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ENGEL & VÖLKERS

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ENGEL & VÖLKERS HA INCREMENTATO IN ITALIA I RICAVI DEL 55%

Col mattone di pregio non si sbaglia mai

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Come sta cambiando il mercato immobiliare luxury e cosa attendersi dal futuro? Con il nuovo ceo Italia di Engel & Völkers Tomaso Aguzzi vediamo quali sono i trend più interessanti, anche per capire dove e come investire

di Vincenzo Petraglia

IL MERCATO IMMOBILIARE NEL SEGMENTO DEL MEDIO-ALTO, NONOSTANTE IL PERIODO PANDEMICO, HA RETTO BENE IN QUANTO GLI IMMOBILI DI PREGIO CONTINUANO A RIMANERE SEMPRE MOLTO RICERCATI. A livello di compravendite in Italia abbiamo raggiunto, d’altronde, nel residenziale, dopo un periodo di flessione nel 2020 rispetto al 2019 (dove si erano registrate rispettivamente 558.722 e 604.168 compravendite) ben 748.523 compravendite nel 2021. Il mercato luxury è in continua crescita perché l’immobile di pregio in effetti non è una risorsa limitata e, complice anche la gentrificazione e i vari bonus fiscali per la riqualificazione, rappresenta, per chi ha liquidità, un settore nel quale vale senz’altro la pena investire. Non è un caso che il 2021 sia stato un anno da record per uno dei top player del mercato luxury, Engel & Völkers, che ha aumentato i ricavi da commissioni del 39% rispetto al 2020, ottenendo un fatturato da 1,27 miliardi di euro contro i 937 milioni dell’anno precedente, e registrando così la migliore performance economica della propria storia. La società ha intermediato immobili per un valore di circa 40 miliardi di euro (nel 2020 era di 27 miliardi di euro), rafforzando il suo percorso di crescita. L’Italia, nello specifico, ha registrato un incremento dei ricavi del 55%, passando da 43,9 milioni del 2020 a 67,9 milioni nello scorso anno. Il network di Engel & Völkers conta oggi nel nostro Paese oltre mille collaboratori e si prevede un ulteriore aumento del numero degli agenti e consulenti immobiliari nel prossimo futuro, a supporto di un ambizioso piano di sviluppo 2022. Con il nuovo ceo Italia di Engel & Völkers Tomaso Aguzzi, appena approdato nel gruppo dopo una lunga carriera in Arval (Bnp Paribas), società specializzata nei servizi finanziari legati all’automotive, parliamo di cosa dobbiamo attenderci in futuro dal comparto e quali i trend più interessanti, anche per capire dove e come investire.

Alla luce delle vostro osservatorio privilegiato sul mercato e delle forti discontinuità degli ultimi due anni, quali nuovi trend e cambiamenti riscontrate nel settore?

Nonostante la pandemia, il mercato immobiliare nel nostro segmento del medio-alto ha retto bene in quanto il pregio continua a essere sempre ricercato. Sicuramente un trend post-pandemico sempre più forte che come E&V stiamo riscontrando in questo 2022 è la ricerca da parte della nostra clientela di immobili anche nelle località di vacanza dove poter lavorare a distanza tramite lo smart working.

Le nostre città stanno cambiando molto...

Sì, in generale sempre più persone preferiscono spostarsi dal centro città in zone più periferiche per avere appartamenti con una metratura maggiore, magari con terrazzo e possibilmente con più verde intorno. Questo è un trend piuttosto forte, come pure, accelerato dalle necessità logistiche dettate dalla pandemia, il ritorno della prossimità, con negozi e servizi “sotto casa” che prediligono quindi il ritorno dei piccoli negozi a scapito delle grandi superfici. Diverse grandi città stanno cambiando volto, Milano in testa, con il concetto, per esempio, della “città dei 15 minuti”, della riorganizzazione cioè degli spazi urbani con l’obiettivo di dare la possibilità al cittadino di raggiungere a piedi in 15 minuti tutto ciò che gli serve per vivere, e questo sicuramente avrà un impatto sulla vita delle persone e sul mercato immobiliare. Il capoluogo lombardo è un caso a parte certamente, città che continua a correre anche perché in continua evoluzione, ma pure città meno grandi, come Bologna e Firenze, per esempio, stanno investendo molto in viabilità e nuove costruzioni, e questo avrà sicuramente un impatto notevole sul mercato. Un’altra tendenza che si sta facendo largo è lo sviluppo delle cittadine più piccole. Penso a Lucca, dove il mercato immobiliare cresce del 50% sia in volume che in valore. O, come accennavo prima, la ricerca di seconde case, ma talvolta anche di prime case per chi fa scelte di vita diverse, dove poter anche lavorare a distanza tramite lo smart working o dove evadere dal caos cittadino.

Quali sono le aree che secondo lei cresceranno di più nei prossimi anni?

Con la pandemia le persone stanno riscoprendo zone che non ci immaginavamo. In città, come dicevo, aree anche più periferiche ma più verdi e con appartamenti più grandi. Poi vedo molto bene le zone dei grandi laghi; penso al Lago di Como, al Lago di Garda e al Lago Maggiore, sia come turismo italiano che come turismo straniero, con prezzi ancora abbastanza buoni. Non è un caso abbiamo aperto un nuovo shop con un licenziatario a Gallarate, in una zona strategica a due passi da Milano per raggiungere i laghi e le montagne. Poi, a fianco di mercati storici come Capri, Portofino, Porto Cervo, che non smettono mai di crescere, vedo bene la dorsale adriatica con Rimini, Ravenna e Milano Marittima, e molto molto bene anche tutto il Sud: con il Pnrr avremo un grande sviluppo delle infrastrutture, per cui molte aree oggi poco raggiungibili, diventeranno molto più accessibili, quindi vedo davvero un grandissimo sviluppo, anche con la possibilità di ristrutturare molti immobili di pregio. Come E&V stiamo puntando molto sulla Puglia - presto apriremo, infatti, a Lecce – e sulla Sicilia, che va molto bene, e ovviamente sulla Sardegna. Anche la Liguria è in ascesa e Genova, una città finora sottostimata, sta crescendo, anche in forza di rumors relativi a un nuovo collegamento ferroviario fra Milano e il capoluogo ligure in soli quaranta minuti, con un grandissimo impatto sulla città e su tutta la costa.

Estero?

In crescita sono Dubai, il Portogallo, che è un bel Paese con un costo della vita basso e fiscalità e regole sul pensionamento interessanti, la Spagna e anche la Francia del Sud.

Per chi vuole investire nel mattone è il momento giusto per farlo?

L’instabilità dovuta alla guerra in Ucraina e l’inflazione toccano tutti, e certamente chi deve vendere ci pensa su molto prima di farlo e, per chi deve accendere un mutuo per acquistare, il momento non è semplice, ma per chi ha liquidità, e non deve quindi richiedere mutui, l’immobile è ancora un grande investimento ed è certamente un buon momento per investire. Non parlo necessariamente di investimenti milionari, ma anche più contenuti, su immobili di pregio, di qualità e in determinate zone, che può voler dire, per esempio, anche un bilocale in centro storico, segmento di mercato che comunque copriamo come E&V. Il consiglio è sempre quello di affidarsi a una valida consulenza, a professionisti cioè che conoscono bene il mestiere e il mercato, aspetto su cui in azienda puntiamo molto. Al di là della vendita in sé, per noi è importantissimo anche tutto il lavoro consulenziale che offriamo ai nostri clienti, che significa consigliare al meglio le persone: se è il momento giusto per vendere o acquistare, se è la zona giusta, se è il caso di fare dei lavori o degli adeguamenti, per esempio per la classe energetica, all’immobile che si vuol vendere, e così via. Tutti elementi che, se

TOMASO AGUZZI, NUOVO CEO ENGEL & VÖLKERS IN ITALIA

PER CHI HA LIQUIDITÀ E NON HA BISOGNO DI MUTUI, QUESTO È CERTAMENTE UN BUON MOMENTO PER INVESTIRE

presi in considerazione o trascurati, possono far rivalutare o svalutare nel tempo un immobile.

La formazione dei collaboratori è uno dei vostri marchi di fabbrica...

La nostra società si differenzia dalle altre sul mercato perchè è sviluppata a livello nazionale in oltre 70 location in franchising nel segmento del medio-alto-altissimo, oltre ad un Market Center di proprietà del Gruppo a Roma, e quindi offre opportunità di sviluppo a livello di carriera, offre una formazione continua mediante l’academy interna e percorsi strutturati di crescita per agenti e consulenti immobiliari, che possono peraltro avvalersi di una piattaforma di strumenti marketing e digital molto innovativa. Il cliente si fida di noi, non di rado rifiutiamo degli immobili che non rispondono ai nostri standard, e questo paga molto a livello di loyalty. La formazione continua per noi è, dunque, un must e affianchiamo i nostri collaboratori (in Italia siamo mille, mentre a livello internazionale siamo in totale 16mila) anche per aiutarli a prendere il patentino di agenti immobiliari, un elemento che fa senz’altro la differenza per noi e per loro, e per il cliente ovviamente. Il turnover dei collaboratori in E&V, infatti, è meno alto rispetto alla media, e, oltre ai giovani che accompagniamo passo passo nel loro percorso di formazione e di crescita, prendiamo con noi anche persone provenienti da altri settori, career changer come agenti assicurativi, architetti, ingegneri in grado di dare sicuramente un valore aggiunto al nostro brand e ai servizi prima classe che offriamo al cliente e che coprono tutte le fasi della vendita immobiliare e anche post vendita, anche a livello internazionale con un network - siamo in oltre trenta Paesi - e un sistema di referral da un’agenzia all’altra che possono soddisfare le esigenze della clientela in ogni parte del mondo. Servizi come controlli catastali e dei fabbricati, fatti da E&V a titolo gratuito, listing presentation, follow up pianificati dalle agenzie, vendita a prezzi allineati al mercato di riferimento e in tempi veloci, importante digitalizzazione con strumenti digital come Owner App e Matterport, per i video in 3d alle proprietà, promozione degli immobili a livello nazionale ed internazionale sui migliori media e portali immobiliari, con fotografie sempre di alta qualità, sono tutti molto apprezzati dalla nostra clientela.

www.engelvoelkers.it

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