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» 65. - Antonio Scarpa, da Motta di Livenxa

e bisogna a.r·rivare fino al 1901, coll'istituzione della Scuola di a!Ppllicazione dei meò.ici militari, perchè l'istruzione tecnica sia meglio uniforma,ta e disciiplinata. l'l Brambilla fu abillissimo o~ratore ed esercitò anche la me- . òicinà, proca<X\ia,ndosi una larghissima clientela a Vienna. Pubblicò nel 1777 una storia delle scoperte fisico-medko-anatomicochirurgiche fatte dagli nomini illustri itaJi.ani, e ·molto si adoperò per lo sviluppo, dell'Univc1·sità di ravia, sia coll fondare la bibliotoca, sia coll'au~entarc le collezioni e le <lotazioni dei

Fig. 65 - Antonio Sc:i.rp:~, da. Motta di Livenu~.

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vairi musei scientifici. Lasciò a.nche delJe hn1P-0rtanti « Istruzioni sulla chirurgia milifa,re >> ed un << A rmamenta,rium chirurgiouni militare austriacum >>. ·

Astro luminoso della chi,rurgia italiana del settecento è Antonio ,Sca,rpa (1747-1832), da IMottl.\, di Livcnza (fi.g. 65), allievo prediletto deil Morgagni. Nel 1772 fu nominato :professore di anatomia J1cll'Università. di ·Modena; e fu a,nche mcdko capo di quell'ospe-· dale militare, carica che tenne con sommo .onore e con indiriz7,0 eminentemente scientifico'. Dopo alcuni viaggl d'istruzione in Francia, in lnghilte1•1•a ed in Germania, ove ebbe a compagno il Volta, neil 1783 fu designato alla cattedrn di a,natomi.a nell'Università di

Pavia, e nel 1802 passò a quella di .clinica chirurgica- ove si procurò grandissima rinomanza per la sua abilità ope,ratoria,· tanto che il Pariset lo chiamò a1rbitro della chkurgia in Europa. Fu celebre per gli studi originali sugli' inte,rventi operatori della, cateratta dell'ernia e degli aneurismi, sui quali ill Cruveilhier fondò le sue teorie, dimostrandosi fin da quest'epoca fondatore della chi;i:urgia conservatrice. Lasciò anche un'opera magistrale sulle affezioni oculari ed altra sull'anatomia e fisiologia delle ossa ..

Ricorderemo da ultimo Giuseppe Flajan1 (1741-1808), archfr1tra <l i Pio VI, anatomico e chi-rur.go di grande valore dell'ospedale di ·s. Spirito a Roma ove fondò uno dei IJ)ÌlÌ irrnportanti musei ana.tomici: a lui si dev,e }a. scoperta m~l 1805· deil gozzo esoftalrnico, che va impropriamente sotto il nome Rtraniero di morbo di Bnsedow, il qua.le lo studiò 35 anni dopo. È anche autore di un « Nuovo metodo di medica.re a.lcnne malattie spetta.nti alla chinll'gia. )), che ·gli procrirò g,rande rinomanza, e fu anche un IP,recursorc del gi01·nalfamo medico in Italia, avendo nel 1808 fondato il <C Giornafo medico di Roma )). · Michele Troja (1747-1828), ,da, Napoli, chkurgo del re e professore di chirurgia in qnell'UniverRità, celebre per le sne ricerchP sperimentali, eseguite a Parigi, sulle ossa, per le quali riu~ci a, dimostrare che il 1>eriostio è l'unico 01,gano che p,1·esie<le alla foro generazione, ,e che fu ipoi tla base delle resezioni ossee Rottoperiostee. Lasciò anche interessanti lavori. sulla chirurgia oculare ed urinaria.

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R se dal campo chirurgico rpassiamo in quello medico, a11tri nomi insigni di medici militairi ritroviamo in queRto secolo. E in primo luogo Michele Ilergon7..oni (174-8-1819), da Bologna (fig. (iG), dne volte instaur.a,tore del Corpo sanitario militare 1polacco. Conseguita, nel 1768, la laurea dottorale in quell'antichissimo Studio in medicina e in filosofia, si trasferì a Milano nel 1772 ad insegna n· ;;;cienze mediche, donde nel 177G fn chiamato dt1l carc'.i11ale Gairapipi, nunzio apostolico in Polonia, 1pr.esso il :princip<~ Sangu· · szki, gran maresciallo di Lituania., come suo medico 1priva-to.

Nel 1780 si trasferì a Luhlino ove esercitò la professione con grande ono,re per circa sette anni, conseguendo N titolo df consi. gliere del I'e Stanislao I'oniatowsti e nel 1787 venne chiamato dalla fi.ducia del conte R,r,ewuski, gran · gene-raie della Corona, oome medico personale; con lui si trasferì ~1. Varsavia nel 1790 ove gli

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