tE fF.IlBRI CUllATJCHE 0 1 U
S.4UA
i073
ddero anche eminenti ·crittor•. ad es.. il Bérenger~raud '5) ed Il Bnrot (1?), _q_uando interpreLarono la co~i detta febbre inJÌ'lllllllalo1'ta btltosa delle \ntille e della Gu·ana coroe forma ~ttenuata di vera febbre gialla, mentre il ~orre, spirito inrlipende nte, non frenato da pastoie scolasti·he. riu~cl a l'onfutare ( n l con ar~omentazioni sintomatiche, ~etroscopirht> ed etiulogiche. che qt~t•lla piressia è da calore, ~·otiata ad uno stato bilio~o. ma immune da am{lrilli~ulo. Yi caddero pure Kelsch e 1\iener (l. c.). quando credeuero di potere Je;:itlm),lmenre applicare alln piretologia dei pae~i caldi le conclu~iuni Niologiche, alle quali erano pervenuti, •tndiaodo le fl'hhri nostrane. J1 tlott. Pa;quale vi è caduto anche lui t·on le sue febori reumatiche, mn non gliene faccio una colpa: e~li, osservatore positivista. crede a tutto ciò che J'occ~hio . armato tli microscopio. S!li lni'cin vedere, e la mano, allile w rit'Prche batteriologiche, gli fa toccare. lo, rilgionatore dourinario, sono di parer contrario, ma. consultando •li strumenti. •tue,ti mediatori fra In spirito e la materia, " ome li eh in ma \·a OiJerot, perfezionati og!i dall'arte e men fallaci ed illusori delle no~tre sensazioni. passibili di errori individuali, mi appoggio alle osserv.1zioni met.eorologiche, \be nulla ci rivelano di ra1·inbile in tJUel clima, P. Jico che, per invocare le cause reumatizzn oti, bisognerebbe dimostrare a llassaua : a) un periodo, ma~ari brevi<~ ' imo. di brusche li·cillaziool ne.!ati\ e nello stato igrometriro. a segnilo def!e lJdaJi In ten~ioue del vapore actfUOso si abbassi di pari passo eol ~rado rermorn~tl ico dell' aria; b) la so,tituzione o per lo meno la penetra1.ione uella. zona ma,;sauinn. non d'noa atmosfera proveniente dal od che determina . empre oscillazioni posillve, ma tl' una atmosfera settentrionale con C<lratleri termici e con tensione di vapore acquoso, prupd del suo punto di part enza r. diversi da quelli che arreca al punto di 1';8