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Diario di una volpe
21 marzo
Nevica! Esco? Non esco?
L’aria nel bosco è tiepida, questa neve svanisce subito. Il terreno beve la neve. Gli uccelli cantano, non si nascondono, non è neve di grande freddo. Sparirà presto.
23 marzo
Dopo la neve arriva il ghiaccio: è più difficile far uscire dalla tana le arvicole.
La neve non è più morbida come muschio giovane. Sento in giro cacciatori. Lacci e trappole per fortuna sono pochi, si vede che gli umani hanno altro da fare che inseguire volpi!
2 aprile
Il ghiaccio dura poco, oggi una nuova luce si è sdraiata sui prati.
La terra, resa pesante dal ghiaccio sciolto, si attacca alle mie zampe.

15 aprile da M. C. Fiorina, Una vita da volpe, Trieste, Edizioni EL
Salto sulle pietre tiepide e lisce del torrente e una trota luccica nell’acqua. Infilo una zampa ma lei scappa sotto una pietra. Aspetto. La trota ritorna al sole, mordo l’acqua, niente trota.

Entro anch’io e aspetto. La trota ritorna e mi scappa veloce fra le zampe, mi giro, non c’è più.
Sono tutta bagnata. Torno sulla pietra calda e liscia. Mi asciugo. Mi scaldo. Aspetto la trota.
Leggi le domande e completa le risposte.
CHI scrive questa pagina di diario? Una ............................................. .
DOVE si svolgono i fatti? In un ............................................. . Le vicende QUANDO accadono? Tra il ............................................................. e il ............................................................. .
Colora i riquadri con le affermazioni vere.
Questo diario è un diario di fantasia. La vera autrice è Maria Chiara Fiorina. L’autrice immagina che una volpe scriva questa pagina.
Questo diario è un diario reale. L’autrice Maria Chiara Fiorina racconta gli episodi importanti della sua infanzia.
In questa pagina di diario manca la formula di apertura, cioè “Caro diario, …”, e la formula di chiusura.
Questa pagina di diario inizia con la formula di apertura, cioè “Caro diario, …”, e termina con la formula di chiusura, cioè i saluti finali.
Collega le seguenti espressioni ricavate dal testo con il significato giusto.
Il terreno beve la neve
La neve non è più morbida come muschio giovane
Oggi una nuova luce si è sdraiata sui prati
La neve non è più soffice come il muschio appena nato, perché c’è il ghiaccio.
Oggi la luce del sole illumina i prati.
Il terreno assorbe la neve sciolta in acqua, come se la bevesse.