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» 57. - Cesare Magati, da Scandiano

Altra illustrazione della chirurgia italia11a, in questo periodo, anzi da ritenersi un vero 1precursorè, è Cesare Magati (1579-1647), da Seandiano (fig. r.7). AddottoratoRi a Bologna a soli 18 anni, ove ebbe a maestro G. B. ,Cortesi, dopo la laurea, si tmsferì. a Roma ove aequistò grande :ipra;tica nell'esercizio chirurgico presi:;o J'ospe{lale di S. Maria òeilla _ .Consolazione; quindi nel 1612- fu chiamato da nn Bentivoglio allo Studio òi F,er,rara come letto;re <li chirurgia. Ma, colto da 'lllalattia gravisi;:hna, rinunziò ipiù tardi

.1!'ig. 57 - Cesare Magati, da Scandiano.

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a,ll'inscgnamento, e nel 1630, per le sue idee ;r~ligiosissime, vestì l'abito dei frati minori ca1ppuccini, assumendo il nome di padre Liherato da Scandiano .. TuttaNia,, per ordine dei suoi irn:periori, continuò ad esèrcitarc la professi·OJIC fmo in tardà ètà, chiamato ovunque, per la ·sua fama, a, ~onsulto dalle maggiori perRonalità de} censo e della nobiltà d~l tempo.

Il Mag~ti pubblicò a Venezia nel 1616 un'opcra_importante: (( De rara medicat-ione . 1;ulnerum . seu d.è vitlneribu,s raro tractandis) libri d1w )), i:u . cui combatte energicamente iI trattamento delle ferite allora, inva!lso, che consisteva n~l ,rinnovare (li f,re,g ucnte le medicazioni fatte a base· di unguenti e <li pomate (uteo,s aUter tracta,re sit nefas); ciò. che non faceva aJltro che esporre la le.~one a ,contatto dell'aria, la quale è carica di miasmi, che infetta.no [e parti con cui vengono a c()nt.att-0 e -rip:i:ova l'uso òi ii,onde, setoni e

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' filacce che, oltre a ritardaire il -processo di cicat,rizzazionc, favoriscono lo svilup1po della putrefazione. In luogo di questa complicata medicazione, ,consigliava, invece la." semplice fasciatura occlusiva con molteplici strati di strisce di t,ela e di ~otone, che si doveva rnantenere in iposto rper 5-6 giorni : Teg't.trnentum a,ptum facile parabit. mediCUll ex ditpiicato) triplicato a-ut quadruplicato) vel pluries etiam plico,to linteo) vcl pl'uribus linteis.

Oei'lare Magati, richiamandosi all'esempio degli agricoltori, che, terminato l'innesto della pianta, co1p1·ono la parte lesa con uno strato di terra e lasciano quindi compier·e ftlla natura il 1processo di ,riparazione, affermava in tal modo il principio della semplice occlusione della ferita e sosteneva che le sonde e le filacce inkodotte nella lesfone pure i1nbibuntt1.r et r1ra'Vis ho,litibw: inficiuntiir) formando delle iputrefazioni.. lnoltr,e riteneva pariimenti da,nnosi i balsf~mi agglutinanti, i suppurativi' ed i sarcotici, come pure riprovava la sfasciatura continua delle ferite, che espone la '.[}i.aga al contatto dell'aria, oltre sottra,1Tc ai tessuti il ca.lorc naturale, indispem,ahile per la, cicatrizzazione ed è qum;i sern1pre ca.usa di SUJ)IPUrazione.

L'efficacia di questo semplice trattamento fu confermata da molti chiirurghi, 1primo fra gli altri <la Ludovico Settala (1552-1633), da Milano (fig. 58), chirurgo nell'08pedale Maggiore di quellla città,. lnfatti egli constatò che tutti i fer.iti cranici, t,rattati col vecchio sistema gailenico della frequente scopertura ,e specillazio11e della; lesione, avevano dovuto soccombere, mentre cp1elli. medicati con la semplice aipplicazione di una 1pezzuola imbevuta d'essenza di trementina e balsamo pellllviano, lasciatà sul posto per 4 o f> giorni, si avviavano alla guai·i,gione. Solo nei casi di grave emorraigia, di scolo abbondante di pus ·C di grn,nde fetore le fo1:ite dovevan~ essere sfai;;ciate e medicate più di .frequente. Garcg·giò con K Carlo Bol'l'Omeo nell'assistenza, ai pestosi durante l'epidemia <lol 157G.

Ed anche Dionisio Sancassan;i, congiunto e conterraneo del Magati, rpubblicò nel 1716 a Venezia gli« Aphori8mos generales de mtlnerum cura secundmn methodum, Caesaris Afo,[70,ti >> ed « Il chirurgo in campo ossia sicuro modo di medicare le ferite neWeserc'llo >> in difosa di i}Uesto semplice processo. E nel« Ohirone in ca,mpo )), traduzione dell'opera del chir11l'go milita,re Belloste << Ghirurg'ien de l'hopital )) edita, nel Hì98, che vo1Jeva spaeciaré ·n metodo p,ér suo, rivendicò giustamente la priorità R] Magati. Ma in seguito, special 0 mente per la violenta orrposizionc_ diDanicle Sennert, questopro~e-

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