Le vittime civili In termini di vite umane, le guerre del 1912 e del 1913 avevano causato la morte di centinaia di migliaia di persone in armi. In mancanza di cifre precise, si è stimato che in totale si ebbero, nei pochi mesi in cui si svolsero le guerre, circa 220.000 morti e 360.000 feriti, su un totale di 1,3 milioni di militari coinvolti.80 Cifre enormi, che fanno pensare ad un’estrema violenza degli scontri. Eppure, nonostante le battaglie siano state effettivamente molto cruente, a determinare un numero così alto di perdite furono anche le malattie che colpirono in particolare gli eserciti bulgaro, serbo e turco (ma per quest’ultimo non ci sono dati attendibili). La Bulgaria perse 579 ufficiali e 44.313 soldati; 71 ufficiali e 7.753 risultarono dispersi; 1.731 ufficiali e 102.853 soldati vennero feriti, molti dei quali rimasero invalidi. Almeno la metà delle morti fu dovuta alle malattie.81 La Serbia, secondo i dati ufficiali comunicati dal governo, aveva perso tra i 12.000 e i 13.000 uomini in combattimento, 2.000-2.500 erano morti in seguito alle ferite, e ben 15.300-16.300 a causa di malattie, di cui 4.300 di colera; 48.000 infine furono i feriti.82 Il veloce spostamento delle truppe, il caotico movimento dei profughi, lo stato delle città assediate e altro ci fanno pensare che i civili non rimasero indenni dalle terribili epidemie. Il colera, che colpì le truppe bulgare e si diffuse anche tra gli altri eserciti, fu probabilmente responsabile di numerose vittime anche tra i civili, soprattutto se si pensa che in alcune zone, come lungo il fiume Bregalnica, da Kočani a Štip, la zona fu interamente colpita dalla malattia: le fonti d’acqua, il terreno, tutto venne contaminato.83 A ciò bisogna aggiungere che le condizioni igieniche erano già di per sé molto compromesse e l’apparato sanitario praticamente inesistente, perfino negli eserciti. All’inizio della guerra, data la mancanza di personale medico e sanitario, l’esercito serbo era ricorso ai medici civili (peraltro pochi): nel 1912 allo scoppio della guerra con i turchi i medici erano infatti appena 250 in tutto.84 Molti, soprattutto tra i profughi, probabilmente morirono a causa della debilitazione e degli stenti. Testimonianze ci dicono che solo nei pressi di Štip Egidio Ivetić, op. cit., p. 150. Report…, cit., p. 243. 82 Report..., cit., p. 243; SB, XXXV seduta ordinaria, 10/23 febbraio 1914, intervento del Ministro della Guerra Dušan Stefanović, p. 728. 83 Henry Barby, Bregalnica..., cit., p. 187. 84 Idem, Srpske pobede...,cit., p. 233. 80 81
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