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Trieste e la bora
La bora è un vento terribile che viene dalla Siberia e si avventa sulla nostra Trieste e semina paura. Trieste diventa la città del vento.
Subito per le strade si legano corde ai muri, così i passanti, piegati dal vento, si aggrappano a queste corde.
Le palme sulla passeggiata del lungomare si curvano come poveri vecchi. Le persone camminano a fatica sbattute di qua e di là, in balìa del vento furioso che soffia senza tregua.
La bora fa paura perché provoca molte catastrofi. Rovescia i ciclisti, strappa i cavi dell’elettricità e del telefono, stacca le tegole dai tetti, si getta sui lungomari e tira via gli ormeggi che i marinai legano saldamente attorno ai pali.
Le persone che vogliono uscire a tutti i costi devono mettere delle pietre dentro le tasche, così il vento non le trascina via. E quando rientreranno a casa avranno gli occhi rossi.
La bora è un vento così furioso che può soffiare fino a centoquaranta chilometri all’ora. È un vento freddo, violento.
Urla tutto il giorno.
E la sera, sprofondato nel mio letto, ben al caldo, io tremo un po’ nel sentire i suoi cupi ululati d’uccello notturno.
da I. Cohen-Janca, Il grande cavallo blu, Orecchio Acerbo si avventa = si lancia con forza. in balìa = essere sotto il potere, essere vittima di qualcosa o qualcuno. ormeggi = corde o cavi che tengono una barca ferma al molo. cupi ululati = urli lunghi e lamentosi del vento, simili a quelli di un uccello notturno. vento ………………......................................................................…. viene dalla ………………..........................................................…. si scaglia sulla città di ………………................................…. fa ……………….............................................................................….. può soffiare fino a ……………….........................................…. urla ………………..........................................................................….
Siberia = grande territorio della Russia a nord dell’Asia.
Completa lo schema con le parole usate dall’autrice per descrivere la bora. Le parole sono già sottolineate nel testo.
BORA soffia senza ………………........................................................….
Indica con una X la risposta corretta.
In che modo l’autrice descrive la bora?
Oggettivo
Soggettivo
Collega con colori diversi le frasi alle seguenti figure retoriche.
PERSONIFICAZIONE
Le palme si curvano come poveri vecchi.
SIMILITUDINE
Urla tutto il giorno.
Completa le frasi con i verbi adatti a descrivere i disastri della bora.
La bora ................................ i ciclisti.
La bora ................................ i cavi elettrici e telefonici.
La bora ................................ le tegole dai tetti.
La bora ................................ gli ormeggi delle barche.