
20 minute read
·1020 OPERAZIONI CUIRURITICHE
Pi ar.enza in 3 ammalati con 2 guarigioni {op. maggiore Forti):
Bologna in 3 con 1 guarigione {op. maggiore Imbriaco);
Advertisement
Torino in 2 ammalati con ·t guarigione (op. maggiore Fane) :
Genova in z ammalati con l (op. maggiore De Prati);
Roma in 2 ammalati senza frutto (op. maggiore Cer-rasio) ;
1\las sa ua in 2 ammalati con 2 guarigioni (op. capitano Fantasia e tenente Pettinari):
Savigliano in 2 ammalati con 4 guarigione (op. capitano Attanasio);
Venezia in ·l nmmalato con guarigione {op . maggiore Giacomelli);
Treviso in 1 ammalato con guarigione (op. capitano Casa lini};
Civitavecchia in l ammalato con esito ignoto (op. capitano Gaeta);
Caserta in l ammalato con esito ignoto (op. capitano De Falco);
Bari in l ammalato in cura (op . capitano Susca Dom.);
Lecce in 1 ammalalo senza frutto (op. capita no Carbone) ; in '' ammalato ignoto (op . Bonanno); non fu indicato quale e quanta sia stata la regolarizzaziooe praticata. L'operato guarì (op. capitano Stilo).
T1·apana:ioni d'apofisi mastoidee . - Se ne praticarono sei in Torino. una a Novara ed un'altra in Alessandria, per i soliti esiti d'otite media pur.ulenta .
Tulle riuscirono a guarigione (operatori: in Torino , mllg-:giori Randone e Favre, tenente Schizzi; in Novara, maggiore Semplici; in Alessandria, maggiore Bocchia}.
P diffusioni d'otiti medie al proce3so mastoideo vennero er b l . . raticati altri atti ope1·ativi, ma sem ra c 1e SI s1ano pure P . · · 1 · . t. a semplici spaccature d'ascess1. Perc1ò SI tra ascumo. limita 1 . . , Trapana::ione d un condtlo omerale.- In un caso d a·cesso formatosi nella sostanza spongiosa d'un condilo ome;ale esterno, se ne fece l'ap_erLura collo la lamin a corticale del condilo e pot st rasch1arono le pareti ·uali ottenendosene momentanea guarigio ne (Torino, · operatore maggiore . . .
Esporta:;ioni d'esosro.n sottounguealt. 10 alluc1: ,occorsero una nello spedale di Alessaodr1a (op. cup1tano chione) e l'altra in quella di Bologna (operatore magg1ore Imbriaco).
Esportct::ioni di scheggie primitic e in casi di ferite-fratture. Ne vennero segnalati otto casi di cui uno solo meritevole di menzione , trattandosi di scheggia d'osso frontale infisse nella meninge {Kapoli, esito ed operatore ignoti).
Altre esportazioni ossee. - Vennero esportate parecchie falan ai cariate o necrosate in conseguenza di paterecci, qual, che secondaria o terziaria ed alc uni a!tri piccoli ossi cariati. In un ammalato in cui a qualche mese di distanza furon o esportati co n metodo sottoperiosteo prima un quinto meLalarseo e poi la corrispondente prima falange del dito, gli ossi si riprodussero (Verona, operatore maggiore Carabba} .
In un caso di frattura di rotula, i cui frammenti erano rimasti mobili e distanti fra di loro, ne fu tentato il vi ce ndevole sfregamenlo (Cava, esito ed operatore ignoti).
In altro caso d'una guardia di finanza stata vittima di un accidente ferroviario ed amputato d'urgenza sul sito stesso, quindi ricoverato nell'infermeria. presidiaria di Reggio Calabria, si ebbe a regolarizzare il moncone (braccio), liberando in pari tempo la ferita da scheggie da corp i estranei.
Io un ammalato di carie-oecrotica ad una branca momante della mandibola ftl pr.tticata una profonda cauterizzazione col termo cauterio, previa ampia incisione a forma di L ; esito incerto (ospedale di Gaeta; op. maggiore Pascolo). Furo no pure cauterizzate con vantaggio una falange cariata ed una giuntura falango·falangea i di cui capi articolari erano cariati in conseguenza di patereccio.
E8 tra z lool di pro i e ttili d ' arOla a ruo e o .
Ne occorsero 13 casi, ·12 con esito di guarigione ed ·1 senza risultato, non essendosi potuto rinvenire il proiettile, sebbene i sintomi razionali e la sensazione stessa del ferito ne indicassero l'esistenza. Meritano particolare menzione:
1• l'estrazione d'un grosso frammento di cartuccia da salve passato attraverso ad una palpebra superiore ed inr.uneatosi fra l'orhita ed il globo oculare dove stette per un mese senza dar segno di sè; guarigione con perdita dell'occhio (Yenezia. op. maggiore Giacomelli);
2° l'estrazione di un proiettile di Wttterli dalle masse muscolari lombari dove era andato a nascondersi , dopo aYere sfracellate due dita d'una che si dovettero disarticolare ed attraversato d'allo in basso il torace, penetrando in corri!\pondenza della 7• costa (Trapani, op. càpitano Patella).
Le altre furono praticate: 2 a Yerona (op. maggiore Carahba); 2 a Palermo (op. maggiore Lombardo); 2 a Cagliar i (op. capitano Nodari e tenente Vet·dura); •l n Bari (op. giore Jandoli); l a Messina (op. capitano Minici ); 1 a )fassaua (op. capitano Tursini); 1 a Saati (op . tenente Marras) ; 1 in Ales sandria (op. maggiore Bocchia).
STATE
PRATICATE NEGLI SANITARI, ECC. 1023

di eorpi es tran ei eloè: · a) Di un corpo mobile in una giuntura di ginocchio; mediante incision e laterale esterna di 4- cm.; guarigione per primo coalito (Ancona, op. capitano Carino); b) Di un frammento di giunco secco. lungo 2 cm. e rrrosso quanto una penna da scrivere, infisso ne l fornice "' eriore d'un occhio presso il sacco lagrimale e profonda- sup d . . nte penetrato nel cavo orbitario, dove stava a tre g1orn1: roe . . . occhio gravemente infiammato come si trattasse d1 conglUnttvite purulent.a; guarigione (ospedale di Padova, operatore ignoto); c) Di una grossa scheggia di legno, lunga 4 cm. dal palmo d'una mano, previa incisione; guarigione (Verona, op. maggiore Carabba); , d) Di una scheggia di legno, lunga 2 cm. e larga '' ; 2 cm. infissa nella pianta d'un piede, previa spaccatura d'un seno fistoloso; guarigione (Bologna, op. maggiore lmbriaco) ; e) Di pezzi di stolTa rimasti nel tragitto d'una ferita d'arma a fuoco in una regione sopratrocanterica, previo sbrigliamento del tragitto fistoloso; guari gione (Palermo, op. magl!iore Lombardo); f) Di un estraneo, lungo 27 mm. largo 8, alto 3, pen etrato in globo oculare; wnservata la forma del globo, ma perduta la vista (Livorno, op. tenente colonnello La i); g) Di tre pezzi di vetro infissi in una mano, previo sbrigliamento del flemmone diffuso alla mano ed all'antibraccio prodotto dai vetri stessi ; guarigione con lesioni funzionali temporarie alla mano (Livorno, op. non indicato); h) Di una scheggia di ferro lunga 'l/ 2 cm., penetrata nel dorso d'un previa incisione (Piacenza, op. maggiore Forti) ; i) Due estrazioni di piccole scheggie meta li iche in cornee.
In un caso di voluminoso pezzo di carne muscolo-tendi nosa rimasto incuneato nell'esofago all'altezza del manulH·io dello sterno, riusciti inutili i tentativi per estramelo, lo si spi nse forzatamente nel ventricolo colla sonda P lessina, op . maggiore Bonanno).
Operazioni per tumori dl"t'ersl.
Polipi.- Vennero estirpati q uattro polipi nasali e auriculari, tutti con esito favorevole.
Tumori cistici . - Se ne esportarono 55, pure con di guarigione in tutti.
Adtnomi. - Ne vennero enucleati 3-i-5 ed altri 26 furo no parzialmente distrutti col cucchiaio; in cifra totale 371. N gran maggioranza se ne ottenne la guarigione. però con degenze per lo più abbastanza lunghe .
In questa categoria d'o perati si contarono 3 morti, ( l per risipola. per pioemia, '' per causa ignota), e qualche rifo rmato. Dei 345 adènom i enucleati, 314 erano inguinali; degli altri 36, 3 soli inguinali . Le enucleazioni complete d'ade nomi vennero praticate nei seguenti ospedali:
Caserta 76 (operatori capitani De Falco, Gandolfi, Oter i; tenenti Salomone, Trevisani, Salinari, Coppola; sottotenenti Ferrara , e Schiavara.

STATE PRATICATE :\"EGLI STABILL\IE.NT! SANITAIH, ECC. 102i)
74 {op. maggiore :\Iol"i no, capitani Ba- recchia. Poli stena. Baldanza, tenenti Cupelli, Benincasa, :\l agnetta, Lo Scalzo, sottotenente Ciani .
30 (op. maggiori Tmbriaco e PalJi,... (op. Ferrero e Yolino, capitano tenenti f..ualdi , De Fi lippi, .T acopetti, Del Priore. (op. maggiore Oe Prati. capitano Attana!\io. tenente Dettori .
Jlessin<:
(op . maggiore Bonanuo. capitano Sigillo, tenente Cantella. (op . maggiori Randone e Favre, capitano Carta-,\1 antigl ia).
(op . capitano tenente Pucci, souotenente Pispoli) .
(op. maggiore Cervasio, tenenti Buonservizi ed .Onorati).
(op . maggiore Carabba. tenente Calore) .
(op. maggiore Giacomelli). (op. tenente Campili ).
(op. capi ni Carbone e Tapparini, sottotenente
(op . capitano Orefice e Pettin ari, tenente Yasilicò).
(op . capitano
(op . capitano Gaeta).
(op . tenente Bala cco).
{op. non
{op . tenente Oe Santi) .
Chirurgiche
Brescia 2 (op. maggiore Bian chi).
2 (op. tenenti Cardi e Catania 2 (op . capitano Ra ineri) .
Gli ospeda li di Piacenz·1, Parma. Ancona Catanzaro e le infermerie di Yenaria, Xovi, Cremona, Tre Reggio Calabria e Gi rgen li co nta rono sollanto per un' un Tumori maligni. - Yen nero tre sarcomi ed epi telioma. cioè : un adeno·sarcoma del \·olume d'u n aran cio da una gione memmeltare, con guarigi one (ospedale di \' erona, maggiore Carabba) ; un fibro-sarcoma ad un a guancia, con propaggi ni n f(• ssa zigomatica e nella retro bocca ; incisione di 12 cm. l'angolo labbiale al l'o recchio; trovate aderenze coll a h montante della mandibola; enucleazione parte col b parte co ll e forbici e colle dita; guar·igione per pr imo ( ospedal e di Bari; op . capitano Susca Dom enico); l' aveva già subilo per quella malattia un 'operazione nello dale di Roma, quattro anni prima; un libro-sarcoma allo sterno ; esportazione e cauteri zione con esito favorevole (ospedale di Palermo, op . Lombardo); un epitelioma ad una gua ncia in un veterano ( d'Ancona, op. maggiore Geloso); la malattia non s'arrestò l'operato mori dopo sei mesi.

Pib1·omi . - vennero esportali 4-; uno all a base d pene (Torino, op. Favre); uno ad un a tempia (Caserta, op . capita no uno ad un antibr:Jccio e l'ultimo una natica saua, op . capitano Orefice); tutti con esito di gua r· Angioma. - Uno ad un orecchio, espor-tato con gione ,Caserta , op. ca pitano C'randolfi) ;
Encondroma ad un testicolo, esportato conservando il teguarigione (Torino, op. maggiore Favrel.
Chetoirle ristoso ad un a gua ncia, esportato con doppio elitti co, avvici nando quindi i lembi per scorrime nto: ..,uari oioue (ospedale di Bologna, op . maggiore l mbriaco). n o Tonsille ipertrofiche. - Per queste malattie furono operati "39 ioairidui, ora da un lato solo ed ora in ambi i lnti : l'e:>ilO fu per lutti la guari gione.
Io un allro ammc1lato furono es por tat e l' ugola ed un'a ppendice polipiforme situata d ietro di questa e venne aperto 110 ascesso faringeo altraverso un pilastro an teriore del velo pendolo, con guarigione (Lecce, op. ca pitano Carhone).
Ttmtori emor roidari . - Otto ammalati, tutti guariti; in due ' si .dis trussero i tumori coll' ignipuntura (Torino, op. Raodon e); in quattro fu adoperata la legatura; in nno lo schi acc.iamento; in un altro quattro tumori voluminosi vennero operati collo schiacciamento ed alcuni piccoli colla eauter·izzazione pote nziale (Aquila, op. capit ano Ranula degenerata ed esportata co n buon esito (Palermo, llp. maggiore Lombardo).
Go:;:; o. - I n un caso di gozzo duro fu pralicata due volte la puntura con iniezione iodata. mil(lioramento (Piacenza, op . maggiore Forti). Qu esto modo di cura fu pure adoperato nello stesso spedale in un caso d'adenoma duco sottoascellare, collo ri sulta mento (op. teneute Licari ì.
Ematomi. - furon o registrati 9 casi, tutti import:JOti
<J per volume o per sede, stati curati qunli colla puntura e l(Uali coll'incisione e guariti.
Yenoero finalment e accenn ati due svuotame nt i d'igro mi vistosi, due esportazioni .di prepuzi ipe rLrtJfi ci e 7 escisioni r na soprapubica per d'un calcolo nello dale di GenoYa dal maggiore De Prati (l);
<J cauterizzazion i di papillomi diversi , con buon esi to in ogni caso.
O pera zi oni s ua;ll :;en ito-u rln a ri .
Cistotomie. vennero praticate i- soprapubiche.
Altra soprapubica per estrazione d'un calcolo nello dale di del cnpita no .Barecchia ('2);
Altra soprapubica allo scopo di poter ri smo retrogaòo in un ammalato affetto da restri uretrale insuperabile dal lato anteriore, stata praticata n spedale di Firenze dal maggiore Ferrero ;Tutte riuscite ad ottima guarigione;
Altra soprapubi ca per estrnzione di calcolo nello sp di Pa lermo dal maggiore Lombardo con esito non an stab ilito.
Ci stotomia perin eale, con ta!!lio lateralizzato per zi one d'un calcolo aderente verso il fondo superio re (ospedale di Gaeta, op. P ascolo) . La gione non fu subito completa; essendo r imasta, mente in modo tran sitorio, nna paralisi dello sci cale, con enuresi nella stazione eretta.
Estra:ioni ,[i calcoli de?l'uretra . - accorsero due casi: di uno fu pnbhlicata la storia in questo fascicolo di ouobre t 891. pag . 1297 dal capitano De Simone che ne. fu l'operaLore: l'altro occorse nello spedale di C. aeta (operatore pascolo) . In quesLo caso il calcolo, j!rosso come una ciliegia. erasi arrestato nella fossetta na\·icolare e ne fu estratto eolla spaccatura del meato.
Sem icnstm::ioni. - Se ne trovaro no menzionate 16 , di cui 13 'per tubercolosi. ? per produzioni nt:oplastiche ed ·t per orchit e lenta. in
Tut:e riusciro no a e vennero prati cate
3 nell o :;pedale di rerona (op. maggiore Carabba) ;
2 id . Roma (op. maggiore Cervasio';
2 id. (op. capitano Barrecc hia e tenente Lastaria) ; l id. Palermo (op . maggiore id . Torino (op. Randone' . id. Alessandria (op. Bocchia). id. :\f ilano (op. maggiore Vallino). id. Parma (op. tenente colonnello Vinai ). id. Genova (op. maggiore De Prati). id . Bologna (op. maggiore Imbriaco). nell'infermeria d'Aquila (op . capitan o Giuliani) . lJretrolomie per restringimenti Ne furono 14 interne ed una esterna, con risultato utile in 13 delle terne. Vennero eseguite: 3 in Torino (op. maggiore Favre tenente Tortora): 2 a Perugia (op. tenente colonnello Ba e 2 a Palermo (op. maggiore Lomba l a Milano(maggiore Yallino); l a Ye•·ona (maggiore l a Hologo a ( maggio•·e Imb•·iaco); l a Roma (maggiore vasio); l a (capitano Baldanza); 1 a Caserta (ca pi De Falco); l a (capitano Pt>ttinari): l'ure esterna a Firenze nell ' ammalato in cui , per non e potuto altrimente riuscire col cateterismo anteriore, net>DniN col sussidio dell'nretrotomia, si dovette ricorrere alla tomia soprapubica allo scopo di fare il cateterismo re mediante il quale si riusci a toglier(\ la stenosi uretrale maggiore Ferrero).
L'operato nello spedale di Torino aveva già subito otto mesi prima e co n buon esito l'ablazione d'u n encondroma nell'a lt ro testicolo .
(4) Oa una memoria del m:lggiore Oe Prati che ho potu to le!Z"'ere ( 0 che il calcolo, del peso di oltre iO grammi, era Ili rorma con un diametro magl(iore di cm. 3; era rloro cosi da render cabile la litotrissia; 3° che rurono soltant(• suturate le pareti an nnm•conservato però li posto ad un tubo Pe rrier a doppia corrente per il vescicale; 4° che fu mantenuto a permanellza un catete re nella scica per la via dell'uretra.
(2) ?alcolo del volume d· un uovo; la vescica fu suturata coi margini pareti addominali. L'operato, sehbene guari to della cistotomia, fu poi mato per llstola ure tro-scrotale.
Opem:ioni d'idro celi. - Queste operazioni. per· lo più fatte colla puntura e con ini ezioni, in pochi casi co lla spaccatura e coll'esportazione parziale della vaginale, sommarono a 58. Solo in pochi ca si l'esito fu negati vo.
. a.-ùmi per (imosi e par;,fimosi. - Gli operati per hmos1 furono 63: quelli parafimo;;i :l . Tulli guarirono.

Dilata::ioni forzate d'uretra. - accorsero 1O casi diversi strumenti, tutti con esito di guarigione; cioè: 3 a !ermo (maggiore Lombardo' ; 2 in An cona (maggiore Gel l a Milano (maggiore Yallino;; ·l a Verona (maggiore rabba); 1 a Bologna (maggior& Pabis); l a Roma (ma Cerva$ io); 1 a Massau:t (l:apitano Orefice).
Dilatazioni graduali d'u.retra. - Due sole con buo n sultato.
Toraeeotesl e toraeotooale .
Gli ammalati stati sottop osti ad atti operativi per race, per emotorace (in un solo caso) e pE'r empiema, •·ono 223; ma le oper·azioni, comprese 2 resezioni costa li, l'ODO 276, cogli esiti che seguono:
GL1ariti, compres i gl i inviati in licE>nza breve
Sottoposti a rassegna per lunghe lir,enze o per riforma 146) . . . . . . . . . .
Morti (;;pesso tardivamente per tubercolo·i)
Rima sti in cura .
Senza indicazione d'esito (escluso però quello di morte) ·
179 furono sottoposti ad l sola operazione (morti 16); 37 )) a 2 operazioni ( » 7): 1 )) a 3 )) ); 3 a 4 » ( • 1); ,, 1> a 6 » ( » ,l ).
Quanto alla natura del versamento pleurico, 177 ammalati vennero indicati come primitivamente affetti da idrotorace, +5 come affetti da empiema ed 1 da emotorace traumati co. Soltanto in 4 dei primi il versamento s i convertì successivamente da sieroso in purnlento.

Sopra 276 operazioni si contaro'.lo 228 toraceotesi, .i-6 loracotomie ici e solo 2 con costai e, fatte queste ultime sopra uno stesso ammalato, a qualche giomo di dista.nza l'una dall'altra, senza profitto.
Le vennero praticate quasi tutte cogli aspirato ri e solo in pochi casi coi trequarti del Fraenzel e del tenente colonnello I n un solo caso si lasciò sortire il lilfUido dalla ca nnula ·d'una siringa del Pravaz che era stata adoperata a scopo esplorativo. ma pare che ciò non sia stato sufficiente, poichè si dovette poi r icorrere all'aspiratore.
A tutte operazioni gli ospedali e le infermerie presidiarie registrati nel sPguente quadro, nella mi sura e cogli e')iti meno favorevoli per ognuno di essi indicato.
Ospedali j ed infermerie
Operatori (t } ::>, ""
Torino . . 35 H 3 Capitano Bobbio; maggiori Favre A.stesiano, Randone, Musizzano; éapita n i Trombetta, D' Al ben zio
Pin e rolo_ _ Accad!'lmia. Alessandria
Casale
Novi .
Milano Brescia . Cremona.
Piacenza. P arma
Pavia.
Genova
Verona
Mantova. Padova . Venezia.
Udine. Bologna.
Ravenua. Ancona
Aquila . Fi renze
Livorno . Roma ..
Perugia Terni _
1 1 ,. 1 1 ·l i f> s i )) :H 27 "
Carta - Mantiglia; te nente Schizzi. '
Capitano Co ugnet.
.\l aggi ore Massa.
Magg10re Bocchra; capitano Cametti
Capitano Arduini. ·
Caprtan o Demicheli.
Magg-iori Piseddu , Calderini, Ba tenente :\laglia; maggiore Imo ; tenente Ongaro. 8 8 " Capitani"' Crema; ten e nte Ci ngolani.

4 7 1 Capitam Fresa, Zancbi; tenente Se r·tnO.
CapitAno S elicorni ; maggiore Forti.
Caprtani Lipari Tursini .
Capitani P iceni e Lupo tli; s ottotenente Znnetli.
15 l& • Caprlano Zunini; maggiore De Prati· tenente capi tano Randa 7 8 » Musizzan o e Gottardi;
VfnP!Ii (per un'operazione N.N.).
Capitano Cavazzocca ospedali i< ed infermerie Operatori (t) ---- ca glial_ri - - l 1 Na po' -- 6 G 1 -
Capitano Pesadori; tenente Tre visan .
Tenente Giacometti; capitano Rinaldi.
Ca pitano Marrocco: T omba.
CApitano waggior e lmbriH capitano Capobian('o; maggiore nardo.
Capitano Moroni; lenente Luciani: Celli e Geloso.
Capitano Giuliani.
Capitano De F ili{lpi: maggior e V Capitano Grotli; tenente Del Prio 3 4 )) Tene n te Fiorin i; sotto tenenti Pispoli P orcelli.
Ree'- Gaeta 1 1 l " CIl ,.a _ _ . 1 l 1 Nocera -. 1 Bari . .l 4 )) l
LecceCatanzaro Palertno.
2 :l » l 1 l 9 3 »
TrapaniMes8in8.)) 61 6i ))
Capitano Nodari.
Capitano Carotenuto; maggiore Libroia.
Capitani De Falco e Gandolfi; tenenti Salomone e Salinari.
Capitan o Giorgio.
Ca pitano Medugno.
Cavitano Vitta din i.
Cap ita no Guarnieri; maggiore Morossi; ca pitano Susca Domenico.
Capitano 'Carbone.
Capitano Giani.
Lombardo; tenente Cecch Pttani.
Capitano Patella .
Capitano Gambino; tenente colonnello P a ri s; maggiore Bonanno; capitano Minici; lenente Can tdla .
Pa••aeentesl addominali.
Vennero operati di paracentesi addominale n ove ammalati di cui un solo fu detto guarito. Degli altri, quattro ebbero miglioram ento e. quattro morirono per le affezioni epatic he od altre di cui l'ascite era sintomatica.
Operazioni !JU511 oeehl e parti annesse .
Esente·1·aziClnl' d'un bulbo oculare per irido-ciclite con perico lo di ollalmia si mpatica nell'altro (ospedale di R oma, op.
14 »
Capitauo Atzeni; tenente Sticco. 1 • T enentP Tucci.
15 15 1 Mattgiore Caporaso; capitano maggiore Gervasio; capitano (per due operaz ioni _ N.). - ,12 1 tenente Gros); J...a storia di questa operazione fu pubblicata nel fascicolo di mar.w di questo Giornale (pag. 289). d'ettropio (b ilaterale) co l processo Arl t: o ra to riformato (Roma; op. tenente Gros). operazioni plastiebe ed innesti animali .
{t) Dove le operazioni e gli operatori sono piu di due, i nomi sono ;;econdo il maggior numero delle operazioni fatte da ciascheduno.
(l) le e gli oreratori sono piu rli due, i nomi sono indicati secondo rl magg1or numero delle operazioni raue da ciascheduno.

Sclerotom ia 11d iridectomia (processo Wecker) ad nn occhio per irido-coroidite sifili tica con essudati endoculari e cecità già in atto, ne llo di prevenire la ripetizione del processo mor boso nell'altr'occhio. Quindi paracentesi corneale anch6 in Si ouenne solta nto diminuzione dei dolo ri, ma non si potè evitnre la cecità bilaterale (ospedale di Brescia, op. maggiore Bia nchi).
Sclerotomia superiore per glaucoma da sci ero· coro id ite "' teriore. Si otten nero diminuzione dei dolori e mi glioramen della visione (ospedal e di Verona, op. Gottardi).
Op erazione d' entropio d'am bedue le palpebre d'un occ h· co l processo Pagenstecker, per cicatrici delle congiunti palpebr:1li, consecuti ve :1d ustioni prodotte da materie esplodenti; guarigione (ospedale di Torino, op . maggiore Randone).
Espot·tazion e di stafiloma totale: operato riformato (Roma, op. tenente Gros).
Sutttra di palpebra superiore lacerata per ferita da scopp· acciden tale d' una cartuccia a sa!Ye in un soldato a cui fu·pof estra uo un frammento della cartuccia pen etrato nell'or bita, con pe r dita succP.ssiva dell'occhio (Venezia. op. magg iore Giacomelli).
Qu attro ope razioni di fì.'itola lagrimate, con esito di guar igione in due.
Espo1·tazioni varie di cisti palpebrali, di polipo con" iun. Lival e, d'un pterigio, di calazi palpebrali: e due operazio ni di tl'i ch iasi mediante l'estirpazione delle ciglia.
Cheiloplastù;a d'un labbro infer·iore per ectropion (cosi indicata); forse ftl un'operazione di labbro leporino, prev•a es artazione della porzio ne e;;ubera nte eJ ectropica del '12 punti di cucitura e guar igione per prim o coaluo (ospedale di Verona, op. maggiore Carabba).
Ble{aroplastica in un caso di grave ferita d'arma a fuoco alla faccia, co n perdita di un a palpebra super iore e della pelle della corrispondente regione mal a r·e: fu rifatta la palpebra con un largo lembo fattovi scorrere dalla gua ncia e veo ne riparata la scopertura della regione malare co n un lembo pre:3o dall'in terna regione d'un braccio; non indicato l'esito; fu sel o detto che l'operato fu riformato (ospedale di Firenz e, op. ma).!giore Ferrero).
Blefaropla:stica per di.>truzione d'una palpebra inferiore in seguito a ferita, con esito di guarigione (ospedale di -'1assana, op. capitano Or·efice). Il processo operativo nou fu descritto, però fu detto e:>sere un processo spettante allo stesso operatore.
Ospedali! di .Jiilano. - rn un caso di vasta piaga inguin.o.>crocale, consecutiva a flemmone ca ncr.enoso e previa cruentazion e della piaga stessa col cucchiaio, furono pratica ti due . innesti con brani di pelle tolta d<> lla parte intern a d'un'ala di pollo ( 15 urani la prima volta e dopo 7 gi of'll i altri 29), ottenendosi la guarigione (op. maggior e Vallino).
Ospedale di Torino. -Vennero praticati due innest i epiderm ici alla Tiersch, in una caso per piaga da ferita e nel secondo per vasta piaga ad un poplite; esi to ignoto (op. maggiore Ra ndone).
Opeiiazioni Chirurgiche
Ospedale di Fircn::e (op . maggiore Ferrero). - Si r,on Luon esito 4 innesti alla Tiersch, uno per piaga da fleiJI.. mone ad una gamba. l'altro per piaga ad un poplite, il terzo per totale scopertura del pene in seguito a risipola ed il quarto per piaga ad un costato, .superstite a resezione costale . Quest'ultimo. per talune speciali circostanze, fu menzionato dal giornale l' Em·cito Italiano nel numero del l ottobre 1891. Emostasi e.
Kello spedale di Napoli fu lega ta un'arteria iliaca per ferita da punta e taglio all' inguin e, con lesio ne della femorale. No n ostnnte l'operazio ne ben riuscita, il ferito m dopo 24 ore per l'esaurimento causato dalla pregressa e ragia (op . capitano· Baldanza) .
sp edale di Palermo fn allacciala l'arter·ia r adiale in un caso di ferita da taglio ad una regione radio-carpea che richiese pure la sutura dei tendini fl essori; guarigione (op. maggiore Lombardo) . Il ferito era un borghese . spedale di s'allacciarono una radiale ed il relativo ramo radio-palmare per ferita da taglio; guarigione (op. capitano Peuinari).
spedale di Yenezia vennero in un operaio 9orghese i due estremi d'un'arteria temporale recisa per fe rita lacero-contu a (op. sotlotenen te Levi). _ · furono praticate quattro, ma senza
Oltre alle suddette, ne occorsero alcune altre·di cui, o per poca impo rtanza o per essere state indicate in modo lacon ico, non occo rre parlare .
· 1 1 ca"-O. sebbene Yeni sse tolto ltmmmente pencolo • frutto. n ur . . .

· 1· perato morì 48 ore dopo per la stomattte cano . p ")
· _ d cui era atfeuo (Genova, op. maggiOre De l'alt · a , . .
• 1- ltt·· tt·e il vaotaaoio del! operaz10ne lu momentaneo :\ eg ' n • ""' . . .
· nte oli stessi operatori non potevano sperare d1 p m, e certame ,.., . .-·---1me condizioni in cu• versavano 1 loro operat1. i ·te le ora\ l:>!- • v:> trattava di ste nosi laringea prodotta da ane urisma In uno SI • , d' . (A · 1ess·10a op Bonan no), nell altro 1 an dell'aorta 1• • • •
. 11 monosa con ascesso cervicale diffuso al medtast1no u 1oa em . . . . n 1· · op tenente Verdura) · nel terzo d1 les10m larmgo- (Cau Jafl. · ' tra;heali successive a vaiuol o (Napoli) .
Ernloto01ie e taxts.
Yen ne operato di erniotomia inguinale un solo ammalato, con felicissimo risultamento e con guarigione delle ferite per primo coalito ( Alessandria , op . maggiore Corva). _ altre ernie inguinali strozzate poterono essere rrdotte col semplice taxis, coadiuvato in qualche caso dalla mizzazione. Occorsero queste: 1 in Torino (Favre), •l rn_ ' enezia {op. tenente colonnello l\1 onari), l in Caserta (caprtano GandoHi). l a )lessioa (tenente Cantella), l in Ancona (?), 1 in Catania (op. capitano Lucciola).
Le suture di fer ite, fra cui parecchie nbhastanza i tanti, :>ommarono quasi a cento . ) fa gli o:;pedali che ne tarono di più fu rono quelli di Yenezia e di Roma ai quali ?onono per soccor5i urgen ti molti borghesi (1). Gli esiti lurono tutti di guarigione. particolare ricordo i guentì pochi casi.
(i) Dei borghes i curati nello spedale di Venezia ho già rat to cenno Ora daro qualche notizia di qoeUi ch e foro no medicati nello d1 Roma. Furono essi in nomero di 221 e, q uanto a lle malattie da cui afTelll, si possono rirJartire nel seguente modo:
Per lesioni traumatiche di poca importanza
• fratture diverse, fra cu i 5 di ossa craniane.
• lussazione omerale
• dis ton;ione raJio-carpea . . . . .
• commozioni visee rali in seguito a caduta dali :
• lente da punta e bg!io non penetranti in cavità penetra'lti nell'addome . ,. penetranti nel torace lacero-rontuse. . . . . . . . .
• d'arma a fuoco .
• u:;tioni di vario grado. . . . . . . .
• morsicatura di cane supporto arrabbiato.
• av,elenamento da acido nitrico . . . da atropina da acetato di piombo da tintura di iodio . . da impiccamento. . . . . .
• . . . . . . . . . . . . . . . . i furono oppo rtunao:eote soccorsi dagli ufficiali medici di Dieci nello spedale dopo qualche ora; alcuni vi furono trattenuti per pochi a1tr1 furono a\'viatì agl i spedali civili ed altri rientrarono, dopo medi· c at1, a• rispettivi dom icili. Quanto ad atti operativi, furono notate 35 s utu re, l'eoportazione d'un quinto osso mctacarpeo una cauteriz1.azione, riduzione d i fratture e delta lussazione ed applir.azione dei relati vi bendaggi.
Alessandria . - Sutura con ·18 punti in caso di ferita laontusa da un angolo orbitale si nis tro a tutta la cero--c ·aione temporale destra (maggiore Boccl.ia). reg d. f · d' f ·1 par ma. - In un caso 1 enla arma a uoco sotlo t mento, con >asta hcerazione delle parti molli, con triplice fratt ura del corpo della mandi boia, con e5porlazione delle a ofisi montanti di quesra e graYi lesioni al naso, si suturarono pn fili d'arrrento i frammenti della mandibola e q uindi le co l: parti molli, otten endosene q.uell_a mi gliore guarigio ne c.he la ferita permetle\·a (tenente Ltcan) .
Bologna. - Sutura meta llica d'apofisi ruentoniera di mandibola fratturata da un calcio di ca vall o sotto il mento, previa estrazi one di schegg ia primitive; sutura profonda del pavimento della bocca e superficiale ll.èlle parti molli nella regione sopra-io idea ed :1 1 m·ento . Guarigione regolare; però si do· vette tardiramente estrarre uno dei fili metallici A raschiare la mandibola nel punto occupato da q uel filo.
In tln caso di fer ita da tagli o penetrante in una giuntura di nomìto. yennero suturate prima la capsula a rti colare co n o i pu nti e poi le parti molli (maggiore Im briaco) .
Cosen::a. - In una ferita da punta e taglio ad una r egione sopra· inguinale sini5tr a con lesione e fuori uscita àel colon, praticò l'enterorafia e quindi la sutura delle parti molli , con buon esito (op. capitano Perfelti l.
Palermo. - Sutura di fe1·ita da taglio e punta , penetrante nell 'addome, preria legatura e rccisione d'una porzio ne fuoriuscita d'epiploon (esito ed operntore ignoti) .

Bari. - Sut ura con •15 punti d'una ferita da taglio, non pene trante, nella parte superiore del torace (tenente colo nnello Barocchìni ' .
JYvcrra. - Sutura con otto punti d'un padiglione d'orecchio, stato diviso per metà da un colpo di sciabola. Nell o stesso