GIULIANA P ELLI GRANDINI
Abbracciata allo Steinway, l'ombra ridesta con un mugolio, l'arcaico sogno di liquidi, consolatori suoni materni. In un tempo di fascinazione e di vertigine, i ricordi, bucando la coltre di riservatezza, escono da ogni anfratto della m emoria, avanzano nella notte e ne musicano asperità e tormenti. Un fazzoletto di seta nero terge il volto pallidissimo affiorato dal profondo sonno, liberando uno sguardo volto alla dimension e estatica in cui è possibile credere e far credere che il senso di una vita possa esser sempre suonato un'altra volta, come un'Aria da Capo.
10