito in modo determinante ad affermare i criteri Esg nel mercato europeo. O Generali Global Infrastructure, focalizzata sul debito infrastrutturale.

I real assets, oggi così al centro dell’agenda del settore…

La crisi ha innescato una rinnovata attenzione agli investimenti in energie rinnovabili, infrastrutture sociali e mobilità green, ma è fondamentale un approccio disciplinato. Gli investitori che puntano ad investimenti in infrastrutture devono affidarsi a esperti che possano accompagnarli con un'attenta selezione degli asset e gestione del rischio. In particolare, gli asset con un buon rating Esg innescano un circolo virtuoso, rispondendo ai bisogni con un più facile accesso ai finanziamenti, a fronte di costi e rendimenti per gli investitori in linea con il mercato. Siamo consapevoli del ruolo che possiamo giocare, a partire da Fenice 190, un’iniziativa di Generali per la ripresa in Europa, con un piano di investimenti da 3.5 miliardi di euro in cinque anni indirizzati a Pmi, innovazione e digitalizzazione, infrastrutture, healthcare e educazione.

GLI ASSET CON UN BUON RATING ESG INNESCANO UN CIRCOLO VIRTUOSO

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