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d e, essendosi dovuti eseguire di urgenza lavori <li fortificazione, si fu ,costretti a lavorare tutta, la, notte e (< nca,n che ai mailati (a,egris) nè ai feriti (vulneratis) si concesse riposo)). Anche nel « Ve bello civile>> ipossia.mo rintraccia•rc qualche passo rigua,rdante i ma.lati e fel'iti in guer,ra. Così nel libro 11 (3J) si ra,ccomamfa (( di non tenere na,scoste le rmwchevolezze d0ll'esercito, come si tengono naisc,oste le ferite del COI1)0 )) . .m noto infatti che i1l combattimento avveniva generalmente corpo a corpo od a brevi.ssima distanza, ed il soldato, una, volta ca,duto, veniva allontana,to per sottrarlo alla, vista. del nemico: l~d abbiamo ancora testimonianza nel libro II (35) di simulatori di lesioni, << <lopo una ~confitta molti si rifugiano nell'accamparneni-0 fortificato deil campo di battagfoL simulando ferite (per sim•ulal'ionem vulnerum), ma, vera,mente, iper paura (proJJter timorern) )). Più ava,nti nello stesso libro II è detto che << i feriti non ,potevano a llontana,rRi dalle file, ~1è essere trasportati in luogo sicuro, iperchè la GLvalleria- ne mica e.i rcoJJdava da, ogni pri,r te l'eserdto )). Nel libro III dei medesim i Oom,m,entru·i (7:.) vi 1\ un va.go accenno alla, statistica .::;ani.taria militare . .Cesare, <( costretto ad allontanar.s i rwpidamcnie, fatto l'el('noo dei feriti e deg·li t.LlllnmJ.a.ti (saiwionv,n modo el aegrorurn hab-itn ratfone), senza frapporre indugio, pa.rtc di notte )). ~ n<~l libro III (78) s i narra che l ' Imperatore fu costretto ad avviarsi ad Apollonia (Albania) per Jasdarvi i foriti (rul .'!a,ur.ios d·eponendos) , · e, ,ricoverati. in que.c;ta località quelli non ancora gm1triti, proseguì verso l 'Erpil'o. Finalmente nel « JJe bello africano n (44) :;;i na.na. che mOllti ammalati furono lasciati ~ Brindisi, qna,n<lo l'esercit o stava per imba,rcnrsi per la spedizione in Grecia. Merita a,nc-0ra, di essere ricordato un passo (li Cicerone delle 'f'u,sc11,larw-e (libro II, 1G-t~8), in cui s i a('('t•m1a a.l ~oc,c·orr.s o {lei feriti in guerra: e< Noi vediamo .sipesso i feriti allontanarsi dal combn.ttimento e sappiamo come i soldati. da poco a,rruolati si lamentano anche se la forita sia 1ieve, mentr,e iil ~mldato anzia,no clifa,ma soltanto il mcdioo :-;e ferito g•rav,e.ment.c J)C·l'Ch(• g-]i fa~Ci fa. ]P,ffi{)lle )), Cicerone, dopo di aver a,ooennato al soldato a md ano che chia,ma. il medico, ,[o fa così parlare : « Imploro il tuo aiuto e l'opera, della ma.no, prima che mi faccia modre h~ maledetta- f.erita infertamj qal nemfoo. sangue, che sgorga abbondantemente, non può es-
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