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1012 OPERAZIONI CHIRURGICHE

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E LEN C O

E LEN C O

zione al 3o inferiore, essendosi riscontrata osteo·mielite trale nella tibia, fu ripetuta l'operazione in alto.

In un altro degli operati di Roma erasi praticata qua mesi prima la resezione dell'astragalo e del calcagno sen frutto .

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In un terzo, fra i due operati di Palermo , l'amputazione stata inutilmente preceduta da paracentesi articolare e cauterizzaziòni punteggiate (podamocace). In questo rato si era cercato di fare dapprima la disarticolazione piede alla Pirogoff, ma essendosi trovati cariati il ca e le estremità inferiori della tibia e del perone, si dovette correre all'amputazione.

A:1n;putazioni di braccio. - Due per artrocace del una per guasti prodotti da un flemmone diffuso alla mano ·all'antibraccio, la quarta (immediata) per grave ferita d' a fuoco (Wettedi); tutte con esito favorevole.

Occorsero:

:2 nello spedale di Mila no (operatori maggiori e Vall ;no) ;

·l ,,ellt, di Brescia (op. maggiore Biancni); l nello spedale di Caserta (op. tenente Salomone).

A.mpMtazioni d'antibtaccio. - Una immediata nell' feria speciale di Savona (op. capitano Laera) per grave · ad una mano stata afferrata e stritolata da una macchina ingrana!Zgio; guarigione per prima intenzione; un'altra a logna per artrocace radio-carpeo (op. maggiore !mb con guarigione locale, ma con poco frutto poichè l' morì ,70 giorni dopo per altri fatti tubercolari; una terza l'infermeria di Ghinda (Africa) per ferita d'arma da taglio un •borghese indigeno. Di questa operazione s'ignorano l' e l'operatore.

A.mpntazione di due piedi, nella continuità degl i ossi tatarsei per cancrena da congelazione. Fu eseguita nello spedale di Verona con esito felice(op. maggiore Carabba).

Amputaz-ione 1° metacarpeo con esportazione del pollice. Fo motivata da osteo-mielite della ,,. fatange ed era stata ereceduta dalla disarticolazione falango-falangea, stata fatta due mesi prima per la stessa (ospedale di Tol'ino, op. maggio re Randone). ·

A.mputazioni di falangi .-:- Furono praticattò: una di 'l" falange di pollice in Geno\'a per ferita da arma a fuoco (guarigione, op, maggiore De Prati ); la seconda a Verona per fe-rita di scoppio di cartuccia che richiese l'amputazione della 2• falange del pollice e della 2• (gua-rigione, op. maggiore Carabba); la tetza in Palermo per carie d'una 2• falange d'indice conseeutiva a traumatismo (auaricrione DOp. maggiore Lombardo); la quarta in Venezia {'l ) per da stritolamento in un operaio bòrghese della stazione ferroviaria mari ttima (op. tenente Giacometti).

D l sa r t leol a zlonl

Ne furono menzionate 54,_ di cui:

1 di ginocchio per sarcoma della tibia; gumgiOne per primocoalito (a Vero na; op. maggiore Carabba);

1 di mano per ferita d'arma a fuoco; guarigione completa (in Palermo; op. tenente colonnello Guerriero); _

{!) soecorsi urgenti. a 30 borgllesi della P<Osstma &tazione ferroviar ia marittima; a 4 per fratture, a i per lussaZIOnt, a per ferite di1'erse, in 2 per commozloni 1•iscerali con altre lesioni e conseguentemente vi furono eseguito parecchie piccole operazioni. '

OPBRAZION! CHIR URGICHE

l di piede alla Pirogoff per osteite Larso; guarigione locale (in Bologna; op. maggiore briaco);

4 di ossi met.acarpei, con edi diti,

2 di ossi metatarsei, co n esportazio ne di diti , ,17 di diti isolatamente, . d" , tutte con estto 1 g 1 di tre diti del piede, l rigione. d' un dito soprannumerario da un 5" dito di piede, 25 falango-falangee, isolatamente, l sTATE

1 fa lango-falangea multipla, L' amputato di piede terminò poi col mor ire 7 mesi per altre local izzazioni tubercolari e dopo avere pure l'amputazione d' un antibraccio, alcune toracentesi e qua raschiatura ossea.

Troppo lungo sarebbe il dire ripartitamente delle colazioni minori, fra cui parecchie furo no interessanti ; giungerò solo che ·19 furono motivate da osteiti spo i 5 da ferite in genere, 9 da esiti di paterecci , .i da ferite arma a fuoco, 2 da sco ppi di cartucce, 1 da osteo-sa d' un dito , ed in quelle praticate per dito soprannumerario l'essere questo stato col to da cancrena acuta. , Be•ezlonl.

4 di gomito per artrocace: '' totale con guarigione per primo coalito a Savona, op . Laera ; 'l totale con guarigione a Bologna, op. maggiore Imbriaco; l totale, pure con guari gione, a Caserta, op. capitano Gan dolfl; 1 parziale, con esito non ancora stabilito. a Palermo, op. maggiore Lombardo.

1 di giuntura radio-ca rpea, con esportazione di tuuo il carpo, per artrocace tubercol are, con guarigione, op. magoiore Imbl"iar.o, in Boiogna; l>

,, d'estremo inferiore ca r iato di cubito, con guarigio ne (Torino, op. Favre);

1 d'una branca orizzon tale di mandibola per carie neerotica, dalla sinfis i del mento all'angolo ascendente, con guarigione e riproduzione dell'osso (Veron a, op. Carabba);

6 di coste cariate: ·l a Novi con esportazione di 3 cm. di costa, guarigione (op . ca pitano Demi cheli) ; 1 a Verona con esportazione di 7 cm. d'una Il ' r.osta e raschiatura della 1o· pure cariata , guarigione con riproduzione dell'os so (op. maggiore Carabba), ma l'operato morì più tardi per marasmo; 2 a Firenze, con es portazi one di 8 cm . d'osso in cia sch ed una, una con .guarigione (op. mal!giore Ferrero ), e l'altra ancora in cara (op. maggiore Volino); '' a Napoli, con esportazione di 4 cm . d'osso e successiva riforma (op. capitano Barrecchia); l a Roma, con gua r igion e (op. tenente Rossi ni); l parziale di prima costa ed i porzione di sterno cariati, mediante tenaglia osteotoma e raschi amento (Massaua, op. capitano Bellia) co n miglioramento;

Furono 27 , quasi tutte di notevole importanza, cioè: l d'anca e di parte dell 'acetabolo per artrocace, guarigione (Tori no , op. maggiore Bandone); per persistente carie nel moncone (op. capitano con esito di riforma:

3 di ossi metacarpei car ia ti: una a Verona co n r iproduzione e guarigione (op. maggiore Cara bba); 2 a Caserta sopra uno stess o osso, la prima volta con esportazione del dito (op. capita no De Falco) e la seconda, tre mesi dopo.

4 parziali di tibia, di cui l per carie e tre per call i defo rmi. con esito di guarigione in tulle (2 a Roma, operatori maggiore Cervasio e tenente Buon servizi; 2 a Caserta , op. capitano De Falco) .

2 di malleoli cariati: una a Caserta, esito ignoto, op. capitano Gandolo; l'altra a Torino, in cui, oltre alla resezi one del malleolo esterno, si pt·aticarono lo svuotamento del ca po articolare della tibia, il rascbiamento dell'astragalo e l'esportazione dei tessuti molli degenerati {op. maggiore Rando ne); esito non ancora stabilito.

1 di calcagno e d'astragalo cariati (op . capita no Cav· in Roma); esito nullo, essendosi poi dovuto procedere all' • putazion e della gamba dopo 4 mesi;

1 di frammenti di femore fratturato e guat·ito co n a Palermo (op . maggiore Lombardo) . Previa sione all'esterno della coscia per farne uscire le estremità frammenti , si resecò l'inferiore e si raschiò il superiore . prima di ciò s'erano dovute asportare a lcune scheggie .. ro , alle parti molli ed un'altra ch e aderi va al frammento riore, mediante tessuto fibroso. L'esito non fu fa poich è rimase ancora la pseudartrosi a cui si provvide stanza bene con un apparecchio ortopedico.

'l di primo metata rseo e di parte della co falange dell'alluce per osteo-periostite tuber colare, con rigione (osp edale di Yirenze, op. maggiore Ferrero).

Artreetomle.

Ne furono faae sei , di cu i cinque con esito di guarigione ed una con esito ignoto perchè l'operato (guardi a di pubb l' sicurezza) fu posto in uscita a cura non ancora terminata .

In Torino (o p. maggiore Randone) due per gonartrocace; in una 5i esportaro no tutta la capsula, porzione dei legamenti laterali e pressochè tutto il condilo interno del femore; nell'altra si esportarono, previe due incisioni laterali di 8 cm . di lunghezza, il legament(llaterale inter·no e porzione della capsula. Guarigione.

In Palermo (op . magg iore Lombardo) una per artrocace d'un gomito e J'atra per uguale malattia alla giuntura metad'un indice; la prima co n esito ignoto, la seconda con guarigione. In ambedue si esportarono i tessuti alterati.

In Yerona (op . maggiore Carabba) una ad una giuntura tibio-astragalea per sinovite purul enta, mediante lunga e profon da incisione lungo la dor-cia ti bia le interna e larga contraperturà al malleolo es te rno , con attraverso la giuntura; Si dovette a ll acciare l'arteria tiùiale interna.

I n Genova (op . maggiore De Prati) una per artrocace sterno-costale. co n es portazione delle fun gosità, raschiatura degli os!)i e guarigio ne.

Paraeentesl artleolarl ed artrotomie .

Furono praticate 15 paracentesi e 3 artrotomie; 16 sopra ginocchi, 1 ad una spalla ed 1 ad una giu ntura tibio- tarsea. I n 9 casi si trattava di versamen to sieroso, in 5 di versamento purulen to ed in ' di versamen to ematico. In genere risultamenti buoni. come emerge dalla seguente enumerazione.

Milano (operatori maggiori Valtino e Calderini): 1 artrotomia per versame nto ematico in caso di frattura esposta e comuni can te di rotula: proposta di cura termale; 2 paracentesi per gonidrartro: guarigione e riforma; ·1 paracentesi per gonartrocace: esito di miglioramento temporaneo. Due mesi dopo si dovette amputare la coscia. t • Sequestrotomia per necrosi interna dell' estremo inferiore d'un femore, esito d' osteomielite spontanea che datava da due anni. Esportazione di molli sequestri liberi e poi raschiamento del cavo midollare (Torino, operatore maggiore Randone). a• Sequestroto m1a per necros1 parz1a e una uranca · ontale di mandib•>la (Torino. operatore come sopra). or1ZZ nn7a Esportazione di sequestri da una mandibola nffetta da carie necrotica e quindi raschiamento (Caserta , operatore capitano Gandol fi) . sa Sequestrotomia in caso di necrosi parziale al terzo medio d'una tibia (Massaua, operatore capitano Orefi ce) .

Bologna (op . maggiore Imbriaco): 3 paracentesi per goni · d:-arti traumati ci, per gonidrartro reumatico; guarigione io tolle. Un operato rimase però in cura per frattura della rotula.

Caserta (o p. ca pitano Gandolfi): 1 paracentesi per gonemartro, l per gonid ratro ed una per gonartrocace; tutte e tre con guarigione.

Palermo (op. maggiore Lombardo): una paracentesi per gonidrartro con esito di guarigione ed uno per podartrocace con esito nullo, essendosi poi dovuta amputare la gamba.

Veronu· (op. maggiore Carabba): un'artrotomia per gonemartro, con guarigione.

Legnago (op. ignoto): •t paracentesi praticata due volte per gonidrartro traumatico; esito ignoto .

Tr eviso (op. capitano Casat;ni): 1 paracentesi bilaterale per gonidrartro traumatico, con guarigione.

Firenze (op. maggiore Ferrero): 1 paracentesi per artrite tubercolare ad una spalla. Operato riformato. operazioni 8D51l o ssi.

Espo rtazioni di sequestri . - vennero praticate otto, tutte con esito di guarigione.

2• Sequestrotomia di condilo esterno d'omero in amI t .,j1 stato operato di trapanazione nello stesso sito ma a o n , r osteomielite tubercolare (Torino, operatore come l'Opra). pe o o o l d' l.

,s.• Esportazione di sequestri della branca ascendente d'una mandibol a (Torino. operatore maggiore Favre) .

5• Esporuzione di sequestri superficiali in ambedue le tibie (Torino, operatore mal!giore Favre).

6" Esportazione di sequestri di ossa tarsee, in conser,<TUenza di grave frat tura con ferite ()lessina, operatore ma""iore Sciumbata).

Sgorbiature e raschiamenti d'ossi cariati. - Ascesero a 49 di cui 30 con guarigione, 3 con miglioramento, 8 se nza vantaggio. 4 tuttora in cura e 4- d'esito ignoto. Troppo lungo sarebbe accennarle partitamente; perciò mi limiterò ad indicare gli ospedali dove questo mezzo curativo fu adoperato:

Alessandria in t O ammalati con 8 guarigioni (o peratori maggiori Corva e Bocch ia);

Napoli in 7 ammalati con 3 guarigioni (op . capitani Fascia, Barrecchia, Baldanza);

Milano in 5 ammalati con 4- guarigioni (op . maggiore Vallino, capitano Freda , tenente De Santi);

Verona in 4 ammalati con 4 guarigioni (op. maggiore Carabba);

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