Molini_6_2025

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Molinid’Italia

Anno LXXVI June Giugno 2025

Evento Compag sul grano duro in Sicilia

Compag Event on durum wheat in Sicily

Antonietta Scoppettuolo si presenta come nuovo componente dei Giovani Italmopa

Antonietta Scoppettuolo introduces herself as new member of the Italmopa Youth Group

Produzione alimentare 2025: chiusura in negativo?

Food production 2025: closing in the red?

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Molinid’Italia

LA RIVISTA ITALIANA PER L’INDUSTRIA MOLITORIA dal 1950

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Editorial EDITORIALE

ASSICURARE IL MASSIMO IMPEGNO E SPIRITO DI SERVIZIO AGLI ASSOCIATI 5

Ensuring maximum commitment and a spirit of service to members di A. Valente

Features ARTICOLI

Italmopa’s pages Spazio Giovani MOLINO SCOPPETTUOLO: TRADIZIONE, TERRITORIO E INNOVAZIONE AL CUORE DELLA FARINA 40

Molino Scoppettuolo: tradition, territory, and innovation at the heart of flour di L. Bellei Mussini

Events Eventi GRANO DURO IN SICILIA: GARANTIRE L’ACCESSO AL CREDITO AGLI AGRICOLTORI E SVILUPPARE

Durum Wheat in Sicily: Ensuring farmers’ access to credit and promoting aggregation and supply chains a cura della Redazione

Associazione Industriali Mugnai d’Italia

ANALISI E STRUMENTAZIONE

PER IL SETTORE ALIMENTARE

Brabender, ora parte del portfolio Anton Paar, offre una gamma completa di soluzioni all’avanguardia per l'analisi di farine, cereali e derivati, contribuendo significativamente allo sviluppo di nuovi prodotti e formulazioni per l’intero settore alimentare.

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Che si tratti di analizzare la consistenza della farina o valutare le proprietà meccaniche di cereali e altri materiali, le soluzioni Anton Paar rappresentano un investimento essenziale per innovazione e qualità nell’'intera filiera agroalimentare.

Assicurare il massimo impegno e spirito di servizio agli associati Ensuring maximum commitment and a spirit of service to members

During Italmopa’s annual assembly held on June 13 in the scenic Langhe region, Past President Valente reflected on his four-year tenure at the helm of the association. His presidency began under somber circumstances following the untimely passing of Silvio Grassi. Valente expressed deep gratitude to colleagues, especially the members of the presidential council and the

Italmopa staff, for their constant support and dedication. He highlighted the growth in membership and representation achieved during his term, noting that Italmopa now accounts for about 85% of flour production in Italy. Emphasizing a commitment to service and collaboration, Valente passed the baton to the new leadership team, led by Vincenzo Martinelli.

NEL CORSO DELL’ULTIMA ASSEMBLEA ANNUALE, IL PAST PRESIDENT VALENTE RIPERCORRE I SUOI QUATTRO ANNI ALLA PRESIDENZA ITALMOPA

DURING THE LATEST ANNUAL MEETING, PAST PRESIDENT VALENTE REFLECTS ON HIS FOUR YEARS AT THE HELM OF ITALMOPA

I

n occasione dell’Assemblea annuale di Italmopa tenutasi lo scorso 13 giugno nel suggestivo territorio delle Langhe, al quale sono particolarmente legato, ho avuto l’occasione di ripercorrere, non senza un pizzico di emozione, il mio percorso alla presidenza dell’Associazione.

di Andrea Valente
Past President Italmopa

Integrated Automation

Sviluppiamo soluzioni che permettano di ottimizzare i processi produttivi, integrando ogni componente dell’impianto all’interno di un sistema di automazione efficiente e performante. Applichiamo i principi dell’ Industria 5.0 a tutti i livelli aziendali per rendere il tuo impianto sempre più sostenibile ed innovativo.

Un percorso giunto al termine dopo quattro anni di mandato iniziato purtroppo a seguito della prematura scomparsa di Silvio Grassi, ricordato da tutti noi con profondo affetto. Dopo la scomparsa di Silvio è stato Emilio Ferrari a ricoprire, in un primo periodo, la carica di presidente e desidero ringraziarlo per il grande senso di responsabilità con cui si è fatto carico di questo ruolo.

Consentitemi di approfittare di questo spazio per rivolgere altresì un sentito quanto doveroso ringraziamento a tutti coloro che mi hanno supportato in questi anni, in particolare, i componenti del Consiglio di presidenza: Vincenzo Martinelli, Emanuela Munari, Alexander Rieper - a cui rinnoviamo i complimenti per la recente nomina alla presidenza di Confindustria Alto Adige - Francesco Vacondio - a cui vanno ugualmente i nostri più vivi complimenti per la conferma a presidente dell’EFMUmberto Sacco, ma anche Giorgio Belotti e Clelia Loiudice che si sono succeduti alla presidenza del Gruppo Giovani Italmopa.

Inoltre, un ringraziamento speciale va alla struttura di Italmopa per il costante impegno a favore degli associati ma anche per l’attaccamento e la dedizione dimostrati nei riguardi dell’Associazione. Rappresentare Italmopa se da un lato ha costituito, è innegabile, un impegno gravoso, dall’altro si è rivelata un’esperienza particolarmente gratificante poiché la nostra, lo sottolineo, è un’associazione relativamente piccola ma pur sempre orgogliosa e indipendente. Il

generale apprezzamento nei confronti dell’operato dell’Associazione ha così consentito nel corso degli ultimi anni, e in particolare nel 2024, un incremento significativo del numero di aziende associate e quindi della rappresentatività di Italmopa i cui associati rappresentano a oggi, complessivamente, circa l’85% del volume di sfarinati prodotti in Italia. Nella mia veste di Presidente ho cercato di assicurare il massimo impegno e spirito di servizio agli associati: questa è sempre stata la mia stella polare. Devo altresì evidenziare che tutte le volte in cui ho chiesto supporto ai colleghi associati, ho sempre ricevuto aiuto e disponibilità da parte loro e per questo li ringrazio sinceramente. Lascio il testimone a Vincenzo Martinelli e alla nuova squadra di presidenza composta da: Francesco Vacondio e Fabio Viani per il segmento del frumento tenero, e a Clelia Loiudice e Federica Grassi per il segmento del frumento duro. Si tratta di una squadra giovane e ben motivata che sono certo proseguirà con grande impegno ed entusiasmo lungo la strada intrapresa riuscendo a raggiungere nuovi importanti obiettivi e consolidando il ruolo sempre più autorevole maturato in questi anni dall’Associazione. L’augurio che rivolgo alla nuova squadra di Presidenza e, più in generale, a Italmopa è quello di non essere più costretti a “inseguire” i problemi. In questi anni, infatti, abbiamo dovuto, per forza di cose, giocare in difesa, spendendo tempo ed energie nel cercare di tamponare

ITALMOPA È UN’ASSOCIAZIONE PICCOLA, MA ORGOGLIOSA E INDIPENDENTE

situazioni improvvise e impreviste. Cito, ad esempio, la battaglia sul registro di carico/scarico il cosiddetto “Granaio Italia”. I temi da seguire saranno tanti e impegnativi anche per il prossimo futuro, innanzitutto bisognerà continuare a lavorare allo sviluppo di Federprima, la Federazione che rappresenta una parte particolarmente rilevante dell’Industria della prima trasformazione alimentare, recentemente costituita insieme ad Assalzoo e Assocarni, per la quale la strada da percorrere è ancora tanta. Mi permetto, a tal riguardo, di rivolgere un particolare ringraziamento a Silvio Ferrari, Presidente di Federprima e Past President di Assalzoo, per l’impegno e la collaborazione che ci ha assicurato in questi anni di lavoro condiviso. Nell’augurare un proficuo e soddisfacente mandato al nuovo Presidente e alla sua squadra, non mi resta che ribadire la piena disponibilità a fornire anche in futuro qualsiasi tipo di supporto potrà risultare utile a favorire lo sviluppo e una sempre maggiore efficacia dell’azione associativa a vantaggio di tutti gli associati e, più in generale, dell’intero comparto.

FRANCESCO VACONDIO CONFERMATO ALLA GUIDA

DEI MUGNAI EUROPEI

L’Assemblea Generale della European Flour Millers, l’Associazione che rappresenta l’Industria molitoria europea a frumento tenero (3.800 Molini e 47 milioni di tonnellate di frumento tenero e segale annualmente trasformate in circa 600 tipologie di farine), ha confermato il 4 giugno Francesco Vacondio (Foto) dei Molini Industriali di Modena alla Presidenza dell’Associazione per il biennio 2025/2026. Francesco Vacondio sarà coadiuvato dai vicepresidenti Jan Cordesmeyer (Germania) e Gary Sharkey (Gran Bretagna). “La conferma di un nostro rappresentante ai vertici dell’Industria molitoria europea” evidenzia Piero Luigi Pianu, Direttore Italmopa “costituisce certamente motivo di grande orgoglio per il nostro comparto, la cui leadership deriva dall’ineguagliabile capacità dei nostri mugnai di individuare, selezionare, miscelare e trasformare le migliori varietà di grano in farine di impareggiabile qualità”.

ALEXANDER RIEPER È IL NUOVO PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA ALTO ADIGE

Alexander Rieper (Foto) è il nuovo presidente di Confindustria Alto Adige. L’elezione si è svolta il 4 giugno alla Fiera di Bolzano. Rieper, 52 anni, amministratore delegato della A. Rieper Spa di Vandoies in Val Pusteria, sarà presidente per i prossimi quattro anni e succede a Heiner Oberrauch (Oberalp Spa). Rieper guida l’impresa di famiglia che dal 1910 produce farine. “Ci attendono tempi turbolenti e dovremo essere capaci di superare diverse sfide - ha detto Rieper in apertura del suo intervento - i tempi che mutano creano anche l’opportunità per plasmare attivamente il cambiamento. Dobbiamo agire attivamente per creare le condizioni di contesto per le nostre imprese che ci consentano di avere successo. Solo se riusciremo a mantenere il successo delle nostre imprese potremo guardare a un futuro positivo”.

ASSALZOO, MASSIMO ZANIN È STATO ELETTO PRESIDENTE

Massimo Zanin (Foto) è il nuovo Presidente Assalzoo a partire dal 1° giugno 2025; è stato eletto a seguito dell’assemblea ordinaria che ha rinnovato gli organi direttivi. “È un grande onore essere stato scelto per guidare l’associazione, per rappresentare l’industria mangimistica italiana nella quale ho trascorso larga parte del mio impegno professionale - commenta il neo Presidente - e ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata Silvio Ferrari, che mi ha preceduto, e i colleghi associati che mi hanno sostenuto”. Laureato in Economia presso l’Università di Verona, Massimo Zanin, dopo alcune esperienze internazionali, ha iniziato il proprio percorso professionale nella Divisione Alimentare del Gruppo Veronesi nel 1988. Prima di diventarne Presidente, Zanin ha partecipato per oltre 20 anni alle attività di Assalzoo, con una costante presenza nel Consiglio Direttivo.

FRANCESCO DIVELLA CONFERMATO TRA I VICEPRESIDENTI CONFINDUSTRIA BAT

L’Assemblea generale degli imprenditori associati a Confindustria Bari e BAT ha eletto i nuovi Vicepresidenti che affiancheranno il presidente Mario Aprile nel quadriennio 2025/29. Vicepresidente con delega all’Internazionalizzazione e Made in Italy è stato riconfermato Francesco Divella, manager e imprenditore, rappresentante della quarta generazione della F. Divella S.p.A. Francesco Divella è stato Presidente nazionale dei Giovani Italmopa e dei Giovani di Federalimentare.

TRASPORTI SOSTENIBILI:

PARTNERSHIP BARILLA-NICOLOSI-VULCAN

Trasporti sostenibili e tracciati sono quello che prevede la partnership fra il gruppo Barilla, Vulcan e Nicolosi Trasporti che per il gruppo di Parma effettua cinquemila viaggi l’anno utilizzando come combustibile gas naturale liquefatto e in particolare BioGnl realizzato dagli scarti agricoli. Dal 2020 Nicolosi, società benefit siciliana, si occupa del trasporto dei prodotti per la Sicilia e parte del Nord Italia utilizzando la sua flotta su gomma alimentata a Gnl, e soprattutto BioGnl. La collaborazione con Vulcan, che distribuisce Gnl e ha creato una filiera di BioGnl, e alla sua Vulcancard (accettata in 150 stazioni in Italia e 150 in Europa) permette al gruppo Barilla di avere le certificazioni Garanzia d’origine GSE che documentano la riduzione dell’impronta carbonica nel trasporto.

DE MATTEIS RICEVE ATTESTAZIONE DALLA

REGIONE CAMPANIA

De Matteis Agroalimentare SpA Società Benefit ha ottenuto l’attestazione dalla Regione Campania per il programma “Luoghi di Lavoro che Promuovono Salute”, iniziativa che mira a creare ambienti di lavoro più sani e a promuovere stili di vita salutari tra i lavoratori. L’azienda ha inserito tra gli impegni del proprio Statuto - oltre alla tutela del territorio e della filiera agricola, sostenuta dal progetto Armando per la coltivazione di grano duro di eccellenza 100% italiano - proprio il benessere e la crescita del proprio personale. Gli impegni principali riguardano un ambiente di lavoro privo di discriminazioni, equo, guidato da regole di trasparenza e correttezza. Accanto a questo, vi è l’impegno verso la formazione del personale attraverso piattaforme web dedicate che permettono a tutto il personale, di ogni ordine e grado, di fruire di corsi scelti all’interno di una vasta gamma di temi, tra cui anche quelli correlati alla salute e al benessere sui luoghi di lavoro.

NUOVE

MISURE PER GLI INVESTIMENTI IN LOMBARDIA

In occasione della tappa a Mantova di presentazione del programma “Agrifood basket Bond” per la crescita e lo sviluppo delle pmi della filiera dell’agroalimentare operanti in Lombardia, sono state anticipate dall’assessore all’agricoltura, Alessandro Beduschi, le nuove misure a sostegno degli investimenti agricoli e agroindustriali. Il nuovo pacchetto di aiuti, nell’ambito della programmazione dello sviluppo rurale, finanzierà gli investimenti materiali e immateriali delle imprese che operano nell’ambito della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Viene prevista la concessione di agevolazioni fino al 100% del piano di spesa complessivo, di cui una sovvenzione pari al 20% in conto capitale e un finanziamento della quota restante coperta per il 30% da un credito agevolato di Finlombardia e per il 50% da un finanziamento a condizioni di mercato a valere su risorse dell’intermediario finanziario.

TAVOLO TECNICO ITALIA-USA SULL’AGRICOLTURA

Untavolo tecnico per esaminare le caratteristiche specifiche degli scambi agroalimentari tra Italia e Usa e individuare le modalità per avvicinare le parti nell’ottica di rafforzare il rapporto tra i Paesi. È quanto è stato annunciato il 2 giugno al termine dell’incontro bilaterale Italia-Usa tra il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida e la segretaria all’Agricoltura, Brooke Rollins. “Stiamo cercando di spiegare ai nostri partner Usa - ha aggiunto Lollobrigida - che l’export verso gli Stati Uniti dei nostri prodotti di qualità genera importanti ricadute economiche anche negli Usa. Spesso il valore creato nelle catene distributive negli Stati Uniti è maggiore di quello incassato dai produttori italiani per realizzare i loro prodotti”. “Parallelamente - ha aggiunto la segretaria Rollins - noi siamo grandi produttori di mais e soia e gli italiani e gli europei potrebbero incrementare i loro acquisti di commodity dagli Stati Uniti invece di importarli da altri paesi”. Curve e accessori per il trasporto pneumatico

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World News è la rassegna delle notizie dall’Europa e dal mondo sull’agroalimentare. Un punto di vista aggiornato e puntuale su quanto accade in sede comunitaria ed extra-comunitaria, per essere sempre informati sulle dinamiche internazionali in ambito politico, economico e scientifico. Brevi flash che possono risultare di interesse per la filiera - italiana ma non solo - della trasformazione dei cereali.

UK FLOUR MILLERS ELEGGE IL NUOVO PRESIDENTE

Mike Peters (Foto), consulente del gruppo molitorio di Whitworth Bros. Ltd., è stato eletto presidente di UK Flour Millers durante l’assemblea generale annuale dell’associazione di categoria, tenutasi il 5 giugno nell’ambito della sua convention biennale a Belfast. Peters succede a Gary Sharkey, direttore degli acquisti di Hovis, che è stato presidente negli ultimi due anni. “La macinazione è stata una costante della mia vita per oltre quarant’anni”, ha dichiarato Peters. “Sono onorato e felice di avere l’opportunità di dare un contributo al settore attraverso la presidenza dell’associazione”. Peters, che nell’ultimo anno è stato vicepresidente di UK Flour Millers, ha più di 45 anni di esperienza nel settore molitorio. È entrato a far parte della Whitworth Bros. nel 2004 e ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato dal 2016 al 2014. Ha lavorato anche per aziende come Allied Mills Ltd. e ADM Milling.

VARIABILITÀ È LA PAROLA D’ORDINE PER IL GRANO DEL KANSAS

Lunghi periodi di siccità e piogge irregolari durante lo sviluppo hanno probabilmente generato un raccolto di grano rosso duro invernale molto variabile in termini di resa e proteine. Il raccolto è in corso in Texas e Oklahoma, ma in alcune zone è stato ritardato dalle piogge della prima settimana di giugno. L’Usda, nel suo rapporto settimanale sul Crop Progress, ha dichiarato che il raccolto del Texas è stato raccolto al 25% entro il 1° giugno, rispetto al 17% della settimana precedente, al 31% dell’anno precedente e al 27% della media 2020/24 per questa data. Il raccolto dell’Oklahoma era del 4% al 1° giugno, in leggero aumento rispetto al 3% della settimana precedente, dato che molti agricoltori hanno aspettato che i campi si asciugassero, rispetto al 9% della media per questa data. In Kansas i tagli di prova potrebbero iniziare a giorni, se i campi saranno abbastanza asciutti da poter essere utilizzati con le mietitrebbie. Il raccolto nel primo stato di produzione della classe probabilmente entrerà nel vivo a metà giugno.

Nelsuo primo rapporto sul raccolto invernale 2025/26, l’Australian Bureau of Agricultural and Resource Economics and Sciences (Abares) prevede che la produzione diminuirà dell’8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 55,6 milioni di tonnellate, ma che, se realizzata, sarebbe la sesta più alta mai registrata e il 13% al di sopra della media decennale fino al 2024/25. Le previsioni dell’Australian Crop Report di giugno riflettono i miglioramenti previsti per la produzione in South Australia e Victoria, nonostante il perdurare di condizioni di siccità, e il ritorno a condizioni più normali nel Queensland, nel Nuovo Galles del Sud e nell’Australia Occidentale dopo i picchi dello scorso anno.

IlINAUGURAZIONE IN ZIMBABWE DI UN NUOVO COMPLESSO DI SILI PER CEREALI

governo dello Zimbabwe ha commissionato un complesso di silo per cereali con una capacità di 56.000 tonnellate a Kwekwe, nell’ambito dei piani Vision 2030 per la costruzione di nuovi sili del Grain Marketing Board (GMB) e per la ristrutturazione e l’ammodernamento dei sili più vecchi per lo stoccaggio della produzione nazionale. Il GMB è la principale società di commercio e commercializzazione di cereali del Paese ed è stato fondato nel 1931 come Maize Control Board. La sua missione è garantire la sicurezza alimentare nazionale attraverso una gestione efficiente e sostenibile della Riserva strategica di cereali. Il nuovo complesso, costruito da Packagers Hub e Famsun, utilizza l’intelligenza artificiale (AI) per integrare la tecnologia di rilevamento dell’Internet delle cose (IoT), i controlli ambientali automatizzati e le piattaforme di gestione digitale per monitorare la temperatura, l’umidità e l’umidità dei cereali in tempo reale.

UGANDA PRONTA A RIAVVIARE LA SOCIETÀ NAZIONALE DI MACINAZIONE DEI CEREALI

Secondo quanto riportato dal Daily Monitor, il governo ugandese intende riattivare la Uganda Grain Milling Co. (UGMC) nel tentativo di razionalizzare l’esportazione di cereali e legumi. Il gruppo assumerà un nuovo nome, National Commodity Co, ha dichiarato Evelyn Anite, ministro delle Finanze con delega agli investimenti. Ha inoltre affermato che il riavvio del gruppo fa parte di un più ampio sforzo per organizzare gli agricoltori, migliorare la gestione post-raccolta e garantire un’adeguata conservazione e gestione della qualità. Il Grain Council of Uganda ha dichiarato di aver accolto con favore la decisione del governo di riattivare l’ente regolatore, che a suo dire aiuterà il governo a comprendere le sfide che l’industria cerealicola deve affrontare.

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Tutto è possibile – con VEGA

La produzione alimentare 2025 rischia di chiudere col segno meno Food production in 2025 risks ending in the red

In 2025, Italy’s food industry may end the year with a decline, despite a positive export performance early on (+5.9%), driven mainly by EU markets. NonEU destinations, especially the U.S., show uncertainty due to looming tariffs and a fragile financial outlook. Domestically, the sector is weighed down by a historic drop in food sales volume and reduced consumer purchasing power. Global trade forecasts (WTO) predict a modest decline, and Italian food production will increasingly rely on exports. International tensions, particularly the U.S. shift toward protectionism and disengagement from multilateral institutions, pose significant risks to global economic stability and trade-driven growth.

I SEGNALI DAI MERCATI

ESTERI E INTERNI PREANNUNCIANO

di Luigi Pelliccia Responsabile Ufficio Studi e Mercato di Federalimentare

SIGNALS FROM DOMESTIC AND FOREIGN MARKETS FORESHADOW AN UNSTABLE YEAR FOR THE FOOD INDUSTRY

Diamo un’occhiata d’insieme. Cominciamo col dire che l’export dell’industria alimentare nei primi due mesi dell’anno è cresciuto del +5,9% a livello mondo, ma è salito di più nell’area comunitaria, con un +7,5%. Il fenomeno è abbastanza anomalo. È indice di crescente fatica sui mercati lontani, che sono in genere più performanti, ed è portatore di qualche preoccupazione per il bilancio produttivo del settore. Basta guardare ai precedenti. Nel 2023, ad esempio, l’export aumentò del +6,6%

PROFESSIONALE

L’ECONOMIA COMUNITARIA

BENEFICIA

DI CONTENIMENTI

a livello mondo, ma fece meglio, con un +9,1%, a livello comunitario. E in chiusura d’anno ne uscì, per il settore, un calo di produzione del -1,6%.

C’è anche un’altra coincidenza poco incoraggiante. Proprio nel 2023 l’export alimentare italiano negli Usa registrò il minimo storico di crescita dell’ultimo decennio, con un delta marginale del +2,2%. Nel 1° bimestre 2024 (periodo ovviamente esente da contraccolpi daziari) l’export di settore negli Usa ha segnato un +11,2% che “resiste” in qualche modo, dopo il +17,5% del consuntivo export 2024. Ma è un delta in parte gonfiato dall’effetto scorte innescato dagli importatori americani, in vista dei tempi cupi attesi per l’effetto dazi.

Cosa succederà nella seconda metà dell’anno sul mercato Usa quando finirà l’attuale sospensiva daziaria? È del tutto improbabile infatti che si ritorni all’“ante quo” e la minaccia daziaria venga messa nel cassetto. Gli Usa hanno bisogno

TABELLA 2 USA E ITALIA - QUALCHE CONFRONTO ANNO 2024

(*) Il valore Usa è espresso in migliaia di dollari, quello italiano in migliaia di euro Fonte: elaborazione Federalimentare su dati Istat

di risorse aggiuntive per raddrizzare una situazione finanziaria pesante e molto esposta sul piano del debito e del deficit. Per cui, gli appesantimenti daziari, aggravati inoltre dalla svalutazione già in atto del dollaro sull’euro, avranno indubbi effetti inflativi e depressivi sul mercato americano, malgrado la sua opulenza e l’offerta di alta gamma del “food and beverage” nazionale che consente di resistere meglio.

L’economia comunitaria, al contrario, dovrebbe andare in direzione opposta, beneficiando di qualche contenimento inflativo per l’effetto cambio. Il che ha facilitato l’ulteriore limatura del costo del danaro,

IL MERCATO ALIMENTARE

INTERNO È FORTEMENTE E STABILMENTE DIMAGRITO

portato recentemente dalla Bce al 2,00%. In questo contesto, va detto che l’export molitorio, nel primo bimestre, si è comportato in modo migliore rispetto al “food and beverage” complessivo, con una variazione a livello mondo del +7,9%, cui

ha corrisposto un delta inferiore a livello Ue, pari al +2,7%. In compenso, malgrado questi buoni spunti, la produzione molitoria è stata riflessiva e ha mostrato un assestamento del -0,4% nel confronto tendenziale 1° trimestre 2025/24.

La fase congiunturale di Italia ed Europa

Non c’è contraddizione in questo strabismo tra andamento dell’export e della produzione del comparto. Se è vero infatti che l’export del comparto di inizio anno è cresciuto con un tasso interessante, è pur vero che esso incide per l’11% sul fatturato di settore, a fronte del 29% circa del “food and beverage”. Per cui, la sua capacità di galleggiamento e compensazione del mercato interno è ridotta. Piuttosto, la riflessività produttiva del molitorio di inizio anno appare anticipatrice di quanto avverrà nei prossimi mesi per tutta l’industria alimentare nazionale. Le previsioni Wto, col clima di incertezza attuale, prevedono un calo tra il -0,2% e il -1,5% del commercio globale. Sono proiezioni ottimistiche, che si sposano con l’incertezza attuale, ma non considerano l’impatto dei maggiori dazi americani che arriverà con ogni probabilità a luglio. La fase congiunturale attraversata dal

Paese e dall’intero contesto comunitario, in realtà, è interlocutoria e abbastanza problematica. Nello specifico, il quadro economico nazionale è appesantito da un mercato alimentare interno fortemente e stabilmente dimagrito. Il taglio nell’ultimo quadriennio di circa 12 punti delle vendite alimentari in volume è epocale. Pesano il perdurante scarso tasso di sviluppo del Paese e la forte erosione della capacità di acquisto dei salari. Per cui la produzione alimentare nazionale nel suo insieme risulterà più che mai eterodiretta dall’export.

A livello internazionale, d’altra parte, esaurita la sospensiva delle maggiorazioni daziarie imposte dagli Usa, è ben chiaro che usciranno modificazioni dei precedenti equilibri, sia in chiave di flussi commerciali, sia (ed è ancora più grave) in termini di regole multilaterali convenute.

Come stanno gli Usa?

In proposito, a marzo è emerso un brutto segnale: il mancato pagamento della quota statunitense del bilancio Wto per il 2024 e il 2025. La sospensione dei finanziamenti si spiega col fatto che Trump ha ordinato una revisione della partecipazione Usa a tutte le organizzazioni internazionali.

L’ottica del multilateralismo che bene o male ha retto le relazioni internazionali negli ultimi ottanta anni è sotto schiaffo,

privando il pianeta, in una fase difficile, di riferimenti convenuti e stabili. I sostenitori dell’attuale sistema usano l’argomento, teoricamente rassicurante, che gli Stati Uniti rappresentano solo il 13% del commercio globale. Per cui una grande coalizione liberista dell’87% potrebbe bypassare i dazi americani assicurando comunque l’apertura dei mercati sotto l’ombrello Wto. Rimane il problema di come le grandi potenze economiche (Ue, Giappone, Cina, India) possano concordare una pacifica cogestione dell’ordine mondiale. In realtà Trump ha bisogno di fare cassa per riequilibrare un debito e un deficit

pubblico Usa che sono lievitati in modo macroscopico negli ultimi anni. Aiuta a fare luce in proposito la sintetica tabella allegata, nella quale è riportata indicativamente la situazione di alcuni parametri finanziari Usa a fronte di quella italiana. Ne esce la conferma di una dinamica premiante del Pil americano 2024 e del suo

IL DEPREZZAMENTO DEL DOLLARO

NON FACILITERÀ LA CONGIUNTURA

livello pro-capite doppio di quello italiano, a testimonianza di una nazione ricca, portatrice di un passo espansivo decisamente superiore al nostro. Se si guarda tuttavia alla situazione finanziaria pubblica, ne esce altresì una pesantezza del rapporto debito/Pil molto vicina alla nostra, accompagnata da una incidenza deficit/Pil molto superiore. Impressionano, soprattutto,

i rapporti pro capite del debito e del deficit, che appaiono incomparabilmente superiori ai nostri.

Non stupisce perciò, ed è anzi tardivo, il recente taglio del rating Usa operato da Moody’s. La linea di recupero americana sarà lunga, anche perché il tasso d’inflazione Usa di aprile al 2,3%, se è inferiore a quello 2024, rimane tale comunque da

impedire l’abbassamento del costo del denaro da parte della Fed. Mentre il deprezzamento del dollaro (portatore con crescente fatica del ruolo di valuta mondiale di riserva), unito all’aumento dei costi produttivi di molte filiere Usa a seguito dei dazi di importazione, non faciliterà la congiuntura. Anzi, ne anticiperà in qualche modo l’appannamento, rischiando di innalzare gli interessi sulle prossime emissioni del debito.

Insomma, il colpo di manubrio americano porterà forse benefici finanziari a una economia che ha il compito di sostenere in modo stabile e convincente il ruolo del dollaro, ma penalizzerà lo sviluppo mondiale. Ed è ben noto che è il commercio a trainare lo sviluppo. Le serie storiche degli ultimi decenni parlano chiaro: ogni rallentamento degli scambi globali si riflette amplificato sui livelli produttivi. Conclusione. La manovra americana si muove su un percorso strettissimo e ad alto rischio, tra necessità di risanamento finanziario e rimbalzi concreti e non facilmente gestibili di rallentamento congiunturale.

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Used in the milling sector to convey the product (durum wheat flour, ), these items are made of 10-12/10 gauge 304 BA grade stainless steel, electrically and TIG welded and polished externally; available in 105-120-150-200-250-300 mm diameters and a range of components including tubes, fixed segments and rotatable segments, valves, splices.

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Utilizzati nel settore Molitorio e Gene rico Industriale, vengono realizzati in Acciaio Zincato Gr.ra Z200 o a richiesta in Acciaio Inox aisi 304 2b nei spessori

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Paure e scandali per parlare di sicurezza e qualità alimentare?

Fears and scandals

in discussing food safety and quality?

The article by Giuseppe Maria Durazzo delves into the complex interplay between food safety, quality communication, and the legal landscape. It highlights how food businesses require a clear legal framework to ensure safety and quality, yet the dissemination of information - often influenced by influencers and media - can sometimes amplify consumer fears without scientific basis. Such practices can mislead consumers, diverting them from safe products and potentially distorting market dynamics. Durazzo emphasizes the legal challenges in addressing these issues, noting that while some deceptive practices are prohibited, others exploit genuine information in ways that can harm both consumers and producers. The article calls for a more robust legal approach to regulate these communication strategies and protect all stakeholders in the food industry.

UN FENOMENO IN CRESCITA CON POCHE REGOLE A GROWING PHENOMENON WITH FEW RULES

di Giuseppe Maria Durazzo Avvocato, esperto in diritto dell’alimentazione

Da un lato l’impresa alimentare ha bisogno di un quadro di certezza giuridica (o almeno di qualcosa che ci si avvicini), dall’altro la sicurezza alimentare non è il risultato di azioni estemporanee, come sanno i responsabili della qualità e della sicurezza alimentare che in continuazione

gestiscono e migliorano i sistemi loro affidati. Eppure in questo contesto, anche di errori scientifici, l’informazione alimentare (compresa quella offerta dagli influencer e i quasi influencer) lancia frequentemente una nuova “provocazione” domandandosi, per esempio, come sia possibile che si tolleri

una certa situazione/prodotto (sottintendendo che un comportamento truffaldino stia accadendo), o rilanciando nuovi studi scientifici che siano lo spunto per enfatizzare i rischi per la salute legati a determinati alimenti. Enfatizzazione che potrebbe anche essere frutto di una legittima e personale convinzione del creatore di contenuti, salvo che talvolta emerge come quella verve critica spesso non riguardi i prodotti da lui pubblicizzati. Si sa, questo è il mondo e forse, come ci testimonia

il celebre romanzo fantastico di Carlo Collodi, il “gatto e la volpe” ci sono sempre stati.

La paura nel consumatore

L’effetto “paura” e più in generale quello che crea scandalo nel consumatore talvolta agisce direttamente contro un alimento, come una leva che criticando, ad esempio, la composizione di un prodotto o la valenza di un nutriente determina come effetto

CONSUMATORE TALVOLTA SOGGETTO PASSIVO DELLA COMUNICAZIONE ALIMENTARE

l’allontanamento del consumatore da un alimento1 o da una categoria di quelli e sovente lo spostamento verso alimenti di concorrenza. Lo stesso effetto leva lo si osserva anche quando, invece che suscitare paure nel consumatore, si enfatizza la positività di qualche alimento così determinando la disaffezione del consumatore da ciò che non rientra nel cibo “buono”. Quanto sopra è ben diverso dell’approccio costituito dall’utilizzazione di una notizia non vera (ad esempio, in materia alimentare quella che circolò per anni sulla collosità e pericolosità della farina, o quelle sul latte2 ecc3.).

Ci sono, evidentemente, dei moralizzatori dell’alimentare, che sovente sono il gatto e la volpe della situazione, che giocando più parti in scena operano una sorta

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ESISTONO

REGOLE PER CONTRASTARE POSSIBILI DISTORSIONI DELLA COMPRENSIONE

di purificazione dei consumatori che passa per la loro opera. Diversi fenomeni oggi interessano il consumatore come soggetto principalmente passivo della comunicazione alimentare e diverse sono le regole che disciplinano, in parte, determinate attività legate all’informazione. Se il giornalista “non assume collaborazioni che determinino conflitti di interesse con il suo incarico”4, gli influencer e gli altri operatori della comunicazione non

possono realizzare della pubblicità non riconoscibile come tale (dunque occulta)5 Quindi esistono delle regole che mirano a contrastare possibili distorsioni della comprensione da parte del consumatore. Un diverso fenomeno consiste nella enfatizzazione di fatti, studi scientifici, immagini in maniera idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, per usare le parole dell’Art. 20 del Codice del Consumo. Insomma, se il tipico e palese conflitto d’interesse in materia di sicurezza e qualità alimentare di chi fa comunicazione è blandamente contrastato e la pubblicità occulta è chiaramente vietata, l’uso distorto di informazioni vere per creare scompiglio nei consumatori e interferire sulla concorrenza rimane una tecnica di comunicazione sostanzialmente senza regole giuridiche e quindi senza rimedi generali per i danneggiati. In breve, vi sono pratiche di comunicazione che, nel settore alimentare si caratterizzano per una serie di comportamenti se non tipici, almeno frequenti. Ad esempio, quella dell’enfatizzazione della notizia vera senza precisare che vi sia il rischio che la fonte della notizia contenga degli errori anche di tipo scientifico, o fattori d’incertezza. Oppure si citi la notizia senza dare atto di eventuali studi scientifici o pareri di segno contrario, come a fare emergere, contrariamente al vero, un’unanimità della posizione scientifica. Vi è pure la pratica della presentazione della notizia senza

La nuova generazione degli stoccaggi alimentari*

*Silos per lo stoccaggio di cereali, sfarinati e semilavorati destinati all’uso alimentare prodotti in base alle norme della Dichiarazione di Conformità per i M.O.C.A. (Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti).

La MOCA è una certificazione che garantisce il rispetto di requisiti obbligatori in tema di igiene alimentare dove i prodotti vengono realizzati rispettando il Regolamento (CE) 1935/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004.

ANCHE LA PRODUZIONE ALIMENTARE PUÒ RISULTARE PARTE OFFESA

chiarire la portata pratica di essa: ciò, ad esempio, sottacendo la correlazione tra la sostanza “incriminata” e la dieta media e varia dei consumatori, non offrendo chiarezza sulla biodisponibilità, sugli altri fattori nutrizionali, o non prendendo in esame i prodotti effettivamente disponibili (e non i campioni da laboratorio) e men che meno citando gli elementi favorevoli al consumatore ecc. Dette situazioni potrebbero essere ricondotte semplicemente all’ambito di una informazione poco precisa o poco verificata in materia di sicurezza e qualità alimentare pur potendo determinare lo sconcerto se non la paura6 nel consumatore, orientando, almeno de facto, l’opinione pubblica. Quanto tale azione sia invece intenzionale, lo scopo di tale operazione non è detto che sia

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quello di interagire sul mercato a favore o contro qualcuno o di dimostrare la propria forza agli inserzionisti o di evidenziare le proprie capacità tecniche e consulenziali, potendo bastare quello di aumentare le visualizzazioni online e quindi il beneficio economico che da quelle discende.

Qual è la “parte offesa”?

Se al margine di questo fenomeno vi è il consumatore, vera parte offesa anche se a parole sovente elevato a guida e ragione della ricerca dell’informazione, la produzione alimentare è essa pure parte offesa. Parte offesa rispetto a quale norma dal punto di vista giuridico? Non dal procurato allarme (art. 658 c.p.) fattispecie raramente configurabile nei casi visti sopra, e così pure dalla previsione dello sfruttamento della paura nelle televendite (perché il Legislatore si è limitato alle sole televendite?)7, non dalle altre disposizioni del Codice del Consumo di difficile applicabilità all’informazione che non sia inquadrabile in una pratica commerciali tra professionisti e consumatori “durante e dopo un’operazione commerciale relativa a un prodotto” (Codice del Consumo, Art. 19) e ancor meno nell’ambito di autodisciplina pubblicitaria. A maggior ragione è difficile inquadrare la singola fattispecie nel reato di abuso di credulità popolare, mentre rare sono le ipotesi di turbativa dell’ordine pubblico (art. 656, c.p.), così come pure quelle di diffamazione (art. 595

c.p.) e lo stesso si può dire della manipolazione del mercato (art. 185 del D. Lgs. n. 58/1998). Insomma, gli strumenti giuridici non paiono adatti a regolare al meglio il fenomeno nelle varie possibili espressioni. Quindi, ogni caso di utilizzo dell’approccio scandalistico merita un esame specifico per individuare se vi sia un rilevante profilo di non conformità legale, legato o meno a un conflitto d’interessi sottaciuto, a interessi economici diretti inquadrabili non necessariamente nell’ambito di una relazione commerciale o altri fattori.

NOTE

1. Si pensi all’enfatizzazione dell’informazione circa i residui di trattamenti fitosanitari che sarebbero presenti sul prodotto agricolo proveniente da uno specifico Paese.

2. Si vedano, tra gli altri: https://www. fi.camcom.gov.it/latte-le-fake-newsfanno-male-alla-salute-0 https://ilfattoalimentare.it/lattenocivo-berrino-vecchie-intervistebasi-scientifiche.html. Tutti i link sono stati consultati da ultimo il 30 maggio 2025.

3. Istituto Superiore di Sanità, Falsi miti e bufale: https://www. issalute.it/index.php/component/ tags/tag/falsi-miti-ebufalealimentazione?limitstart=0

4. Testo unico dei doveri del giornalista, Art. 14.

5. A.G.C.M. Allegato A alla delibera n. 7/24/CONS.

6. Il tema della paura o comunque di un timore per le conseguenze di una certa situazione anche psicologica del consumatore, ha trovato tutela da parte dell’AGCM (Cfr. Provvedimento n. 3412 (PI611) DIVINO OTELMA, Provvedimento n. 8152 (PI2795) GREENLIFE ecc.) ma non risultano decisioni specifiche nel settore che qui trattiamo.

7. Codice del Consumo, Art. 29 1. Le televendite devono evitare ogni forma di sfruttamento della superstizione, della credulità o della paura, non devono contenere scene di violenza fisica o morale o tali da offendere il gusto e la sensibilità dei consumatori per indecenza, volgarità o ripugnanza.

Molino Scoppettuolo: tradizione, territorio e innovazione al cuore della farina Molino Scoppettuolo: tradition, territory, and innovation at the heart of flour

Molino Scoppettuolo is more than a milling company; it is a family story, a connection to the land, and a passion that spans generations. Located in the heart of Irpinia, within a rich and authentic agricultural context, the mill was founded in the 1980s by Sabato Scoppettuolo and later passed on to his son, Ciriaco Scoppettuolo, who transformed a traditional craft into a modern and dynamic business.

Antonietta Scoppettuolo, born in 1994, grew up surrounded by wheat, the scent of flour, and the unmistakable sound of machines in operation.

Daughter of Ciriaco Scoppettuolo, she represents the third generation of a family that has made milling a true vocation. At 19, she began working at the company, balancing daily work with her studies. Her father strongly encouraged her to understand every aspect of production, and over the years, she gained comprehensive knowledge of the entire supply chain. A firm believer in the value of tradition, yet always looking toward the future, she chose to join the Italmopa Youth Group to share experiences, build networks, and actively contribute to the evolution of the milling sector.

ANTONIETTA SCOPPETTUOLO, DA POCO ENTRATA

NEL GRUPPO GIOVANI

ITALMOPA, SI PRESENTA A “MOLINI D’ITALIA”

ANTONIETTA SCOPPETTUOLO, RECENTLY JOINED

THE ITALMOPA YOUTH

GROUP, PRESENTS HERSELF

AT “MOLINI D’ITALIA”

Coordinatore editoriale

Molini d’Italia

Molino Scoppettuolo è molto più di un’azienda molitoria: è una storia di famiglia, di territorio e di passione che attraversa generazioni. Situato nel cuore dell’Irpinia, in un contesto agricolo ricco e autentico,il molino nasce dall’intuizione di mio nonno Sabato Scoppettuolo negli anni ‘80 e tramandato a Ciriaco Scoppettuolo (padre di Antonietta),che ha trasformato una tradizione artigianale in un’impresa moderna e dinamica, capace di guardare al futuro senza mai perdere il legame con le proprie radici. La filosofia produttiva è chiara: selezionare solo grani di alta qualità, privilegiando le filiere locali,e lavorarli con cura per ottenere farine che esaltano la naturalità della materia prima. Il rispetto per la terra, la ricerca costante della qualità e l’attenzione ai dettagli sono i pilastri su cui si fonda ogni scelta dell’azienda. Chi è Antonietta Scoppettuolo? Classe 1994, è cresciuta tra grano, profumo della farina e il rumore inconfondibile delle macchine in funzione. Figlia di Ciriaco Scoppettuolo, titolare del Molino Scoppettuolo, rappresenta la terza generazione di una famiglia che ha fatto della molitura un’autentica vocazione. A 19 anni entra a lavorare in azienda, portando avanti in parallelo il lavoro quotidiano e gli studi. Subito suo padre ha voluto fortemente farle conoscere ogni aspetto della produzione; con gli anni poi ha potuto comprendere ogni aspetto della filiera, partendo dalle basi. Convinta sostenitrice del valore della tradizione, ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro, ha scelto di entrare nel Gruppo Giovani di Italmopa per condividere esperienze, costruire reti e contribuire attivamente all’evoluzione del settore molitorio.

La Redazione

Quali sono stati i motivi che l’hanno spinta a entrare nel Gruppo Giovani Italmopa?

Sono cresciuta nel molino. Per me non è mai stato solo un luogo di lavoro, ma una seconda casa. Da bambina osservavo mio padre con curiosità e assorbivo ogni gesto, ogni odore, ogni rumore. Fin dall’inizio ho sentito la necessità di guadagnarmi la fiducia delle persone, di farmi ascoltare non perché ero la figlia del titolare, ma perché ero preparata, presente, pronta a mettermi in gioco. Questo senso di

IL SENSO

DI RESPONSABILITÀ

MI HA SPINTO A ENTRARE

NEL GRUPPO GIOVANI

responsabilità mi accompagna tuttora, ed è lo stesso che mi ha spinta a entrare nel Gruppo Giovani di Italmopa. Ho bisogno di confrontarmi con altri giovani che, come me, vivono ogni giorno dentro aziende di famiglia, tra tradizione e voglia di cambiamento. Entrare nel Gruppo è per me un luogo dove scambiare idee, fare rete, ma anche sentirmi compresa nelle sfide e nelle domande che mi pongo ogni giorno sul futuro del nostro mestiere.

Come vede il futuro del settore molitorio e quali sono, secondo Lei, le linee che potrebbe seguire per essere sempre più competitivo? Credo che il futuro del settore molitorio dipenda dalla nostra capacità di tenere

insieme il passato e il futuro. Da una parte abbiamo un mestiere antico, fatto di saperi tramandati, di gesti precisi, di cura per la materia prima. Dall’altra abbiamo un mondo che corre, che cambia, che ci chiede risposte nuove su sostenibilità, tracciabilità, benessere alimentare. Non possiamo restare fermi. Dobbiamo continuare a investire in qualità, certo, ma anche in innovazione. La tecnologia può aiutarci a migliorare i processi, a essere più efficienti e più sostenibili, senza perdere l’anima di ciò che facciamo. Io vedo il molino del futuro come un’impresa moderna, consapevole, capace di dialogare con il consumatore in modo trasparente e autentico. Oggi le persone vogliono sapere cosa c’è dietro un pacco di farina, chi

Antonietta Scoppettuolo
Da sinistra: Iolanda D’Ambrosio e Ciriaco Scoppettuolo

DOBBIAMO CONTINUARE

A INVESTIRE IN QUALITÀ E

INNOVAZIONE

lo ha prodotto, da dove arriva il grano. E noi dobbiamo essere pronti a raccontarlo, a far emergere tutto il valore e il lavoro che c’è dietro. Perché non siamo solo produttori: siamo custodi di un sapere, e allo stesso tempo promotori di una nuova cultura alimentare.

In tale contesto, quale ruolo potrebbero avere i Giovani Mugnai di Italmopa? Che tipo di apporto potrebbe derivare in termini di idee e iniziative da parte del Gruppo?

Penso che noi giovani possiamo dare un contributo fondamentale. Siamo una generazione che ha ricevuto in eredità un mestiere importante, ma che si trova a viverlo in un tempo completamente diverso. Abbiamo il compito - e l’opportunità - di portare idee nuove, sensibilità diverse, competenze che vanno dalla

comunicazione alla sostenibilità, dall’innovazione digitale alla valorizzazione del territorio. Il Gruppo Giovani può essere uno spazio dove tutto questo prende forma. Un luogo dove imparare insieme, dove creare progetti concreti, dove immaginare un settore molitorio più aperto, più dinamico, più vicino alle persone. Per me, far parte di questa rete significa non sentirsi soli nelle sfide quotidiane, ma sapere di poter contare su colleghi con cui condividere visioni e trovare soluzioni. Mi

piacerebbe che il nostro gruppo riuscisse a farsi portavoce di una nuova narrazione del mestiere del mugnaio: una narrazione fatta di passione, di impegno, di cura. Perché dietro ogni farina che arriva sulle tavole c’è una filiera intera, fatta di persone, di storie, di scelte responsabili. E noi siamo qui per farle emergere, con orgoglio e con uno sguardo rivolto al domani.

Lorenzo Bellei Mussini

Grano duro in Sicilia: garantire l’accesso al credito agli agricoltori e sviluppare l’aggregazione e le filiere

Durum Wheat in Sicily: Ensuring farmers’ access to credit and promoting aggregation and supply chains

The third edition of the conference “Durum Wheat in Sicily” was held on May 9 in Catania, organized by Compag in collaboration with Consorzio Crisma and Federchimica Assofertilizzanti. The event gathered institutional representatives, agricultural operators, academics, and experts to discuss key issues in the durum wheat supply chainranging from crop management to global markets, insurance, credit access, and technological innovation. Sicily remains a key player in global durum wheat production, though current low prices and volatile global dynamics challenge the sector. Speakers emphasized the need for better credit access, farmer aggregation, and resilience in the face of climate change and geopolitical shifts. Compag also announced the launch of its 2025/26 market intelligence service to support industry decision-making.

PRODUZIONE

EUROPEA STIMATA

A

+10 FRENA L’AUMENTO DEI PREZZI, MA PRODUZIONI MONDIALI AL RIBASSO

E SCORTE SU LIVELLI MINIMI

EUROPEAN PRODUCTION ESTIMATED AT +10% CURBS PRICE GROWTH, BUT GLOBAL OUTPUT DECLINES AND STOCKS REMAIN AT HISTORIC LOWS

Si è svolto il 9 maggio scorso a Catania il convegno “Il grano duro in Sicilia” organizzato da Compag in collaborazione con il Consorzio Crisma e Federchimica Assofertilizzanti. L’evento, che ha visto la presenza dell’Assessore regionale dell’agricoltura dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Salvatore Barbagallo, e dell’Assessore con delega all’agricoltura del Comune di Catania, Andrea Cesare Guzzardi, si ripete ormai da 3 anni e coinvolge istituzioni, operatori della filiera, università ed esperti del settore. Nella gremita sala Pinacoteca del Museo Diocesano di Catania si sono succeduti gli interventi di prestigiosi relatori che hanno trattato alcuni dei temi centrali di questa importante filiera come la gestione colturale, il mercato mondiale, le coperture assicurative, il credito alla parte agricola, sino all’innovazione tecnologica. La coltura del grano duro caratterizza fortemente il patrimonio agricolo, economico e culturale di questa regione. La Sicilia, infatti, è una delle più importanti regioni italiane per la produzione di questo cereale e un player fondamentale nel mercato mondiale. Un mercato che attualmente registra prezzi bassi, ma che potrebbe essere influenzato nella campagna 2025/26 da cali produttivi nei principali Paesi esportatori. La produzione europea è stimata in aumento del +10% (elaborazione dati Areté) e, se il mercato non subirà cambiamenti, si prevede dunque un calo del trade a livello mondiale per minore disponibilità nei Paesi esportatori e per minore domanda dei Paesi importatori (Ue). Tuttavia, considerato il basso livello delle scorte mondiali, una riduzione della produzione europea potrebbe comportare possibili rialzi dei prezzi. Per questo motivo è importante avere un aggiornamento periodico e costante del mercato mondiale dei cereali e, a tal fine, Compag mette a disposizione di associati e non, un servizio di market intelligence che analizza i mercati di grano duro, frumento tenero, mais, soia e girasole. A luglio l’avvio del servizio per l’anno 2025/26.

La tavola rotonda

La tavola rotonda, che ha goduto dei contributi di Fabio Manara - Presidente

a cura della Redazione

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Compag, Salvatore Puglisi - Presidente Consorzio Crisma, Marco Lazzari - Responsabile Servizio Agri Banking Bper Banca, Umberto Anastasi - Professore di agronomia e coltivazioni erbacee dell’Università di Catania, e Nicola Rallo - Consulente di finanza agevolata, ha animato un confronto sulle possibili azioni a supporto della parte agricola e delle altre fasi della filiera. In particolare, Manara ha evidenziato quanto la Federazione si stia adoperando per sostenere finanziariamente la parte agricola, le cui difficoltà finanziarie pesano sulle strutture intermedie, come quelle associate a Compag, che devono far fronte a ritardi nei pagamenti e scoperture finanziarie degli agricoltori. A tal proposito, Compag sta lavorando da tempo per facilitare l’accesso al credito da parte degli agricoltori, sottoscrivendo convenzioni con istituti bancari (tra cui la più recente quella con Bper Banca). Manara ha inoltre rimarcato l’importanza del rafforzamento delle filiere, strumenti indispensabili per gli agricoltori, ma anche per le strutture intermedie,

LA SICILIA

È SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA

NEL MERCATO DEL GRANO DURO

al fine di una migliore programmazione produttiva e commerciale e una maggiore valorizzazione del lavoro degli operatori. Per organizzare al meglio le filiere, occorre partire dall’aggregazione degli agricoltori, elemento imprescindibile secondo Puglisi, che dovrebbe essere ulteriormente valorizzato in un territorio come quello siciliano che riscontra da sempre una carenza nell’utilizzo degli strumenti di aggregazione.

Le parole di Edoardo Musarò

L’evento ha visto anche l’intervento di Edoardo Musarò, direttore generale di Compag, il quale ha voluto sottolineare i cambiamenti che la coltura ha visto negli ultimi tre anni e le proposte avanzate dalla Federazione insieme ad altre realtà quali Assofertilizzanti. Di seguito l’estratto del suo intervento. «Quella che si è tenuta a Catania, il 9 maggio scorso, è la terza edizione di un evento incentrato sul grano duro, un appuntamento fisso che Compag vuole rendere strutturale. La coltura del grano duro infatti è particolarmente significativa per la Sicilia e ha caratterizzato e caratterizza tutt’ora il patrimonio agricolo di questa regione, con un impatto anche dal punto di vista sociale e colturale. In questi tre anni in cui si è svolto questo evento abbiamo avuto sempre uno scenario diverso dall’altro. Il primo anno la campagna del grano duro

prospettava ottimi risultati, salvo poi essere compromessa dalle piogge in prossimità della raccolta mentre lo scorso anno ci siamo confrontati con una situazione di gravissima siccità che aveva già compromesso larga parte delle produzioni. Questa è una riflessione che va ampliata non solo a livello nazionale ma anche a livello mondiale, in quanto ormai, tutte le aziende, indipendentemente dal settore, devono essere pronte a misurarsi in contesti in continuo cambiamento. Negli ultimi cinque anni si sono susseguiti diversi eventi di discontinuità che hanno modificato in maniera forte il contesto mondiale: cambiamenti climatici, guerre, politiche commerciali, solo per citare i maggiori. Basti

Edoardo Musarò
Un momento della giornata

pensare all’effetto che sta avendo la politica del nuovo presidente degli Stati Uniti con l’applicazione di dazi che stanno andando a ridefinire gli equilibri commerciali globali.

Negli ultimi anni è aumentata la consapevolezza che la geopolitica conta più dei fondamentali economici tradizionali e che lo scenario è completamente cambiato. Le guerre reali e commerciali, ma anche quelle finanziarie e tecnologiche hanno alterato profondamente il paradigma macroeconomico che aveva contraddistinto gli ultimi vent’anni.

Inoltre, gli eventi climatici estremi che si sono verificati negli ultimi anni e che lo scorso anno hanno causato ingenti danni anche qui in Sicilia, hanno un impatto negativo fortissimi sulle produzioni agricole. Non ultimo il tema dell’intelligenza artificiale, con conseguenze dirompenti a livello globale.

Proprio per questo motivo ultimamente viene spesso utilizzato il termine di “perma-crisi”. Tuttavia, è più corretto utilizzare il termine di “perma-mutamento”, in quanto tali eventi non portano necessariamente a una situazione di crisi ma

FILIERA

DEL GRANO DURO TRA INNOVAZIONE E

CREDITO

contribuiscono a cambiare continuamente il contesto e le condizioni in cui operano le aziende. Quando ci si trova in condizioni di questo tipo è molto importante la velocità di adattamento alle nuove condizioni. Le aziende che sono in grado di ripensare velocemente i propri processi e la propria struttura adattandola alle nuove condizioni sono quelle che riescono a ottenere i risultati migliori sul mercato, quelle che invece non lo fanno rischiano spesso di trovarsi fuori mercato oppure di non essere più sostenibili dal punto di vista economico-finanziario. Una situazione di grande cambiamento per il settore, determinato in parte anche dalle politiche europee e dalle regole che ne conseguono per il settore agricolo. La Pac in particolare è un tassello importantissimo per sostenere e sviluppare l’agricoltura. Nella programmazione 2023/27 sono stati confermati gli aiuti diretti per il grano duro e per le leguminose e, parallelamente, sono stati previsti anche aiuti su alcuni Eco-schemi con vincoli ulteriori a

Da sinistra, Nicola Rallo, Salvatore Puglisi, Fabio Manara, Umberto Anastasi e Marco Lazzari

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livello di sostenibilità ambientale che non sempre hanno facilitato l’accesso a questa misura da parte degli agricoltori. Una politica agricola europea sempre più incentrata su misure ambientali, alcune delle quali sicuramente efficaci e opportune per una migliore gestione colturale, molte altre di difficile applicazione. La politica agricola europea e nazionale ha però previsto anche delle misure per la gestione del rischio, importantissime di fronte al cambiamento climatico in atto. Per tutte le imprese, e in particolare per il settore agricolo, è impossibile annullare il rischio, ma avere delle misure di mitigazione è sicuramente un elemento determinante per garantire la stabilità e la redditività dell’azienda. Inoltre, ci sono delle norme che prevedono adempimenti diretti in capo alle aziende agricole che, indirettamente, coinvolgono anche chi fa assistenza tecnica. Parliamo di regole che graveranno sul settore, in particolare quelle relative alla tenuta del Quaderno di campagna elettronico. Se in passato un’innovazione tecnologica impiegava molti anni per diventare di uso comune, oggi sappiamo che bastano pochi anni per introdurre nuove tecnologie molto innovative.

Rimanendo nel solco della gestione colturale e, in particolare, della nutrizione delle piante, è importante sottolineare l’importanza della fertilizzazione e della qualità dei prodotti. Assofertilizzanti

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IL MERCATO CEREALICOLO

ha strutturato da diversi anni un progetto di qualità che ha come scopo quello di valutare la condotta delle Imprese associate in termini di miglioramento dei prodotti e dei processi produttivi. Alle imprese che operano in conformità al disciplinare di Assofertilizzanti viene attribuito il

“Marchio di Qualità”. Compag condivide la necessità di avere prodotti per la nutrizione che siano conformi alla legge e garantiti dalla certificazione di Assofertilizzanti e partecipa attivamente alla divulgazione del Marchio. Superata la fase agronomica e normativa, dopo la raccolta è necessario confrontarsi con il mercato e con i suoi andamenti che possono essere più o meno favorevoli. La Sicilia infatti è una delle più importanti Regioni italiane per la produzione di grano duro e un player importante nel mercato mondiale. Un mercato quello del grano duro che, come nel caso degli altri cereali, è influenzato pesantemente anche dal contesto geopolitico che è attualmente una fonte di preoccupazione per chi opera in questi settori. In una situazione globale che vede scorte di grano duro in rialzo ma pur sempre a livelli storicamente minimi e la riduzione di produzione prevista nei principali Paesi esportatori per la campagna 2025/26 con stime che parlano di un -7% per il Canada, -9% per gli Usa, -78% per il Messico e -11% per la Turchia, la produzione europea è invece prevista in aumento del 10% (elaborazione dati Aretè). Si prevede dunque un calo del trade a livello mondiale per minore disponibilità nei Paesi esportatori e per minore domanda dei Paesi importatori (Ue). I prezzi bassi che si sono registrati in questi mesi potrebbero però essere influenzati nella campagna 2025/26 da una eventuale modifica dello scenario produttivo europeo».

La Redazione

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Un punto di svolta nel processing & packaging: il successo di Ipack-Ima 2025

Con un’edizione 2025 che ha superato ogni aspettativa, Ipack-Ima si conferma il punto di riferimento internazionale per le tecnologie di processo, confezionamento e nuovi materiali, in ambito food e non food. La manifestazione, conclusasi il 30 maggio dopo quattro intense giornate di business, ha registrato un incremento straordinario rispetto all’ultima edizione del 2022, sia di espositori internazionali, più che raddoppiati (oltre 400 aziende), sia dei visitatori esteri (+51%), confermando il suo ruolo di hub strategico per l’innovazione industriale. I

numeri di questa edizione hanno persino superato l’edizione record del 2018:

• 70.560 visitatori professionali (contro i 68.802 del 2018), di cui 22.579 esteri (il 32% del totale) in crescita del 22% rispetto al 2018, provenienti da oltre 100 paesi;

• oltre 1.300 espositori per Ipack-Ima, di cui 38% internazionali;

• più di 45 incontri tematici, animati da 150 speaker di alto profilo. Peraltro, l’unione strategica tra Ipack-Ima e Pharmintech si è dimostrata ancora una volta vincente, valorizzando una sinergia

efficace e rafforzando una collaborazione in grado di generare risultati concreti attraverso la contaminazione tra mondi industriali complementari.

Le Smart Factory al centro della scena

Tre linee complete, dedicate a flexible packaging, beverage e caffè, hanno mostrato in azione le tecnologie più avanzate sul mercato. Un flusso costante di professionisti ha seguito con attenzione ogni fase, testimoniando il bisogno di soluzioni

tangibili ed efficaci. Le live demo hanno evidenziato un valore strategico: la collaborazione tra competitor è non solo possibile, ma apprezzata dal mercato.

Il processing prende posizione

Se il packaging è il cuore storico della manifestazione, l’edizione 2025 ha visto una forte crescita del comparto processing,

con la presenza di player globali dei settori alimentare, non alimentare e farmaceutico. Una sinergia che arricchisce l’offerta e riflette la crescente integrazione tra processo e confezionamento.

Una fiera che si vive, non solo si visita

In un contesto accogliente e dinamico come quello di Fiera Milano, Ipack-Ima ha

saputo coniugare business e relazione, tecnologia e visione, rendendo l’esperienza fieristica coinvolgente. Visitatori, buyer ed espositori hanno condiviso opportunità commerciali, ma anche una cultura dell’innovazione che integra meccanica e design, digitalizzazione e intelligenza artificiale, nuovi materiali e automazione.

Le dichiarazioni di alcuni espositori

A Ipack-Ima erano presenti numerose aziende vicine a “Molini d’Italia”, alcune delle quali hanno voluto esprimere un commento in merito alla manifestazione. Così, questa è stata per Anton Paar Italia “una vetrina a 360° con la storica presenza nel settore dei materiali e delle tecnologie per processing e packaging, anche per il mondo alimentare. In particolare con l’acquisizione di Brabender si è rafforzata una sinergia nella proposta di soluzioni aziendali dedicate al controllo qualità e alla ricerca e sviluppo per il campo molitorio, del bakery e della pastificazione”. Oltretutto, di grande interesse è stato il ritorno del progetto “Ipack-mat”, focalizzato su materiali eco-friendly/smart, e la riproposta dell’area tematica “Ipack-Ima lab”,

dedicata a test e certificazioni di materiali che ha visto gli obiettivi e valori di Anton Paar Italia al centro dell’interesse comune. Proseguendo, se per Cimbria la novità più significativa della fiera “è stata l’ampia attenzione rivolta alle nuove tecnologie di selezione ottica, cruciali in un mercato alimentare sempre più globalizzato e con standard qualitativi elevati”, dove peraltro l’azienda punta a “sviluppare soluzioni personalizzate e con sistemi di visione all’avanguardia, come la nuova selezionatrice ottica SEA.XL, concepita per garantire prestazioni estreme nella lavorazione di frutta secca”, per Cusinato Ipack-Ima è stata l’occasione per presentare l’ultima innovazione aziendale: “una nuova macchina automatica progettata per il taglio e lo svuotamento efficace di sacchetti in plastica, carta o altri materiali flessibili. Studiata per essere utilizzata in vari settori e particolarmente indicata per i settori alimentare, farmaceutico e industriale. Una soluzione pensata per ottimizzare i processi e migliorare l’efficienza”. Analogamente, Dolzan ha visto la fiera come una possibilità di mostrare

“soluzioni per il confezionamento di farine, con un forte focus su materiali sostenibili e sull’efficienza energetica degli impianti”. Le loro “tecnologie riducono

i consumi e utilizzano packaging ecocompatibili, rispondendo alle esigenze di un’industria alimentare sempre più attenta all’ambiente”.

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C’è poi chi, come Landucci, per il centenario dalla sua fondazione, ha scelto IpackIma come palcoscenico ideale per tale ricorrenza. “Clienti e partner che ci hanno fatto visita hanno potuto ripercorrere la storia dell’azienda attraverso un percorso espositivo dedicato, affiancato dalla nostra completa gamma di macchinari e attrezzature, che testimonia l’evoluzione e la solidità del nostro parco prodotti. Tra le novità presentate, siamo orgogliosi di aver messo in evidenza le nostre nuove macchine per la produzione di snack: soluzioni versatili, semplici da utilizzare, ma al tempo stesso resistenti ed estremamente performanti”.

Per Molitecnica Sud, la novità più significativa di questa edizione di IpackIma è stata la presentazione al mercato dell’ampliamento della loro offerta. “Oggi, anche grazie alle sinergie con il Gruppo Pellicola di cui facciamo parte, non ci rivolgiamo più soltanto all’industria molitoria, ma proponiamo soluzioni complementari per l’industria della pasta e del couscous e per quella dei prodotti granulari e farinosi”. Anche Mulmix - come tutte le aziende, del resto - ha presentato le proprie novità. Nello specifico, soluzioni per uno stoccaggio sicuro, igienico e di nuova generazione. Protagonista è stato “il silos CI brevettato con cono interno autopulente, realizzato in acciaio Magnelis conforme quindi alla normativa Moca. Al centro anche la sicurezza con i sistemi TopSecure (anticaduta) e GatePro (accesso protetto). Durante la fiera è stato possibile vivere un’esperienza immersiva grazie al visore 3D, che ha permesso di effettuare un virtual tour all’interno di un impianto per osservare da vicino il funzionamento delle macchine, i dettagli tecnici e le fasi operative in modo realistico. L’edizione si è tuttavia rivelata sottotono con un’affluenza contenuta, ma interlocutori sicuramente più mirati, mentre la presenza internazionale europea legata al settore agroindustriale è risultata piuttosto scarsa”.

L’azienda New Project ha invece presentato con video e cataloghi la nuova linea MOD. P. 102 per prodotti farinosi e granulari per 100 sacchetti al minuto da 1 kg. L’interesse riscosso dal nuovo macchinario, sia da parte dei visitatori italiani, sia soprattutto da parte degli esteri, ci ha confermato che per noi l’Ipack-Ima è

un appuntamento da non perdere”. A una rassegna di tale respiro non poteva mancare RAM Elettronica che ha mostrato al pubblico le proprie soluzioni “software su misura, applicate a impianti molitori, linee di produzione della pasta e sistemi di stoccaggio portuali ecc.

In evidenza due progetti innovativi: il Sistema di Visione per la pasta corta, in grado di identificare e scartare automaticamente i difetti visibili, e una piattaforma di digitalizzazione basata su Siemens Edge, già operativa presso il Pastificio Attilio Mastromauro - Granoro Srl”.

13/16 luglio 2025 CHICAGO (USA)

IFT EXPO

Mostra-convegno tecnologi alimentari www.iftevent.org

14/17 settembre 2025 LAS VEGAS (USA)

IBIE BAKING EXPO

Salone dei prodotti da forno www.bakingexpo.com

23/25 settembre 2025 VIENNA (AUSTRIA)

ICC 2025

Convegno ICC sui cereali www.icc.or.at

24/27 settembre 2025 BARI

FSTP5 (FROM SEED TO PASTA 5)

Congresso internazionale di ricerca multidisciplinare sulla filiera del grano duro www.fromseedtopasta.com

4/8 ottobre 2025 COLONIA (GERMANIA) ANUGA

Salone dell’alimentazione www.anuga.com

28/29 ottobre 2025 PARMA CIBUSTEC FORUM

Forum dell’industria alimentare www.cibustec.it

4/6 novembre 2025 DUBAI (EMIRATI ARABI UNITI)

GULFOOD MANUFACTURING

Salone dell’industria alimentare www.gulfoodmanufacturing.com

7/10 novembre 2025 ATENE (GRECIA) FOODTECH

Salone dell’industria alimentare www.foodtech.gr

25/27 novembre 2025 NORIMBERGA (GERMANIA) SPS

Salone dell’alimentazione www.sps-exhibition.com

14/15 gennaio 2026 BOLOGNA MARCA BY BOLOGNA FIERE

Mostra-convegno sulla marca commerciale www.marca.bolognafiere.it

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