«TATUATE I VALORI DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SULLA CULTURA AZIENDALE» ROCK’N’SAFE nasce nel 2018 come evento di divulgazione e nel 2020 ha assunto anche una forma editoriale. Punta ad un mondo del lavoro migliore, sovvertendo il percepito della salute e della sicurezza sul lavoro. Ecco come di Stefano Pancari
I
l mondo della sicurezza sul lavoro ha per equatore una sottile linea di confine tra reale e surreale. Sono certo del fatto che nel profondo ciascuno di noi abbia a cuore la propria salute e la propria sicurezza, così come sono altrettanto certo che nessuno vuole volontariamente fare del male a qualcun altro. Allora perché in Italia continuiamo ad avere lo stesso numero di morti, infortuni e malattie professionali da anni? Per dare un’idea palpabile della tragedia è come se ogni due anni nel nostro Paese avessimo un attentato simile allo schianto degli aerei dirottati sulle Torri gemelle a New York. Quasi 3000 morti ogni 2 anni, 1500 morti ogni anno, 3 morti ogni giorno, compreso oggi. È una condizione intollerabile a cui dobbiamo porre un freno. Senza contare la strage silenziosa ai danni della salute mentale data da un lavoro al cortisolo, aumentato a dismisura da uno stress che anche a livello europeo dilaga come dicono le statistiche Ispesl: 2 lavoratori su 10 prima della pandemia soffrivano di iper stress, figuriamoci adesso. La domanda a cui ho cercato di dare risposta in venti anni di consulenza manageriale è su come riuscire a sovvertire questa situazione. Perché pensiamo che
la sicurezza sul lavoro sia solo un costo, un rallentamento del lavoro e burocrazia? Mediamente abbiamo priorità maggiori come scadenze stringenti, la conferma del posto, scelte manageriali che finiscono per prevalere sul tutelare e tutelarsi. Ci comportiamo con incoscienza o inconsapevolezza non sapendo di avere una tigre famelica davanti a noi, i rischi,
e le andiamo tra le fauci senza accorgercene. In altre occasioni sottovalutiamo il rischio perché l’abitudine ci ha fatto lavorare sempre in un determinato modo e cambiare è faticoso un po’ per tutti. Qualunque sia il motivo, assumiamo frequentemente un atteggiamento di invincibilità, quando va bene riconosciamo il problema, ma pensiamo che in un modo o nell’altro ce la caveremo anche questa volta. In questo contesto si annidano tutti quei modi di pensare, scelte, disposizioni, comportamenti e azioni che, tessera su tessera, formano il puzzle della nostra cultura. La comunicazione fino ad oggi ha permesso progressi in tal senso, così come le disposizioni di legge, ma continuiamo ad assistere a eventi surreali come una gru che cade nel bel mezzo di una città, una funivia che cade con tutti i suoi innocenti passeggeri e persone che si imbottiscono di ansiolitici perché esauriti dal lavoro. Sono convinto che serva un urlo che con un basta risvegli le persone da questo torpore cognitivo. Un urlo che punti al senso etico e ai valori di ognuno di noi piuttosto che alla sfera razionale. Per troppi decenni ci siamo convinti, e siamo stati convinti, del fatto che dobbiamo fare la sicurezza sul lavoro perché ce lo dice, o peggio ancora “impone”, la legge. Al contrario vivere, piuttosto che permettere alle persone di vivere, ce lo impone il nostro senso etico ed i nostri valori che sono i più autorevoli autori della legge scritta dentro di noi. ROCK’N’SAFE è un progetto che nasce nel 2018 come un evento di divulgazione su questi temi e che nel 2020 ha assunto