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TRANSIZIONE ENERGETICA

IL BIOMETANO CI DÀ UNA MANO (A DIVERSIFICARE)

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L'Italia è leader europeo nel settore dei gas verdi e Snam4Environment ha inaugurato un nuovo impianto in Sicilia: si trova a Caltanissetta e trasforma i rifiuti in energia rinnovabile

di Alessandro Faldoni

Nella duplice sfida della diversificazione degli approvvigionamenti energetici e della transizione ecologica, l’Italia ha una carta in più da giocarsi: il biometano. Questo gas rinnovabile, ricavato dalla frazione organica dei rifiuti e da scarti agricoli, agroalimentari e reflui zootecnici, è una delle soluzioni previste dal pacchetto RePower EU per garantire la sicurezza energetica dei Paesi membri traghettando al contempo le economie verso l’obiettivo zero emissioni nette. L’obiettivo messo nero su bianco dalla Commissione europea è aumentare la produzione di biometano nel continente a 35 miliardi di metri cubi entro il 2030, più che decuplicando la quota attuale (di circa 3 miliardi). L’importanza di questa risorsa per l’Italia è avvalorata dai quasi 2 miliardi di euro di incentivi al 2026 inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) destinati al sostegno della realizzazione di nuovi impianti e all’upgrading di quelli esistenti fino all’ampliamento dei settori di utilizzo e alla promozione del biometano per alimentare i mezzi agricoli. «Oggi siamo nella rampa di lancio, nel senso che produzioni di biometano esistono già nel nostro Paese», ha detto Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo, in occasione dell’annuale “Forum in Masseria” tenutosi a fine maggio a Manduria. «Snam ha già dato il suo contributo con alcuni impianti», ha aggiunto Venier, spiegando che per accrescere il contributo del biometano servirebbero «la realizzazione in maniera diffusa di questi impianti sul territorio nazionale e una scala dimensionale a livello industriale». Il più recente di questi impianti è nato in Sicilia. A fine maggio, infatti, la controllata Snam4Environment ha inaugurato a Caltanissetta la prima infrastruttura di produzione di biometano da rifiuti organici dell’isola, un progetto di economia circolare che mira a essere il capofila di altre iniziative analoghe per contribuire alla decarbonizzazione della Regione e del Paese. «Grazie al lavoro di tutti gli stakeholder coinvolti, siamo soddisfatti di inaugurare questo impianto che darà un contributo tangibile

all'economia circolare in Sicilia, creando opportunità di sviluppo e occupazione per il territorio» ha dichiarato Marco Ortu, Managing Director di Snam4Environment. «Attraverso iniziative come questa, possiamo rendere l'Italia un leader europeo nel settore dei gas verdi, facendo leva sulle caratteristiche virtuose del biometano per sostenere gli obiettivi climatici e, al contempo, valorizzando la filiera italiana». Parole di soddisfazione sono arrivate anche da Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, che ha commentato: «In un momento storico in cui la crisi climatica avanza in modo inesorabile e la terribile guerra in Ucraina ha reso chiaro a tutti quanto è importante essere autonomi energeticamente, è fondamentale costruire tanti impianti di questo tipo in tutto il Paese, a partire dal centro sud e dalle isole, coinvolgendo i territori per superare le contestazioni locali, per archiviare una volta per tutte la stagione dell'economia distorta che fa circolare i rifiuti in tutta Italia, promuovendo invece quella sana che avvia a riciclo i rifiuti in ogni provincia». Snam4Environment è già una piattaforma leader nell’economia circolare e nelle infrastrutture di produzione del biometano. Attraverso società controllate, sviluppa nuovi impianti e ottimizza la gestione di quelli esistenti. Uno sforzo che, nella strategia dell’azienda, si integra con quelli portati avanti a supporto della mobilità sostenibile, con la realizzazione di stazioni di rifornimento di biometano a servizio della decarbonizzazione dei trasporti.

NEL PNRR SONO STATI INSERITI INCENTIVI PER 2 MILIARDI DI EURO DESTINATI ALLA PRODUZIONE E ALLA PROMOZIONE DEL BIOMETANO

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