FCRL Magazine n. 18-2021

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Qui PiaNa: La Pieve di arliano Andrea Salani La chiesa di san giovanni Battista di arliano, la prima pieve che fosse fabbricata da san Frediano, ha tre nave e tre porte verso ponente, dove è la via publica, et una verso mezodì». È lapidario il pievano tolomei quando nel 1712 compila la descrizione della chiesa al termine di alcuni interventi di restauro. Lapidario nel definirla senza esitazione come «la prima pieve» della lunga serie di fondazioni che, tra leggenda agiografica e realtà, sono attribuite al vescovo Frediano nella seconda metà del Vi secolo. un primato su cui si può discutere a lungo senza arrivare, come è ovvio, ad alcuna certezza, mentre quello possiamo affermare senza timore di smentita è che la pieve di arliano non è una chiesa come tutte le altre. gli studi che la riguardano hanno prodotto tra fior di critici una sorta di ‘elastico temporale’ che l’ha vista dapprima come raro esempio longobardo del primo Viii secolo, in seguito come caposaldo dell’architettura protoromanica locale nel X secolo, poi ancora esempio post-datato al secolo Xi per tornare infine ad una datazione precoce tra Viii e iX. un dibattito che già di per sé testimonia la complessità del manufatto e racconta di elementi che coabitano, si sovrappongono, si sostituiscono in una stratificazione continua e fluida. Di sicuro il san giovanni è una di quelle chiese che suscitano la genuina emozione di trovarsi di fronte a qualcosa di autentico, di antico e ancestrale. Nella sua forma rustica ma elegante che narra di architetture passate in cui la mano dell’uomo dava vita a strutture in armonia con il contesto. una natura antropizzata o, per meglio dire, un artificio naturale. LA STORIA

Di arliano sentiamo parlare, o meglio troviamo documentazione, sin dal 776, mentre un edificio religioso è menzionato solo dall’892, quindi, per quel che conta, ben dopo l’epoca

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