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» 66. - Mi-chele Bergonzoni, da Bologna
venne . affidato l'insegnamento delle istituzioni chirurgiche nell'università e la direzione d,eilla scuola di chirurgia,; da ,poc9 fondata. Dal re Stanislao fu inoltre incaricato di organizzare il servizio sanitario militare e fu nominato generale medico capo dell'esercito polacco: e pei' le alb~ sue benemerenze g,li fu conferito il diploma di nobiltà,.
Il Bergonzoni apportò radicali e sapi-enti riforme nei servizi sanitari dei reggimenti e delle brigate, sistemando infermerie ed
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Fig. 66 - Michele Hergonzoni, da Ilol_ogna.
ospedali ed istituendo nuove ambula.nze per i servizi di mobilita1 zione. Per riparare inoltre alla deficienza di chirurghi neJl Coripo sa.nHario, dispose ancora che un buon nume.ro di giovani ufficiali medici fosse inviato alle università del regno ed anche all'estero l[)er perfezionarsi nella specialità.
Questa, nuova organizzazione del se,rvizio sanitario militare non ta11,dò ad esser messa alla p,rova nella guerra contro la Russia nel 1792, che ebbe il tragico epilogo ne]il'anno successivo con la spa,rtizione della rolònia fra Prussia e Russia. Ed il Bergonzoni stesso assunse l'alta direzione dei servizi sanitari in difficili contingenze, data la scarsità dei mezzi di ap.provigiona,mento del-
l'esercito da pooo sistemato, e che egli seppe felicemente superm~e. Nel 1795, dopo la perdita definitiva dell'indipendenza deHa Polonia, il nergonzoni non abbàndonò Varsavia,, che oramai considerava oome seconda patria, e diede oipera attiva a promuovere il l'isveglio degli studi medici nella città.
Dopo le vittorie del 1806 che condussero i Francesi fino a Varsavia e che diedero luogo alla costituzione del granducato di Poloni.a, il Bergonzoni fu daJ mini~tro de!lla gu~rra, p,rinci1pe Giusepipe Poniatowski, nominato ispettore generale e p1·otomedico clcll'esercito polacco, e per la Roconda volta ebbe l'incairico di sistemare i senizi, ma,nd,ito chf\ rgli assolse supera,ndo difficoltà inaudite, <lovute soprattutto alla, prccairia situa.zione :finanziaria. l•~gli infatti ,rinsd a completare i quadri organici, ad elevare fa cultura professionailc del Cor.po ed a miglio1J.·are le condizioni ig-ieniche <legli sfa,bilimenti sanitari, siccllè nella successiva gue1·ra 1kl 1809 ebùeJa ~oddisfa.zi;one di vooere assfo11rati i servizi. di sgomhero e di assi!itenza all'ingente numero di malati e feriti. E quando 11d 1812 .fu cost1·BLto a ,ra.ssegna,re le dimissioni. rlall'nJta carica, il · governo g,randucale gli a,sscgnò uno stipendio a vita di 6000 zlotys ed il titolo di illustre vctcr·ano, nonchè l'ordine di Stanislao. Morì lt 71 anni in Varsavia., il G marzo 1819.
Fr-a le opere del Ilergonzoni ,ci limiteremo a, ricorda.re quella intit<>la,ta (( Dèl1'educazionc letteraria e sdcntHka del mcdko pratico>), pubblicata in Bologna nel 1782, nella quale afferma, fra 1 'altro, che « ill libro del me,dico è l'infermo; e Sf\ egli lo avrà, hene studiato, 1:d ,potrà dir.e che rn~l totfl.le la ma,]a,ttia piega al bene e mostl'a-rvi le ipiù osservabili dr,costan:1.e ed i pericoli più sensibili >> .
Altro· medico militare (l(>l settecento, non meno rinomato, fu Michele Sarcone (1732-1.797), da Terlizzi, in 1provinda di Bari, cl1e dedicò tutta la sua attività allo ·studio delle mala,ttie infetti.ve, attenendosi alla scuola di Ermanno Iloerhaave (1668-1738). Come è lloto, questi ·nacque a Leyda in Olanda, e fu UllO dei più grandi. clinici d'Eur()pa, che proclamò la nreessi.tà di ritornal'e allo studio di lppoorate e di comii-dera,rc il ma.lato oome aa hase di ogni ricerca scientifica. Tl, Sarcone fu medico rinomato dell'ORpedale milita-1·e e membro dell' A<>..cademfa delle i-de:i;ize in Napoll. Pubblicò nel 1760 un libro « Del contagio <lel vaio]o e della necessità. di tentarne tl'~A~tiirpazione e di tutelare l'esercito J), e f<•cc an<"lw intercs,sa.nti ricerche sulla, febbre tifo.idea.

H.icordiamo ancora Domenièo Cotugno (1735-1822), da NapC>li, il quaJe te1me con 01wre per oltre 60 anni la cattedra di anatomia in que1l'antico ,Studio, scoprendo-il liquido cefalo-rachidiano, la presenza d'acqua nel lahirint,o, i nervi naso-palatini. ecc. Inoltre fu uno dei iprimi osservatori dell'esistenza ddl'aJlhumina nell'urina patologica., e foce ricerche importanti sulle pustole vaiOllose. Si IJ)UÒ ritenere anche un ip•recursòre della profilassi antitubercolare. Nel suo dtscorso << Sullo spirito delaa medicina)) affermò che il .primo maestro ,deve ,essere sempre la, natnra, e che sui fatti e non sui ra. gionamenti debbono fonda,rsi le scienze mediche. Domenico Cirillo (17:{!)-17!)9), pme di Napoli, stl'enuo sostenitore della, contagiosità della tubercolosi e a.utore di un t,rattato suUa lue venerea, condusse una strenua campagna, per la rifol'ma delle p1·igioni e ipe·r la rior.gani½zazione degli ospedali, in rapporto s1pecialmente all'igiene: fe.rvido patriota, scontò sul pa,tiholo il SllO a.more per la, libertà e per l'indipendenza della patria.
Ed infine Antonio Cocchi (1695-1758), da Baselice (Benevento), medico rnilita,1·c del presidio spagnuolo di Portolongonc e Cal'lo
Botta, che, oltre storico di g\ran fama, fu medieo milital'c nella spedizione francese del 1796 a Corfù, ove scrisse ]a, storia deWisola da,l punto di vista sdenti.fico, igienico e sanitario.

IL - LA CHIRURGIA E MllJDICINA MILITAREJ DEL SE1:r'l'JlJCllJ~TO IN FRANCIA E NIDLLE ALTRE NAZIONI D)EUROPA. ·
Nel secolo XVIII fa chirurgia, militare francese si semplifica e si orienta verso la tendenza, conservatrice, come osserva _ Delorme, e sotto l'impulso dell'Accademia, reale di chirurgia si affm·rna con nomi ben noti nel morn1o scientifico. Fra questi ricorderemo: · Enrico Le Dran, ,consulente chirurgo deWesercito di · centomila uomini, che nel 1734 cinse d'assedio Filishurg·o: raccolse nel cc Traité 01i llefiexions t'irées de la prati.qite des vlai<Js rFarmes à fe1.1, )) i frutti della sua esperirnza bellica, che ra,ppresenta l'opera classica di qnell'e,poca per la, semplicità e chiarezza, di esposizione delle ferite delle varie regioni del corpo. Desport, chirurgo 11iutante maggiore nella campagna d'Ha.Ha deJl 1733, dul'ant.c ]a. quale si distinse all'assedio di ·· Pizzighettone è di Milano, pubMicò nel 1749 un << Tra,ité ·· des vlaies d)a,rmes à feu )), ricco di originali osservazioni .specialmente ipcr quanto rigua,rda le f.eritc o.steo-articola,ri e di precetti inte-ressa,nti, fra i quali sostiene l'uso degli stuelli e dei sctoni nel tr~tta-
rnento delle lesioni. Bordenave, estensore di una te.si in latin-0 « Sulile ferite d'arma da fuoco osservate durante l'assedio di Maestricht nel 1748 )), fu nomina.to. per i suoi meriti viee-p,residente del1' Aocadcmia, reale di chirurgia, per la quale compilò una memoria « 1-'recis de plusieurs observations 8'ttr le plafos d'annes à f eu en d~fjerentes parties >>, in cui riassume magistralmente per ogni singola o,riginc tutte le lesioni d'airma da fuoco.
Ed ancora ùpbbiamo citare: G. Pichaut de la iMa,rtinière (169{;1783) primo chirurgo di Lnigi XV per una memoria sul << 1.'raitement des plaies d'a;;:me à fe'u >> compilato in ba.se all'esperienza di numerose campagne, aille quali aveva partecipato come chirurgo aiutante maggiore cd in · cui si trntticne diffusamente sull'indicazione delle amputazioni. Le Vacher, ehirurgo delle a,l'mate di li'ia.ndra, ed autore di una tesi « Sur qiielqu,es particula,rités concernant les pla,ies fa,ite:s pa1r armes1 à fett >>, nelUa quale sviluppa dne irnporta.nti questioni di chirurgia di gue1Ta: il così detto vento dei proiettili e le devimdòni di essi a,ttraverso i tessuti. Bonche,r oompilator-c di una tesi cc Observa.t'ion:, wur <les plaieR rl'armes à f eu, compliquées d<J fracfore altx artù.;olations de.s emtre-rnités on a,u voisinage de nes artinol,a.tions ))) in cni dirnostl'a il frequente ,~lmso delle amputazioni degli a.rti, in ca,mpagna. Faur,e, chirurgo maggiore del reggimento ·del Real Vm;ccllo, in un'altra memori.a ammette l'indicazione delle amputazioni prima,rie solo in casi di lesione ·dei grossi vasi, asportazione di un arto e frattura delle gTandi articoJa,zioni. Bagieu, chirurgò maggiore della com1pagnia dei gendar~i della guardia. del R.e ed ispettore degli ospcdaili militari, autore di un trattato << Exa,men de plusieu,rs parties· de la. chir1lr[Ji_e >> , in cui si. dinìosti·a fautore della chh'urgìa, conservat,rice e combatte l'intervento delfo n,mpntazioni sul caIDipo di ha.ttaglia. Loubet, ·chiornrgo maggiore di Efanterre ,e di l.i 'rurenne, dopo avf>Jr pa,rtecipato aJ1le guenre di Gèrmanfa e di Fiandl'a,, pubblicò un trattato sulle ferite' d'al'ma da fuoco, nel qnale si diffonde specialmente sull'azione· che lo · scorbuto e· la sifili,de esci·cita.nò nel decorso' delle lesioni.
E finalmente è da rico,rdare Ravaton, chirurgo maggiore del- · l'ospedale militare di Landau,· chP, <lul'antc la guer,ra. di irnccèsRione d'Austria e queilla dei sette a.nni, · costituì uno dei' principali o~peéla.]i ùi .sgombero, a,l quale afflniv:mo i feriti ddle battaglie di nettingen, Fontenoy; · Racoux, Roshat.h e <leWassedio di Filisburgo. Pnbblicò nel 1708 il celebre tr·attlltò (< · Ghinirr,ie d"arntée )), che riassume l'esperienza _ di. oltre :w anni di p,ratfoa ospcdaHera

e di guerra ed è òiviso in 4 parti: la iprima, tratta delle contusioni prodotte dai JH'oiettili, Ila, seconda òelle ferite d'arma da fuoco, con 109 osservazioni ori,ginali ed un nuovo metodo. per la disarticola,done coxo,fcmorale, la terza e la quarta delle ferite d'arma bianca da punta e da taglio.
Come interessante documento storico del telll1Pò, riproduciamo qui i preprurativi di un'a.miputazionc, dal Ravaton stesso magistl'almente <lese-ritti nelle ime memori.e :
« Il 17 ruaggi.o 1734-, l'amputazione fu decisa. Il soggetto era buono, pieno òi coraggio e di fermezza, e, se le forze ]o aiutassero, 1;>romctteva un feilice ris1ùta.to. l:''·C'Ci mette1·e i] ferito f'm di una, sedfa, a,bba,stanza. bassa; un ~~iutante chirurgo messosi a.lla sua sinistra, lo teneva, abbracciato incroda,ndo le due mani sulla parte destT'a <lel torace, c. con ciò immobilizzava; il tronco; un altro, in ginoc.cbio, fissava le oosce; un terzo teneva una pozione cor{]iale prr .somministrarla in caso di ne('.essità. Ne avevo po·i collocato un qunrto, perchè mi pm·gessc gli strumPnti e gli a,piparcccl1 i a tempo opportuno )).
·» * .X•
Nel 1731 viene istituitili in Pairigi l'Accademia di chirul'gia, allo sc0tpo di ,riunire in frequenti conf.ercnze i chiru11ght più eminenti dell'epora, promuove,re con premi le ricerche personali e favorire il progresso scientifico. Fra i 40 membri fondatori, di cui si compone l'Associazione, figurano in larga .parte i più bei nomi della chirurgia. militaire francese:
Francesco Gigot de ila reyronie (1678-1747), chirurgo· marggiore a 25 anni nell'ese,rdto del ,:rn~wcsòallo di Villars nelle Cevenn(! e quindi nella compagnia dei cavalleggeri, al quale Sipetta il merito di avere stabilito una netta distinzione fra, chirurghi e barbieri. Abilissimo operatore, sopra.ttutto nella, cura delle ernie e delle ferite inte· stinaH, fu lettore nello studio di :Montjpellier e presidente della detta Accademia. Por i suoi meriti fu nomina,to nel 1717 m~dico del Re, ,ed ebbe l'onore di aiocompagnnrlo dura,nte la gner-r~1 in Fiandra, introducendo anche notevoli miglioramenti n~l servizio sanitario milita,re. De la Faye, chirurgo maggiore neHa,,campagna di Fia,ndra, iaea,tore di un nuovo 1PI'.Ocesso por la disa,rticolazione d,ella. spalla e di un pratico mP-zzo di trasporto pn i frattun~ti dell'arto inferiore. Les Puzos, clie dal 170~ al 1709 negli ospeda1i di guerra diede opera, attivissima durantf' le ba,ttaglie d'Hochstet, di RamilHcs, d'An-

d:cna,rdc e cli Malpilaquet. Ques1rny, protomedico di Lujgi XV, fu al seguito dell'esc,rcito del duca di Villeroy all'assedio di Metz·: di lui si ricorda che, per frenare l'emorragia, dcll'a·rteria jntercostaJe in un 1-;oldato, .apiplicò sul vaso· beante un gettone d'avorio, fissandolo con nastro. Houstet, chirurgo di Stanislao, re di Polonia, si distinse 11e1ll'asse<lio di Kell. nel 1733 ed in quello di Danzica nel 1734. An· l.onio Louis (1723-1.792), chirurgo e seg,reta,rio perpetuo dell'Acca.··1emia,, foce int,eressa.nti studi sulla morte per appiocamento e fu con Giuseippe Ignazio Guillotin, il famoso inventore della ghigliottina., estensore d'una interessante memoria pre:;;entata alla stess~1 Aoeaidemia nel 1791.
E ricorderemo ancora, Lonhet, chirurgo· maggiore dei reggimenti di S:,mterre e di Turenne, che studiò l'influenza della sifilide <~ dello soorbuto sul decorso {!elle ferite d 'arma da fnoco _ . E dte1,crno inoltre: -Gu6rin, chirurgo 'maggiore delle guardie fra.nce:;;i e 1più ta,rdi di Giacomo II re d'Inghilter,ra,: molto rinomato e chia111ato a consulto in gue1Ta, sui casi più difficili. Tenon, chirurgo maggiore du-ra,nte Ja. campagna, di Fiandra. Sorlier, chfrurgo magg-i.o:rc della g·endarmeria e più tarili ipr(•fe:sRon• a ~iontpellier. Caqué, < ·,hil'urgo in capo dell'ospe<la.le <li ReimR, che a.ll'aRsedio di Frihurgo medica i feriti ilellle trincee « ,per otto giorni ed otto notti >>, dimoi--::trando una resistenza f.enomcnale, oltre una g,rande perizia,, e la,scia, l'ef.lerdto d:Opo la pace di M.aestricht nel 1748. Pietro Giuseppe Def.la11lt (1749-1795), chirui·go primario dell'Hòtel-Dieu a Parigi, fon<latorB della prima. clinica chirm·gica, di cui fu apprez½atissimo insegnante avendo dato htrgo impulso allo :studio dell'anatomia chirurgica e formato dei valenti pratici. F;rancesco Ohopart (1743-1795)r che sa.lì in g,ra-n fama 1per il suo metodo di a.mpntazione c1-el piede e per la chirurgia delle vie urinarie.
Ma, soprattutto merita di -essere qui ,ricordato Oroissant de Garengf',ot (,fig. 67), cui impropriamente si att~·ibuisce la [)a.ternità rleUa famosa chiave, esistente già ai tempi.di Pa,rèo. Egli, dopo aver prestato se~·vizio nella marina, fu addetto per 15 anni al reggimento fant-cria del Re1 partecipando a,lle ha,tt-a.glie di Fontenoy, Raucoux, Luwfeld; alila campagna di Prussia,, agli a,ttacchi di Ro:;;:;;hach. Grene'lt ecc. ; e presso lo .stesso corpo suoceduto come chirurgo magg;ior-e a-l fa.moso Terry,er, pr,e:;;tò :;;e,rvizio fino a.Ua tarèla età, ili 71 anni, quando fu colto a Cologna tfa insulto aipop1ettico. Di lui si racconta, qt.H~f.ito curioso aneddoto. A1lm1Cliè iper l'età e per la salute malferma egli pregò i1l1 colonneJlo conte di Gucrchy di Nmne,ra,rlo
