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RIVISTA DI TERAPEUTICA --

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E LEN C O

E LEN C O

TRJLL.\T. - L 'aldeide formica . -Formolo (•)

Il formolo, più conosciuto col nome d. 1 d .d . ' ao di metamoh?, ha oggi servito di a_l per un interessante studio sulla antJ:seps1, 1 cu1 r1sultat1 sono nel Mon.iteur Seientifi']ue del dott. Quesneville N. 607 del luglio u. s. maggior parte delle esperienze che eaJi ha fè!lto s · divers· b t • ·1 l' o Ul . , . l ac 1 Ol'molo si è manifestato di un potere an. trsett1co a quello del bicloruro di mercurio detto preso per confronto perch e ò quest1 l anttsetllco 11 meglio studiato fino ad ·ora. ha i suoi esperirnenti col verificare a qual 11 formolo Si oppone aUa putrefazione del brodo -prepa. rato con cruda di bue, servendosi a tal uopo e per ciascur. saggro d1 10 C. di quel li'Tuido cui ha aggiunto del formolo o del subhmato corrosivo nella dose variante da 1/ 1000 a 1/ 50000

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Alla dostl di 1/ òOOOO l'azione del formolo si è resa abbastanza manifesta nel ritardare la decomposizione del brodo. alla di razione è stata di molto superiore rima: 11 ?rodo mallerato per 6 giorni. - I saggi corrispon. den_ll fa_lll sublimato accennano ad una grande inferiorita dt questo ultimo composto rispetto al formolo , mquantoché nelle prime 24 ore il brodo non solo si era ina lbato ma dava segno di decomposizione.

<'! Il Cn.zencuve ha notato che la. llenomina.zione di formolo data alla aldeitte orm1ca sareiJbc ]leJ· lo meno itlgombrante, suscetti>a di confusione e ad o"ni tn urto colle decisioni del di Ginevra per la.

Dtctro le dcchiooi del Congresso si tratterebbe del methanal. Però si puo osservare che il nome di formole é da anni in uso in Germania e chò é cn trat.o nell'uso tcrapeutico. · '

Rivjsta Di Terapeutica 1401

Accrebbe la dose del formolo a 1/1 2000 ed il brodo rimase . lterato per parecchie settimane mentre il sublimato corma . . r osi\·o alla dose di 1i6000 potè impedirne la decomposiZIOne solo per 5 o 6 giorni al più.

Altri espe rimenti anAloghi ai precedenti ha ripetuto col brodo bollilo e neutralizzato, dai quali come era preveJrbile razione antiputrescibile del form olo è r :sullata di maggior efficacia .

11 brodo consumato col bacillum a.nthracis vi e ne sterilizzato dal formolo alla dose di 1/25000, e lo stesso avviene in pre::;enza dei bacilli della saliva i quali possono essere uccisi in meno di 2 ore quando la ùose del formolo raggiunge 1/ 1000.

Lo stesso Trillat ha studiato razione del formolo sui bacteri dell'acqua di scolo cht1 sappiamo esistere numerosi e di molta resistenza . - Prese allo scopo un' acqua di scolo che conteneva circa 1,800,000 bacteri per centimetro cubico e fece delle coltut•e, sopra gelatina addizionala di peptone. - 'La dose di 1/20000 fu sufficiente per sterilizzare il campo di col· tura; e quella di 1/1000 potè uccidere i germi dopo qualche ora di contatto. Quindi la potenza rnicrobicida del formolo è senza dubbio marcatissima.

Si hanno pure dal dott. F. Berlioz comunicazioni in pro posito coi risultati seguenti che riguardano le dosi che possono sterilizzare alcuni bacteri : Cultura delle perdite bianche.

Bacterium coli comuni

Bacillo d" Ebe rt h . . . . .

Ha pure esperimentato l' azione del formolo agli effetti tossici sopra alcuni animali: ad esempio le iniezioni sottocutanee fatte con dosi corrispondenti a grammi 0,53 e 0,66 di formolo per chilogramrna di carne non hanno prodotto la morte dell'animale, con dosi di gr. 0,80 la morte è avvenuta rapidamente . In iniezione intt·avenosa la dose di g r. 0,38 di formolo per chilogramma di carne é di nessuna azione per i conigli.

Il formolo impìe"'at h c:: • · o 0 anc e a dosi straordinariam cole e.. ercrta la sua azione antifer . . . ente prctamentd sul latte mentrscrb!le molto marca-

.Su di ciò il dott. Berlioz si riserva . . . rl!ca zioni. farci u1terwr1 comu-

IJ Trillat t. di parere: che 'J C denti propri,.tà antisettiche __ stanteie sue sorprenmahtttie d ' rnfe.done ed tt pd .enrre allusomedionefle · a en e che la d' · noscere in nropoc::ito 1, u 1 me Icrna faccia co. so c 1e può d· 1 . resto essendosi l'i velato come un a lo rrtrarsi; del primo OI'dine l!a potuto t dJ conservazione di l rovare subrto una 1· · a consen·azrone delle . app rcazwne per T ca rn1. re sono i metodi e · t • Il . sperrmentati a tale scopo. metodo per imm · o• Il t d . erswne lenta e rapida .

- me o o d1 fumi<>'a · li' . . ' sione ; o l:rone a arra lrbera o sotto pres-

. 3• Il metodo di sterilizzazi d l , .

Serruendo il pr· one e l arra ambiente.

"' rmo metodo !A · una soluzione di f0rmolo al : carDI sono state in dai 5 ai 6U minuti e . d' 1(<>00 per un tempo fatto variare pera tura varia bi l: I. e3s0poste all'aria libera alla tem. - - ar · cent.

L_a carne rrroasta immersa 5 mi . . . 8 grorni; qudla rima-t . nuti sr e consel'l'ata pel' . - . " a rmme1·sa GO · · · • grorni. rnmutr SI e conservata

Ripetuto l'esperimento c .

1I250 e variata la . . on una solu?:ror:e di fo r molo a . ImmersiOne da o c:: fsr ebbe come ric::ultato l l. econ( r a <> mmuti primi · c re a carne · · conser\·ata per 10 . . rlrnl\sta Jmmersa si è _ grornr · quelJ 1 . qurùo sterilizzante per 5 fa _ascrata a contatto del li20 giorui . Quindi si '·eJe wlu l s,' e mantenuta inalterata per · c 18 .a durat d . aumenta molto col "'rad d' a I conservazione ll metodo per fu ? r concentrazione de l formolo mlgaziOne con.:iste . l . carne ai vapori del fo r mo! h po' ne lo esporre la una soluzione al 10 p . . o c e Si svolgono lentamente da e r cento pa«sata all' b 11 . .

81-flr stessi vapo ri s tt e o •z10ne, ovve ro . o o pressiOne. Que.:r l . es-,.ere rmpiecrato c u trmo metodo può o on ''anta cr.,.. 0 · ghe con:::ervazioni. ::-o· per l trattamenti ùdle ! un- t e o per sterilizzazion e è molto p t' ra rco per conse rvare la carne per giorno. per scopo di ndere asetticll lo strato d arra che lambrsce la carne stei germr che d sono contenuti ed uccidendo quelli che potrebbero svilupparsi. Questo trattamento é di una ar ande semplicitil. avendo il vanlaggip sugli altri di non riJ'u:::o di speciali apparecchi per l'applicazione. Si u:;;a soltanto un tessuto che si bagnA in una soluzione di form olo e dopo averlo ben spr·emuto si avvolge con es:::o la carne. Le fatte con quarti di animali hanno dimoc::tralo che la durata della conservazione della <..arne è in ;agio ne diretta della concentrazione del formolo.

L'altro metodo 1 tt ..

Pezzi di 5 e di 10 chilog. di carne di bue, sono stati av\'Olti in tessuti bagnati con una soluzione di formolo a 1/ 500 e :::i sono mantenuti inalterati per parecchi giorni. Con una soluzione a i / 250 le carni si sono conservate per oltre 1:> giorni. Questa conservazione può ancora prolungarsi, quando si abbia cura di imbevere il tessuto a varie nella · soluzione sterilizzatrice.

I delli esperimenti sono stati r ipetuti con carni di diversa natura, oltenendone presso tl poco gli stessi risultati.

L'analisi del succo della carne e l'esame micr oscopico dei te!!suti non hanno rivelato nulla d'anormale nella composizione delle sostanze trattate.

Le cal'ni traltate col formolo non presentano dopo un certo tempo alcuaa reazione che possa fare ammette re l'esistenza in esse di quel composto a llo stato libero.

La facoltà che ha il formolo di congelare il sangue, potrebbe far supporre che la conservazione delle carni sia dovuta alla di una membrana e ccess ivamente fina e resistente che avvolgerebbe la carne difendendola dal contatto dei ger mi. Questa non è al momento che una ipotesi la quale merita conferma da uno studio profondo. Indipendentemente dal modo con cui il formo lo esercita la sua azione sulla ca rne la sua ap!)licazione molto semplice ed economica e riposa sopra dei fatti scientifici indisculibili.

Sembra adunque che il formolo polra rendere grandi servigi come agente antisettico e l'avvenire giudicherà se queste p r evis:oni hanno un reale fondamento. B.

DI TERAP.EUTJCA

JOHJ:\ GoRDo:'\. Oaaervaztoni cllniohe sull ' (The Lancet, maggio eaalgtna

. L'esalgina, ricavata dalla benzin . e metilacet..anilide della f<o l a da Brrgonnet nel 1889 ., rmo a Cg H No del! , metl i derivati dall'acet 'l'd . u ' a serie dei · . 81ll 1 e o anhfebbr· s .

CrJstalh B!!'hiformi o:olub·r· d'f"' . ma. l Ottien e io · . 1 1 l ucllmente nell'a

Simt nell'alcool anche diluito d l equa, solubilis. , e 1a sapore amaro h 1 una sensaz1one l'tittica .,ull 1. . c e ascia l a lll "'UR St ammin' l mo a segueme: esal&ina grami-_ . - '_ IS ra nella fordamomo grammi 50 o s . , 3, tmtura composta dì cargramm. 500 ' cu oppo d arancia grammi 30 . . l ' un cucchiaio per volta. ' acqua

Sr disse che resalgina era l'antifebbrina nelle dell'anlipirioa e dela dose minore e analgesiche, ma che agi v.. ' az10ne t' ' · "' degli a!lri due farmaci ond l" lptretlca e diaforetica costretto ad l e m ermo non sarebbe stato d· - e e sue occupazio · tsse anche che usata alla dose . » . m usandola. Si volte nella giornata aYrebb d t _() centJgr.' ripetuta più

''Omito e sibilo n e g'li o ''ertigini,cefalea,nauseà l recc 11 ma dalle oc:: . , Ol'e risulta che solo l , dell'at:a nausea eri una promito si son verificate due v . - pen sione al voprese due <>rammi e me J_n un mfel'mo che in 24 ore ne prese grammo e zzo el rJmedio, ed in un altro che "J mezzo.

L ' elle nevralgie, l'autore a . . . non tutti "'l'infermr· g - molte volte l'esal<>ina "' uanrono , · ·1 1 o , fu se mpre duraturo l ' r,e so IJevo recato al dolore

1 ' ma ne ma<>a1or nu da calma io mezz·ora in eo mero l casi si ebbe donne procuro· "emp , un ora o due . e nelle cefalee delle re pronto JJ' rimedio era amministrato so specialm ente se il di odonta!o-ia lomba . rl ri poso in letto. casi . o ' gme scJat•ca 1 · . ot1te media il suo uso f ' . · ' nevra g1a mtercostale d ' u se<>UJto da buo 1· · 1 ' ose variabile da 10 60 '"' . 1 1 r1su lati, nella amministrarne 9 celrlltlf!'rammi alla voHa, fino ad 1, - o ne e '>4 ore p ·ù autore ne ammin 1·.,tro· 2_ . - · 1 comunemen te <> centwram ·ottenesse l'effetto. e m, ogn1 4 ore, fìuchè

Un corredo di storie cliniche f. "']azione, dalla quale s· a_ alla succinta rel scorge che Il I'Imedio trionfo di 1i (:asi di nevralgia facciale, ùi 3 casi di nenalgia dentaria, di 28 casi di cefalea, di 5 casi di lombagine, di due casi di nevralgia intercostale. di un caso di otite media, di un caso di sciatica, di un caso ù·artr1te reuma toide. In 'l! casi di ne,-ralgie varie, si ebbero l'isultati dubbi o nu lli.

T. H. WEAGLY.- Modo d ' agire dei diversi rimedi cardia.ol . - (TIle Times and Rearster, maggio 1892).

1 rimedi cardiaci si possono dividere in due grandi classi, "li eccito-motori, ed i moto ri deprimenti, o più propriai stimolanti ed i sedativi; ma non esiste una linea di divisione ben tiefinita fra queste due classi; poiché un rimedio che primitivamente agisce co me stimolante, nei suoi ultimi effetti. per la sua influenza sona un'altra sorgente d'attività funzionale, può l'iescir deprimente.

1 bromuri riducono il numero e la forza delle pulsazioni cardiache, mentre abbassano la tensione arteriosa , quindi sono utili in quegh eccitamenti cardiaci dovuti ad irrita z ione del simpatico. Quando é in dicato l'uso continuo de' bromur i, bisogna preferire le combinazioni con l'acido idrobromico il quale non produce perdita del poter e muscolare come fanno i semplici bromur i; se gl' idrobromuri riescono inefficaci, bisogna atte nersi al bromuro di litina iu dose diminuita della meta degli a ltri bromuri.

Molti narcotici pri mitivamente ed in mo do transitorio agiscono da lefrgieri n ti, ma secondariamente deprimono, specialmente se amministrali in grandi dosi, ed il maggior numero di essi sono antagonisti fra di loro, ed hanno azione antagonistica nell'organismo. l'atr opina, stimola il midollo ma distrugge la conduc;bilità de' tronchi nervosi, qu indi, allorché per qualche cagione organica, l'una o l'altra di queste influenze predomina, si può avere convulsione, o paralisi. Un' altr a legge che governa l'azione dei rim edi, si può esprimere i: più è sviluppato un sistema od un o rgano, più prontamente è influenzato dai rimedi. P erc!ò nel cervello umano organizzato, il primo efl'elt•) rlelroppio è lo stu;>Or, ed il rilascia mento, mentre

01 TEltAPEUTICA 1407 n elle vene che hanno magg1·orme11te ·· sviluppato il sistema spinale, si manifest"n0 co 1 · · "' m·u s wn1 e tetano p rima pello stupore.

L'aconito diminuisce il numero clell e oulsazion 1 · abb . . . . . · assa la tensione arler wsa, Indebolisce la respirazione e d aum ta l',. . . d l ' en e e la e de' r eni, ma irrita il tubo intestinale. È ehmwoto d11ll or·•ani:;mo in ciro!a o tlo ore la o , morte per tossica può esse;·e o non esser pr·eceduta da con a seconda delle condiz ioni individu ali. È utile a prmc1p10 della polmonite diminuendo la del pols calmando l'ansietà del respit•o, ed allivando le è utile nel ca rdiopa lmo pletorico, ne' d isordini intìammatorl che accele ean o la circolazione, nell' ipertrofia senza vizio valvolare, e n egli eccessi di compensazione.

Il veratro abbassa sensibilmente la fo rza eJ il numero de lle cardiache, ele\'ando l'azione secretiva dell a pelle e del .ft>gat0; i suoi effetti contiT!uano per due ore, quindi b1sogna ripetere frequPntemente le dosi del rimedio, ma con a.ccut·ata e con l'addizione di p1cco le d'oppio, si può evitare la che desta sovente ut1le nel l.a reazio ne dopo ser1 traumatismi spe . cial mente nef!ll orgam a ddo minali, nel calmar la mania acuta. ed i.l delirio consecutivo ad iperemia 11 coagulo degiJ aneuri8mi.

. La .moscarina deprime razione del cuore, e contr-ae i ca. p11lart pol.mona ri , quin di può esser utile nell e congestioni polmonar1, ma è contt·oi ndica La nell' ecct!s5iva secrezione b t·onchiale. ·

La pulsati lla. e la deprim ono i mo :i cardiaci, ma non h ann o azwne spe c1a le sulla circ.)l azione. Similmente gli gli anestetici, e molti sedativi cerebrali, benché deprlm.enli, influenza sull'a ppa ra to cir-· c ol atorw. l nttt'J lt occupano uua posizione intermedia fr · d l. · d · a 1 se a 1v1 e 1 stimolanti.

Il nitrito di amile stimola le pulsazioni cardiache parali z. zando l'apoarato inibitorio, e rilasciando le arteriole dela e d abba;,sa la temperatura. In dosi dept•tme 1! muscolo car,Jiaco, e la morte avviene per paralisi dei cènt.ri res pi rator·i.. volat tle. s i nistra pe r inal aziOn e, ma 1 suo1 effetl! sono evanescenti.

Ni!ll'an gina r ecloris, nella forma d'emicrania da !>pasmo al'terio5o, da pallore, ti sollieYo che prodt!Ce é CJUA!'i

><imile al p recedente , ma di effetto più duraturo è la nit 1·oghcenna , ia qualè paralizzando i ne r,·i in1bitori e rilasciando i ca uillar i, tli1·e ttamente od indirettamente stimola il cuore. :\nm enta :rranùcmenle la forz a ed il numer o delle pulsazioni, con stordimento e battito d elle tem pia, il suo pffetto dura per tre quarti d'01·a. m entre i! nitrito di sodio agisce per due o re. La nitroglicerma é molto utile n elle subitanee cardiache per cau!"e non or g an iche, nel c ollasso e nella morte appa1·ente, nel ìa d ispnea u·c. ri· !2ine renale, nella malallia d i Bright, é con troindicata e p e;.i colosa nelle dilatazioni e dege nerazioni grasse del cuore. L'oppi o in piccola do:::e è unQ stimolante cardiaco utile ni cuori deboli, dilatali, irritabili, e ouò e ssere associato all a 11 cloralio è un pericoloso ipn o tico in d i steno:<i oO I'L CU.

La cocaina aumenta la rapidita e la forza della c it•cola· zio:1e, ri 'eva la pre ssione arterio>:a,. a cceler a i movim en ti r ec:pirato ri, eleva la temo eratura nel corpo. Le e ccesdeprimo no e paralizzano la respirazione , nel qual caso l'alcool ad8ce da antitodo. È utile uno stimolante cardiaco nell'esaurimento d a fatica o J a raffreddamen to.

La caffeina acc!'esce il numero e la fl)rza delle pulsazioni, allevia il res piro . e s timola l'azione de' re ni, quindi é utile in tutte le forme d i depressione cardiac8, ma la sua C'>otinua ammin15Lraz ione è frequentemente seguita da ed abbellimento.

L'aTcool e l'ammoniaca stimo lano potentemente il c uo r e, come ra l'etere amministra lo internaments o per via sottocutanea. L'ammoniaéa agisce sui nerv i acceleratori d e l cuore, e stimola di rettamente i centri res pi t•atori de l midollo, ma i s uoi effetti sono evanescenti. Elim inatA dai reni in fo rma d'urea ed acido urico, rende acide le orine. I suoi p r t> pa· rati sono molto trioveYoli nelle debolezz e cardiache da qua-

DI TERAPEUTlCA

lunque causa proYenga.no, e quando vi è grande depressione l'inalazione d'ammoniaca produce effetti irritanti giovevoli' ' mentre invPce, in casi di de1.ressione adinamica febbrile l'alcool ha migliori effetti, e dev'esser preferito .

La stricnina secondo alcuni ha doppia influenza come -stimolante la struttura muscolare del cuore, ed i centri motori In dosi toniche accelera la circolazion e e la .respiaumenta la pressione nrleriosa, ed ha effetti duraturi e stabili, sp ecialmente ne' casi di dilatazione del cuore destro, combinata con la digitale che stimola i centri l'espiratori e solleva la disp nea nella stasi polmona re.

Fra i tonici del cuore, principalissima la digitale, aumenta l'atti,·itti dell'appara to inibitorio, prolunga il periodo della diastole, rinforza la sistole, contrae i vasi periferici eccetto quelli de' reni, accresce la pressione arteriosa con debole effetto sulla respirazione, agisce sul muscolo cardiaco. Quando la tensione arteriosa e debole, il flusso dell'orina viene per la digitale aumentato senza accrescimento de' suoi materiali solidi, quando per particolari idiosincrasie produce nausea od irritazione intestinale, e si verifica intolleranza per questo principale rimedio, esso trova i suoi succedanei nella convalhfria, nella spurteina e nell'adonidina, che però sono rimedi infidi.

Lo strofanto accresce l'attività funzionale del cuore, rallenta e rinforza le pulsazioni, e probabilmente contrae i vasi periferici. Si elimina in otto ore.

L'oleandro é forse il miglior succedaneo della digitale, e la tintura preparata con le fo glie ed amministrata alla dose di 20 goccie, da due a cinque volte al giorno, ha un'azione sul cuore e sui reni che si prolunga per una settimana o due dopo la propinazione del rimedio.

Per l'indicazione della digitale e de' suoi succedanei bisogna aver presente come regola generale che la frequenza del polso e la pressione sanguigna sono fra loro in proporzione inversa, che la persistente alta pressione arteriosa tende a lla produzione dell'ipertrofia e della palpitazione pel laborioso ::forzo del cuore, che la palpilazione può in dicare tanto lo sforzo del cuore che lotta contro un'elevata pressione

. quanto un cuore Jebole a lle prese con una pres- ano-ulgna, . 5 " oJe od anche bas::a, che quando le arter1e sono c:JOne norm.. . d 11 · · ·ene le vene sono vuote, e che lfl tensiOne e e molto rlpt . · d. a l'anemia arteriosa ch e s1 deve correggere auvene In te , . . l d la f orza delle pulsazioni e contraendo le arterta e, mentan o · . effetto che si otti e ne dalla purchè essa agt:ca come . t·ca altrimenti restPrebberO nel sangUP l ::edtmentt Ja- IJurt> 1 , " sciati dalre:::swll.lzione sierosa. _ . . . disturbi funzionali da esagerata 1nnervazt?ne la dtg ttale ;ò rt>car ouoni servigi, specialmente se coadtuvata p . applicati .::ul petto sulla nuca onde ecctlare tl t rotrrt o, al 1· "e le pul"azioni sono debolt, utile tl c ore "trnps t co. ". . appltcato sulla regione v' é gw,·an() i preparati di ferro, in cardtact le com. • · · di piccole dosi di chmmo <hg1tale e calomelano brnaztont . . . . eccellente diuretico purchè non v1 s1a albummurta. ,.ono un o o r · Con tutte le sue virtù la non è scevra dt r, ""' è controindicala nell'ate romasia arteriosa e negh aneunel tifo, nelle trombos i che la. ?uò sp?stare con pericolo dell'infermo, nei r·ig.urgtlt perche lunga la diastole, e sforza il venlrtcolo g1a rpertrofico, qumdt le ateromasie.

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