paia di guanti, 34 di calze e 10 paia di mutande;62 e lo stesso avvenne nel vicino comune di Jasenica, dove, sempre in base a ordini di requisizioni, furono presi anche 48 paia di pantaloni, 53 camicie, 35 paia di mutande, 72 di calze e altro;63 e la commissione apposita di stanza a Knjaževac ai primi di agosto ordinò di requisire sia presso i commercianti che presso i privati la lana lavorata, seguendo le quantità stabilite.64 Le requisizioni continuarono fino agli ultimi giorni dell’occupazione, quando anzi la frenesia per la ritirata divenne causa di confische di tutto ciò che era disponibile. Due giorni prima dell’armistizio, il 14/27 settembre, venne ad esempio ordinato nel paese di Buče, vicino a Knjaževac, di requisire urgentemente tutti i cereali disponibili e 2.000 chili di prugne;65 ordini simili vennero emessi anche in molti altri paesi. Il sistema delle requisizioni, i saccheggi e i prezzi molto alti, che colpirono la popolazione civile in Serbia e Macedonia nel 1917 e soprattutto nel 1918 furono la causa, secondo le autorità serbe, di circa 120.000 morti di fame.66
L’ordine n. 13 dell’Area d’ispezione militare Morava del 29 maggio 1918 Dopo due anni e mezzo di occupazione, tutto ciò che era stato messo in pratica in nome della bulgarizzazione della Morava, secondo una serie di direttive provenienti da vari organi governativi ispirate da una politica generale del nazionalismo bulgaro, trovò finalmente una chiara base legale concreta. Per la prima volta, il 29 maggio/11 giugno 1918, la massima carica della Morava emise un ordine che racchiudeva in sé tutte le precedenti direttive, riunendole in un unico disegno preciso, da attuare in maniera organizzata e razionale: e per la prima volta la popolazione venne suddivisa in categorie (prima di tutto nazionali) verso ognuna delle quali venne stabilito l’atteggiamento da tenersi. Cosa essenziale, tra queste categorie ne veniva segnalata una, sottolineata AJ, Ministero del Commercio e dell’Industria (MTI, fondo n. 65), 1781, br. 722, da sindaco Karbolovo a sottoprefetto distretto Negotin, 19 maggio 1919. 63 AJ, 65-1781, n. 832, relazione su requisizioni comune Jasenica, distretto di Negotin, 19 maggio 1919. Nella relazione vengono anche indicati i beni e i prodotti agricoli «presi con la forza» senza ordine di requisizione. 64 AJ, 334-22, da commissione requisizioni Knjaževac a sindaco comune Buče, 4 agosto 1917. 65 AJ, 334-22, n. 2312 e n. 2316, da commissione requisizioni Knjaževac a sindaco comune Buče, 27 settembre 1918. 66 AJ, 336-22-4304. 62
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