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CASINO DE LA VALLÉE
Art de vivre a Saint-Vincent
Il resort Casino de la Vallée, nello splendido borgo valdostano, è un luogo iconico del Bel Paese con il Grand Hôtel Billia, gioiello del primo ‘900 da poco ristrutturato, e la storica casa da gioco che continua ad attrarre molti vip
di Vincenzo Petraglia
Ci sono luoghi che fanno parte del Dna di una Nazione e che in qualche modo hanno contribuito a farne la storia. Fra questi c’è sicuramente la cittadina termale di Saint-Vincent, in Valle d’Aosta, da sempre soprannominata la “Riviera delle Alpi”. Un luogo simbolo degli indimenticabili anni d’oro del Paese tutti ottimismo e champagne che ha saputo rinnovarsi nel tempo e rimanere una delle mete più appetibili del turismo montano e del divertimento italiano, anche grazie alla presenza di uno dei casinò (o, come si dice oggi, case da gioco) storici italiani e fra i più rinomati in Europa. La fortuna di Saint-Vincent d’altronde è dovuta, insieme ovviamente all’estrema bellezza dello scenario naturalistico che la circonda (siamo nel cuore della regione più piccola d’Italia, ma nella quale ricadono le quattro vette più alte d’Europa: Monte Bianco, Cervino, Gran Paradiso e Monte Rosa), anche all’intuizione dell’imprenditore locale Stefano Billia. Nel 1908, cogliendo le grandi potenzialità legate alla fonte termale scoperta a Saint-Vincent da Jean Baptiste Perret nel 1770, volle costruire un Grand Hotel e ospitare nel 1947 un casinò per accogliere adeguatamente
IL RESORT, OLTRE AL CASINÒ E AL GRAND HÔTEL BILLIA, 5 STELLE LUSSO, OSPITA UN 4 STELLE, UN CENTRO CONGRESSI E DELLE AREE BENESSERE
le teste coronate d’Europa, che qui venivano a “passare le acque”, dando il via di fatto al turismo termale. Ancora oggi il Grand Hôtel Billia, gioiello Belle Époque incastonato tra splendidi paesaggi alpini punteggiati di numerosi castelli medievali, rappresenta una delle strutture alberghiere più affascinanti e prestigiose del Paese che continua ad attirare viaggiatori in cerca di bellezza e accoglienza di alto livello, da poco ristrutturato e riportato al suo splendore iniziale da Piero Lissoni con un team di esperti a livello nazionale che nel 2014 ha vinto tra l’altro l’Highrise Award 2014 per Il Bosco Verticale nel nuovo skyline di Milano. «Con il suo stile architettonico immutato dagli inizi del ‘900 la struttura alberghiera è un luogo ricco di storia e al tempo stesso offre servizi adatti alla ricerca contemporanea del benessere. Si trova al centro della Valle d’Aosta, fruibile in tutte le stagioni e situata in una posizione strategica per visitare le vallate laterali dell’intera regione e goderne appieno l’offerta sportiva e turistica, col valore aggiunto di ospitare uno dei quattro casinò italiani, incrocio di cultura, arte e divertimento, scrigno di quel mistero del gioco che coinvolge tutti, ma che allo stesso tempo sa anche proteggere il giocatore più accanito dagli eccessi», spiega Rodolfo Buat, amministratore unico della Casinò de la Vallée Spa. Oggi l’albergo, munito anche di eliscalo, vanta la classificazione cinque stelle lusso per le camere dell’edificio storico e 4 stelle per la camere dell’ala più moderna. La parte “luxury” dell’hotel dispone di 69 camere di cui 27 suite, la “Presidential Suite” in particolare si estende per cento metri quadri ed è dotata di cucina e letto matrimoniale king size. La parte 4 stelle, realizzata ex novo, dispone, invece, di 113 camere e sei suite, con arredi che armonizzano le tipicità locali degli artigiani della pietra, del metallo e del legno e con un ampio utilizzo di vetrate che offrono splendide viste sui suggestivi panorami alpini circostanti. Le due aree dell’hotel sono collegate da un tunnel alla parte ludica del resort, ossia il Casino de la Vallée, la storica casa da gioco che si trova all’interno della proprietà, considerata tra le più importanti e prestigiose d’Europa con una superficie di 3.500 metri quadrati, 50 tavoli da gioco, 350 slot machine, sala privé, lounge bar, sale fumatori. Ristrutturato e rimodernato nell’ambito del progetto resort, il Casino de la Vallée conserva intatto il suo fascino, custode di una lunga storia (venne inaugurato ufficialmente il 29 marzo del 1947) che l’ha visto frequentato da nomi del calibro di Sean Connery, Vittorio de Sica, Alberto Sor-

di, Mike Bongiorno, Vittorio Gassman, Monica Vitti, Gigi Proietti, Anita Ekberg, Massimo Troisi, Nino Manfredi, oltre a molti altri volti noti dello spettacolo, della politica e dell’economia che continuano a frequentarlo. Una presenza importante per l’economia locale, che dà lavoro a 410 dipendenti, tutti valdostani, di cui 352 impiegati al casinò e 58 al Grand Hôtel Billia. «Sia attraverso il Grand Hôtel Billia che attraverso la casa da gioco l’azienda, con i suoi ricavi di poco inferiori ai 60 milioni di euro, contribuisce allo sviluppo economico e turistico della Valle d’Aosta e del comune di Saint-Vincent», sottolinea Buat. «In particolare», continua, «vanno sottolineate le importanti ricadute fiscali e occupazionali in Valle d’Aosta». L’obiettivo è puntare sullo charme del luogo e delle esperienze che si possono fare sul territorio e sull’eccellenza dei servizi. Alla clientela del resort, principalmente italiana (dall’estero arrivano soprattutto francesi e svizzeri) e rappresentata mediamente da professionisti tra i 40 e i 60 anni, è riservato sempre un trattamento di altissimo livello. «Soprattutto la clientela cosiddetta Vip», spiega Cristiano Sblendorio, responsabile marketing e gestione clienti «è seguita con una modalità person-to-person h24 durante l’intero soggiorno, con un personale super professionale e pronto a soddisfare davvero ogni richiesta». E di richieste particolari ne arrivano eccome, talvolta anche molto stravaganti. Come quella volta in cui, racconta Sblendorio, alcuni facoltosi clienti asiatici hanno richiesto l’allestimento di un tavolo da gioco nella suite dell’albergo per una partita privata per l’intera notte. Ma al di là delle richieste più strane, sia il resort che il territorio offrono davvero tanto. Partendo da quest’ultimo, i dintorni di Saint-Vincent offrono moltissimo. Se d’inverno si scia in un comprensorio forte di oltre 900 chilometri di magnifiche piste per la discesa e 300 per il fondo, anche le altre stagioni non sono da meno per chi ama l’outdoor. Si possono fare escursioni sui più grandi ghiacciai alpini, salire al Rifugio Torino con il panorama sul Monte Bianco dalla terrazza panoramica, fare trekking nei parchi naturali e lungo le “alte vie” di montagna, percorrere il “Sentiero dei Giganti” fino oltre i 3mila metri, cimentarsi nel free climbing, nel parapendio e nel cicloturismo. O ancora, fare rafting, canyoning e hydrospeed lungo il corso della Dora Baltea, riconosciuto fra i migliori fiumi a livello mondiale per la pratica di queste discipline, oppure seguire tour enogastronomici, impugnare la racchetta giocando nello storico Tennis club Châtillon-Saint-Vincent o usufruire di uno dei campi da golf più alti d’Europa, il Golf club del Cervino, con le sue 18 buche al cospetto della vetta della Gran Becca. Nella vicina Courmayeur si può poi provare l’ebbrezza della Skyway, la nuova funivia del Monte Bianco, tra le più alte al mondo, con le sue cabine ad alta tecnologia che ruotano orizzontalmente di 360 gradi consentendo di godere di un panorama unico sulla catena del gigante d’Europa. Anche per gli estimatori di arte e cultura c’è l’imbarazzo della scelta. Nel raggio di pochi chilometri si trovano alcuni dei più bei castelli della regione: dal Forte di Bard al Castello Gamba, a Châtillon, sede espositiva di una ricca collezione di arte moderna e contemporanea, passando per gli spettacolari castelli di Fénis e Saint-Denis. Per chi, invece, vuole prendersela un po’ più comoda ed è alla ricerca di coccole, magari di coppia, e relax all’interno del resort, ci sono una piscina esterna con intorno un meraviglioso parco secolare e un centro benessere di 1.700 metri quadri con sei beauty room, percorsi d’acqua e piscine per godere delle proprietà dell’acqua di montagna, un percorso Kneipp, una vasca idromassaggio con cascata cervicale, un bagno turco con cromoterapia, sleeping room, una biosauna in legno, una sauna finlandese, una cascata di ghiaccio per effetto scrub, una doccia tropicale e una doccia di acqua calda e fredda per tonificare ed energizzare, una palestra con macchinari di ultima generazione. E ci sono poi i quattro ristoranti del resort pronti a esaudire ogni peccato di gola o a dare una mano per una remise en forme che parta anche dalla tavola: la Brasserie du Casino, che coccola i giocatori, Le Rascard Salon et Terrasse, con cucina tipica valdostana e 400 metri quadri affacciati sulla valle, e gli esclusivi 1908 e La Grande Vue, all’interno del Grand Hôtel Billia per oltre cinquecento coperti complessivi. Numeri che ben si adattano anche al turismo congressuale, segmento su cui la proprietà sta puntando molto (considerando anche le 188 camere, un teatro e il grande centro congressi all’intero del resort con cinque sale convegno la cui capienza varia da un minimo di venti ad un massimo di seicento persone), insieme con il mercato internazionale. Perché l’efficienza e la bellezza non possono rimanere chiuse nei confini nazionali e del turismo tradizionale.
www.billia.it
CERVINO E LAGO BLU (FOTO DI ENRICO ROMANZI)
