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SEGANTINI

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ETERNO INVISIBILE

ETERNO INVISIBILE

SEGANTINI

Nell'angolo più basso di un sogno oscuro una donna con radici ai piedi e fronde per capelli sguscia dall'intreccio fittissimo di sottili trattini di colori pastosi. Sventaglia lunghe mani secche e dalle dita escono zampilli di spilli. Due ombre impaurite serpeggiano nel buio. Sfiorano correndo la tenda verde e gli anellini d'oro turbinano, tintinnano. La tenda ondeggia incerta. Si sfilano gli anellini. A uno a uno. Giù il sipario] La donna albero riassorbe gli spilli con piccoli, veloci movimenti ondulatori delle dita. Lancia occhiate furtive e sventra la poubelle. Da penzolanti strisce irregolari di traslucida plastica nera rotolano, infrangibili e trasparenti, ermetici barattoli di formalina, in cui galleggianti feti gelatinosi fanno ciao ciao con disarticolate membra incompiute, ammiccando da profonde caverne senza orbite. La donna si inchina. Sfila le radici dai piedi. Capovolge la testa scrollando una montagna di foglie. Cammina all'indietro, nella neve, tirando con fatica una slitta fuori dall'angolo più in ombra del sogno oscuro. La ragnatela di trattini di colore si scioglie e la slitta scivola da sola tra le due linee grigie tracciate dal fine

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