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Nuova vita per il Centro sportivo «Vasco Zappelli»
Il centro sportivo «vasco zappelli» torna ad essere luogo di aggregazione per i giovani di viareggio: interamente ristrutturati, sono stati rimessi in funzione sia il campo da basket che quello di calcetto. sistemato anche il giardino e il viale di ingesso. un risultato importante frutto della collaborazione tra amministrazione comunale di viareggio e Fondazione cassa di risparmio di lucca. il centro sorge in via paladini, lungo il canale Burlamacca, al varignano, quartiere tradizionalmente popolare e popoloso di viareggio. costruito nel 1988, per un valore di 860milioni di lire, l’impianto si sviluppa su una superfice di circa 30mila metri quadrati: consiste di un campo da calcio a 11 comprensivo di spogliatoi, un campo da calcio a 5, un campo da tennis, una pista di pattinaggio e una di roller skate, due campi da basket a 3, un campo polifunzionale, un 1 ricovero per kayak con annessi spogliatoi, un campo da basket coperto con una tensostruttura metallica e telo in pvc e blocco spogliatoi. a questo va aggiunto un bar, altri locali con varia destinazione, il parcheggio e la casa del custode. affidato nel corso degli anni ad associazioni sportive che vi esercitano a vario titolo le proprie attività, un sopralluogo tecnico richiesto dal comune ed effettuato il 5 novembre 2015, evidenzia lo stato critico in cui versa la struttura: siamo nei primi mesi dell’amministrazione Del ghingaro. tutta l’area risulta in concessione gratuita alla viareggio patrimonio, una delle società partecipate del comune, fallita nel settembre dello stesso anno perché coinvolta nelle vicende del dissesto in cui l’ente era precipitato qualche mese prima (settembre 2014). È in questa situazione che l’amministrazione comunale di viareggio decide di farsene carico: siamo nel marzo 2016. l’iter verso la fine del dissesto è appena iniziato. Brunella Menchini
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Termina uno dei primi interventi realizzati grazie al Bando «Impianti sportivi» della Fondazione CRL
IL PROTOCOLLO D’INTESA Facciamo un salto in avanti ed arriviamo al 2020: molte cose sono cambiate a viareggio. la città da un anno è uscita dal dissesto: vengono aperti cantieri, progettati lavori e opere pubbliche. in particolare il varignano ha visto la sistemazione di ampi tratti del quartiere: dalla viabilità, agli investimenti sull’edilizia residenziale pubblica al nuovo centro commerciale. non ultima, la costruzione di una nuova chiesa dedicata alla resurrezione di nostro signore, che ha cambiato per sempre i punti di riferimento, non solo fisici o urbanistici, della città: la chiesa e le sue pertinenze, sono al confine con il vasco zappelli. nel frattempo il centro sportivo e praticamente chiuso al pubblico, fatta eccezione per la tensostruttura. in generale i campi da gioco destano in condizioni critiche di manutenzione e con parti di recinzione mancanti. intorno è quasi tutto abbandonato: spogliatoi, bar, servizi, tutto è ormai inagibile e, purtroppo, danneggiato dai gesti vandalici di cui l’impianto è vittima frequente. nasce l’idea di un «vasco zappelli» costola della parrocchia ma anche centro di aggregazione nel quale i ragazzi possano ritrovarsi in totale sicurezza. il 18 giugno 2020, viene firmato un protocollo di intesa fra il comune di viareggio e la Fondazione cassa di risparmio di lucca, per i lavori di ristrutturazione del centro sportivo: nell’atto il comune individua l’intervento come opera necessaria mentre il consiglio di amministrazione della Fondazione delibera lo stanziamento di un contributo pari a 150mila euro, e si fa carico della redazione dei progetti, che dovranno essere approvati dalla giunta comunale, e dell’esecuzione delle opere. la cifra consente la bonifica generale dell’area, la messa in scurezza delle aree abbandonate, ed il ripristino di due campi da gioco da concedere poi alla parrocchia della resurrezione di nostro signore.
foto Lucio Ghilardi
ESTATE 2020: I LAVORI il progetto, data la quantità di lavori che richiede il centro sportivo, viene suddiviso in lotti cosi da poter ridare vita alla struttura in più step. il primo intervento viene definito ‘lotto a’ e consiste nella risistemazione del campo da calcio a 5 in sintetico, del campo da basket all’aperto che potrà essere utilizzato anche come campo da pallavolo, ed il ripristino del piccolo giardino posto a servizio dei due campi. si parte da una pulizia generale che mette in sicurezza l’intera area, rendendola di nuovo fruibile e frequentabile. per quanto concerne il campo da calcetto, viene ricostituito il manto in erba sintetica, sostituite le porte e le altre attrezzature accessorie, costruita una nuova recinzione a delimitazione del campo e realizzata una nuova illuminazione. un simile intervento viene fatto al campo da basket dove viene sostituito il manto esistente, i due canestri, realizzata una recinzione a delimitazione del campo da gioco, e installata una nuova illuminazione. come detto il campo viene predisposto per poter ospitare anche partite di pallavolo. tocco finale il giardino, dotato di un gazebo per l’accoglienza, un vialetto e un cancello sulla recinzione in modo da accedere ai campi senza utilizzare l’ingresso principale dello zappelli. chi era vasco zappelli? una storia che merita raccontare dalla fine «andate a lavorare, vagabondi», altre fonti riportano «andate a lavorare, delinquenti». non sappiamo con certezza cosa disse il sindacalista negli ultimi, inconsapevoli, fotogrammi di vita: quello che è certo è che la vicenda terrena di vasco zappelli si chiude sotto i colpi di pistola di un rapinatore di banca, la mattina del 12 ottobre del 1971. sono le 11.30, nella filiale di seravezza della cassa di risparmio di Firenze entra quello che di fatto è il capo carismatico della cgil in versilia: vasco zappelli. Deve cambiare un assegno, roba veloce, approfittando del tempo lasciato libero da una riunione saltata. zappelli ha 49 anni ed è già un esponente importante del sindacato a livello regionale e nazionale. nato nel 1922 a viareggio durante il fascismo, la gioventù iniziata e finita nella guerra, prima operaio alla piaggio di pontedera e poi tornitore alla Fervet di viareggio. si sposa e ha due figli. la città, ma l’italia intera, è in fermento: sono gli anni del boom economico ma anche della lotta. viene eletto segretario della commissione interna: promuove ed è protagonista nell’occupazione della fabbrica. È la prima protesta del genere in versilia. non basta. ci crede zappelli, e prende parte attivamente alla vita politica della città: milita dal 1945 nel partito comunista e come consigliere comunale diventa dirigente della sezione Darsena. nei primi anni sessanta, arriva l’incarico di segretario della Fiom cisl e nel 1967 il passaggio alla direzione del sindacato provinciale del marmo, Fillea cgil, con sede a seravezza. alla fine degli anni sessanta zappelli, precorrendo i tempi, intuiva il futuro: parlava di sicurezza, di salute e ambiente di lavoro. Di pensione anticipata per i cavatori inevitabilmente soggetti alle malattie invalidanti di un mestiere duro e pericoloso. sono le 11.35 del 12 ottobre del 1971: due balordi entrano nella filiale di seravezza della cassa di risparmio di Firenze. un terzo resta

all’esterno a bordo di un’auto pronta alla fuga. all’interno della banca ci sono il direttore, il cassiere, e tre clienti: due donne e un uomo. una delle donne grida, un bandito l’afferra, l’uomo interviene: «andate a lavorare, vagabondi». la versione della polizia racconta che zappelli si scagliò a mani nude contro uno dei banditi con l’intenzione di disarmarlo. ci fu una colluttazione, un corpo a corpo, poi tre colpi di pistola e la fuga. li insegue zappelli e il quarto colpo è quello fatale: muore prima dell’arrivo all’ospedale campana, che dista solo cinquanta metri dalla banca. alle 16 del 14 ottobre del 1971 tutti i settori produttivi di viareggio si fermano: è un funerale di stato. il presidente della repubblica saragat invia due corazzieri. la salma venne sepolta nel cimitero comunale. a distanza di quasi mezzo secolo, il ricordo di vasco zappelli non ha lasciato la versilia. ricorre nella memoria di chi l’ha conosciuto, nella narrazione tramandata dai colleghi di lavoro o da chi condivideva con lui la passione e l’impegno civile per il sindacato. resta nel monumento a lui dedicato a seravezza: rimane nel nome e nello spirito del centro sportivo «vasco zappelli» del varignano.
Quattro restauri
