Molinid’Italia
I dati del comparto molitorio nazionale relativi al 2022 Data from the Italian milling sector for 2022
Filiera del grano duro: un’analisi dei recenti temi cruciali
Durum wheat supply chain: analysis of recent key issues
Controperizia e controversia: una nuova circolare del Ministero della Salute
Counter-expertise and controversy: a new Ministry of Health circular
ITALMOPA ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI MUGNAI D’ITALIA WWW.ITALMOPA.COM ASSOCIAZIONE NAZIONALE TECNICI DELL’INDUSTRIA MOLITORIA ANTIM
LA RIVISTA ITALIANA PER L’INDUSTRIA MOLITORIA dal 1 9 5 0 THE ITALIAN MAGAZINE FOR THE MILLING INDUSTRY since 1 9 5 0
IN QUESTO NUMERO IN THIS ISSUE Rivista fondata nel 1950 Anno LXXIV July Luglio 2023 07
Innovations for a better world.
Sicurezza alimentare prima di tutto
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Molinid’Italia
PROPRIETARIO
Associazione Industriali Mugnai d’Italia Via Lovanio, 6 - 00198 Roma
DIRETTORE EDITORIALE
Andrea Valente
Presidente Italmopa
DIRETTORE RESPONSABILE
Claudio Vercellone
DIRETTORE TECNICO
Lorenzo Cavalli
Presidente Antim
COMITATO TECNICO EDITORIALE
Carlo Brera
Esperto in sicurezza alimentare
Marina Carcea
Ricercatrice per gli alimenti e la nutrizione, CREA - Roma
Giuseppe Maria Durazzo
Avvocato, esperto in diritto dell’alimentazione
Luigi Pelliccia
Responsabile Ufficio Studi e
Mercato di Federalimentare
Giovanni Battista Quaglia
Tecnologie alimentari
COMITATO DI REDAZIONE
Piero Luigi Pianu
Tullio Pandolfi
Laura Pierandrei
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Alfredo Tesio
REDAZIONE
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PUBBLICITÀ
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EDIZIONE, DIREZIONE, REDAZIONE, PUBBLICITÀ E AMMINISTRAZIONE
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STAMPA: MIG - Moderna Industrie Grafiche
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RIVISTA FONDATA NEL 1950
Registrazione Tribunale di Bologna del 31 luglio 1992 n. 6129
Trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Ue 679/2016. L’informativa Privacy è disponibile sul sito di Avenue media www.avenue-media.eu alla pagina “Informativa Privacy Editoria” www.avenue-media.eu/informativa-privacy-editoria
Editorial EDITORIALE
NUOVI SCENARI
5 LUGLIO 2023 July d’Italia
Associazione Industriali Mugnai d’Italia
THE ITALIAN MAGAZINE
THE MILLING INDUSTRY since 1950
LA RIVISTA ITALIANA PER L’INDUSTRIA MOLITORIA dal 1950
FOR
A TUTELA DELLE NOSTRE AGRICOLTURE 7 New scenarios to protect our agriculture di A. Valente Features ARTICOLI Events Eventi I FONDI DI INVESTIMENTO GUARDANO AL SETTORE MOLITORIO 44 Investment funds look to the milling sector A cura della Redazione Raw Materials Materie prime FILIERA DEL GRANO DURO: UN’ANALISI DEI RECENTI TEMI CRUCIALI 54 Durum wheat supply chain: analysis of recent key issues di E. Musarò SPECIALE Special edition “MOLINI A PORTE APERTE” - III EDIZIONE 61 I commenti e le immagini della giornata Comments and pictures of the day a cura di Italmopa Departements RUBRICHE Facts & News FATTI E NOTIZIE 11 WORLD NEWS 17 Laws & Rules PANORAMA NORMATIVO 21 Focus on economics FOCUS ECONOMIA 27 Food rules DIRITTO ALIMENTARE 35 ADVERTORIAL 74 Supplier news LE AZIENDE INFORMANO 76 AGENDA 78 Advertisers list ELENCO INSERZIONISTI 80 Summary SOMMARIO N. 07 July LUGLIO 2023
Nuovi scenari a tutela delle nostre agricolture New scenarios to protect our agriculture
LA RECENTE NORMATIVA
The first indications coming in on the outcome of the new national soft and durum wheat harvest seem to downgrade the particularly optimistic forecasts that were circulating up to the beginning of May, regarding the volumes and quality of 2023 production. In fact, the weather conditions, characterised by heavy rainfall, which occurred during spring have negatively affected the yields and quality characteristics of the raw material, with inevitable consequences on future market balances. Recently, Europe has proposed a new regulation on New Breeding Techniques (Nbt): this represents a big step forward in tackling the critical issues of our agriculture in a smart way.
EUROPEA SULLE TEA
APRE LA STRADA A UNA RIVOLUZIONE VERDE
THE RECENT EUROPEAN LEGISLATION ON TEA PAVES THE WAY FOR A GREEN REVOLUTION
Le prime indicazioni che pervengono sull’esito del nuovo raccolto nazionale di frumento tenero e duro sembrano ridimensionare le previsioni, o meglio le speranze, particolarmente ottimiste circolate sino all’inizio del mese di maggio, circa i volumi e la qualità della produzione
2023. Le condizioni meteorologiche, contraddistinte da forti piogge, verificatesi nel corso della primavera hanno, infatti, influito negativamente sulle rese e sulle caratteristiche qualitative della materia prima, con conseguenze inevitabili sui futuri equilibri dei mercati.
7 LUGLIO 2023 July d’Italia Editorial EDITORIALE
di Andrea Valente Presidente Italmopa
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La proposta della Commissione
Da numerosi anni ormai, la variabile climatica risulta essere preponderante, e spesso negativa, sui risultati dei raccolti, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale. Gli andamenti climatici non sono più una
eccezionalità ma costituiscono ormai la normalità. In questo contesto, la nuova proposta della Commissione riguardante la regolamentazione europea sulle Tecniche di Evoluzione Assistita - Tea promette l’apertura di nuovi scenari, di una vera e propria rivoluzione verde secondo alcuni, in grado di rispondere anche alle
LA VARIABILITÀ DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI È UN DATO DI FATTO
criticità alle quali sono sempre più esposte le nostre agricolture, dallo sviluppo di colture resilienti ai cambiamenti climatici alla riduzione dell’uso di fitofarmaci e alla crescita di un’agricoltura sostenibile. Certamente, la strada da seguirenon solo sotto l’aspetto della mera ricerca ma anche per quanto riguarda la procedura legislativa prevista per l’adozione della proposta da parte del Parlamento europeo e del Consiglio e della necessaria informazione dei consumatori attraverso l’etichettatura dei prodotti - è ancora lunga e irta di difficoltà, ma quanto meno l’Europa ha, questa volta, creato i presupposti per il superamento di uno stallo normativo che rischiava di danneggiare sia il mondo della produzione, sia quello della ricerca.
Andrea Valente
9 LUGLIO 2023 July d’Italia Editorial EDITORIALE
UE, LINEA DURA SULL’USO DEI PESTICIDI
Iministri Ue dell’agricoltura, in occasione del consiglio avvenuto nella settimana del 26 giugno scorso, hanno chiesto un allentamento degli obiettivi imposti per l’abbattimento dell’uso di fitofarmaci in mancanza di alternative valide. Al tempo stesso, un supplemento di analisi richiesto da alcuni parlamentari europei, è stato elaborato sulla proposta di regolamento. Dalla bozza di questo documento, emergerebbe che l’Ue intende confermare la sua linea dura contro i pesticidi non accogliendo alcuna delle richieste delle associazioni agricole di tutta l’Unione, sostenendo che per mantenere fermi gli obiettivi di riduzione dei trattamenti chimici in agricoltura, “basterà portare al 25% la quota di superfici agricole coltivate in biologico e che, se questo non sarà sufficiente, i tagli saranno concentrati sui settori considerati non essenziali per la sicurezza alimentare quali il vino, i pomodori e il luppolo”.
BARILLA PRONTA A INVESTIRE UN MILIARDO DI EURO NELLA GREEN ECONOMY
Barilla pronta a investire un miliardo di euro nella green economy, di cui la metà in Italia, per migliorare pasta, sughi e prodotti da forno, innovare e ridurre l’impatto dei processi produttivi in termini di emissioni di CO2, energia e consumi idrici, promuovere filiere sostenibili e progettare gli imballi per essere riciclati. La svolta green è partita dal pastificio di Muggia dove è entrato in funzione il primo impianto di trigenerazione che permette autoproduzione di energia elettrica, termica e frigorifera: gli altri sono negli stabilimenti di Parma e Marcianise. Intanto il gruppo ha appena pubblicato il nuovo bilancio di sostenibilità. Diminuiscono del 32% le emissioni di gas serra rispetto al 2010 e del 24% (+6% sul 2021) i consumi idrici per tonnellata di prodotto finito. La maggiore efficienza energetica è di 132 milioni di chili di CO2 equivalente e 740mila m3 di acqua: pari, rispettivamente, a quattro viaggi in auto tra la Terra e il Sole e quasi 300 piscine olimpiche.
LA BORSA DI FOGGIA QUOTA
LA SEMOLA DI GRANO 100% ITALIANO
La Camera di Commercio di Foggia, con propria deliberazione, ha accolto la richiesta di CIA - Agricoltori italiani della Capitanata. Dalla prossima seduta, la Borsa Merci di Taranto quoterà la semola di grano duro italiano. Sarà la prima in Italia. “L’obiettivo - ha detto Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata - è quello di valorizzare la nostra filiera cerealicola. La semola di grano duro italiano ha un valore e una qualità specifici maggiori e differenti rispetto alla semola realizzata con un mix di grani di varia origine e provenienza. Per salvaguardare produzione, redditività e la stessa filiera 100% italiana, occorre garantire un equo riconoscimento a produttori e trasformatori e assicurare ai consumatori la qualità e la salubrità di grano, semola e pasta italiana. I produttori esteri non hanno lo stesso disciplinare italiano”.
11 LUGLIO 2023 July d’Italia Facts & News FATTI E NOTIZIE
FOCUS SULLA FILIERA CEREALICOLA BIO AL SANATECH
Ilsettore cerealicolo green sarà il focus di filiera della terza edizione di Sanatech, la rassegna internazionale della filiera produttiva del biologico e del sostenibile che ritorna a BolognaFiere dal 7 al 9 settembre 2023 in concomitanza con il Sana, il Salone del biologico. Come noto, Sanatech si rivolge ai produttori green in piena transizione ecologica come una vetrina d’avanguardia con le ultime innovazioni tecnologiche e colturali riguardanti l’intera filiera agricola e agroalimentare. Si occuperà di agricoltura biologica e di precisione, di tracciabilità, economia circolare e di tecnologie per la cosmesi naturale, aprendosi ai temi emergenti come il mondo del biocontrollo e il settore dei biopackaging. È previsto anche un approfondimento sulla blockchain con il progetto TrackIT Blockchain a cura di Ice.
CREA, INNOVAZIONI PER CEREALI PIÙ RESISTENTI ALLA SICCITÀ
Migliorare la tolleranza alla siccità del mais e del teff, un cereale poco conosciuto in Italia, dalle elevate proprietà benefiche. È questo l’obiettivo principale del progetto Booster, coordinato da Vincenzo Rossi, primo ricercatore del CREA Cerealicoltura e Colture Industriali, in collaborazione con i centri CREA di Politiche e Bioeconomia, Genomica e Bioinformatica e Zootecnia e Acquacoltura. Il progetto è iniziato il 1° Maggio 2023 e avrà una durata di 48 mesi. Il finanziamento, previsto da parte della Commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ammonta a circa 4,9 milioni di euro, cui si aggiungono circa 1,5 milioni di euro stanziati dal governo svizzero e da Kws, una delle maggiori industrie sementiere europee. Il progetto ha lo scopo di trasferire a specie sensibili alla siccità alcune caratteristiche di altre che, invece, sono più resistenti e sviluppare biostimolanti derivati da organismi viventi.
PAOLO BARILLA NUOVO PRESIDENTE DI UIF
L’assemblea di Unione Italiana Food ha ratificato la nomina della nuova squadra di presidenza che guiderà l’associazione nel prossimo quadriennio e avrà il compito di valorizzare e tutelare i prodotti simbolo dell’alimentare italiano. Passaggio di staffetta alla presidenza, Paolo Barilla succederà a Marco Lavazza che lascia dopo due mandati. La squadra di vicepresidenza è stata riconfermata quasi interamente con Antonio Casana (Solana Spa), Paolo Casoni (Perfetti Van Melle Spa), Riccardo Felicetti (Pastificio Felicetti Spa) ai quali si unisce Alberto Bauli dell’omonima azienda. Un prodotto agroalimentare su due consumato nel mondo proviene dal perimetro di Uif che rappresenta una delle maggiori associazioni di rappresentanza alimentare in Europa con oltre 20 categorie merceologiche, più di 900 marchi, 550 aziende dislocate lungo tutta la Penisola e oltre 100mila occupati. Rappresenta il 47% del valore del cibo italiano consumato nel mondo.
13 LUGLIO 2023 July d’Italia Facts & News FATTI E NOTIZIE
IL LEGAME CON LA TERRA PROTAGONISTA DEL SITO WEB DI MOLINI PIVETTI
Lavorare la terra significa creare qualcosa di unico. Un approccio che Molini Pivetti persegue da 143 anni e che si basa su valori condivisi, sul rispetto delle regole, sulla costanza dell’impegno e sulla visione comune di un futuro migliore. Il legame con la terra diventa protagonista di una sezione del sito web del molino ferrarese: è online, infatti, una nuova area web che racconta e approfondisce tutto ciò che l’azienda di Renazzo coltiva in linea con i suoi quattro pilastri della sostenibilità: agricoltura, territorio, responsabilità e squadra. La sezione presenta anzitutto i terreni, 400 ettari complessivi di proprietà dell’azienda agricola Pivetti che da oltre 50 anni sono destinati alla produzione di cereali, frutta e vino, grazie all’attenzione e al rispetto della tradizione in perfetta sintonia con l’innovazione tecnologica e l’avanguardia di processi produttivi snelli e certificati.
MOLINI LARIO VINCE IL “BESTtoBRIANZA AWARDS 2023” - IMPRESE STORICHE
Molini Lario annuncia il conseguimento del prestigioso “BESTtoBRIANZA Awards 2023” per la categoria imprese storiche”. Si tratta di un premio dedicato alla valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali delle province di Monza, Lecco e Como, con il patrocinio di Assolombarda e la presenza di importanti sponsor di rilievo, main Sponsor KPMG. Il premio, da oltre 10 anni seleziona e premia le migliori aziende e costituisce uno tra gli appuntamenti di business più importanti che raccoglie idee, storie e risultati di oltre 600 aziende di alto profilo. Nella serata di lunedì 16 giugno, Molini Lario si è aggiudicata il primo premio, frutto della votazione di una giuria istituzionale e del voto popolare.
15 LUGLIO 2023 July d’Italia Facts & News FATTI E NOTIZIE
Sulla sinistra: Alessandro Proverbio, direttore generale di Molini Lario
World News è la rassegna delle notizie dall’Europa e dal mondo sull’agroalimentare. Un punto di vista aggiornato e puntuale su quanto accade in sede comunitaria ed extra-comunitaria, per essere sempre informati sulle dinamiche internazionali in ambito politico, economico e scientifico. Brevi flash che possono risultare di interesse per la filiera - italiana ma non solo - della trasformazione dei cereali.
CANADA, AUMENTO DELLE PIANTAGIONI DI GRANO
La superficie coltivata a grano in Canada è giunta al suo livello più alto in più di due decenni. L’agenzia Statistics Canada ha sottolineato come le condizioni favorevoli in tutto il Canada occidentale abbiano permesso ai produttori di completare la semina in modo tempestivo. Inoltre, 26,9 milioni di ettari di grano sono stati piantati nel 2023, in crescita del 6,7% dal 2022. L’aumento è stato portato dalla superficie di grano primaverile, che ha registrato un aumento dell’8% nelle piantagioni a 19,5 milioni di ettari, seguita da grano duro fino 0,5% a 6 milioni di ettari. Il frumento invernale, che è coltivato per lo più nel Canada orientale, è aumentato del 20% a 1,4 milioni di acri nel 2023. L’aumento della superficie totale del grano può essere attribuibile a prezzi favorevoli e una forte domanda globale.
DALL’UE UN PRESTITO A SUPPORTO DEL TERMINAL BULGARO PER IL GRANO
Le operazioni portuali di grano della Bulgaria settentrionale ricevono un prestito di 50 milioni di euro da parte della Banca europea per gli investimenti (Bei) per contribuire a finanziare un moderno terminal per lo stoccaggio e il trasporto del grano nel porto del Mar Nero di Varna. Bei, l’istituzione finanziaria a lungo termine dell’Ue, ha infatti firmato l’accordo con il Centro Logistico Varna Ead, parte di Buildcom Group, per cofinanziare il terminal grano. Il progetto sosterrà la sicurezza alimentare, promuoverà un trasporto marittimo meno intensivo di carbonio e stimolerà la crescita economica nella regione fornendo un migliore accesso al mercato di esportazione per i produttori agricoli locali.
ACCORDO SUI CEREALI: TEMA CALDO PER I FUNZIONARI
DELLE NAZIONI UNITE PER GLI AIUTI ALIMENTARI
riferisce che i funzionari delle Nazioni Unite per gli aiuti alimentari ipotizzano che la fine della Black Sea Grain Initiative potrebbe provocare un’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari e quindi un’importante crisi alimentare, specie nel Corno d’Africa. Come noto, l’accordo mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia e firmato in accordi separati con Ucraina e Russia ha visto più di 32 milioni di tonnellate di prodotti agricoli spediti sui mercati globali. Lo stesso è scaduto il 18 luglio, dopo essere stato rinnovato tre volte. Tuttavia, la Russia ha scelto di non rinnovarlo. Ora, mentre quest’anno la carestia è stata evitata in alcune parti del Corno d’Africa grazie a una stagione delle piogge inaspettatamente robusta, i funzionari delle Nazioni Unite rimangono preoccupati per circa 60 milioni di persone ancora in difficoltà di cibo in sette nazioni dell’Africa orientale, condizione che il mancato rinnovo dell’accordo potrebbe aggravare.
Reuters
17 LUGLIO 2023 July d’Italia WORLD NEWS
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IL MESSICO IMPONE UNA TARIFFA DEL 50% SULLE IMPORTAZIONI DI MAIS BIANCO
IlMessico ha iniziato a imporre il 24 giugno una tariffa del 50% sulle importazioni di mais bianco, che sarà in vigore fino alla fine dell’anno. Il presidente Andrés Manuel López Obrador ha detto che la tariffa aumenterà la produzione nazionale e impedirà le importazioni di mais geneticamente modificato. Il Messico è nel bel mezzo di una disputa commerciale con gli Stati Uniti e il Canada per il mais geneticamente modificato, che ha vietato a partire dal 2024. Il presidente messicano ha detto che non teme controversie e ha insistito sul fatto che solo il mais bianco locale dovrebbe essere utilizzato per il consumo umano. Attualmente, il Messico importa circa 17 milioni di tonnellate di mais dagli Stati Uniti, la maggior parte dei quali è mais giallo. Circa il 5% di quel totale dagli Stati Uniti è mais bianco.
AGRICOLTURA UCRAINA, GLI AIUTI DALL’OCCIDENTE
l’accordo tra Usaid (l’agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale) e Agri-Ukraine (l’iniziativa per un’agricoltura resiliente del ministero ucraino dell’agricoltura) per aumentare l’accesso degli agricoltori ai fattori di produzione, ai finanziamenti e allo stoccaggio post-raccolta anche fornendo all’agricoltura di Kiev nuovi semi ibridi da Nbt e pesticidi di Corteva, la Corporation nata dalla fusione di Dow, DuPont e Pioneer. Tra gli operatori economici interessati dall’accordo, la tedesca Bayer, gli ucraini Grain Alliance, Kernel, Nibulon e la World Bank. La guerra ha provocato una riduzione del 30/40% delle produzioni agricole (-20% dei cereali invernali) e compromesso l’accesso a fattori critici di produzione come sementi, fertilizzanti, carburante ed energia. Per Usaid, questo, è il primo problema da risolvere. L’agenzia ha stanziato 100 milioni di dollari per lanciare questo programma di sostegno e che confida di raccoglierne altri 150 milioni anche dal settore privato per arrivare a un investimento complessivo di 250 milioni di dollari.
Siglato
19 LUGLIO 2023 July d’Italia WORLD NEWS
Presenza di nitrosammine negli alimentiValutazione del rischio in una opinione scientifica di Efsa - Preoccupazioni per la salute
Le nitrosammine (o più formalmente N-Nitrosammine) sono composti chimici che possono formarsi negli alimenti a seguito della preparazione e trasformazione di questi ultimi. Tali sostanze sono state rilevate in svariati tipi di prodotti alimentari, quali prodotti a base di carne ottenuti mediante salatura, pesce trasformato, cacao, birra e altre bevande alcoliche. Le nitrosammine possono anche essere presenti in diversi altri alimenti, come la carne cotta, gli ortaggi trasformati, i cereali, i prodotti lattiero-caseari oppure in alimenti fermentati, sottaceto e speziati. Alcune nitrosammine sono genotossiche (possono danneggiare il dna) e cancerogene (possono causare il cancro).
Questi composti si ritrovano soprattutto nei prodotti di origine animale per una ragione. Tendono infatti a formarsi negli alimenti con la loro preparazione e trasformazione a partire dai nitriti: cioè quelle sostanze usate come additivi in carni in scatola, salumi, pesci marinati e prodotti caseari. Oltre che nella salsa di soia e nelle verdure trasformate. La presenza, loro e dei nitrati, è considerata fondamentale soprattutto per evitare lo sviluppo del Clostridium botulinum (batterio responsabile del botulismo). Il rovescio della medaglia è però rappresentato dal rischio che nitriti e nitrati, una volta raggiunti lo stomaco e l’intestino, generino appunto le nitrosammine. La sintesi delle nitrosammine può essere favorita anche da cotture a elevata temperatura. E non soltanto di carne o pesce, ma pure di alimenti di origine vegetale Il lavoro del gruppo di esperti dell’autorità europea per la sicurezza alimentare è iniziato con la valutazione dei danni potenziali causati dalle nitrosammine negli esseri umani e negli animali, passando poi alla valutazione dei rischi per la salute per la popolazione dell’Ue. La valutazione del rischio per la popolazione eseguita dal panel scientifico sui contaminanti nella filiera alimentare (Contam) ha considerato quale parametro il principale effetto nocivo correlato all’esposizione alle nitrosammine, il tumore epatico nei roditori. Stando alle conclusioni della valutazione è altamente probabile che per tutte le fasce di età l’esposizione alimentare alle nitrosammine sia superiore al livello a partire dal quale potrebbero
21 LUGLIO 2023 July d’Italia Laws & Rules PANORAMA NORMATIVO
a cura di
Tullio Pandolfi Italmopa
Struttura generica di N-nitrosammina.
La nuova generazione degli stoccaggi alimentari*
*Silos per lo stoccaggio di cereali, sfarinati e semilavorati destinati all’uso alimentare prodotti in base alle norme della Dichiarazione di Conformità per i M.O.C.A. (Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti).
La MOCA è una certificazione che garantisce il rispetto di requisiti obbligatori in tema di igiene alimentare dove i prodotti vengono realizzati rispettando il Regolamento (CE) 1935/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004.
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sussistere preoccupazioni per la salute. La tossicità di questi composti è nota. Sono indicati come genotossici, capaci di danneggiare il dna, oltreché causa di diverse forme di tumori. La cancerogenicità della nitrosammina più dannosa (N-nitrosodietilamilamina, Ndea) è stata utilizzata quale parametro di tossicità da applicare anche alle altre nitrosammine presenti negli alimenti. Nella valutazione delle sostanze genotossiche e cancerogene casualmente presenti nella catena alimentare, l’Efsa calcola un margine di esposizione per i consumatori, ossia un rapporto tra due fattori: la dose alla quale viene osservato un effetto avverso di piccola entità ma misurabile e il livello di esposizione a una sostanza per una data popolazione. In generale ottenendo un rapporto superiore a 10.000 non sussistono particolari preoccupazioni per i consumatori.
L’esposizione dei consumatori alle nitrosammine desta preoccupazioni per la salute. Infatti dieci nitrosammine presenti negli alimenti sono cancerogene (possono provocare il cancro) e genotossiche (possono danneggiare il dna).
Per garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, per la valutazione dei rischi è stata prospettata l’ipotesi peggiore, ipotizzando che tutte le nitrosammine presenti negli alimenti avessero
lo stesso potenziale cancerogeno nell’uomo della più nociva delle nitrosammine, anche se ciò è improbabile.
Attualmente ci sono alcune lacune nelle conoscenze circa la presenza di nitrosammine in specifiche categorie di alimenti. Una dieta bilanciata con la più ampia varietà possibile di alimenti potrebbe aiutare i consumatori a ridurre l’assunzione di nitrosammine. I consumatori sono incoraggiati a leggere attentamente le etichette degli alimenti e a scegliere prodotti privi di nitriti e altre sostanze chimiche nocive. Dovrebbero inoltre garantire che i prodotti a base di carne siano cotti correttamente, in quanto ciò può contribuire a ridurre i livelli di nitrosammine presenti. In conclusione, lo studio dell’Efsa evidenzia i potenziali rischi per la salute associati all’esposizione alle nitrosammine negli alimenti. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere pienamente l’entità del rischio, i consumatori possono adottare misure per ridurre la loro esposizione seguendo una dieta equilibrata e scegliendo prodotti privi di sostanze chimiche nocive. Il parere dell’Efsa sarà inviato alla Commissione europea, chiamata a discutere con gli Stati membri eventuali iniziative legislative volte a ridurre l’esposizione dei cittadini alle nitrosammine.
LMR di antiparassitari in o su determinati prodotti - Modifica allegati II, III, IV e V Reg. n. 396/2005 – Pubblicazione regolamenti comunitari
Sisegnala la recente pubblicazione dei seguenti regolamenti comunitari:
• Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. L 139 del 26/5/2023 - Reg. (Ue) 2023/1029 della Commissione del 25 maggio 2023, che modifica gli allegati III e V del Reg. (Ce) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di fosmet in o su determinati prodotti;
• Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. L 140 del 30/5/2023 - Reg. (Ue) 2023/1042 della Commissione del 26 maggio 2023, che modifica l’allegato II del Reg. (Ce) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di folpet in o su determinati prodotti;
• Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea n. L 141 del 31/5/2023 - Reg. (Ue) 2023/1049 della Commissione del 30 maggio 2023, che modifica gli allegati II e IV del Reg. (Ce) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di olio di pesce, pendimetalin, grasso di pecora e spirotetrammato in o su determinati prodotti;
• Reg. (Ue) 2023/1068 della Commissione dell’1 giugno 2023, che modifica l’allegato II del Reg. (Ce) n. 396/2005 del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di cyantraniliprole in o su determinati prodotti;
• Reg. (Ue) 2023/1069 della Commissione dell’1 giugno 2023, che modifica l’allegato II del Reg. (Ce) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di bixafen, ciprodinil, fenexamide, fenpicoxamid, fenpirossimato, flutianil, isoxaflutole, mandipropamide, metossifenozide e spinetoram in o su determinati prodotti.
23 LUGLIO 2023 July d’Italia Laws & Rules PANORAMA NORMATIVO
Intesa per l’adozione del “Piano nazionale di emergenza per alimenti e mangimi”
Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie generale n. 131 del 7/6/2023 è stata pubblicata l’intesa 10 maggio 2023, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge n. 131 del 5 giugno 2003 e in attuazione dell’articolo 115 del regolamento Ue n. 2017/625, tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, concernente l’adozione del “Piano nazionale di emergenza per alimenti e mangimi”. L’obiettivo principale del piano di emergenza è garantire la sicurezza alimentare e la protezione della salute dei consumatori. Esso si basa sulla cooperazione tra il governo centrale, le Regioni e le Province autonome per adottare misure tempestive ed efficaci in caso di emergenze legate agli alimenti e ai mangimi. L’intesa riflette l’impegno delle Autorità nel garantire la massima sicurezza alimentare, sia nella produzione che nella commercializzazione degli alimenti. Attraverso la collaborazione tra enti centrali e locali, si mira a sviluppare una risposta coordinata e tempestiva in situazioni di crisi che potrebbero mettere a rischio la salute pubblica. Il piano nazionale di emergenza per alimenti e mangimi sarà attuato attraverso la definizione di procedure operative standardizzate, la creazione di un sistema di allerta rapida e la promozione di una stretta collaborazione tra i
vari attori del settore alimentare, dalle autorità competenti alle imprese e agli operatori del settore. Tra gli aspetti più rilevanti del piano rientra la prevenzione e il controllo degli agenti biologici, chimici e fisici che possono contaminare gli alimenti e i mangimi. Saranno attuate misure di sorveglianza, monitoraggio e analisi dei rischi, al fine di individuare tempestivamente eventuali pericoli per la salute pubblica e adottare le azioni necessarie per prevenirli o affrontarli efficacemente. Inoltre, il piano prevede anche l’organizzazione di esercitazioni e simulazioni per testare la preparazione e la risposta delle autorità e degli operatori del settore in caso di emergenze alimentari. Queste attività di formazione e addestramento mirano a migliorare la capacità di risposta e a garantire un’efficace gestione delle crisi. La collaborazione tra Enti centrali e locali è fondamentale per affrontare le sfide legate alla sicurezza alimentare in modo efficace. Infatti, soltanto attraverso un coordinamento stretto e una risposta tempestiva alle emergenze alimentari, si può garantire la fiducia dei consumatori e tutelare il sistema agroalimentare italiano.
25 LUGLIO 2023 July d’Italia Laws & Rules PANORAMA NORMATIVO
A cura di Tullio Pandolfi
L’appannamento congiunturale del perimetro alimentare continua
The economic blurring of the food perimeter continues
NONOSTANTE
According to provisional data released by Istat, inflation fell to +6.4% in June, after +7.6% in May. If we recall that inflation was around +11.8% in the twomonth period October-November 2022, the decrease is significant after all, even if some backlash was recorded along the way. In any case, this decrease has so far proved insufficient to dispel the heaviness of the domestic food market. After a drop in food sales of -4.2% on average in 2022, these stood at -4.9% in Q1. If one considers the legendary countercyclical stability of the food market in the past decades, this is a game changer.
LA COMPLESSA SITUAZIONE, IL MOLITORIO RIESCE IN PARTE A SMARCARSI
DESPITE THE COMPLEX SITUATION THE MILLING INDUSTRY PARTLY MANAGES TO STAND OUT
L’inflazione di giugno, secondo i dati provvisori diffusi dall’Istat, è scesa come noto al +6,4%, dopo il +7,6% di maggio. Se si ricorda che essa veleggiava sul +11,8% nel bimestre ottobre-novembre 2022, il rientro è tutto sommato
di Luigi Pelliccia Responsabile Ufficio Studi e Mercato di Federalimentare
significativo, anche se non è mancato in itinere qualche ritorno di fiamma. In ogni caso, tale rientro si è dimostrato insufficiente, finora, a esorcizzare la pesantezza del mercato alimentare interno. Dopo il calo quantitativo delle vendite alimentari del -4,2% registrato in media 2022, queste si sono attestate infatti nel 1° quadrimestre sul -4,9%. Se si pensa alla leggendaria stabilità anticiclica del mercato alimentare degli scorsi decenni, la svolta è davvero epocale.
Molitorio e industria alimentare
Un settore portante come il molitorio ha fatto comunque la sua parte sul fronte inflativo. Basta dire che esso, dopo aver chiuso con un passo del +29,4% dei propri prezzi alla produzione nel confronto dicembre 2022/21, è passato in negativo (-0,5%) nel confronto maggio 2023/22,
27 LUGLIO 2023 July d’Italia Focus on economics FOCUS ECONOMIA
con un taglio praticamente di 30 punti. Ma circoscriviamo lo sguardo all’anno in corso. Emerge che i prezzi alla produzione dell’industria alimentare complessiva sono scesi, dal +14,8% di gennaio, al +7,4% di maggio, con un taglio di 7,4 punti che vuol dire dimezzamento. Al consumo, invece, i prezzi dell’“alimentare lavorato” sono scesi, dal +14,9% di gennaio al +11,9% di giugno, con un taglio di soli 3 punti. Si profila insomma una certa “pigrizia” (forse “anche” per l’effetto scorte…) da parte della distribuzione nell’adeguare i listini. E questo, se forse aiuta i margini dell’ultimo anello di filiera, non incentiva i consumi. A fianco, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari freschi, ovvero dell’“alimentare non lavorato”, sono rimasti in forte tensione, con un tendenziale a giugno del +9,6%, che sale addirittura rispetto al +8,9% di maggio. Il fatturato dell’industria alimentare, d’altra parte, sulla scorta della forte
decelerazione produttiva di aprile (-5,6%) e del rientro dei prezzi alla produzione del settore, segna ad aprile un +6,1% tendenziale, in netto rientro dopo il +10,4% di marzo. Mentre, a fianco, il fatturato industriale complessivo del Paese “si asciuga” su un marginale +1,8%, dopo il +4,3% di marzo, grazie al forte rientro costi-prezzi legato all’energia. Insomma, il contesto è difficile, con un mercato alimentare fluido e depresso. Anche il valore aggiunto del settore appare in affanno, per l’impoverimento degli acquisti. Solo una voce, la ristorazione, importantissima ma minoritaria, appare tornata tonica e in ripresa.
L’influenza delle esportazioni
È chiaro che, in un quadro del genere, l’export dovrebbe più che mai dare una mano, per riequilibrare il passo cedente degli sbocchi interni. Ma gli ultimi dati fanno emergere affaticamenti anche su
TABELLA 1 CONGIUNTURA ALIMENTARE 2019/2023L’EVOLUZIONE DEI PRINCIPALI PARAMETRI
CALO DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE COMPLESSIVA
questo fronte. Le esportazioni agroalimentari del 1° trimestre dell’anno hanno registrato sullo stesso periodo 2022 un +13,1% in valuta, ma solo per l’effetto prezzi. In quantità, infatti, esse mostrano una perdita tendenziale del -2,6%, speculare rispetto ai 2 punti guadagnati a consuntivo 2022. Va aggiunto che il passo dell’export alimentare appare declinante anche sulla base delle anticipazioni Istat del commercio estero di aprile. Esse ci dicono infatti che le vendite all’estero dei “prodotti alimentari, bevande e tabacco” hanno segnato nel singolo mese un
N.B. L’inflazione riferita a periodi e non a singoli mesi, va intesa come “inflazione acquisita” Fonte: elaborazione
29 LUGLIO 2023 July d’Italia Focus on economics FOCUS ECONOMIA
VARIAZIONI TENDENZIALI SULLO STESSO MESE/PERIODO ANNO PRECEDENTE PARAMETRI 2019 Anno 2020 Anno 2021 Anno 2022 Anno 2023 2023 2023 2023 2023 Gen Feb 2 mesi Mar 3 mesi Apr 4 mesi Magg 5 mesi Giu 6 mesi Produzione Industria Alimentare (volume) 3,0 -2,5 6,1 1,2 6,0 -1,8 2,0 -4,5 -0,6 -5,6 -1,9 Produzione Industriale Totale (volume) -1,3 -11,4 11,8 0,5 1,4 -2,3 -0,5 -3,2 -1,5 -7,2 -2,9 Fatturato Industria Alimentare 2,3 -1,4 7,8 17,7 16,7 17,1 16,8 10,4 14,4 6,1 12,3 Fatturato Industria Totale -1,4 -11,5 22,6 18,2 8,6 7,2 7,8 4,3 6,4 1,8 4,2 Export Primario (valore) 0,0 -0,3 14,1 3,2 7,3 . 2,6 Export Industria Alimentare (valore) 6,9 1,0 12,4 18,5 19,9 16,8 Export Agroalimentare (valore) 5,5 0,8 12,7 15,6 17,4 13,9 Export Totale (valore) 2,5 -9,8 19,1 19,9 15,6 13,0 Prezzi alla Produzione Ind. Alimentare 2,1 1,0 3,0 13,8 14,8 13,8 14,3 11,6 13,4 9,2 12,3 7,4 11,4 Prezzi alla Produzione Ind. Totale 0,0 -4,4 13,0 34,4 11,1 9,6 10,3 3,8 8,2 -1,5 5,7 -4,3 3,7 Prezzi Alimentari al Consumo 0,7 1,3 0,5 8,8 12,2 12,9 7,9 12,9 8,5 11,8 8,8 11,6 9,5 11,0 9,5 Prezzi al Consumo Alim. Lavorato 0,2 0,7 0,3 8,5 14,9 15,5 9,5 15,3 9,6 14,0 9,9 13,4 10,4 11,9 10,6 Prezzi al Consumo Alim. Non Lavorato 1,5 2,4 0,7 9,1 8,0 8,7 5,7 9,1 6,7 8,4 6,9 8,9 8,0 9,6 8,6 Inflazione 0,6 -0,2 1,9 8,1 10,0 9,1 5,5 7,6 5,0 8,2 5,3 7,6 5,6 6,4 5,6 Vendite Alim. Destagion. (valore) 0,9 3,7 1,4 4,7 7,5 7,9 7,6 7,7 7,7 6,2 7,3 Vendite Alim. Destagion. (volume) 0,1 2,1 0,8 -4,2 -4,4 -4,9 -4,7 -4,9 -4,7 -5,4 -4,9 Vendite Non Alim. Destagion. (valore) 0,7 -12,2 13,3 4,5 5,2 4,2 4,7 4,1 4,4 0,4 3,4 Vendite Non Alim. Destagion. (volume) 1,2 -12,2 12,5 1,9 -0,9 -2,3 -1,8 -1,3 -1,6 -4,4 -2,3 Vendite Totali Destagion. (valore) 0,8 -5,4 7,9 4,6 6,2 5,8 5,9 5,8 5,9 3,2 5,2 Vendite Totali Destagion. (volume) 0,8 -6,2 7,2 -0,8 -2,4 -3,5 -3,0 -2,9 -3,0 -4,8 -3,5 Tasso di occupazione 58,9 57,5 59,0 60,5 60,8 60,8 60,9 61,0 Tasso di disoccupazione 10,0 11,2 9,0 7,8 7,9 8,0 7,8 7,8 Tasso di inattività 34,5 36,5 35,1 34,3 33,9 33,8 . 33,8 . 33,6 .
Federalimentare su dati Istat
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IN POSITIVO LE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI, MA SOLO IN VALUTA
aumento tendenziale in valore di appena il +1,9%, mentre sul quadrimestre, grazie alla spinta di inizio anno, hanno mantenuto ancora un +10,5%. Una crescita in valuta ad aprile di appena l’1,9%, dopo i precedenti aumenti a due cifre, fa presagire perciò un taglio sottostante dell’export in quantità tutt’altro che marginale. Alla luce di questi fenomeni, si spiegano meglio quindi, e sono coerenti con essi, le decelerazioni tendenziali registrate dalla produzione dell’industria alimentare, pari in quantità al -5,6% di aprile e al -1,9% del quadrimestre. Esse rischiano chiaramente di radicarsi nella seconda metà dell’anno.
Va pure detto che le ulteriori anticipazioni Istat di fine giugno, riguardanti le
esportazioni dei “beni di consumo non durevole” extra Ue di maggio (rappresentati per la maggior parte proprio dai prodotti alimentari) hanno segnalato un aumento in valuta del +7,2% sullo stesso mese 2022. È una spinta da prendere in modo orientativo, superiore a quella specifica dell’alimentare di aprile prima citata, ma sempre largamente inferiore
a quella del 1° trimestre (+13,1%) e a quella del consuntivo 2022 (+15,6%). Va sottolineato comunque che il molitorio, a inizio anno, è riuscito parzialmente a smarcarsi dalla erosione dell’export alimentare del Paese. Nel 1° trimestre ha registrato infatti un aumento in valuta del +20,1% sullo stesso periodo 2022, e un calo in quantità del -1,2%, inferiore
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TABELLA 2 MOLITORIO - PRINCIPALI DESTINAZIONI DELLE ESPORTAZIONI IN VALORE MILIONI DI EURO - VARIAZIONE % ANNI 2022/21 E 1O TRIMESTRE 2023/22 PAESI ANNO 2022 MILIONI EURO VARIAZIONE % ANNO 2022/21 PAESI 1O TRIMESTRE 2023 MILIONI EURO VARIAZIONE % 1O TRIMESTRE 2023/22 Germania 87,8 42,3 Germania 26,4 15,0 Francia 84,8 21,9 Francia 25,0 34,4 Stati Uniti 50,3 25,8 Spagna 13,3 23,9 Spagna 47,1 34,4 Stati Uniti 11,5 10,6 Regno Unito 34,1 24,8 Regno Unito 8,6 16,7 Belgio 21,3 19,3 Belgio 5,9 18,3 Arabia Saudita 19,7 39,0 Arabia Saudita 5,4 151,7 Israele 17,1 44,2 Israele 4,7 15,3 Polonia 15,9 26,5 Paesi Bassi 4,3 36,1 Paesi Bassi 14,4 7,7 Svizzera 4,1 30,4 Svizzera 13,0 32,8 Polonia 3,8 19,6 Austria 12,1 30,0 Austria 3,3 10,1 Australia 10,9 40,8 Slovenia 3,2 89,7 Grecia 8,9 27,7 Grecia 2,3 10,8 Danimarca 8,4 -0,2 Australia 2,2 -9,9 Slovenia 7,2 17,4 Danimarca 2,1 3,9 Portogallo 6,8 34,7 Brasile 1,8 37,5 Svezia 6,4 15,2 Portogallo 1,7 16,9 Irlanda 6,3 56,7 Svezia 1,6 -7,5 Repubblica ceca 6,3 67,1 Emirati arabi uniti 1,6 45,4 MONDO 567,4 21,6 MONDO 155,4 20,1 Fonte: Elaborazione Federalimentare su dati Istat
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al -2,6% accusato dall’agroalimentare. Fra i primi quindici sbocchi evidenziati in tabella si distingue la forte spinta espansiva nel trimestre dell’Arabia Saudita (+151,7%) e degli Emirati Arabi Uniti (+45,4%). Nell’ambito dei tre mercati leader, va apprezzata altresì la tenuta della Germania (+15,0%), accompagnata dalle belle performance di Francia (+34,4%) e Spagna (+23,9%).
Conclusioni
Guardando largo, in conclusione, può essere utile ricordare che l’Italia, anche se
ha registrato un buon rimbalzo congiunturale post pandemia, resta ancora l’unico grande Paese europeo con un Pil inferiore, in valuta costante, a quello espresso nel 2007, anno precedente la crisi finanziaria Lehmann Brothers. Il gap 2022/2007
ITALIA ANCORA GRANDE PAESE EUROPEO CON
del Pil nazionale che fa emergere l’Istat è di 2,8 punti.
Ora, le previsioni ufficiali indicano crescite del Pil del +1,2% quest’anno e del +1,1% l’anno venturo. Ma - ed è questo che vogliamo sottolineare - l’aumento del 2023 appare a forte rischio, con l’appannamento congiunturale in atto, anche se i primi mesi dell’anno hanno già costruito una crescita di 0,9 punti. In ogni caso, anche confermando il passo previsto nel 2023/24, è chiaro che la forbice del Pil nazionale non verrà colmata prima del 2025. Per cui in realtà il Paese “deve” crescere di più, e questo dovrebbe mettere la sordina al reiterato compiacimento mediatico cui si è assistito nei mesi scorsi, circa il fatto che il passo del Pil nazionale quest’anno dovrebbe superare quello di Francia e Germania.
Va pure sottolineato, infine, che l’attuale costo del denaro (utilizzato com’è noto dalla Bce per frenare l’inflazione comunitaria) non aiuta certamente, in questa fase, gli imprenditori e le famiglie. Ma va pure detto che la filiera alimentare e, al suo interno, un settore baricentrico come il molitorio, non possono perdere tempo: devono investire comunque per fare fronte ai nuovi scenari, in chiave di innovazione e di produttività sostenibile.
Luigi Pelliccia
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Controlli ufficiali sugli alimenti Official food controls
Anew circular of the Ministry of Health has recently been issued with regard to counterexpertise and controversy, which provides operational indications on the two institutes; these indications replace in full those issued with notes protocol no. 0019604-11/05/2021- DGISANMDS-P and no.0002952-02/02/22DGISAN-MDS-P. This circular clarified a number of relevant, and often debated, aspects and gave details of the rates taken, the recipients as well as the purposes of use and analysis.
COMMENTO ALLA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE 21355 DEL 22/05/23 IN TEMA
DI CONTROPERIZIA
E CONTROVERSIA
COMMENTARY ON MINISTRY OF HEALTH CIRCULAR #21355 OF 22/05/23
RELATED TO COUNTEREXPERTISE AND CONTROVERSY
La nuova circolare sul tema delle analisi ufficiali e dei loro seguiti impone una ripresa di quell’argomento1 in quanto fondamentale per ogni operatore alimentare qualora si ricada, con esito sfavorevole, in un controllo analitico da parte dell’autorità sanitaria. Occorre tenere presente che il succedersi di circolari, così come la loro sostituzione (non si può parlare di abrogazione) deriva principalmente dalla sfortunata costruzione degli artt. 7 e 8 del D. Lgs. 27/2021 che dettagliano le attività previste in particolar modo dall’art. 35 del Reg. Ue 2017/625. La sostituzione integrale delle circolari, come viene definita l’operazione di ritiro, nello specifico con la nuova qui in commento, riguarda le n. 0019604-11/05/2021- DGISAN-MDS-P e n. 0002952- 02/02/22-DGISAN-MDS-P.
Le competenze e le procedure del D. Lgs. 27/2021
Per cercare di rendere più chiaro il campo d’applicazione del D. Lgs. 27/2021, la circolare evidenzia che la procedura fissata da detta norma si applica soltanto alle attività svolte dagli organismi del Ministero
della Salute, Asl, Regioni/Province autonome e non ai controlli avviati dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e forestale (Masaf)2 e neppure a quelli dovuti dal Ministero della Salute ai fini della collaborazione con la Commissione europea e gli altri Stati membri in relazione ai controlli ufficiali. Oltre alle viste tre diverse competenze e procedure citate, vi sono anche quelle di natura doganale3, quella relativa agli alimenti importati e quella per i controlli compiuti
da altre autorità4. Come autonoma rimane la procedura per i mangimi (conformemente al Reg. CE 152/2009, richiamate dal D. Lgs. 27/2021, all.1, sez.2). La circolare non può risolvere una delle peculiarità create dal D. Lgs. 27/2021 relativa al fatto che in materia di controlli sanitari che fanno capo al Minsalute (e organi dipendenti o territoriali) non si applica più la procedura di cui all’art. 15 della L. 689/1981 (vedi D. Lgs. 27/2021, art. 8, 5), a), mentre essa permane pienamente
35 LUGLIO 2023 July d’Italia Food rules DIRITTO ALIMENTARE
di Giuseppe Maria Durazzo Avvocato, esperto in diritto dell’alimentazione
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vigente e regola ogni altro controllo sugli alimenti e mangimi attuati da autorità diverse, almeno nell’ambito delle contestazioni sanzionate amministrativamente. Le varie procedure possono portare, in caso di non conformità dell’alimento o della sua presentazione, alle sanzioni amministrative, ma di fatto anche alle contestazioni di ordine penale.
Per tornare alla procedura applicabile ai controlli del Minsalute e quindi al contenuto della recente circolare, la controperizia (art.7 della norma) ha lo scopo di offrire, così si legge nella circolare, “la possibilità di riesaminare le registrazioni inerenti le attività condotte dal momento del campionamento sino alla emissione del rapporto di prova relativo alla singola analisi, prova o diagnosi; ciò al fine di valutare l’affidabilità del risultato”. Anche l’interpretazione che offre sul punto la circolare non sembra aprire a una verifica dell’operato del controllore ufficiale, come se il controllo ufficiale fosse costituito solo dalla formazione del campione/aliquota d’analisi e la sua analisi e non anche dalla verifica del contesto in cui avviene il prelievo, dalle condizioni prescritte per l’alimento conservato ecc. Insomma, possiamo avere un’analisi impeccabile, ma non utile al fine dell’accertamento della conformità dell’alimento, anche se
la procedura sembra ignorarlo. Le aliquote da prelevarsi per un prodotto preimballato, sempre ai soli fini della procedura di al D. Lgs. 27/2021, diventano 6 (precedentemente 5) “nel caso in cui il laboratorio ufficiale sia in grado di effettuare una prova di screening con metodo accreditato ma non disponga del metodo di conferma, oppure non disponga di tutte le prove accreditate richieste al fine di garantire il completamento dell’analisi richiesta”. Poiché il numero delle aliquote del campione prelevato è materia regolata dal Dpr 327/80, la previsione di una possibile diversa formazione del numero delle aliquote prevista dalla circolare in esame appare come una scelta operativa che non può innovare dal punto di vista del diritto, a prescindere dal fatto che il sesto campione possa o meno essere utile al controllore, o al soggetto controllato. L’aumento (informale) delle aliquote facilita la condizione di non ripetibilità delle
analisi e quindi l’adozione della procedura che vede la convocazione della parte all’unica e teoricamente irripetibile analisi. La “tassatività” ma anche l’ampiezza dei casi di analisi “irripetibili” sono fissati dalla circolare e sono i seguenti: 1) per la verifica di conformità ai criteri di igiene di processo di cui al regolamento (CE) 2073/2005 e dei criteri di igiene di processo aggiuntivi previsti dall’Intesa, n. 212 del 10 novembre 2016 “Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei regolamenti (CE) 882/2004 e 854/2004” il campionamento è effettuato in aliquota unica senza convocazione delle parti (e in tali casi l’aliquota per l’operatore non deve essere prelevata). 2) nel caso della ricerca di Salmonella spp. prevista nei controlli ufficiali del Piano nazionale di controllo ufficiale sull’alimentazione degli animali vigente (Pnaa) il campionamento va eseguito in un unico campione finale; 3) nel caso in cui non è assicurata la quantità sufficiente per effettuare un campione rappresentativo.
Le novità della circolare
Rispetto a quanto previsto dal D. Lgs. 27/2021, art. 7, 2)5, la circolare introduce, con un’operazione forse di natura legislativa, nuove ipotesi di analisi unica e
37 LUGLIO 2023 July d’Italia Food rules DIRITTO ALIMENTARE
LA CIRCOLARE SPECIFICA IL NUMERO DI ALIQUOTE DA PRELEVARE
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irripetibile: dunque se quanto indicato nella circolare quale definizione dei contorni delle fattispecie di analisi “irripetibili” ha valore soltanto indicativo (e in tal caso da motivare caso per caso) detta scelta burocratica incarnata nella circolare può essere sostenibile legalmente, mentre se si volesse dare una lettura opposta ritenendo i casi tassativi come obbligatori e legalmente vincolanti, a mio avviso ci troveremmo di fronte a un errore in tema di legalità. Nell’ipotesi di esito sfavorevole delle analisi, l’autorità competente adotta le misure opportune senza attendere ulteriori possibili sviluppi procedurali. Dal punto di vista del soggetto controllato ogni verifica fatta, senza specifici requisiti di urgenza, in assenza del controllato o con analisi alle quali il controllato non abbia la facoltà di partecipare, appare come attività di polizia giudiziaria di dubbia utilizzabili processuale. L’autorità che riceve la richiesta di esame documentale deve essere quella competente territorialmente (ad esempio il Nas, o il Posto di controllo frontaliero o l’Uvac per gli adempimenti comunitari), la quale, a fronte della domanda dell’azienda alimentare formulata entro 15 giorni dalla contestazione, dovrà fornire nei successivi 30 giorni le informazioni circa il prelevamento e l’analisi compiute. Interessante il dettaglio che la circolare fornisce circa i documenti che l’autorità deve rendere disponibile all’impresa alimentare: le “registrazioni della temperatura di trasporto del campione e di quella del campione rilevata al momento della consegna al laboratorio ufficiale al fine della verifica del mantenimento della catena del freddo” e le “registrazioni inerenti
le attività analitiche svolte dal laboratorio ufficiale che esegue l’analisi iniziale; tali registrazioni includono i fogli di lavoro e i dati grezzi inclusi i tracciati termografici delle apparecchiature termostatiche utilizzate per l’analisi, prova, diagnosi qualora rilevanti”. Tanto dettaglio che però sembra tralasciare altri elementi della prova di laboratorio, e ancor prima di formazione del campione e delle aliquote sovente essenziali per la valutazione della validità del risultato d’analisi. Una discreta quantità di carta o di file verrà movimentata, come avviene dall’entrata in vigore del D. Lgs. 27/2021, ma l’assenza di un contraddittorio tra le parti continua a non poter essere rimpiazzata dal carteggio.
Controperizia: l’impostazione da seguire
In tema di controperizia la circolare introduce nuovi oneri (e quindi nuove cause di decadenza) a carico dell’impresa
alimentare. Innanzitutto l’autorità “deve fissare un congruo termine, motivandone le ragioni, entro il quale l’operatore dovrà far pervenire la relazione redatta sulla base degli esiti della controperizia condotta dall’esperto di parte qualificato e formalmente incaricato”. Inoltre la nota ministeriale definisce anche i contenuti della contestazione che l’operatore alimentare muove alle operazioni compiute, non bastando, ad esempio, l’esito dell’analisi fatta sul proprio contro campione. Tanto da portare a concludere che “l’invio del solo esito delle analisi, prove o diagnosi condotte sull’aliquota a disposizione della parte non può essere accettato né valutato come istanza di controperizia dall’AC (autorità di controllo n.d.r.), che ne deve dare idonea comunicazione all’operatore ai fini dell’eventuale integrazione dell’istanza”. Sembrerebbe essere stata definita una decadenza dal diritto procedimentale della controperizia, sulla base di criteri introdotti dalla circolare e non presenti nel D. Lgs. 27/2021. Tema procedimentale che, privando la parte di una facoltà di difesa diventa una evizione del diritto sostanziale. Poco modifica la precisazione contenuta nel testo ministeriale: “l’invio del solo esito delle analisi, prove o diagnosi condotte sull’aliquota
39 LUGLIO 2023 July d’Italia Food rules DIRITTO ALIMENTARE
LA CONTROPERIZIA ASSICURA ALL’OPERATORE LA POSSIBILITÀ DI RIESAMINARE LE REGISTRAZIONI
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a disposizione della parte non può essere accettato né valutato come istanza di controperizia dall’AC, che ne deve dare idonea comunicazione all’operatore ai fini dell’eventuale integrazione dell’istanza” visto che si attribuisce un criterio di accettazione della controperizia e di giudizio all’autorità in assenza di una disposizione di legge. La circolare conferma quello che sembrava, almeno al sottoscritto, una dimenticanza del Legislatore: viene confermato, infatti, che l’autorità “deve comunicare all’operatore che non può accedere direttamente alla controversia analitica se prima non presenta istanza di controversia documentale”. Della progettata semplificazione normativa direi che non si trovi traccia nella presente pratica regolatoria imponendo all’operatore controllato, apparentemente a pena di decadenza, di effettuare una successione di operazioni, anche nel caso in cui l’azienda alimentare non le ritenesse necessarie o utili al fine
RISULTA IRRISOLTO UN CONFLITTO D’INTERESSI DELL’ORGANO AMMINISTRATIVO
dell’accertamento della conformità. L’attività preprocessuale regolata dal D. Lgs. 27/2021, come innovata dalla circolare, appare non ancorata alla realtà amministrativa e meno ancora a quella di diritto penale. Ma l’ablazione dei diritti di difesa (e di un giusto processo) sembra ingrandirsi ancora anche a seguito della circolare in esame che rafforza il potere decisorio dell’autorità sanitaria e richiama il potere di autotutela quindi di correzione degli errori della pubblica amministrazione, senza peraltro rafforzare il diritto di controllo
NOTE
1 Richiamo il mio Controperizia e controversia, in “Molini d’Italia”, aprile 2022.
dell’operatore alimentare controllato sugli atti dell’amministrazione stessa. Appare irrisolto un più che evidente conflitto d’interessi dell’organo amministrativo che assume le funzioni di accertatore, di valutatore, di auto valutatore, di sanzionatore, il tutto senza neppure l’instaurazione di un vero e proprio contraddittorio.
Conclusioni
Il forte rallentamento dei controlli ufficiali tramite analisi che si è osservato da quando è entrato in vigore il D. Lgs. 27/2021 forse testimonia, anche al non giurista, la inadeguatezza della procedura innovata soltanto due anni orsono. Le peculiarità della procedura di cui si discute mi induce a pensare che una riforma dell’istituto prima o poi si renderà necessaria non solo per ragioni di giustizia, ma anche per semplificare i carichi di lavoro dell’amministrazione sanitaria proprio in uno dei settori di competenza esclusiva, oltre che più sensibili per gli operatori alimentari. Anche se con aspetti forse paradossali, la procedura legale ora applicata in particolar modo per i controlli effettuati dal Masaf mi sembra a oggi più equilibrata, maggiormente garante di un equo accertamento dei fatti e quindi di maggior tutela, non solo per lo stato di diritto, ma per l’azienda alimentare e mangimistica sottoposta a controllo. Nell’attuale contesto forse sarebbe auspicabile rafforzare le competenze del Ministero della Salute in tema di linee guida di sanità pubblica alimentare e veterinaria, unificando l’interezza dei controlli sul territorio in capo al Masaf.
Giuseppe Maria Durazzo
2 L’attività del Masaf è principalmente in adempimento agli obblighi unionali previsti originariamente dal Reg. Ce 882/2004 e oggi dal Reg Ue 2017/625 e segue quanto previsto dalla Legge 689/81 e dall’ art. 4 R.D.L. 2033/1925. Tra le competenze del Masaf, in materia di alimenti, relativamente alle norme volte a garantire pratiche commerciali leali e a tutelare gli interessi e l’informazione dei consumatori, comprese le norme di etichettatura, per i profili privi di impatto sulla sicurezza degli alimenti; in materia di mangimi relativamente alle norme volte a tutelare gli aspetti qualitativi e merceologici, compresa l’etichettatura, per i profili privi di impatto sulla sicurezza dei mangimi, ma che possono incidere sulla correttezza e trasparenza delle transazioni commerciali; relativamente alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante; e ancora la produzione biologica ed etichettatura dei prodotti biologici; l’uso ed etichettatura delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite (art. 2. D. Lgs. 27/2021).
3 D. Lgs. 374/1990, Reg. Ue 952/2013.
4 Ad esempio in tema di pesi e misure, si veda la L. 25 ottobre 1978, n. 690.
5 “2. Qualora l’esito dell’analisi, prova o diagnosi da condurre non assicuri la riproducibilità dell’esito analitico, in considerazione della prevalenza e della distribuzione del pericolo negli animali o nelle merci, della deperibilità dei campioni o delle merci, come nel caso delle analisi microbiologiche finalizzate alla verifica dei criteri di sicurezza alimentare di cui alla normativa comunitaria e nazionale e per la ricerca di agenti patogeni negli altri settori di cui all’articolo 2, comma 1 del presente decreto, l’Autorità competente procede al prelievo del campione in un’unica aliquota specificando nel verbale di campionamento i relativi motivi che escludono la opportunità, la pertinenza o la fattibilità tecnica della ripetizione dell’analisi o della prova”.
43 LUGLIO 2023 July d’Italia Food rules DIRITTO ALIMENTARE
I fondi di investimento guardano al settore molitorio Investment funds look to the milling sector
44 LUGLIO 2023 July d’Italia EVENTI Events
The « economic storm » that hit the milling sector did not stop in 2022. Despite this, the sector ended the year with a total turnover up 42% over 2021. The value chain share of durum wheat semolina also made a leap forward: in 2022, it reached 7.9%, exceeding the 6% average of the last 10 years. The world of finance is looking at the sector with growing interest, but aggregation and innovation are needed to build major industrial projects.
I DATI DEL 2022 RIVELANO UNA CERTA
RESILIENZA DEL COMPARTO
CHE CHIUDE CON UN FATTURATO IN CRESCITA DEL 42% SUL 2021
2022 FIGURES SHOW RESILIENCE OF THE SECTOR WHICH CLOSES WITH A 42% INCREASE IN TURNOVER OVER 2021
Il settore molitorio italiano ha dimostrato una grande capacità di resilienza nell’attraversamento della “tempesta economica” che ha caratterizzato anche il 2022, chiudendo l’anno con un fatturato complessivo in crescita del 42% rispetto al 2021. La resilienza si evince anche da un balzo in avanti della quota di catena del
valore delle semole di frumento duro che, nel 2022, ha toccato la soglia del 7,9% superando la media degli ultimi 10 anni assestata al 6%. Il comparto della macinazione del grano duro e del grano tenero registrano aumenti dei volumi produttivi di farine con conseguenti incrementi di fatturato. Tuttavia, stante la perdurante a cura della Reazione
45 LUGLIO 2023 July d’Italia Events EVENTI
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congiuntura di mercato sfavorevole caratterizzata da un’esplosione dei costi energetici, dalla contrazione dei margini dei mugnai che hanno assorbito parte dell’incremento dei costi per contenere la spinta inflattiva, il settore della macinazione invoca una legislazione di emergenza di fronte ad una situazione sempre più complessa. Tra le novità più dirompenti per il settore c’è il fatto che il mondo finanziario, con in testa il Fondo Italiano d’Investimento, società di gestione di fondi di private equity controllata da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), stia guardando con interesse all’industria molitoria per procedere a investimenti diretti nel capitale delle singole società del settore. Uno strumento forse cruciale che, a suo modo, potrebbe rappresentare un’alternativa alla crescente
difficoltà del mondo imprenditoriale di accesso al credito. È quanto è emerso nel corso dell’Assemblea generale di Italmopa, tenutasi a Roma lo scorso 9 giugno durante la quale, è stata riconfermata, per il secondo mandato, la squadra di presidenza guidata da Andrea Valente anche per il quadriennio a venire.
I dati di Italmopa
Secondo i dati provvisori di Italmopa, nel 2022 si è registrato un incremento complessivo dei volumi di grano tenero del 3,4% rispetto al 2021 (da 3,930 a 4,062 milioni di tonnellate) con un aumento del fatturato complessivo del 43,2% sul 2021 che è passato da 2,093 a 2,997 miliardi di euro nel 2022. Per quanto riguarda il
CRESCITA SUPPORTATA
DALLA DOMANDA DELL’INDUSTRIA PASTARIA
grano duro, si è registrato un incremento complessivo della produzione di semole del 4,8% rispetto al 2021. La crescita dipende dall’andamento positivo generalizzato della domanda proveniente dall’industria pastaria che, a sua volta, registra buoni risultati sul fronte delle esportazioni e, seppure in misura minore, anche sul mercato interno. L’incremento del fatturato complessivo del settore molitorio del grano duro è stato del 41,5% rispetto al 2021. Nel 2022 è arrivato a quota 3,105 miliardi di euro contro i 2,195 miliardi di euro del 2021. “Si segnala - ha detto Andrea Valente - che la domanda di semole di grano duro è stata sostenuta nel corso del primo semestre del 2022 e ha registrato un andamento certamente meno vigoroso nel corso dei mesi successivi. L’incremento del fatturato, inoltre, è risultato percentualmente significativo come diretta conseguenza dell’adeguamento, sia pur parziale, delle quotazioni dei prodotti della macinazione alle tensioni, senza
47 LUGLIO 2023 July d’Italia Events EVENTI
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precedenti, sui prezzi delle materie prime, agricole ed energetiche, che arrivano a rappresentare fino al 90% dei costi totali. La variazione media, rispetto al 2021, delle quotazioni delle semole è stata del +41% circa, mentre quella dei sottoprodotti della macinazione, del +43% circa”. Il mercato del grano tenero ha registrato volumi pari a 3,777 milioni di tonnellate destinate al mercato interno. Il principale canale è quello della panificazione (pane e sostituti del pane) che ne ha assorbiti 2,315 milioni (il 3,5% in più rispetto al 2021 quando erano 2,235 milioni di tonnellate). Seguono il canale della
biscotteria/lievitati/pasticceria (798mila tonnellate, sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente); quello delle pizze e altri usi (335mila, in aumento del 7,2% sul 2021); quello degli usi domestici (che registra un calo dell’8,5% sul 2021, passando da 235mila tonnellate e 215mila) e della pasta, anch’esso in calo, del 2%: da 96mila tonnellate a 94mila. Aumenti a doppia cifra si registrano sulle esportazioni che segnano un +20% (da 238mila a 285mila tonnellate). Il settore degli sfarinati di frumento duro, secondo i dati provvisori del 2022 di Italmopa, si attesterebbe su un totale di circa 4,066 milioni di
tonnellate di cui la maggior parte, 3,951 milioni di tonnellate, destinate al mercato interno e circa 115mila tonnellate alle esportazioni. Il mercato interno delle semole, vede come principale canale il settore pastaio che nel 2022 ha assorbito circa 3,725 milioni di tonnellate contro le 3,530 milioni del 2021 (il dato è in crescita del 5,5%); segue il pane (182mila tonnellate, sostanzialmente stabile rispetto al 2o21) e gli usi domestici anche qui in leggera flessione sul 2021, da 46mila tonnellate a 44mila. “Complessivamente - ha precisato Valente - i volumi degli sfarinati prodotti dall’industria molitoria nazionale si sarebbero pertanto attestati - su 8,128 milioni di tonnellate tra grano tenero e grano duro, con un incremento del 4,1% sul 2021 (7,810 milioni di tonnellate). I volumi complessivi dei prodotti dell’industria molitoria italiana, comprensivi anche dei sottoprodotti della macinazione, avrebbero raggiunto 11,583 milioni di tonnellate. Sulla base degli indicatori relativi alla produzione e ai prezzi delle diverse tipologie di sfarinati e sottoprodotti della macinazione, il fatturato dell’industria molitoria avrebbe complessivamente raggiunto 6,102 miliardi di euro pari a un incremento del 42,4% rispetto al 2021 quando si era assestato a 4,288 miliardi di euro”.
Le difficoltà del comparto
Valente non ha mancato di segnalare le criticità che si registrano dietro questo andamento positivo che, parimenti, rivela una certa capacità di resilienza dell’industria molitoria. “L’esplosione dei costi
49 LUGLIO 2023 July d’Italia Events EVENTI
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energetici ha comunque determinato una situazione di stress senza precedenti - ha affermato Valente -. La redditività del comparto, peraltro da sempre marginale, è risultata pesantemente negativa, mettendo a rischio la stessa continuità produttiva delle aziende per via della loro obiettiva difficoltà a trasferire, sia pure parzialmente, gli aumenti dei costi energetici sul prezzo delle farine e delle semole. Una situazione insostenibile, acuita anche dalla corsa senza fine delle quotazioni della materia prima frumento, dei costi della logistica e dei trasporti. Le nostre aziende hanno responsabilmente assorbito gran parte di questi aumenti, mettendo talvolta a rischio la loro stessa sussistenza, anche in considerazione della rilevanza degli sfarinati per la produzione delle derrate primarie quali pasta e pane, soprattutto per i ceti più esposti alla crisi economica. Per questo motivo abbiamo evidenziato, in più circostanze, la necessità di interventi forti, da inquadrare in una legislazione di emergenza che sia in grado di dare risposte di sicura efficacia a una situazione diventata ormai drammatica. Interventi che siano in grado di scongiurare la folle spirale inflazionistica che avrebbe messo a rischio la tenuta sociale del Paese. Anche se il netto calo del prezzo del gas di fine 2022 va accolto come una notizia positiva, non possiamo certo ritenere stabilizzato lo scenario economico, posto che secondo le maggiori istituzioni internazionali, il rientro dell’inflazione al +2% annuo, non potrà attendersi
prima del 2024”. Anche il 2023, dunque, sarà contraddistinto da un’inflazione alta, sebbene in via di rientro e, di conseguenza, da una politica monetaria fortemente
restrittiva che si riverbera, gradualmente e negativamente, sul canale del credito, sugli investimenti delle imprese e sui consumi delle famiglie che hanno già utilizzato gran parte dell’extra risparmio spendibile, lasciando poche risorse all’anno in corso. Le previsioni per quest’anno, stanti così le cose, lasciano immaginare un allentamento delle tensioni per i rincari dei prezzi, soprattutto quelli energetici, e per le pressioni sulla catena di fornitura. Per contro, ci sarà da attendersi un indebolimento della domanda.
51 LUGLIO 2023 July d’Italia Events EVENTI
SI PREVEDE UN ALLENTAMENTO DELLE TENSIONI PER I RINCARI DEI PREZZI
Gli astanti alla Tavola Rotonda
Lo studio di Ismea
Secondo uno studio di Ismea dal titolo “La catena del valore delle filiere del frumento duro e del frumento tenero e i costi industriali di trasformazione”, presentato da Michele Di Domenico, responsabile Ufficio filiere e monitoraggio dei mercati di Ismea, un altro elemento di resilienza dell’industria molitoria è dato dal “balzo in avanti registrato sulla catena del valore delle semole di grano duro che, nel 2022, si è assestata a 7,9% contro il 6% di media degli ultimi dieci anni”. L’industria molitoria italiana costituisce un settore strategico nella filiera nazionale del frumento (duro e tenero), configurandosi come elemento di cerniera fra la fase agricola e quella dell’industria pastaria, dolciaria e della panetteria. Nonostante questo ha sempre espresso un ruolo limitato nella catena del valore delle filiere del frumento: mediamente il 6% del prezzo al consumo della pasta e il 2,5% del prezzo al consumo del pane sfuso. “La forte ripresa post pandemica di fine 2020 - ha spiegato Di Domenico - e la guerra in Ucraina nel 2022 hanno determinato una fiammata dei prezzi agricoli e di quelli delle commodities energetiche con evidenti impatti sugli approvvigionamenti e sui costi”. Rispetto al 2021, si sono registrati incrementi del 43% del petrolio; del 150% del gas naturale; del 142,3% dell’elettricità; del 45% dei fertilizzanti. Questi costi
inevitabilmente influenzano quelli delle materie prime che sono schizzati alle stelle: +41% il prezzo del frumento tenero, +44,6% quello delle farine di frumento tenero, +36,4% il frumento duro e +41% le semole di grano duro. Guardando alla catena del valore della filiera della pasta, ci si può rendere conto di come esso si ripartisca tra i principali stakeholder ossia il settore agricolo, l’industria molitoria, quella pastaria e i distributori. Se nel 2021 il valore della filiera si assestava sul 38% all’origine (parte agricola), 5,8% industria molitoria; 38,5% industria pastaia e 17,7% alla distribuzione; nel 2022, la parte agricola ha assorbito il 41,4% della catena del valore, l’industria molitoria il 7,9% (quasi due punti percentuali in più rispetto all’anno precedente), l’industria pastaia il 29,2% (quasi 10 punti percentuali in meno) e la distribuzione il 21,5% (che cresce di oltre 3 punti percentuali). “Il superamento della
quota media dell’industria molitoria, assestato al 7,9% - chiosa Di Domenico - è dovuto all’incremento annuo più elevato per le semole all’ingrosso, +41% sul 2021, rispetto al prezzo della granella, +36,4%. In pratica, sul prezzo al consumo della pasta di semola pari a 1,62 euro al chilo, i molini hanno incamerato 0,13 euro contro gli 0,07 del 2021. Nonostante le dinamiche inflattive del 2022, il reddito medio stimato dei molini incrementa in valore assoluto sebbene si assista ad una contrazione del margine sui ricavi: da 1,7% nel 2017 a 1,3% nel 2022. Per il frumento tenero la contrazione registrata per il margine sui ricavi è di quasi un punto percentuale: da 2,8% del 2017 al 2,1% nel 2022”. Nella catena del valore del pane sfuso, la quota di valore assorbita dai molini nel 2022 è sostanzialmente stabile rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Il dato puntuale registrato da Ismea nel 2022 è di 2,4% contro la media del 2,5%. La cifra del 2022 risulta peraltro in aumento rispetto al 2021 (1,6%) dal momento che nel corso dell’anno passato, l’aumento dei prezzi all’ingrosso delle farine è aumentato del 44,6% sull’anno precedente. Ed è stato più elevato di quello della granella di frumento tenero (+41%). Questo ha determinato un lieve recupero della quota rappresentata dai molini nella catena del valore che così è stata suddivisa nel 2022: 13,6% alla parte agricola, 2,4% ai molini; 84,1% ai panifici. In pratica, con un
52 LUGLIO 2023 July d’Italia EVENTI Events
FONDO ITALIANO D’INVESTIMENTO PRONTO A INVESTIRE 250 MILIONI DI EURO NEL FOOD
Michele Di Domenico di Ismea
prezzo del pane sfuso assestato, nel 2022, sui 3,71 euro al chilo, i molini hanno incamerato un valore pari a 0,09 euro al chilo.
L’interesse del mondo finanziario e del private equity
Nel contesto di irrigidimento delle politiche monetarie e di accesso al credito, il mondo finanziario e, nello specifico, quello del private equity inizia a guardare con interesse al settore molitorio e agrifood in generale. Se n’è parlato nel corso della tavola rotonda dal titolo “Le operazioni di private equity nel settore food. Rischi e opportunità per le filiere del frumento” alla quale hanno partecipato, fra gli altri, Marco Pellegrino del Fondo Italiano d’investimento e Stefano Mangione di Crédit Agricole.
“L’anno scorso - ha precisato Pellegrinoper la prima volta nella storia dei fondi di investimento promossi dalla nostra SGR, che fino a quel momento erano tutti generalisti, abbiamo deciso di dedicare un fondo a un settore specifico. Si chiama FIAF, ossia Fondo Italiano Agri & Food. Abbiamo individuato quello agrialimentare come prima filiera verticale dalla quale partire non foss’altro che per le sue dimensioni e importanza per il nostro paese. Abbiamo recentemente avviato il fund raising del fondo dedicato all’agrifood, che a regime avrà una dotazione di 250 milioni di euro (di cui 135 milioni già raccolti) con l’idea di effettuare una decina di operazioni investendo ticket di 20/25 milioni per ciascuna. Il fondo entrerebbe nel capitale diventando partner,
di maggioranza o di minoranza, dell’azienda individuata. Per noi è determinante che esista già un progetto di sviluppo la cui idea e la cui strategia siano state disegnate anzitempo dalla famiglia imprenditoriale che affiancheremo e con la quale, grazie anche al nostro apporto di capitale, relazioni e competenze, condivideremo i relativi rischi e benefici. È fondamentale che l’imprenditore sappia leggere il mercato e continui a garantire la sua presenza nella gestione operativa dell’azienda, dal momento che il nostro ruolo è quello di azionisti che sostengono e supportano ma non sostituiscono gli imprenditori”.
Uno dei limiti all’incontro del mondo della finanza con quello dell’imprenditoria molitoria e la forte atomizzazione delle aziende del settore. “Si tratta di un comparto popolato da un numero importante di attori che, nel loro complesso riescono a generare un fatturato elevato in valore assoluto. Un dato certamente positivo che si scontra però con la forte frammentazione del tessuto imprenditoriale composto prevalente da aziende di piccole dimensioni se si considera che la metà di esse fattura meno di 5 milioni di euro l’anno e quasi tutte non superano la soglia dei 50 milioni che è, poi, indicativamente la dimensione dalla quale partire per potere pensare a costruire progetti di più ampio respiro come, ad esempio, l’ingresso di fondi di investimento”.
Alle dimensioni mediamente ridotte dei fatturati si abbina, inoltre, una struttura reddituale che in termini di marginalità operativa lorda, altrimenti definita Ebitda
(che è il mantra dei fondi di investimento), è relativamente contenuta in rapporto ad altri settori. Guardando alla struttura patrimoniale, per contro, si registra un indebitamento che è mediamente elevato in rapporto alla redditività sviluppata nonostante però, ci siano numerose eccezioni positive. “FIAF guarda al comparto agroalimentare con estrema attenzioneha specificato Pellegrino - perché è strategico per il made in Italy. Del resto il nostro fondo nasce con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti che, fra gli altri obiettivi, ha quello di rafforzare il sistema produttivo del nostro Paese oltre che realizzare investimenti profittevoli. C’è da aggiungere che, in ogni caso, questo settore registra andamenti più stabili di altri e che le caratteristiche peculiari della maggior parte delle aziende che lo compongono le rendono un’ottima piattaforma da cui partire per promuovere progetti di consolidamento, di rafforzamento manageriale e di aggregazione delle realtà più piccole”. Tra i punti di interesse per lo sviluppo di progetti industriali su cui investire c’è l’innovazione impiantistica e la sua efficienza, sia dal punto di vista tecnologico che economico, l’innovazione di prodotto che permetta di differenziarsi dal mainstream e l’implementazione di tutti quei processi che permettano al mulino di di garantire la tracciabilità della filiera, la qualità delle cultivar, la sostenibilità del prodotto e la sicurezza alimentare di quello che si immette nel mercato. La Redazione
53 LUGLIO 2023 July d’Italia Events EVENTI
Filiera del grano duro: un’analisi dei recenti temi cruciali
Durum wheat supply chain: analysis of recent key issues
Compag gives voice to the needs and interests of Italian storers before European, national and local institutions and is a place for members to meet, exchange and improve. It is precisely in order to improve knowledge and relations in some strategic supply chains that two events were organised on some specific productions that are typical of a given territory. The two conferences on the durum wheat supply chain - the first held in Sicily, in Catania, on 27 April, and the second in the Marche region, in Loreto, on 5 June - are part of a programme that started in early 2023 and will continue next year with the aim of providing structures and industry players with information and food for thought that can be helpful in a delicate and changing historical moment like the one of recent years.
54 LUGLIO 2023 July d’Italia MATERIE PRIME Raw materials
NELLE MARCHE E IN SICILIA
DUE IMPORTANTI CONVEGNI ORGANIZZATI DA COMPAG
TWO IMPORTANT CONFERENCES
ORGANISED BY COMPAG IN SICILY AND MARCHE REGION
In questa fase, l’agricoltura in generalee di conseguenza le filiere cerealicoleha davanti a sé uno scenario non semplice, con diverse sfide da affrontare e gestire: una popolazione mondiale in continuo aumento, il cambiamento climatico, le nuove regole della Pac, la sostenibilità che deve essere coniugata nelle tre forme ambientale, sociale, economica, i diversi target ambientali previsti dall’Ue nel Green deal e nel F2F. Compag ritiene che, per far fronte al cambiamento (e ove possibile anticiparlo), sia necessario fornire agli associati una serie di servizi e informazioni che possano consentire di indirizzare al meglio la propria attività. In tal senso, sono stati organizzati due convegni sulla filiera del grano duro: il primo si è tenuto in Sicilia, a Catania, il 27 aprile scorso, mentre il secondo nelle Marche, a Loreto, il 5 giugno. Tali eventi si inseriscono in una programmazione partita a inizio 2023 e che proseguirà anche il prossimo anno con l’obiettivo di dare alle strutture e tutti gli operatori del settore, informazioni e spunti di riflessione che possano essere d’aiuto in un momento storico delicato e in cambiamento come quello degli ultimi anni. Proprio in virtù di questo complesso scenario si è ritenuto opportuno coinvolgere nei due eventi un panel di relatori molto ampio e qualificato che ha consentito di svolgere delle analisi e delle riflessioni ad ampio raggio. C’è stata la partecipazione della parte politica, con gli Assessori regionali della Sicilia e delle Marche, ma anche di importanti relatori in rappresentanza delle diverse fasi della filiera, dai sementieri fino ad arrivare a Barilla e Molino Casillo per
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di Edoardo Musarò Vicedirettore di Compag
la parte industriale; non è mancato il contribuito scientifico portato dall’Università della Tuscia, dall’Università di Catania e da Ismea. La presenza di relatori qualificati e con una profonda conoscenza del settore ha consentito di analizzare diversi temi cruciali per la filiera del grano duro, dalla Pac ai mercati passando anche per le questioni ambientali e sociali e per quelle legate alla logistica.
L’Italia è il più importante produttore di grano duro dell’Ue con una superficie di circa 1,2 milioni di ettari coltivati, sostanzialmente stabile negli ultimi 13 anni. Il 100% del frumento duro nazionale viene utilizzato dal settore agroalimentare
LA COLTURA DEL DURO HA COSTI DI COLTIVAZIONE PIÙ ALTI DI ALTRE
(dati Areté su Italmopa). Il Paese è anche un importatore netto di grano duro - soprattutto dal Canada - perché le produzioni nazionali non soddisfano a livello quantitativo, e talvolta qualitativo, il fabbisogno dell’industria. E questo anche se, come sottolineato anche dal Professor Frascarelli durante il suo intervento a Loreto, l’Italia produce circa 4,1 milioni di tonnellate di grano duro, ma per fare la pasta per la popolazione presente in Italia sono sufficienti 1,7 milioni di tonnellate. La ragione di questo scenario è da ricercarsi nel fatto che l’importazione di grano duro (circa 2,3 milioni di tonnellate nel 2021) diventa necessaria per consentire alle industrie pastarie di produrre pasta che verrà poi esportata in tutto il mondo e che rappresenta uno dei prodotti più rappresentativi del nostro settore agroalimentare. Il grano duro, inoltre, è una coltura impegnativa, con costi di coltivazione più elevati rispetto ad altre colture, con requisiti qualitativi spesso molto stringenti e
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Il grano duro e la sua coltivazione nelle Marche e in Sicilia
Angelo Frascarelli, presidente Ismea
margini di redditività bassi e non sempre adeguati. Analizzando la catena del valore della pasta, alla fase agricola (che comprende anche la fase dello stoccaggio/commercializzazione) è stato riconosciuto negli ultimi sette anni un valore medio della granella pari a 0,34 €/kg su un prezzo medio della pasta al dettaglio di 1,28 €/kg (Fonte dati: Ismea).
C’è da dire, però, che anche per le imprese pastarie nazionali quello attuale non è uno scenario semplice. In Italia, nell’ultimo decennio, i consumi pro-capite di pasta di semola sono passati da 26 kg/anno del 2012 a 22,9 kg/anno del 2021. Inoltre, sul mercato internazionale ci sono elementi per prefigurare, nel lungo periodo, un indebolimento della posizione di pressoché monopolio del prodotto italiano con lo svilupparsi dell’industria pastaria anche in altri Paesi del Mediterraneo (come ad esempio la Turchia che sta pian piano erodendo delle quote di mercato).
La coltivazione del grano duro riveste un’importanza fondamentale in alcuni territori italiani, tra i quali per tradizione e vocazione produttiva spiccano la Sicilia e le Marche che, a livello nazionale, sono rispettivamente la seconda e la quarta Regione per produzione di questo cereale. La produzione siciliana è penalizzata da un forte svantaggio derivante dalla
logistica (per i pastifici nazionali i costi logistici e di trasporto per il grano duro siciliano equivalgono a quelli di altri Paesi come, ad esempio, la Grecia) e dal frazionamento della produzione dispersa in un grande numero di semolifici di piccole dimensioni. La possibilità di concentrare l’offerta è uno degli obiettivi da perseguire per porsi sul mercato del Mediterraneo come un competitor organizzato e affidabile. L’importanza di questa coltura per le Marche, anche dal punto di vista economico, è data dal fatto che la maggior parte della Sau marchigiana è gestita a seminativo; le coltivazioni principali
APPARTENERE A UNA RETE PUÒ FAVORIRE INVESTIMENTI STRUTTURALI E TECNOLOGICI
sono i cereali, di cui la prima produzione è il grano duro. Il grano duro è importante per la tradizione, il paesaggio e l’economia di questa Regione che ha una esperienza decennale nell’operare in filiera con
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Da sinistra: Marianna Martorana - moderatrice, Stefano Cherubin - Newpharm, Herbert Lavorano - Esperto filiere cerealicole, Emanuele Blasi - Università della Tuscia, Gianluca Tabanelli - Basf, Umberto Anastasi - Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Università di Catania
le principali industrie della pasta e che, a differenza della Sicilia, è avvantaggiata anche da una posizione strategica, a metà strada tra i principali produttori di pasta a livello nazionale.
L’importanza delle filiere e dei centri di stoccaggio
In tutto il territorio nazionale vale però la considerazione che sono le filiere lo strumento cardine per garantire una corretta valorizzazione delle produzioni cerealicole e per consentire a tutti gli operatori di programmare gli investimenti. Fulcro delle filiere sono le strutture intermedie, come i
centri di stoccaggio privati rappresentati da Compag, che sono il ponte tra la fase agricola e quella dell’industria di prima e seconda trasformazione. I centri di stoccaggio, inoltre, hanno un ruolo fondamentale nel garantire all’industria un prodotto qualitativamente idoneo alla trasformazione, garantendo la raccolta e la segregazione per lotti omogeni per qualità. Al fine di rispondere in maniera sempre più efficace alle richieste del settore, sono necessari investimenti continui nei centri di stoccaggio. Un ultimo aspetto quasi mai adeguatamente segnalato, anche nei rapporti di filiera, ma di grande importanza per le strutture rappresentate
IL CONSUMATORE DEVE CONOSCERE IL VALORE DI TUTTA LA FILIERA
da Compag, è la gestione finanziaria delle relazioni di fornitura. La gestione della catena di fornitura influenza tale aspetto in almeno due forme: scorte e debiti di fornitura che rientrano nel capitale circolante netto di fornitura. Più è alto più significa che la relazione di fornitura determina un investimento significativo da finanziare in termini di indebitamento e/o scopertura finanziaria. Per le strutture di rivendita e per i centri di stoccaggio, questa è una problematica spesso molto importante dovendo affrontare sfasamenti temporali notevoli tra fornitura e incasso. Anche perché le performance di tutte le aziende e la relativa redditività è determinata sicuramente dalla sua gestione tipica e quindi da tutte le diverse attività operative, ma è condizionata anche da eventi di natura straordinaria ed è oltremodo influenzata anche dalla politica finanziaria, dall’onerosità e dal relativo rischio.
In virtù di tali considerazioni, da un lato Compag ha strutturato due progetti presentati sui bandi dei contratti di filiera e
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I partecipanti all’evento del 5 giugno scorso a Loreto
di distretto a valere sulle risorse del fondo complementare del Pnrr e, dall’altro, ha avviato una convenzione con Crédit Agricole per fornire strumenti finanziari idonei a far fronte a queste situazioni. Fare rete è di cruciale importanza in quanto apre la possibilità di accedere a iniziative progettuali che altrimenti non sarebbero accessibili singolarmente. Non bisogna dimenticare, infatti, che l’ultimo censimento Ismea identifica le strutture di stoccaggio
come l’anello debole della filiera a causa della loro obsolescenza. Appartenere alla rete, dunque, può anche favorire investimenti strutturali e tecnologici che consentirebbero all’intero settore di fare un passo avanti. Bisogna essere in grado di operare in un’ottica di sistema: per le nostre strutture questo significa sfruttare al meglio il ruolo di congiunzione che esse per natura svolgono. Valorizzare al meglio la produzione nazionale comporta che tutti
gli attori, dai sementieri ai trasformatori, agiscano sapendo che questa può essere ottenuta operando tutti insieme in un’ottica di differenziazione e tracciabilità delle produzioni.
Informare il consumatore finale
Ma è anche cruciale che il consumatore finale sia in grado di riconoscere il giusto valore. Per un settore come quello del grano duro-pasta di alta qualità, è necessario che il consumatore finale conosca l’importanza e il valore di tutte le fasi della filiera, comprese le attività di segregazione, stoccaggio e conservazione di cui spesso non conosce l’esistenza. Solo attraverso questo percorso di conoscenza e consapevolezza, facendo capire che sono attività imprescindibili per ottenere una semola e poi un prodotto finito di alta qualità, si riuscirà a far riconoscere alla pasta e a tutta la filiera il giusto valore. Ai primi due eventi sulla filiera del grano duro ne seguiranno altri: si proseguirà in autunno e nei primi mesi del prossimo anno con altre iniziative territoriali su importanti colture cerealicole e proteaginose come il mais, il frumento tenero e la soia.
Edoardo Musarò
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Un momento della tavola rotonda a Loreto
I COMMENTI E LE IMMAGINI DELLA GIORNATA
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 61 LUGLIO 2023 July d’Italia
Viaggio nel mondo dell’arte molitoria
STRAORDINARIO SUCCESSO PER LA TERZA EDIZIONE DI “MOLINI A PORTE APERTE”
Si è tenuta sabato 20 maggio 2023 la terza edizione della giornata “Molini a porte aperte”, evento coordinato da Italmopa - Associazione Industriali Mugnai d’Italia, aderente a Confindustria che rappresenta in via esclusiva l’industria molitoria nazionale a frumento tenero e a frumento duro.
Ad affollare gli impianti molitori aderenti all’evento sono state diverse migliaia di persone che hanno potuto conoscere da vicino le peculiarità dei molini e la loro complessa attività.
Un’occasione fondamentale sia per il settore molitorio sia per i consumatori perché, da un lato è stato possibile realizzare una comunicazione diretta, senza filtri, ma con il solo ausilio dei tecnici mugnai; dall’altro è stata data la possibilità di comprendere quanto lavoro e quanta conoscenza vi siano dietro una manciata di farina: dalle attività di conferimento e selezione, alla laminazione, alle analisi e via via fino al confezionamento. Anche questa è cultura, anche questa è storia. Ma soprattutto, ciò rappresenta il modo migliore per ovviare ai pregiudizi nei confronti di un settore nevralgico per il Paese. “Un successo senza precedenti, un tutto esaurito che era stato registrato con largo
anticipo” ha sottolineato Andrea Valente, Presidente Italmopa. “Un evento nel corso del quale i consumatori, veri protagonisti della nostra giornata, hanno potuto esercitare direttamente un loro diritto inalienabile: accedere a una informazione completa, verificabile e trasparente, affrancandosi dal ruolo di spettatori passivi di un marketing della comunicazione che fa troppo spesso, e irresponsabilmente, leva, per quanto riguarda il comparto alimentare, sull’allarmismo”.
La giornata “Molini a porte aperte” ha così consentito ai visitatori di scoprire o di approfondire l’articolato, ma affascinante, processo di macinazione delle migliori varietà di frumento, tenero e duro, per la produzione di diverse tipologie di farine e semole destinate alla produzione di prodotti simbolo del made in Italy alimentare quali pasta, pane, pizza e prodotti dolciari. “L’Industria molitoria italiana costituisce un’assoluta eccellenza - leader nell’Unione europea per volumi, qualità e versatilità degli sfarinati prodotti - che coniuga meravigliosamente tradizione e innovazione” ha proseguito Valente. “I nostri molini sono un fiore all’occhiello dell’agroalimentare nazionale e un orgoglio per tutti coloro, che, quotidianamente, all’interno del Molino, con le loro professionalità, contribuiscono a garantire un prodotto insostituibile, alla base della nostra dieta mediterranea. E siamo felici di aver potuto condividere, ancora una volta, questa professione e soprattutto passione con i nostri ospiti e visitatori”.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 62 LUGLIO 2023 July d’Italia
La Redazione
I MOLINI D’ITALIA
CHE HANNO PARTECIPATO ALLA 3a EDIZIONE DI
A PORTE APERTE
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 63 LUGLIO 2023 July d’Italia
AGUGIARO & FIGNA MOLINI Collecchio (Pr) Molino a grano tenero pag. 64 AGUGIARO & FIGNA MOLINI Curtarolo (Pd) Molino a grano tenero 64 ANTIMO CAPUTO Campobasso Molino a grano tenero 64 BELOTTI Coccaglio (Bs) Molino a grano tenero 65 GRANDI MOLINI ITALIANI Livorno Molino a grano tenero e duro 65 MACINAZIONE LENDINARA Arcole (Vr) Molino a grano tenero 66 MOLINI FAGIOLI Magione (Pg) Molino a grano tenero 66 MOLINI INDUSTRIALI Modena Molino a grano tenero 67 MOLINI VALENTE Felizzano (Al) Molino a grano tenero 67 MOLINO A. RIEPER Vandoies (Bz) Molino a grano tenero 68 MOLINO BIGAZZI Castiglione della Valle (Pg) Molino a grano tenero 68 MOLINO COLOMBO Paderno d’Adda (Lc) Molino a grano tenero 69 MOLINO COSMA San Martino di Lupari (Pd) Molino a grano tenero 69 MOLINO DALLAGIOVANNA Gragnano Trebbiense (Pc) Molino a grano tenero 70 MOLINO DE VITA Casalvecchio di Puglia (Fg) Molino a grano duro 70 MOLINO GRASSI Fraore (Pr) Molino a grano tenero e duro 71 MOLINO PARRI Sinalunga (Si) Molino a grano tenero 71 MOLINO PASINI Cesole (Mn) Molino a grano tenero 72 MOLINO PORDENONE Pordenone Molino a grano tenero 72 MOLINO ROSSETTO Pontelongo (Pd) Molino a grano tenero 73 MOLINO S. PAOLO Palazzolo Acreide (Sr) Molino a grano duro 73 MOLINI BONGIOVANNI non ha potuto aprire le porte del suo impianto causa maltempo.
riporta le imprese aderenti all’iniziativa in ordine alfabetico per ragione sociale
L’indice
molini
AGUGIARO & FIGNA Collecchio (Pr) - Curtarolo (Pd)
“Molini a porte aperte” è stata l’occasione per avvicinare il pubblico a uno dei più grandi patrimoni dell’industria italiana, quello dell’arte molitoria. La risposta all’iniziativa è stata molto soddisfacente: abbiamo ricevuto una moltitudine di richieste e registrato una partecipazione attenta e curiosa delle persone che sono venute a visitare i nostri molini in tutte le sedi: a Collecchio e Curtarolo. L’interesse mostrato dal pubblico è la prova di un bisogno sempre crescente di approfondire il “saper fare” ed entrare a contatto con i processi di lavorazione e l’autenticità dei prodotti legati al mondo della farina, una delle materie prime portanti della cucina e della ristorazione
MOLINO ANTIMO CAPUTO Campobasso
Centinaia di visitatori hanno colto un’occasione unica: quella di comprendere e apprezzare il nostro mestiere, quello di mugnai, e di toccare con mano l’eccellenza dell’arte della molitura. Abbiamo raccolto domande, osservazioni, complimenti di persone entusiaste, soprattutto da parte delle nuove generazioni. Lo consideriamo un grandissimo successo. Spesso ribadiamo la nostra filosofia del trattare ogni materia prima con cura, macinando lentamente per preservare l’integrità del grano dal campo alla distribuzione. “Molini a porte aperte” ha esteso una identica filosofia anche alla cultura: quando le “materie prime” sono il retaggio e la trasmissione di valori, averne cura è ancora più importante. Farà la differenza proiettandoci nel futuro.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 64 LUGLIO 2023 July d’Italia
MOLINO BELOTTI Coccaglio (Bs)
“Non mi aspettavo tanta automazione in un settore come il vostro”. “Non smettete mai di ricercare questa qualità e complimenti per la passione che ci mettete e tutti i sacrifici che fate”. “Sono piacevolmente colpito dalla pulizia e dall’ordine, pensavo tutto molto più infarinato”. Abbiamo selezionato questi tre commenti che ci hanno lasciato i numerosi visitatori per sintetizzare la giornata “Molini a porte aperte”. È stato un successo! Come si può notare e percepire la disinformazione circa la realtà molitoria è davvero importante ma spetta a noi mugnai chiarire i dubbi dei consumatori e tranquillizzarli circa il modo di produrre farina quindi dobbiamo continuare con questa iniziativa e cercare di coinvolgere più realtà possibili. Mai come in questo caso l’unione fa la forza!
GRANDI MOLINI ITALIANI Livorno
In occasione della terza edizione di “Molini a porte aperte”, lo stabilimento livornese di Grandi Molini Italiani ha aperto le porte al pubblico per un ciclo di 12 visite guidate. Dopo essere stati accolti e aver registrato la propria presenza, gli oltre 400 partecipanti hanno avuto l’opportunità di seguire un itinerario a tappe per ripercorrere il viaggio del chicco di grano all’interno dei differenti reparti dello stabilimento, dal Molino ai laboratori di analisi, passando per il confezionamento e il magazzino di stoccaggio,
fino alla sala didattica in cui hanno potuto degustare pane e grissini appena sfornati. A rendere l’esperienza ancora più entusiasmante è stato il coinvolgimento di tutto lo staff, che come moderni Cicerone hanno accompagnato i visitatori da un reparto all’altro condividendo la loro conoscenza e la loro esperienza con grande professionalità, orgoglio ed entusiasmo.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 65 LUGLIO 2023 July d’Italia
MACINAZIONE LENDINARA Arcole (Vr)
Il commento di Pier Massimo Cavallari, Ceo di Macinazione Lendinara: “La giornata del 20 maggio è stata per noi la conferma del grande interesse del pubblico verso l’argomento farina inserito nel più ampio contesto di salute e sicurezza alimentare. Chi partecipa a questo tipo
di eventi non si accontenta di ascoltare, vuole vedere con i propri occhi, comprendere la complessità al di là degli slogan e degli articoli ‘acchiappa like’ che circolano in rete. L’approccio tecnico divulgativo unito alla visita allo stabilimento ha centrato l’obiettivo, visto il ‘tutto esaurito’ ottenuto. Ciliegina sulla torta di cui siamo orgogliosi è stata la collaborazione con gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Trecenta (Ro) IPSAA Bellini, che si sono occupati dell’accoglienza, del pranzo a buffet e dei coffe break”.
MOLINI FAGIOLI Magione (Pg)
L’evento ha rappresentato un bel momento di incontro tra le persone e il molino. L’opportunità per uno scambio di conoscenze sul mondo del grano, delle farine che ha interessato la popolazione locale e gli ha consentito di vedere da vicino come avviene il processo molitorio, la qualità, l’attenzione e la cura che viene messa in ogni singolo passaggio produttivo. Un’ interessante scoperta per i molti visitatori che hanno potuto apprendere le caratteristiche di OIRZ la filiera per la produzione di grano tenero a residuo zero che tutela i consumatori e rispetta il territorio.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 66 LUGLIO 2023 July d’Italia
MOLINI INDUSTRIALI Modena
Inaugurato il nuovo impianto di Molini Industriali. In occasione dell’iniziativa “Molini a porte aperte”, visite guidate e degustazioni per il pubblico; taglio del nastro con il Vicepresidente del Senato Senatore Gian Marco Centinaio. Grande affluenza ai Molini Industriali di Modena per la terza edizione di “Molini a porte aperte”! Un’edizione resa speciale dalla visita del Vicepresidente del Senato Centinaio: “Quella di Molini Industriali - ha dichiarato il Senatore - è davvero una eccellenza non solamente di questo territorio ma di tutto il Paese. Quando parliamo di mulini, di grano italiano, di farina, di pasta parliamo di una filiera riconosciuta in tutto il mondo. Le iniziative come quella di oggi sono occasioni importanti, da un lato per festeggiare insieme alla Comunità del territorio dall’altro per guardare al futuro analizzando le problematiche della filiera e cercando di risolverle, perché il compito della politica è anche quello”.
MOLINI VALENTE Felizzano (Al)
La terza edizione di “Molini a porte aperte” è stata, come le precedenti, positiva e soddisfacente. Oltre 300 persone, attente e interessate ad approfondire le proprie conoscenze sul mondo della farina, sono rimaste sorprese dalla quantità di controlli e impianti necessari per trasformare il grano in farina e garantire un prodotto sicuro sulle nostre tavole.
Accompagnati dai nostri tecnici, gli ospiti hanno toccato con mano tutte le fasi della produzione: selezione della materia prima, pulitura, macinazione, controllo qualità e laboratorio di panificazione, con una degustazione finale di pizze e focacce. È stato importante sia per noi sia per il pubblico prendere coscienza di quanto il nostro sia un settore di forte rilevanza e condividere la grande tradizione dell’arte bianca italiana che ritroviamo poi nell’eccellenza e nella varietà dei prodotti che quotidianamente consumiamo.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 67 LUGLIO 2023 July d’Italia
MOLINO A. RIEPER Vandoies (Bz)
Il molino Rieper ha partecipato per la terza volta all’iniziativa nazionale “Molini a porte aperte”. La proposta ha suscitato vasto interesse ed entro pochi giorni i posti disponibili erano esauriti. Durante le visite guidate i circa 380 ospiti non hanno solo conosciuto la ormai più di centenaria storia e filosofia dell’azienda, ma il nostro team ha illustrato con molto entusiasmo e orgoglio come in un modernissimo impianto di macinazione avviene la trasformazione dal grano alla farina e quanti passaggi sono necessari per ottenere una confezione di prodotto finito. Al termine del percorso i vi-
sitatori hanno potuto gustare svariati tipi di pane e hanno avuto l’occasione di approfondire con i nostri tecnici e maestri panificatori diverse tematiche sulle materie prime, l’arte molitoria, le diverse tipologie di farina e il loro modo d’uso. Con simpatica dedizione i nostri ospiti - grandi e piccoli - si sono cimentati a formare i tradizionali “Brezel” tanto che alla fine della giornata ne sono stati sfornati più di mille pezzi. Così anche la terza edizione dell’Openday si è conclusa per la nostra azienda nel migliore dei modi: visitatori soddisfatti e con molti complimenti a tutto il team Rieper.
MOLINO BIGAZZI Marsciano (Pg)
Una gran bella giornata; questo è stato per noi di Molino Bigazzi la terza edizione di “Molini a porte aperte”. Abbiamo avuto l’onore di accogliere oltre 500 persone dentro alla nostra struttura, quasi il doppio rispetto alla scorsa edizione; un popolo di appassionati, di curiosi e di professionisti del settore che hanno potuto toccare con mano quelli che sono i segreti dell’arte molitoria. Per noi questa giornata è molto importante perché ci permette di confrontarci con tutta la filiera e con il nostro territorio; le visite guidate sono state molto apprezzate sia dai tanti cu-
riosi sia dai professionisti che sono entrati nella struttura. La curiosità dei bambini, lo stupore degli anziani, la voglia di conoscere dei “non addetti ai lavori” e il confronto con i professionisti della filiera; questo è quello che ci resterà dentro dalla terza edizione di “Molini a porte aperte”.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 68 LUGLIO 2023 July d’Italia
MOLINO ANSELMO COLOMBO Paderno d’Adda (Lc)
“Molini a porte aperte” è stato un grande successo di pubblico, abbiamo ospitato nell’arco dell’intera giornata più di 600 persone. La visita è stata organizzata suddividendola in due parti; la prima dedicata alla visita dello stabilimento e la seconda presso la nostra Accademia; un momento fondamentale di informazione e confronto sui temi più frequen temente trattati in tema di farine, l’origine dei grani, la sicurezza alimentare, il Km 0 e la sostenibilità e temi legati alla nutrizione. È stata un’occasione per fornire il punto di vista del settore molitorio, credo ci sia da riflettere sulla necessità di allargare sempre più il numero delle aziende partecipanti a questa manifestazione in ragione della autorevolezza e credibilità che queste manifestazioni portano al nostro settore.
MOLINO COSMA San Martino di Lupari (Pd)
L’evento si è svolto nei migliori dei modi, dall’esperienza delle edizioni precedenti, le visite sono state suddivise in quattro fasce d’orario in modo da distribuire gli ospiti nell’arco dell’intera giornata. Gli ospiti hanno potuto visitare : il laboratorio, il molino, il reparto confezionamento, il magazzino spedizioni e infine la Academy dove hanno concluso la visita in dolcezza. Le richieste di partecipazione sono state molte, sopra le nostre aspettative, giovani, famiglie, bambini, esponenti vari del settore. Ai più piccoli, abbiamo consegnato il diploma di “piccolo mugnaio”, un riconoscimento per la loro curiosità e interesse, forse chissà se uno di loro un giorno potrà diventare veramente un Mugnaio. Le persone sono molto interessate ai processi di produzione, soprattutto a quei processi che riguardano gli ingredienti principali dell’alimentazione quotidiana, qual è la farina, sicuramente queste iniziative servono ad aumentare la fiducia del consumatore nei confronti delle industrie, è evidente che la trasparenza e la disponibilità sono indispensabili. È stata una giornata impegnativa, ma anche una festa, grazie all’armonia dello staff .
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 69 LUGLIO 2023 July d’Italia
MOLINO DALLAGIOVANNA Gragnano Trebbiense (Pc)
Un’esperienza davvero speciale e completa: una visita guidata allo stabilimento abbinata ad una successiva degustazione dei pregiati prodotti dell’Arte Bianca. Un’occasione unica anche nelle nostre valli piacentine dove il pubblico, privato e professionista, ha avuto la possibilità, attraverso la visita di Molino Dallagiovanna,
di conoscere dal vivo l’impareggiabile capacità produttiva dell’Industria molitoria italiana nell’individuare, selezionare, miscelare e trasformare in farina le migliori varietà di frumento. Questo evento ha sicuramente permesso alle aziende molitorie di avvicinarsi al consumatore, sfatando “miti” e facendo chiarezza sulle modalità e le caratteristiche della macinazione del grano in Italia.
MOLINO DE VITA Casalvecchio di Puglia (Fg)
Vedere i visitatori entrare alla spicciolata carichi di emozione e curiosità, come si fa quando si accede in una galleria d’arte, accolti dalla talentuosa pittrice Michela Sarrocco intenta a realizzare un’opera in “live painting”, è stata la conferma che la scelta di abbinare l’arte molitoria a quella pittorica, era vincente. Anche i commenti “sembra di essere in una casa e non
in un mulino” di un gruppo di giornalisti, food blogger e influencer statunitensi, anche loro in visita quel giorno, avvalora la nostra tesi che, in questo mondo frenetico e globalizzato, è fondamentale preservare le tradizioni e le eccellenze locali. E noi del Molino De Vita siamo un esempio di come questo sia possibile.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 70 LUGLIO 2023 July d’Italia
MOLINO GRASSI Parma
Si è svolta con successo l’iniziativa “Molini a Porte Aperte” presso Molino Grassi che ha così condotto un folto pubblico di visitatori alla scoperta di come nascono farine e semole, in una giornata all’insegna di condivisione, tradizione e innovazione. I 250 visitatori - che non si sono lasciati scoraggiare dalla giornata di pioggia - sono stati guidati lungo un percorso che ha preso le mosse dalla presentazione del Molino, per proseguire con le attività degli agronomi e dei laboratori, cui è seguita la visita dell’azienda e del magazzino. Gran finale: il rinfresco a cura del Maestro panificatore Ezio Rocchi, tecnico Molino Grassi che ha realizzato una perfetta focaccia genovese, come conclusione ideale per un’esperienza a 360 gradi nel mondo del grano e della sua lavorazione.
MOLINO PARRI Rigomagno (Si)
La giornata “Molini a porte aperte” presso il Molino Parri ha visto un ampio afflusso di gente sia fornai pasticceri e pizzaioli che consumatori finali,adulti e bambini, nonché il graditissimo ospite Pier Luigi Pianu. La visita ha portato gli ospiti a visitare tutte le fase della produzione della farina,dal laboratorio allo stabilimento industriale,alla macinazione a pietra e ha permesso di chiarire molti concetti e inesattezze che escono dai media;gli ospiti hanno poi potuto degustare prodotti fatti con le nostre farine. L’evento è stato molto utile e molto gradito,un gran successo per tutti visto anchel’afflusso di ospiti ,più del tutto esaurito, ma che ci siamo sentiti lo stesso in dovere di accogliere per far capire in trasparenza l’eccellenza dell’industria molitoria italiana.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 71 LUGLIO 2023 July d’Italia
MOLINO PASINI Cesole (Mn)
La giornata “Molini a porte aperte” si è svolta, nonostante il maltempo, con una grande affluenza di persone, tra cui un nutrito gruppo di bambini. È stato molto bello vedere la curiosità e l’interesse negli occhi e nelle domande dei nostri giovani visitatori, per i quali crediamo sia importantissimo capire quali ingredienti stanno alla base di un biscotto o di un semplice panino che mangiano quotidianamente e come avviene la loro produzione. In tutti abbiamo poi trovato enorme sorpresa mano a mano che scoprivano il grande livello di tecnologia e automazione che caratterizza l’industria molitoria italiana. Il tour, che ha coinvolto la zona del laboratorio di Ricerca&Sviluppo, la sede produttiva e il magazzino di confezionamento e stoccaggio completamente automatizzato, pensiamo sia stata completa per approfondire la conoscenza dei processi industriali che portano sulle tavole degli italiani tanti prodotti di eccellenza e per far capire l’elevato livello di tecnologia e sicurezza alimentare che coinvolge la produzione di un semplice sacco di farina. Solo attraverso la conoscenza e l’educazione è possibile costruire un mercato libero da fake news e pregiudizi.
MOLINO PORDENONE Pordenone
L’edizione 2023 di “Molini a porte aperte” ha avuto per Molino Pordenone un’importanza speciale: nell’anno del nostro centesimo anniversario è stata un’occasione per condividere la passione e il know-how costruiti in un secolo. Ci hanno fatto visita persone di ogni età, curiose di scoprire l’arte della macinazione e di imparare qualcosa in più su un prodotto semplice e complesso
allo stesso tempo. Raccontando l’importanza dell’approvvigionamento dei grani migliori stagione dopo stagione, così come le tecnologie produttive e i test di laboratorio, abbiamo trovato con piacere grande interesse e curiosità, contribuendo a valorizzare il settore della molitura e a creare un po’ di consapevolezza in più nei consumatori.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 72 LUGLIO 2023 July d’Italia
MOLINO ROSSETTO Pontelongo (Pd)
Molino Rossetto, con l’iniziativa di Italmopa “Molini a porte aperte”, ha dato l’opportunità di visitare i propri stabilimenti e di se guire, in diretta, il percorso del chicco di grano, dalla terra al la tavola. Oltre 300 sono stati i visitatori con cui si sono condivise storie di vita e di grano e che sono rimasti affascinati dalla passione che lega generazioni ad un mestiere tanto antico quanto contemporaneo. L’iniziativa ha consentito a grandi e piccoli di maturare una maggiore consapevolezza attorno al mondo della farina, permettendo di vivere il processo di macinazione del grano e, a fine visita, di degustare le prelibatezze realizzate con i prodotti Molino Rossetto presso lo Shop del Molino.
MOLINO S. PAOLO Palazzolo Acreide (Sr)
Anche l’edizione 2023 di “Molini a porte aperte” è stata una grande occasione per portare alla conoscenza di tutti i visitatori il processo di macinazione del grano. Ma non solo, è stata una grande occasione per far apprendere i quotidiani e continui controlli igienico-sanitari e qualitativi che effettuiamo sulla materia prima e sui prodotti finiti. Con l’occasione sono stati sfatati dubbi e luoghi comuni avanzati da diversi visitatori, attenti osservatori di un mondo a loro poco conosciuto.
SPECIALE MOLINI A PORTE APERTE 2023 73 LUGLIO 2023 July d’Italia
La tecnologia molitoria italiana torna sul tetto d’Europa grazie a Omas
INAUGURATO IN FRANCIA UN MOLINO
DA 900 T/24H PER LA PRODUZIONE DI FARINE INNOVATIVE DI ALTA QUALITÀ
Omas è stata scelta da Moulins Soufflet - Gruppo Invivo per la realizzazione di un nuovo molino 4.0 inaugurato lo scorso 14 giugno a CorbeilEssonnes, non lontano da Parigi. Nel corso della cerimonia, gli stessi committenti hanno descritto il molino come “l’impianto più avanzato e completo delle ultime tecnologie in campo molitorio, altamente digitalizzato e con processi di macinazione all’avanguardia“.
Costruito su cinque piani all’interno di un nuovo edificio, il molino permette di rispondere a tutte le richieste dei clienti di Moulins Soufflet: un’offerta di farina diversificata e sempre più sostenibile, dalla rara T38 alla T65. Il molino ha una capacità di trasformazione di 900 tonnellate di grano al giorno (l’equivalente di 5 milioni di baguette) e di stoccaggio di farina di oltre 10.000 tonnellate. La struttura comprende due sezioni di macinazione e un silo per farina. ll progetto, avviato nel 2017, ha subito alcuni ritardi a causa della pandemia di Covid-19, ma ciò non ha impedito a Omas di portarlo a termine in modo eccellente e di avviare l’impianto nel rispetto di tutti gli impegni contrattuali in termini di capacità, estrazione della farina (+0,5% rispetto alle garanzie contrattuali), consumo energetico ed efficienza degli impianti. Per quanto riguarda la purezza della farina, a tutela della salute dei consumatori, il risultato finale ha superato le aspettative dei committenti. Omas è stata scelta per l’elevata offerta tecnologica, tra cui ricordiamo:
• Direct Drive (DD): prevede l’accoppiamento diretto dei motori a magneti permanenti ai cilindri di macinazione, alle spazzole grano, spazzole crusca, spazzole farina, oltre che a tutti i planisfters. Direct Drive riduce i costi di manutenzione, le rotture accidentali, i tempi di montaggio delle macchine e aumenta l’efficienza energetica dell’impianto.
74 LUGLIO 2023 July d’Italia ADVERTORIAL
• Flexy Mill: grazie alla possibilità di regolare la velocità di ogni singola macchina, Omas ha creato Flexy Mill, un molino adattivo in grado di produrre ricette di macinazione ottimizzate per ogni tipo di materia prima e di farina. Questa nuova soluzione nella regolazione ha permesso di estrarre un quantitativo di farina superiore a quello inizialmente previsto. Ciò si traduce anche nella possibilità di produrre molti tipi di farina in pochi semplici gesti. Un Flexy Mill adattivo, non vincolato al classico modo di macinare a giri fissi, per altissime performance di macinazione.
• Kinematic Energy Recovery System (KERS): brevetto mondiale Omas che consente di recuperare l’energia cinetica dei rulli non utilizzata per macinare la farina e trasformarla in energia elettrica per ridurre ulteriormente il consumo elettrico. Nel caso di Moulins Soufflet è stato calcolato un consumo energetico pari a 32 kWh per ogni tonnellata di grano macinato.
• Omas Pressure System (OPS): permette la misurazione dei chilogrammi di pressione sul lato destro e sul lato sinistro dei rulli di macinazione. Lanciata da OMAS nel 2015, questa innovazione offre anche all’operatore meno esperto un’indicazione chiara della pressione da esercitare sui laminatoi per ogni tipo di grano e di farina.
• Omas Drive System (ODS): consente di replicare in automatico tutte le regolazioni dei parametri delle ricette di
macinazione, quali intensità di stacciatura, distanza tra i rulli e altro, per lavorare in modalità automatica e replicabile.
• Stabilizzazione dell’aria: un impianto di gestione dell’aria di processo del molino di alta ingegneria che, grazie a sensori di pressione e umidità, mantiene sempre costanti le condizioni ambientali interne e recupera il calore residuo dell’aria esausta per preriscaldare l’aria fredda dei mesi invernali.
• Wheat Sterilizer: Giotto è l’efficiente scrubber per grano bagnato che con un consumo ridotto asporta parte della buccia del frumento, riducendo la quantità di cenere della materia prima. Inoltre, elimina le impurità organiche quali batteri e micotossine, tra cui il DON, responsabili di intolleranze e allergie nei consumatori più sensibili. A completamento dell’offerta tecnologica, Omas ha assicurato anche un alto livello
di progettazione ingegneristica e attenzione ai dettagli. Ad esempio, il molino è stato progettato senza bordi e con profili chiusi e sigillati, per garantire i massimi livelli di igiene e salubrità alimentare. Sono stati poi utilizzati materiali idonei a evitare alterazioni e contaminazioni degli alimenti, secondo le più stringenti normative MOCA.
Oltre alle innovazioni tecnologiche, il molino è stato progettato seguendo due principi cardine:
• Sostenibilità: il molino, a parità di materia prima, produce più farina, riducendo così i costi di produzione e lo spreco di energia, in linea con la filosofia del Gruppo InVivo.
• Collaborazione: lo studio tecnico di Omas ha strettamente collaborato con lo studio di ingegneria Cabinet Bourbon, incaricato dal cliente di trasmettere tutte le esigenze in termini di sicurezza negli ambienti di lavoro, qualità delle farine, normative francesi e opere civili.
Il cliente ha espresso estrema soddisfazione circa le prestazioni energetiche che, oltre a ridurre i consumi elettrici, limitano l’impatto ecologico del complesso produttivo, facendo di Moulins Soufflet un precursore nell’efficienza energetica dei molini, a favore di una filiera agricola sempre più rispettosa e attenta alle tematiche ambientali.
75 LUGLIO 2023 July d’Italia ADVERTORIAL
Grain & Protein: con gli agricoltori, per alimentare il mondo
Il 21 giungo scorso, presso la sede Cimbria a Imola, si è tenuta la conferenza stampa AGCO Grain & Protein. Grain & Protein è una business unit strategica per AGCO, che ha l’obiettivo di aiutare agricoltori, manager e imprenditori a dare nutrimento a una popolazione in crescita, ottimizzando la produzione agricola e zootecnica. La business unit è composta da cinque marchi internazionali: AP, Cimbria, Cumberland, GSI e Tecno. Attraverso questi brand, viene promossa la produttività per i clienti in tutto il mondo, offrendo loro soluzioni intelligenti e affidabili che garantiscano la sicurezza alimentare, la sostenibilità e il benessere degli animali. Il ruolo di Grain&Protein è quello di comprendere che agricoltura non significa solo far crescere piante, animali ed economia, ma è un insieme di fattori che generano attività di successo sostenibili. Di tutto questo ha parlato Stefan Caspari, Senior Vice President & General Manager di AGCO Grain & Protein. Nel corso della conferenza stampa, Caspari ha progressivamente illustrato le attività dei cinque brand internazionali.
Così, mentre Cimbria offre da oltre 75 anni soluzioni per il trasporto, l’essiccazione, la lavorazione, la selezione ottica e lo stoccaggio di cereali, sementi, mangimi, alimenti e altri prodotti industriali, GSI aiuta gli agricoltori e le aziende a controllare lo stoccaggio, il condizionamento, la movimentazione e la gestione dei prodotti con soluzioni innovative.
Dal canto suo, Tecno combina decenni di conoscenza del mercato della produzione di uova ad altrettanta esperienza costruttiva, per offrire le giuste soluzioni di sistemi di allevamento che supportano il cliente a raggiungere il suo più alto potenziale.
Ancora, Cumberland offre sistemi di alimentazione e abbeveraggio, nidi, soluzioni di controllo del clima e gestione remota per aiutare i produttori di avicoli a raggiungere il loro obiettivo di business. Infine, AP progetta e produce sistemi di alimentazione, controllo climatico, biosicurezza e soluzioni di gestione remota per allevatori di suini in tutto il mondo. Con tali marchi Agco Grain & Protein si colloca pertanto al fianco dei propri clienti nello sviluppo del loro business, sempre in maniera sostenibile. Infatti, la sua azione si struttura lungo quattro direttrici: promuovere la salute del suolo e la riduzione delle emissioni, considerare il benessere degli animali una priorità nella produzione alimentare, decarbonizzare le attività e i prodotti, nonché migliorare la salute e la sicurezza dei dipendenti.
76 LUGLIO 2023 July d’Italia LE AZIENDE INFORMANO Supplier news
Stefan Caspari, Senior Vice President & General Manager di AGCO Grain & Protein
TRIBUNALE DI LUCCA
FALLIMENTO N. 44/2021 R.F.
ESTRATTO AVVISO DI PROCEDURA COMPETITIVA PER CESSIONE COMPLESSO AZIENDALE
Il Dott. Alessandro Sisti, curatore del fallimento n. 44/2021, AVVISA
che il 12/09/2023 ore 09,00 presso gli Uffici dell’Istituto Vendite Giudiziarie di Lucca (I.V.G.) - So.Fi.R. S.r.l. in Lucca, Viale San Concordio, 996/B, si procederà a una procedura competitiva per la vendita del complesso aziendale per attività di molitura di grano tenero, produzione di farine per panificazione e pasticceria, acquisita al fallimento, così composta:
a) beni immobili: compendio immobiliare produttivo, con aree di pertinenza, identificato come lotto n. 1 nella perizia di stima del Geom. Leonardi in Comune di Lucca, fraz. Saltocchio, loc. Ponte a Moriano, via del Brennero 798, Cat. Fabbr. Comune di Lucca, foglio 42, part. 2 sub. 7 categoria D/1, rendita Euro 25.544,06, oltre a lotto n. 2 e lotto n. 3;
b) beni mobili: impianti, macchinari, mobili, attrezzatura, macchine elettroniche, mezzi di sollevamento e trasporto;
c) beni immateriali: autorizzazioni amministrative, licenze, marchi, permessi e concessioni, se ed in quanto valide ed efficaci all’atto della stipula del contratto e fatto salvo quanto esplicitato nelle citate perizie;
d) avviamento;
e) contratti di lavoro: contratti di lavoro subordinati dei 12 dipendenti che dovranno essere trasferiti alle dipendenze dell’aggiudicatario, salva la previsione di cui all’art 105 comma 3 L.F.
Il tutto come meglio descritto e specificato nell’avviso integrale per procedura competitiva (e relativi allegati e perizie di stima), alle condizioni, di cui segue stralcio, facendo, comunque, espresso riferimento al suddetto avviso di gara e relativi allegati il cui contenuto deve intendersi qui integralmente richiamato e trasfuso:
• Prezzo base d’asta: € 2.013.000,00 (duemilionitredicimila/00) oltre IVA imposte di legge;
• Offerta minima ex art 571 c.p.c.: € 1.509.750,00 (unmilionecinquecentonovemilasettecentocinquanta/00);
• Rialzo minimo di € 10.000,00 (diecimila/00) in caso di gara tra gli offerenti;
• Saldo prezzo: 100 giorni dalla aggiuidicazione;
• Il complesso aziendale è privo di parte delle autorizzazioni e titoli amministrativi evidenziati nelle perizie dei tecnici della procedura;
• Deposito cauzionale: 10% del prezzo offerto;
• Diritto di prelazione a favore dell’affittuario.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Vendita senza incanto fissata per il giorno 12/09/2023 ore 09,00
OFFERTE
Offerente tradizionale:
Deposito delle offerte in busta chiusa presso il curatore, Dott. Alessandro Sisti, in Pietrasanta (Lu) via Aurelia Nord km 367 - Centro Trony, entro il giorno 11/09/2023 alle ore 12.00, con allegato deposito per cauzione pari al 10% del canone offerto.
Offerente telematico:
È possibile partecipare alla gara in modalità telematica, registrandosi preventivamente ed obbligatoriamente al portale www.spazioaste.it, procedendo come descritto nel “Manuale utente” disponibile all’interno del portale e sull’avviso di vendita pubblicato in versione integrale sui siti sotto indicati.
Il complesso aziendale potrà essere visionato previa richiesta via mail all’indirizzo ale.sisti@tin.it, o telefonicamente allo 0584 361559. Versione integrale di avviso di gara, perizie di stima e inventario fallimentare possono essere richieste via mail al Curatore (mail: ale.sisti@tin.it o pec f44.2021lucca@pecfallimenti.it), nonché disponibili in allegato alla pubblicazione sui siti www.ivglucca.com, www.astalegale.net, www.spazioaste.it; www.portaleaste.com; www.asteimmobili.it; www.astagiudiziaria.com, Portale delle vendite pubbliche.
Lucca, il giorno 27 giugno 2023
Il Curatore Dott. Alessandro Sisti
7/9 settembre 2023 B oLoGNA
SANA - SANATECH
Saloni del prodotto biologico e naturale e della filiera produttiva del biologico e del naturale
www.sana.it - www.sana-tech.it
26/28 settembre 2023 NoRIMBERGA (GERMANIA)
POWTECH
Salone sulle tecnologie per gli sfusi
www.powtech.de
7/11 ottobre 2023 C oLoNIA (GERMANIA) ANUGA
Salone internazionale dell’industria agroalimentare
www.anuga.com
7/11 ottobre 2023 ANVERSA (BELGI o)
WORLD MYCOTOXIN
Convegno sulle micotossine
www.worldmycontoxinforum.org
13/17 ottobre 2023 MILANo HOST
Salone dell’ospitalità professionale
www.host.fieramilano.it
18/20 ottobre 2023 RoMA
ICC
VI Simposio sul mondo del gluten free www.icc.or.at
22/26 ottobre 2023 MoNAC o (GERMANIA) IBA
Salone della panificazione
www.iba.de
24/27 ottobre 2023 PARMA
CIBUSTEC
Salone internazionale di tecnologie per l’industria del food&beverage www.cibustec.it
7/9 novembre 2023 DUBAI (EMIRAtI ARABI UNI tI)
GULFOOD MANUFACTURING
Salone internazionale di tecnologie per l’industria del food&beverage
www.gulfoodmanufacturing.com
11/13 novembre 2023 AtENE (GRECIA)
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Salone dell’industria alimentare www.foodtech.gr
78 LUGLIO 2023 July d’Italia
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