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di pittura su ~peeC'l1io, esistente nel Museo ci'vico di Bologna

tempio di E,sculapio eretto nella regione, i quali erano destinati in ausilio ai medici. milita1·i dell'esercito, in caso di urgenza, quando vi era grande affluenza di feriti da, medioa)re: « hio medioos ncto constiluunt qiwd per1n1,ilti vu,lncrati e8sent )).

Senofont,e ci 1'icorda alti'esì che i medici militari assegnati alla pN>sona del re eirano scelti fra i migliori iper dottrina e p,er zelo :

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Fig. 12 - Macaone che fascia il piede sinistro di Filottctc. (F.ra.mrnento di pittura su specchio esistente uel Mnseo civico di Rologna).

(( ·ita,q'U<3 111,edicos praeBtantÌ88ÙJW8 ad Se coegit)): CSSi venivano tratti dalle scuole asdeipiadce, o da, quelli f(tipendia.ti delle città greche o infine da quelli in servizio p,resso i Ginnasi. Lo storico ci 1•iferisce inoltre· c:jie Giro, olt,re ai medici militari, teneva !Presso cli sè, f,h1, le altre provvig,ioni necessarie all'esercito, anche una snffici en t,e d ota,zione di medici n a..li e m ateriaile chirurgico, pe,rchè il ::;occorso ai. feriti e malati fosi:;e ,quanto mai effi.cace e sollecito.

Per la storia, della mf'!èlicina militare g•l'eca merita apcora. di <·.ssere esumata un'at11tica legge di. Lfourgo, colla qua.le obbligò j medici, sacerdoti dei templi, a segufre gli ese1;eili e 1c a,rmate

in g-nerra, ed intes,e a bandiTe da Sparta ila. superstizione dell'impuril.ù, dei et1,daveri e l'or, rore di toccarli. I morti ili combattimento vcuiva.no s,e,polti dentro la città e nel ,recinto .dei templi: i caida,veri venivano p,rirrna inviati aJl.e ris1pettive famiglie e lè madri esaminavano se le ferite erano state riportate nella regione anteriore o posteriore del cor,po : ,nel primo ca,so ai morti veni va <lata seipo] tura nelle tombe degli àvi, nel secondo e,ra.no inumati in una foss::b comune, in ilnogo aippairtato <falla città. -

Non sarà fnor di luogo infine rioordare che fra i cinquantadue libri che formano il'opora monumentale del codice della Scuola di Oos, intitolato lppocratis Coi opera omnia,, v _ e nlè uno,De Meclfoo, che merita di essere qui ricordato, percbè vi si danno 1precetti. di deontoilogia sanitaria e di chirurgia mi.litare, sp<>.cialment:e sullo strumentario e sulla tecnìca ipe,r l'estrazione dei dtwdi dalle fedte; e si consigliano gli àllievi a seguire .le armate in campagna per ·acquistare la necessaria pratica di questi interventi, poichè nelle città, c-.c.ccttn:1.to il cn.-so di una guerra civile, è aBsai raro che sj presentino le occasioni di eseguire simili opera,-,ioni.

Ma per meglio comp1'cndcre la natura, delle lesioni e ferite di guerra, che numerose sono descritte nell'Jliad,e, non sarà del tutto fuor di luogo, prima, di tratta.re dei va,ri traumatismi bellici, esporre un cenno sommwrio ,dei mezzi di difesa e di offesa, di cui disiponevano gli antichi eserciti della Grecia,. Fra i primi ricorderemo le a,rmature che vroteg,gevf_ mo i combattenti, tutte di bronzo e non mai di ferro, essendo questo metano usato e~<;(cln~iva,mente per gli strumenti agricoli : l 'e]mo di bronw, fodeir1bto di cuoio, con due aperture -per g1li occhi; la corazza, composta di due valve concave, unite a mezzo di spalJine, che si formavano con uncini agli a,nèlli . :fissati anteriormente e sui :fianchi mediante co,rregg,e; il cint"Q.rone; la mitra, piaiska metallica a, dìfr,sa del basso ventre; gli schinieri o gambali, dello stess-0 metallo, alla,cciantisi con ferma.gli dietro il polpaccio; e finalmente lo scudo, di [)elle di bue, rinforzata con striscie di ferro e su cui erano scolpite artisticamente fiere o .serpenti, allo soopo di desta,re ten·ore e spavento nel nemico : lo scudo dei Lacedemoni e dei Sicionii portava anche la lettera inizi.a.le del nome del popolo. ,Si awwano due forme di scudo : uno

grande, ovale, che proteggeva tutta la, persona, da!lla, testa ai 1piedi, tanto che Omero rparagonava lo ,scudo d'Aiace a<l una torre, con im lwacdatura che veniva afferrata, dalla, mano sinistra; cd uno rpiceolo, rotondo, av·ente due corregge, nelle quali si infilava, il braccio.

Le armi.· di offes:1, erano le seguenti: la lancia, lunga, cirea un metro e mez~o, formata, da un'asta òi frassino teirrninante con /due pvnte ferra.te a due tagli, di. cui la superiore serviva come a.r·ma da 1punta, e l'inferiore come contra1ppeso nel Jancio ed anche 'per fissa~la, .sùl terreno. La spada era di bronzo, di,ritta,, a due tagli, rinchiusa in un fodero mdtallico, e si appendeva ·a mezzo di un pendaglio al fianco sinistro. Vicino al fodero della. spada si por: ta,va anche un-coltello, che per lo più era usato solo nei sacrifici.

L'arco serviva a lanciare le frecce : il ti,po più oomune era formato da un bastone di legno flessibile, lievemente incurvato, r.on una corda tesa alle estremità,. Un aJltro tipo era ,rappresentato da, due corna di antilope, saldate aJ centro e rinfor¼ate con un fregio metalJico.

Il dardo era,· costituito da un pezzo di ca.una, lungo circa 60 cm., con pnnta mefallica, a tre t,a,gli con uncini; l'altro t>,stremo portava un'incavatu[·a da adattarsi alla oorda deWarco: per poter essere scoccata con maggior forza, la freccia presenta.va due rilievi !laterali che servivano l:IJ(l appoggiarvi l'indire ed il medio. I dardi erano collocati nella faretra., che ne poteva contenere circa una ventina, ed era. formata di cuoio o di vimini intessuti, con coperçhio e pendagli, e portata ,al :fianco. Le truppe leggere non erano dotate di armi di difesa e combattevano con s1pade e giavellotti, ossia aste da getto, da vibrarsi a.nche mediante striscie di cuoio, a,nnodate a metà dell'asta, o con fionde o con archi. '

La fionda, finaJ.mente serviva per RCagliar sassi e9- era costituita da una Sipecie di nastro, di ipanno, di. cuoio o di lana, assottigliato alle, estremità. I sassi di gra,n mole venivano invece lancfa,ti di'rettamentc coille mani contro l'avversario.

I Greci tenevano in g,raJ1de onore l'eserdto. La fanteria era <·ostituita da, opliti (fanteria 1pesante), airmati .ai lunga pi,cca, da 11eltasti (fanteria mezz~ma,), dotati di pir.che più cort,e e di arma-

I m·e meno ~pess.e e da, p8Uif;i (fanteria. leggera.), muniti di giavellotto e di a,rco.

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