FCRL Quattro restauri
Qui VersiLia: La porta Beltrame di Pietrasanta Michele Morabito rocede ed è bene avviato il cantiere per il recupero della torre del salto della Cervia. se esiste un luogo che si possa definire la porta della città di Pietrasanta, quello è proprio la Porta Beltrame e la torre del salto della Cervia che per secoli hanno accolto viandanti, viaggiatori, commercianti di ogni genere, pellegrini, eserciti, artisti e tutti coloro che da nord si affacciavano al Capitanato di Pietrasanta e al granducato di toscana.
P LA STORIA
una specie di ingresso che faceva parte di un sistema di fortificazioni posto a difesa della costa in un’area situata tra le comunità di Pietrasanta e montignoso, che fin dall’Xi secolo, era dotata di un fortilizio che doveva controllare la via Francigena. sul territorio premevano i genovesi da una parte e i fiorentini e i lucchesi dall’altra, mentre dal mare provenivano gli attacchi pirateschi. alle fine del Quattrocento, Firenze occupò Pietrasanta e la Versilia Centrale e nell’ottica della difesa delle coste il granduca Cosimo dei medici iniziò la costruzione della torre del salto della Cervia nel 1568 destinata al controllo della zona limitrofa al lago di Porta Beltrame, allora conteso per la sua pescosità, in posizione eccezionale rispetto alle fortificazioni poste a difesa dell’entroterra dagli attacchi provenienti dal mare. La costruzione del fortilizio venne portata avanti dal figlio del granduca, Francesco i, e completata da Ferdinando i nel 1588, venti anni dopo il suo inizio. i locali destinati ai soldati del presidio si trovavano al primo piano dove si trovano gli ambienti più belli, incluso un pregevole caminetto, dove risiedeva il capo della guarnigione, mentre al piano terra vi era dei locali di servizio ed anche uno spazio per i carcerati. sulla sommità era collocato uno spazio destinato alla osservazione.
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FCRLmagaziNe 18 | 2021