FACILE io IMPARO
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IO IMPARO FACILE è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e in particolare a tutti coloro che presentano Bisogni Educativi Speciali (BES). Con questa espressione ci riferiamo a quanto è già stato descritto dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 in cui si fa riferimento a tre grandi sottocategorie ascrivibili ai BES: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Tra i disturbi evolutivi specifici ricordiamo i disturbi specifici dell’apprendimento, i disturbi del linguaggio e delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività oltre ad alcune forme di funzionamento cognitivo limite in cui non risultano soddisfatti i criteri previsti dalle leggi 104 o 170. Anche alcune forme lievi di disturbo dello spettro autistico, purché senza disabilità intellettiva, possono rientrare tra i BES, pertanto ci è sembrato doveroso fornire all’insegnante quante più risorse possibili per rispondere in modo appropriato alle molteplici esigenze di questi alunni.
La categoria dei BES comprende quindi bambini con esigenze di apprendimento e capacità molto differenti e che richiedono quindi diversi livelli di adattamento del materiale didattico.
Il materiale si compone di schede operative specifiche in grado di avviare il bambino, in modo graduale, alla comprensione del testo, mantenendo i contenuti affini a quelli del volume utilizzato dagli altri compagni di classe.
Il libro di testo è un importante strumento di inclusione, quindi IMPARO FACILE è fondamentale perché permette all’alunno che necessita di un aiuto in più nell’apprendimento degli argomenti trattati in classe di seguire lo stesso percorso dei suoi compagni, anche se facilitato
e semplificato.
I processi principali di adattamento sono infatti la facilitazione e la semplificazione. Facilitare un testo significa infatti favorire la comprensione dei contenuti e occorre quindi scomporre i brani e riorganizzarli in una forma che preveda l’utilizzo di paragrafi, immagini, schemi.
La revisione semplificata dei testi è stata mirata alla riduzione dei livelli di complessità di tipo lessicale e morfosintattico e all’utilizzo di parole ad alta frequenza d’uso facilmente intuibili. Sono state trasformate perciò le parole e le strutture linguistiche più complesse in forme semplici e dirette. Inquadrando il più possibile termini che possono presentare comunque difficoltà di comprensione all’alunno BES, si è ricorso a box lessicali a lato del testo in modo da poter supportare le parole con immagini esplicative o esempi concreti riferiti alla quotidianità e calibrati in base alle difficoltà.
Sono state selezionate le informazioni e riordinate in senso lineare con paragrafi scanditi, evitando anticipazioni, salti all’indietro e incisi. Tali accorgimenti hanno permesso la realizzazione di materiale pronto per essere utilizzato dall’insegnante, che può così intervenire nei confronti di alunni con difficoltà di apprendimento, alunni stranieri e alunni con difficoltà cognitive di tipo lieve, consentendo loro di accedere al volume utilizzato in classe senza troppe difficoltà.
In tal modo il lavoro si svolgerà parallelamente a quello proposto all’intera classe, senza dover ricorrere ad adattamenti o ulteriori rielaborazioni.
1
INTRODUZIONE
Il sultano Salinda
Il sultano Salinda vive in un palazzo con mille stanze.
Il sultano passa le giornate a dare ordine ai suoi servi. Salinda si ferma ogni tanto per ascoltare il canto dei suoi uccelli.
Gli animali sono chiusi in piccole gabbie nelle varie stanze del palazzo. Un giorno gli uccelli smettono di cantare.
Il sultano allora dà agli uccelli cibo, acqua fresca, gabbie d'oro nuove, ma gli animali restano sempre silenziosi.
Salinda non capisce il comportamento degli uccelli. Samira e Salim sono i figli del sultano e un giorno portano il padre in giardino. I due bambini vogliono far capire a Salinda come mai gli uccelli chiusi nelle gabbie non cantano più.
Appena fuori, l’uomo tira un sospiro di sollievo perché sente l’acqua che gorgoglia nelle fontane, il vento che frùscia tra le palme e il canto degli uccelli che svolazzano da un albero a un altro. Finalmente il sultano capisce.
Il giorno seguente Salinda e i suoi figli portano le gabbie sulla terrazza del palazzo e le aprono. I bambini sono molto felici e mentre il sultano li guarda capisce di aver fatto la cosa giusta.
Da quel giorno Salinda fa lunghe passeggiate nei giardini del palazzo e anche più lontano, ovunque ci sono tanti uccelli che cantano.
da H. Schmid, Salinda e gli uccelli, Edizioni Arka
sultano = re o principe del mondo arabo.
gorgoglia = l'acqua scorre nelle fontane e fa rumore. frùscia = il vento si muove tra le foglie degli alberi.
2 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 16
Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
Il sultano vive all’interno di un palazzo piccolo.
Salinda ama ascoltare il canto degli uccelli.
Gli uccelli vivono liberi nelle numerose stanze del palazzo.
Un giorno gli uccelli non cantano, non mangiano e non bevono più.
Il sultano fa rinchiudere gli uccelli in gabbie d’oro per farli stare più tranquilli.
Collega le frasi in modo adatto con colori diversi.
Salim e Samira sono
si sta davvero molto bene.
I bambini convincono il sultano
aver lasciato liberi gli uccelli.
Salinda scopre che in giardino
Il sultano è contento di
Cancella le parole intruse.
i figli di Salinda.
a lasciare liberi gli uccelli.
Salinda ascolta il canto / osserva il volo degli uccelli.
Dopo aver liberato gli uccelli, tutte le mattine Salinda fa delle brevi / lunghe passeggiate nei grandi giardini del palazzo.
Nei giardini il sultano tira un sospiro di sollievo perché prova un senso di pace / agitazione .
A Salinda piace il gorgogliare / gocciolare dell’acqua e il fruscio del vento.
3 IL CERCHIO DEI LETTORI 4
PAG. 16
-
V F
Una casa speciale
Una bambina, a casa, aveva visto un film con una banda di ragazzini che si costruivano una casa sull’albero.
Quel giorno la bambina fantastica sulla casa sull’albero, pensando che sarebbe bello averne una tutta sua.
Quando arriva il compleanno della bambina, la mamma e il papà chiedono alla bambina che regalo vuole. Lei dice: – Una casa sull’albero.
In giardino c’è un grande albero fatto apposta per ospitare una casa, ma i genitori non sono abili con le mani.
Si collegano a internet e scoprono una ditta che fa case sull’albero su misura.
Dopo alcuni giorni due ometti nel giro di poche ore realizzano la casa sull’albero.
La bambina da quella casa si aspetta un po’ di emozione e di avventura e invece comincia ad annoiarsi.
Quella casa ha un difetto gigantesco: è già fatta. La bambina convince i genitori a restituire la casa sull’albero.
Padre e figlia costruiscono insieme una capanna in fondo al giardino. Alla fine viene un po’ storta ma carina.
Una notte d’estate la bambina e le sue amiche dormono dentro la capanna provando il brivido di una vera avventura.
da B. Masini, E. Bussolati, Il casello della buonanotte, Einaudi Ragazzi
banda = gruppo di ragazzini vivaci. fantastica = immagina qualcosa con la fantasia.
4 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 18
Indica con una X la risposta corretta.
Che cosa vede un giorno la bambina?
Una casa su un albero.
Un gruppo di ragazzini.
Dei ragazzini che costruivano una casa sopra un albero.
Che cosa regalano i genitori alla bambina per il suo compleanno?
Una bambola da tenere in casa.
Una casa da mettere sopra un grande albero in giardino.
Un alberello da tenere in casa.
La bambina riceve il regalo, ma non è felice. Perché?
Perché vuole un altro regalo.
Perché il regalo è troppo piccolo.
Perché quel regalo è già tutto pronto e invece lei vuole costruire la casa con suo padre.
Numera da 1 a 5 i fatti secondo l’ordine cronologico.
Alla fine la casetta viene carina.
Il papà e la bambina costruiscono assieme una capanna in fondo al giardino.
Una notte la bambina dorme nella casetta con le sue amiche.
Il papà e la mamma comprano su internet una casa sull’albero come regalo di compleanno per la bambina.
La bambina convince i suoi genitori a rimandare indietro il regalo.
Rifletti e completa le frasi.
A me piacerebbe avere una casa sull’albero così ci potrei .................................................... ......................................................................................................................................................................................
A me non piacerebbe avere una casa sull’albero perché ....................................................... ......................................................................................................................................................................................
Io per il mio compleanno avrei preferito ricevere .................................................................... per .............................................................................................................................................................................
5 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 18
SCOPRIAMO IL TESTO NARRATIVO
Roberto ha nove anni
Roberto ha nove anni, nove amici, nove biglie nel cassetto del comodino, nove libri, nove vestiti tra estate e inverno, a scuola è il nono che chiamano all’appello. Roberto vive a Venezia da quando è nato e ha visto pochissime automobili, forse nove in tutto, mentre non ricorda un giorno senza almeno una barca. Dei nove amici che ha, i due più cari sono Alvise e Lucia. Roberto, Alvise e Lucia frequentano la stessa scuola e vanno insieme a piedi.
Ogni mattina Alvise suona il campanello di Roberto. Incontrano Lucia per strada, dopo la prima calle. Lucia ha accompagnato sua madre ad aprire il negozio di stoffe e li attende sulla cima del ponte nero di ferro: è un ponte diverso dagli altri che sono fatti di mattoni.
Quando nevica, i tre amici si riconoscono solo dagli occhi, infagottati nelle sciarpe di lana e nelle cuffie colorate. In primavera i tre bambini corrono sulle fondamenta.
Quando entrano a scuola, gli amici si dividono quasi senza dirsi ciao. Lucia ha un anno più degli altri e sale di sopra. Alvise e Roberto s’infilano in due classi diverse sullo stesso piano, ma Alvise ha una maestra più simpatica.
Accanto alla scuola scorre un canale, e contro il soffitto della classe batte la luce che si riflette sull’acqua là fuori e forma macchie che sembrano pesci, occhi, un sole che sorge, una bandiera che sventola, sirene.
Quando escono alla fine delle lezioni, i tre amici vengono pedinati dal rumore dei compagni fin dietro il primo angolo, là dove ritorna il silenzio, il chiamarsi dei gabbiani, e spunta dalle finestre un odore di frittata. A casa Roberto si sente solo. Quelle ore lontano dagli amici scorrono senza sapere che fare.
da M. Corradini, Solo una parola, Rizzoli
calle = via, strada di Venezia.
fondamenta = marciapiedi di Venezia.
canale = corso d’acqua naturale o artificiale per spostarsi a Venezia con le barche.
pedinati = seguiti.
6 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAGG. 30-31
Indica con una X il completamento adatto.
CHI sono i personaggi del testo narrativo?
I PERSONSAGGI possono essere PERSONE, ANIMALI REALI o FANTASTICI.
Il o la PROTAGONISTA è il personaggio principale.
I PERSONAGGI SECONDARI sono quelli meno importanti.
I personaggi del racconto che hai letto sono: fantastici alcuni reali e altri fantastici reali
Il protagonista del racconto è: Alvise Roberto Lucia
I personaggi secondari sono: Roberto Lucia, Alvise Lucia
DOVE si svolgono i fatti?
I fatti possono svolgersi in un LUOGO REALE oppure FANTASTICO.
I fatti si svolgono: a casa di Roberto a Venezia sul mare
Il luogo del racconto è: reale fantastico
QUANDO avvengono i fatti?
I fatti possono avvenire in un TEMPO PRESENTE, PASSATO o FUTURO. A volte i fatti possono avvenire in un TEMPO INDEFINITO, cioè incerto e non indicato.
I fatti si svolgono in un tempo: presente passato futuro
7 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 -
30-31
PAGG.
Folletti in cucina
Dalla cucina della signora Mirtilla Maggiolina De’ Ciliegis un giorno senti profumo di pollo fritto e croccante; il giorno dopo l’aroma del pan di zenzero dolce e speziato. Una mattina un buon aroma di caffè bollente e di bacon profuma l’aria.
zenzero = radice molto profumata che si usa in cucina.
–La nostra cucina è così perfetta che a volte penso che abbia qualcosa di magico – dice sorridendo la signora Mirtilla.
Intanto i due folletti della casa si danno a vicenda pizzicotti e ridono. Questi due esseri si chiamano Sale e Pepe.
È responsabilità di Sale e Pepe controllare che tutti in cucina svolgano per bene il proprio lavoro.
– Se non li accontentiamo, potrebbero smettere di lavorare –bisbiglia Sale a Pepe.
Forse dobbiamo lasciarli provare…
E così, nella cucina della signora Mirtilla inizia l’Operazione Scambio! Tutti gli elettrodomestici iniziano a scambiarsi i lavori: le camicie escono dalla lavatrice e volano dentro il forno, la caffettiera inizia a riempirsi di gelato, la lavatrice a impastare il Pan di Spagna… Nel frattempo Sale e Pepe si godono lo spettacolo. Proprio in quel momento il signor De’ Ciliegis entra in cucina. Spalanca gli occhi, esterrefatto. La cucina è un vero disastro!
A velocità supersonica i due folletti rimettono la cucina in ordine perfetto!
.........................................................................
Il signor De’ Ciliegis grida a sua moglie:
– Vieni a vedere che cosa è successo alla tua cucina, Mirtilla!
– Beh, che cosa c’è che non va? – chiede la signora Mirtilla.
“Tin!” fa il forno. La signora De’ Ciliegis apre lo sportello e ne estrae un soffice e morbido Pan di Spagna.
da S. Plath, 3 storie per bambini, Mondadori
speziato = condito con sostanze profumate.
bacon = pancetta di maiale affumicata.
esterrefatto = stupito, sconvolto. supersonica = velocissima, più veloce del suono.
estrae = tira fuori.
8 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAGG. 32-33
.........................................................................
.........................................................................
–
Indica con una X la risposta corretta.
CHI sono i personaggi del racconto?
La signora Mirtilla Maggiolina De’ Ciliegis.
Sale e Pepe, la signora e il signor De’ Ciliegis.
I folletti.
DOVE si svolgono i fatti?
In sala da pranzo.
In cucina.
In camera da letto.
QUANDO avvengono i fatti?
Una sera. Una mattina. Un giorno.
CHE COSA SUCCEDE?
I FATTI del racconto possono essere reali o fantastici.
Il racconto è diviso in tre parti:
- INIZIO può presentare i personaggi, il tempo e il luogo;
- SVOLGIMENTO racconta i fatti accaduti tra il protagonista e gli altri personaggi rispettando l’ordine cronologico;
- CONCLUSIONE racconta come termina la storia.
Il brano è stato diviso in tre parti. Scrivi sui tratteggi al posto giusto:
INIZIO - SVOLGIMENTO - CONCLUSIONE
Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
Il brano, all’inizio, presenta i personaggi della storia.
Il brano, all’inizio, indica il tempo in cui si svolge la storia.
Il brano, all’inizio, indica il luogo in cui si svolge la storia.
Il brano, nello svolgimento, racconta fatti fantastici.
9 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 -
32-33
PAGG.
V
F
Dove dormono le nuvole?
– Papà, di che cosa sono fatte le nuvole? – chiede quel pomeriggio di novembre la piccola Ludovica mentre osserva, seduta nell’auto, la nebbia che avvolge ogni cosa.
– Le nuvole sono fatte di piccole gocce d’acqua che si abbracciano – risponde il papà.
– Papà, forse si abbracciano tutte insieme perché sentono freddo – dice la piccina.
– Forse nel calduccio della nuvola trovano un po’ di ristoro – dice fantasticando il papà.
– Papà – ancora si fa largo la voce della piccola – ma quando le nuvole avvolgono le case e gli alberi, li riscaldano come una coperta?
– Certo, piccola mia. Le nuvole sanno che sta per arrivare l’inverno e perciò si abbassano sugli alberi e le case per tenerli al calduccio.
Ludovica sorride e poi appiccica il suo naso al finestrino mentre il panorama delle campagne addormentate le scorre davanti.
– Che cos’è il vento, papà? – chiede Ludovica.
– Il vento è lo starnuto delle nuvole! – risponde il papà.
– Sono un po’ maleducate le nuvole se fanno gli starnuti sulle case e sugli alberi. Però mi sono tanto simpatiche.
– Sono simpatiche anche a me. Quando ero piccolo come te mi divertivo a guardare tutte le forme che facevano ogni volta che starnutivano.
Ludovica fa uno sbadiglio, si stropiccia gli occhietti e poi, con la vocina più stanca, chiede:
– Papà, ma le nuvole ce l’hanno un lettino per dormire?
– Certo! Le nuvole si addormentano sulle onde del mare e usano la luna per farci il cuscino!
La bambina sorride e socchiude gli occhi. Poi si addormenta.
da F. Di Cocco, Dove nascono le nuvole, Curcio Editore
stropiccia
10 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 34
Colora la casella con la risposta corretta.
CHI sono i personaggi?
Ludovica e il papà Ludovica e la mamma Ludovica
DOVE si svolgono i fatti?
In giardino In auto In cielo
QUANDO avvengono i fatti?
Un giorno Realistico
Che tipo di racconto hai letto?
Un pomeriggio di novembre Fantastico
Un pomeriggio di ottobre Sia realistico che fantastico
Indica con una X il completamento adatto.
Secondo il papà di Ludovica, le nuvole sono: goccioline d’acqua libere e sparse goccioline d’acqua abbracciate solo acqua
Il papà spiega a Ludovica che il vento è: il raffreddore delle nuvole un sogno delle nuvole uno stranuto delle nuvole
Secondo il papà, le nuvole hanno come:
lettino le onde del mare e la luna per cuscino
lettino le onde del lago e una stella per cuscino
lettino e cuscino le onde del mare
Completa le frasi con PERCHÉ oppure PERCIÒ.
Le goccioline stanno vicine tra loro ................................... hanno freddo.
Le nuvole stranutiscono su alberi e case ................................... sono maleducate.
11 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 34
La bambina di carta
Olga inciampa in un oggetto di ferro.
– Un’ancora nel bosco? – esclama. – E chi mai l'ha calata?
Annodata all’ancora c’è una fune. La bambina di carta mette una mano sulla corda: vibra! La bambina rimane a fissare la fune con il cuore che le batte forte...
calata = fatta scendere lentamente.
Dal fogliame scende lungo la fune un puntino rosso e, man mano che si fa più vicino, la sua forma diventa più chiara. Sono un paio di calzoni rossi. Poco dopo Olga capisce che quei calzoni appartengono a un ragazzo.
– Sapresti dirmi dove potrei trovare dell’origano? –dice il giovane con una certa urgenza. Olga è confusa. Il ragazzo non fa nessun commento quando la vede! Possibile che non ha notato niente di strano in lei?
– Mi chiamo Melo, e tu? – domanda il ragazzo.
– Io sono di carta! – esclama Olga spazientita. – È il tuo nome o il tuo cognome? – chiede Melo.
– Mi chiamo Olga – risponde la bambina di carta – sto facendo un lungo viaggio, ma ho trovato un ostacolo...
– Il mondo è pieno di ostacoli – bofonchia Melo.
– Ma tu non dici niente di me, che sono così... Beh... sono diversa!
.........................................................................
– Siamo tutti diversi in questo mondo – dice Melo – da vicino, perché da lontano, invece, siamo tutti uguali. da E. Gnone, Olga di carta. Il viaggio straordinario, Salani Editore
fune = corda formata da fili naturali o artificiali intrecciati.
origano = pianta aromatica che si usa in cucina.
bofonchia = brontola a bassa voce, borbotta.
12 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 35
.........................................................................
.........................................................................
Colora la casella con la risposta corretta.
CHI sono i personaggi?
I bambini di carta La bambina di carta e Melo Olga
DOVE si svolgono i fatti?
Su una nave Nel bosco In un mondo di carta
QUANDO avvengono i fatti?
Un giorno
Che tipo di racconto hai letto?
Realistico
In un tempo indefinito Fantastico
D’estate Sia realistico che fantastico
Il brano è stato diviso in tre parti. Scrivi sui tratteggi al posto giusto:
INIZIO - SVOLGIMENTO - CONCLUSIONE
Ordina con i numeri da 1 a 5 i fatti del racconto che hai letto.
Dalla corda scende un bambino dai calzoni rossi che si chiama Melo.
Olga inciampa in un’ancora.
Milo afferma che tutti noi da vicino siamo diversi, ma visti da lontano noi siamo tutti uguali.
All’ancora è legata una corda.
Melo non si accorge che Olga è diversa perché è una bambina fatta di carta.
Rileggi la frase evidenziata nel brano e completa la spiegazione con le parole proposte.
lontano - vicino - differente
Ogni persona vista da .................................. ha tante qualità che la rendono .................................. dalle altre.
Le persone viste da .................................. sono tutte uguali, non si riescono a vedere le loro differenze.
13 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 35
È ora di andare a scuola
Io mi chiamo Ambra Chiaro. Sta suonando la sveglia, ma non ho voglia di aprire gli occhi. Passano alcuni minuti, arriva la mamma in camera e dice:
Svegliati, amore. È ora di andare a scuola. Non c’è niente da fare, così scendo dal letto e via, sotto la doccia.
Intanto penso a tante cose... Chi sarà il mio nuovo maestro? Chi sarà il mio vicino di banco? Hanna Burton sarà sempre così antipatica con me? Ci sarà qualche bambino nuovo? Qualcuno che abbia bisogno di farsi dei nuovi amici, magari? Come farò senza Mattia? Quest’anno, per la prima volta, il nuovo anno scolastico comincerà senza il mio migliore amico, che si è trasferito in un’altra città. Sarò triste senza di lui?
Quando arrivo a scuola sono in ritardo: ho perso tempo a cercare lo zainetto. Entro in aula. “Sei in ritardo!” dice Hanna Burton guardando l’orologio. “Grazie, Big Ben!”. L’ho chiamata così pensando al famoso orologio che c’è a Londra e, intanto, mi guardo intorno per vedere dove posso sedermi. Si sono sistemati tutti come l’anno scorso: stesse file, stessi posti.
Vado a sedermi in quello che sarebbe stato il mio banco. Quello vicino al mio è vuoto, ma non per molto, perché dopo un po’ arriva Brenda e si siede accanto a me. Io, intanto, penso che vorrei un’amica. Così sorrido a Brenda e anche lei mi sorride: forse ho trovato la mia migliore amica, quella che stavo cercando.
da P. Danziger, Ambra Chiaro va in quarta, Piemme Junior
14 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 38
–
...................................................... ...................................................... ...................................................... ...................................................... ...................................................... ...................................................... ...................................................... ......................................................
Big Ben
Indica con una X la risposta corretta.
CHI è la protagonista del racconto?
Ambra Chiaro. Hanna Burton. Un’amica di Ambra.
DOVE si svolgono i fatti?
A scuola.
All’inizio a casa di Ambra Chiara, poi a scuola. A scuola e a Londra.
QUANDO avvengono i fatti?
La sera del primo giorno di scuola.
La mattina del primo giorno di scuola. Un giorno.
Chi è che racconta le vicende?
Ambra Chiaro. Un’amica di Ambra. Un’altra persona.
Come è narrato il racconto?
In terza persona. In prima persona. In seconda persona.
Il brano è suddiviso in sequenze. Scrivi nei riquadri accanto a ogni sequenza la frase adatta tra quelle proposte.
Brenda siede vicino ad Ambra
Ambra si alza e si lava
Domande sul nuovo anno di scuola
Ambra è a scuola
Nella frase evidenziata la protagonista dice che Hanna Burton è precisa come l’orologio del Big Ben a Londra. Collega in modo giusto per completare i seguenti paragoni.
Una passeggiata lunga come
Un palazzo alto come
…la piramide di Cheope.
…la Grande Muraglia Cinese.
15 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 38
È solo un gioco
Sabato pomeriggio accompagno Luca alla partita. La mattina ha piovuto e il campo è in pessime condizioni, ma il mister urla ai bambini di cambiarsi e di entrare subito in campo.
I bambini corrono verso gli spogliatoi, senza fare obiezioni. Io, invece, guardo l’allenatore perplessa: ha un’aria burbera che non mi piace.
Fin dal primo fischio dell'arbitro, la partita è un disastro. I bambini scivolano continuamente e si sporcano gambe, braccia e viso di fango.
A un certo punto, urlo:
– Luca, stai lontano dal numero dieci!
Quello è mio figlio! Che cosa c’è che non va? –interviene un signore.
È solo che suo figlio è più robusto di mio fratello, e rischia di fargli male.
– Il calcio non è uno sport da signorine – mi risponde.
Quando l’incontro finisce, mi avvicino allo spogliatoio. Il mister è molto arrabbiato e dice a mio fratello:
Luca, impara a tenere la posizione in campo. Non puoi fare di testa tua, altrimenti danneggi il gioco di tutta la squadra!
Sarei voluta entrare nello spogliatoio e difendere Luca.
Dopo circa un quarto d'ora, Luca esce dagli spogliatoi a testa bassa.
– Capita di sbagliare una partita, non te la prendere! –dico io.
Luca mi stringe la mano ed io, in silenzio, gli regalo un sorriso.
da A. Petrosino, Sorrisi in regalo, Piemme Junior
mister = allenatore di una squadra di calcio. burbera = severa, seria.
obiezioni = proteste.
16 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 42
–
–
–
Indica con una X la risposta corretta.
CHI è la protagonista del racconto?
Luca. L’allenatore. La sorella di Luca.
DOVE si svolgono i fatti?
A casa. Al campo sportivo. A scuola.
QUANDO avvengono i fatti?
Un giorno. Sabato pomeriggio. Una mattina.
Collega le parti del racconto alle frasi corrispondenti.
INIZIO SVOLGIMENTO
Dall’inizio alla fine, la partita è un disastro. I bambini cadono a terra continuamente. Il mister rimprovera Luca.
Luca è triste per la sgridata del mister ma la sorella gli regala un bel sorriso.
CONCLUSIONE
Sabato pomeriggio Luca ha la partita. Il campo da calcio è pieno di fango.
L’allenatore fa giocare lo stesso la squadra.
Per te che cosa significa l’espressione “Il calcio non è uno sport da signorine”?
Prova a spiegarla con parole tue, poi capovolgi la pagina e controlla se hai dato la risposta giusta. ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................
Sei d’accordo con questa affermazione?
Il calcio non è uno sport da signorine: il calcio è uno sport per maschi.
17 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 42
La festa di compleanno
È sabato, il giorno preferito di Titti.
– Oggi c’è la festa di compleanno di Melissa – dice la mamma.
Titti sbuffa. Ricorda bene l’ultimo compleanno a casa di Melissa.
Due ore prima di uscire, la mamma ha ficcato Titti nella vasca e l’ha sfregata ben bene. Le ha lavato i capelli e glieli ha pettinati. E alla fine ha costretto Titti a indossare quel nuovo vestitino. Celeste a fiorellini bianchi, con colletto e polsini di pizzo candido. Calze bianche e scarpette eleganti completano l’opera.
– Il vestito non mi andrà più bene adesso – Titti azzarda.
– Certo che sì! – la rassicura la mamma.
– L’anno scorso ti andava un po’ grande. Quest’anno sarà perfetto. La giornata trascorre rapidamente e presto è ora di prepararsi.
Dopo il bagno la mamma le dice di correre in camera a prendere il vestito. Titti obbedisce, ma dopo un po’ grida:
– Non trovo più il vestito della festa.
– Ma dove può essere? – si chiede la mamma cercando nell’armadio.
Papà fa il suo ingresso nella stanza proprio in quel momento e guarda Titti. Lei tenta di frenare il sorriso e finge un’espressione tristissima.
– Io penso che dovrebbe andarci comunque, con i vestiti che aveva addosso prima – afferma il papà.
Titti guarda i suoi vestiti: la felpa, i jeans e le scarpe da ginnastica sono la sua divisa preferita!
– Bene. In macchina! – esclama il papà.
da B. Mooney, Uffa! Non lo trovo, Mondadori
azzarda = prova a dire, tenta di dire.
18 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 43
Colora la casella con la risposta corretta.
CHI è la protagonista del racconto?
Titti Melissa La mamma di Titti
DOVE si svolgono i fatti?
A casa di Melissa A casa di Titti Nell’auto del papà
QUANDO avvengono i fatti?
Un giorno
Nel presente
Un sabato Nel passato
Una domenica Nel futuro
QUANDO è accaduto il fatto raccontato nel riquadro verde?
Indica con una X la risposta corretta.
Secondo te, chi ha preso il vestito elegante di Titti?
Melissa. Il papà. La nonna.
Per quale motivo Titti fa finta di essere triste?
Perché vuole indossare il vestito elegante.
Per far credere alla mamma che le dispiace di non trovare il vestito, ma in realtà non è vero.
Perché non vuole andare alla festa.
Qual è l’abbigliamento preferito di Titti?
Gonna, felpa, scarpette eleganti.
Jeans, scarpe da ginnastica, camicia.
Felpa, jeans e scarpe da ginnastica.
Disegna sul quaderno i due tipi di abbigliamento di Titti.
19 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 43
Alla festa di Melissa l’anno PRIMA.
Alla festa di Melissa l’anno DOPO.
Una tigre a bordo
ANTEFATTO
Pi è un ragazzo indiano in viaggio su una nave verso il Canada con la sua famiglia e gli animali del loro zoo. Purtroppo la nave affonda e sopravvivono solo Pi, una zebra, un orango, una iena e una tigre, chiamata Richard Parker. Ben presto sulla scialuppa rimangono solo Pi e la tigre, così…
Dormo per tutta la mattina. È l’angoscia a svegliarmi. Rivedo nella mia mente la nostra nave che affonda e la mia fuga sulla scialuppa di salvataggio. Apro gli occhi e scopro che sono solo in mezzo all’Oceano Pacifico, su una scialuppa.
A un tratto avverto un brontolìo provenire da sotto la tela cerata che copriva parte della prua della scialuppa.
La tela si sposta e io mi ritrovo a fissare il muso di una tigre! C’è una tigre in carne e ossa sulla scialuppa! Prendo in considerazione l’idea di tuffarmi in mare e di allontanarmi a nuoto. Ma il mio corpo si rifiuta di obbedire. Mi trovo a centinaia di chilometri dalla terraferma. Non posso nuotare per una distanza così grande. Lasciare la scialuppa significa morire. Ma se resto a bordo, la tigre mi divorerà. Sto per arrendermi. Una voce si leva dal mio cuore e mi dice: “Non morirò. Mi rifiuto. Supererò quest’incubo”.
Non c’è un attimo da perdere. La mia mente tùrbina.
Per prima cosa devo trovare un rifugio. Una zattera! Mi costruirò una zattera da legare alla scialuppa!
da Y. Martel, Vita di Pi, Piemme
antefatto = spiega i fatti che accadono prima dell'inizio di una storia o di un brano.
scialuppa di salvataggio = piccola imbarcazione che si trova sulle navi ed è usata per salvare i naufraghi.
tela cerata = tela che non si bagna perché impermeabile. prua = parte anteriore della nave o di una imbarcazione.
tùrbina = ha mille pensieri.
zattera
20 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 53
Il testo che hai letto è un racconto di avventura perché il protagonista deve affrontare una situazione pericolosa.
Indica con una X la risposta corretta.
CHI è il protagonista della storia? (Trovi il suo nome nell’antefatto)
Pi, un ragazzo indiano. Richard Parker. Pi, un marinaio.
DOVE si svolgono i fatti?
In Canada.
In una scialuppa in mezzo all’Oceano Pacifico. Su un’isola.
QUANDO avvengono i fatti?
Di giorno. Di notte. Non si capisce.
Completa il riassunto delle tre parti del racconto con le parole proposte. pacifico - nave - scialuppa - scappare - terribile - tigre - lontano - zattera - protagonista
INIZIO
Il protagonista è salvo e si trova su una .................................. di salvataggio in mezzo all’Oceano .................................. .
SVOLGIMENTO
All’improvviso Pi vede che sulla scialuppa c’è una .................................. .
Pi vorrebbe .................................. ma rimane a bordo dell’imbarcazione e supera quel ............................... incubo.
CONCLUSIONE
Il .................................. decide di costruire una .................................. da legare dietro la scialuppa per stare più .................................. dalla tigre.
Sottolinea solo le frasi vere.
- Pi racconta in terza persona ciò che gli è accaduto.
- La nave dove Pi viaggiava è affondata.
- Pi è contento di vedere una tigre sulla sua scialuppa.
- Pi vuole scappare a nuoto dalla scialuppa, ma non lo fa.
21 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 53
Notte di tempesta
Tom e i suoi compagni (“i tre pirati”) si allontanano di nascosto dal paese per passare la notte sull’isola in mezzo al fiume, sotto la tenda.
Intorno a mezzanotte Joe sveglia i compagni. C’è qualcosa di cupo e minaccioso nell’aria. I tre si mettono vicino al fuoco ansiosi. C’è un lampo improvviso sulle foglie, poi un altro seguito da un terzo. I tre ragazzi sentono un soffio sulle guance, tremano e pensano che sia lo Spirito della Notte. Un lampo illumina l’erba attorno. Poi uno schianto precipita dal cielo. Ancora un lampo accecante nella foresta, seguito da un tuono. I tre pirati si abbracciano stretti nel buio.
Poi grosse gocce sparse colpiscono le foglie. – Di corsa alla tenda, ragazzi! – grida Tom.
I tre ragazzi inciampano nelle radici e nei cespugli e si disperdono in tre direzioni. I rami sibilano colpiti dal vento, i lampi scoppiano, seguiti da boati tremendi. La pioggia scroscia violentissima. Tom, Joe e Huck si cercano urlando, ma le voci si perdono nel vento e nei tuoni.
Poi, uno dopo l’altro, raggiungono la tenda. La tempesta cresce, strappa la tela dai lacci della tenda e la trascina via. Tenendosi per mano, i tre si riparano sotto una grande quercia. La tempesta è al massimo: ogni tanto un albero cade e precipita travolgendone altri.
Poi la furia cessa e torna la pace.
I tre tornano al campo pieni di paura. Tutte le loro cose sono bagnate e il fuoco si è spento. Scoprono che c’è ancora un pezzetto di brace. Lavorano con erba e cortecce asciutte, così riescono a riaccendere il fuoco.
I tre amici sono salvi e festeggiano intorno al fuoco.
da M. Twain, Le avventure di Tom Sawyer, Edizioni EL
accecante = così luminoso da non riuscire a vedere niente.
22
IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAGG. 54-55
Indica con una X la risposta corretta.
CHI sono i protagonisti del racconto?
Tre ladri.
Tre pirati che scappano.
Tre amici: Tom, Joe, Huck, che hanno il soprannome “i tre pirati”.
QUANDO si svolgono i fatti?
Durante la notte. Durante il giorno. A mezzogiorno.
DOVE si svolgono i fatti?
In un paese.
In mezzo al mare.
In un’isola in mezzo al fiume.
Sottolinea solo i fatti che sono raccontati nel brano.
- Nell’aria c’è qualcosa di strano. Poco dopo lampi e tuoni spaventano i tre amici.
- Huck dice ai compagni di spegnere il fuoco.
- I tre amici si addormentano in una grotta.
- La pioggia scroscia forte e i tre amici urlano per chiamarsi e stare vicini.
- La tempesta ha raggiunto la massima potenza. La tenda è distrutta.
- I tre amici si riparano sotto una quercia.
- I tre amici dormono profondamente sotto la tenda e sognano grandi avventure.
- Finalmente la tempesta è finita e i tre amici sono salvi.
Collega ogni parola alla sua definizione.
schianto rumore forte
sibilo (da sibilare)
boato
urto violento fischio
23 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 -
PAGG. 54-55
ANTEFATTO
Jack e Annie sono due fratelli. Una notte i bambini vanno all’interno di una casa su un albero e lì trovano tanti libri magici. I due fratelli leggono un libro e per magia ritornano nel passato. Entrano in un castello e visitano varie sale.
Jack osserva la mappa con attenzione. Nella figura la botola si trova a una distanza di cinque pietre dalla porta del corridoio.
Jack illumina con la torcia il pavimento di pietra e conta.
Prova a battere il piede sulla quinta pietra e sente rimbombare. Sotto c’è il vuoto. Infila le dita sotto il bordo sottile della pietra e cerca di sollevarla con l’aiuto di Annie.
Jack e Annie scoprono così una porticina di legno, tirano con forza la maniglia di corda e la porticina si apre. Vedono una scaletta.
Quando sono in fondo alla scaletta, Jack illumina intorno. È una galleria stretta e bassa! Si inginocchia e comincia a strisciare lungo la galleria umida e cupa. Jack e Annie presto raggiungono un’altra porticina di legno. Jack la apre: non si riesce a vedere nulla.
Jack sporge una gamba, poi l’altra finché non si trova a penzolare fuori dalla porta.
– Aiutooo, Annie. Qui c’è il vuoto! Tirami su, presto! –Annie allunga una mano per afferrarlo.
– Non ce la faccio, Jack – dice – sei troppo pesante. Jack cade verso il basso, nel buio… SPLASH!!!
da M.P. Osborne, Un cavaliere prima dell’alba, Piemme
botola = apertura sul pavimento o nel soffitto.
rimbombare = risuonare, fare come un’eco.
24 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 56 Splash!
torcia
Il testo che hai letto è un racconto di paura perché il protagonista deve affrontare una situazione misteriosa, come esplorare un castello.
Colora la casella con il completamento adatto.
I due protagonisti sono
Il tempo in cui accade il fatto è
Il luogo dove si svolge la vicenda è
due cavalieri. due fratelli. Jack e Annie. un giorno. una notte. una sera. un corridoio e una galleria. una galleria. un bosco.
Sottolinea nel testo la parte che ti ha fatto sentire più in ansia per i due protagonisti, cioè quella dove la situazione peggiora.
Completa i nomi degli elementi che i due bambini incontrano lungo il percorso dalla BOTOLA al VUOTO.
2a PO _ _ A G _ _ LER _ _ SC _ _ _ TT _
Confrontati con un compagno e rispondete a voce.
- Secondo te, dove sarà finito Jack?
- Annie lo raggiungerà o chiederà aiuto?
- Tu cosa avresti fatto al posto di Jack?
25 IL CERCHIO DEI LETTORI 4
PAG. 56
-
1a TA DI GNO
BOTOLA VUOTO
ANTEFATTO
Minko e suo padre Itilakna sono indiani d’America della tribù Choctaw. Padre e figlio, insieme al loro pony, dall’attuale Stato dell’Arkansas (Stati Uniti) devono raggiungere il nuovo Territorio Indiano (oggi Stato dell’Oklahoma).
Minko e suo padre viaggiano velocemente e percorrono almeno quindici miglia ogni giorno. La neve cade sempre più fitta. È sempre più difficile trovare qualcosa da mangiare e devono essere molto attenti alle tracce degli animali.
1) Al settimo giorno di viaggio comincia a nevicare molto forte. L’entusiasmo di Minko per la neve svanisce molto in fretta: è fastidiosa, si deposita sul sentiero e gli congela i piedi.
2) Suo padre gli dà la pelle d’orso per coprirsi, ma prima taglia delle strisce con cui l’uomo si avvolge i piedi. Quando la marcia diventa dura, suo padre insiste perché Minko viaggi sul pony.
3) All’ottavo giorno sono costretti a fermarsi e a costruire un rifugio sotto una quercia. Itilakna taglia dei rami di salice e li lega insieme con strisce di cuoio. Costruisce così un rifugio che ricopre con rami di sempreverde.
Padre e figlio sono al riparo dalla neve nel nuovo rifugio, ma non possono accendere il fuoco perché il vento è troppo forte. Aspettano che la tempesta si calmi. da B.O. Harrell, Il grande sogno di Lupo Veloce, Piemme
miglio = unità di misura usata in Inghilterra e negli Stati Uniti d'America, equivalente a 1,609 km.
26 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 57
cammino
In
pony salice
Sottolinea nell’antefatto e nel testo le risposte alle seguenti domande con i colori corrispondenti.
CHI sono i protagonisti?
....................................................................................................................................................................
DOVE si svolgono i fatti? ....................................................................................................................................................................
QUANDO accadono le vicende?
....................................................................................................................................................................
CHE COSA DEVONO FARE i protagonisti? .................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................
Scrivi accanto a ogni frase il numero corrispondente alle sequenze già indicate nello svolgimento.
Dopo sei giorni di viaggio Minko non sopporta più la neve.
Itilakna fa coprire Minko con una pelle d’orso e lo fa salire sul pony.
Itilakna costruisce un rifugio dove si ripara con suo figlio.
Completa le frasi con le parole seguenti. salice - miglio - pony
- Il .................................. è un’unità di misura di lunghezza usata in alcune nazioni anche per misurare le distanze in mare.
- Da sempre mi piacerebbe avere un .................................. tutto mio e poterlo cavalcare.
- Il nonno dovrà potare i rami del .................................. in fondo al giardino.
27 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 57
Il mostro Freddy
Leggi solo il titolo e rispondi a voce alle seguenti domande.
- Di chi o che cosa si parlerà nel brano?
- Il brano che leggerai sarà divertente o di paura?
- Secondo te, quali altri personaggi troverai nel testo?
Questa notte è un inferno. È così afosa che inzuppo di sudore il lenzuolo e, anche se riuscissi ad addormentarmi, sarebbe come dormire sopra un’enorme spugna bollente.
Ma non si tratta di semplice sudore. È un mostro, e si chiama Freddy el Freddy, il vorace divoratore. Mastica rumorosamente e, dopo aver ruttato, mi risucchia come uno spaghetto, assaporandomi tra le sue viscide labbra bavose. Affondo come nelle sabbie mobili.
Grido e lo prendo a pugni, gli mordo quella dannata lingua brufolosa e infine affondo i denti finché si mette a urlare.
Poi, all’improvviso, sono libero! No, mi sono semplicemente svegliato. Sono come paralizzato. So che non appena mi riaddormento, Freddy torna. Fisso la finestra aperta. Anche questa notte sopra la casa si addensano grosse nuvole di tempesta. Presto si trasformeranno in orribili mostri dalle enormi bocche. Poi le nuvole scenderanno lentamente verso di me e allungheranno gli artigli fin dentro la mia camera. Ma che cosa posso fare? Alla fine mi addormento.
da J. Masannek, La tribù del pallone. Markus l’imbattibile, De Agostini
inferno = incubo, angoscia terribile.
vorace = affamato, ingordo, goloso.
viscide = scivolose, unte.
bavose = piene di saliva.
si addensano = diventano fitte.
28 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 67
Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
Il protagonista è il mostro Freddy el Freddy.
Il protagonista è il narratore.
I fatti si svolgono in camera del bambino.
I fatti si svolgono di giorno.
Il protagonista racconta un suo incubo notturno.
Utilizza in frasi diverse i seguenti aggettivi del brano. viscide - vorace - bavoso
- Un branco di bufali con il muso ............................. si stava avvicinando alla riva del fiume.
- Il ghiaccio rende le strade ............................. e scivolose.
- Il piranha è un pesce molto ............................., infatti divora in pochi minuti prede più grandi di lui.
Nel brano ci sono diversi PARAGONI, cioè l’autore fa dei confronti con cose o situazioni che si assomigliano. Collega con i numeri le parti dei paragoni già evidenziati nel testo.
uno spaghetto.
2 - Sono nella bocca del mostro e affondo come…
3 - Mi sono svegliato ma sono come…
4 - Mastica e mi risucchia come…
1 - Anche se riuscissi ad addormentarmi, sarebbe come… paralizzato.
nelle sabbie mobili.
dormire sopra un’enorme spugna bollente.
29 IL CERCHIO DEI LETTORI 4
PAG. 67
-
V F
La casa
La casa è strana, grandissima e buia.
I ragazzi, mascherati per la sera di Halloween, percorrono un sentiero e raggiungono il portico in rovina.
Tom Skelton da solo sale il primo gradino. Gli altri ragazzi trattengono il fiato per l’audacia di Tom. Poi, in massa, salgono i gradini del portico tra il cigolìo delle assi.
Ognuno desidera fare dietrofront e fuggire, ma è intrappolato fra il compagno davanti e quello dietro.
I ragazzi madidi di sudore si arrestano davanti al portone della casa. Molte mani, come i tentacoli di una piovra, si allungano verso il battente.
Intanto le assi di legno del portico si curvano sotto
il loro peso, i ragazzi rischiano di precipitare in un abisso sottostante infestato di scarafaggi.
Ralph, mascherato da mummia, esclama: – Guardate!
Tutti fissano il battente della porta. È modellato sulla faccia di un drago con la mascella aperta, i denti in fuori, gli occhi infuocati.
– Bussa – dice Jenny vestita da strega Morgana.
Tom Skelton afferra la mascella gelida del drago, la solleva e la fa ricadere. Tutti si spaventano per il rumore. L’intera casa rintrona. Poi la maniglia del portone d’ingresso gira e l’uscio si apre. da R. Bradbury, L’albero di Halloween, Bompiani
portico = spazio protetto da una tettoia o da colonne. audacia = coraggio.
piovra = mollusco con i tentacoli che vive nelle profondità del mare. battente = oggetto inserito sulla porta che serve per bussare.
30 IL CERCHIO DEI LETTORI 4
68
- PAG.
Indica con una X il completamento adatto.
I protagonisti sono: solo Tom Skelton un gruppo di ragazzi mascherati costituito da Tom Skelton, Ralph, Jenny e altri solo due ragazzi mascherati da mummia e da strega Morgana
Il luogo dove si svolgono i fatti è: la casa degli scarafaggi
l’esterno di una casa enorme e buia una bella casa di campagna
Posso capire quando accadono i fatti: dalle parole alla fine del brano dal disegno sotto al brano dalle parole scritte all’inizio
Indica con una X il significato delle espressioni evidenziate nel testo.
“ Ognuno desidera fare dietrofront e fuggire” significa:
ogni ragazzo vorrebbe andare avanti
ogni ragazzo vorrebbe tornare indietro
“I ragazzi madidi di sudore si arrestano davanti al portone” significa:
i ragazzi sono bagnati di sudore e saranno arrestati
davanti al portone
i ragazzi sono bagnati di sudore e si fermano davanti al portone
“I ragazzi rischiano di precipitare in un abisso sottostante infestato di scarafaggi” significa:
i ragazzi corrono il rischio di cadere in un buco sotterraneo invaso da scarafaggi
i ragazzi corrono il rischio di cadere sulle travi e di far festa con gli scarafaggi
Secondo te, chi apre la porta della casa? Rispondi con un disegno sul quaderno.
31 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 68
La principessa e lo scheletro
La principessa Lulù se ne sta nascosta zitta zitta ad aspettare. È notte. Dormono i domestici, i giardinieri, i cuochi e il personale della cucina. Passano i minuti e le ore, ma del ladro di dentifricio… nemmeno l’ombra!
Lulù comincia già a pensare di interrompere la guardia e di andare a letto ma sente passi furtivi nel corridoio dietro alla porta. Un attimo dopo vede una figura smilza entrare veloce e silenziosa nel bagno.
Lulù si sforza di vedere meglio il nuovo arrivato. È troppo magro per essere la tata Ortensia. Allora deve essere uno dei maggiordomi.
Lulù si sente offesa e arrabbiata. Perché quel tizio non usa il bagno e il dentifricio dei domestici?
Tutti al castello sanno che sua madre la sospetta di mangiare il dentifricio e che la sgrida ogni giorno. E allora perché il tipo non confessa il suo furto e permette invece che accusino ingiustamente la principessa?
– Ti ho scoperto! – esclama Lulù, saltando fuori dal suo nascondiglio.
La figura si ferma e volta il suo viso pallido verso la principessa. Lulù comincia a tremare. Non è un abitante del castello, ma un perfetto sconosciuto. E che sconosciuto! Lo sconosciuto è… è… uno scheletro!
da P. Raud, La principessa e lo scheletro, Sinnos
domestici = persone addette ai lavori di casa nei palazzi nobili e nei castelli (camerieri, donne delle pulizie…).
furtivi = leggeri, per non farsi sentire. smilza = esile, molto magra.
tata = persona che si prende cura dei bambini, baby-sitter. maggiordomi = capi della servitù nei palazzi nobili e nei castelli.
32 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 69
Collega in modo corretto.
PERSONAGGIO
LUOGO TEMPO
di notte uno scheletro la principessa Lulù
Che cosa succede nel racconto? Completa le frasi per ricostruire brevemente i fatti.
INIZIO
Tutti i domestici .................................. .
Lulù si nasconde per scoprire il ladro di .................................. .
SVOLGIMENTO
Lulù sente dei passi nel .................................. e vede entrare una figura magra.
Lulù pensa: il ladro è uno dei .................................. .
Alla fine la principessa esce dal suo .................................. per fermare il ladro.
CONCLUSIONE
La figura si gira .................................. la principessa.
Lulù trema: lo sconosciuto è uno ........................................... .
Cerchia gli aggettivi adatti a descrivere i personaggi indicati.
Lulù
silenziosa addormentata tranquilla arrabbiata spaventata
cicciottella colpevole innocente
magro allegro sconosciuto elegante pallido
Prova a scrivere un titolo più pauroso per questo brano.
tata Ortensia scheletro ......................................................................................................................................................................................
33 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 69
SECONDARIO PROTAGONISTA il castello
La porta di Ishtar
Nippur spegne la lucerna con un soffio e guarda teneramente suo figlio Elish.
Nippur sta per andare via, ma la voce impastata di sonno di suo figlio lo ferma:
– Papà! Credi che il re affiderà a te il compito di decorare la porta di Ishtar?
– Non so, figliolo. Ci sono tanti bravi artisti a Babilonia.
Nippur esce dalla stanza e pensa alla porta di Ishtar. Gli schiavi ebrei avevano lavorato giorno e notte, mescolando fango e paglia tritata per fabbricare i mattoni con cui costruire la porta di Isthar.
Ora bisogna decorare la porta per la gloria della dea Isthar, di Nabucodonosor e del popolo babilonese.
L’indomani Nippur si sveglia di buon’ora. Non è stato necessario svegliare Elish: la scuola è finita, e suo padre gli ha promesso di portarlo con sé al colloquio con il sovrano.
Arrivano alla reggia: è enorme. Nippur consegna la tavoletta d’argilla con il sigillo del re a una delle guardie e ottiene il permesso di passare. Poi attraversano il cortile.
Apsu, il segretario personale del re, quando vede Elish sorride ed esclama: – Mi raccomando, ragazzo, parla solo se vieni interrogato ed evita di fare domande.
Entrano nella sala del trono. Nippur non riesce a parlare per l’emozione, mentre Elish continua a camminare tenendo il naso per aria: osserva le ombre dei giardini pensili e l’ampia sala del trono rivestita di smalti azzurri.
In fondo, su una pedana, si erge il trono del re. da G. Falcone, La porta di Ishtar, Fabbri
34 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 81
impastata di sonno = assonnata.
dea Ishtar
porta di Ishtar giardini pensili
Il racconto che hai appena letto è storico perché i fatti narrati sono ambientati in un tempo storico preciso e in un luogo reale.
Cerchia la parola adatta tra le due proposte.
- Nippur ed Elish sono i protagonisti / personaggi secondari del racconto.
- Le frasi “Nippur spegne la lucerna” e “L’indomani Nippur si sveglia di buon’ora” ti fanno pensare che i fatti si svolgono la sera e il giorno dopo / la sera.
- La frase “Ci sono tanti bravi artisti a Babilonia” ti suggerisce che Nippur ed Elish vivono a Isthar / Babilonia.
- Padre e figlio andranno alla reggia per sapere se il re affiderà a Nippur la decorazione della porta di Isthar / porta di Apsu.
Scrivi i numeri corrispondenti alle frasi che sono legate da PERCHÉ o PERCIÒ.
1 - Nippur spegne la lucerna PERCHÉ…
2 - Gli ebrei avevano lavorato molto alla costruzione della porta di Isthar PERCIÒ…
3 - Nippur viene chiamato dal re PERCHÉ…
4 - Nippur consegna la tavoletta d’argilla a una guardia del re PERCIÒ…
Rispondi alle seguenti domande.
ora bisognava decorare la porta con molta cura.
è un abile decoratore.
potrà entrare con suo figlio nella sala del trono.
Elish deve dormire.
Secondo te, che cosa dirà il re a Nippur? ......................................................................................................................................................................................
Secondo te, che reazione avrà Nippur? ......................................................................................................................................................................................
35 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 81
Addio tonsille
Martedì 27 ottobre
Caro diario, sei del mattino. Mi hanno svegliato! E l’operazione è alle dieci!
Mi potevano lasciare dormire! Sette e mezzo. Sono pronto per l’operazione! Mi hanno fatto un’iniezione che doveva farmi dormire, ma sono qui sveglissimo che ascolto un litigio a proposito di una cartella clinica persa di un paziente. Otto. Ho la bocca completamente secca, impazzirò per la sete, non bevo niente da ieri sera, mi sento un po’ stralunato.
Nove. Le barelle cominciano ad arrivare in corsia e a scaricare gente addormentata sui letti. Nove e un quarto. La barella viene nella mia direzione! Aiutoooooo!
Mercoledì 28 ottobre
Caro diario, sono senza tonsille. Che male! Non riesco a parlare. Perfino un brontolìo mi provoca un’atroce agonia.
Venerdì 30 ottobre
Caro diario, stamattina sono riuscito a bere un po’ di brodo che mi ha portato la nonna nel thermos. Mio papà mi ha portato un chilo di wafer. Forse sono salvo!
da M. Townsend, Il diario segreto di Adrian Mole, Sperling & Kupfer
thermos
cartella clinica = l'insieme dei documenti con le informazioni mediche di un paziente ricoverato in ospedale. stralunato = stravolto, sconvolto.
corsia = camera grande di un ospedale con diversi letti. tonsille = organi ai lati della gola, dietro la lingua. Hanno la funzione di difesa contro germi e batteri che si trovano nell'aria e nelle sostanze alimentari. agonìa = sofferenza.
36 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 93
Il testo che hai letto è una pagina di diario personale: l’autore racconta in prima persona che cosa gli è successo e si rivolge alla pagina, su cui scrive, come se parlasse a un amico.
Indica con una X la risposta corretta.
Com’è scritto il brano?
In terza persona.
In seconda persona.
In prima persona.
Qual è lo scopo di questo testo?
Raccontare un momento di paura.
Far ridere chi leggerà il brano.
Narrare un fatto personale e le emozioni provate.
Nella pagina di diario che cosa è scritto all'inizio?
“Caro diario” e la data del giorno in cui si scrive.
Una data e il proprio nome.
Il nome del narratore.
Rispondi alle domande con SÌ oppure NO.
Il protagonista della pagina di diario è Adrian Mole? Sì No
I fatti si svolgono nei giorni 27 - 28 - 30 novembre? Sì No
Il protagonista si trova in ospedale per un intervento alle tonsille? Sì No Prima dell’intervento chirurgico, il protagonista beve un po’ di brodo? Sì No
Numera le seguenti frasi in base all’ordine in cui sono ricordati fatti ed emozioni.
Sono senza tonsille. Che male!
Mi hanno fatto un’iniezione per farmi dormire.
Mi hanno svegliato! E l’operazione è alle dieci!
Mio papà mi ha portato un chilo di wafer.
La barella viene nella mia direzione! Aiutoooooo!
37 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 93
La storia della mia vita
Sabato, 20 giugno 1942
Non ho intenzione di far leggere ad altri questo quaderno rilegato di cartone che porta il pomposo nome di “Diario”, salvo il caso che mi capiti un giorno di trovare un vero amico o una vera amica.
Bisogna però che prima racconti brevemente la storia della mia vita.
Mio padre ha trentasei anni quando sposa mia madre che ha venticinque anni.
Mia sorella Margot nasce a Francoforte nel 1926; io invece nasco il 12 giugno 1929 e, siccome siamo ebrei, nel 1933 emigriamo in Olanda.
I miei parenti rimasti in Germania vengono perseguitati dalle leggi antisemite di Hitler, ma anche per noi i bei tempi finiscono nel maggio 1940: prima la guerra, l’invasione tedesca, poi cominciano le sventure.
Gli ebrei devono portare la stella giudaica.
Gli ebrei devono consegnare le biciclette.
Gli ebrei non possono salire in tram.
Gli ebrei non possono più andare in auto.
Gli ebrei possono fare acquisti solo fra le 3 e le 5, e soltanto dove sta scritto “bottega ebraica”.
Gli ebrei dopo le 8 di sera non possono essere per strada.
Gli ebrei non possono andare a teatro, al cinema o in altri luoghi di divertimento.
Gli ebrei non possono praticare sport all’aperto.
Gli ebrei devono studiare soltanto nelle scuole ebraiche.
E una quantità ancora di divieti di questo tipo.
da A. Frank, Diario, Einaudi
La ragazzina nella foto è Anna Frank, l’autrice del diario
pomposo = appariscente. leggi antisemite = leggi che toglievano libertà agli ebrei, durate fino al gennaio 1944. Hitler = uomo politico tedesco, capo della Germania dal 1934 al 1945. stella giudaica = stella di David che gli ebrei dovevano indossare per essere riconosciuti.
38 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 94
Rispondi alle domande. Scegli le parole tra quelle proposte. propria famiglia - Anna Frank - 20 giugno 1942 - leggi antisemite
Come si chiama l’autrice di questa pagina di diario? ........................... .............................
L’autrice quando scrive questa pagina? ............. ............................. .............................
L’autrice cosa racconta in questa pagina di diario? Della ................................................... ............................. e delle ............................. .....................................................
Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
L’autrice afferma che farà leggere il suo diario solo a una vera amica o a un vero amico, se li incontrerà.
Il padre dell’autrice è più giovane della madre.
Margot è la sorella dell’autrice ed è nata nel 1962.
Nel 1933 la famiglia è costretta a emigrare in Olanda perché ebrea.
In Olanda Anna e la sua famiglia vivono sempre tranquilli.
Dopo il 1940 gli ebrei non possono frequentare luoghi di divertimento e devono studiare solo nelle scuole ebraiche.
Le leggi antisemite erano solo tre.
Rispondi alle domande.
Tu scrivi un diario? ...................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................
Quale fatto legato alla scuola o ai tuoi amici scriveresti su un diario per sfogarti un po’? ......................................................................................................................................................................................
39 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 94
V F
Diario di una volpe
21 marzo
Nevica! Esco? Non esco?
L’aria nel bosco è tiepida, questa neve svanisce subito. Il terreno beve la neve. Gli uccelli cantano, non si nascondono, non è neve di grande freddo. Sparirà presto.
23 marzo
Dopo la neve arriva il ghiaccio: è più difficile far uscire dalla tana le arvicole.
La neve non è più morbida come muschio giovane. Sento in giro cacciatori. Lacci e trappole per fortuna sono pochi, si vede che gli umani hanno altro da fare che inseguire volpi!
2 aprile
Il ghiaccio dura poco, oggi una nuova luce si è sdraiata sui prati.
La terra, resa pesante dal ghiaccio sciolto, si attacca alle mie zampe.
15 aprile
Salto sulle pietre tiepide e lisce del torrente e una trota luccica nell’acqua. Infilo una zampa ma lei scappa sotto una pietra. Aspetto. La trota ritorna al sole, mordo l’acqua, niente trota.
Entro anch’io e aspetto. La trota ritorna e mi scappa veloce fra le zampe, mi giro, non c’è più.
Sono tutta bagnata. Torno sulla pietra calda e liscia. Mi asciugo. Mi scaldo. Aspetto la trota.
da M. C. Fiorina, Una vita da volpe, Trieste, Edizioni EL
40 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 95
arvicola
muschio
trota = pesce d’acqua dolce.
Leggi le domande e completa le risposte.
CHI scrive questa pagina di diario? Una ............................................. .
DOVE si svolgono i fatti? In un ............................................. . Le vicende QUANDO accadono? Tra il ............................................................. e il ............................................................. .
Colora i riquadri con le affermazioni vere.
Questo diario è un diario di fantasia. La vera autrice è Maria Chiara Fiorina. L’autrice immagina che una volpe scriva questa pagina.
Questo diario è un diario reale. L’autrice Maria Chiara Fiorina racconta gli episodi importanti della sua infanzia.
In questa pagina di diario manca la formula di apertura, cioè “Caro diario, …”, e la formula di chiusura.
Questa pagina di diario inizia con la formula di apertura, cioè “Caro diario, …”, e termina con la formula di chiusura, cioè i saluti finali.
Collega le seguenti espressioni ricavate dal testo con il significato giusto.
Il terreno beve la neve
La neve non è più morbida come muschio giovane
Oggi una nuova luce si è sdraiata sui prati
La neve non è più soffice come il muschio appena nato, perché c’è il ghiaccio.
Oggi la luce del sole illumina i prati.
Il terreno assorbe la neve sciolta in acqua, come se la bevesse.
41 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 95
Gentilissima Signora Sindaca
LUOGO: dove l’autore scrive la lettera
Elvate, 14/07/2019
FORMULA DI APERTURA
Gentilissima Signora Sindaca, mi chiamo Michele, frequento la quarta elementare e le scrivo questa lettera per segnalare un problema: al campetto delle scuole medie (vicino casa mia) ci sono moltissimi rifiuti che nessuno passa a raccogliere. Lo so che la colpa è anche della gente maleducata che non si comporta bene però i cestini sono tutti rotti e quasi sempre pieni. Noi bambini un po' più grandi cerchiamo di stare attenti e troviamo uno spazio per giocare lo stesso, ma i più piccoli non ci possono proprio venire. Proprio quest’anno a scuola ho studiato l’Articolo 9 della Costituzione che parla della difesa dell’ambiente. Io e i miei amici cerchiamo di rispettare le regole e di non gettare rifiuti o rovinare il campetto, ma da soli non possiamo farcela. Perciò le chiedo, se possibile, di sostituire i cestini, magari con un modello più grande, e di far passare qualche spazzino in più. Se vuole, siamo disponibili ad aiutarli.
DATA: quando l’autore scrive la lettera
DESTINATARIO: la persona che riceverà la lettera
sindaca = donna a capo di un Comune.
FORMULA DI CHIUSURA e SALUTI
Grazie per l’attenzione. Sono sicuro che farà qualcosa.
Distinti saluti
FIRMA del MITTENTE: la firma dell’autore della lettera
Michele Tini
42 IL CERCHIO DEI LETTORI 4
PAG. 101
-
Completa le parti mancanti.
Il MITTENTE in questa lettera si chiama M _ _ H _ _ _ T _ _ _
La DESTINATARIA della lettera è la _ _ _ _ _ _ _ di Elvate.
Il luogo da DOVE scrive il mittente è il Comune di E _ _ A _ E .
Il mittente scrive la lettera il giorno _ _ _ _ 2 _ _ _ .
L’inizio o FORMULA DI APERTURA è .............................................................................................. .
La conclusione o FORMULA DI CHIUSURA è ................................................................................ .................................................................................................................................................................................... .
Cerchia la parola adatta tra le due proposte.
- Il mittente segnala un dubbio / un problema alla sindaca del suo Comune.
- Nel campetto delle case / delle scuole medie ci sono troppi rifiuti abbandonati.
- I cestini del campetto sono piccoli / grandi e rotti.
- I bambini piccoli evitano di andare a giocare al campetto / al compleanno.
- Il mittente chiede di mettere nel campetto dei nuovi cestini per i rifiuti / per i giocattoli.
- Il mittente vorrebbe che uno spazzino / un giornalaio passi a pulire il campetto.
- Questa è una lettera informale / formale, cioè scritta a una persona che non si conosce bene.
- Il mittente ha usato sempre il lei / il tu.
Scrivi il nome da cui derivano i seguenti mestieri. Segui l’esempio.
Spazzino da spazzare Scrittore .........................................................
Panettiere .......................................................... Dentista .........................................................
Cartolaio .......................................................... Pizzaiolo .........................................................
43 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 101
Un viaggio galattico!
Londra, 7 luglio 2018
Cara mamma, hai fatto male a prenotarmi la cuccetta. È stato inutile perché io nella cuccetta ci sono stata pochissimo.
Il controllore dice che dopo le 9 devo rimanere nel mio scompartimento con la porta chiusa invece di correre tutta la notte su e giù per il treno. Ho controllato il biglietto e la scritta di rimanere nella cuccetta manca.
Nella cuccetta davanti alla mia c’è un ragazzino insulso che fa finta di leggere un libro sul computer.
Gli chiedo:
1. se vuole andare in fondo al treno a vedere se troviamo il bagagliaio: il ragazzo risponde no;
2. se vuole andare a dare un’occhiata al bar: il ragazzo risponde no;
3. se vuole fare una partita a poker: il ragazzo risponde no;
4. se vuole giocare ad “Assassinio sull’Orient Express” e lui può fare la vittima: il ragazzo risponde no.
Comunque sono arrivata da zia Winifred sana e salva. Il viaggio in treno è stato galattico e ora sarà tutto fantastico!
da R. Klein, Lettere di una sorella maggiore, Edizioni EL
cuccetta = piccolo letto all’interno di uno spazio limitato del treno chiamato scompartimento. insulso = noioso, insignificante. poker = gioco di carte. Assassinio sull’Orient Express: = titolo di un famoso romanzo giallo. Il libro racconta un omicidio che avviene durante un viaggio sul treno Orient Express. galattico = straordinario.
44 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 102
Abbina le frasi in modo giusto con i numeri.
1 - Chi scrive la lettera è il MITTENTE
2 - Chi riceve è il DESTINATARIO
3 - La DATA indica QUANDO il mittente scrive
4 - Il luogo da DOVE scrive
cioè una bambina.
cioè la mamma della bambina.
cioè il 7 luglio 2018.
Sottolinea solo le frasi vere.
- Nella lettera manca la firma del mittente.
- Il mittente si diverte molto a stare nella cuccetta.
- Il controllore dice al mittente: “Dopo le 9 puoi cenare nello scompartimento”.
- Un ragazzino legge un giornaletto nella cuccetta.
- Il mittente e il ragazzino fanno una partita a poker.
- Per il mittente il viaggio è stato straordinario e a casa della zia Winifred sarà tutto meraviglioso.
- Il mittente scrive con un linguaggio familiare e simpatico, quindi scrive in modo informale.
Colora solo i rettangoli che contengono le espressioni di una lettera informale.
Gentilissimo Dottor Caro papà
Verrete a casa mia?
Le chiederei
La ringrazio e la saluto Ti aspetto
Ciao Carlo Buongiorno amici carissimi
45 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 102
è Londra.
In giro per il mondo
Da: fabri.milli@mail.com
Inviato: lunedì 12 agosto 2017
A: giulibin@mail.com
Oggetto: Cose straordinarie
Ciao ragazzi, vi scrivo questa e-mail per raccontarvi il mio mitico viaggio. Sto facendo il giro del mondo con papà. In questi giorni io e papà siamo in Marocco. Abbiamo visto per prima cosa la città di Marrakech. La sua piazza è piena di fumi, odori, profumi, gente, musiche... Ci sono i narratori di storie, gli acrobati, i danzatori, gli incantatori di serpenti. Marrakech è magica!
Poi ho visto sorgere il sole seduto su una duna in mezzo al deserto. È difficile salire su una duna di sabbia. Nella sabbia i piedi affondano e si scivola continuamente all’indietro. Io e papà siamo arrivati in cima in più di mezz’ora. È stato emozionante.
Poi oggi abbiamo visto la pioggia nel deserto! È stata un’annaffiatina, ma per il deserto è abbastanza: milioni di fiorellini bianchi e gialli sono sbocciati durante la giornata.
Mio padre mi ha spiegato che i semi dei fiori possono rimanere per decenni sotto la sabbia. Quando piove fioriscono e durano il tempo necessario per far nascere nuovi semi. È meraviglioso, vero? Comunque, mi mancate. Mi mancano le vostre sciocchezze, le fesserie che facciamo insieme...
Un saluto dal Marocco Fabrizio
da S. Bordiglioni, Il giro del mondo in 28 e-mail, Einaudi Ragazzi
Marocco = stato a nord-ovest dell’Africa.
duna = collina di sabbia.
annaffiatina = pioggia leggera.
46 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 103
La lettera che hai appena letto è in versione elettronica: l’autore, cioè il mittente, scrive un’e-mail al computer. Il destinatario non può toccare la lettera, ma nel giro di pochi secondi potrà leggere il messaggio.
Scrivi i seguenti termini al posto giusto. data - indirizzo del mittente - contenuto dell’e-mail - indirizzo del destinatario
Da: fabri.milli@mail.com ......................................................................................
Inviato: lunedì 12 agosto 2017 ......................................................................................
A: giulibin@mail.com ......................................................................................
Oggetto: Cose straordinarie ......................................................................................
Indica con una X se le affermazioni seguenti sono vere (V) oppure false (F).
Fabrizio scrive ad alcuni insegnanti.
Fabrizio e suo padre sono in viaggio insieme in Marocco.
Fabrizio scrive che la città di Marrakech è noiosa e insignificante.
Fabrizio e suo padre vanno anche nel deserto: salgono sulle dune e vedono una strana fioritura tra la sabbia.
Salire sulle dune del deserto è facile.
Riordina con i numeri le sequenze narrative dell’e-mail.
A Fabrizio mancano molto i suoi amici.
La prima tappa del viaggio in Marocco è a Marrakech.
Fabrizio e suo padre vedono una pioggerellina nel bel mezzo del deserto.
Fabrizio scrive l’e-mail per raccontare ai suoi amici il viaggio con suo padre.
47 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 103
V F
Carletto ha capelli ricci e scuri e gli occhi un poco assenti perché è un po’ miope, ma si ostina a non voler portare gli occhiali. È un bel ragazzo, ben sviluppato.
Ha un unico difetto, il pallone. Non si capisce se per Carletto il pallone è un passatempo, un accessorio, una fissazione o addirittura un’appendice del corpo, come per esempio la coda o la proboscide.
Carletto gioca nella squadretta del quartiere solo una o due volte alla settimana; gli altri giorni si allena da solo in cortile. Sta davanti alla saracinesca chiusa del garage del cavalier Ferrari e tira con forza rigori a più non posso. Il pallone batte sui muri, rimbalza sui tetti e sui cofani delle macchine parcheggiate, rotola fra le gambe degli inquilini di passaggio.
Carletto, sudato e con il fiatone, calcia, intercetta di testa, scatta, blocca con il petto, sistema sul piede e tira sempre con il piede giusto, finché le urla arrabbiate dei proprietari delle automobili lo fanno tornare alla realtà.
miope = persona che non vede bene da lontano.
accessorio = oggetto che completa qualcosa o qualcuno. appendice = parte aggiunta a qualcosa; il pallone è come il prolungamento del corpo di Carletto.
saracinesca
cofano
inquilini = abitanti di un palazzo.
intercetta = prende il pallone.
48 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 125
Carletto
da P. Raud, Morgan il gatto, Piccoli ....... ....... .......
Scrivi i numeri relativi agli aspetti della descrizione di Carletto accanto alle parti corrispondenti del testo.
2 - ASPETTO FISICO 3 - INTERESSI 1 - COMPORTAMENTO
Collega con colori diversi le frasi con il completamento adatto.
La descrizione che hai letto è di tipo soggettivo PERCHÉ…
Carletto ha gli occhi un poco assenti, cioè ha uno sguardo che sembra disattento e distratto PERCHÉ…
Il bambino sa di avere un difetto della vista MA…
Secondo l’autore Carletto ha un solo difetto, CIOÈ…
Carletto È…
Carletto è miope e quando guarda le cose lontane non riesce a vederle bene.
un bambino.
non riesce a separarsi dal pallone.
l’autore descrive il bambino in maniera personale, cioè con le emozioni e i sentimenti che prova verso Carletto.
Scrivi accanto alle frasi se contengono DATI VISIVI, DATI UDITIVI o
DATI DI MOVIMENTO.
- Carletto ha capelli ricci e scuri.
- Il pallone batte sui muri.
- Il pallone rimbalza sui tetti.
- Carletto calcia, intercetta di testa, scatta, blocca con il petto, sistema sul piede il pallone.
- Le urla arrabbiate dei proprietari delle automobili.
è testardo e non vuole mettere gli occhiali. ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................
49 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 125
Svolazza Beltempo
L’abitante della collina era una strana vecchietta. Tutti chiamavano questa vecchietta Svolazza Beltempo perché nessuno conosce il suo vero nome.
Il soprannome della vecchietta è Svolazza perché gira sempre con un pastrano color indaco. I lembi del pastrano svolazzano dietro le spalle come grandi ali. In testa porta un cappello strano: una specie di collinetta viola ornata di farfalle, con la tesa tutta cosparsa di fiori.
Tutti hanno dato alla vecchietta anche il soprannome di Beltempo perché preannuncia sempre la bella stagione.
D’inverno non esce mai: nessuno vede in giro la vecchietta per settimane, poi all’improvviso la donnina ricompare e arriva svolazzante giù dalla collina con il suo bizzarro pastrano.
Svolazza ha in testa un cappellone cosparso di fiori: allora tutti sanno che arriverà un clima più mite. Anche con trenta gradi sotto zero e un sacco di neve, quando passa Svolazza Beltempo si può star sicuri che il giorno dopo la neve si scioglierà. Svolazza è proprio imbattibile a preannunciare la primavera.
da M. Gripe, I figli del mastro vetraio, Iperborea
pastrano = cappotto pesante.
indaco = colore tra l’azzurro e il viola.
lembi = bordi, margini.
tesa = parte piatta del cappello che sporge in fuori.
bizzarro = strano, particolare. mite = gradevole.
50 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 126
Collega ogni frase ricavata dal testo al riquadro adatto.
D’inverno non esce mai.
Gira sempre con un pastrano i cui lembi le svolazzano dietro le spalle come grandi ali.
Ricompare giù dalla collina, allora tutti sanno che c’è da aspettarsi un clima più mite.
Porta un cappello con una specie di collinetta viola ornata di farfalle.
È una strana vecchietta.
Tutti chiamavano questa vecchietta Svolazza Beltempo.
PRESENTAZIONE GENERALE (di CHI si parla?) COMPORTAMENTO ABBIGLIAMENTO
Cancella con una riga la parola sbagliata.
- Svolazza Beltempo è un personaggio reale / fantastico.
- La descrizione è personale, come la immagina l’autrice, cioè soggettiva / oggettiva.
- L’espressione “i lembi le svolazzano come grandi ali” contiene un paragone / numero.
- Svolazza Beltempo è una persona triste / stravagante.
- La strana vecchietta annuncia sempre l’autunno / la primavera.
Cerchia gli aggettivi adatti a descrivere Svolazza Beltempo.
giovane antipatica tranquilla
egoista originale maleducata
solitaria sportiva allegra
51 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 126
Quel tipo mi piaceva
In cima alla seconda rampa di scale c’è ad aspettarmi un signore alto, con una piccola faccia dai lineamenti compressi intorno a un gran naso.
Mi sorride incoraggiante come se io, Dante, fossi un pellegrino venuto da lontano.
Mi scuso per il ritardo.
L’uomo mi offre una mano tutta nodosa e mi dice con voce mite:
– Eccoti qui, piccolo Dante. Hai faticato a trovare la strada? No? Sì?
Mentre ho ancora la mano nella sua, capisco una cosa: non dimenticherò mai questa faccia.
Cosimo Dolente per me sarà un uomo indimenticabile, io lo riconoscerei subito anche tra mille persone. Questo tipo mi piace.
Cosimo ha un aspetto strano, ma non è brutto. Ha sopracciglia molto folte e bianche e radi capelli lunghi.
Gli occhi sono di colore grigio intenso e mi fissano spiritati.
Al posto della giacca indossa una vestaglia grigia. Abbasso gli occhi e così noto le pantofole. Sono grosse e sformate, di feltro marrone, aggiustate con del nastro adesivo rosso.
Grandiose!
da S. Gandolfi, Occhio al gatto, Salani
lineamenti compressi = contorni del volto schiacciati. nodosa = magra, con le ossa in evidenza.
occhi spiritati = occhi dallo sguardo vivace. feltro = stoffa molto compatta fatta di lana e peli di animali.
52 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 127
Nel testo sottolinea con i colori indicati:
- di rosso il nome del personaggio descritto.
- di verde il nome della persona che descrive.
Indica con una X la risposta corretta.
Di che tipo è la descrizione?
Soggettiva. Oggettiva.
Com’è il personaggio descritto?
Fantastico.
Reale.
Invisibile.
Chi è la persona che descrive?
Un bambino di nome Dante.
Un adulto di nome Sante.
Una ragazzina di nome Dana.
Completa la tabella con le caratteristiche dell’aspetto fisico del personaggio descritto nel brano.
VISO .....................................................................................
CAPELLI .....................................................................................
SOPRACCIGLIA .....................................................................................
OCCHI .....................................................................................
NASO .....................................................................................
MANO .....................................................................................
Sottolinea nel testo la descrizione dell’abbigliamento di Cosimo.
53 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 127
Sissi, l’imperatrice Elisabetta
In famiglia tutti la chiamano Sissi fin da quando era piccola.
Sissi è una donna bellissima, con un carattere dolce e coraggioso. Il suo corpo è snello e scattante; il suo viso è incorniciato da lunghissimi capelli scuri. Sissi lascia i capelli sciolti durante le sue amate cavalcate. La donna raccoglie i capelli solo per gli incontri ufficiali e di rappresentanza, dove il suo ruolo di imperatrice deve avere un’immagine solenne. Sissi adora la poesia. Il popolo ama questa imperatrice perché è una donna dolce, tollerante e comprensiva.
Fin da piccola Sissi dimostra un carattere curioso, vivo e travolgente. È allegra e gioviale, ama la compagnia dei suoi numerosi fratelli e sorelle, ma anche gironzolare nei boschi intorno al suo castello. A Sissi piace cavalcare molto veloce e sentirsi libera all’aria aperta.
Sissi si sposa a soli sedici anni. Prima del matrimonio è costretta a imparare dagli insegnanti a camminare con la schiena dritta e a compiere movimenti lenti ed eleganti, adatti a un’imperatrice: la futura imperatrice Elisabetta D’Asburgo.
da C. Torelli, Vite da favola. Storie vere di sovrani e condottieri, Einaudi Ragazzi
incontri ufficiali = incontri di lavoro con personaggi politici importanti; incontri di rappresentanza = incontri nei quali rappresentava la famiglia reale o l’impero.
solenne = importante.
54 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 128
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
La persona descritta è esistita veramente.
La persona descritta è l’imperatrice Elisabetta d’Asburgo.
L’imperatrice, da bambina, veniva chiamata Sissi da tutti.
L’autrice, per descrivere il carattere e i gusti dell' imperatrice, ha usato i dati visivi.
I dati di movimento sono stati usati per spiegare che a Sissi piace cavalcare e gironzolare per i boschi.
Nel brano ci sono molti dati gustativi.
La descrizione è di tipo soggettivo.
Cancella l’intruso in ogni aspetto della descrizione.
ASPETTO FISICO CARATTERE INTERESSI
donna bellissima debole e senza interessi adora la poesia
figura snella e scattante dolce e coraggiosa ama la compagnia dei fratelli e delle sorelle
capelli scuri
tollerante e comprensiva ama gironzolare nei boschi cavalcando sfrenata
occhi verdi allegra e gioviale le piace la torta di mele
le piace sentirsi libera all’aria aperta
Scrivi il contrario dei seguenti aggettivi.
spilungone (= alto e magro)
55 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 128
V F
magro .......................................... veloce .......................................... ottimista .......................................... bellissima ........................................... nervosa .......................................... nervoso ...........................................
..........................................
...........................................
coraggiosa
Mattia non è come gli altri
Rispondi a voce prima di leggere il brano.
- A chi ti fa pensare il titolo del brano?
- Secondo te, chi è Mattia?
- Secondo te, perché non è come gli altri?
Mattia non è brutto. Certo, non è neanche bello. Vogliamo parlare di come si veste? E della testa sempre bassa?
Ha una collezione di pantaloni di velluto... neanche mio padre li indosserebbe!
Mattia è un tipo, nel senso che non è come gli altri. Se a scuola ci riunissero tutti in palestra riuscirei a trovarlo in meno di cinque secondi. È colpa dei suoi capelli: sono una chioma voluminosa e arruffata, come se tutta la sua originalità gli si fosse concentrata sulla testa.
Mattia ha confessato che ogni mattina passa un sacco di tempo davanti allo specchio, cercando di addomesticare i suoi capelli. Preciso com’è, tenterà di metterli a posto riccio per riccio.
Purtroppo per lui, basta un filo di vento o un salto in bici e i suoi capelli si aggrovigliano più di prima. I ricci di Mattia sono ricci strani. Mattia ha ricci come molle animate, tutte diverse l’una dall’altra. Sono come centinaia di spirali che ondeggiano a ogni suo passo, facendo quasi rumore.
da A.Pellai, B. Tamborini, Ammare. Vieni con me a Lampedusa, De Agostini
voluminosa = che occupa molto spazio.
arruffata = spettinata.
addomesticare = addestrare, ammaestrare come si fa con gli animali feroci. In realtà
Mattia vuole pettinare per bene i suoi capelli.
si aggrovigliano = si intrecciano. molle
spirali = linee curve che girano su se stesse, come i ricci attorcigliati di Mattia.
56 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 129
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
Nel brano si parla di Mattia.
Mattia è un personaggio di un mondo fantastico.
La descrizione si basa su informazioni scientifiche e molto precise. Questa descrizione è di tipo soggettivo.
La descrizione si basa soprattutto sulla capigliatura di Mattia.
Abbina con i numeri le risposte alle domande in modo corretto.
Che cosa significa l’espressione
“Mattia è un tipo”?
1 - I suoi capelli, i suoi pantaloni di velluto e il fatto che cammina sempre a testa bassa.
Cos’è che rende Mattia diverso dagli altri?
2 - I capelli di Mattia sono tanto ricci, lui non riesce a sistemarli come vorrebbe e basta un colpo di vento o un salto sulla bici che si arruffano subito.
Cos’hanno di particolare i capelli di Mattia?
3 - L’espressione significa che Mattia è un ragazzino originale e unico, diverso dagli altri.
Come sono i tuoi capelli? Cerchia gli aggettivi più adatti alla tua capigliatura.
lunghi corti sottili morbidi duri e pungenti (ispidi)
biondi castani neri fulvi lisci
pettinati ondulati sciolti legati ricci folti
57 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 129
V F
Kettor è un tigrotto. Vive con la sua mamma in una tana di pietra, dove ha il suo giaciglio di foglie secche e fruscianti.
giaciglio = letto di foglie o paglia.
Kettor ha un bel mantello a strisce gialle e nere. Le sue zampe sono grosse come i rami di un giovane albero e la sua coda è bella e sferzante. I suoi occhi sono molto feroci per una tigre tanto piccola. Ha una lingua rosea e ruvida. Kettor, quando brontola, mostra i suoi denti bianchi e forti.
sferzante = che colpisce mentre si muove.
Quando Kettor era molto piccino, gli piaceva rimanere tutto il giorno nella tana, si divertiva a stendere le grosse zampe e a mettere fuori gli unghioni. Quando diventa più grande, Kettor esce tutto solo in cerca di avventure; affila le unghie contro un grosso albero, fiuta l’aria e parte. Colpisce gioiosamente tutte le cose che incontra sul suo cammino.
Dovunque arriva, gli altri animali fuggono tremando per la loro vita. Questo è molto eccitante per Kettor. da G. Travers, La storia di Kettor, F.E.E.C.
58 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 135 Kettor
.........................................................................
.........................................................................
.........................................................................
Scrivi sopra a ogni parte del brano l’espressione adatta.
ASPETTO FISICO COMPORTAMENTO PRESENTAZIONE GENERALE
Cerchia la parola corretta.
- Kettor è un leoncino / tigrotto che vive in una tana con la sua mamma / zia.
- Il mantello di Kettor è di stoffa / pelo a strisce gialle e nere.
- I suoi denti sono bianchi e forti / neri e sottili.
- Kettor da piccolo si divertiva a tirar fuori la lingua / le unghie.
- Kettor da grande affila i suoi denti / le sue unghie contro un grosso albero.
- Gli altri animali / I tigrotti hanno paura di Kettor e scappano.
- L’autrice ha utilizzato molti dati visivi / uditivi per descrivere il corpo del tigrotto.
- La descrizione è oggettiva / soggettiva.
Nel testo sono sottolineate alcune espressioni che descrivono il comportamento di Kettor. Individua tu le altre e riscrivile qui sotto.
Da grande esce .............................................................................................................................................
Affila ...................................................................................................................................................................
Fiuta ....................................................................................................................................................................
Utilizza le parole ricavate dal testo in frasi diverse. giaciglio - sferzante
- Stamattina soffia un vento ..................................... che non riesco proprio a sopportare.
- Nei tempi antichi il ..................................... del contadino era di paglia.
- Il gatto Milù, dopo una lunga passeggiata vicino al fiume, si è disteso su un ..................................... di erba appena tagliata.
- Il gatto sul muretto fissa la coda ..................................... del cane che cammina tra l’erba.
59 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 135
Savio è un corvo molto particolare, nero come la notte, ma di un nero che luccica. Sa parlare e non dice stupidaggini. Quando qualcuno gli chiede qualcosa, Savio risponde con molto buon senso, se ha voglia, cosa che avviene poche volte perché è molto lunatico.
Da un po’ di tempo il corvo ha un occhio solo. Secondo alcuni Savio ha perso l’altro occhio nel pozzo della saggezza.
Savio sa essere molto agile e capace anche con un occhio solo, ma la sua indole è cambiata. E questo crea qualche preoccupazione: un corvo deve avere due occhi, soprattutto se si tratta di un corvo come Savio.
Sì, perché i suoi due occhi un tempo avevano proprietà diverse.
Uno era l’occhio del giorno per vedere il sole e tutto ciò che il sole illuminava, per vedere la luce e i colori vivaci. Vedeva la gioia di vivere, i sorrisi e le risate, i pensieri allegri, il bene. Quest’occhio vedeva anche nel futuro, così Savio sapeva tutto ciò che succedeva.
Con l’altro occhio, quello della notte, vedeva tutto illuminato dalla luna: le tenebre e i colori scuri, le ombre, il dolore e i tristi pensieri.
da M. Gripe, I figli del mastro vetraio, Iperborea
corvo = uccello molto comune in Italia.
lunatico = capriccioso, che cambia facilmente umore. saggezza = saper affrontare le situazioni della vita con buon senso.
indole = carattere.
tenebre = buio, oscurità.
60 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 136
Savio
Indica con una X il completamento corretto.
Savio è: un cervo nero un corvo nero un cane nero
Savio è capace di: correre cantare parlare
Da un po’ Savio ha perso: un occhio la voce il becco
Savio ha cambiato il suo: modo di volare carattere sguardo
L’occhio del giorno vedeva: il sole, la luce, i colori, la gioia, il bene e il futuro tutto ciò che il sole illuminava le tenebre e i pensieri tristi
L’occhio della notte vedeva: solo la notte il buio, i colori scuri e i pensieri tristi la luce e la gioia
Sottolinea solo le affermazioni vere.
- Savio da un po’ di tempo è strano e risponde poco alle domande.
- Avere tutti e due gli occhi avrebbe permesso a Savio di vedere sia le cose belle che le cose brutte della vita.
- L’autrice descrive questo corvo in modo oggettivo.
Nel testo c’è questo paragone: “Savio è un corvo nero come la notte”. Completa tu i seguenti paragoni.
Piume soffici come …………………………………………………………................................................................….
Becco appuntito come
Ali larghe come
61 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 136
…………………………………………………….…………..................................................….
…………………………………….....................………………………………...........................................
Il gatto
Il gatto domestico è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei felidi.
Il suo corpo è molto agile, flessibile e massiccio, così il gatto può camminare molto silenziosamente e può spiccare grandi salti.
Le sue unghie retrattili (nella condizione normale di riposo si trovano nascoste e il gatto le tira fuori solo quando gli serve) gli permettono di arrampicarsi e di afferrare con grande agilità. Lo scheletro è formato da duecentocinquanta ossa.
La coda ha un ruolo importante per mantenere l’equilibrio.
Le zampe anteriori, quelle davanti, terminano con cinque dita fornite di artigli. Le zampe posteriori, quelle di dietro, più lunghe di quelle anteriori, terminano con quattro dita fornite anch’esse di artigli protrattili. I cuscinetti sono costituiti da membrane elastiche tanto da consentire al gatto un modo di camminare silenzioso.
Sotto le zampe, come nel muso e sopra gli occhi, sono presenti le vibrisse, organi tattili che hanno la funzione di controllare l’equilibrio del felino. da www.wikipedia.org
retrattili = che possono essere tirati indietro. protrattili = che possono essere spinti fuori. membrane = strati di pelle molto sensibile che ricoprono i cuscinetti sotto le zampe. vibrisse = peli più grossi e rigidi che si trovano più in profondità rispetto agli altri peli del corpo e sono molto sensibili.
62 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 139
Completa la Carta d’Identità dell’animale con gli elementi che fornisce il brano.
PRESENTAZIONE del gatto
Il gatto è un .......................................... carnivoro. Appartiene alla famiglia dei ..........................................
CORPO ........................................................................................................... ...........................................................................................................
SCHELETRO Costituito da ............................................................................
MUSO
Si trovano le vibrisse che servono al gatto per ..........................................................................................................
Ha la funzione di ..................................................................
CODA
Le zampe anteriori hanno cinque ............................... ............................................................................................................
ZAMPE
Le zampe posteriori ............................................................. ............................................................................................................ ............................................................................................................
Rispondi alle domande con una delle due parole scritte in stampato maiuscolo.
- La descrizione è OGGETTIVA (scientifica) o SOGGETTIVA (personale)? ............................................................................................................................................................................
- L’animale descritto è REALE oppure FANTASTICO? ............................................................................................................................................................................
- Le parti del corpo del gatto che non sono state descritte sono le ORECCHIE o la CODA? ............................................................................................................................................................................
63 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 139
Trieste e la bora
La bora è un vento terribile che viene dalla Siberia e si avventa sulla nostra Trieste e semina paura. Trieste diventa la città del vento.
Subito per le strade si legano corde ai muri, così i passanti, piegati dal vento, si aggrappano a queste corde.
Le palme sulla passeggiata del lungomare si curvano come poveri vecchi. Le persone camminano a fatica sbattute di qua e di là, in balìa del vento furioso che soffia senza tregua.
La bora fa paura perché provoca molte catastrofi. Rovescia i ciclisti, strappa i cavi dell’elettricità e del telefono, stacca le tegole dai tetti, si getta sui lungomari e tira via gli ormeggi che i marinai legano saldamente attorno ai pali.
Le persone che vogliono uscire a tutti i costi devono mettere delle pietre dentro le tasche, così il vento non le trascina via. E quando rientreranno a casa avranno gli occhi rossi.
La bora è un vento così furioso che può soffiare fino a centoquaranta chilometri all’ora. È un vento freddo, violento.
Urla tutto il giorno.
E la sera, sprofondato nel mio letto, ben al caldo, io tremo un po’ nel sentire i suoi cupi ululati d’uccello notturno.
da I. Cohen-Janca, Il grande cavallo blu, Orecchio Acerbo
Siberia = grande territorio della Russia a nord dell’Asia.
si avventa = si lancia con forza. in balìa = essere sotto il potere, essere vittima di qualcosa o qualcuno.
ormeggi = corde o cavi che tengono una barca ferma al molo.
cupi ululati = urli lunghi e lamentosi del vento, simili a quelli di un uccello notturno.
64 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 145
Completa lo schema con le parole usate dall’autrice per descrivere la bora. Le parole sono già sottolineate nel testo.
vento ………………......................................................................….
viene dalla ………………..........................................................….
si scaglia sulla città di ………………................................….
BORA soffia senza ………………........................................................….
fa ……………….............................................................................…..
può soffiare fino a ……………….........................................….
urla ………………..........................................................................….
Indica con una X la risposta corretta.
In che modo l’autrice descrive la bora?
Oggettivo
Soggettivo
Collega con colori diversi le frasi alle seguenti figure retoriche.
PERSONIFICAZIONE
Le palme si curvano come poveri vecchi.
SIMILITUDINE
Urla tutto il giorno.
Completa le frasi con i verbi adatti a descrivere i disastri della bora.
La bora ................................ i ciclisti.
La bora ................................ i cavi elettrici e telefonici.
La bora ................................ le tegole dai tetti.
La bora ................................ gli ormeggi delle barche.
65 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 145
La mareggiata
C’era la mareggiata. Vedevo arrivare all’orizzonte le onde piene di ferocia e mi parevano alte come colline. Erano verdastre, frastagliate di spuma bianca. Le onde facevano un rumore enorme, come una grande ruota che girava; la spuma si stendeva sulla spiaggia come un tappeto. A un tratto un’onda più grande e cattiva arrivava all’improvviso e si ingrandiva. Io mi mettevo a scappare impaurito, sentivo il colpo sulla schiena, poi l’acqua che gocciolava.
frastagliate = con margine irregolare. seppia = mollusco marino.
Appena la mareggiata rallentava e il vento cominciava a diminuire e la bellissima spuma si ritraeva, io mi mettevo a percorrere la spiaggia.
C’è una grande quantità di alghe e rottami; prima ciò che un’onda urtava, un’altra si portava via; ora ogni onda lascia qualcosa sulla spiaggia. Così il mare si svuota le tasche. Sulla spiaggia ci sono i tesori del mare: tronchi d’albero, legni coperti di un’erba verde e sottile, incrostati di piccole conchiglie.
Ci sono conchiglie intere e rotte; ossi di seppia; stelle di mare alle quali mancano sempre uno o due braccia; ricci di mare che hanno ancora le spine e altri nudi come piccole teste.
E io percorro felice la spiaggia camminando lentamente.
da V.G. Rossi, Calme di luglio, Mondadori
ricci di mare = organismi marini invertebrati con le spine.
66 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 146
............................................................................................................................
............................................................................................................................
............................................................................................................................
Scrivi sui tratteggi, al posto giusto, le seguenti parole.
Collega ogni parte del brano al contenuto della descrizione. Usa i numeri.
1 - Nella prima parte del brano l’autore descrive...
2 - Nella parte centrale l’autore racconta...
3 - Nell’ultima parte l’autore descrive...
ciò che il mare lascia dopo la burrasca.
onde spumeggianti enormi e rumorose.
che cosa fa sulla spiaggia appena la mareggiata diminuisce.
Colora solo le espressioni corrispondenti ai dati sensoriali indicati.
DATI UDITIVI
Prima ciò che un’onda urtava, un’altra si portava via. Il vento cominciava a diminuire.
Ci sono conchiglie intere e rotte.
Le onde facevano un rumore enorme.
DATI VISIVI
Ondate verdastre frastagliate di spuma bianca.
Legni coperti di un’erba verde e sottile, incrostati di piccole conchiglie.
Prova a completare le similitudini in modo diverso dall’autore.
Ricci di mare nudi come ............................................................................................................................ .
Ondate piene di ferocia mi parevano alte come ....................................................................... .
La spuma si stendeva sulla spiaggia come .................................................................................... .
67 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 146
ADESSO PRIMA POI
La casa
Arrivo davanti alla porta. Infilo la chiave nella serratura facendole fare i soliti cinque giri.
Apro e rimango fermo sulla soglia. Davanti a me si distende il corridoio con le porte sul lato sinistro.
Sulla destra una maestosa finestra ad arco dà la luce a gran parte della casa. È tutto in penombra.
Le mura sono nude, senza mobili, quadri, migliaia di libri e colori.
Mentre faccio il primo passo verso l’interno già sento la prima fitta al cuore: a sinistra lo studio di mio padre, a destra la cucina.
Poi percorro il corridoio, lentamente accarezzo con lo sguardo le porte delle stanze. Dietro ogni porta c’è una storia, una vita.
La prima porta è quella del salotto, sempre pieno di gente, di musica, di cultura, di parole, di risate. Poi, a seguire, la sala da pranzo, dove c’è il televisore e il giradischi e dove si discuteva vivacemente tutti i giorni.
In fondo al lungo corridoio c'è la mia camera, che ho condiviso per alcuni anni con mio fratello Luca.
Infine una biforcazione: nel piccolo corridoio di sinistra c'è la camera di mia sorella Silvia, nel corridoio di destra, la camera dei miei.
da C. Verdone, La casa sopra i portici, Bompiani
cultura = insieme delle conoscenze e dei modi di vivere di una persona.
giradischi = apparecchio che riproduce suoni da un grande disco in plastica nera.
biforcazione = punto in cui qualcosa si divide in due parti.
68 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 147
Indica con una X il completamento adatto.
L’autore descrive la casa in cui viveva con la sua famiglia da piccolo. con la moglie. da solo.
Appena entra in casa l’autore è molto emozionato perché è tutto in penombra. gli ritornano alla memoria molti ricordi. è tornato dopo un lungo viaggio.
Gli aspetti della descrizione della casa sono la posizione delle stanze, la loro funzione e i familiari che le occupavano. gli oggetti che c’erano all’interno. la musica che ascoltava e la gente che frequentava.
L’autore prova la prima fitta al cuore quando vede la sua camera da letto. lo studio del padre. il salotto.
Cerchia i dati di posizione tra le seguenti espressioni.
dinnanzi scolorito sulla destra lunghe diverse
davanti luminose lato sinistro in fondo
verso l’interno perciò al margine accanto
Quali aggettivi utilizzeresti per descrivere la tua casa?
Colora le caselle adatte.
animata ordinata spaziosa
accogliente disordinata allegra luminosa
69 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 147
piccola
L’ala sinistra
Mi chiamo Petra, ho cucito lo scudetto della mia squadra di calcio allo zainetto.
Ho molta grinta e un fiato esagerato, ho fatto quattro gol l’anno passato!
Gioco all’ala sinistra, e questo ruolo mi sta a pennello perché davvero volo!
Volo e non sento chi mi ride dietro e dagli spalti grida: “Passa, Pietro”.
Ecco il pallone… ho segnato in diagonale!!! Da grande voglio andare in Nazionale.
da A. Sarfatti, Quante tante donne, Mondadori
Segna con una X la frase falsa.
Rima baciata: i versi che rimano sono uno dopo l’altro (AA BB).
spalti = gradinate di uno stadio.
Nella poesia la poetessa parla di una bambina di nome Petra.
Petra è una bambina che gioca a calcio. Da grande, Petra vorrebbe giocare nella squadra Nazionale di calcio femminile.
Petra non ha mai segnato un gol.
Dagli spalti c’è chi ride perché pensa che una femmina non sia capace di giocare a calcio.
Sottolinea con lo stesso colore le parole della poesia che fanno rima tra loro.
Quali emozioni suscita in te questa poesia? Scegli tra quelle proposte e colora la casella.
paura malinconia allegria
gioia tristezza rabbia
70 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 160
Piove da un’ora soltanto, ma il bimbo pensa che già piova da tanto, da tanto, sopra la grande città.
Piove sui tetti e sui muri, piove sul lungo viale, piove sugli alberi oscuri, con ritmo triste e uguale.
Piove e laggiù sulla via e in ogni casa già invade l’intima malinconia di quella pioggia che cade. da A. Negri
Indica con una X la frase falsa.
La pioggia è l’argomento della poesia.
Piove solo sui tetti e sui muri.
Rima alternata: il primo verso rima con il terzo, il secondo con il quarto (ABAB).
invade = entra con forza.
intima: = personale, di ognuno di noi.
Il verbo “piove” viene ripetuto diverse volte per evidenziare l’idea della pioggia che scende.
La pioggia porta malinconia in ogni casa.
Sottolinea i versi che secondo te esprimono meglio le emozioni dell’autrice, poi riscrivili qui sotto.
71 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 160
Piove
............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................
Che cos’è un museo?
Il Museo deriva il suo nome da quello delle Muse, personaggi della mitologia greca. Le Muse erano nove ed erano figlie di Mnemosine, dea della memoria, e di Zeus, padre degli dei e dio della sapienza. Le Muse erano considerate le protettrici delle arti della memoria e del sapere.
Il primo luogo al mondo chiamato Museo sorgeva ad Alessandria d’Egitto per opera del re Tolomeo I, nel III secolo a.C., ma non era un museo come lo conosciamo oggi.
Il Museo di Alessandria era piuttosto un luogo di culto, dove una comunità di sapienti viveva e studiava.
Il primo vero Museo, così come lo intendiamo oggi, nasce a Roma quando papa Sisto IV, nel 1471, dona al popolo romano alcune antiche statue in bronzo: nasce così la prima collezione dei Musei Capitolini. Negli anni successivi questa collezione si arricchisce e nel 1734 viene aperta al pubblico, così nasce il primo Museo “moderno”, inteso come una collezione di beni che deve essere conservata e messa a disposizione di tutta la comunità. .................................................................................................................
In Italia, il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio definisce il museo una struttura permanente, aperta al pubblico, al servizio della società e senza scopo di lucro.
struttura
permanente = che si trova sempre in un luogo fisso. senza scopo di lucro = che non ottiene un guadagno economico. Il denaro dei biglietti d’ingresso serve per migliorare il museo.
72 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 183
.................................................................................................................
.................................................................................................................
.................................................................................................................
I PARAGRAFI sono parti di un testo. I paragrafi servono a suddividere l’argomento principale di un brano in base a informazioni simili. I paragrafi sono formati da alcune frasi a volte spaziate tra loro. A volte i paragrafi hanno un titoletto o sottotitolo.
Scegli i sottotitoli adatti ai paragrafi del brano e scrivili sui tratteggi.
IL “FINTO” MUSEO DI ALESSANDRIA
ORIGINE DEL NOME “MUSEO”
IL MUSEO OGGI
IL PRIMO VERO MUSEO A ROMA
Scegli le parole chiave adatte già sottolineate nel testo e completa le frasi.
- Le erano personaggi mitologici. Esse proteggevano le , la memoria e il _ _ . Da loro deriva il nome _ _ .
- Ad Alessandria d’ _ _ nasce un luogo chiamato _ _ , ma in realtà era un posto dove vivevano e studiavano dei _ _ .
- I Musei _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ a _ _ _ _ sono il primo Museo “ _ _ _ _ _ _ _
Saranno aperti al _ _ _ nel 1734. Al loro interno c’è una grande _ _ _ di statue raccolte dal 1471.
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
Oggi il museo è in un luogo fisso.
Oggi solo le persone adulte possono entrare in alcuni musei.
Oggi in tutti i musei si possono toccare le opere d’arte.
Oggi per entrare in un museo si paga un biglietto e questo denaro è speso per migliorare il museo stesso.
73 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 183
.
“
V
F
Il disastro alle Galapagos
Oggi molte specie di animali rischiano l’estinzione a causa dell’inquinamento, di comportamenti irresponsabili da parte dell’uomo, come la caccia senza regole e il disboscamento selvaggio.
Le isole Galapagos sono uno dei pochissimi luoghi fortunati del mondo dove gli animali possono vivere al sicuro.
Il 97% del territorio dell’arcipelago, infatti, è zona protetta: nel 1959 è stata dichiarata Parco Nazionale.
Alcuni anni fa, però, molte specie di animali e di piante delle Galapagos hanno rischiato di scomparire per sempre, a causa di un’ondata di petrolio che ha circondato le isole.
Infatti la petroliera Jessica si è arenata su un banco di sabbia, a ottocento metri di distanza da San Cristobal (una delle quattro isole dell’arcipelago delle Galapagos); il carico della petroliera, cioè novecento mila litri di nafta, si è riversato in mare e ha inquinato le acque senza rimedio. Tre specie animali erano a rischio di estinzione: la sula mascherata, il cormorano attero e il pinguino delle Galapagos.
pinguino delle Galapagos
74 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 186
sula mascherata
cormorano attero
Galapagos = gruppo di isole nell'Oceano Pacifico.
Indica con una X il completamento adatto.
Il brano ha lo scopo di informare su: un fatto divertente avvenuto nelle isole Galapagos grazie a una petroliera un fatto disastroso accaduto nelle acque attorno alle isole Galapagos, a causa di una petroliera un viaggio terminato alle Galapagos
Nel testo viene usato un linguaggio scientifico e geografico e le parole specifiche sono:
Sumeri, piramidi, giardini pensili, Egizi anni, petrolio, grattacieli, fiori, rimedio, distanza disboscamento selvaggio, isole Galapagos, sula mascherata, estinzione, Parco Nazionale
Usa lo stesso colore per colorare la parola e il significato corrispondente.
ESTINZIONE
DISBOSCAMENTO
Scomparsa di una o più specie animali per cause naturali o per cambiamenti ambientali rapidi che creano condizioni sfavorevoli alla loro riproduzione.
Nave che può trasportare grandi quantità di petrolio o di altre sostanze ricavate dal petrolio come la nafta.
Distesa di sabbia che si è accumulata sul fondo marino. In questi punti l’acqua del mare è poco profonda ed è un grave pericolo per la navigazione.
Taglio di boschi effettuato dall’uomo per procurarsi legname o per avere più terreno da coltivare.
75 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 186
BANCO DI SABBIA
PETROLIERA
La Biblioteca Scolastica ha lo scopo di favorire negli alunni un amore per il libro, il gusto e l’abitudine alla lettura.
Per far funzionare correttamente la biblioteca è necessario rispettare alcune regole.
• I libri si possono prendere in prestito; possono essere al massimo tre libri da tenere per quindici giorni. In questo modo ci sono più libri disponibili per tutti.
• Tutti devono tornare di persona in biblioteca, o telefonare, per il rinnovo del prestito.
• Il prestito autogestito deve essere concordato e autorizzato per evitare confusione.
• I libri sono a disposizione di tutti, perciò è vietato sottolineare o danneggiare i libri.
• Le persone che perdono o danneggiano i libri devono riacquistare una copia identica del libro perso o rovinato.
• I libri consultati all’interno della biblioteca devono essere rimessi nello stesso spazio dove si trovavano per evitare disordine.
• In biblioteca è vietato parlare a voce alta, per permettere a tutti di leggere in tranquillità.
prestito autogestito = prendere da soli un libro con l’impegno di restituirlo; concordato e autorizzato = in accordo e con il permesso di chi gestisce la biblioteca.
76 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 208 In biblioteca
Indica con una X il completamento adatto.
Il brano che hai appena letto fornisce: regole per prendere in prestito i libri in biblioteca istruzioni per l’uso di un libro informazioni sulla storia delle biblioteche
Hai letto un testo: descrittivo informativo regolativo
Il linguaggio del testo è: difficile preciso e comprensibile confidenziale
Il testo presenta: un elenco puntato un elenco numerato
Completa lo schema inserendo le parole date al posto giusto. gusto - abitudine - amore
Favorisce l' …………..…….......... per i libri.
Perché utilizzare la Biblioteca Scolastica?
Stimola il …………..……......... per la lettura.
Rafforza l’ …………..…….......... a leggere.
Sottolinea nelle ultime tre regole dell’elenco OBBLIGHI e DIVIETI con i colori corrispondenti.
Collega le due parole al significato corretto.
Azione da non fare per comportarsi bene.
OBBLIGO
DIVIETO
Regola che si deve rispettare per comportarsi correttamente.
77 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 208
Consigli per scrivere un buon testo
Comunicare per iscritto i propri pensieri e le proprie idee è molto importante, ma a volte è difficile. Per scrivere un testo serve impegno e attenzione, e bisogna conoscere bene la lingua, l’ortografia e la grammatica. Queste regole potranno aiutarti nel compito di scrivere.
1. Cerca il silenzio, ti sarà più facile concentrarti e raccogliere le idee.
2. Scegli lo strumento più adatto a te: carta e penna o computer?
3. Leggi il titolo, chiudi gli occhi e pensa a cose, momenti, luoghi, persone che riguardano quell’argomento.
4. Scrivi in forma di appunti o di schema quello che ti è venuto in mente.
5. Inizia a scrivere il testo senza farti prendere dall’ansia degli errori o delle frasi perfette.
6. Mentre procedi, fermati ogni tanto a rileggere quello che hai scritto per non perdere il filo.
7. È il momento della correzione. Rileggi con molta attenzione, parola per parola, riga per riga, ciò che hai scritto. Analizza le parole, i verbi, la costruzione delle frasi. Domandati: capirà l’insegnante quello che voglio dire?
8. Se hai scritto il testo in bella copia, correggi in modo “gentile” senza fare pasticci. Se hai fatto la brutta, ricopia il testo in bella copia.
78 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 209
Cancella con una riga la parola sbagliata.
- Il testo che hai letto è informativo / regolativo.
- Lo scopo di questo testo è offrire dei divieti / consigli per scrivere bene un testo.
- Il testo è scritto in modo disordinato / chiaro.
- Il testo è soggettivo / oggettivo.
Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
La prima cosa da fare per scrivere bene un testo è stare concentrati e cercare le idee.
L’ultima cosa da fare è correggere la bella copia o ricopiare il testo se hai fatto la brutta copia.
Non devi mai rileggere quello che hai scritto.
Leggi il titolo del testo poi pensa a tutto ciò che può collegarsi a quell’argomento.
Per scrivere puoi usare solo carta e penna.
Scrivi i destinatari delle seguenti regole: scegli tra quelli proposti. ciclista - pedone - classe - cuoco …………........……..........
Mettere in una ciotola la farina e il formaggio, al centro versare l’olio, il sale, il pepe e il lievito sciolto nel latte. …………........……..........
In bicicletta tieni sempre le mani sul manubrio.
Tutti seguirete le indicazioni del docente presente in aula che vi accompagnerà verso il punto di raccolta.
…………........……..........
Bisogna attraversare la strada sempre sulle strisce pedonali. …………........……..........
79 IL CERCHIO DEI LETTORI 4 - PAG. 209
V F
80 Indice
Il sultano Salinda
Una casa speciale
SCOPRIAMO IL TESTO NARRATIVO Roberto ha nove anni 8 Folletti in cucina
Dove dormono le nuvole? 12 La bambina di carta 14 È ora di andare a scuola 16 È solo un gioco 18 La festa di compleanno 20 Una tigre a bordo 22 Notte di tempesta 24 Splash! 26 In cammino 28 Il mostro Freddy 30 La casa 32 La principessa e lo scheletro 34 La porta di Ishtar 36 Addio tonsille 38 La storia della mia vita 40 Diario di una volpe
Gentilissima Signora Sindaca
Un viaggio galattico!
In giro per il mondo 48 Carletto 50 Svolazza Beltempo
Quel tipo mi piaceva
Sissi, l’imperatrice Elisabetta
Mattia non è come gli altri 58 Kettor 60 Savio 62 Il gatto 64 Trieste e la bora 66 La mareggiata 68 La casa 70 L’ala sinistra 71 Piove 72 Che cos’è un museo? 74 Il disastro alle Galapagos 76 In biblioteca 78 Consigli per scrivere un buon testo
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d-b a-o p-q t-l
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Coordinamento redazionale: Emilia Agostini
Redazione: Francesca Bolognini
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