Nota dettagliata sulle fonti Nel primo capitolo vengono esaminate le violenze contro i civili nel corso delle guerre balcaniche. Gli aspetti politici, militari e diplomatici di tali conflitti sono stati nel corso del tempo oggetto di diversi studi. Pressoché inesistenti sono invece le ricerche sulla violenza contro i civili, sui cambiamenti demografici ed economici, sulle conseguenze e sulle politiche di snazionalizzazione forzata che rappresentano un fondamentale antecedente della Prima guerra mondiale nei Balcani. Come titoli principali si rimanda alla bibliografia ragionata stilata dal professor Egidio Ivetić al termine del suo libro Le guerre balcaniche, Il Mulino, Bologna 2006; opera questa, che risulta essere in italiano la più recente e la più completa. Per quanto riguarda le tematiche qui prese in considerazione, aspetti importanti sono stati messi in evidenza da Richard J. Crampton in Bulgaria 1878-1918. A History, Columbia University Press, New York 1983 e da Elisabeth Kontogiorgi in Population Exchange in Greek Macedonia, Clarendon Press, Oxford 2006. Nella storiografia serba la situazione non è molto differente, anche se le motivazioni risultano essere altre: la «riscoperta» delle tematiche relative al periodo pre-unitario (cioè prima del 1918) risulta essere spesso subordinata alla necessità di elaborare una storia in cui la Serbia contemporanea possa affondare le sue radici. La conseguenza è che dalla fine degli anni Ottanta in poi sono stati dedicati diversi studi alle imprese dell’esercito serbo, alla vita delle personalità di spicco, all’importanza dell’espansione del regno e altri argomenti di carattere politico, diplomatico e militare. Anche in questo caso mancano ricerche sulle violenze contro i civili, così come risultano assenti studi sul periodo dell’amministrazione serba nelle regioni annesse, senza i quali la comprensione degli avvenimenti successivi risulta estremamente faziosa. Per questo motivo si è scelto di utilizzare principalmente degli studi meno recenti che ancora oggi valgono essere tra i più completi in merito alla situazione generale: Savo Skoko, Drugi Balkanski rat, uzroci i pripreme rata, knj. I, Vojnoistorijski institut, Beograd 1968, B. Ratković-M. Đurišić-S. Skoko, Srbija i Crna Gora u Balkanskim ratovima 1912-1913, BIGZ, Belgrado 1972, Dimitrije Đorđević, Carinski rat Srbije i Austro-Ugarske, Istorijski institut, Beograd 1962 e Vladimir Ćorović, Odnosi Srbije i Austro-Ugarske u XX veku, Biblioteka grada Beograda, Beograd 1992. La carenza di letteratura obbliga a spostarsi sulle fonti d’archivio. Anche in questo caso però si riscontrano seri problemi, perlomeno negli archivi serbi, le cui cause vanno ricercate innanzitutto nelle peripezie che queste istituzioni hanno avuto nel corso del XX secolo. Ciò non significa che non si trovi nul-
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