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Previdenza complementare antidoto per la pandemia Secondo la Relazione annuale Covip nel 2021 i contributi versati ai fondi pensione, 17,6 miliardi (+6%), sono tornati a crescere su livelli precedenti la crisi dovuta al Covid 19 di Luisa Leone
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fatto meglio dei riferimenti di mercato (benchmark) con, rispettivamente, un +11,4% per il comparto Sviluppo e un 6,5% per il Bilanciato e le gestioni assicurative (Assicurativo 1990 e 2014), che possono contare su una garanzia sul 100% del capitale e un rendimento minimo assicurato, che hanno registrato rendimenti attorno al 2%, in linea con gli anni precedenti. A cinque anni i risultati sono stati del 7,2% per Sviluppo, del 5% per Bilanciato, del 2,5% per Assicurativo 1990 e del 2,2% per Assicurativo 2 rispetto a un trattamento di fine rapporto in azienda che nello stesso arco temporale ha registrato un 2% medio annuo. Tornando al quadro complessivo della previdenza complementare, le dolenti note arrivano quando ci si focalizza sulla diffusione della previdenza complementare per genere, età e località geografica di residenza. l rapporto Covip disegna uno scenario preoccupante, con gli iscritti donne ad appena il 38% del totale, solo in lievissima crescita (+0,5%) sul 2020; e i giovani meno di anni al , . nfine, quanto alla diffusione sul territorio, emerge che la stragrande maggioranza degli iscritti è concentrata al Nord, con il 57% del totale, mentre al Sud e nelle isole il 23% e meno del 20% al Centro. È dunque sotto gli occhi di tutti che c’è ancora molto da fare sul fronte della conoscenza della previdenza complementare e delle ragioni alla base dell’importanza della sua diffusione, per poter immaginare un futuro più sereno, per tutti.
a previdenza complementare supera porto (Tfr) lasciato in azienda, sebbene questo lo shock della pandemia e ritorna a nel 2021 abbia chiuso al 3,6%, per via della crescere a livelli precedenti alla crisi fiammata dell inflazione. Ampliando l orizzondel 2020. Lo si legge nella Relazione annuale te temporale a dieci anni, il rendimento medio della Covip del 2022, che fotografa il 2021 annuo è stato del 4,1% per i negoziali, del 4,6% del settore. L’Autorità di vigilanza sui fondi per gli aperti, del 5% per i Pip ‘nuovi’ di ramo pensione e le casse di previdenziali, infatti, ha III e il 2,2% per quelli di ramo I; contro un Tfr certificato che lo scorso anno ai fondi pensione che in azienda nello stesso periodo ha reso sono stati versati consolo l’1,9% in media PREVINDAI È PASSATO DA 83 MILA tributi per 17,6 miliarl’anno, ha sottolineato A 95 MILA ISCRITTI E IL PATRIMONIO di, in crescita del 6% ancora la Covip. HA SUPERATO I 14 MILIARDI DI EURO sull’anno precedente. Quanto a Previndai, CON RENDIMENTI TUTTI POSITIVI Ma ad essere preceduche è un fondo penti da un segno più sono anche il numero degli sione pre-esistente, perché nato prima della iscritti e i rendimenti delle varie forme penriforma che ha normato la previdenza complesionistiche complementari. Più nel dettaglio, mentare in Italia nel 1993, i risultati sono stati dalla Relazione tenuta lo scorso 10 giugno dal decisamente positivi, con gli iscritti passati da presidente Covip Mario Padula, emerge che gli 83 mila a oltre 85 mila, il patrimonio che ha suiscritti sono cresciuti di quasi il 4% a 8,8 miperato i 14 miliardi, i contributi versati nell’anlioni, per una copertura complessiva di quasi no a 933 milioni di euro e rendimenti tutti posiil 35% della forza lavoro anche se, di questi 8,8 tivi. ello specifico i comparti finanziari hanno milioni, circa 2,4 milioni non hanno versato neanche un euro alla previdenza complemenForme pensionistiche complementari: iscritti per classe tare lo scorso anno. Più in generale le risorse (dati di fine anno, valori percentuali) complessive del sistema nel 2021 hanno raggiunto quota 213,3 miliardi di euro (+7,8%), 10.0 2017 una cifra pari al 12% del Prodotto interno lor2021 do (Pil) italiano. 7.5 Notizie positive si sono registrate poi sul fron5.0 te delle performance dei fondi pensione: i fondi negoziali hanno registrato in media un 2.5 rendimento del 4,9%, gli aperti del 6,4%, i Pip ‘nuovi’ di ramo III l’11% e le gestioni separa0.0 te di ramo I, l’1,3%; tutto al netto dei costi di <14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 gestione e della fiscalità. n generale, dunque, FONTE: COVIP RELAZIONE PER L’ANNO 2021 numeri migliori del trattamento di fine rap-
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di età
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