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Giovam1i ~fnria. Lancisi, da R~·a. :?GO

ta,l.o i I l'invenire lento del ferito aUo S1pruzzar di acqua fresca ,. l'emottisi consecutiva al tremendo ool,po ,rieevuto a,l tora.ce !

(< • • • • • • • • • • • Gli spruzzar di fresca '-., Onda la fronte ; ed ei rinvenne, e aperte Girò le luci intorno, e, sui ginoc.chi Su:ffulto, vomitò· sa,ng-ue dal petto. Ma di nuovo a1l'indietro nel terreno Rivcrsossi; e, coll'alma ancor dal oolpo Doma., oscuraJ.·si ·all'infelice i lumi ii.

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O-Osì, quando Pelagone estrae il <la,rdo dalla Je,rita dell'eroico Sarpedonte, questi è colto da sveniinento. Omero descrive con meravigliosa a,rte il ,riprendere dei sensi: . '

« Ma l'aura boreal che fresca, intorno Ventavagli, tornò nei primi uflici I )IP! l:i, vita gli spfrti e nell'n,nel() Petto affannoso rkreògli il core i> .

Nel libro XVI tMviarno esposfa in pochi toeehi 1m'a,ltra, impressionante descrizione di fosione tor·aieica :

Patrocilo ha scagliato un dardo contro Sarpedontc, re dei Lici, e ·

« . . . . . . . . dov-e è dnto

Da,' 1Suoi ,ri,pari il cor, gH aperse il petto, .. ... ......... Giacea Steso innanzi alla, biga, e colle ma,ni_ Ghermia Ja. polve del suo sangue rossa,.

E frmmmdo gemea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . In ,questo dire Le n~'.rici affilò, tnwolse i lumi,

F, la morte il coprì. Col piede il petto Ca,lcògli il vindtor; l'asta, ne trasse ;

E il polmon la, segnìa, s'ì che dal seno 11 ferro a un tcilllpo ,gli fu svelto e l'nlma, >l •

.Amche le lesioni aildominali sono riprodotte con ma,gistrale esattezza di. prurticola,ri e iprofon<le cono~,enze anatomo-chirurgiche,

Nel libro IV Piro « che de' Traci condottiero dall'Eno era venuto )), non contento di avere con un sasso .cagionato a,ll'« Amarancide Diore )) l,a, frattura, della gamba, destra al suo terzo infe-

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