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Sensori, robot e big data: la rete elettrica diventa hi-tech

Per abilitare la transizione energetica, Terna investe 1,2 miliardi di euro in innovazione, tra digitale, tecnologie green, materiali eco-compatibili e automazione dei processi

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di Marina Marinetti

La transizione energetica è anche una grande occasione di evoluzione tecnologica, una profonda trasformazione dei sistemi che non può prescindere dallo sviluppo di nuove soluzioni digitali, con l’innovazione che avrà un ruolo di primo piano. Anche nel settore elettrico. Un numero, su tutti, ci aiuta a capire meglio di cosa stiamo parlando. «Fino a pochi anni fa, le centrali di produzione dell’energia elettrica in Italia erano qualche centinaio. Oggi, con la diffusione delle fonti rinnovabili, abbiamo superato il milione di punti di generazione presenti su tutto il territorio, la maggior parte dei quali è non programmabile: eolico e solare, infatti, per loro natura sono fonti aleatorie e discontinue. In un sistema elettrico che esponenzialmente diventa sempre più articolato e complesso, investire in innovazione è essenziale» spiega a Economy Massimiliano Garri, direttore Innovation & Market Solutions di Terna, l’azienda che in Italia gestisce l’infrastruttura di trasmissione elettrica nazionale. Un asset da circa 75 mila km di reti in alta tensione, stazioni elettriche e interconnessioni con l’estero: un’infrastruttura che, ogni istante, deve funzionare alla perfezione per garantire la sicurezza e l’efficienza energetica del Paese. Ma se cambia il paradigma bisogna trovare nuove soluzioni. «L’innovazione, le nuove tecnologie e la digitalizzazione avranno un ruolo chiave, ancor più centrale, per

abilitare la transizione energetica verso i target di decarbonizzazione fissati a livello internazionale. Per far fronte a queste sfide, Terna dedicherà circa 1,2 miliardi di euro di investimenti, dei 10 miliardi di euro complessivi previsti nell’aggiornamento del piano industriale 2021-2025, proprio alla digitalizzazione e all’innovazione» continua Garri. L’azienda guidata da Stefano Donnarumma concentrerà gli sforzi sulle soluzioni più tecnologiche per il controllo da remoto delle stazioni elettriche e delle infrastrutture di trasmissione: ovvero, con l’installazione di sensori, sistemi TERNA PUNTA SULLE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER IL CONTROLLO DA REMOTO DELLE STAZIONI di monitoraggio e diagnostica, anche

E DELLE INFRASTRUTTURE predittiva, al fine di migliorare l’affidabilità, la sostenibilità e la resilienza delle reti elettriche, a beneficio anche dei territori. «Abbiamo circa 70 progetti di innovazione attivi, il 70% dei quali dedicato al core business, e quindi allo sviluppo e alla manutenzione della rete nazionale e alle attività di dispacciamento; in tale contesto uno degli aspetti per noi fondamentali è il miglioramento della safety delle nostre persone, obiettivo che perseguiamo attraverso l’uso di nuove tecnologie quali robot, droni, realtà virtuale e realtà aumentata» prosegue Garri. I nuovi progetti e le iniziative di Terna si concentreranno in 4 cluster tecnologici: Digital, soluzioni intelligenti per la gestione dell’energia e della potenza; Energy Tech, soluzioni innovative che utilizzano tecnologie più efficienti e green; Advanced Materials, attività di ricerca e sviluppo per l’utilizzo di materiali eco-compatibili a ridotto impatto sull’ambiente; Robotics, per l’automazione dei processi. Un esempio concreto? Sui tralicci di Terna sono stati collocati innovativi strumenti digitali: stazioni meteo, sensori di tiro, accelerometri, inclinometri applicati a cavi e funi. «IoT4TheGrid è il progetto che ci permette di raccogliere ed elaborare i dati, grazie a sensori brevettati e progettati in Terna, per efficientare la manutenzione, gestire i flussi, limitare eventuali disservizi e incrementare la sicurezza della rete» spiega Garri. La creazione di un digital twins, una rappresentazione digitale della rete elettrica, permette ai tecnici di Terna di ricevere dati non solo tecnici dell’oggetto fisico, ma anche esterni alla rete come temperatura, umidità o inclinazione dei sostegni. «Questo servirà ad anticipare gli eventi avversi e a rendere il sistema più efficiente e resiliente. Progetti pilota di questo tipo li stiamo sviluppando in Abruzzo, Veneto e Sicilia» conclude Garri.

Massimiliano Garri, direttore Innovation & Market Solutions di Terna

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