Giuliana Pelli Grandini - Le Margunfole

Page 19

LE MARGUNFOLE

BELERINO Nel liquido labirinto del sogno, non è la luce del giorno, ma una meteora che, esalata dal sole, fa da torcia alle ombre e, oscillando nella stanza (che il nero fa più piccola), scontorna la figura di spalle che parla con dolcezza al vuoto. Gnigni gnègnè, le fa eco in falsetto il fantasma saltabeccante sollevando vertigini che mandano in frantumato smarrimento lo specchio. La parete nuda, trafitta dal chiodo arrugginito, trema, si inclina pudica, si accascia, trascinando cupi riflessi. Funamboli grumi d'ombra strisciano all'indietro, lamentosi come enormi pietre, evanescenti come fuochi fatui. Da una scala a chiocciola appesa al nulla, che scricchiola in tutti i suoi gradini e pare un inquieto organo da chiesa, l'immagine capovolta, spia il cielo, pregando che il sogno, così come la luna e le stelle, abbandonino presto la notte per riversarsi nel biancore del mattino. Le candele fremono, si spengono: il nuovo giorno gioca in punta di piedi con l'esserino che fn mm ullando le braccia (non le ali) s'invola lasciando nel sogno il pigiama di spugna e la tettarella in caucciù. Crepitando un fortissimo che stordisce il creato, la scala rotea vorticosamente su se stessa e, affondando nel nascere del sole, spalanca la fmestra della stanza (che il chiarore fa più grande). L'aria scintilla desideri festosi come coriandoli per il risveglio del belerino, né angelo, né bambino, né ... 17


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.